Mercoledì pomeriggio sono state ufficialmente presentate e protocollate al Comune di Ragusa le dimissioni del dottore Giovanni Iacono da presidente del consiglio comunale. Una scelta politica per dare un segnale di protesta per l’emendamento firmato dal deputato Nello Dipasquale riguardo le royalties e la legge su Ibla. Si attende ora la votazione finale all’assemblea regionale siciliana per capire se la proposta passerà, danneggiando fortemente la città di Ragusa, o verrà cassata o bocciata. Il gruppo consiliare cinquestelle mercoledì pomeriggio in aula ha ribadito sostegno e solidarietà all’ormai ex Presidente del civico consesso.
Archivio della categoria: attualità
RAGUSA, COTTIMO FIDUCIARIO PER L’APPALTO DEI LAVORI NEL PARCO URBANO DELLE VALLATE SANTA DOMENICA E CAVA GONFALONE
Sull’home page del sito del Comune, nella specifica sezione dedicata alle gare ed appalti, è pubblicato l’avviso relativo al bando di gara, a mezzo di cottimo fiduciario, relativo agli interventi per la valorizzazione e fruizione del “Parco urbano delle Vallate di Santa Domenica e di Cava Gonfalone. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 7 marzo prossimo. L’importo a base di gara dei lavori è fissato in euro 146.135,7. “Si tratta – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Salvatore Corallo – di un secondo intervento in quello che possiamo considerare un autentico parco nel cuore della città, che fa seguito ad una prima importante opera di pulizia complessiva delle vallate che è stata attuata con la piena collaborazione dell’Azienda Foreste Demaniali in virtù di una convenzione sottoscritta con il Comune. E stata infatti già eseguita un’articolata attività di tracciamento, disboscamento, scerbatura di tutta l’area con particolare riferimento alla eliminazione di piante infestanti”. “La gara d’appalto che abbiamo adesso previsto – aggiunge il vice sindaco con delega ai centri storici, Massimo Iannucci – ci consentirà di ripristinare gli splendidi percorsi naturali delle Vallate di Santa Domenica e di Cava Gonfalone, un “fiume verde” che scende verso il centro storico di Ragusa Ibla e che trova naturale sbocco nel quartiere San Paolo. La ricostruzione dei muri di contenimento, la creazione di rampe di collegamento dei diversi terrazzamenti, la sostituzione di vecchie passerelle, la creazione di scalinate, interventi tutti previsti nell’appalto, serviranno a rendere fruibile alla collettività il grande parco che unisce i centri storici della città”.
Laboratorio politico Berlinguer sull’emendamento Dipasquale: “illegittimo e inconcludente”
Il Laboratorio politico Berlinguer di Comiso interviene sulla questione royalties e cancellazione Legge su Ibla. “Si riaccendono i riflettori sulla politica iblea. Dopo un periodo di lungo silenzio con l’emendamento sulle Royalties, rientra in scena l’on. Nello Dipasquale che, da nuovo adepto del PD ragusano, ignora le normative e le indicazioni del decreto legislativo 625/1996, scatenando polemiche e dissidi tra i politici della provincia di Ragusa, gli Amministratori locali, i Presidenti di Consiglio e i Consiglieri Comunali. Come le norme vigenti prevedono, le Royalties spettano di diritto solo ai comuni nei quali giacciono i pozzi petroliferi e vanno esclusivamente utilizzate per interventi di sviluppo dell’occupazione e ripristino dell’ambiente e dell’attività economica, garantendo e tutelando le migliorie del territorio e non possono essere adoperate per le spese correnti. Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso, prendendo in esame l’argomento più dibattuto in questi giorni nella provincia, condivide la posizione di Legambiente, che boccia l’emendamento sulle Royalties dell’on. Nello Dipasquale definendolo illegittimo e inconcludente. Altresì il Laboratorio politico Berlinguer di Comiso non comprende come alcuni amministratori locali abbiano apprezzato l’emendamento presentato dall’onorevole ragusano, che non ha convinto nè i suoi concittadini nè tantomeno gli abitanti dei comuni limitrofi, oramai avvezzi alle mosse politiche mascherate da gesta generose”.
I COMITATI DI POSSIBILE (PIPPO CIVATI) DI RAGUSA, COMISO E ISPICA APPREZZANO IL GESTO DI DIGNITA’ ISTITUZIONALE DI GIOVANNI IACONO
I comitati Possibile di Ragusa, Comiso e Ispica manifestano il loro apprezzamento per la decisione di Giovanni Iacono di dimettersi dalla carica di presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, in nome della dignità istituzionale della città e in aperta polemica con l’On. Nello Dipasquale, primo cittadino di Ragusa per due legislature ed oggi deputato all’Ars che ha presentato un emendamento all’art.8 della finanziaria che prevede una ripartizione percentuale delle royalties derivanti dalle estrazioni petrolifere ricadenti nel territorio di Ragusa tra il capoluogo ibleo (70%) e gli altri comuni che hanno aderito al nascente Libero Consorzio Ibleo (30%). “La ratio di questa discutibile e illegittima iniziativa – scrive il comitato Possibile – non può che risiedere nell’allargamento del potenziale bacino elettorale dell’On. Dipasquale in vista delle elezioni regionali o nazionali del prossimo anno nonché in un egoistico colpo inferto all’attuale giunta Piccitto e di riflesso all’intera città. A riprova della gravità della situazione venutasi a creare vi è il fatto che tale “furto” ha avuto il benestare della stessa commissione bilancio dell’Ars, ignorando o più realisticamente bypassando surrettiziamente la normativa nazionale e regionale che disciplina le concessioni e che prevede, per ovvie ragioni, royalties ad esclusivo appannaggio dei Comuni sul cui territorio insiste l’attività estrattiva. Come se non bastasse, l’emendamento si pone in netto contrasto con le norme in materia di finanza pubblica: la Regione non può ingerire in alcun modo nella gestione delle entrate di un Comune a meno che queste non derivino da finanziamenti regionali. Sorprende inoltre l’improvviso interesse di alcuni Sindaci del comprensorio ibleo i quali hanno sottolineato la bontà dell’emendamento proposto, probabilmente ingolositi dalle significative entrate che le royalties hanno garantito al comune di Ragusa negli ultimi 2 anni. Dato il disastro contabile della Regione, sotto la scure dei tagli è finita anche la legge su Ragusa Ibla che non sarà più finanziata con i fondi previsti dalla legge regionale n°61 del 1981 ma dalle aleatorie entrate derivanti dalle royalties medesime. Si vuole ricordare, inoltre, all’On. Dipasquale – che ha estratto dal cilindro questa trovata degna di un maldestro prestigiatore – che le royalties sono entrate aleatorie e straordinarie e pertanto non possono essere utilizzate a copertura di spese correnti e tanto meno utilizzate per finanziare la legge su Ibla. Per queste ragioni i Comitati Possibile di Ragusa, Comiso e Ispica esprimono la loro solidarietà politica a Giovanni Iacono e sottoscrivono il suo invito alla mobilitazione affinchè la dignità della città di Ragusa non venga svenduta da chi con disinvoltura (la stessa con la quale si passa da Forza Italia al PD ) ne fa merce di scambio per salvaguardare il proprio scranno a Palazzo d’Orleans”.
RAGUSA, GESTIONE DELLE STRISCE BLU: QUALCHE TENSIONE TRA OPERATORI E CITTADINI
“Continuo a ricevere segnalazioni su atteggiamenti non proprio consoni al ruolo da parte degli operatori del servizio di gestione delle strisce blu ossia degli stalli a pagamento curati dalla ditta Tmp di Portici. I cittadini utenti, a volte, si trovano a dovere fare i conti con situazioni non proprio semplici e chiedono la piena assistenza da parte degli stessi operatori che, in alcuni casi, non adotterebbero un atteggiamento professionale e, anzi, utilizzano un modo di fare che ha creato più di qualche tensione. Accade, ad esempio, che le indicazioni fornite dall’operatore siano differenti da quelle invece comunicate dalla sede di viale Tenente Lena. Ma ritengo, nell’interesse di tutti, che l’Amministrazione comunale debba vigilare, attraverso il comando di polizia municipale, per fare in modo che la qualità del servizio reso, trattandosi di una gestione curata per conto del Comune, possa essere sempre più elevata”. Sono queste le riflessioni che arrivano dal consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, dopo che lo stesso ha raccolto l’ennesima segnalazione su comportamenti poco garbati da parte del personale della ditta in questione”.
LEGGE SU IBLA: ANTICA IBLA LANCIA APPELLO AI DEPUTATI REGIONALI AFFINCHE’ VENGA RIFINANZIATA. “NON E’ UNA QUESTIONE DI MUNICIPALISMO MA DI REGIONALISMO, SEMMAI”
‘Salvare la legge su Ibla prevedendo un finanziamento diretto da parte della Regione e non un rifinanziamento mediante le royalties”. E’ la richiesta che viene avanzata dal Centro Commerciale Naturale “Antica Ibla” all’indirizzo dei 90 deputati Ars che stanno in questi giorni discutendo la Finanziaria regionale. “L’ipotesi di rifinanziare la legge su Ibla mediante le royalties può rappresentare un’opportunità qualora sia davvero l’unica strada percorribile. Ma se ci sono i margini per andare a rivedere questa ipotesi di lavoro, allora crediamo si debba intervenire opportunamente trovando delle risorse che possano consentire il finanziamento della legge su Ibla mediante fondi regionali. E del resto la collettività ragusana ha dimostrato, nel corso del trentennio in cui è in vigore la legge speciale, di aver saputo valorizzare questo sito barocco divenuto, già da una decina di anni, patrimonio dell’Umanità. Ibla, che è location principale (insieme a Scicli e Punta Secca) del commissario Montalbano, rappresenta, assieme a Catania, Palermo, Taormina e Noto, un biglietto da visita per il turista che decide di venire in Sicilia. Un risultato raggiunto anche attraverso la legge speciale su Ibla finanziata dalla Regione. Ecco perché, al di là di ogni bega politica o di ogni scelta amministrativa, chiediamo a tutti i parlamentari di reperire i fondi per la legge speciale attraverso una competenza diretta da parte della Regione, in modo da poter così continuare ad offrire un futuro ad una cittadella storica che ha saputo già catalizzare l’attenzione di migliaia e migliaia di turisti sia italiani che stranieri. Riteniamo che i deputati regionali dovrebbero lavorare tutti insieme per rifinanziare la legge su Ibla trovando adeguate risorse”. Per informazioni ulteriori è possibile scrivere a [email protected] o contattare il numero telefonico 3939556335
GLI UOMINI DEL PRESIDIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE FORNISCONO ASSISTENZA E COLLABORAZIONE AL “PROGETTO CALIPSO”
Le unità che prestano servizio presso il Presidio comunale di Protezione civile all’interno del Porto turistico di Marina di Ragusa, hanno prestato assistenza e collaborazione ai professori Giuseppe Ciraolo e Antony Galea dell’Università di Palermo e dell’Università di Malta che stanno lavorando per il Progetto Calipso nell’ambito del Programma Italia – Malta. Il progetto attuato dal CNR e dall’Unità operativa di base di Ragusa del Dipartimento Regionale di Protezione civile, ha previsto l’installazione nel braccio di ponente del Porto turistico di Marina di Ragusa di un sofisticato sistema di controllo che consentirà il monitoraggio costante del mare e della costa, utile anche a prevenire danni ambientali, e di individuare imbarcazioni e persone disperse in mare, facilitandone così la ricerca. I professori Ciraolo e Galea a bordo del gommone “Prestige” del Presidio comunale di protezione civile, seguiti dal coordinatore Giuseppe Schembari ed altri operatori del soccorso a mare, hanno testato con specifiche attrezzature informatiche la funzionalità del sistema che potrà anche essere utilizzato, grazie ad un apposito programma, dal Presidio comunale di Protezione civile.
APPELLO AI 5 PARLAMENTARI REGIONALI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
Questo l’appello della Confcommercio di Ragusa con il Presidente Salvo Ingallinera: “Il definanziamento della Legge su Ibla potrebbe segnare il definitivo tracollo di un sistema economico, quello Ragusano, già fortemente provato dalla attuale congiuntura economica e di cui la succitata legge è stata uno dei volani più efficaci e che ci ha permesso di puntare decisamente verso il settore Turistico. Sulle Royalties, che pure hanno portato notevoli somme extra bilancio, ancora non riusciamo a vedere tangibilmente gli effetti se non la gestione dell’ordinario. Da un lato non esiste nessun governo in termini di piani di sviluppo Economico e Sociale che vada oltre l’orizzonte temporale dell’anno; dall’altro lato osserviamo iniziative episodiche totalmente scollegate dai veri bisogni della città proprio su iniziativa di chi dovrebbe proporre e tutelare piani di sviluppo a lungo respiro. Osserviamo un quadro sconcertante e disarmante che ci è stato proposto come modello di sviluppo e cioè subire scelte anacronistiche puntando sulle fonti di Energia Fossile che mal si sposano con lo sviluppo Turistico e delle risorse tipiche della città quando è palese che si sta consumando uno degli episodi più turpi dell’ultimo decennio. Una città per competere deve essere in grado di offrire qualità urbana, spostamenti confortevoli, servizi ricreativi culturali e commerciali accessibili all’interno di spazi naturali e ambientali di qualità riducendo la dispersione degli insediamenti con la priorità di recuperare i Centri Storici che hanno toccato , in particolar modo a Ragusa Superiore, livelli di degrado insopportabili. Quest’ultima azione, ad iniziativa del Parlamentare Regionale Locale Dipasquale, aldilà degli errati aspetti Tecno Giuridici, sono politicamente devastanti per il futuro della città e del suo piano di sviluppo strategico. Dobbiamo uscire decisamente dall’improvvisazione e dal pressapochismo che nel caso di specie potrebbe facilmente essere scambiato per ascarismo, per pervenire finalmente ad una visione strategica e concertata per il rilancio della città. Nei fatti le risorse derivanti dal petrolio sono legate alla volatilità dei mercati, appartengono assolutamente ai territori dei giacimenti e solo ad essi debbono essere destinati per le finalità che il governo pro tempore della città decide con assunzione di responsabilità e in coerenza con i piani di sviluppo della città. Lancio un accorato appello alla Deputazione Locale e al senso di responsabilità dell’Assemblea Regionale affinchè si addivenga a cominciare dal rifinanziamento della Legge su Ibla, del Consorzio Universitario per via ordinaria e di tutti gli altri elementi infrastrutturali in modo da non dissipare quel patrimonio di percorsi di produzione, ricerca e innovazione che caratterizzano la nostra realtà locale e che rischiano di essere dispersi”.
DECESSO DELLA LEGGE SU IBLA
Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione VivIbla. “E’ di pochi giorni fa la notizia che ci lascia sorpresi, delusi e amareggiati e anche arrabbiati. Nella legge finanziaria in votazione si legge su proposta anche di Dipasquale in Commissione Bilancio: la legge regionale 11 aprile 1981, n. 61, è annualmente rifinanziata per l’importo di 5.000 migliaia di euro con i proventi derivanti dalle coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio del comune di Ragusa di spettanza del comune medesimo.” E’ un gioco delle tre carte che nasconde l’inadempienza gravissima della regione di non finanziare la legge speciale (mentre dà soldi, a Siracusa ed Agrigento mantenendone di fatto il finanziamento regionale), “costruendo” così un giochetto teso solo a distrarre i creduloni. Il risultato del giochetto è l’umiliazione e il saccheggio di una città capoluogo e del suo patrimonio più pregiato e invidiato in tutto il mondo che viene assimilato a tutto e quindi cessa di essere “’Speciale”. Le somme della legge speciale sono a carico del bilancio pluriennale della regione. Vi è inoltre un evidente problema di legittimità legato al rifinanziamento della stessa legge, di carattere regionale, con risorse proprie del Comune. Risorse, peraltro, assolutamente variabili ed extra rispetto al bilancio comunale perchè non sono di certo entrate tributarie. Considerato che le royalty non sono un privilegio ma il “rimborso” per lo sfruttamento e il rischio potenziale ad esso connesso del sottosuolo di un territorio che è di competenza del comune dove avviene lo sfruttamento, questa manovra è una presa in giro oltre che una vergogna colossale perchè in totale contrasto con la Legge regionale 61/81 e con le leggi istitutive dell’ente territoriale Comune e con la sua autonomia finanziaria. C’è una illegittimità grande quanto una casa dal punto di vista tecnico contabile, l’ente regionale non può intervenire all’interno del bilancio del singolo ente comunale senza ledere l’autonomia dello stesso. Questa entrata straordinaria delle royalty che Ragusa come comune percepisce, non è un dato fisso ma è commisurata alla quantità di petrolio estratto, pertanto le quote, cioè le entrate, visto il calo continuo del prezzo del petrolio, scenderanno sempre più e ci potrebbe essere la seria possibilità che al comune di Ragusa non arrivino i soldi a sufficienza e non solo per finanziare la legge. Inoltre l’aumento dal 10 al 20% della percentuale del prelievo da parte della regione porterà le società petrolifere dell’estrazione ad una riflessione sui futuri investimenti e pertanto sulla convenienza o meno di mantenere i pozzi meno redditizi. La legge 61/81 ha rappresentato e rappresenta per la città di Ragusa e non solo, uno strumento che ha consentito di intraprendere un percorso importante nel recupero di un luogo di valore inestimabile che è riuscito a diventare sito dell’UNESCO grazie all’unico, immenso patrimonio artistico che i nostri padri ci hanno lasciato. Di tutto ciò ne ha beneficiato non solo Ragusa, ma anche tutto il territorio del sud-est che ha visto un incredibile sviluppo turistico i cui visitatori si sono riversati a Ibla e anche in tutto il territorio provinciale. Ibla ha raggiunto percentuali di incremento turistico di oltre il 100%, non si capisce perché deve essere penalizzata. I fondi impiegati hanno visto rivivere e risorgere splendidi palazzi barocchi, chiese, facciate, strade e vicoli medioevali, generando un movimento economico colossale che è sotto gli occhi di tutti. Pur tuttavia nonostante il lavoro svolto c’è tanto ancora da fare, dai parcheggi alla rivisitazione dell’intera rete idrica e fognaria, al recupero di interi quartieri. Sarebbe un gravissimo danno economico non solo per la città di Ragusa ma anche per l’intera provincia se questo percorso di valorizzazione intrapreso nell’81 con l’omonima legge, dovesse non più continuare attraverso il mancato finanziamento della legge. Sarebbe considerato dalla collettività tutta un fallimento e una sconfitta della politica locale e dei rappresentanti provinciali mandati a Palermo per tutelare gli interessi della provincia e della città capoluogo dove hanno raccolto molti consensi. Ibla è un bene e un valore assoluto nell’ambito di tutto il sud-est, tutto il mondo la invidia proprio perché ha conservato una caratteristica unica non presente da nessuna parte: l’impianto urbanistico medioevale e contestualmente una architettura barocca. Inoltre è un sito che può, da solo, porre le basi per uno sviluppo turistico-economico imponente che potrà servire per dare lavoro ai nostri giovani, ai nostri figli. Pertanto invitiamo i nostri rappresentanti a Palermo a non abbassare la guardia e a non rinunciare a lottare per la 61/81, la popolazione ragusana saprà discernere e dare il consenso elettorale a chi difenderà il territorio perché salvare la 61/81 significa difendere l’economia di Ragusa e Provincia”.
ENTI LOCALI SICILIA. MICCICHE’ (FI): “IN BALIA DELLA SORTE, LA REGIONE RITROVI IL SENNO”
TRIVELLAZIONI PETROLIFERE: LEGAMBIENTE RAGUSA INVIA LE OSSERVAZIONI ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE DEL NUOVO POZZO ARANCIO
Sono state depositate da Legambiente Ragusa le approfondite osservazioni alla richiesta di Valutazione d’Impatto Ambientale avanzata dall’Eni per la realizzazione del pozzo Arancio 1. E non potevano che essere negative visto che il sito dove dovrebbero essere effettuate le trivellazioni è localizzato in un’area con livello massimo di tutela per quanto concerne il piano paesaggistico e sottoposta a vincolo di inedificabilità. “E’ assurdo infatti, ha evidenziato l’associazione ambientalista iblea, che in un’area dove ad un comune mortale non verrebbe permesso di costruire neanche un box auto, ad una Società petrolifera si voglia dare il diritto di realizzare un pozzo petrolifero con tutte le opere (sbancamenti, apertura piste etc.) ad esso connesse”. Nella relazione inviata dal Circolo Il Carrubo di Ragusa al Ministero competente si è tra l’altro evidenziato che la postazione dove dovranno essere realizzate le perforazioni dista poco più di due km dalle prime case dell’abitato di Modica e circa tre km dall’abitato di Ragusa. Con una distanza senz’altro maggiore, 5 km dall’abitato di Foggia, la Regione Puglia ha bocciato il progetto di un pozzo petrolifero ritenendolo troppo vicino ai centri abitati. “Risulta evidente – sottolinea Legambiente _ che, in tema di diritti per la salute e per l’ambiente, i cittadini di Ragusa e Modica meritino analoga attenzione rispetto ai cittadini di Foggia”.
LA BATTAGLIA DI IACONO ED IL SENSO POLITICO DIMENTICATO
Mentre si attende che la Regione approvi o cancelli l’emendamento di Nello Dipasquale che vuol gestire i soldi derivati dal petrolio come meglio gli aggrada, togliendoli da Ragusa e dandone qualche manciata in giro per la provincia, il nostro gioiello delle meraviglie, il porto turistico di Marina, torna in prima pagina per il sequestro, per infiltrazioni mafiose, delle azioni Tecnis, Cogip Holding e Artemis SpA. La Cogip ha appunto partecipazioni in Mariblea Service che si occupa dei servizi del nostro porto. Che relazione c’è tra la protesta di Giovanni Iacono con le sue dimissioni da presidente del consiglio e la lotta antimafia che ha portato i carabinieri a sequestrare le azioni della Tecnis? I due eventi che si sono presentati nello stesso asse temporale – solo cinque giorni di distanza – ci conducono a riflettere sulla storia politica e amministrativa dell’ultimo decennio con il deputato Dipasquale referente della voracità e della destrezza degli uomini d’affari e Iacono che nel 2007 intuisce la portata e le conseguenze di una speculazione edilizia che condurrà Ragusa alla morte urbana. Perchè ricordare oggi questa vicenda lontana e rimettere uno di fronte all’altro i due? La ragione è facilmente intuibile: visioni del mondo e sentimenti politici diametralmente opposti che nessuna iscrizione di facciata a qualsiasi partito progressista, oggi il Pd in cui si è ricollocato Dipasquale – tanto per intenderci- può far ricongiungere. L’azione di lotta contro l’amico dei costruttori che Giovanni Iacono allora si intestò – non fu il solo, in verità, a tenere testa all’allora sindaco- fu un seme educativo che germogliò immediatamente nel cuore dei ragusani e che divenne patrimonio culturale di tutti i giovani di quell’epoca. I cinque stelle e il nostro sindaco sono, ad esempio, gli spettatori silenziosi di quegli accadimenti, di quella battaglia – e purtroppo di quella sconfitta -, e quella esperienza ha costituito parte delle fondamenta di ribellione al sistema che li ha condotti all’adesione movimentista per una società migliore, più sana, più giusta, più onesta. Quando Giovanni Iacono sceglie da solo di rompere gli indugi e si rituffa a capofitto nello scontro con Dipasquale in una nobilissima battaglia a difesa della legge su Ibla e a difesa del rimborso che le società di petrolio ci devono, è chiaro che lo fa nella certezza che i ragazzi cinque stelle lo seguano così come quella parte di città progressista che per fortuna esiste e resiste. In queste ore questi aspetti fondamentali della vicenda dimissioni ossia il rinnovato scontro con il “nemico” Dipasquale, e la necessaria comunanza d’intenti con i cinque stelle sono stati però sporcati e volutamente offuscati. La destra e lo stesso Dipasquale hanno iniziato a parlare di fantasiosi e ipotetici appetiti futuri di Iacono per candidature di chissà che anno, e, purtroppo, i cinque stelle, a volte privi di elementare buona educazione politica, invece di respingere la provocazione delle dimissioni hanno iniziato a trastullarsi nei loro sogni di presa totale delle istituzioni. Intanto mercoledì notte si saprà di che morte dovremo morire, ovvero se l’osceno emendamento Dipasquale verrà votato o cassato. Non siamo messi bene: nonostante il buon lavoro fatto dalla deputazione cinquestelle e la motivatissima, logica e ragionata lettera di Piccitto e Iacono alla presidenza dell’Assemblea regionale che smantella a suon di norme l’emendamento, da quelle parti, a Palermo, vince chi governa, e Dipasquale sta sempre dalla parte giusta, quella del potere. E’ chiaro che qualora l’emendamento venisse respinto tutti ne gioiremmo e Iacono dovrebbe tornare a presiedere con rinnovato orgoglio il consiglio comunale, ma in caso contrario? Sì, sarebbe ancor più doveroso che i cinque stelle per esprimere la riconoscenza alla temeriaretà di Iacono che non è improvvisazione, ma perseveranza nella individuazione netta dell’avversario, richiamassero Iacono alla guida del consiglio. Ai cinque stelle serve moltissimo, anche se non tutti percepiscono questo loro stato di bisogno, una compartecipazione al governo della città perché li obbliga ad una costante, anche se difficile e disturbata, connessione con tutto ciò che è altro da loro. Perdere Giovanni Iacono non rappresenterebbe una “liberazione” per tornare alla infantile e falsa purezza che inseguono, bensì un arretramento, l’ennesima chiusura, la certificazione di incapacità a tessere un dialogo, l’impotenza a realizzare l’unità nella diversità in nome di un progetto solido e duraturo per la città di Ragusa. Non capire le mille sfumature sulle dimissioni di Iacono – non ha valenza alcuna se solo annunciate o protocollate o comunicate – significa farsi spostare sul terreno di gioco favorevole a Nello Dipasquale e alle persone che come lui ritengono Ragusa un campo di azione per ogni avventura privata e personalissima. Questa orrida condizione non vale solo per gli affaristi e per la politica che li protegge, ma può essere allargata e divenire condizione necessaria per l’agire indisturbati in assenza di un senso civico profondo e colto che impedisca e individui il male di cui stiamo parlando. Anche il governo cinque stelle per Dipasquale ed i suoi amici, sembra paradossale, deve trasformarsi in avventura politica episodica senza radici, senza ramificazioni. Ed infatti l’ex sindaco con scaltrezza ha lanciato una freccia velenosa a due punte; con la prima denigrava l’azione di Iacono e con l’altra sperava di iniettare ai cinque stelle l’elisir della beata solitudine. La presenza di Iacono dentro il governo cittadino dunque è importante a riconferma di una direzione politica che i cinque stelle possono rappresentare se non dimenticano la storia di questa città.
ROYALTIES, LA CITTA’ DI RAGUSA HA CAPITO IL DANNO DELL’EMENDAMENTO DIPASQUALE
“L’onorevole Nello Dipasquale ha deciso con un emendamento che è stato già approvato dalla commissione regionale di competenza, di stornare una parte rilevante delle royalties derivanti dalle estrazioni petrolifere, ai Comuni della nostra Provincia, quando invece esse spettano di diritto e appartengono al nostro territorio Ragusano. Tutto questo comporterà una riduzione delle entrate per il bilancio del Comune, con la certezza di avere una ulteriore riduzione dei contributi destinati a tutte le associazioni come la nostra,che si occupa di soggetti diversamenti abili e a tutte le altre realtà locali impegnate da tempo nel sociale”: Lo scrive l’Arthai associazione ragusana tutela handicappati invalidi- che aggiunge:” La nostra associazione auspica, infine che il Dr. Giovanni Iacono ritiri le dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale ritornando a ricoprire il proprio ruolo di fondamentale importanza in questo momento di difficoltà in cui versa il nostro Comune”.
Royalties e Legge su Ibla. Spadola (M5S): “I nostri onorevoli all’Ars, ma non solo, devono appoggiare l’emendamento modificativo della Ferreri”
JOIN THE GAME, GRANDE FESTA AL PALAMINARDI
Si è svolta ial Pala Minardi di Ragusa la tappa provinciale del Join The Game 2016. Tantissime le squadre partecipanti, provenienti da tutta la provincia di Ragusa, che hanno dato vita ad un splendida mattinata di partite 3vs3 in contemporanea con le squadre under 13 e 14 di tutte le province d’Italia. per aggiudicarsi la qualificazione alla fase regionale e, in seguito, a quella nazionale che si svolgerà anche quest’anno a Jesolo. Una vera e propria festa del basket, nel quale tantissime famiglie si sono ritrovate nell’impianto ragusano per trascorrere una domenica all’insegna dei valori più belli e più sani di questo sport. Tante le aquilotte biancoverdi della Passalacqua spedizioni Ragusa, che hanno preso parte alla manifestazione. Nella categoria Under 13, in particolare, ben cinque squadre su otto erano targate Virtus Eirene: due composte dalle 2003 di coach Svetlana Kouznetsova e tre composte dalle 2004 di coach Yvan Baglieri. Ottimo anche il risultato finale. Una delle squadre “2004” ha infatti disputato la finale, poi persa contro le ragazze 2003 della Fortitudo, ma ad avvalorare ancora di più il risultato delle giovani promesse della Passalacqua, c’è il fatto che erano le più piccole del torneo, e che rischiano, tra l’altro, di qualificarsi alla fase regionale in caso dovessero passare le prime due classificate.
“CASO CAMPO”, IL PRESIDENTE MARINO DENUNCIA: “CALPESTATO IL RUOLO DELLA COMMISSIONE TRASPARENZA DEL COMUNE DI RAGUSA CHE NON PUO’ ESSERE UTILIZZATA DALLA MAGGIORANZA PER FINI POLITICI”
“Le ultime sedute della commissione Trasparenza non erano state certo fatte per assolvere o per condannare la Campo. L’obiettivo della relazione finale, oltre ad illustrare i fatti rispetto agli elementi raccolti, è quello di fare emergere eventuali anomalie tecniche concernenti la predisposizione dei bandi piuttosto che l’operato di alcuni dirigenti e funzionari. La commissione Trasparenza non può permettersi di fare politica come, invece, intendono fare i consiglieri della maggioranza a Cinque Stelle che hanno diffuso i contenuti di una controrelazione che, a quanto pare, mira a riabilitare completamente l’ex assessore per concretizzarne il reintegro in Giunta”. Lo dice la presidente della commissione Trasparenza, Elisa Marino, secondo cui si stanno portando a compimento delle scelte che “rischiano di animare una deriva pericolosa rispetto al concetto di democrazia che dovrebbe essere il punto di riferimento di ogni eletto di palazzo dell’Aquila. E invece – aggiunge la Marino – con un colpo di mano censurabile, si vuole sostituire la relazione che avevo predisposto con un’altra che, di fatto, “benedice” la Campo. Insomma, sembra proprio che, a questo punto, la commissione sarà strumentalizzata, diventando a uso e consumo dei consiglieri Cinque Stelle. E’ opportuno precisare che la controrelazione non è stata ancora ufficialmente presentata in seduta ma i contenuti sono già stati diffusi alla stampa come se ci fosse una strana fretta di raggiungere l’obiettivo. Naturalmente, come presidente della commissione Trasparenza, non intendo scendere nel merito politico della questione, ma non posso fare a meno di sottolineare che questa forzatura nulla ha a che vedere con la favorevole conclusione di un percorso nel corso del quale erano stati auditi i soggetti interessati. Sono davvero indignata per quanto accaduto. La commissione Trasparenza, anche per il contributo che ha fornito, non merita di essere calpestata sotto i piedi in questo modo. Qualcuno dovrà assumersene le responsabilità dinanzi a tutti i cittadini”.
L’associazione Partecipiamo esprime il suo apprezzamento per il gesto di alto profilo politico del Presidente del Consiglio del Comune di Ragusa, Giovanni Iacono
“La seconda carica istituzionale del Comune di Ragusa ricoperta in questi anni da Giovanni Iacono è stata diretta con grande spirito di servizio per il bene di questa città e di ogni singolo cittadino, in maniera imparziale e super partes e dando decoro e dignità alla istituzione stessa. Le dimissioni rappresentano una fortissima azione di protesta e di difesa della città di Ragusa, del suo territorio, dei suoi cittadini, di fronte a ciò che riteniamo un azione legislativa nefasta e parziale portata avanti dal Consigliere Regionale Nello Dipasquale”. Così la lista Partecipiamo che aggiunge:” Giovanni Iacono si dimette in segno di protesta contro chi utilizza le Istituzioni per vendicarsi dell’amministrazione che lo ha sconfitto! Una protesta forte nella quale offre se stesso a difesa del ruolo delle istituzioni che vengono vilipese dall’uso distorto di norme ‘ad personam’. Con l’emendamento presentato, palesemente illegittimo e strumentale , il consigliere Dipasquale, ha deciso di farsi campagna elettorale con la promessa dei proventi delle Royalties anche agli altri comuni. Noi siamo perchè vengano dati soldi a tutti i centri storici che necessitano di interventi ma con i soldi della Regione, non certo sottraendo somme al Comune di Ragusa. Dipasquale, da sindaco, “berlusconiano di ferro”, a ridosso delle elezioni comunali 2011, faceva la guerra agli altri comuni ed impediva loro di conferire in discarica nel territorio di Ragusa obbligandoli a pagare conti salati fuori provincia. Oggi, ‘renziano di ferro’ si inventa e royalties agli altri comuni attingendo non dalle somme della regione ma dalle somme del Comune che subisce le perforazioni. L’emendamento è diretto a ‘colpire’ solo il Comune di Ragusa e sarebbe l’unico caso in Italia con questa ‘invenzione’ del novello ‘missionario’ alla ricerca perpetua di nuovi creduloni! Se l’Ars, incautamente, dovesse trasformare questa ‘vendetta’ contro la città di Ragusa (rea di aver mandato a casa buona parte della “corte” di Dipasquale) in normativa, si aprirebbe un fronte infinito di controversie giuridiche. Facciamo quindi un appello a tutti i parlamentari regionali che hanno ancora a cuore la Costituzione, lo stato di diritto, e il rispetto delle norme per evitare che la Regione possa scrivere questa pagina più nera del petrolio che si estrae da Ragusa. Con il Movimento 5 stelle siamo alleati in amministrazione a Ragusa e stiamo apprezzando l’impegno dei parlamentari che ringraziamo come vogliamo ringraziare il parlamentare di Forza Italia Giorgio Assenza per l’ottimo ed onesto intervento in aula. Aderiamo all’appello alla Città formulato da Giovanni Iacono, appello a ‘reagire, appello alle forze vitali di questa città, al mondo del volontariato, a tutti coloro che hanno a cuore la città di Ragusa ed il suo territorio per difendere la legalità contro la prevaricazione e i diritti di ogni singolo cittadino di questa comunità”.
Progetto scuola per tutti
La Coop. Soc. Girotondo che opera nel sociale dal 2007, ha attivato il progetto “Scuola per tutti” grazie alla generosità e altruismo del “Club Sahara 4X4” di Ragusa. “Scuola per tutti” è un progetto destinato a ragazzi e ragazze che hanno bisogno di sostegno e guida nel proprio iter scolastico ma le cui famiglie sono prive dei necessari strumenti economici e culturali. Il “Club Sahara 4X4”, che da anni fa dell’impegno sociale la sua strada maestra e vanta un impegno di primo piano con la Protezione Civile, ha deciso di coopartecipare alla realizzazione del progetto “Scuola per tutti” facendo una cospicua donazione. Questa donazione ha consentito la partecipazione totalmente gratuita al progetto di3 minori. La cooperativa Girotondo ringrazia tutti i soci del “Club Sahara 4×4” di Ragusa per la sensibilità dimostrata, per l’impegno nel sociale e per il grande valore dimostrato verso l’istruzione quale fondamento di crescita.
DISCOFORUM 2016
L’azione Cattolica Giovani, il caffè letterario “Le Fate”, gli Scout d’Europa e la Cappella Universitaria di Ragusa quest’anno stanno per dare il via al “Discoforum 2016”, che si svolgerà in quattro incontri e approfondirà il tema delle virtù cardinali. Il primo incontro, dedicato alla virtù della Fortezza, si svolgerà mercoledì 24 alle ore 19.30 presso il Caffè letterario “Le Fate” , in Via Sac. Di Giacomo, 20 – Ragusa. Gli altri tre incontri , dedicati rispettivamente alla Prudenza, alla Giustizia e alla Temperanza si svolgeranno sempre al Caffè letterario “Le Fate” i mercoledì 2,9 e 16 Marzo. Per maggiori info: info@lefate@net – 09321846467.
Congresso provinciale dei Giovani Democratici
Durante il congresso è stato votato all’unanimità il nuovo segretario, il 25enne ragusano Gabriele Licitra. L’assemblea congressuale ha anche votato i 5 delegati che parteciperanno al congresso regionale nelle persone di Giuseppe Prato, Enrico Battaglia, Salvatore Odierna, Stefano Alia e Salvatore Gambuzza. “Sono davvero soddisfatto e contento che questo congresso si sia chiuso all’unanimità.”- dice Licitra – “Questo è un segno di grande maturità che abbiamo mostrato come Giovani Democratici, che farà in modo che nei prossimi anni potremo lavorare in un clima di collaborazione e serenità. Le sfide da affrontare sono tante, penso a percorsi di formazione e partecipazione che ci porteranno a informarci e ad allargarci ai nostri coetanei, all’avviamento di un serio confronto collaborativo con il Partito Democratico provinciale, dove i giovani devono diventare, nella loro autonomia, componenti importanti a cui vengano concessi spazi nei luoghi di partecipazione alla vita del Partito. Siamo l’organizzazione giovanile più grande d’Italia e dobbiamo lavorare muovendoci tra gli ideali del centro sinistra, anche in un ottica europea che non ci vede più come cittadini di una singola comunità ma cittadini dell’intero mondo e le tante “crisi” che attraversano il nostro territorio ne sono l’esempio, a partire dal tema dell’immigrazione per finire al tema dell’agricoltura che investe la nostra realtà”.