A costruirli è stato l’Istituto autonomo delle case popolari di Ragusa. Ma di “popolare” hanno ben poco, considerato che il canone di affitto che gli inquilini dovranno pagare per gli 11 alloggi di via Aldo Moro, che sono in corso di ultimazione, supererà i 300 euro mensili. Lo stabilisce la determina del dirigente dell’Iacp n. 17 del 20 gennaio scorso, con la quale è stato approvato il bando per l’assegnazione in locazione semplici di questi 11 immobili. Questa palazzina è stata costruita dall’Iacp partecipando al bando per l’assegnazione dei fondi previsti dal programma sperimentale “20 mila alloggi in affitto”, lo stesso cui ha fatto riferimento l’Istituto per costruire i 18 alloggi sulla circonvallazione del Comune di Santa Croce Camerina (la cui costruzione è bloccata da quando l’impresa è fallita). “Deve essere chiaro che questi alloggi hanno in comune con gli alloggi di edilizia residenziale pubblica solo il fatto che sono costruiti dall’Iacp – dice il segretario del Sunia di Ragusa, Gaetano Martello – che in questo caso si è trasformato in costruttore edile, palazzine che sono state pagate al 50 per cento dallo Stato. Tutto ciò utilizzando risorse che poteva e forse doveva destinare alla costruzione di nuovi alloggi, vere case popolari”. Chi parteciperà al bando per l’assegnazione degli alloggi di via Aldo Moro dovrà avere un reddito annuale minimo dai 14 mila ai 42 mila euro. Attualmente nel capoluogo vi sono almeno 300 famiglie che aspettano da molti anni la casa popolare. “Molte persone nemmeno si iscrivono più alle graduatorie che vengono formate dall’assessorato ai Servizi sociali – spiega Martello – perché non hanno più fiducia di ottenere un alloggio dall’Iacp”.