24-11-2024
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PREVENZIONE E RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI ALL’INTERNO DEI SUPERMERCATI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

10.0.121109065-kbcE-U4308010352221750bH-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443L’Amministrazione Comunale di Ragusa nell’ambito di un progetto di respiro nazionale intende individuare un soggetto della Grande Distribuzione Organizzata per promuovere e sostenere azioni concrete per la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti all’interno dei punti vendita. Per questo motivo è stato pubblicato un avviso di manifestazione d’interesse rivolto ad attività economiche della GDO per avviare percorsi di sostenibilità e comunicazione all’interno delle stesse organizzazioni che operano nel territorio del Ragusa. Le attività previste non comporteranno oneri finanziari a carico dell’Amministrazione comunale in quanto non sono previsti contributi o corrispettivi da parte dell’Ente. La catena della GDO verrà selezionata tenendo conto della grandezza, posizione, e visibilità del punto di vendita proposto. Nel caso in cui siano più soggetti interessati e ritenuti idonei ad avviare la sperimentazione sarà avvitata una seconda selezione. La domanda di partecipazione alla manifestazione d’interesse, redatta nello schema di modello pubblicato unitamente all’avviso sul sito del Comune, nella sezione bandi di gara, dovrà essere presentata entro e non oltre le ore 12 del 1° aprile 2016.

“La cavalleria rusticana” raccontata agli studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi”

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È possibile che l’opera lirica appassioni, diverta e coinvolga i ragazzi di oggi? Senza dubbio sì specie se a presentarla sono i fratelli Peppe e Michele Arezzo, musicista il primo, attore il secondo. Entrambi dotati di talento e preparazione tali da renderli credibili e simpatici allo stesso tempo. Il progetto “Arezzo all’Opera” è approdato all’interno del Festival delle Relazioni promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista, al liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Ragusa con l’intenzione di raccontare agli studenti “La cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni. Una scommessa semplice e vincente . “L’idea – spiegano gli artisti – nasce dalla consapevolezza che non appena parli con qualcuno di opera lirica, avverti una diffidenza che è frutto di una mancata conoscenza. Noi abbiamo spogliato l’Opera lirica di tutti quei vestiti che l’allontanano dalla sensibilità moderna cercando di far capire al pubblico che i musicisti e i librettisti di allora lavoravano con l’intento che oggi potrebbe avere un regista cinematografico. L’Opera lirica era pensata come un fenomeno artistico popolare e non di élite”. Il progetto, nato alcuni mesi fa, è pensato per un pubblico eterogeneo, ma pare perfetto per condurre nelle scuole una forma d’arte che ha reso l’Italia celebre e ammirata nel mondo. “Non è nostra intenzione – proseguono Peppe e Michele Arezzo – proporre paragoni tra questa musica e quella in voga oggi, ma desideriamo mettere in luce come le passioni che animano autori come Mascagni o Puccini, non siano lontani dalle sensibilità di molti autori oggi molto cari ai giovani. Inoltre, la Cavalleria rusticana ha il merito di restituire, sotto forma di racconto in musica, uno spaccato della Sicilia del diciannovesimo secolo”. I ragazzi apprezzano la proposta. Un successo che fa ben sperare e che incoraggia nella direzione di proporre nelle scuole simili percorsi formativi. “Il tema del nostro Festival delle Relazioni – spiega Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni battista – è il sentirsi stranieri a se stessi. Oggi appare molto difficile sintonizzarsi con il proprio vissuto, con le proprie emozioni e tradizioni. Ci sono note e parole che si sono sedimentate nel nostro animo e nella nostra cultura che è bene fare emergere. Per questo è bello presentare a un livello accessibile e accattivante parte del nostro immenso patrimonio musicale. Quella dei fratelli Arezzo è un’operazione geniale per valore artistico e per intenzioni educative. Attraverso il loro lavoro Peppe e Michele dimostrano di credere nella comunità in cui vivono”.

RAGUSA, LA DENUNCIA DELLA MIGLIORE: “IL COMUNE STIPULA ACCORDO CON UN ENTE DI FORMAZIONE FINITO NELLA BUFERA DI UNA INCHIESTA”

download (1)La denuncia arriva da Sonia Migliore: “L’Amministrazione pentastellata di Ragusa, che avrebbe dovuto aprire il Comune come una scatoletta di tonno, tramite una delibera di Giunta, mette a punto la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il Ce.Si.Fo.P. (Centro siciliano per la formazione professionale) che qualche giorno fa è finito al centro delle cronache di tutti i giornali locali e nazionali per avere assunto, senza che gli interessati sapessero alcunchè, disoccupati siciliani che si sono accorti di quanto accaduto solo perché non avevano più ricevuto l’assegno di disoccupazione. La stessa Cgil regionale, nel commentare la vicenda a seguito delle denunce dei lavoratori, ha parlato di ‘un fatto di inaudita gravità, che configurerebbe una truffa finalizzata ad acquisire finanziamenti pubblici, che ha pure danneggiato i lavoratori inconsapevolmente coinvolti, facendo loro perdere gli ammortizzatori sociali’. L’assessore Salvatore Martorana, nel comunicato stampa n. 175 del 15 marzo (e dunque successivo di qualche giorno al polverone che ha coinvolto l’ente di formazione) parla di un ‘accordo di enorme valenza sociale per favorire l’occupazione, anche delle fasce deboli, per valorizzare le risorse culturali e professionali’. Non si capisce il senso di stipulare un protocollo d’intesa con un ente di formazione professionale, e poi perché proprio quello, non si capisce nemmeno quale sia il senso del protocollo stesso, ed inoltre è davvero incredibile che questa amministrazione, nonostante l’esperto alla comunicazione, non venga nemmeno a conoscenza della bufera nella quale è finito il Ce.Si.Fo.P. e, solo qualche giorno dopo, annunci, con toni trionfalistici, l’accordo di collaborazione. Invitiamo ufficialmente il sindaco a fare un passo indietro da questo accordo” – conclude la Migliore.

RAGUSA, COMITATO PRO DIRITTI H

imagesLe associazioni e gli enti del Comitato intervengono a pochi giorni dalla riattivazione del servizio di trasporti e assistenza per gli alunni con disabilità delle scuole superiori: “Siamo contenti che da lunedì sia stato finalmente riattivato, per tutto il resto dell’anno scolastico, il servizio di trasporti e assistenza scolastica per gli studenti disabili delle scuole superiori di secondo grado, gestite dal Libero Consorzio di Ragusa. Abbiamo letto che in tanti si sono assunti la paternità di questa vittoria. Una vittoria che, ci teniamo a sottolinearlo, è frutto dell’impegno e della determinazione dei genitori, dei familiari e degli stessi disabili. Vogliamo quindi ringraziare loro, che si sono battuti fermamente a difesa del diritto allo studio per tutti. Siamo soddisfatti e vorremmo ringraziare anche il Prefetto di Ragusa che ha contribuito affinché si potesse raggiungere il risultato sperato – proseguono – Adesso però non staremo a braccia conserte e già da subito ci metteremo a lavoro, assieme ai familiari dei disabili, per fare in modo che a settembre non si riproponga lo stesso problema di sempre. Contatteremo associazioni e comitati che nelle altre province si sono intestati la nostra stessa battaglia e chiederemo un incontro con gli assessori regionali alle Autonomie locali e al Bilancio. Chiederemo infatti che si pensi da subito, molto prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, di stanziare le somme necessarie per garantire alle ex Province di attivare i servizi per gli alunni disabili sin dal primo giorno di scuola”. Il Comitato Pro Diritti H è composto da enti impegnati a sostegno dei disabili e dei loro familiari su tutto il territorio ragusano: Csr (Consorzio Siciliano di Riabilitazione), Aias, Anffas iblee, Centro Neuromotulesi, Aiffas Vittoria, Medicare, Unione italiana ciechi, Noi con Voi di Comiso, Raggio di Sole Onlus, Associazione Integra e Arthai.

A TUTELA DELL’OLIO DELLA DOP MONTI IBLEI E DELL’EXTRAVERGINE SI ATTIVI LA CERTIFICAZIONE DEL DNA DELL’OLIO

download“Nella guerra tra poveri gli unici ad arricchirsi saranno le multinazionali dell’olio”. Questo il telegrafico commento del presidente della Confagricoltura ragusana, Sandro Gambuzza sulla ratifica dell’accordo, avvenuta a Bruxelles, che concede un quantitativo supplementare alla Tunisia per l’export di olio a dazio zero. “Al di là della decisione – aggiunge il presidente degli imprenditori agricoli ragusani – la frittata era già stata fatta. Nei mesi scorsi è infatti bastato il solo annuncio di questa nuova concessione per far crollare il prezzo dell’olio extra vergine d’oliva di origine nazionale, che proprio quest’anno puntava ad un recupero rispetto alla scorsa campagna assolutamente deficitaria. Un prodotto – aggiunge il presidente della Confagricoltura Sandro Gambuzza – che paradossalmente dovrebbe essere esente da questo tipo di concorrenza sia per le caratteristiche qualitative che organolettiche e salutistiche”. E’ chiaro adesso come il rischio che le sofisticazioni nel mercato dell’olio extravergine di oliva aumentino diventa sempre piu’ probabile. “Da oggi diventa dunque indispensabile non solo un’attività di controllo più capillare, ma anche l’adozione di metodi di analisi complesse basate sul Dna del prodotto a completamento di quelle chimiche tradizionali “. Le analisi condotte con tecnologie basate sul Dna consentono infatti di individuare la presenza di materie prime utilizzate per miscelare l’olio da olive con altri grassi vegetali di minor pregio adottando processi di rintracciabilità molecolare dato che il Dna è l’unica molecola in grado di caratterizzare specie e varietà diverse. L’applicazione di analisi basate sul Dna tracking consente quindi di individuare la composizione genotipica dell’olio da olive: risultato che permette di verificare la veridicità di quanto dichiarato nell’etichetta sulla confezione e rilevare la presenza di sofisticazioni del prodotto.

RAGUSA, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ED IL CONSIGLIO COMUNALE ESPRIMONO CORDOGLIO PER LA MORTE DI PADRE PAVONE

 

resizeEsprimono profondo cordoglio alla famiglia ed alla comunità ecclesiastica i vertici istituzionali del Comune di Ragusa per la scomparsa di Don Mario Pavone. “Ragusa perde una figura preziosa che ha speso la propria vita per educare intere generazioni di giovani e per la promozione sociale e culturale della comunità – dichiara il sindaco Federico Piccitto, a nome dell’amministrazione comunale – come dimostra l’accurato studio, di fama internazionale, condotto sulla figura di Giambattista Odierna. Don Mario Pavone ci lascia un’opera grandiosa, la costruenda chiesa di S.Pio X in Viale Europa, a testimonianza del suo costante e prezioso contributo per donare alla città un luogo di incontro e di crescita collettiva”. Anche il Presidente Antonio Tringali, a nome del Consiglio Comunale, si associa al dispiacere per la morte di uno dei più raffinati protagonisti della cultura ragusana. “Oltre ad essere stato un uomo al servizio della Chiesa operando nelle realtà più periferiche della città – sottolinea il Presidente del Consiglio Comunale, Tringali – era anche un attento osservatore della società e appassionato studioso. Lascia un segno indelebile in tutti quelli che lo hanno conosciuto, nei tanti giovani che lo hanno avuto come maestro di scienza e di vita”.

E’ MORTO DON MARIO PAVONE

Mario-Pavone-800x500_cUna grave perdita per la chiesa e per l’intera comunità ragusana. E’ morto Don Mario Pavone uomo mite e dalla raffinatissima cultura. Da decenni era punto di riferimento anche di quei fedeli che vivevano il cattolicesimo ispirandosi alla dottrina sociale della Chiesa. Si era battuto per avere una chiesa nuova e grande e l’ha ottenuta: è in costruzione e si erge maestosa in Viale Europa. Non la vedrà completata: è però l’ultimo suo dono alla città. Ricordiamo Don Mario predicare dentro un garage: la sua parola era forte ed alta e non c’era bisogno nè di grande architettura nè di enormi spazi. Il messaggio di Mario Pavone era sempre profondo e rigoroso e riportava ad un Dio che pretende analisi continue di coscienza e lotta quotidiana. Aveva  74 anni ed era da tempo sofferente: un corpo fragile ed una mente ricchissima, aperta, tollerante. Se è in cielo volgiamo lo sguardo in alto per un saluto.

PALLANUOTO EREA, ANCORA VITTORIE

PROMOZIONEAncora vittorie per la squadra di pallanuoto dell’Erea. La Piscina Comunale di Ragusa, la Polisportiva Erea ha ospitato l’Etna HItech Waterpolo Catania per la sesta partita d’andata del Campionato “Promozione” girone unico. Incitati e sostenuti da un folto pubblico, a cui la pallanuoto ragusana non era più abituata, i ragazzi di Sergio Avellino hanno prima studiato e poi ammansito le utopistiche ambizioni della squadra Catanese. Nella classifica l’Erea è sola al secondo posto e a tre punti dalla capolista la Pol. Acese. Il prossimo appuntamento sarà a Ragusa il 3 Aprile alle 17.45.  Riguardo l’Under 17, a tre partite dalla fine del Campionato l’Erea si trova al secondo posto dopo l’Ortigia.  Prossimo incontro sarà Mercoledì 16 Marzo alle 19 presso la piscina comunale di Ragusa contro la Brizz Acireale.

La Regione manda gli ispettori al Consorzio di bonifica di Ragusa

consorziobonifiE’ quanto si apprende da un accesso agli atti effettuato dalla parlamentare regionale del Ragusano del M5S Vanessa Ferreri. “Sapevamo che nelle settimane scorse si era insediata al Consorzio di bonifica di Ragusa una sorta di commissione. Ebbene, oggi apprendiamo che, a seguito delle pesanti e ripetute critiche sulla gestione consortile a carico del direttore del Consorzio sollevate da un’organizzazione sindacale, la Regione ha disposto un atto ispettivo presso l’Ente al fine di verificarne la corretta gestione amministrativo-contabile”. Di recente, la parlamentare Cinquestelle ha anche presentato un esposto alla Corte dei Conti. “E penso di non fermarmi qui, – continua Ferreri – come non bastasse, gli operai del consorzio, sia a tempo indeterminato che determinato, continuano a lavorare in un clima ostile, carico di tensione, e senza percepire lo stipendio”.

RAGUSA , UN PROGETTO PER QUATTRO AULE DIDATTICHE ESTERNE PER LA SCUOLA “MARIELE VENTRE”

 

20160316_105630Continua la grande e ammirevole attenzione dell’amministrazione cinquestelle al mondo della scuola. La “Mariele Ventre” avrà quanto prima a disposizione quattro aule didattiche all’aperto. Entro il mese di aprile infatti, verrà definita la procedura che consentirà di potere aggiudicare i lavori di realizzazione dell’opera il cui progetto è stato redatto dai tecnici comunali per una spesa di 130 mila euro. Per informare il dirigente scolastico Giuseppe Palazzolo sull’iter dell’intervento programmato dall’Amministrazione comunale il Sindaco Federico Piccitto, accompagnato dal geom. Guardiano si è recato presso la scuola e nell’aula magna gremita da tanti piccoli studenti ha illustrato il progetto di realizzazione delle quattro aule didattiche all’aperto che troveranno spazio nel cortile interno della scuola. “Vi avevo promesso – ha detto il sindaco Piccitto rivolgendosi agli alunni – che anche questa scuola avrebbe avuto delle aule didattiche all’aperto ed oggi sono qui con voi per comunicarvi che presto anche questa scuola sarà dotata di queste strutture che potrete utilizzare per le diverse attività che potranno essere svolte dalle vostre insegnanti anche al di fuori delle tradizionali aule”.

Agricoltura: il M5S di Vittoria diffida il Governo e chiede la dichiarazione dello stato di emergenza per il comparto agricolo

logo_movimentoIl Movimento 5 Stelle di Vittoria ha formalmente notificato l’atto di  diffida, e la contestuale messa in mora a provvedere nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi e del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, perché vengano attivate le clausole di salvaguardia previste dall’articolo 7 dell’accordo Euro-Marocco.  Il documento, redatto e sottoscritto da Carmelo Giurdanella, avvocato ed esponente del M5S, porta in calce le firme anche di una decina di grandi, piccoli e medi  imprenditori agricoli di Vittoria, oltre che di professionisti e tecnici del settore. Nel testo dell’atto si legge come l’Accordo euro-mediterraneo con il Marocco “abbia messo in ginocchio l’economia agroalimentare del meridione d’Italia e della Sicilia in particolare, regione trainante del settore che presenta circa 4000 aziende solo nei territori di Pachino e Vittoria, ormai in profonda crisi economica”. Per Giurdanella “non ci basta che le clausole di salvaguardia vengano chieste informalmente ad ogni tavolo di crisi. Se è vero che esiste un procedimento formale dettagliatamente disciplinato  – ha spiegato – che consente l’attivazione di tali clausole, è necessario seguire quell’iter, altrimenti sono solo chiacchiere. E allo stato degli atti, non ci risulta che sia stata inoltrata alla Commissione UE nessuna richiesta. L’attivazione delle misure di salvaguardia – ha concluso – permetterebbe, infatti, data la rilevante perturbazione del mercato e il danno grave al settore di produzione, l’adozione da parte dello Stato italiano di tutte le misure ritenute necessarie, anche la sospensione del trattato”. Il documento, notificato anche al Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e all’Assessore regionale dell’Agricoltura, Antonello Cracolici, diffida i destinatari entro 30 giorni “a richiedere, presso la Commissione, l’adozione delle misure di salvaguardie al fine di tutelare i produttori del Meridione”. Viene chiesto, inoltre, ai destinatari dell’atto di avviare ogni possibile intervento per salvare il settore da questa gravissima crisi, dichiarando anche lo stato di emergenza per il comparto agricolo.

RAGUSA SERVIZIO IDRICO, ACCORDO IN DIRITTURA D’ARRIVO CON I SINDACATI

images“Siamo molto fiduciosi sul fatto che questa vertenza possa essere chiusa in maniera positiva. La disponibilità del prefetto, Maria Carmela Librizzi, l’apertura dell’Amministrazione comunale e la sensibilità della ditta aggiudicataria del servizio, la cooperativa Pegaso, ci spingono ad essere moderatamente ottimisti”. E’ la dichiarazione che arriva dal segretario territoriale della Fisascat-Cisl Ragusa, Salvatore Scannavino, e dal segretario generale della Filcams-Cgil, Salvatore Tavolino, dopo l’esito del tavolo tecnico di ieri sera in Prefettura sulla vicenda della gestione del servizio idrico in seguito all’affidamento del Comune che ha messo a rischio il futuro occupazionale di sei persone. La strada di rimpinguare le somme dei ribassi d’asta sembra quella più accreditata per garantire il riutilizzo dei lavoratori che in questa prima fase sono rimasti senza occupazione. Ora ci saranno delle verifiche tecniche da portare avanti da parte dei responsabili della coop. Ma sembra proprio che la strada in questione possa essere praticata sino in fondo per cui la salvaguardia occupazionale sarebbe garantita in maniera integrale e le polemiche di questi ultimi giorni rimarrebbero solo un ricordo. Sarebbe, insomma, dato seguito ai contenuti del protocollo d’intesa che le parti avevano sottoscritto il 24 dicembre scorso sempre in Prefettura. “La nostra soddisfazione è tangibile – dice Scannavino – anche se, come è naturale, in questa fase vigileremo per verificare che tutto il percorso, così come è stato prefigurato, possa essere rispettato. Dobbiamo ringraziare il prefetto di Ragusa per la capacità di mediare che ha dimostrato e per la sensibilità manifestata nei confronti di tutti gli attori di questa complicata vicenda, non dimenticando l’enorme attenzione dimostrata nei confronti dei lavoratori”. E aggiunge Tavolino: “Non dobbiamo dimenticare che, per legge, in seno a queste cooperative sono impiegati anche soggetti svantaggiati che, nel caso in cui fossero rimasti senza lavoro, avrebbero avuto difficoltà, senza considerare la crisi economica imperante, a ricollocarsi. Per cui è stato ben gradito il sostegno che è arrivato dal prefetto non dimenticando la disponibilità della coop e dell’Amministrazione comunale ad addivenire a più miti  consigli per raggiungere una intesa soddisfacente per tutti. Nei prossimi giorni vedremo in che modo troverà applicazione questo complicato percorso”.

BARBARI A PALAZZO

BarbariCominciamo con la crisi Partecipiamo – Cinquestelle.  Segnale inequivocabile di Giovanni Iacono che insieme alla consigliera Castro evita di recarsi alla seduta con il risultato evidente del crollo di maggioranza. Quel che preoccupa non è però il numero dei grillini, – uno sta in Costa Rica in cerca di fortuna; l’altro, il bellissimo dissidente Salvo Dipasquale, anch’egli assente, permane nella sua stato di inviolabile contaminazione – ma la visione siddhartiana del governo Piccitto che seduto sulla riva del fiume attende che tutto passi. Come si concilia questa tattica dell’attesa con la propaganda del fare, del risolvere, del cambiare il mondo? La risposta è complessa ed è di natura psicomeccanica: ritengono che la presa di potere equivalga ad un successo compiuto esaustivo e da lì non si muovono e vanno assumendo una postura autistica che si rompe solo con qualche strillo difensivo. Hanno ottenuto la presidenza? Sono contenti! ed infatti hanno dato carta bianca al sindaco per la riappacificazione con Partecipiamo.  E qui le cose si complicano. Tutti aspettano la donna in giunta, ma Iacono non sembra  propenso a cambiare genere e a farsi due tette per ottemperare ai dettami che impongono l’accesso femminile nelle stanze del potere. Esce Salvatore Martorana? No. Esce Stefano Martorana come chiedono da sei mesi i consiglieri? No, i Martorana non si toccano. Un consiglio agli operai dell’idrico – i sei rimasti fuori dall’appalto –  cambiate identità, falsificate i documenti: una sfilza di Martorana e siete a posto. Cosa dice il sindaco su questa storia dell’appalto idrico? “Se l’acqua scorre nei rubinetti dei ragusani, tutto va bene”. Minchia diventau filosofo, il nostro ragazzo! In effetti un po’ del piccolo Buddha ce l’ha. Carino, con la pancetta di chi non ha il tempo per dedicarsi al proprio corpo, il sedere che scoppia sotto quell’impermeabile tecnico…spetta a lui trovare la soluzione ed è inutile che spieghi quanto il suo movimento sia orizzontale e fluido  e  quindi, per dirla in due parole, parecchio inconcludente… Ora, comunque, serve che qualcuno si dia una mossa! Basta con la gelatina vogliamo carne viva piena di sangue.. . come quelli del Pd. Se i grillini mancano di eleganza, il duo D’Asta e Chiavola ha la grazia dei robottini da fumetto giapponese. In scena Renziball con il principe ragusano dei coltelli “Io-io-io-una lama e sto da Dio” che deve prendersi il partito senza lasciare neanche un’anima viva.  Non sopporterebbe neppure un filo d’erba nemico. Dato che Giorgio Massari non gli appartiene- d’altronde è uomo da pensiero denso, ottime letture, posizione universitaria, ed  è chiaro che al deputato gli si scateni una forma allergica –  Dipasquale ha spedito i due suoi soldatini all’attacco per eliminare il  capogruppo.  Quel che è accaduto è veramente sintomatico non perché rappresenti la mancanza di tatto o di rispetto verso un consigliere più anziano, con maggiore esperienza e via dicendo, quanto per il profilo barbaro della presa del partito.  Martedì mattina D’Asta e Chiavola presentano agli uffici di presidenza del consiglio la seguente comunicazione: “ Essendosi riunito il gruppo Pd si è stabilito che al posto di Massari il capogruppo sarà il dottore D’Asta”. Vogliono farselo fuori per via burocratica, ok; c’è però una problema. I tre non hanno stabilito alcunchè, né votato, e non c’è stata nessuna convocazione ufficiale della riunione. Se quindi i due pretoriani devono portare al gran capo su un vassoio d’argento la testa di Massari serve che la pugnalata sia data attraverso le regole: convocazione, votazione e zac ghigliottina. Dilettanti. Giorgio Massari vuole una coltellata cesariana, visibile, palese. Ha ragione. Ed infatti appena saputo del tentativo goffo basato su una falsità ha inviato un’altra nota agli stessi uffici di presidenza dichiarando che poiché non si era tenuta alcuna riunione del Pd, il capogruppo rimaneva invariato. Ci vuole maestria e coraggio per diventare dittatorelli… Bocciati. Non hanno superato il primo dan pugnalata e fuga; che stiano più attenti quando il Maestro si esibisce! Una brevissima considerazione per sottolineare la volgarità dei tempi. Mario Chiavola, uomo proveniente da An, e poi seguace di ogni avventura del principe del trasformismo, essendo appena entrato nel Pd dovrebbe avere il buon gusto di non partecipare alle operazioni di guerra, solo assistere: osservatore di parte, quella che vince, dovrebbe bastargli  Lo vedete che alla fine, gira e rigira, gli indugi dei cinquestelle sono lunghi sì come un estenuante pomeriggio di dolce far niente in una terrazza panoramica, ma almeno la vista è pacifica, e se ti annoi e ti si smuovono i nervi c’è una certezza: il tempo poi cambia e bisogna inventarsi qualcosa.

SIT IN DAVANTI AL PARLAMENTO SICILIANO DEI DIPENDENTI DELLE EX PROVINCE

DIPENDENTI SIT IN A PALERMOI dipendenti delle 9 ex province siciliane hanno protestato martedì pomeriggio davanti a Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano, in concomitanza con l’inizio dei lavori di aula, per sensibilizzare la deputazione regionale ad approvare la legge di riforma sui liberi consorzi comunali che ha lasciato gli enti di area vasta in mezzo al guado dopo l’impugnativa del Governo alla norma approvata dall’Ars lo scorso mese di luglio. Senza l’approvazione della nuova legge, la situazione finanziaria delle 9 ex province siciliane è pesante perchè è previsto un prelievo forzoso di 120 milioni di euro da parte dello Stato. Il braccio di ferro tra Roma e Palermo riguarda tre norme: il voto ponderato per l’elezione del presidente del libero consorzio comunale, la non eleggibilità della giunta e che non sia automatica la scelta dei presidenti dei liberi consorzi comunali con i sindaci delle città metropolitane. Il parlamento siciliano si è bloccato su una questione elettorale, insomma se far far per legge il presidente della citta metropolitane di Palermo, Catania e Messina rispettivamente a Orlando, Bianco e Messina. E mentre all’Ars si litiga per una poltrona, 6500 dipendenti provinciali non sanno quale sarà il loro futuro e, cosa ancora più grave, servizi di primaria importanza come l’assistenza ai disabili, la manutenzione delle scuole e l’illuminazione delle strade provinciali non sono assicuarti perche tutte le province siciliane sono vicine al fallimento. 

17 APRILE 2016 VOTA SI’ PER FERMARE LE TRIVELLE

 

trivelleIl 17 aprile 2016 il popolo italiano sarà chiamato a votare per il Referendum contro le Trivelle in mare. L’invito è di votare SI’ per abrogare la norma introdotta dall’ultima Legge di Stabilità che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas che insistono nella zona di mare vicina alla costa di non avere più scadenza. Con la Legge di Stabilità 2016, infatti, le licenze già in essere entro le 12 miglia dalla costa sono diventate “sine die”. Le trivelle sono il simbolo tecnologico del petrolio: vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. La vera posta in gioco di questo Referendum è quella di far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale per un’economia più giusta, rinnovabile e decarbonizzata. Non dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile, ma affermare la volontà dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale. Per pochi barili di petrolio non vale certo la pena mettere a rischio il nostro ambiente marino e terrestre ed economie importanti come la pesca e il turismo, vere ricchezze del nostro Paese. Intanto, mancano strategia e scelte concrete per realizzare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati nel vertice di Parigi per combattere i cambiamenti climatici, in cui si è sancita la volontà di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5°C. Quindi il vero quesito è: Vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione? Al Referendum del 17 Aprile inviteremo i cittadini a votare SI’, perché vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta. Si è costituito anche a Ragusa il Comitato provinciale “Vota SI’ per fermare le trivelle” per unire le forze di tutte le organizzazioni sociali e produttive affinché la campagna referendaria diventi l’occasione per mettere al centro del dibattito pubblico le scelte energetiche strategiche che dovrà fare il nostro Paese, per un’economia più giusta e innovativa. Per far vincere il SI’, apertura della campagna referendaria questo venerdì 18 alle ore 18,30 alla sala Avis di Ragusa.

CRESCE L’ATTESA PER LO SPETTACOLO DI FLAVIO INSINNA A RAGUSA

flavio insinnaC’è grande attesa a Ragusa per l’appuntamento che si terrà il prossimo 9 aprile al teatro tenda. Un grande spettacolo, interamente dedicato alla solidarietà, che avrà come protagonista assoluto il “re del preserale di Raiuno”, ovvero l’attore e conduttore tv Flavio Insinna. Un evento promosso dalla Consortile Ergon, leader regionale nel settore della grande distribuzione con le insegne Despar, Eurospar, Interspar e ancora una volta pronta ad aprirsi al territorio per sostenere le realtà che si occupano dei più deboli. Da qui l’idea di organizzare uno spettacolo che sarà in grado di portare a Ragusa uno degli artisti italiani più bravi e noti ma soprattutto di regalare un sorriso a chi ne ha bisogno, offrendo il ricavato dello spettacolo a tre associazioni di forte impegno sociale. E’ il caso dell’Anffas di Ragusa, che assiste i ragazzi disabili, della Lilt, la lega italiana lotta contro i tumori, e del Centro Risvegli Ibleo che è punto di riferimento per le famiglie dei pazienti in coma. In questo contesto si inserisce lo spettacolo del 9 aprile di Insinna che insieme alla sua “Piccola Orchestra” presenterà lo spettacolo dal titolo “La macchina della felicità”, tratto dal suo omonimo libro.  “In particolare con il ricavato dello spettacolo – spiega Concetta Lo Magno, direttrice dell’area marketing di Ergon – verrà acquistato un ecografo portatile necessario alla Lilt, saranno inoltre coperte alcune spese per la ristrutturazione della casa famiglia dell’Anffas e si darà un contributo concreto per il progetto di telemedicina del Centro Risvegli Ibleo in modo da consentire il monitoraggio in tempo reale dei pazienti presenti nei reparti ospedalieri”. Per informazioni è possibile contattare il numero 3385231905 mentre i biglietti possono essere acquistati presso tutti gli abituali punti vendita box office.

Inchiesta Coni Ragusa su un quotidiano nazionale – Denunciato Sasà Cintolo in procura

1 (3)Nella prima pagina di Libero di lunedì 14 marzo campeggia il titolo “Brogli e soldi spariti: l’altro doping del Coni” – “Dai conti svuotati a Ragusa ai buchi milionari nei bilanci della Tv del tennis”. Ragusa torna sulla stampa nazionale per una inchiesta, pubblicata sulla pagina nove del giornale con titolo “Il responsabile di Ragusa sospeso per l’uso di carta di credito”, dove si approfondisce il “Caso Sicilia”. Nell’articolo di Giacomo Amadori, si legge “L’ultimo caso eclatante riguarda il Comitato provinciale del Coni di Ragusa. A gennaio l’Ufficio Vigilanza ha concluso le verifiche, relative al periodo 2006-2015, sul conto corrente acceso dal comitato presso una banca cittadina. La relazione di Befera contiene – la segnalazione di gravi irregolarità amministrativo contabili – ed è stata inviata – alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa in data 29 gennaio 2016 (poi seguita da denuncia querela dell’11 febbraio 2016) e alla Corte dei Conti (…) al fine di verificare eventuali ipotesi di condotte appropriative e distrattive -. Per questo è stato sospeso dal suo incarico il responsabile del Coni di Ragusa Rosario Cintolo. Un nome non insignificante nel panorama politico siciliano. Infatti è stato capogruppo di una lista che sosteneva l’ex sindaco Pdl Nello Dipasquale, passato dalla Dc al Cdu, a Forza Italia e infine, nel 2014, al Pd che oggi Dipasquale rappresenta all’Ars. Cintolo, a margine dell’audizione in cui gli sono state contestate le accuse, ha difeso il proprio buon nome e non ha nascosto gli stretti rapporti con la politica e con il sottosegretario Davide Faraone. Quest’ultimo, secondo una fonte di Libero, avrebbe personalmente contattato i vertici del Coni per chiedere chiarimenti sull’indagine in corso. Cintolo aveva aperto un conto dieci anni fa e in audizione ha dichiarato che – non ritenne di comunicarne l’esistenza (…) anche in considerazione del fatto che tutte le somme venivano spese al fine della gestione della Scuola regionale dello Sport -. Sul conto tra il 2006 e il 2012 sarebbero entrati 837 mila euro della Regione e ne sarebbero usciti 792 mila in assegni, di cui 5 circolari; 628 milioni erano intestati al Comitato provinciale ragusano, a Cintolo, al segretario e alla Scuola. 37 mila sono stati invece prelevati in contanti. Nel 2012, quando il Coni ha disposto la chiusura di tutti i conti correnti dei comitati locali, quello di Ragusa è rimasto aperto. A fine febbraio il responsabile della Vigilanza ha smontato la difesa di Cintolo: -Ha reperito e fornito un insieme destrutturato di documenti (contratti, fatture …) incompleto (…) che non è oggettivamente relazionabile ai movimenti in uscita dal conto in esame (se non in minima parte) – e – non risulta identificabile, sulla base della documentazione fornita, la finalità istituzionale della spesa e non risulta rintracciabile l’utilizzo del denaro che ne è seguito -. Con queste carte in mano Befera ha denunciato Cintolo in procura. Senza preoccuparsi dei suoi amici”.

INTERVENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE PER IL DECORO DI RAGUSA

download (1)Nei giorni scorsi il Comando di Polizia Locale, nell’ambito dell’attività di monitoraggio e controllo sul fronte del decoro urbano e della sicurezza, ha avviato un’attività di ripristino e chiusura degli accessi in alcuni edifici abbandonati presenti nel territorio comunale, con particolare riferimento alla zona di Ragusa Ibla. A seguito dell’attività effettuata gli accessi degli immobili controllati sono stati bloccati per evitare anche occupazioni abusive. Nell’ambito della medesima attività di controllo sono stati inoltre rimossi un centinaio di manifestini abusivi presenti nelle vetrate delle attività commerciali del Centro Storico Superiore, soprattutto nelle zona di via Roma, Corso Italia e Piazza Cappuccini. “L’attenzione, da parte degli agenti della Polizia Locale – sottolinea il vicesindaco con delega alla Polizia Municipale, Massimo Iannucci – è massima ed orientata sui molteplici aspetti che compongono la tutela del decoro urbano. Questi interventi seppur apparentemente di minore impatto, rappresentano dei punti essenziali per offrire, sia ai residenti che ai visitatori, una sempre migliore immagine della nostra città”.

LE ABITAZIONI DELLE CONTRADE RURALI DI RAGUSA PRESE DI MIRA DAI LADRI

Mario   Chiavola (2)E’ di nuovo allarme nelle contrade ragusane e modicane di Bussello, Cinquevie e Mauto che, a livello territoriale, sebbene appartengano a due Comuni differenti, sono contigue. A segnalare vere e proprie azioni predatorie nei confronti dei residenti delle zone in questione è il consigliere comunale a palazzo dell’Aquila Mario Chiavola. “Gruppi di malviventi muniti di furgoni – dichiara Chiavola – svaligiano le abitazioni di suppellettili ed elettrodomestici tentando il furto anche quando i proprietari sono in casa. I residenti, molto allarmati, si sono addirittura organizzati con ronde per individuare i numeri di targa e segnalarli alle forze dell’ordine. Proprio gli stessi residenti chiedono un incontro con il sindaco di Ragusa per poter essere rassicurati in merito ad un monitoraggio più continuo delle forze dell’ordine. La sicurezza di una vita serena e sicura nella propria abitazione è un diritto sacrosanto per cui auspico che il sindaco Piccitto, da me sollecitato tramite i suoi uffici, si metta a disposizione per un incontro chiesto dai residenti di queste contrade rurali”.

GESTIONE SERVIZIO IDRICO AL COMUNE DI RAGUSA, LA CISL: “ANDRANNO PERDUTI SEI POSTI DI LAVORO”

downloadLa Cisl esprime la propria perplessità dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di Ragusa di andare avanti nell’affidamento della gestione del servizio idrico sebbene ciò comporti, a partire dal 16 marzo, l’interruzione del rapporto di lavoro con sei unità. “Il sindacato – dicono il segretario generale Venera Carasi e il segretario territoriale Salvatore Scannavino – ha cercato, in tutti i modi, di tutelare i posti non previsti dal nuovo capitolato. E’ stata pubblicata la determina di aggiudicazione e abbiamo preso atto con dispiacere che ogni tentativo di concertazione è finito in fumo. Esiste, comunque, un barlume di speranza. Così come emerge anche dalle dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di maggioranza secondo cui l’Amministrazione Piccitto avrebbe garantito che nessun posto di lavoro andrà perduto e che gli esuberi saranno reimpiegati in altri servizi. Noi speriamo naturalmente che possa essere così. Abbiamo comunque già inoltrato richiesta in Prefettura per l’istituzione di un tavolo di concertazione come recita il protocollo d’intesa siglato il 24 dicembre scorso. Ci auguriamo che non siano le solite promesse e che qualche risposta concreta possa davvero arrivare”.

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