I clowndottori dell’associazione “Ci ridiamo su”, in compagnia del dott. Leonardo Spina, presidente dell’Istituto Homo Ridens e pioniere della comicoterapia in Europa, hanno incontrato, in occasione della Giornata della Legalità, duecento tra studenti ed insegnanti dell’Istituto “G. Ferraris” di Ragusa. Affascinati e divertiti dalla simpatia dei clown dottori, gli alunni hanno potuto avvicinarsi alla comicoterapia e ai benefici che essa riesce ad offrire ad una persona sana, ma soprattutto malata. In particolare, il dott. Spina, riallacciandosi alla seconda parte dell’art 4 della Costituzione (“Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”) ha spiegato come la socialità sia una componente essenziale dell’essere umano e come sia essa a poterci salvare anche davanti alle eventuali e vistose falle dello Stato. Nella differenza fondamentale tra i concetti di “istruzione” ed “educazione”, Spina ha provocato le reazioni degli studenti, in relazione ai talenti di ciascuno di loro, ricordando anche che il sapere, in particolare quello scientifico, è uno strumento che può essere usato sia per il bene che per il male. Nei giorni successivi, invece, venti studentesse del “Liceo Galilei – Campailla” di Modica hanno partecipato al programma di alternanza scuola/lavoro all’Ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla, dove i clown dottori sono operativi nel reparto di Pediatria e, da qualche mese, nel reparto di DH Oncologico con il Progetto Saturnino. Alla presenza dell’oncologa Monica Firrincelli, responsabile del progetto di alternanza, le studentesse hanno potuto comprendere presupposti e metodologie sia nella prevenzione delle patologie degenerative dal punto di vista dell’educazione alimentare ed agli stili di vita, di cui ha parlato il dott. Carlo Nigrelli dell’associazione NAOS, che riguardo alla gelotologia (cioè la comicoterapia) nei contesti difficili, che è stata approfondita dal dott. Spina. Illustrando i presupposti del lavoro del clown dottore, in particolar modo sulla PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia), cioè i “sentieri” attraverso cui i pensieri, le emozioni e le credenze delle persone modificano in senso negativo e positivo il sistema immunitario delle persone e quindi, di fatto, l’insorgere o meno di patologie, anche molto gravi, l’illustre gelotologo si è soffermato sul paradigma culturale vigente, tutto orientato alla paura, alla sofferenza, al dolore, all’iper-produttivismo, indicandolo come corresponsabile dello stress che ormai, in modo abnorme, è presente nella vita quotidiana di tutti. Ha inoltre offerto un modello culturale diverso, in cui le emozioni ed i pensieri positivi aiutino a vivere meglio, proprio in relazione alle scoperte scientifiche circa i rapporti tra la psiche umana e la salute.
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