“La Chiesa ha ricevuto tanti gesti concreti di generosità. Ed è giusto che questi gesti siano condivisi con tutti”. Non usa le espressioni di Papa Francesco, ma il concetto è pressappoco lo stesso. Il vescovo della diocesi iblea, Paolo Urso, ha introdotto con questa riflessione l’incontro per spiegare il senso del progetto”Tetti colorati”, uno Sportello casa in favore degli stranieri non comunitari finanziato dall’Unione europea per 216.300 euro. La Chiesa, infatti, ha a disposizione diversi alloggi, spesso inutilizzati. Una donazione alla singola parrocchia o alla diocesi stessa, con un patrimonio che sarà censito nella prima fase del progetto. Perchè non vi siano case chiuse e migranti che dormono in strada. Anche se in una seconda fase l’iniziativa sarà estesa a tutti, anche agli italiani in difficoltà. E’ stato Domenico Leggio, che ha curato il progetto che coinvolge una rete che va da alcuni Comuni a Confcooperative, a spiegare come si svolgerà il lavoro che prevede l’impegno di varie figure professionali ed anche di agenzie immobiliari per un intero anno. Sarà fatta una mappa delle abitazioni disponibili. Non solo quelle delle parrocchie e della diocesi, ma quelle di Iacp, dei Comuni. Anche i privati potranno mettere a disposizione la loro. L’idea è quella di un affitto a canone calmierato. E quel che più conta è la possibilità reale di accesso alla casa, perchè spesso gli immigrati trovano “porte chiuse” per paura che magari non paghino l’affitto o che non rispettino l’edificio. Il progetto servirà a fornire una sorta di “garanzia”. Metterà insieme domanda ed offerta, cercando di superare i pregiudizi. Fornirà una presenza di mediazione linguistica, fornirà informazioni pratiche per la fornitura del gas e dell’energia elettrica. L’utente non sarà lasciato solo, perchè verrà fornita assistenza giuridica per la stipula del contratto, per avviare iter burocratici finalizzati all’accesso al credito con Istituti locali. Partirà a breve una campagna di comunicazione rivolta sia ai migranti sia ai privati che intendessero dare in affitto, secondo i criteri previsti nel progetto e quindi ad un prezzo calmierato, le proprie abitazioni. Ieri mattina alla conferenza stampa hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Fondazione San Giovanni Battista, Tonino Solarino, e Gianni Gulino di Confcooperative.