C’è un termine tecnico, “disgaggio”, che dovrà entrare nel vocabolario dei ragusani, considerato lo stato in cui versano i costoni rocciosi situati nel territorio comunale del capoluogo, sempre più frequentemente protagonisti di frane, cedimenti e smottamenti. Giovedì, l’intervento di “disgaggio”, che è appunto la tecnica utilizzata per la messa in sicurezza in tempi brevi di una parete rocciosa tendente a franare, è stato eseguito sul tratto della scarpata che sovrasta via Risorgimento, oggetto di uno smottamento avvenuto mercoledì. Gli operai della ditta Ghea, con funi e attrezzi specifici si sono arrampicati sulla parete rocciosa, attigua a quella che è franata, e hanno eseguito quest’opera che richiede grande perizia, dato che necessariamente deve essere manuale. L’intervento ha riguardato una parte del costone che è imbrigliato in una rete metallica. “Quando ci sono grandi massi, nemmeno la rete può essere una garanzia totale di sicurezza – spiega Giorgio Sammito della Ghea – nel senso che le pietre enormi nel distacco possono bucarla oppure arrivare sino alla strada facendola aprire nella parte inferiore a contatto con l’asfalto”. Utilizzando lunghe leve metalliche hanno agito sulle fenditure della parete, per distaccare le parti, frammenti e massi pericolanti.
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