Questo venerdì 26 alle ore 12.00, presso la sala conferenza del Dipartimento di Prevenzione, Servizio Epidemiologia – via Aldo Licitra, a Ragusa, il direttore generale dell’Asp, Maurizio Aricò, saluterà gli studenti che hanno partecipato al progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”. Grazie al protocollo di intesa tra l’Azienda Sanitaria e l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “ Umberto I” di Ragusa, 20 studenti delle quarte classi, che hanno manifestato l’interesse al progetto, hanno realizzato un’ esperienza sul campo all’interno di due realtà dell’Asp: il Dipartimento di Prevenzione e l’Ufficio Relazioni Pubbliche. Lo svolgimento del tirocinio e l’attività di formazione ed orientamento è stata seguita e verificata dal tutor designato dall’Istituto – soggetto promotore in veste di responsabile didattico-organizzativo, prof. Giovanna Gurrieri e dai responsabili aziendali delle aree interessate: per l’Urp, il dott. Giuseppe Savà e per il Dipartimento Prevenzione i dottori: Giuseppe Ferrera e Vito Perremuto. Il percorso è iniziato il 15 giugno c.a. per un totale di 60 ore formative. L’Alternanza Scuola-Lavoro è una delle esperienze più significative che gli alunni possano sperimentare per la loro formazione. Tale progetto risponde all’esigenza di porsi in linea con le direttive suggerite dall’Unione Europea ai paesi membri e definite in un importante documento: esse sono l’espressione del riconoscimento della persona umana come membro attivo in una società in continua evoluzione e dell’esigenza che tale persona sia portatrice di competenze, acquisibili a partire dall’esperienza scolastica e da spendere in tutto l’arco della vita.
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DONATORI DI VOCE PER FAR LEGGERE I LIBRI AI NON VEDENTI
Presso la sede sociale della Sezione Provinciale Iblea dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il Rotaract Club di Comiso ha effettuato una donazione in favore dei non vedenti iblei consistente in audiolibri contenenti il testo di aforismi di Gesualdo Bufalino “Il Malpensante”. L’iniziativa scaturita ad inizio anno ha visto il coinvolgimento del Servizio del Libro Parlato dei Lions di Verbania, associazione no profit deputata alla divulgazione dei libri ai non vedenti, che ha curato la registrazione dell’opera letteraria dello scrittore comisano con i propri “donatori di voce” volontari, durata alcuni mesi. L’incontro fra i soci del Rotaract comisani ed i non vedenti iblei nella sede sociale dell’Associazione Iblea è stato caratterizzato anche dalla conferenza di Giovanni Iemulo, curatore della Fondazione Gesualdo Bufalino di Comiso, sulla vita e sulle opere dello scrittore comisano, vera e propria icona locale nel panorama letterario internazionale. A fare gli onori di casa nella cerimonia di consegna il neo Presidente della Sezione Provinciale Iblea dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Salvatore Albani.
FUTUREDEM: “L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RAGUSA INTRODUCA UN SERVIZIO DI TRASPORTO NOTTURNO PER COLLEGARE LA CITTA’ CON MARINA”
L’organizzazione giovanile FutureDem propone di istituire un servizio di trasporto notturno nei weekend (venerdì e sabato) di luglio e di tutte le sere di agosto, ogni ora, a partire dall’1 e fino alle 5. “Questo servizio è pensato per i giovani che si vogliono divertire in tutta tranquillità e per diminuire il traffico lungo la Sp 25, affinché si possano evitare gli incidenti stradali dovuti all’alcol e alla stanchezza” scrive Giuseppe Tuè, membro dell’organizzazione giovanile FutureDem. “Già nel giugno del 2014 – aggiunge Tuè – l’Amministrazione comunale aveva intenzione di attuare un’attività simile, denominata “servizio shuttle”, della durata di due anni, proprio per favorire i turisti e i giovani. Questo doveva collegare, oltre Ragusa e Marina, anche Ibla, il centro storico superiore e il castello di Donnafugata. Perché questo servizio non è stato attuato? È intenzione dell’Amministrazione portarlo avanti? Sono infatti ancora molti gli incidenti stradali che si verificano lungo l’arteria di collegamento tra Ragusa e Marina durante il periodo estivo”.
Mobilitazione dipendenti ex Province, sen. Mauro (FI): “Ritornare indietro e rilanciare enti prima che sia troppo tardi”.
“Bene fanno i lavoratori dei Liberi Consorzi dei Comuni che hanno protestato ieri e che continuano lo stato di mobilitazione puntando alla linea dura, convinto che solo interrompendo ogni servizio i cittadini e chi, con evidente miopia politica, ha voluto la cancellazione delle Province capiranno quanti e quali disagi si verranno a creare da qui a breve”. A dichiararlo il sen. Giovanni Mauro, commissario e porta voce di Forza Italia e già presidente della Provincia di Ragusa, all’indomani dello sciopero organizzato dalle strutture di categoria FP delle maggiori sigle sindacali di Sicilia. “Completare la riforma, nata zoppa da un programma televisivo – dice il senatore – non basterà e la protesta dei dipendenti è l’unico modo per convincere questo governo regionale incapace del danno procurato fino a ora e di quello che verrà. Senza una ricostruzione ragionata dell’architettura di questi enti locali in relazione alla Regione, allo Stato e all’Europa, il caos generato continuerà indisturbato. Occorre non solo ridefinire le competenze, riorganizzando il coordinamento delle politiche dei territori, ma rilanciare l’attività di questi enti potenziandoli ad esempio con i compiti riguardanti la gestione delle case popolari o attribuendo loro maggiori poteri in ambito di tutela ambientale”. “Quel che sta accadendo con le Province – aggiunge Mauro – ricorda quanto avvenuto con la cancellazione delle Aziende Autonome per la Promozione Turistica, sostituite poi dai Distretti Turistici secondo lo stesso principio consortile ispirato da una certa volontà di risparmio e che dovrebbe animare anche questa riforma, senza riuscire più ad avere gli stessi risultati nel sostegno delle attività di marketing del patrimonio culturale e naturalistico della nostra Isola”.
MERCATINI DEGLI AGRICOLTORI A MARINA DI RAGUSA
E’ stato autorizzato lo svolgimento a Marina di Ragusa, nel periodo estivo, dei mercatini degli agricoltori “Campagna Amica”, proposto dalla Coldiretti, “Kilometri Zero”, proposto dall’omonima associazione e quello del “Gruppo Agricoltori Associati”. Per “Campagna Amica” sono stati autorizzati dieci stand in Piazza Malta che saranno allestiti ogni lunedì, dalle 16 alle 21,30, nel periodo compreso tra il 29 giugno ed il 7 settembre. L’associazione “Kilometri Zero” opererà invece, sempre con dieci stand, in Via Gallipoli, angolo Lungomare Bisani, dalle ore 15 alle ore 21 del lunedì, nel periodo compreso tra il 6 luglio ed il 6 settembre. Il “Gruppo Agricoltori Associati” con otto bancarelle, sarà invece ogni martedì, dalle ore 8 alle 14, in via dott. Arezzi ( zona del Villaggio Gesuiti), dal 7 luglio al 1 settembre. “L’Amministrazione Comunale – dichiara l’Assessore allo sviluppo economico Salvatore Martorana – ha accolto di buon grado la richiesta delle associazioni dei produttori e di categoria, riguardante l’istituzione dei mercati agricoli che promuovono la vendita diretta produttore-consumatore, una formula molto apprezzata dalla gente che frequenta sempre più spesso i diversi mercatini degli agricoltori istituiti da diversi anni nel nostro territorio, certi di acquistare i nostri prodotti di ottima qualità”.
Scorciatoia per bypassare l’interruzione della A19, via ai lavori M5S: “Dopo l’annuncio, i fatti: Crocetta prenda esempio”
Si mettono in movimento le ruspe sulla scorciatoia di Caltavuturo. All’annuncio dato qualche giorno fa in conferenza stampa dal M5S, seguono i fatti. I lavori per asfaltare e rendere transitabile la vecchia regia trazzera, che di fatto permetterà di “ricucire” la Sicilia, tagliata in due dopo il crollo del ponte Himera, partono questo giovedì. Le operazioni dureranno meno di un mese: a fine luglio, per gli automobilisti che si spostano dalla Sicilia occidentale a quella orientale (e viceversa) sulla A19, sarà possibile evitare il lungo e tortuoso viaggio che li costringe ad “arrampicarsi” sulle montagne di Polizzi, con un risparmio di circa 40-50 minuti sui tempi attuali e con un percorso sicuramente più agevole. A lavori ultimati chi sarà diretto a Catania da Palermo potrà uscire a Scillato e, attraverso la nuova strada, potrà rientrare a Tremonzelli. Uscita a Tremonzelli e rientro a Scillato, invece, per chi viaggerà in direzione opposta. Il tratto di strada finanziato dal Movimento è lungo lunga circa un chilometro e largo cinque metri, costerà circa 300 mila euro. Sarà realizzato in calcestruzzo con canali di gronda e guardrail. Saranno installati anche due impianti semaforici e una cartellonistica che indicherà agli automobilisti il percorso da fare per bypassare l’interruzione sulla A-19. L’operazione è stata finanziata con i soldi cui mensilmente rinunciano i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars, che, grazie alla decurtazione dei loro emolumenti, hanno finanziato pure Il microcredito alle imprese e un progetto di riqualificazione dei centri storici. Il via libera è scattato dopo la firma apposta ieri al protocollo di intesa tra il Movimento 5 Stelle, il Comitato dei cittadini ed il Comune di Caltavuturo. “L’operazione – dicono i deputati – è la risposta a chi ci accusa di essere solo protesta. Noi siamo già forza di governo. Rispondiamo con i fatti all’inerzia dei governi centrale e regionale che ancora cincischiano vergognosamente mentre l’economia isolana muore giornalmente. Ancora non c’è nemmeno l’ombra delle ruspe che dovrebbero realizzare la bretella. Qui si rischia di vedere passare invano non solo l’estate, ma anche l’autunno e, probabilmente, pure l’inverno. Facile per chi è comodante seduto in poltrona, magari ai piani alti di un ufficio statale o regionale. Molto meno per chi fa quotidianamente la spola in questa sfortunata autostrada”. “Crocetta – continuano i parlamentari – prenda esempio. Il re dei proclami a vuoto faccia un bagno di umiltà e una volta tanto dia risposte concrete ai siciliani, che sono stanchi di false rivoluzioni e veri fallimenti. L’opera del M5S sul fronte A19 non si ferma qui. I deputati regionali, in collaborazione con quelli siciliani a Montecitorio, hanno messo sul piatto pure una soluzione per la realizzazione della famosa bretella autostradale che prevede il coinvolgimento dei Genio militare. Anche in questo caso i tempi sarebbero notevolmente più brevi di quelli preventivati dall’intervento statale (meno di un mese) e anche i costi sarebbero più contenuti. Il progetto è stato sottoposto all’attenzione dello staff di Delrio e al commissario Guardabassi, che lo hanno apprezzato e che hanno assicurato che lo avrebbero tenuto in seria considerazione.
IL MAESTRO CAPPELLO DONA UNA SUA OPERA ALLA PREFETTURA
Questo mercoledì 24 giugno alle ore 11,00, il Maestro Emanuele Cappello, consegnerà al Prefetto di Ragusa – per essere annoverata tra i beni della Prefettura– un suo dipinto ad olio su tela del 1988, dal titolo “Amore materno”. Il Prefetto ha accolto con piacere la volontà manifestata dal Maestro, unitamente alla moglie Marchesa J.R. Castel in Cappello, di donare un’opera alla Prefettura, quale forma di riconoscenza e sensibilità verso l’Istituzione che nella provincia rappresenta lo Stato, sostenendone i valori. Si tratta, infatti, di un gesto di grande valenza, perché se da un lato arricchisce il patrimonio artistico del Palazzo del Governo, dall’altro contribuisce a valorizzare un talento espresso dal territorio ibleo, quale è il Maestro Cappello che, di origine vittoriese, ha al suo attivo una lunga storia artistica iniziata negli anni 50, con la partecipazione a numerosissime rassegne e mostre nazionali ed internazionali.
Conad Sicilia presenta il bilancio 2014 e le prospettive di sviluppo del prossimo biennio
Conad Sicilia ha presentato a Catania, nel corso dell’annuale assemblea dei soci, i dati del bilancio 2014: un giro di affari di oltre 302 milioni di euro, un patrimonio netto di 24.3 milioni di euro e una quota di mercato del 9% sottolineando la validità del modello imprenditoriale del gruppo – focalizzato sul socio presente nel territorio, e dunque vicino al mercato e alle persone – nell’affrontare la perdurante fase congiunturale. Anche nel 2014 l’azienda si conferma leader in Sicilia nella vendita di prodotti a marca propria, con una quota del prodotto a marchio Conad sulle vendite dei prodotti di largo consumo confezionati, attestata al 23.5 per cento (ben al di sopra del dato medio di mercato siciliano che si ferma al 12%-Dati Iri), a conferma del ruolo strategico che la marca del distributore ha nello sviluppo e nella fidelizzazione all’insegna. “Lo scenario evolutivo dei consumi in Italia e in Sicilia: trasformazioni e prospettive future”, è stato il tema trattato dagli illustri relatori: Dott. Romolo De Camillis, Direttore Retail Nielsen Italia e dal Prof. Francesco Raniolo, noto Sociologo e Preside della facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi della Calabria. La cooperativa siciliana opera su tutta la parte orientale dell’isola e su Malta con 130 soci che offrono lavoro a circa 1.500 addetti e oltre 150 punti di vendita, per una superficie complessiva di circa 70 mila mq. “La nostra azienda è diventata un punto di riferimento per il territorio e la crescita delle economie locali – afferma Giorgio Ragusa, Direttore Generale di Conad Sicilia– con 165 fornitori locali Conad Sicilia ha sviluppato un fatturato di quasi 28 milioni di euro e inoltre ammonta a 153 mila euro l’investimento in iniziative sociali e solidali, effettuato tra cooperativa e rete in favore del territorio siciliano”. Il piano di sviluppo della cooperativa prevede per il prossimo biennio investimenti per 5 milioni di euro destinati alla rete di vendita confermando come Conad Sicilia sia una realtà imprenditoriale in costante evoluzione, capace di resistere alla crisi, sviluppare nuovi progetti e promuovere innovazione nel rapporto quotidiano con i clienti.
EXPO, UNA CATTIVA FIGURA TUTTA NOSTRA
Riportiamo dal sito lamacchinadeltempo.eu “L’Expo 2015 ha già consumato un quarto dei suoi giorni ma non sembra aver rispettato le tante aspettative dei siciliani che in quella manifestazione avevano creduto e sperato. Anche Ragusa ed il suo territorio, non osiamo più chiamarlo Provincia, aveva scommesso sull’appuntamento milanese per mettere in mostra le tante “eccellenze” che può vantare nel campo del buon cibo. Ma è bastata la cattiva figura dell’inaugurazione per far capire come stavano le cose. Nonostante mesi e mesi di propaganda, di proclami, di favolistiche previsioni, alla fine è mancata la preparazione e tanti hanno deciso di defilarsi e anche la famosa settimana iblea che doveva segnare la svolta dell’economia dei prodotti biologici siciliani si è trasformata in una qualunque e banale degustazione da fiera. Ci risulta ad esempio che amici di Chiaramonte Gulfi, tra i primi a credere nell’Expo, in questi giorni hanno occupato il padiglione ” biomediterraneo” con una nutrita delegazione guidata dai rappresentanti del comune impegnandosi in vari show cooking di gusto. Menù classico con tanto di risotto chiaramontano e costate ripiene alla moda di Majore e granita di veri limoni. Ma non c’è l’affluenza che si voleva. La colpa non è certo delle ricette o dei cuochi la verità che affiora a poco a poco è che la vetrina Expo è troppo grande e dispersiva e anche se ci sono migliaia di persone al giorno tra i vari padiglioni il nostro Cluster, cosi si dice ora, è defilato, troppo lontano dalla via principale, e difficilmente la gente si dirige da quelle parti. Certo ci sono ancora 3 quarti di manifestazione da vivere ma le facce degli organizzatori siciliani parlano da sole e non basta la visita di qualche personalità per ridare ossigeno alle speranze dei presenti nello stand. Non parliamo poi degli affari che si sarebbero dovuti fare proprio grazie alla manifestazione milanese. Gli operatori iblei, almeno fino ad ora,non hanno segnali positivi in questo senso. Se si volesse tirare le somme tra investimento per la partecipazione e risultati tangibili la bilancia pende pesantemente sul negativo. Insomma se gli undici milioni spesi, dei quali 5 o 6 dovrebbero rientrare, si fossero investiti in azioni di marketing intelligente e mirato senza mischiare le nostre produzioni d’eccellenza con alcuni dei più agguerriti competitors della Sicilia, di sicuro avremmo risultati più gratificanti. Naturalmente si dovrà andare avanti, comunque, spendendo soldi in logistica: un volo da Comiso con Alitalia tocca anche i 400 euro a persona, un hotel a Milano costa come minimo 250 euro a sera, senza contare il costo del tempo e dell’esperienza degli addetti inviati dai comuni isolani. Ma l’esperienza dovrebbe servire da lezione. Una chiosa infine sull’architettura dello stand. E’ come una enorme rete che non riesce a fermare i raggi del sole ma neanche la pioggia che è caduta copiosa in questi giorni. Il responsabile della spedizione siciliana il dott. Cartabellotta ripreso al momento dell’inaugurazione con la paletta in mano per liberare gli spazi dalla pioggia caduta la sera prima avrebbe dovuto lamentarsi anche dell’
COMITATO RANDELLO LIBERA
Dal primo giugno sulla spiaggia di Randello è apparsa una vera e propria struttura balneare con ombrelloni e sdraio e il comitato Randello libera si è rivolto alle autorità competenti. Il grande accusato è ancora una volta il Donnafugata resort. Il comitato denuncia: “Abbiamo chiesto a Demanio marittimo e Capitaneria di porto di voler accertare se sull’arenile di Randello sia in via di svolgimento un’attività economica non autorizzata in quanto mancante delle molteplici specifiche autorizzazioni necessarie. Siamo indotti a dover far notare inoltre che non sembra si siano realizzate le condizioni necessarie al tempestivo avvio formale dell’attività di struttura balneare, e che proprio in virtù di ciò non appaiono rispettati i termini perentori stabiliti per legge sull’inizio ultimo di attività, per la stagione 2015. Abbiamo inoltre chiesto di verificare se siano assolti gli obblighi discendenti dalle ordinanze attivate sulla sicurezza balneare, in quanto a ben guardare, alcune fondamentali, non sembrano applicate. Abbiamo rappresentato infine che l’insieme delle violazioni segnalate, se accertate, dovrebbe conseguentemente portare all’avvio delle procedure di decadenza della Concessione Demaniale Marittima ricadente su Randello”.
Ragusa, no a nuove trivellazioni
Si è svolta alla Rotonda Maria Occhipinti un’assemblea pubblica, indetta dal Comitato No Triv a sul controverso tema dello sviluppo dell’impianto di nuovi pozzi di estrazione di idrocarburi nel comprensorio della provincia di Ragusa e segnatamente di quelli da realizzare in Contrada Buglia Sottana, per i quali è stato da poco completato l’iter autorizzativo con il rilascio della concessione edilizia necessaria alla realizzazione dell’impianto. All’assemblea hanno partecipato, insieme a diversi cittadini interessati alla tematica, alcuni lavoratori delle Società Irminio e Pergemini, coinvolte nella realizzazione di tali impianti, componenti del Comitato No Triv, esponenti di Legambiente di Ragusa. Il dibattito è stato animato, ma ordinato e pacifico; sono state espresse posizioni differenti dai presenti all’assemblea, sono state scambiate informazioni e si sono anche delineati possibili percorsi di convergenza. Il Comitato No Triv ha espresso il proprio dissenso nei confronti dell’atto amministrativo rilasciato dal dirigente e ha focalizzato l’attenzione sulla ipocrita presa di posizione dell’amministrazione 5 stelle di Ragusa. “Il Sindaco e tutta l’amministrazione – si legge in una nota – non hanno avuto neanche il coraggio di fare ricorso segnando così una linea di confine tra le rivendicazioni fatte in campagna elettorale e la pratica amministrativa che portano avanti. Il Comitato No Triv, autonomo e indipendente, giudica questa classe politica come inconcludente e incapace di difendere i diritti della cittadinanza ragusana,incapaci di rendersi promotori di una nuova politica di sviluppo energetico puntando sulle rinnovabili , sulle nuove royalty e sul nuovo indotto che ne potrebbe derivare”. L’assemblea si è conclusa con l’intento di organizzare un incontro pubblico durante il quale possano essere delineati, con compiutezza, i vari aspetti che connotano la complessa e delicata questione.
SCIOPERO DEI DIPENDENTI EX PROVINCIA DI RAGUSA
Le Rsu dei dipendenti dell’ex Provincia di Ragusa, oggi Libero Consorzio Comunale, hanno aderito allo sciopero proclanato a livello regionale dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e dall’autonomo Csa. Questo martedì i dipendenti della Provincia di Ragusa si asterranno dal lavoro e parteciperanno alla manifestazione in programma a Palermo dalle ore 9,30.
A RAGUSA IBLA BONIFICATO E MESSO IN SICUREZZA UN EDIFICIO LA CUI COSTRUZIONE È ANTECEDENTE AL TERREMOTO DEL 1693
Bonificato e messa in sicurezza a Ragusa Ibla, in Via Chiasso della Bonifica, un antico manufatto edilizio ubicato tra Via del Mercato e Largo Camerino. I lavori posti in essere con apposito provvedimento dell’Amministrazione comunale, sono stati attuati per eliminare il pericolo di crollo dell’edificio, la cui costruzione è antecedente al terremoto del 1693. Gli interventi eseguiti hanno riguardato la pulizia della facciata da erbe infestanti, il puntellamento della struttura e della volta, l’eradicazione di arbusti che erano cresciuti all’interno della struttura, da tempo in stato di abbandono. L’Ufficio centri storici – dichiara il vice sindaco, Massimo Iannucci – su input dell’Amministrazione, ha operato con grande professionalità ed impegno portando a compimento un intervento volto alla salvaguardia dell’incolumità pubblica ed alla tutela di un bene architettonico che andava messo in sicurezza per evitare di perderlo irrimediabilmente”.
Marina di Ragusa, installati 6 impianti per l’affissione dei manifesti funerari
L’amministrazione comunale ha predisposto il posizionamento di 6 impianti per l’affissione di manifesti funerari a Marina di Ragusa. Gli impianti sono già stati installati, per una superficie totale di circa 20 mq., presso il cimitero di Marina, nei giardinetti di via Dott. Giorgio Sortino, nei giardinetti dietro la delegazione comunale di via Vasco De Gama, nei giardinetti di via Vasco De Gama all’angolo con via del Mare, nel lungomare Andrea Doria e nei pressi della scuola di via Portovenere. “Un intervento necessario – spiega l’assessore comunale al ramo, Salvatore Corallo – perché pone fine all’affissione selvaggia di manifesti funerari, dando ordine ad una situazione che, da anni, non era stata adeguatamente regolamentata. Sono ovvi i riflessi positivi di questo intervento, specie dal punto di vista del decoro urbano che, da questo momento in poi, sarà ulteriormente tutelato da un’attenta attività di controllo e repressione di eventuali affissioni non autorizzate al di fuori degli spazi consentiti”.
PROVINCIA DI RAGUSA, RISCHIO DISSESTO: LE RSU INCONTRANO I PARLAMENTARI NAZIONALI
Le Rsu dei dipendenti provinciali, proseguendo nella loro azione di sensibilizzazione sindacale, sui temi del pre-dissesto strutturale dell’Ente e sulle iniziative da intraprendere per avere certezza dello stipendio per tutto il 2015 e assicurare alla comunità iblea i servizi essenziali hanno incontrato i parlamentari nazionali Maria Lucia Lorefice (Movimento 5 Stelle) , Giovanni Mauro (Fi) e Venera Padua (Pd). I rappresentanti sindacali hanno chiesto ai parlamentari che si individuino soluzioni normative e legislative in grado di preservare l’Ente dallo squilibrio finanziario certo e dovuto principalmente al prelievo forzoso nei confronti delle Province deciso con la legge di Stabilità 2015. Un prelievo che solo per la provincia di Ragusa è di 7,8 milioni. “Siamo perché venga garantito il funzionamento degli enti intermedi di governo del territorio – hanno detto apertamente i rappresentanti sindacali – e perché si arrivi ad una riforma compiuta del settore, tenendo in equilibrio il rapporto che deve esistere fra funzioni, risorse e mantenimento dei livelli occupazionali e soprattutto che vi sia una forte assunzione di responsabilità dei parlamentari in questo processo”. Da parte loro i parlamentari nazionali hanno preso atto delle difficoltà gestionali dell’ex Provincia di Ragusa soprattutto per la situazione di pre-dissesto dell’Ente e dell’impossibilità di assicurare i servizi essenziali fra qualche mese oltre a corrispondere gli stipendi ai dipendenti nei prossimi mesi e si sono impegnati ad avviare interlocuzioni istituzionali per individuare un percorso utile a mettere in salvo, sul piano finanziario, le nove Province siciliane.
Rifugiato a casa mia
Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che da oltre dieci anni ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione, spesso sconosciuta ai più, di questa particolare categoria di migranti. In questa occasione la Caritas Diocesana lancia la propria adesione all’iniziativa di Caritas Italiana “Rifugiato a casa mia” che prevede non strutture di accoglienza, ma una accoglienza individuale (fatta, quindi, di piccoli numeri) di una singola persona all’interno di una famiglia o ancor meglio all’interno di una comunità parrocchiale che attraverso 2/3 famiglie accoglie le persone e la fa sentire tali. Le persone o le comunità interessate alla iniziativa possono già mettersi in contatto con la Caritas diocesana che avvierà nel prossimo futuro l’iniziativa. Le motivazioni che stanno alla base di questa scelta sono le cifre sempre in crescita di persone che fuggono dagli orrori della guerra e della fame e la possibilità di offrire un’alternativa praticabile agli affollati e alienanti Centri per i richiedenti asilo e anche al sistema Sprar, con una proposta volta a sperimentare un approccio innovativo attraverso il coinvolgimento della comunità cristiana e secondo modalità che saranno rese noto nelle prossime settimane. La Caritas diocesana di Ragusa, infine, in questa giornata vuole affermare l’urgenza di sviluppare un sistema di accoglienza adeguato e non emergenziale, diffuso e proporzionato ai reali bisogni delle persone che arrivano sul nostro territorio per chiedere protezione.
Anteprima collezione 2016 della ragusana Monya Grana con Lola Ponce
Si è appena concluso il 61 esimo Taormina Film Fest durante il quale la cantante e attrice sudamericana, famosa per essere la protagonista del celebre musical Notre Dame De Paris, ha sfoggiato la pochette “Amy” della nuovissima collezione 2016 Monya Grana. Il brand Monya Grana, ormai alla sua terza collezione, nasce nel 2014 dall’idea di Monya Grana, figlia di imprenditori siciliani che, legata alle sue origini sicule e all’incantevole arte barocca, decide di unificare in un solo prodotto arte e moda.
CORFILAC: NON BASTA RATTOPPARE, SERVE UNA VERA PROGETTUALITA’
Le difficoltà sempre più marcate che investono il Corfilac preoccupano il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario che ha sempre sostenuto l’essenzialità del Centro di Ricerca per la Sicilia e la sua utilità per i settori della zootecnia da latte e dell’Agroalimentare. “Dopo che per anni il Corfilac è stato un qualificato punto di riferimento, ora è costretto a rincorrere la politica ed a vivere con l’acqua alla gola. Se da un lato i produttori dei formaggi dop siciliani (in particolare il “Ragusano” ed il “Pecorino siciliano”) sono seriamente e motivatamente preoccupati per i problemi che, nonostante la disponibilità e l’impegno del personale addetto (ancorchè non retribuito), incominciano a registrarsi per la marchiatura e la registrazione delle loro produzioni, dall’altro si rimane nella convinzione che il Centro non può essere salvato limitando gli interventi alla sola retribuzione del personale oltretutto in grave ed intollerabile ritardo. Il Distretto – scrive Enzo Cavallo – in più occasioni si è dichiarato disponibile a confrontarsi con chi amministra l’Ente e col Governo della Regione per collaborare alla indispensabile riorganizzazione del Corfilac. Al personale vanno garantiti gli stipendi per dare a ciascuno la tranquillità che merita per poter lavorare meglio e nella consapevolezza che il lavoro deve essere concretamente produttivo per il Corfilac, per il territorio e per la stessa Regione. Occorre però interrogarsi sul perché l’attività del laboratorio ha subito una sconsiderata e scoraggiante flessione. Perché la cacioteca non viene ripristinata e resa fruibile? Perché tante altre strutture del Corfilac non vengono utilizzate in relazione alle loro potenzialità? Perché non viene incoraggiato l’ulteriore e produttivo utilizzo del Caseificio sperimentale ? Perché non concentrarsi di più sui progetti per i quali è possibile accedere ai vari Fondi Comunitari?”.
Da due mesi senza stipendio i 540 lavoratori forestali dell’area iblea
L’on. Orazio Ragusa sollecita l’assessorato regionale Agricoltura e Foreste a fornire in via urgente ragguagli e chiarimenti sulle motivazioni che hanno impedito, finora, la liquidazione di due mensilità pregresse ai lavoratori forestali dell’area iblea. “Sono 540, in tutto, in provincia di Ragusa – afferma il deputato regionale – gli operatori della forestale, tra unità a tempo indeterminato e operai a tempo determinato, che attendono di ricevere la liquidazione di due mensilità. Ma quello che risulta più grave è il fatto che nessuno, da Palermo, abbia fornito spiegazioni sulle ragioni di tale ritardo. Non si capisce se ci siano problemi di ragioneria, se mancano i soldi, se si tratta di intoppi burocratici o cos’altro”. A questa situazione di incertezza se ne aggiunge un’altra. Come spiega lo stesso on. Ragusa. “Siamo ancora in alto mare – aggiunge – con l’avvio del servizio antincendio, di competenza dell’assessorato Territorio e ambiente, sebbene la stagione estiva, con l’aumento delle temperature, sia già entrata nel vivo. Ci sono le visite mediche da fare, la revisione dei mezzi da effettuare e tutta un’altra serie di adempimenti che, però, non sono stati concretizzati in tempo utile. Da qui nasce la nostra preoccupazione. E chiediamo con forza agli assessori regionali competenti, Nino Caleca e Maurizio Croce, di ottenere, in tempi rapidi, le risposte necessarie. Soprattutto perché ben 540 famiglie sono in attesa di fondi essenziali per la loro sopravvivenza. E questi ritardi non possono più essere tollerati”.
RAGUSA, SPORTELLO DI MEDIAZIONE FAMILIARE INTERGENERAZIONALE
E’ stato approvato il progetto esecutivo “Sportello di mediazione familiare intergenerazionale per famiglie in difficoltà”. E’ stato redatto anche l’avviso pubblico per le istanze dei cittadini interessati che dovranno presentarle entro le ore 12 del 30 giugno prossimo. “Lo Sportello di mediazione familiare intergenerazionale per famiglie in difficoltà economica – spiega l’Assessore ai servizi sociali Salvatore Martorana – ha la finalità di tutelare i legami familiari aiutando la famiglia a trovare nuovi e condivisi equilibri ridefinendo ruoli, competenze ed attività di ciascun componente in presenza dell’evento critico rappresentato dal disagio economico, attraverso la redazione/sottoscrizione di un patto organizzativo da parte dei componenti adulti del nucleo familiare. All’interno di tale patto e per tutta la durata dello stesso, i redattori/sottoscrittori potranno individuare mirati interventi di “rinforzo”, consistenti in supporto/sostegno economico finalizzato quali, pagamento utenze, del canone di locazione, visite e consulenze mediche, acquisto di farmaci, buoni spesa, vestiario ed altre tipologie di interventi economici per un importo massimo complessivo di euro 300,00 nell’arco di sei mesi, eventualmente rinnovabile per altri sei mesi”. Destinatari del servizio sono i nuclei familiari in difficoltà economica che abbiano la residenza nel comune di Ragusa da almeno due anni e con certificazione Isee del nucleo familiare relativa all’anno 2014 del richiedente inferiore o uguale al minimo vitale. Maggiori e più dettagliate informazione possono essere assunte dal sito internet del Comune in cui è pubblicato il predetto avviso pubblico.