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14/03/2012 -

Società/

LA SCOMPARSA DI UN CHIRURGO

Il liceo Scientifico Fermi di Ragusa, facendo seguito alle attività didattiche relative all’educazione alla legalità, organizza mercoledì 14 marzo alle ore 10,30, presso l’auditorium della sede centrale, un incontro degli studenti con la signora Angela Manca, il dottore Gianluca Manca e il professor Luciano Armeli, autore del libro “Le vene violate”, per portare testimonianza della drammatica storia di Attilio Manca, rispettivamente figlio di Angela e fratello di Gianluca. Attilio Manca, chirurgo di eccellente levatura, giovane siciliano di grandissima umanità e di ottima professionalità, viene trovato morto nella propria casa di Viterbo in circostanze a dir poco misteriose il 12 febbraio 2004. Sappiamo che, solo qualche mese prima, era stato operato sotto nome fittizio, a Marsiglia, Bernardo Provenzano che godeva di una lunga ed anomala latitanza, durata ben 43 anni. Sappiamo altresì che il brillante chirurgo Attilio Manca in quello stesso periodo si trovava a Marsiglia per un delicatissimo intervento laparoscopico ad un paziente italiano. Un pentito, Francesco Pastoia, in un’intercettazione dichiara che il dottor Manca è stato ucciso per volontà di Provenzano che non voleva lasciare testimoni del suo passaggio a Marsiglia. Francesco Pastoia verrà trovato impiccato qualche giorno dopo la pubblicazione delle sue intercettazioni: un altro suicidio o l’ennesimo tentativo di far tacere pericolosi testimoni? I genitori di Attilio da sempre si battono per conoscere la verità e dare giustizia al proprio figlio. Come sempre la mafia uccide anche dal punto di vista morale e così in questo caso è girata la notizia che il medico si fosse suicidato con una overdose di eroina mista ad alcool, iniettata con una siringa da drogati sul braccio sinistro, mentre Manca era mancino. Più di qualcosa non torna. Saranno questi interrogativi l’oggetto del confronto dei relatori con gli studenti liceali nell’incontro previsto nell’ambito delle attività per il 2012 inerenti i progetti di legalità “Io amo la mia Polis” e “Sulle regole”, finanziati con i Fondi Strutturali Europei nell’ambito del Piano Operativo Nazionale 2007-2013, coordinati dalla professoressa Concetta Petrolito.

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