“I lavori per l’allargamento dei marciapiedi in viale Napoleone Colajanni, benché attesi da tempo, stanno determinando una spiacevole conseguenza: l’eliminazione indiscriminata dei tigli che, da decenni, hanno caratterizzato il panorama di una tra le vie principali della città. Vorremmo capire perché questa sorte è riservata solo ad alcuni alberi mentre altri, sempre lungo la stessa via, sembrerebbero essere stati graziati da un simile trattamento. Ma, poi, circostanza più importante, è fondamentale comprendere se e quando questi alberi saranno rimpiazzati”. A dichiararlo è il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, decisamente preoccupato per l’andazzo che i lavori stanno prendendo nell’area in questione. “Ci sono arrivate – sottolinea – numerose segnalazioni da parte dei residenti ma anche di semplici cittadini. In molti, infatti, ricordano ancora come non siano state mantenute le promesse di sostituire le robinie di viale dei Platani, rimosse oltre un anno fa, mentre anche in un tratto di via Dante erano stati estirpati alcuni alberi che, ancora oggi, non hanno trovato un rimpiazzo. Che la gestione del verde pubblico al Comune di Ragusa lasci a desiderare lo testimonia anche un altro fatto e cioè che, in un tratto di viale delle Americhe, è stato deciso di diserbare i cigli stradali eliminando le siepi di oleandri che esistevano da tempo. Anche in questo caso, però, soppresse le presenze, a questo punto dobbiamo pensare sgradite, non si è provveduto in alcun modo per fare che le stesse potessero essere sostituite. C’è quindi più di qualcosa che non va. E ci rivolgiamo all’Amministrazione comunale affinché possa verificare il tenore degli interventi e soprattutto impedire che il patrimonio arboreo della nostra città sia, come sembra stia accadendo, drasticamente ridotto. A proposito dei marciapiedi di viale Colajanni, poi, ci è stato riferito che si intendono allargare di almeno un metro. Circostanza che potrebbe anche andare bene se ciò non avvenisse a scapito della sede stradale. E, in particolare, vorremmo comprendere che cosa accadrà con gli stalli di sosta liberi che, un tempo, erano individuati proprio sotto gli alberi. Saranno mantenuti oppure i residenti dovranno farne a meno?”.