E’ stata rinviata al 29 aprile del prossimo anno la seconda udienza circa il risarcimento danni chiesto al Comune di Santa Croce per la stesura del piano particolareggiato di Punta Secca. Il comune è stato chiamato in giudizio dalla ditta Mg di Giorgio Malandrino che ha redatto il piano particolareggiato e che doveva, in una seconda fase, previa approvazione dello strumento, realizzare una struttura alberghiera nell’ex caserma della finanza. La ditta si è rivolta alla magistratura al fine di ottenere il rimborso delle spese sostenute per la redazione del piano di recupero redatto dai progettisti Giovanni Pellegrino e Matteo Gentile, previa richiesta dell’ufficio tecnico, per un importo pari a 468 mila euro. Una vicenda che ha sollevato in consiglio comunale dubbi e perplessità. L’avvocato Maria Carmela Manenti, legale della ditta Mg, chiede che venga annullato il verbale di deliberazione del consiglio comunale per “evidente violazione di legge e dei principi di affidabilità e imparzialità e trasparenza della pubblica amministrazione. Il consiglio comunale si è appropriato indebitamente di un progetto privato redatto da terzi – dice il legale – che ne hanno sostenuto i costi. Una eventuale emendamento apportato al piano di recupero, nel caso specifico la tavola 14 bis – aggiunge l’avvocato Manenti – avrebbe dovuto essere autorizzato dalla ditta Mg e dai tecnici che hanno redatto il piano. Il comportamento dell’amministrazione comunale è illegittimo perché non ha comunicato alla ditta l’emendamento apportato al piano particolareggiato originario”. Il 3 ottobre dello scorso anno la Regione ha comunicato al Comune di Santa Croce che il piano di recupero è stato bocciato.