L’origine e il significato della giornata internazionale della donna. Senza trascurare il triste fenomeno che vede le donne vittime di violenza e di abusi. L’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute ha individuato un modo differente dal solito per celebrare la ricorrenza dell’8 marzo. “Un momento di riflessione oltre che di preghiera – dice il direttore dell’Ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – è quello che abbiamo in programma per mercoledì 8 marzo perché vogliamo fare in modo che non sia sprecata l’occasione di confrontarci su problematiche che meritano la massima attenzione da parte di tutti, nessuno escluso”. L’appuntamento è, dunque, mercoledì a partire dalle 10 nella cappella dell’ospedale Civile di Ragusa. Per l’occasione, dopo una riflessione comune, si terrà la benedizione delle donne presenti in particolare di quelle che fanno volontariato a fianco dei malati, e dei loro familiari, che combattono per la vita. A seguire anche la visita nei reparti e l’offerta di un ramoscello di mimosa, in segno di solidarietà, alle donne che, attraverso il loro servizio medico e infermieristico, sono al servizio di donne malate, anche anziane, che ci insegnano, nonostante la loro età e le loro sofferenze, i veri valori della vita. Mimose, naturalmente, anche per le ammalate”. Infine, don Occhipinti ha scelto una preghiera di Madre Teresa di Calcutta per caratterizzare ancora meglio questa giornata. La preghiera, intitolata “Dedicato alle donne”, dice: Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.
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