Quattro dei 37 dipendenti dell’Istituto autonomo delle case popolari di Ragusa sono precari, con contratto quinquennale di diritto privato, mai convertito in contratto a tempo indeterminato. Eppure questo personale è ben inserito negli uffici, sono tutte donne, una di loro è avvocato e lavora all’ufficio legale, altre 2 lavorano all’ufficio amministrativo contabile, una terza all’ufficio contratti. Per loro si è mobilitata la Cgil Funzione pubblica che ha chiesto e ottenuto un incontro, che si è svolto mercoledì mattina nella sede dell’ente di via Spadola. Il segretario provinciale confederale della Cgil Salvatore Terranova, il segretario Cgil Funzione pubblica, Aldo Mattisi hanno chiesto al presidente dell’Istituto autonomo di Ragusa di avviare la procedura di stabilizzazione di questi precari. “L’Iacp ibleo è uno dei pochissimi enti del territorio provinciale a non avere ancora provveduto, pur in presenza di specifica normativa, alla definitiva stabilizzazione del personale precario – spiegano i rappresentanti della Cgil – e per questa ragione riteniamo che sia ormai una tappa ineludibile la necessità di mettere in sicurezza questo personale che rappresenta un valido punto di forza dell’ente, bene inserito negli uffici e di cui lo stesso ente non può più fare a meno”.
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