Il miracolo è compiuto: finalmente, per il 19 ottobre alle 11.00, l’assessorato regionale alle Infrastrutture, ha convocato il Tavolo tecnico per la Conferenza di Servizi sulla Continuità Territoriale. La convocazione, porta la data di protocollo dell’11 di ottobre, destinatari il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, l’ENAC, i sindaci di Lampedusa e Pantelleria e le società che gestiscono gli aeroporti della nostra Isola tra cui Comiso. Scrive Nino Minardo che da mesi si batte per ottenere questo diritto: ” Casualmente la convocazione è arrivata lo stesso giorno in cui sollecitavo per l’ennesima ed ultima volta alla Regione Sicilia – pena un’azione formale e sostanziale anche presso altre sedi….Una singolare coincidenza temporale che noto senza commentare e che non mi esime dall’essere soddisfatto del fatto che ci sia una data per mettere un punto fermo e definitivo alla destinazione di queste somme. Certo, ci si poteva pensare prima ma, evidentemente, l’11 ottobre era la data già da tempo pensata in assessorato per far partire la convocazione della Conferenza di Servizi… Al di là di tutto, mi auguro che siamo davvero arrivati all’ultimo atto di una vicenda che, semmai ancora rinviata, rischia di diventare una pantomima insopportabile (se già non lo è). Sia chiaro che vigilerò perché quanto abbiamo discusso in sede ministeriale, trovi puntuale riscontro nelle decisioni che verranno fuori dalla Conferenza di Servizi ed è altrettanto chiaro che il 19 ottobre sarà la data in cui dovranno essere prese le decisioni e senza altri rinvii. Perchè quanto ho scritto martedì scorso, resta assolutamente intonso: la Continuità Territoriale è una conquista per la nostra Isola e per i Siciliani e questi 20 milioni di euro, sono solo il primo step di un percorso che deve portare in Sicilia, negli anni a venire, ben altre somme per abbassare le tariffe aeree e lanciare nuove rotte da Comiso e da altri aeroporti minori siciliani”.
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L’ANDREA LICITRA PALLAMANO RAGUSA SABATO 22 OTTOBRE IN CASA CONTRO L’ALCAMO
In attesa di giocare la prima gara di campionato, in programma sabato 22 ottobre in casa, presso la palestra Sebastiano Parisi di via Bellarmino, a partire dalle 19, l’Andrea Licitra Pallamano Ragusa sta cercando di potenziare al meglio la propria preparazione atletica nel torneo di Serie A2 che disputerà per la prima volta. L’avversario di turno sarà l’Alcamo, una squadra da prendere con le pinze. “Ma quello che noi dobbiamo temere – afferma l’allenatore Salvatore Russo – siamo noi stessi nel senso che non sappiamo quanto saremo in grado di rendere in questa prima fase della stagione pure alla luce dei numerosi infortuni che stanno costellando queste giornate, sebbene la nostra equipe medica stia facendo i salti mortali per recuperare chi si trova indietro” Intanto particolare interesse sta riscuotendo il progetto della pallamano a scuola. Dice il presidente Girasa:”Il numero di istituti ragusani che hanno aderito al progetto è davvero consistente. Ringraziamo i dirigenti scolastici per l’attenzione che ci hanno riservato. E speriamo che i riflettori continuino ad essere puntati sulla pallamano anche perché si tratta di uno sport fantastico che merita di essere promosso nella maniera dovuta. Noi ci stiamo provando”.
COMISO: ARRESTATA COPPIA DI RUMENI CON 300 GRAMMI DI HASCISC IN CAMERA DA LETTO
Il territorio di Comiso è stato l’obiettivo di una raffica di perquisizioni.In campo anche i cani antidroga. I carabinieri hanno arrestato una coppia d’insospettabili cittadini rumeni incensurati, Diaconu Dumitru di anni 25 e Eftmie Rita di anni 36, conviventi in una piccola abitazione del centro storico di Comiso e ormai da diversi anni stabilmente insediati nella provincia ragusana e che, formalmente, come tanti loro connazionali, sono impiegati come braccianti agricoli in una delle tante aziende agricole del territorio vittoriese. La perquisizione condotta dai Carabinieri nella loro abitazione ha però permesso di accertare una realtà ben diversa dalle fatiche in agricoltura. Nella camera da letto, ben occultati in un cuscino del letto matrimoniale, l’infallibile fiuto dei cani delle unità cinofile dell’Arma, ha permesso di rinvenire 3 panetti di hascisc, del peso complessivo di ben gr.300, da cui sarebbe stato possibile ricavare diverse centinaia di dosi che, una volta immesse sul mercato al dettaglio, avrebbero certamente fruttato migliaia di Euro. Visto l’ingente quantitativo ritrovato, i due non hanno potuto neanche usufruire della misura degli arresti domiciliari. L’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Ragusa, mentre la donna preso quella di Catania di Piazza Lanza.
LEGAMBIENTE RAGUSA: “APPROVARE SUBITO LA VARIANTE URBANISTICA PER LE COSTRUZIONI IN VERDE AGRICOLO”
Con l’approvazione definitiva del piano paesaggistico della provincia di Ragusa tutti i comuni sono obbligati entro il 4 aprile 2018 ad adeguare i propri piani regolatori alle previsioni del piano paesaggistico. Nelle more della redazione o adeguamento degli strumenti urbanistici le prescrizioni sono esecutive e sono attuate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali. Scrive Legambiente: “Scaricare per altri diciotto mesi questo ulteriore compito sulle spalle della Soprintendenza rischia il venir meno di un controllo puntuale sul territorio. A Ragusa l’adeguamento tocca all’attuale amministrazione e all’attuale consiglio comunale. Per la verità al comune di Ragusa prima dell’estate c’era stato un tentativo di intervenire sull’art. 48, le cosiddette costruzioni in verde agricolo, ma il risultato è stato negativo, con la bocciatura della delibera, perché si sono volute mettere insieme norme prettamente urbanistiche e interventi sugli impianti energetici. Si sono già persi 6 mesi su una norma del piano paesaggistico, quella che limita ai soli fabbricati rurali le nuove costruzioni in zona agricola, voluta e ottenuta dall’attuale amministrazione comunale attraverso alcune osservazioni presentate alla Regione. Per coerenza dopo questo grande successo l’Amministrazione comunale dovrebbe immediatamente riportare in consiglio il nuovo art. 48 così come redatto e depurato solo delle norme sugli impianti energetici. Una rapida approvazione della delibera, non difficile visto l’ampio consenso che gode in consiglio la variante, darebbe sollievo agli uffici comunali spesso sottoposti a pressioni di chi vorrebbe continuare ad usare lo spazio rurale come in passato e che produce situazioni come quello dell’importantissimo sito archeologico del Riparo sotto Roccia a Fontana Nuova, intorno al quale stanno sorgendo alcune costruzioni che rovineranno un patrimonio unico nel suo genere in Sicilia. Quest’atto segnerebbe un primo passo verso il percorso di consumo di suolo quasi zero tanto caro all’amministrazione e oggetto di uno specifico progetto di legge del M5S, ma purtroppo finora disatteso. Per gli insediamenti energetici, utilizzando diverse sentenze di TAR e di Consiglio di Stato, le norme del piano paesaggistico e alcune norme urbanistiche approvate in altri comuni, si potrebbe redigere un’ apposita variante che renda difficile ricerche ed estrazioni petrolifere sul territorio comunale di Ragusa. Basta volerlo. Noi ci saremo” – conclude Legambiente.
CERVELLATI A RAGUSA PER UN CONVEGNO AL CENTRO STUDI ROSSITTO
Martedì 18 ottobre presso l’auditorium del Centro Studi “Feliciano Rossitto” in Via Ettore Majorana 5 a Ragusa si terrà il convegno dal titolo “Il recupero della città storica all’inizio del terzo millennio”. I lavori convegnistici avranno la seguente articolazione: dalle ore 9,30 alle 13,00 e dalle ore 16,00 alle 20,00. Aprira i lavori Giorgio Chessari Presidente del Centro Studi Feliciano Rossitto e a seguire l’architetto Giuseppe Cuczzella. Saranno presenti l’ing. Federico Piccitto, l’On. Nello ROSSO.Molto atteso l’intervento del professore Pier Luigi CERVELLATI, Interverranno tra gli altri l’Avv. Gaetano Barone, l’Arch. Enza Battaglia, il Sen. Gianni Battaglia, il Prof. Giorgio Flaccavento, il Prof. Giorgio Massari, l’assessore regionale al turismo Anthony Barbagallo. Scrivono gli organizzatori.”Esistono centri storici di città, come ad esempio Ragusa, che hanno un valore storico-architettonico persino paragonabile a quello, ben più noto e celebrato, delle città di media dimensione dell’Italia centrale (quali Lecce, Matera). Le problematiche di recupero urbano e territoriale che ci si trova ad affrontare nel corso degli anni ’90 si presentano molto diversificate da caso a caso e molto articolate si rivelano anche le procedure messe in atto per realizzarle. Occorre una strategia di recupero e restauro dell’ambiente insediativo del centro storico della città che tenga conto anche del territorio. Ecco cosa scrive Pier Luigi Cervellati (architetto e urbanista italiano, docente di restauro, recupero e riqualificazione urbana presso le facoltà di lettere dell’Università di Bologna ed Architettura dell’Università di Venezia) nel 1995 per descrivere il territorio ibleo: «…Un territorio a dir poco di sconvolgente ricchezza. Sia per l’insieme dei segni e dei significati antropico-culturali che esprime, sia per l’orografia, la morfologia, che lo contraddistingue da tutti gli altri. Un territorio così vasto che dal monte declina verso il mare cambiando prospettive e colori. Solcato da vallate profonde. Le cave sagomate dall’acqua, fonte di vita, con carrubeti e uliveti. Un territorio che ha incantato (e incanta tuttora) per il suo essere costruito, disegnato dall’uomo e, a un tempo, clamorosamente naturale…» (P. L. Cervellati, dalla relazione al PPE del centro storico,1995)
Individuato dall’Università di Catania l’insetto responsabile del seccume dei carrubi nell’area degli Iblei
Individuato l’insetto responsabile del seccume dei carrubi nell’area degli Iblei. A darne notizia l’on. Orazio Ragusa che da qualche settimana sta seguendo con apprensione la delicata vicenda. Dall’inizio della scorsa estate, infatti, gli alberi di carrubo in provincia di Ragusa hanno presentato un nuovo sintomo di malattia. Stiamo parlando del seccume dei rametti di uno o due anni. “Alcuni agronomi della zona – dice l’on. Ragusa – si sono interessati spontaneamente della problematica ed hanno contattato il prof. Santi Longo, ordinario di Entomologia agraria dell’Università di Catania al quale hanno recapitato dei rametti disseccati, con dentro la presenza dell’insetto sia allo stadio larvale che adulto. Il prof. Longo, dopo avere osservato l’insetto, ha riferito che si tratta di un piccolo coleottero della famiglia degli scolitidi e precisamente dello Xylosandrus compactus”. La specie è diffusa in Asia, Africa, isole del Pacifico, Nuova Zelanda, Nord e Sud America e può attaccare diverse piante di interesse agrario, forestale e ornamentale. La sua presenza in Italia è stata segnalata a partire dal 2012 in Campania, Toscana, Liguria. “Considerato il valore economico e paesaggistico del carrubo nell’area degli Iblei, mi adopererò per organizzare un convegno invitando il prof. Santi Longo a relazionare sullo Xylosandrus compactus e sui metodi di contenimento su carrubo. Riteniamo che sia questo il modo più opportuno per informare gli agricoltori e i produttori interessati al comparto, che già da tempo stanno soffrendo questa complessa situazione, su come è meglio intervenire”.
LOTTA AL MUOS, IL COMUNE DI RAGUSA RESISTE
La Giunta Municipale ha approvato una delibera a mezzo della quale si è deciso di autorizzare il sindaco a proporre intervento ad adiuvandum avanti al CGA della Sicilia, nel ricorso promosso dal Comune di Niscemi contro il Ministero della Difesa per la revocazione della sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativo. Con un successivo atto lo stesso organismo ha anche deciso di proporre intervento adesivo volontario nel ricorso avanti la Corte Suprema di Cassazione promosso dal Comune di Niscemi contro il Ministero della Difesa per la riforma e/o cassazione della stessa sentenza. La difesa degli interessi dell’Ente per entrambi gli interventi è affidata all’avvocato comunale Sergio Boncoraglio ed al libero professionista avv. Carmelo Giurdanella.
LA PALMA CADUTA IN CORSO VITTORIO VENETO, RAGUSA IN MOVIMENTO: “IL COMUNE SI ATTIVI SUBITO PER ATTIVARE UN MONITORAGGIO DEGLI ALBERI ED EVITARE CHE SI RIPETANO EPISODI SIMILI IN CITTA’”
“La palma caduta ieri pomeriggio in corso Vittorio Veneto, che per fortuna non ha causato danni alle persone, anche se la stessa è rovinata su un’auto, deve spingere il Comune di Ragusa ad avviare una verifica attenta su tutti gli altri alberi della stessa specie esistenti in città e per le quali può potenzialmente registrarsi un cedimento improvviso a causa dei problemi causati dal punteruolo rosso”. E’ quanto dichiara il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, secondo cui l’episodio merita un’attenzione straordinaria da parte dell’assessorato alle Manutenzioni e al Verde pubblico. “Sollecitiamo l’assessore Corallo – continua Chiavola – ad attivarsi e a trovare le soluzioni più adatte finalizzate alla verifica di tutti gli insediamenti palmizi presenti in centro urbano e lungo la cinta periferica, in particolare in prossimità di marciapiedi, così come nelle ville cittadine. Sappiamo che già in passato una particolare cura è stata dedicata all’azione in questione. Ricordiamo che nell’ottobre del 2014 una palma era caduta in una piazza a Catania e aveva ucciso una persona tranquillamente seduta su una panchina”.
I RAGAZZI DI YOUPOLIS AL SEMINARIO GIOVANI IDEE
RAGUSA, LA PROTESTA DI PARTECIPANTI CONCORSO VIGILI URBANI: ” SIAMO VIGILI USA E GETTA”
RAGUSA, IN VIA ROMA SI AGGIUNGONO ALTRI DUE CANTIERI
Quattro cantieri in appena duecento metri di strada. Così si presenta oggi la via Roma, quello che un tempo era definito il “salotto buono” della città. A quelli già noti di via Sant’Anna e del palazzo in cui si è verificato il crollo di calcinacci, si sono aggiunti, infatti, in queste ultime ore altri due cantieri per la ristrutturazione di altrettanti edifici di interesse storico, alle spalle della Cattedrale e all’angolo con corso Vittorio Veneto. A farlo rilevare sono i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola. “Si tratta, beninteso, in tutti i casi – sottolineano i due esponenti Dem – di iniziative legittime e sacrosante. Ma è possibile che nessuno abbia pensato a programmare questi interventi senza che si svolgessero tutti nello stesso periodo? La via Roma, in questi giorni, sembra un percorso di guerra più che la strada che dovrebbe fungere da vetrina per l’intero centro storico superiore. Ci faremo promotori di un incontro tra l’Amministrazione comunale e una delegazione delle persone che vivono quootidianamente, per lavoro o perché ci abitano, la via Roma. La mancata adozione di politiche tendenti a rivitalizzare permanentemente questa arteria stradale è fin troppo evidente. Chiediamo la massima chiarezza”.
CALCIO A RAGUSA, I RAGAZZI DEL 76
Maurizio Mazza, Enzo Caruso, Antonio Cavone, Saro Librizzi, Nunzio Schembari, Carmelo Messina, Michele Sorace, Vincenzo Latella, Guido De Maria, Angelo La Porta, Enrico Mandarino, Silvano Barbuto, Stefano Musumeci, Luigi Massimilla sono alcuni dei giocatori di quel Ragusa Calcio che nel campionato 1976/77 conquistò la promozione in serie C, dopo un lungo duello col Vittoria. Sono passati dunque quaranta anni e sabato prossimo, 15 ottobre alle ore 16, allo Stadio Selvaggio che li vide protagonisti di tante partite, quei “non più giovinotti” si ritroveranno sull’amato prato verde per ricordare la storica impresa. L’appuntamento è aperto a tutti i tifosi che vorranno testimoniare, con la loro presenza in tribuna, l’amore per quella che fu una delle squadre più forti che la città di Ragusa abbia mai avuto. Nel corso della semplice cerimonia, organizzata con il patrocinio del Comune, ci sarà un simbolico scambio di consegne, con tanto di targa d’argento, fra quel Ragusa guidato da Carmelo Vitale e la nuova compagine iblea di Giovanni Vitale. Alla fine dell’incontro il vice sindaco Iannucci e il presidente del consiglio comunale Tringali consegneranno una pergamena ricordo ai “ragazzi” del ’76.
Il Ministero favorevole al piano di riordino sanitario ibleo
Si è tenuto presso il Ministero della Salute a Roma, l’incontro con il Direttore Generale del Ministero, Botti ed il dirigente del Comitato Scientifico per il Riordino degli ospedali in Italia Henriquez. In rappresentanza del territorio ibleo, il Sindaco di Modica Ignazio Abbate e l’Onorevole Nino Minardo. “Abbiamo notato con piacere – dichiarano i due esponenti politici – che entrambi i nostri interlocutori conoscevano molto bene la situazione della Sanità siciliana ed in particolare quella provinciale e che ci hanno espresso il loro apprezzamento per il piano di riordino aziendale approvato lo scorso mese di giugno in linea con i dettami di riordino imposti dalla legge nazionale. La Regione, ci è stato detto, è stata diffidata ad adeguarsi alle normative vigenti una prima volta ad agosto e successivamente entro il 15 settembre, senza però ricevere nessun riscontro da Palermo. Ci troviamo quindi in una fase di stallo sia per quanto riguarda l’applicazione della riforma che per l’indizione dei concorsi tanti attesi per l’assunzione di nuovo personale. Il Direttore Generale ci ha assicurato che già domani tornerà a diffidare la Regione a portare in tempi brevi l’atto nella sua interezza per poter essere approvato e quindi dare il via al riordino definitivo. Fermo restando che quello della provincia di Ragusa gode della massima considerazione da parte del Ministero. Ci è stata, inoltre, rassicurazione sul fatto che l’atto aziendale ibleo verrà fatto rispettare nella forma in cui è stato approvato. L’Ospedale diffuso è l’unico futuro possibile per la nostra sanità visto che non è assolutamente immaginabile concentrare tutto a Ragusa”.
RAGUSA, GARA SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI: L’EX ASSESSORE CONTI RICORDA IL LAVORO FATTO
Al netto della propaganda serve ricordare che la gara per il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti fu redatto dall’allora assessore all’ambiente Claudio Conti poi mandato via dall’esecutivo. Giorni addietro il sindaco Piccitto sul blog di Beppe Grillo ha parlato delle straordinarie novità che arriveranno. Non sarà un caso, ma l’ex assessore Conti con una lettera all’assessore all’ambiente Zanotto ricorda alcuni particolari del bando e comunica di voler effettuare una donazione alla città. Questo il testo della lettera: “Dalla prossima primavera il comune di Ragusa avrà , a meno di intoppi, una nuova gestione nel settore dei rifiuti del tutto identica a quella del comune di Parma, con la speranza di avere gli stessi risultati ( 74% di RD ). Nell’attesa si dovrà dare seguito alla norma che impone ai comuni un aumento della raccoltya differenziata del 6% entro il 30 novembre, che all’art. 5 della disposizione attuativa n.69 del 24/09/2016 del Dipartimento Regionale Rifiuti ed Acque che impone ai sindaci e ai responsabili del servizio di igiene ambientale di porre in essere ogni azione utile al fine di incrementare la raccolta differenziata. Ma alla fine di un appalto come è quello attuale , non è che si possa fare molto, se non controllare che la ditta esegua il servizio correttamente oppure lanciare o ripetere nuove campagne di comunicazione. Come quella che era stata preparata dal sottoscritto nel marzo del 2014 senza alcun costo per l’Amministrazione, concordata con la ditta e trasmessa alla sua tipografia di fiducia, al fine di migliorare le performance del servizio. Di quel materiale di comunicazione consegnato alla ditta non se ne è saputo più nulla: semplicemente non è stato utilizzato. Da cittadino che ha a cuore la propria città ho deciso di donare tutto il materiale di comunicazione ambientale riguardante i rifiuti all’Amministrazione, che potrà adempiere a quanto richiesto dalla regione senza spendere soldi : la progettazione e la grafica è gratis perché elaborata dal sottoscritto quando era assessore all’ambiente, la stampa e la distribuzione a carico della ditta secondo quando previsto dall’art. 55 del vigente capitolato d’appalto”.
RAGUSA, METROPOLITANA DI SUPERFICIE. LA SOCIETA’ PER LA MOBILITA’ ALTERNATIVA HA INCONTRATO I DEPUTATI REGIONALI DELL’AREA IBLEA
E’ stato ospitato dal centro studi “Feliciano Rossitto” il programmato incontro tra gli amministratori della Società per la mobilità alternativa e i deputati regionali dell’area iblea. Ha partecipato all’incontro l’assessore Antonio Zanotto, accompagnato dal dirigente Michele Scarpulla, per il Comune di Ragusa. Il presidente della società, Franco Cilia, ha illustrato gli ultimi dettagli relativi allo stato dell’arte del progetto per la mobilità sostenibile, progetto che, rimodulato dai tecnici coordinati da Scarpulla e dall’ingegnere Fabio Maria Ciuffini, è stato presentato lo scorso 31 agosto per consentire la partecipazione al bando pubblicato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. E’ stato rilevato come sia necessario premere sulla Regione per inserire il progetto nel “piano decennale dei trasporti” e per questo sia il Comune che la società hanno presentato le proprie “osservazioni”. E’ stato dunque chiesto ai deputati regionali di sostenere nelle sedi competenti il progetto della metropolitana di superficie mentre l’on. Giorgio Chessari ha posto l’accento sulla necessità di inserire, come altra ipotesi progettuale, il collegamento con l’aeroporto di Comiso. L’assessore Zanotto ha posto in rilievo che si tratta di un’opera voluta da tutta la città, senza divisioni di carattere ideologico. L’ing. Scarpulla si è detto molto fiducioso circa la concretizzazione dell’ambizioso progetto anche perché sarebbe possibile accedere pure ad altri finanziamenti. Tutti i deputati regionali presenti, l’on. Giorgio Assenza, l’on. Nello Dipasquale e l’on. Orazio Ragusa, hanno confermato il loro impegno sia a livello regionale sia in ambito nazionale dove sarà necessario profondere massima attenzione per reperire il finanziamento relativo al bando emanato dalla presidenza del Consiglio.
M5S, Di Maio: “L’Anci cambi o noi usciamo”
Anche il nostro sindaco Federico Piccitto ha partecipato all’incontro dei sindaci cinquestelle riunitisi a Roma. Pubblichiamo l’analisi di Federico Capurso apparsa su La Stampa. “Potremmo uscire dall’Anci. La minaccia avvolta nell’ipotetico, lanciata dai sindaci Cinque stelle, di abbandonare in blocco l’associazione che riunisce più di settemila comuni italiani è diventata un’arma buona per tutte le stagioni politiche. Una leva già utilizzata nel tentativo, fallito, di evitare l’elezione di un presidente spiccatamente renziano. Ora che nella linea di successione alla guida dell’Anci è stato scelto il sindaco di Bari Antonio Decaro, targato Partito democratico e vicino a Maria Elena Boschi, la lancia sullo scudo viene battuta dai grillini per provare a dettare condizioni sulla linea programmatica della prossima presidenza. “Doveva essere un sindacato dei Comuni per difendersi dai tagli governativi ai servizi essenziali. Si è trasformato in un club del Pd. Se non cambiano le cose, i 37 Sindaci 5 Stelle se ne vanno”, scrive su Facebook Luigi Di Maio, che ha partecipato alla riunione di oggi a Montecitorio con i sindaci pentastellati. La scadenza per effettuare il «tagliando» sarà a breve termine, entro il prossimo gennaio. «Allora valuteremo», dichiara più prudentemente la sindaca di Roma Virginia Raggi. Segno che non tutti i sindaci sono così convinti di tagliare i ponti con l’associazione dei comuni italiani. Tanto che la delegazione dei sindaci del Movimento ha annunciato che sarà presente a Bari, dove si terrà dal 12 al 14 ottobre il congresso per l’elezione del nuovo presidente. Si asterranno dal voto, ma una eventuale loro assenza avrebbe dato il senso di uno strappo ben più concreto della fiducia negata a Decaro. Le condizioni poste dai cinque stelle si incentrano sulla richiesta di una maggiore trasparenza, l’eliminazione degli sprechi e un approccio di «non sudditanza» nei confronti del governo. È atteso nei prossimi giorni il documento nel quale saranno elencati i problemi individuati all’interno dell’associazione. «Nell’Anci ci sono delle società partecipate, delle consulenze e altri settori nei quali si annidano forti sprechi e dove è difficile effettuare un controllo delle spese», anticipa il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. E rispetto alle quote associative, che per alcuni comuni raggiungono centinaia di migliaia di euro (come per Roma, che paga 446mila euro l’anno) si vorrebbe scorporarle dal costo previsto per l’erogazione di alcuni servizi, come gli studi settoriali o la riscossione tributaria. Altrimenti, adieu. Forse”.
On. Nino Minardo: “Sconti nei biglietti aerei ai siciliani. Appello ai sindaci ad intraprendere immediate azioni legali per il danno perpetrato”
“È arrivato il momento di percorrere le vie legali per scongiurare l’ennesimo scippo ai siciliani e al nostro aeroporto. Siamo arrivati a metà del mese di ottobre e nonostante le rassicurazioni, le dichiarazioni sulla stampa rispetto al costo dei biglietti aerei troppo alti, assistiamo esterrefatti al totale immobilismo del governo regionale sullo stanziamento dei 20 milioni di euro che consentirebbe voli scontati da e per la Sicilia. Ho chiesto già nei giorni scorsi al sindaco di Comiso e ai vertici della Soaco di fare ricorso alle vie legali con urgenza, affinché si “costringa” la regione a bandire le rotte sociali entro il 31/12/2016, termine oltre il quale i siciliani avranno perso questi fondi. Ormai da circa 5 mesi il governo nazionale ha delegato Crocetta sulla vicenda e siamo in attesa che convochi una riunione con Comiso e Trapani, che segue quella che si è tenuta a luglio, per definire il tutto è pubblicare il bando.” E’ quanto afferma l’on. Nino Minardo, in merito all’assurdo immobilismo della Regione sulla continuità territoriale in Sicilia. Il trascorrere dei mesi e il disinteresse, appaiono come la chiara volontà di compromettere in modo arbitrario e illegittimo il diritto della Sicilia e dei siciliani ad avere biglietti aerei scontati dagli aeroporti cosidetti minori. “Per questo chiedo al sindaco di Comiso e agli altri sindaci interessati, in quanto parte lesa, di intraprendere immediate azioni legali per il danno perpetrato e per il serio rischio di perdere questi soldi”. Intanto i costi dei biglietti aerei lievitano tanto che, finalmente, anche l’Antitrust ha aperto un’inchiesta in merito ai costi eccessivi dei biglietti in generale.
LA PROPOSTA DI RAGUSA IN MOVIMENTO, UN REFERENDUM PER DECIDERE IL FUTURO DI VIA ROMA
L’associazione politica “Ragusa in Movimento” proporrà un referendum cittadino sulla riapertura al traffico di via Roma, l’ex “salotto buono” della città. Lo annuncia il presidente Mario Chiavola secondo cui l’argomento merita la massima attenzione. Il progetto iniziale di chiusura al traffico, fortemente voluto dalla maggioranza e dalla città, è rimasto incompleto e la situazione attuale costituisce un ibrido senza senso. “Dall’area pedonale ci si aspettavano grandi benefici in termini di riqualificazione del centro storico, gradevolezza della zona, più attività commerciali e locali ricreativi – sottolinea Chiavola – ci si attendeva un’area che attraesse maggiore flusso turistico. Ci si aspettava che il cittadino ragusano apprezzasse una zona creata per il suo benessere, per il piacere di una passeggiata lontano dallo smog e dall’inquinamento acustico, un luogo dove incontrare gli amici, fare un aperitivo o acquistare nei negozi del centro. Ad oggi, nulla di tutto ciò è accaduto. Il ragusano, a quanto pare, mal tollera dover cercare parcheggio e lasciare l’auto lontano dal luogo di interesse (soprattutto nelle giornate di pioggia e vento), quindi preferisce situazioni più comode. In più non c’è alcuna nuova attività perché gli imprenditori locali non investono in un’area di non passaggio, frequentata solo da anziani e stranieri. Per di più l’amministrazione non favorisce gli imprenditori, anzi li allontana con delle norme che non permettono loro nessun intervento urbanistico (vedi tavolini fuori dai bar). I proprietari delle case del centro preferiscono lasciarle al degrado piuttosto che investire per renderle più appetibili al mercato che di fatto è composto solo da stranieri e persone low budget. Ecco perché riteniamo sia arrivato il momento di fare tornare la parola alla città attraverso un referendum in cui si esprima con chiarezza che cosa si voglia fare con via Roma. Lasciarla così com’è oppure riaprirla al traffico? Come Ragusa in Movimento non prendiamo alcuna posizione in merito ma vogliamo che ci siano a disposizione gli strumenti per un dibattito sulla delicata questione. Sarà la collettività ragusana a decidere”.
ELEZIONI A SCICLI, LA SENATRICE DEL PD VENERA PADUA CONFERMA LA LINEA DEL PARTITO IN VISTA DEL 27 NOVEMBRE E SI FA PROMOTRICE DI UN ACCORDO DI COALIZIONE
La senatrice del Partito Democratico, Venera Padua, in relazione all’imminente svolgimento delle elezioni comunali della città di Scicli, tenuto conto della necessità di confermare la linea politica del partito in ordine al Governo nazionale e a quello regionale, ritiene la necessità di mantenere tale linea anche riguardo allo svolgimento delle elezioni politico-amministrative in programma il 27 novembre. A tal fine auspica e si fa promotrice di un accordo di coalizione che riguardi le forze politiche che oggi sostengono il Governo nazionale guidato dal presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, e che può pure trovare la convergenza di forze sociali già orientate o disposte a sostenere un largo consenso della coalizione. La senatrice Padua dichiara, quindi, la propria immediata e concreta disponibilità ad attivare il necessario tavolo politico con le predette formazioni politiche e realtà sociali locali che intendono coalizzarsi per realizzare quanto oggi necessario ed opportuno per ridare decoro e fiducia alla politica cittadina.
CHIARAMONTE GULFI, FORZA ITALIA LANCIA APPELLO PER UN PROGETTO CIVICO
“Gli ultimi anni, per la città di Chiaramonte Gulfi, su un piano politico e amministrativo, sono stati disastrosi”. Lo dichiara Danilo Scollo, coordinatore cittadino di Forza Italia in quella città. “Il quadro generale – spiega – ha subito una tale involuzione che ha condotto e sta portando ancora la città verso le elezioni del 2017 con un bagaglio di sostanziale smarrimento da parte dei cittadini. La città è mal governata e per questo i chiaramontani pensano con angoscia al prossimo appuntamento elettorale. I cittadini, in queste condizioni, non riescono a trovare riferimenti certi e credibili e temo possano essere tentati da preoccupanti ritorni al passato o, non so se peggio, da salti nel buio”.
“Per queste ragioni – prosegue Scollo – per il senso di responsabilità politica che ha sempre contraddistinto l’azione di Forza Italia a Chiaramonte Gulfi, sentiamo il dovere di lanciare un appello a tutte le forze sane per costruire assieme un progetto civico che, partendo dalle competenze e dall’entusiasmo, dia nuova voce alla larga maggioranza di chiaramontani stanchi del clima velenoso e inconcludente generato dall’attuale amministrazione. Si deve dire basta alla politica al ribasso perché i chiaramontani, al di là delle sigle, desiderano essere governati in modo capace e, soprattutto, da qualcuno in grado di dare risposte concrete e di proporre progetti veri per lo sviluppo di Chiaramonte Gulfi”. “Nei prossimi giorni, a tale scopo – conclude Scollo – avvierò una serie di incontri e di consultazione con tutti quelli che ritengo possano fare fronte comune per riuscire a cambiare le cose”.