“L’incontro che i dipendenti Tim stanno chiedendo a gran voce al Governo è dovuto al periodo di profonda crisi che il settore delle telecomunicazIoni, in special modo la Tim, ha vissuto e sta ancora vivendo. Infatti il vecchio management nel 2013 ha dichiarato una situazione di crisi dell’azienda esponendola ai sindacati oltre che sul tavolo relazionale anche presso il Ministero Sviluppo Economico. A seguito di questa situazione c’è stata la reale minaccia di esternalizzazione per 9000 dipendenti, prevalentemente lavoratori del Call Center. E’ stato applicato l’ammortizzatore sociale conosciuto come Contratto di Solidarietà che in quest’ultima versione è assimilabile alla cassa integrazione. Nessuno dei manager precedentemente assunti con ingaggi da favola e successive liquidazioni milionarie è riuscito a ripristinare l’equilibrio economico aziendale e così a seguito dell’acquisizione del 25% della società ai Francesi di Vivendi, il nuovo management, insediatosi da qualche mese, ha attuato la cura che altro non è se non l’impoverimento del dipendente per l’attuazione dei ricavi. I dipendenti quindi sono costretti a privarsi oltre che di 2 giornate lavorative (per il contratto di solidarietà) anche di parte della retribuzione. Oltre a ciò si paventa per i tecnici la riduzione delle retribuzioni e degli straordinari per la divisione Call Center e appesantimenti dell’orario lavorativo con l’introduzione della multiperiodalità. I lavoratori sono stufi di vedersi decurtati i salari ed essere quindi il mezzo per recuperare gli errori dei manager precedenti e dell’attuale via vai di manager con compensi sempre più alti. Si tratta di tutelare il lavoro e la dignità di tutti noi Lavoratori che dopo tanti anni di servizio ci stiamo trovando nella condizione di non sapere se riusciremo a mantenere un lavoro che ci permetta una vita dignitosa alle nostre famiglie e ai nostri figli. I dipendenti chiedono al Governo Italiano una tutela e un interessamento fattivo e duraturo affinchè la Tim quale principale azienda delle telecomunicazioni torni ad essere ancora una volta fiore all’occhiello della nostra Nazione”.
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