Che fine ha fatto la procedura riguardante l’iter costitutivo del Parco degli Iblei? E’ la richiesta contenuta nell’interrogazione che la senatrice del Pd, Venera Padua, ha trasmesso al ministro dell’Ambiente. Il Parco degli Iblei dovrebbe includere parti di territorio ricadenti all’interno delle ex province di Ragusa, Catania e Siracusa. Tra gli ultimi passi che erano stati compiuti quello, ad esempio, del marzo 2015 da parte del Comune di Ragusa che aveva scelto di ampliare la perimetrazione del Parco di circa 2600 ettari rispetto ai 1300 precedenti, almeno per la parte che ricadeva sul territorio di riferimento. Da allora sono passati quasi due anni ma non si ha alcun riscontro positivo rispetto alla bontà o meno dell’iter in questione. “Mentre nei casi di altri parchi nazionali – sottolinea la senatrice Padua nel suo atto ispettivo – si è arrivati alla conclusione di un iter piuttosto lungo e travagliato, per quanto riguarda il Parco degli Iblei la situazione, invece, sembra essere ancora lungi da una definizione nella fase istruttoria, propedeutica all’adozione di uno schema di provvedimento istitutivo e di disciplina del parco. Finora, per quanto a nostra conoscenza, le associazioni ambientaliste della provincia di Ragusa non hanno trovato un’intesa definitiva con le istituzioni locali per la perimetrazione e la zonazione dell’istituendo parco, motivo per il quale è sorta una querelle che ha allungato notevolmente i tempi di lavoro dei tavoli convocati da Ministero e Regione per definire le aree interessate dal progetto”.