24-11-2024
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Ragusa avrà presto un “Giardino delle memoria” in cui verranno tumulati i resti degli animali da affezione

 

2 (1)Anche nella nostra città verrà realizzato quanto prima un  “Giardino della memoria”, un cimitero per gli animali in cui verranno tumulati in appositi loculi le ceneri degli animali da affezione. L’Amministrazione comunale infatti intende dare seguito alla deliberazione  approvata dal consiglio comunale il 7 gennaio dello scorso anno con cui è stato approvato, a seguito di un’iniziativa consiliare presentata il 9 marzo del 2015 dal consigliere comunale Filippo Spadola, il Regolamento comunale per la detenzione tutela, il benessere degli animali ed i Giardini della memoria. L’art. 30 del predetto regolamento prevede infatti che i “Giardini della memoria” ed i relativi ampliamenti possono essere realizzati, in zone valutate idonee nell’ambito dello strumento urbanistico vigente,  oltre che dal Comune, da associazioni  e soggetti pubblici e privati previa autorizzazione del Comune subordinata al nullaosta dell’ASP competente per territorio. Il progetto verrà presentato nel corso di una conferenza stampa che il sindaco Federico Piccitto e l’assessore alla tutela degli animali Nella Disca terranno giovedì 23 marzo, alle ore 11, 30 presso la Sala Giunta.

L’ADDIO DI GIANNI BATTAGLIA AL PARTITO DEMOCRATICO

gianni-battagliaIl senatore Gianni Battaglia comunica le dimissioni dalla carica di segretario dell’Unione comunale del PD di Ragusa e da ogni altra carica all’interno del partito.  Questo il testo della lettera. “Sono tra i componenti l’Assemblea nazionale del PD che non hanno condiviso la scelta, compiuta lo scorso mese, di aprire la stagione congressuale.Non ho condiviso i tempi, le procedure e le modalità scelte. Purtroppo quello che sta succedendo ogni giorno e in ogni parte d’Italia conferma che avevamo ragione. Temo che succederà  di peggio prima, durante e dopo lo svolgimento dei congressi.Al PD, per superare la fase critica in atto e tornare a svolgere il ruolo che gli compete, serviva altro e di più. Era necessario comprendere le ragioni che hanno determinato una profonda rottura con il nostro corpo sociale di riferimento. Comprendere le ragioni di tante ripetute sconfitte elettorali, le ragioni per le quali milioni di elettori ci hanno negato il consenso e migliaia di iscritti e militanti hanno abbandonato l’impegno politico attivo. Era necessario individuare un luogo, una occasione che ci consentisse, tutti insieme, di leggere e capire quello che sta succedendo nel Mondo, in Europa e nel nostro Paese. Comprendere cosa fare concretamente, quali politiche attuare, per contrastare la nuova destra e le spinte nazionaliste e populiste. Era necessario riconsiderare e correggere scelte sbagliate e attuare nuove politiche in materia di lavoro, di scuola e istruzione, di protezione sociale, di politiche sanitarie e welfare, di diritti civili, di politica economica, di interventi per contrastare la povertà, le diseguaglianze, il degrado sociale in molte aree del paese specie nelle periferie urbane e nel mezzogiorno d’Italia. Era necessario mettere al sicuro il Paese lavorando, da subito e con determinazione, come ci si era impegnati a fare, per approvare una nuova e condivisa legge elettorale che coniugasse in maniera equilibrata governabilità e rappresentanza democratica, riaffermando la sovranità popolare restituendo agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti, ponendo fine definitivamente alla lunga stagione dei parlamentari nominati che hanno contribuito ad allargare la distanza tra parlamento, partiti e popolo. Era necessario, con autentica umiltà, capire il segnale venuto dal Paese in occasione del voto   nel referendum costituzionale del 4-dicembre scorso. Riflettere seriamente sulle ragioni e sulle dimensioni della sconfitta, sulla ripartizione territoriale, per classi sociali e per fasce di popolazione di quel voto, che ha segnato il punto più alto di un dissenso politico, tra i giovani e nel sud del Paese, che va perfino oltre il pronunciamento sul merito di una pessima riforma costituzionale. Come è a Voi noto ho sostenuto convintamente le ragioni del NO nel referendum, ho organizzato e partecipato a numerose iniziative e mi sarei aspettato, dopo il netto risultato in contrasto con l’impegno e la posizione espressa da quasi tutto il quadro dirigente provinciale del partito, da tutta la rappresentanza parlamentare regionale e nazionale e di quasi tutti i rappresentanti del PD nelle istituzioni della nostra provincia, che si aprisse una riflessione su quel voto. Così come mi sarei aspettato che ci fosse una occasione per    capire i negativi risultati elettorali nelle elezioni amministrative di Vittoria e di Scicli che hanno segnato pesanti     sconfitte per il PD e su come affrontare le prossime scadenze elettorali sia amministrative che regionale. Aprendo, con una negativa forzatura, la stagione congressuale, si è scelto invece la strada della rivincita personale, della mera conta per affermare non una linea politica ampiamente condivisa ma una leadership sotto cui far crescere e/o proteggere le ambizioni e i destini personali. Si ripropongono, come è già purtroppo avvenuto in altre occasioni, congressi che si trasformeranno in semplici seggi elettorali. Un “votificio” tra l’altro senza garanzie e regole utili solo agli arrivisti, agli arroganti, ai prepotenti e che legittimerà le spudorate ed insopportabili pratiche trasformistiche che negli ultimi anni abbiamo tentato di contrastare. Di altro avevamo bisogno! Il PD in questo mondo rischia di diventare una “terra di nessuno”, “una legione straniera” in cui convivono nobili esperienze e autorevoli personalità ma anche opportunisti, trasformisti ed in taluni casi perfino affaristi. Non si può fare passare per normale e soprattutto utile, che il congresso si svolga con un tesseramento per il 2016 che non è stato aperto, anzi è stato chiuso prima di aprirlo, con iscritti che da persone vere sono diventati elenchi e con un tesseramento precedente (2015), per quanto riguarda la nostra federazione provinciale mai certificato e non certificabile e quello 2014 certificato ma contestato con quello che ciò ha significato nella  non ancora definita, per colpevole “complicità” della commissione regionale di garanzia, vicenda che riguarda il governo del partito nella città di Ragusa. La stagione congressuale se si fosse deciso di svolgerla con tempi, procedure, regole diverse avrebbe rappresentato un occasione utile non solo al partito ma al nostro paese che sul PD e sul centro sinistra ha riposto speranza per un autentico cambiamento. Purtroppo si è deciso diversamente. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le Compagne e i Compagni, le Amiche e gli Amici con cui in questi anni ho avuto il piacere di lavorare condividendo un comune impegno,  scusandomi ed esprimendo il rammarico per le tante occasioni mancate”. Gianni Battaglia confluirà nella nuova formazione di Bersani già nata in Parlamento denominata “Democratici e Progressisti”  Molti in provincia di Ragusa, e non solo tra i provenienti dal Pd, condivideranno questa scelta. 

LIBRO SUL FALLIMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI “ALTERNATIVE” E “RIVOLUZIONARIE”

accorintiScomparsi o quasi dalla scena politica i partiti tradizionali, il vuoto di potere è stato sostituito dagli uomini della provvidenza. Sono gli uomini del “noi” che è la somma dell’io più io. Sono i giganti del nostro tempo perché la politica è stata sbriciolata dalle inchieste giudiziarie. Sono gli eroi della quotidiana normalità perché l’ideologia come un guscio vuoto e rinsecchito ha lasciato che i suoi contenuti vitali volassero via. E’ il tempo dei Sindaci icona. Scrive Sicilia Libertaria: “Accorinti, il Sindaco scalzo, ha governato convinto di avere la verità in tasca e l’onestà in mano; con la presunzione della legittimità ha declamato risultati mai ottenuti ma che solo per averli raccontati ha dato per auto-avverati; con l’arroganza del potere ha messo a bilancio risorse inesistenti, scaricando sul futuro i costi del consenso; con vocazione assolutoria ha sedato ogni critica, mettendo a garanzia la propria biografia. Accorinti e i suoi omologhi devono condurre la parata fino alla fine, perché questo è il compito loro assegnato, rimodulare i piani di riequilibrio, illegittimi prima ancora che insostenibili, per scongiurare la dichiarazione di dissesto. Devono traghettare questa fase politica fino alla piena restaurazione del potere, che sarà più forte e credibile quanto più debole e fragile si sarà rivelata la potenza della rivoluzione. Quanto più infinitamente amaro sarà il sapore della disfatta presente tanto più dolce sembrerà la riabilitazione del passato. Nonostante i fallimenti si può ancora scommettere su “anomalie felici e produttive”? Giovedì 23 alle ore 17,30 presso il centro servizi culturali di Ragusa si presenta il libro degli autori Lo Presti e Sturniolo sulla giunta Accorinti. Gli autori però conservano la speranza: “Così, per ora, può dirsi concluso questo viaggio, con un refolo di quel vento che abbiamo sentito forte su di noi e che soffia ancora per non farci smarrire la capacità di indignarci. La mediocrità contemporanea può anche dargli ragione oggi, ma aspetteremo che il tempo de fenomeni della politica sia passato”.

LABORATORIO DI CUCINA AL CENTRO PROTEZIONE RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI

downloadCi sono abbracci che hanno un sapore particolare. Il sapore dell’incontro tra mondi diversi. Un gusto che apre alla speranza i ragazzi ospiti del progetto protezione ai richiedenti asilo del Libero Consorzio Comunale di Ragusa “Farsi Prossimo” gestito dalla Fondazione San Giovanni Battista. I richiedenti e titolari protezione internazionale ospiti della struttura di Serra Carcara a Comiso hanno reso davvero speciale il laboratorio di cucina proposto dal progetto. “L’idea del laboratorio di cucina – spiega Antonello Licitra – nasce dalla voglia di fare incontrare idee e competenze da condividere. Molti dei nostri ospiti, alcuni dei quali sono portatori di disagio fisico, hanno esperienze nel campo della panificazione e della ristorazione. Hanno manifestato la voglia di sperimentarsi in nuovi approcci culinari e così ci hanno spinto a dare vita a questi incontri di cucina”. “Siamo partiti del periodo di Carnevale con le chiacchiere – sottolinea l’educatrice del progetto Mariacristina Muré –  per poi programmare lezioni su arancini, le “scacce” e altri prodotti tipici locali. Ogni laboratorio è preceduto dalla storia delle ricetta e dal perché si pensa di voler dedicare un incontro a un particolare piatto”. Una ricetta in particolare ha suscitato entusiasmo. “I biscotti “Abbracci” – prosegue l’educatrice – crediamo  possano essere esemplificativi del messaggio che vogliamo veicolare con questo laboratorio.  Simbolicamente, l’abbraccio tra il bianco e il nero è per noi indicativo; simboleggiano l’incontro tra due realtà che unendosi possono arricchirsi vicendevolmente e dare vita a un “nuovo sapore” creato dalle rispettive peculiarità, aromi e sfumature”. “Le difficoltà di lingua – spiega Ndao – sembrano scomparire quando facciamo questo laboratorio. È come se parlassimo una lingua comune. Fare qualcosa di pratico e del quale ho già esperienza mi fa sentire utile. Ho lavorato come panificatore per alcuni anni e quindi oltre ad apprendere, cerco di trasmettere le mie competenze. Imparare ma anche insegnare, tutti facciamo tutto!”. “Questi biscotti – conferma Abu – sembriamo noi. Tanto diversi, bianco e nero! Ma se superiamo le diversità e iniziamo ad avvicinarci tutto avrà un sapore diverso. Meglio insieme e uniti piuttosto che soli”.

I FANCIULLI DEL SANTISSIMO REDENTORE ALLA CELEBRAZIONE RELIGIOSA IN ONORE DEL PATRIARCA SAN GIUSEPPE

San Giuseppe 2017 foto sulla scalinataLa celebrazione della memoria di San Giuseppe e la solidarietà. Una speciale caratterizzazione quella data dal vicario generale della diocesi di Ragusa, padre Roberto Asta, alla cerimonia ospitata al Santissimo Salvatore durante l’ormai tradizionale funzione religiosa animata dal coro dei fanciulli dell’istituto Santissimo Redentore, diretto da Gianfranco Chessari e Carmela Cascone. Numerosi i fedeli presenti. “Il pane che oggi abbiamo benedetto – ha sottolineato padre Asta – assume un significato speciale perché vuole simboleggiare la moltiplicazione della benedizione di Dio che ci nutre e che ci dà la possibilità di potere contare sul necessario per andare avanti. Dobbiamo sforzarci di diventare come San Giuseppe, provvidenza per gli altri”. Al termine della santa messa concelebrata dal parroco del Santissimo Salvatore, padre Giovanni Mandarà, il vicario ha appunto effettuato la tradizionale benedizione del pane di San Giuseppe. A conclusione del rito religioso, inoltre, i fanciulli del Santissimo Redentore hanno animato la ormai consueta foto ricordo sulla scalinata del sagrato assieme a padre Asta e a padre Mandarà, oltre agli insegnanti. Subito dopo gli scatti i maestri Chessari e Cascone hanno dato il “la” ad una esecuzione estemporanea di alcuni brani eseguiti dai piccoli studenti con le diamoniche. Gli allievi del Santissimo Redentore si sono poi resi protagonisti di una particolare coreografia all’insegna della pace e contro ogni tipo di conflitto.

Ragusa, una strada della città intitolata a Maria Scribano

Ragusa-StemmaMartedì 28 marzo, alle ore 11, si terrà la cerimonia di intitolazione dell’attuale strada n. 531, a Maria Scribano ( donatrice d’organi 1954 – 2006). L’arteria, è ubicata nella zona di contrada Selvaggio e si allaccia alla via avvocato Giovanni Alberto Cartia. La decisione di intitolare tale strada della città a Maria Scribano è stata presa dalla Giunta Municipale che facendo propria una proposta del consigliere comunale Gianluca La Terra, ha approvato  lo scorso 27 dicembre un’apposita delibera. Il 7 maggio del 2006 la sig.ra Maria Scribano venne colpita da un’emorragia cerebrale   e dopo qualche giorno, nonostante  le cure per strapparle alla morte,  ne fu dichiarata la sua morte cerebrale. I parenti della sfortunata concittadina che nell’arco della sua vita aveva dimostrato grande amore per il prossimo e generosità civica, autorizzarono la struttura ospedaliera  ad attivare le procedure per il prelievo di organi e precisamente del cuore, reni, fegato, cornee e della cute. L’intitolazione della via a Maria Scribano rappresenta quindi per la città tutta il riconoscimento del  suo grande valore etico, civile e sociale.

 

Lettera aperta di Ciccio Sultano che denuncia la sconsiderata potatura sugli alberi di Via Orfanotrofio a Ragusa Ibla

 

foto Albero prima della potaturaFoto Albero via OrfanotrofioUn bel regalo di primavera da parte dell’amministrazione comunale, non c’è che dire!  Mirano forse all’oscar come assassini botanici? E’ un modo violento e silente per liberarsi dalla pesante stella dell’ambientalismo che Grillo si era appiccicato in giacchetta? E’ un’azione di gruppo o è solo l’assessore Salvatore Corallo con delega al verde pubblico a nutrire questo odio verso la natura viva e fiorente? Non c’è giustificazione che tenga. Ci hanno potuto fregare le prime volte con la scusa di improvvise malattie delle piante, ma ora la pulsione è chiara: non vuole fronde, non vuole alberi. Noi cittadini, però, non possiamo più accettare il devastante operato di quest’uomo; qualsiasi sia la ragione di questo furore non spetta a noi nè comprendere, nè curare l’ossessione. E non reggerà, stavolta, la linea intrapresa qualche settimana addietro quando l’assessore decise – pur di non affrontare la verità del massacro di viale Colajanni –  di sfogarsi via facebook contro i soliti rompiscatole di paese che non capivano la portata della sua azione perchè oggi è Ciccio Sultano che denuncia, e Sultano ne capisce eccome di turismo, di business, di gusto, di valorizzazione del territorio, di promozione dei luoghi. Sarebbe meglio che Corallo il pasticciere indossasse un bel grembiule da cucina e andasse a lezione da Sultano per imparare a conoscere Ragusa, invece di intestardirsi con la politica facendo un gran danno. Stavolta il pasticciere mani di forbice era passato da Ibla… Ecco cosa scrive lo chef dalle stelle vere: “Ho voluto in queste righe compiere una denuncia morale sull’intervento di potatura operato nella giornata odierna 20 marzo sugli alberelli presenti in via Orfanotrofio a Ragusa Ibla. Un’azione sconsiderata nelle scelte operate e nelle modalità con cui è stata compiuta. Hanno riferito che tale azione di sfrondatura era un atto necessario perché la pianta, a loro dire, era malata. Ma è chiaramente visibile che anzicchè intervenire curando veramente gli alberelli dislocati lungo via Orfanotrofio e pianificando un intervento di salvaguardia, hanno massacrato gli arbusti, rendendoli delle larve arboree. Un’azione che reputo più una deturpazione che altro. È cosa nota che eventuali simili interventi vanno operati nel periodo invernale, e non quando la primavera esplode e la pianta, qualunque essa sia, viene fuori in tutta la propria bellezza e vitalità. Da oltre un anno abbiamo avuto cura di questi alberi, adoperandoci noi stessi, da privati, con trattamenti antiacari e disponendo quanto serviva per renderli rigogliosi. Se tale intervento fosse stato compiuto con cura non avrei avuto nulla da ridire, ma in una via dove non ci sono arredi urbani, questi alberelli erano l’unica nota di colore che rendeva questa strada meno tetra di come si presenta. Oggi abbiamo assistito ad un intervento sconsiderato, privo di qualunque nozione di botanica, che ha contribuito solo a deturpare maggiormente questa arteria nel cuore di Ragusa Ibla e a mettere gli alberi in uno stress vegetativo che si sarebbe potuto evitare. Dovremo attendere almeno quattro anni per vedere nuovamente chiome rigogliose, semmai le piante con le loro sole forze riusciranno a rinascere. Chiedo dunque a chi di dovere di cospargersi il capo di cenere per l’azione insensata e fuori luogo compiuta, e di provvedere in tempi celeri a trovare e mettere in pratica una soluzione consona con l’ambiente e nel totale rispetto dei luoghi e di quanti vi operano, oltre che correre ai ripari per non far morire definitivamente le piante più di quanto la mano umana oggi ha fatto. Che senso ha, mi chiedo, parlare e progettare strategie turistiche, se poi mancano nozioni elementari come dimostrato oggi? Io intenderò proseguire in questa ‘denuncia morale’ sin quando non giungeranno risposte con i fatti. Non si può operare in modo talmente scriteriato, facendo spallucce e ritenendo: tanto sono solo piante. Io non ci sto!”.

 

Restituire piazza stazione ai cittadini

00428-Cartolina-Ragusa-Piazzale-StazionePubblichiamo la nota di Pippo Gurrieri  su uno dei luoghi centrali di Ragusa superiore offesa da un’opera pubblica come il parcheggio che le ha tolto un fascino particolarissimo ed unico. “Piazza del Popolo, una delle piazze più belle di Ragusa, è stata per un decennio un cantiere per la costruzione del parcheggio coperto; un parcheggio sulla cui utilità abbiamo nutrito seri dubbi; ancora oggi, non emergendo dati sul suo utilizzo, rimaniamo nella convinzione che un intervento così oneroso non fosse affatto giustificato. Ma quel cantiere infinito ebbe anche altre conseguenze, poiché murò letteralmente la stazione, contribuì alla chiusura dello storico bar delle stessa e trasformò un sito storico di bellezza e fascino in uno di degrado. La piazza, inoltre, avrebbe dovuto essere ripristinata in contemporanea con l’apertura del parcheggio, invece passano gli anni e rimane immersa nello squallore; la storica scalinata è sbarrata con assi di legno in parte cadute, la pavimentazione non è stata mai rifatta, le piante a suo tempo estirpate non sono state mai più ripristinate né  ne sono state piantate di nuove; la parte alta che si affaccia sul piazzale esterno della stazione ferroviaria è circondata da lamiere sbrindellate e i viaggiatori e tutti quei cittadini che intendono attraversarla (oltre tutto molti bus dei servizi ferroviari sostitutivi si fermano sotto le scale) sono costretti a fare il giro laterale. Non è certamente un bel biglietto da visita per chi arriva nella nostra città. Ci chiediamo cosa si aspetta a chiudere questa vicenda, ripristinando piazza stazione in tutti i suoi minimi particolari che la cantierizzazione ha cancellato; ma soprattutto ci chiediamo se non siano stati violati i termini del capitolato d’appalto. La scelta dei parcheggi in città, alla luce dell’esperienza, può senz’altro considerarsi fallimentare; l’unico dei tre costruiti che sembra funzionare, in Corso Italia, crea quotidiani ingorghi automobilistici, gli altri sembrano vivacchiare nell’anonimato. A questo si aggiunge lo scempio urbano in piazza stazione, ormai trasformatasi in un non luogo; una piazza che va urgentemente restituita ai cittadini”. Come non condividere queste riflessioni? Il comune intervenga innanzitutto eliminando l’inferriata perimetrale, che sa di ghetto escludente, con un progetto rispettoso dell’impianto originario straordinariamente valido per il disegno architettonico e per l’impianto urbanistico. Lo chiediamo direttamente a Piccitto, essendo il suo delegato Corallo assolutamente inadatto al rispetto della bellezza di Ragusa come certificato dal continuo massacro di alberi nei quartieri più suggestivi della città. 

I GRANI ANTICHI SICILIANI

copertina libro I grani antichi sicilianiLa Sicilia è una delle sue dimore predilette. Nel suo viaggio millenario, ha incontrato l’isola baciata dal sole e vi si è sedimentato, lasciando fiorire ben cinquanta varietà diverse che sono diventate parte dell’identità isolana. Sono i Grani Antichi, varietà locali di frumenti siciliani, a cui è dedicato il libro “I grani antichi siciliani” – il primo manuale tecnico per il riconoscimento delle varietà locali dei frumenti siciliani”, di Gianfranco Venora e Sebastiano Blangiforti, ultimo progetto editoriale firmato dalla casa editrice “Le Fate”. Sarà presentato domenica 19 marzo, alla Libreria Flaccavento a Ragusa, alle ore 17.00, in occasione della manifestazione dedicata all’editoria locale ““Lib(e)ri a Ragusa”, in programma dal 16 al 19 marzo nel centro storico. “Il libro – spiegano gli autori, entrambi ricercatori della Stazione Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia – è un importante contributo alla valorizzazione di un patrimonio culturale e alimentare unico, che ha fatto e fa della Sicilia il crocevia naturale di una nuova rivoluzione, di un nuovo modo di intendere il cibo”. Due le sezioni all’interno del testo: la prima, più argomentativa, nella quale gli autori  tracciano per grandi linee il viaggio millenario del frumento, approdato già alcuni millenni fa in Sicilia, tra geografia e storia, linguistica e curiosità; la seconda, un po’ più tecnica, che si rivolge ai contadini, “i veri custodi di questo patrimonio”, ai semplici amatori, ai consumatori consapevoli e a tutti coloro che hanno a cuore una storia che parte da lontano. La presentazione del libro è curata dai professori del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, Umberto Anastasi e Paolo Guarnaccia.

CAMERA DI COMMERCIO RAGUSA, CONFRONTO SULL’ACCORPAMENTO

peppino-giannoneIl Consiglio della Camera di Commercio di Ragusa, nella riunione di martedì scorso, ha affrontato la questione dell’accorpamento con le Camere di Catania e di Siracusa, alla luce della sospensione della convocazione del Consiglio della nuova Camera di Commercio. In un clima di sereno dibattito, dove sono state espresse diverse posizioni, è stato convenuto di attendere il parere della Conferenza Stato – Regioni, alla quale si è rivolto il Ministero. Qualora l’esito dovesse propendere per una revoca del decreto di accorpamento con Catania e Siracusa, accorpamento confermato più volte dal Consiglio Camerale in questi due anni, le Associazioni di categoria, prima, e il Consiglio Camerale dopo, potranno riesaminare l’intera problematica, ricominciare daccapo e decidere liberamente tra tutte le possibili opzioni in campo. “Ringrazio i componenti del Consiglio che hanno partecipato alla riunione, afferma il Presidente Giannone, permettendomi di esprimere un giudizio positivo sulla maturità e la compostezza con la quale l’organismo della Camera sta affrontando in questo periodo la delicata questione dell’accorpamento. In merito alla scelta di fare ripartire da zero le valutazioni del Consiglio sull’accorpamento, nel caso di parere favorevole alla revoca del decreto, è importante sottolineare che è una scelta proposta dalla Camera di Ragusa, che è stata condivisa anche dalla Giunta di Unioncamere regionale e che interesserà gli accorpamenti ancora da realizzare in Sicilia.”  Il Consiglio, in attesa delle determinazioni che verranno dalla Conferenza Stato – Regioni, ha deciso che la Camera di Ragusa continuerà a svolgere il suo ruolo di ente a sostegno del tessuto economico della provincia continuando a tenere le iniziative rivolte alle tematiche del territorio (infrastrutture, aeroporto, porto fondi ex Insicem, ecc.) e mantenendo le attività di supporto alle imprese, di cui alcune già avviate ( Sol di Verona, Fiera Agroalimentare Mediterranea, Eccellenze in digitale, ecc.).

A Ragusa un convegno organizzato dalla Lilt sulla “Prevenzione e cura dei tumori cutanei”

 

liltIl 23, 24 e 25 marzo prossimi, la sala Avis ospiterà un convegno organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sezione provinciale di Ragusa, sul tema: “Prevenzione e cura dei tumori cutanei”. L’iniziativa che gode del supporto di diverse aziende ed enti tra cui Comune di Ragusa, ASP 7 e Camera di Commercio, vedrà la presenza  del presidente nazionale della LILT, prof. Francesco Schittulli,  del dr. J. James Goedert del National Cancer di Washington e della referente nazionale in materia di Sarcoma di Kaposi, dr.ssa Lucia Brambilla. Responsabile scientifico dell’evento sarà la dott.ssa Carmela Lauria. Il Convegno prenderà il via giovedì 23 marzo, alle ore 15,30, con una tavola rotonda  dedicata alla ricerca sul sarcoma di Kaposi e proseguirà nel pomeriggio di  venerdì, alle ore 14,30, con una prima sessione di lavori dedicata ai “tumori cutanei non-melanoma” ed una seconda sul “sarcoma di Kaposi”. Sabato 25 marzo alle ore 9, prevista una prima sessione dei lavori sul tema della “Psoriasi” ed alle 11,30 la seconda sessione in  cui si parlerà di “Melanoma”.

Cimitero Ragusa, lavori per la realizzazione del sacrario militare

 

prima-guerra-mondiale-trinceaE’ stata la ditta Marraro  Vincenzo (Rg) ad aggiudicarsi  la realizzazione del sacrario militare, presso il Cimitero di  Ragusa Centro,  tra le 17  ditte  ammesse alla procedura negoziata. Si interverrà sull’area di circa 230 mq, che raccoglie già le spoglie di circa 40 militari  oltre  a un monumentino a ricordo dei caduti in guerra. L’intervento prevede la realizzazione di un mausoleo-sacrario, capace di accogliere 70 cellette ossario e 8 loculi per tumulazione, e la sistemazione di tutta l’area tramite la realizzazione di un vialetto e di una scivola nella zona iniziale per rendere più agevole l’accesso al monumento. “Con questo intervento daremo un assetto dignitoso al “Campo dei Caduti” – sottolinea l’assessore competente Gianluca Leggio – Il progetto, risalente agli anni ’90, che  abbiamo ripreso e rivisto per ottenere il parere favorevole del Ministero della Difesa – Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra, rende il giusto onore ai soldati che sono già sepolti ed eventualmente ad altre spoglie  che potrebbero rientrare nella città di Ragusa” .

 

FEDERICO PICCITTO E QUEL PIZZICO DI GALATEO MANCANTE

6309_35-krater-camarina-museum-sicilyLa Signora Paola Pelagatti – una degli intellettuali italiani con il maggior numero di riconoscimenti e titoli accademici per le sue ricerche e gli studi scientifici in ambito archeologico – è da ieri cittadina ragusana. Finalmente il Comune – se ne parlava da anni – ha simbolicamente accolto nella nostra comunità una  donna che ci ha restituito la civiltà di Camarina avendo dedicato decenni di impegno negli scavi, nella ricostruzione, nell’opera divulgativa di quel luogo fantastico che è  il museo e l’area circostante su cui ancora si appassionano studiosi di tutto il mondo. Bravo Piccitto! peccato però che la cerimonia è stata di una rozzezza degna della prassi cinquestelle. E’ accaduto che a Palazzo si son dimenticati di invitare una persona che è da considerarsi il “primo discepolo” della Pelagatti, Giovanni Di Stefano, che non solo ha ereditato un amore e una competenza unica per Camarina, ma che è stato, dagli anni 80 in poi, l’archeologo che in armonia e in collaborazione con la visione della sua maestra ha dato vigore e vita a Camarina facendola penetrare nel cuore dei ragusani riuscendo ad elaborare un rapporto strutturato di possesso e appartenenza fra il capoluogo e questo spazio non più lontano, non più distaccato, non più privo di cornice contemporanea. Incorporare Camarina è stata la missione di Di Stefano, ed infatti la Pelagatti, conscia e orgogliosa di questo obiettivo raggiunto, si è rivolta al nostro sindaco dicendogli; Lei è il sindaco non solo di Ragusa, ma di Camarina! Giovanni Di stefano era comunque presente alla cerimonia e c’è chi ha sentito il suo vocione mentre dibatteva con il dirigente Toti Scifo che tentava di giustificare l’offesa arrampicandosi sugli specchi. La Signora Pelagatti – che ha quasi 90 anni – ha capito quel che era avvenuto addolorandosi parecchio per l’accaduto (nonostante il suo carissimo Di Stefano in alcun modo l’ha coinvolta nello spiacevolissimo colloquio con il servitore dello Stato piegandosi ad un’amabile bugia e riferendo che si  trattava di stupidaggini),  ma  si è vista una scena che ci deve far riflettere: il sindaco è passato liscio, ha fatto finta di non capire…una tecnica ormai consolidata nella quotidianità cinquestelle. Manca la cultura della relazione, ci si sente sempre compiuti, quadrati, e tutti gli angoli vengono curati e appuntiti in casa cinquestelle.  Non ci risulta che Federico Piccitto sia mai stato da sindaco a Camarina per osservarla con l’amore che un primo cittadino deve nutrire per il suo territorio. Passi la figuraccia con l’archeologo Di Stefano, passi l’ignoranza per il galateo, ma si ascoltino le parole della Pelagatti: sindaco di Camarina, sindaco quindi del presente e anche delle forme e delle vite che non muoiono mai.

RAGUSA ATTENZIONATA DALLA STAMPA NAZIONALE, MA L’ASSENZA DELL’AMMINISTRAZIONE AD UNA CONFERENZA STAMPA A MILANO VIENE CRITICATA DA MAURIZIO TUMINO

maurizio-tumino“Oggi a Milano, il settimanale Panorama ha presentato il loro tour annuale Panorama d’Italia, che interesserà l’intera penisola per la promozione delle bellezze italiane. Dal 22 al 25 novembre, Ragusa sarà la tappa finale di questo tour, al centro dell’attenzione mediatica nazionale ed internazionale grazie alla iniziativa della famosa rivista. Insieme a Torino, Bologna, Milano e Bari solo per citare alcune località del nostro paese, Ragusa diventerà città del mondo. Una serie di eventi pubblici e privati saranno organizzati proprio per dare impulso alla nostra comunità. Per tre giorni la nostra città sarà certamente interessata da diverse iniziative, eventi e manifestazioni dirette alla promozione del territorio stesso. I monumenti patrimonio dell’Unesco, le nostre vallate, la nostra fascia costiera con il porto turistico insieme all’eccellenza della nostra  enogastronomia finalmente saranno oggetto delle giuste attenzioni”. Sin qui tutto ok, ma poi il consigliere comunale Maurizio Tumino lancia la bordata al governo cinquestelle di Ragusa: ” Questa bella notizia non ha mancato, ancora una volta, di evidenziare l’inadeguatezza dell’amministrazione Piccitto, che reiteratamente risulta assente agli appuntamenti importanti. Né  sindaco né alcun rappresentante del Comune, nonostante ripetutamente invitati, si sono degnati di presenziare all’evento snobbando di fatto tutte le altre rappresentanze istituzionali presenti e facendo venire meno, evidentemente, l’interesse del nostro territorio alla iniziativa stessa. Mentre erano presenti tutte le istituzioni delle altre città ospitanti ed erano presenti i Governatori  di Lombardia, Puglia ed Umbria. La nostra città purtroppo al di là della propaganda si è assopita, diventa ogni giorno più arida, senza anima e noi non possiamo permetterci di perdere le poche occasioni che ci vengono offerte per svegliarla dal torpore. Sindaco Piccitto svegliati, Ragusa ha bisogno di essere governata!”.

DA VITTORIA UN APPELLO CONTRO LE AGROMAFIE

downloadUn convegno sui Mercati, la Filiera Agroalimentare e le Agromafie è  quello che si è tenuto nella sede Avis dell’Emaia a Vittoria. A concludere il convegno è stato il Senatore Francesco Campanella di Sinistra italiana. Qualche giorno prima il Tavolo Verde Sicilia aveva presentato e consegnato  al Prefetto di Ragusa  la richiesta di accesso al mercato ortofrutticolo. Scrive Ciccio Aiello: “Accesso  non vuol dire condanna sommaria, accesso significa invece  accertare in quale misura le nostre denunce trovino conferme per poi, eventualmente,  commissariare la struttura mercatale. Il Prefetto  ha assicurato la trasmissione del nostro documento al Ministro dell’Interno, Minniti. L’intera filiera agroalimentare va riformata, e la riforma parte dal Sud, dai Mercati, per interessare l’intero sistema agroalimentare” .Ha aperto i lavori il Senatore Concetto Scivoletto, Coordinatore Regionale di Tavolo Verde Sicilia,   con una ampia realazione del valore e del significato della battaglia intrapresa al servizio dei produttori e dei consumatori , contro le mafie presenti nella filiera e nel territorio, e dei consumatori, costretti all’acquisto di prodotti a prezzi decuplicati e taroccati. Giovanni Traina, Presidente dell’Associazione per le criticità bancarie,  ha chiarito, come e quanto influiscano negativamente le condizioni che le banche applicano ma non specificano e la chiusura totale del credito nei confronti dei privati, delle piccole e medie imprese e delle aziende agricole. Altri interventi sono stati quelli di Gianfranco Motta e Peppe Fiorellini, entrambi concordanti  nel dire che lo Stato  deve intervenire in maniera risolutiva per liberare la filiera da mafie e parassitismi. Il senatore campanella che già in Senato era intervenuto per denunciare gli ultimi episodi registrati, ha concluso manifestando la sua disponibilità a seguire questo cammino assieme ai territori e al mondo del lavoro e delle imprese che lottano per fare pulizia nel vasto mondo dell’agroalimentare.

CONCORSO “RACCONTA IL TUO VIAGGIO”, UNO SPAGNOLO ALLA SCOPERTA DEI LUOGHI DI MONTALBANO

Jordi Canal SolerE’ il travel blogger Jordi Canal Soler il vincitore del I° concorso “Racconta il tuo viaggio”, indetto dall’associazione di promozione turistica Sud Tourism, in collaborazione con la rivista spagnola “Magellan” e la scuola di letteratura di Barcellona. Per lui un primo premio davvero speciale: “Un viaggio alla scoperta dei luoghi del Commissario Montalbano” che, dal 17 al 19 marzo, accompagnato dallo staff dall’associazione Sud Tourism, compirà scoprendo gli scenari più belli della Vigata televisiva e della provincia iblea. Jordi Canal Soler è stato tra i tanti appassionati lettori della rivista e amanti dei viaggi a partecipare al concorso, inviando un racconto in merito ad un’esperienza maturata durante l’ultimo viaggio svolto. Il blogger spagnolo ha raccontato della sua ultima avventura al Polo Nord, conquistando la giuria. L’esperienza è diventata anche un documentario, dal titolo “Viaggio al Polo Nord”, che sarà presentato venerdì, 17 marzo, alle ore 18.00, all’Auditorium Santa Teresa di Ragusa Ibla, durante un incontro dedicato agli studenti ma aperto a tutti. Il fine settimana sarà dedicato poi alla visita dei luoghi più noti della provincia, alle sue bellezze artistiche e paesaggistiche: non solo Ragusa, ma anche Scicli, Modica, città “Patrimonio dell’Umanità”, Sampieri e Punta Secca, scenari della fiction del Commissario Montalbano, il bellissimo Castello di Donnafugata e tutti i monumenti più importanti della provincia. Al termine dei tre giorni, il giovane spagnolo realizzerà un articolo sui luoghi visitati e sulle esperienze vissute nel territorio ibleo che sarà pubblicato dalla rivista di viaggi “Magellan”.

 

PANORAMA D’ITALIA FA TAPPA A RAGUSA

IMG-20170315-WA0015Presentato a Milano, alla presenza di tre governatori regionali di -Lombardia Maroni, Puglia Emiliano ed Umbria Catiuscia Marini,- il programma della quarta edizione di Panorama d’Italia, la kermesse itinerante ideata dal settimanale Panorama edito da Mondadori, per promuovere e celebrare le eccellenze dell’Italia più bella.  Il prestigioso evento prevede la sua tappa finale a Ragusa, tra il 22 e il 25 novembre prossimo: grandi ospiti prenderanno parte alle giornate di incontri e, a conclusione dell’evento, avranno luogo nel capoluogo ibleo le premiazioni dei concorsi indetti da Panorama a livello nazionale, indirizzato alla scuola e alla valorizzazione dell’ autoimprenditorialità giovanile. Panorama offrirà anche l’opportunità di fare un soggiorno formativo a New York, presso l’Italian Business & Investment Initiative, in occasione della tappa newyorkese dell’evento di Mondadori. Si tratta di un’occasione per tutti quei giovani che hanno un progetto nel cassetto e per dare una spinta produttiva a quel settore del turismo e della fruizione dei beni culturali che in tutta la Sicilia stenta a crescere e che ha causato non poche polemiche anche in tempi recenti.

Nasce Myseum, lo spazio digitale per collezionisti e artisti da tutto il mondo

foto team myseum durante una foto team myseum durante una pitch per digital magicsNon più collezionare ma “condividere”: questa è la filosofia del nuovo progetto di piattaforma digitale “Myseum”, ideata da un gruppo di appassionati di collezionismo, che renderà opere artistiche e oggetti di valore usufruibili a tutti tramite il web.   Si tratta di uno spazio virtuale dove opere artistiche, collezioni, biblioteche o gallerie private da tutto il mondo possono essere pubblicate e condivise. Una vetrina dove esporre i propri oggetti, ma anche un archivio di raccolta di tutte le informazioni fornite da singoli utenti ed esperti del settore su beni di valore storico e culturale.  Myseum è esattamente un’innovativa piattaforma web che consente agli utenti di creare dei propri musei personali fatti da oggetti in proprio possesso; i singoli musei degli utenti si integrano all’interno di musei tematici globali. È una piattaforma collaborativa in cui il singolo utente può offrire il proprio contributo all’interno di collezioni create da altri utenti, aggiornando, aggiungendo e migliorando i contenuti. Il progetto ha però una finalità più ampia: si propone di salvaguardare la memoria collettiva attraverso la storia e la descrizione degli oggetti creati dall’uomo. Gli oggetti, infatti, sono espressione di traguardi tecnologici, di dinamiche sociali, di gusto, di esigenze pratiche, di cultura, di tendenze, che è possibile inquadrare in determinati periodi storici e aree geografiche. Alla base vi è l’idea di creare delle sinergie con le istituzioni locali al fine di digitalizzare e far quindi “rivivere” sul web oggetti ed opere del nostro patrimonio storico poco valorizzati. Offre servizi di compra/vendita, affitto delle opere per eventi particolari come mostre temporanee, allestimenti, set cinematografici, consulenza di esperti, nei vari settori, per ottenere la quotazione di un oggetto o di una intera collezione. Permette, inoltre, la raccolta delle donazioni per i musei fisici contribuendo alla loro sopravvivenza. Myseum è nato da un progetto di Alberto Mangione , Sebastiano Cataudo, Livio Lombardo e Danilo Garro. Sito web: myseum.com

Ragusa, al Centro polifunzionale di viale Colajanni una conferenza sul tema: “Donna – il valore della maternità, il futuro dell’umanità”

Neomamma-1Questo mercoledì 15, alle ore 17, presso la sala convegni del Centro Polifunzionale di Viale Colajanni si terrà un  incontro sul tema: “Donna: il valore della maternità, il futuro dell’umanità”. L’iniziativa culturale viene promossa  dalla “Casa delle Donne Ragusa” con la collaborazione dell’associazione “Family il Bucaneve”, “Prometeo Onlus” e del “Centro Servizi Culturali”. L’interessante tematica oggetto dell’incontro verrà trattata da Lisa Iudice e Gianna Dimartino, rispettivamente presidente e vice presidente della Casa delle Donne Ragusa, Maria Giovanna Scannavino, presidente di “Family il Bucaneve” e Teresa Cavallo, ostetrica professionale.

 

 

UNO STRAORDINARIO ALFIO ANTICO APRIRA’ LA TERZA EDIZIONE DI “LIB(E)RI A RAGUSA”. GIOVEDI’ POMERIGGIO 16 MARZO, ALL’AUDITORIUM DELLA CAMCOM

download (1)Un programma intenso che inizia con il concerto dello straordinario cantautore Alfio Antico. E’ la terza edizione di “Lib(e)ri a Ragusa” che si svolgerà nel capoluogo ibleo da giovedì 16 marzo a domenica 19 marzo. Una rassegna giovane, ma in forte crescita, che si fa espressione di una comunità di lettori e di scrittori in fermento, lontana dalle grandi logiche commerciali che regolano il settore dell’editoria mondiale. E’ una comunità viva che respira e a sua volta emana il profumo della libertà e dell’autonomia, trasformandosi in spunto per una visione critica della realtà che ci circonda. Saranno quattro giorni molto intensi che, con vari appuntamenti in programma in diversi punti del centro della città, daranno voce ad una collettività che attraverso i libri rilegge se stessa. Si inizia con un concerto di grande intensità, come quella che da sempre il “poeta della musica”, così è definito Alfio Antico, riesce a regalare al suo pubblico, tramite note sublimi e ricercate che hanno nell’antico strumento siciliano del tamburo la loro espressione più particolare. Giovedì, alle 18.00, subito dopo l’inaugurazione prevista per le 17.30 all’Auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, il musicista narrerà la sua musica che da oltre 40 anni lo accompagna.tà e scoprirsi persone. A seguire si avrà l’inaugurazione della mostra-mercato del libro ibleo presso la sala borse Camcom. Per maggiori informazioni sul fitto programma è possibile seguire la pagina social o collegarsi al sito web www.liberiaragusa.it

 

 

 

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