“L’assemblea dell’Ato ambiente Ragusa, nonostante le pressanti richieste della Federazione provinciale del Pd ibleo, non ha affrontato, durante l’ultima seduta del 10 febbraio – si legge in una nota della Federazione del Pd -, lo spinoso tema delle 19 assunzioni, per chiamata diretta, disposte dal consiglio di amministrazione a guida Vindigni, in favore di parenti e amici di notabili dei partiti di centrodestra”. In una nota inviata alla stampa, la federazione del Partito Democratico riporta anche le dichiarazioni che avrebbe reso l’attuale vice presidente dell’Ato, Salvatore Garofalo. “Secondo Garofalo – si legge ancora nella nota del Pd – c’è motivo di ritenere che ‘i lavoratori non prestavano attività a progetto, ma espletavano mansioni ben precise ottemperando a disposizioni dei superiori e timbrando regolarmente la presenza sul posto di lavoro’, farebbero intravedere un sorprendente atteggiamento favorevole al riconoscimento ed alla trasformazione del rapporto precario dei parenti e amici di Vindigni – continua il Pd – in rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Così come grave appare quanto rilevato dal Giudice del Lavoro di Ragusa circa il dato che in giudizio l’Ato non contesti in modo specifico le affermazioni dei 19 assunti da Vindigni”. “Ora, com’è noto, il Pd è per il superamento del precariato a Ragusa come in tutta Italia – si legge ancora nella nota della federazione del Partito Democratico – ma non certo quando ci si trova di fronte ad ipotesi di illiceità delle assunzioni, che devono essere accertate il più rapidamente possibile. E ciò in quanto, se tali illiceità venissero accertate, nessuna assunzione in favore di amici e parenti potrebbe essere ordinata a chiunque amministri l’Ato sia ora che in futuro”. La Federazione del Pd reitera all’attuale collegio di liquidatori “di farsi parte attiva nel difendere, con completezza e compiutezza in tutte le sedi opportune, la scelta di non prorogare quegli “strani contratti” e denunciare le attività ritenute non corrette poste in essere dal cda Vindigni e da chiunque altro le abbia agevolate. Ai partiti di riferimento degli attuali vertici dell’Ato di Ragusa l’invito ad esprimere le proprie valutazioni e – conclude il Pd -, se ritengono, di suggerire ai propri rappresentanti atteggiamenti che possano permettere di evitare che si commettano ingiustizie e discriminazioni”.
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