Il “sogno” di un Centro risvegli, per tutti quei malati, e sono tanti in provincia, le cui condizioni cliniche o assistenziali si rendono incompatibili con una permanenza a domicilio. Nel terreno dato in comodato d’uso gratuito dal Comune, nei pressi della piscina comunale, in contrada Selvaggio, sono iniziate le operazioni di geognostica, per lo studio, cioè, del terreno dove dovrà sorgere la struttura per la quale si sta battendo l’associazione “Centro Risvegli Ibleo”. Martedì mattina il presidente dell’associazione, Carmelo Tumino, ha assistito alle prime operazioni con i macchinari necessari alla esecuzione dei sondaggi geologici per poi potere gettare le fondamenta. I costi dell’operazione, circa cinquantamila euro, sono stati coperti dalla Provincia regionale, mentre la direzione di questi lavori è offerta dallo Ordine provinciale Geologi. Dopo questa prima fase, si passerà all’inizio dei lavori veri e propri, con la creazione di una prima parte della struttura progettata. L’idea è quella di procedere per moduli, in modo da potere intanto aprire, con le somme a disposizione dell’associazione, un primo “lotto” con una quindicina di posti. Malati in stato vegetativo, con problemi neurologici, troveranno un luogo di assistenza, un modo per migliorare la qualità della vita dei pazienti e di quella dei loro familiari. Nel nostro Paese ogni anno circa 200.000 persone vengono colpite da un danno cerebrale acuto di origine traumatica o no. Per circa 2.000 di questi casi rimarranno esiti neurologici gravi e con gravi alterazioni permanenti dello stato di coscienza. Nella nostra provincia si stima che ci siano circa 10 nuovi casi l’anno di pazienti che sviluppano un danno cerebrale permanente. L’associazione ha un sito nella rete: www.centrorisvegli.it
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