“In merito alla nota diffusa alla stampa da parte del legale rappresentante della coop. Pegaso, Antonio La Ferla, nella quale si sostiene che i sottoscritti Salvo Miciluzzo e Gaetano Iacono hanno rifiutato l’invito a sottoscrivere un contratto di lavoro con condizioni economiche diverse dalla ditta che precedentemente si occupava del servizio di lettura dei contatori idrici, dobbiamo puntualizzare che: per tre volte abbiamo incontrato il referente della cooperativa Pegaso e in nessuna di queste è stata avviata una contrattazione sul lavoro da svolgere e sul trattamento economico relativo, ma ci è stato detto e ripetuto che la ditta non aveva intenzione di assumere altre persone poiché intendeva rimodulare l’utilizzo dei dipendenti già in forze alla ditta stessa. In nessun altro momento abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con responsabili della cooperativa e non è mai esistita una offerta nei nostri confronti né in via informale né ufficiale. E’ del tutto falso, dunque, che siamo stati contattati per sottoscrivere un qualsiasi contratto di lavoro e ricorreremo alle vie legali per tutelare i nostri interessi, la nostra rispettabilità poiché riteniamo che la falsità dei fatti così come esposti da La Ferla sia offensiva nei nostri confronti e per ristabilire la verità”. L’ex assessora Stefania Campo, dal canto, per spiegare la vicenda aveva scritto nella sua lettera ai cittadini: “Gli altri due colleghi di mio marito, secondo quanto riferitomi, sono stati convocati dal Signor La Ferla e poichè il nuovo incarico prevedeva una retribuzione inferiore non hanno accettato l’impiego”.
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DIMESSA E AGGUERRITA, STORIE DI CAMPO E DI GIOVENTU’
Ha perso la testa l’ex assessora Stefania Campo. Gruppi di sostegno su facebook, petizioni on line, telefonate, incontri, suppliche, tutto un subbuglio per mostrare al sindaco Piccitto quanto il popolo la apprezzi e la voglia di nuovo in sella. Queste scene melodrammatiche al limite dell’isteria fanno emergere una pochezza politica delle persone coinvolte in questa missione umanitaria “salviamo Stefania”. Stiamo assistendo a qualcosa di veramente divertente e altamente preoccupante; una vicenda politico amministrativa torva per le relazioni tra amministratori, controllori, parenti, viene rigettata e respinta con un no ostinato e puerile, e al posto dei fatti semplici e lineari nella loro bruttezza, si eleva come un contrappeso alle nefandezze di sistema la verginità di questa giovane vittima di macchinazioni misteriose. Non si vuole credere che una ragazza appartenente ad un giro di giovani impegnati nella cultura, nell’arte, possa essere coinvolta anche indirettamente in una roba lontana da quel mondo leggero, grazioso, proiettato ad una purezza ideale. E’ una mini rivolta di casta – loro certe cose non le fanno – che sta eccitando gli animi impedendo una lettura razionale della vicenda. E’ molto simpatico che mentre ci si danna per la scomparsa dei partiti e delle organizzazioni territoriali di massa, la Campo sia riuscita a mettere su un suo movimento con tanto di sezione al bar Prima classe, luogo simbolo del riscatto politico femminile – anche la Sonia Migliore in quel bar riceve simpatizzanti e tesse attacchi- ma non vorremmo che gli stuzzichini degli “apericena” facciano da barriera alle facoltà intellettive, ed allora ve la somministriamo, la logicità politica, col cucchiaino – accompagnabile con gelato, se preferite. Simpatia, carineria, buona favella, bontà, allegria, intelligenza, cultura, indubbie qualità umane sono doni e valori importanti e sicuramente la Campo è portatrice di tutte queste preziosità. Ci siamo? Ok, andiamo avanti, piano, piano, un cucchiaino alla volta. Quando la Campo è diventata assessora, la sua mamma, signora Tinè, poiché aveva un genero che lavorava nella ditta di lettura dei contatori idrici – ricordiamo che in queste cooperative non si entra per concorso ma per chiamata diretta di amici o segnalazioni che possono essere e quasi sempre sono di Palazzo – piano, piano inghiottire lentamente- non doveva occuparsi di quell’appalto e invece lo redige. E questa presa di distanza la dovevano capire e attuare mamma e figlia. Quando l’Agos vince l’appalto e la Stefania Campo va al bar – lo scivolone – qual è il tema dell’incontro? Giù un altro po’ col cucchiaino, forza che ci siamo! Qual è la difficoltà, l’ostacolo, l’impedimento dell’Agos che ritarda l’avvio del servizio? Può essere – giù un’altro po’ di logica che fa diventare grandi!- che l’Agos non volesse accettare le condizioni di pagamento dei letturisti perchè l’appalto era a perdere con quelle retribuzioni? E queste condizioni erano quelle contemplate nel capitolato o qualcosa in più? Ultima cucchiaiata e abbiamo finito. E chi propone, e dove, queste condizioni all’Agos? Che fatica! Il fatto che la Pegaso dica che tutto va a meraviglia, non c’entra nulla, è un’altra partita fra la ditta e l’amministrazione. La Ferla si sta solo posizionando, in questa fase di indizione di grossi appalti- come ditta affidabile. Il fatto poi che la Pegaso abbia ripreso senza essere obbligata il marito della Campo rientra, per non farla complicata, non tanto alla voce caso, ma alla voce “spirtizza”, di La Ferla, si intende. E’ bella la gioventù, ed è bella perchè la passione acceca, perchè ci si innamora dei propri convincimenti, e gli imbrogli, i sotterfugi, le meschinità, non si vedono, non si conoscono, non si ammettono. La Campo si è trovata nel mezzo a grandi cose: un ruolo amministrativo, una mamma molto amorevole, le esigenze familiari, e si è mossa male. Tutta la vicenda è chiara, sta nell’appalto e nelle buste paga. Non ci sono interpretazioni altre. Non è stata colpita la meglio gioventù, è stata lei che è “scivolata”, poi è stata messa alle strette, poi si è dimessa, dopo qualche ora ha promosso, sembra tramite il consorte – la raccolta firme per ottenere chissà cosa. Scusate il tono delle cucchiaiate imboccate a forza, ma fa specie che ragazzi così svegli e attivi si chiudano in una bolla di presunzione e di intoccabilità e non comprendano i meccanismi malati che infettano la società e che fanno male, è vero. Ma come lo dovete cambiare il mondo se non lo guardate in faccia?
Voli aeroporto Catania, M5S chiede chiarezza sulle tariffe e sui finanziamenti per i voli da/per Catania
“Abbiamo chiesto al Governo, al Ministro del Rio e alla Ministra Guidi chiarimenti in merito ai contribuiti erogati dalla SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, alle compagnie aeree per lo sviluppo delle rotte da/per Catania”, ha dichiarato, la deputata Giulia Grillo, Capogruppo 5 Stelle in Commissione Affari Sociali- Sanità e prima firmataria dell’interrogazione parlamentare.” L’atto parlamentare dei pentastellati punta i riflettori sulla necessità che venga assicurata la piena competitività e la trasparenza per tutte le compagnie aeree operanti in loco; allo stesso tempo chiede al Governo se ritenga che i costi dei biglietti aerei dei voli per/da Catania, compresi quelli praticati dalle compagnie low cost, siano in media con i prezzi di mercato. A Catania si è riscontrato negli ultimi tempi un rincaro delle tariffe per i voli, insieme ad un’accentuata penuria di collegamenti da/per le principali città italiane, penalizzando la mobilità e i cittadini.
I CIRCOLI DEL PD DI RAGUSA ESPRIMONO LA PROPRIA VICINANZA AL POPOLO PARIGINO
I circoli del Pd di Ragusa “Pippo Tumino” e “Rinascita Democratica” esprimono la propria vicinanza al popolo parigino e si uniscono al dolore delle famiglie delle vittime. “Un gesto così ignobile e violento non può essere taciuto e noi, a bassa voce, gridiamo il dolore che abbiamo dentro. Accogliamo l’invito che il Partito Democratico nazionale rivolge ai propri dirigenti e militanti nei diversi territori e in ogni città ad organizzare iniziative di solidarietà e di mobilitazione a sostegno della Francia per i fatti gravi accaduti venerdì sera. A nome del partito di Ragusa lanciamo un appello verso tutti coloro che vogliono difendere la libertà. Occorre immediatamente mettere in campo a livello mondiale la necessaria intelligence per arginare il terrorismo, senza perdere la testa e avendo come obiettivo la pace. Le provocazioni del 13 novembre spingono il mondo intero alla risposta violenta contro questi fondamentalisti, ma è pur vero che occorre agire con grande senso di responsabilità e bene ha fatto il nostro primo ministro Matteo Renzi ad annunciare che l’Italia c’è nella lotta al terrorismo. Diciamo quindi no al terrorismo che ferisce le nostre democrazie con la violenza e la paura. Non può esistere un dio che ordini ad un uomo di uccidere altri uomini per cui il fanatismo islamico va condannato senza se e senza ma. La provincia iblea è tra quelle più ospitali nei confronti di questa gente ed è per questo che occorre alzare l’asticella del controllo verso eventuali rischi che potrebbero vederci coinvolti direttamente. Riflettiamo e apriamo gli occhi”.
Sel Ragusa denuncia sversamenti al porto turistico di Marina
Bandiere a mezz’asta al Comune di Ragusa per i gravi fatti di Parigi
Bandiere a mezz’asta a Palazzo di Città quale senso di cordoglio dell’intera città per il grave attentato verificatosi a Parigi. A disporlo è stato il Sindaco Federico Piccitto in seguito all’attentato terroristico verificatosi nella capitale francese che ha causato l’uccisione di centinaia di persone. “Un atto di estrema gravità – dichiara il Sindaco Piccitto – che la comunità ragusana condanna fermamente”.
RAGUSA, L’ASSESSORE STEFANIA CAMPO RASSEGNA LE PROPRIE DIMISSIONI
L’Assessore comunale Stefania Campo ha rassegnato questa mattina al Sindaco, Federico Piccitto, le proprie irrevocabili dimissioni. “Prendo atto di una decisione sicuramente da apprezzare e rispettare – dichiara il primo cittadino – e che per l’ennesima volta dimostra la diversità del nostro modo di intendere il servizio alla città. Una scelta quindi, che fa onore a Stefania, con la quale sono fiero di aver lavorato finora non solo per le grandi capacità dimostrate nel proprio impegno quotidiano ma anche per il preziosissimo contributo umano che ha saputo dare fin dall’inizio del mandato. Sono certo che Stefania saprà chiarire la propria posizione nei tempi e nei modi più opportuni”. Il sindaco, per il momento, terrà le deleghe che erano state attribuite all’Assessore Stefania Campo.
IL SINDACO PICCITTO CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA A MONS. PAOLO URSO VESCOVO USCENTE DELLA DIOCESI
Il Sindaco Federico Piccitto ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria al Vescovo Mons. Paolo Urso. “Il Vescovo Urso i a cui noi tutti riconosciamo le non comuni doti personali, culturali ed umane – dichiara il Sindaco Piccitto – nel corso del suo episcopato è stato il fautore e si è prodigato affinché si concretizzassero una serie di importanti iniziative. Tra le tante voglio ricordare la realizzazione della mensa per i poveri “Ristoro di San Francesco”, la nuova “Casa per il Clero”, la costruzione dei complessi parrocchiali “Pio X” e “Maria Regina”, l’accoglienza dei migranti tramite la Fondazione San Giovanni Battista. Determinante inoltre è stato l’impulso che Mons. Urso ha dato per la realizzazione del progetto “Costruiamo saperi” per il recupero e la valorizzazione di Villa Magni e l’attivazione di tirocini formativi con il progetto “Policoro”, per orientare i giovani al lavoro e supportarli nell’avvio di iniziative economiche”. Nei prossimi giorni verrà promossa al Comune una cerimonia nel corso della quale verrà formalmente ufficializzata la cittadinanza onoraria a Mons. Paolo Urso.
AUTOSTRADA ROSOLINI, MODICA: 500 OPERAI ASPETTANO LO STIPENDIO
Riunione palermitana, davanti alla Commissione Bilancio e Programmazione dell’Ars, con le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil di Ragusa e Siracusa per discutere dei mancati pagamenti alle ditte impegnate nei lavori dell’autostrada Catania- Gela per il lotto Rosolini Modica. Nel corso dell’incontro sono stati confermati i problemi causati dallo stallo nei pagamenti da parte del Ministero, della stessa Regione e del Consorzio Autostrade Siciliane nei confronti dell’azienda impegnata. «Una vicenda paradossale – hanno commentato Nicola Colombo per la Cgil di Ragusa, Paolo Sanzaro, segretario generale della Cisl Ragusa Siracusa, e Stefano Munafò, segretario generale della Uil di Ragusa Siracusa Gela – Un cane che si morde la coda e che non riesce a venire a capo di una situazione che rischia di mettere sul lastrico centinaia di lavoratori. Il Cas, con il proprio presidente, ha dichiarato di non poter ricevere il finanziamento regionale perché non può rendicontare a Palermo le opere fatte per via del mancato accredito delle somme ministeriali. Il Ministero non eroga i 34 milioni previsti, quale quota parte per il 20 per cento totale dell’opera, lamentando al Cas il mancato invio di una parte della documentazione. In tutto questo, almeno cinquecento lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto e di non percepire lo stipendio maturato.» Giovedì prossimo il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane sarà a Roma. Un incontro che dovrebbe servire, negli auspici di tutti, a dirimere gli equivoci esistenti e rimuovere gli eventuali ostacoli burocratici ancora presenti.
IL MARITO DELL’ASSESSORA, IL SINDACO SPIEGHI COSA E’ ACCADUTO
L’associazione “Ragusa in Movimento”, dopo avere riunito il proprio direttivo, in seguito alle vicende dell’ultimora che stanno interessando da vicino la Giunta Piccitto e, in particolare, l’assessore Stefania Campo, ritenuta responsabile di avere esercitato delle pressioni per favorire il marito nell’individuazione dell’attuale posto di lavoro, chiede in via ufficiale al sindaco di fornire spiegazioni alla città attraverso un momento pubblico. “L’episodio, così come lo abbiamo appreso – dice il presidente di Ragusa in Movimento, Mario Chiavola – è senz’altro da stigmatizzare. Ma non è nostra intenzione condannare nessuno se prima non c’è stata la possibilità di spiegare che cosa è accaduto. Certo, se le notizie di cui abbiamo preso contezza venissero confermate così come sono, la gravità dell’episodio imporrebbe all’assessore Stefania Campo di trarne le dovute conseguenze e di rassegnare le dimissioni, non potendo neppure dare adito al sospetto di avere approfittato della propria carica pubblica per favorire un congiunto, in questo caso il coniuge. Auspichiamo che il sindaco non faccia passare altro tempo prima di comunicare le proprie decisioni, o comunque, prima di fare sentire la propria voce alla città, proprio per non lasciare quest’ultima in un limbo di incertezze, con tutti che continuano a interrogarsi su che cosa sia effettivamente accaduto. I ragusani attendono delle risposte”.
RAGUSA, ESENZIONE TARI PER GLI INDIGENTI: SI POSSONO ANCORA PRESENTARE LE DOMANDE
“Alla fine avevamo ragione. E meno male che abbiamo posto la questione in aula”. Lo dice il consigliere comunale Angelo Laporta a proposito della totale o parziale esenzione Tari per gli indigenti, problematica che, appena qualche giorno fa, era stata sollevata dallo stesso Laporta in seguito alle segnalazioni ricevute da numerosi nuclei familiari in gravi difficoltà economiche. “Dopo avere fatto presente quello che stava accadendo all’assessore ai Servizi sociali, Salvatore Martorana – spiega Laporta – sono stato rassicurato sul fatto che chi ha i requisiti, nonostante il termine della scadenza sia stato superato da un pezzo, potrà presentare il modulo, anche ora, per l’esenzione Tari. Il modulo è recuperabile sul sito internet del Comune oppure recandosi direttamente negli uffici dei Servizi sociali. E’ opportuno che, quindi, chi possiede i requisiti non paghi, al momento, la Tari ma si faccia fare il conteggio dagli uffici dopo avere presentato l’apposita istanza di esenzione.Prendo atto del fatto che l’assessore Martorana ha convenuto circa la bontà della richiesta”.
Servizio idrico a Ragusa, l’amministrazione cambia corso
Secondo il Pd l’amministrazione Piccitto sta sbagliando nel riformare l’appalto per la gestione dell’acqua a Ragusa. Ma in verità il lavoro fatto, i finanziamenti ottenuti, i progetti innovativi, le novità positive sono moltissime. L’assessore Corallo spiega: “Partiamo intanto dalla questione delle perdite idriche nella rete cittadina; dopo anni di totale disinteresse ed inefficienza, che hanno perfino portato, appena due anni, fa, una città come Ragusa, ricca di risorse idriche, ad una gravissima emergenza durata oltre 4 mesi, questa Amministrazione ha attuato interventi decisi che hanno consentito una netta riduzione delle dispersioni idriche nella rete cittadina. In più il Comune ha in cantiere ben 5 progetti da 6,3 milioni di euro per il rifacimento di ampi tratti della rete cittadina. Interventi importantissimi che sono rimasti però bloccati per oltre un anno, solo perchè la Regione Siciliana ha deciso così. Ed indovinate da chi è governata? Poi, grazie all’appello che, insieme con il Sindaco, ho lanciato nelle scorse settimane e dopo una lunga serie di viaggi a Palermo, la situazione è stata finalmente sbloccata. Le lezioncine, quindi, andrebbero fatte a chi di dovere. Sui 39 lavoratori del servizio da difendere, non mi esprimo, ricordo – dice Corallo- che esistono delle norme ben precise e molto rigide in merito alle questioni legate al personale ed alle cosiddette clausole di salvaguardia, regolamentate dal codice dei contratti. La gara su base triennale è stata stoppata dalla riforma regionale degli Ato Idrici che rivoluzionava, secondo le previsioni, il servizio. In realtà, come in altri casi, la Regione a marca Pd più che una rivoluzione ha realizzato l’ennesima inutile “gazzarra normativa”, come conferma il fatto che la riforma stessa, come in altri casi, è stata già impugnata dal governo nazionale e giace bloccata, in linea con il totale immobilismo che caratterizza tutti i settori dalle parti di Palermo”.
Il marito dell’assessora: “Io, mammeta e tu”
“Io, mammeta e tu. Ovvero: volevano aprire il Comune come una scatoletta di tonno e, invece, si sono confusi con il contatore dell’acqua!”. E’ il sarcastico commento del sen. Giovanni Mauro, commissario e portavoce di Forza Italia in provincia di Ragusa, appreso dello scandalo scoppiato in queste ore sulle presunte pressioni esercitate da un assessore della Giunta Piccitto per fare assumere il proprio coniuge dalla cooperativa che si occupa della lettura dei contatori idrici nel capoluogo ibleo. “Ho letto la ricostruzione della faccenda – ha detto Mauro – e se solo si fosse verificata anche una minima parte si tratterebbe ugualmente di un fatto assai grave. Ritengo che il sindaco sia moralmente obbligato a riferire all’istante su quanto denunciato. Da liberale e garantista non chiedo ‘la testa’ dell’assessore coinvolto, ma che si faccia chiarezza rapidamente sulla questione che, a quanto pare, non riguarda solo la cooperativa, il dipendente e l’assessore coniuge, ma anche un dirigente e un funzionario del Comune. Insomma, io, mammeta e tu”. “Certo, sul piano politico – aggiunge – non si può evitare di evidenziare che un fatto del genere, in un Ente amministrato dal M5S, che ha puntato sulla comprovata specchiatura morale dei propri militanti, sui curricula, sulla democrazia partecipata e tanto altro, non fa altro che far sospettare o dell’eccessiva ingenuità di alcuni amministratori o sul fatto che, in fin dei conti, quello che a loro importa non è la sostanza ma solamente l’operazione mediatica”.
LA REGIONE NEGA I SOLDI ALL’AEROPORTO DI COMISO
IL MARITO DELL’ASSESSORA, STORIA DI UN’ASSUNZIONE
Lui è il dottore Paolo Sottile, psicologo, al secolo letturista di contatori d’acqua nella città di Ragusa, marito della dolcissima assessora alla cultura Stefania Campo – donna mite e graziosa che emana innocenza al limite della storditaggine – che qui scopriamo interprete del reddito di cittadinanza a tutti i costi, a vantaggio dello sposo. La storia inizia a fine primavera 2014 quando la cooperativa Agos vince la gara per la lettura dei contatori, un servizio che non contempla alcun passaggio di lavoratori dalla ditta precedente alla subentrante tanto che per gli impiegati è previsto il pagamento dopo il risultato a cottimo. Insomma un capitolato vago, con nessuna salvaguardia specifica, mirato all’ottenimento dei dati; ma appena la ditta si aggiudica la gara inizia un pressing concentrico sul presidente della cooperativa per ottenere l’assunzione dei tre letturisti della precedente ditta. I tre – i signori Micilluzzo, Iacono e Sottile – si incontrano con il presidente della Agos in un bar e insistendo per la loro assunzione pretendono persino una cifra fissa mensile di 850 euro, un minimo sindacale non previsto. Il dottore La Mesa presidente dell’Agos non accetta. Passano alcuni giorni e scatta il secondo incontro al bar caffetteria di via della Costituzione. Si presentano Miciluzzo, Iacono e Sottile accompagnato dalla consorte Stefania Campo. La richiesta è sempre la stessa: la certezza degli 850 euro al di là del risultato, del lavoro prodotto, delle letture effettuate. I tre per convincere La Mesa vantano l’esperienza ottenuta sul campo, la conoscenza delle case ragusane, la allocazione dei contatori. La Mesa non si piega. La Campo assiste in silenzio: c’è, sente, non dice una parola. Trascorre qualche giorno e La Mesa viene convocato al Comune di Ragusa per sistemare la faccenda. Si incontrano nell’aula delle commissioni il dirigente dottore Francesco Lumiera, il presidente dell’Agos e un funzionario settore tributi responsabile del servizio Nella Tinè mamma dell’assessora Stefania Campo. La Mesa non ha più tempo, deve far partire il servizio altrimenti, se ancora tergiversa e non si decide, il Comune applicherà le sanzioni giornaliere. I tre vengono assunti. Passa un anno e nessuno conosce questa vicenda. Qualche mese addietro viene indetta una nuova gara. La Agos non si presenta e vince la Pegaso del presidente La Ferla, uomo navigato. Al momento delle assunzioni La Ferla cosa fa? Decide di assumere solo il maritino della Campo e lascia a casa gli altri due. Qui ha inizio, forse per l’amarezza degli altri due ex letturisti, uno strisciante mormorio che raggiunge persino i consiglieri comunali e mette in stato di eccitazione l’opposizione. E’ chiaro che la Campo non doveva – considerato il suo ruolo nell’amministrazione – partecipare ad un incontro con una cooperativa che gestisce un servizio comunale per trattare il destino lavorativo del consorte; è evidente che la signora Tinè suocera del letturista non poteva occuparsi della questione; è lampante che il dirigente doveva accorgersi delle implicazioni pericolose. C’è da storcere il muso per l’impiego di un letturista? Sì, una vicenda bruttina forte. E allora il giudizio complessivo sull’amministrazione Piccitto volge al pollice verso per una mamma e una mogliettina che sfruttano le occasioni offerte dalla pubblica amministrazione? No, anche perchè il sindaco non sa nulla di questa storia, viene raccontata adesso, qui. La questione però è un’altra, a parte i provvedimenti e le conseguenze. Bisogna mettere mano al mondo degli appalti e controllare apparato e dirigenti. Oggi Federico Piccitto è apparso sul blog di Beppe Grillo per dire che a Ragusa le società petrolifere hanno finito, chiuso: Ragusa nun si spirtusa. Niente buchi, tutto pieno, visibile, chiaro. Sul petrolio siamo d’accordo, e sul reddito coi soldi della cittadinanza che c’è qualcosa da mettere a punto.
La deputata cinquestelle Lorefice: “Emotrasfusi, l’equa-riparazione non ripara”
Il M5S continua a battersi per i diritti degli emodanneggiati e dei loro familiari. Con una nuova interpellanza al Ministro della Salute, a prima firma Marialucia Lorefice, i parlamentari chiedono al Ministro della Salute chiarimenti sulla procedura di liquidazione dell’equa- riparazione erogata dallo Stato ai soggetti danneggiati da trasfusione con sangue infetto, o emoderivati infetti. “La legge prevede quella che viene definita ‘equa riparazione’, 100 mila euro per tutti coloro che hanno fatto domanda di accesso alla transazione. Tale somma è considerata inadeguata e, in certi casi, irrisoria per le tante vittime e per gli eredi delle persone decedute a causa delle trasfusioni o dell’assunzione dei farmaci salvavita infetti; viene posta la condizione che, accettando tale somma, il danneggiato rinunci a proseguire o intraprendere azioni legali. Il Ministero della salute ha inviato lettere ai 7000 malati, che dal tenore e dalle parole usate appaiono come vere e proprie proposte (anche perché mandate direttamente ai danneggiati e non ai loro legali) che quindi si perfezionerebbero con l’accettazione della parte: i primi a essere interpellati sono gli eredi dei deceduti: molti di loro accettano, rispediscono i moduli compilati, con firme autenticate, con l’indicazione del codice iban, seguendo le istruzioni del Ministero della salute. Qualche mese fa il Ministero ha bloccato i pagamenti agli eredi che hanno agito per il risarcimento del danno da loro stessi subito sostenendo che la legge si riferisce solo agli eredi che agiscono per il risarcimento del danno subito dal congiunto quando era ancora in vita e che loro hanno ereditato. Quindi, i danneggiati da sangue infetto, per il Ministero della salute, sono solo coloro che sono stati infettati, non i loro familiari: vedersi morire un figlio o un papà o un marito non rappresenterebbe un danno risarcibile con l’equa riparazione”. Marialucia Lorefice chiede come stia procedendo l’iter, e qual è ad oggi il numero esatto delle lettere inviate ai danneggiati nonché quello dei soggetti cui è stato erogato l’equo-ristoro. Chiede anche di conoscere se le somme necessarie al pagamento di tutti gli assegni a titolo di equa riparazione siano concretamente presenti nel capitolo di bilancio del ministero.
Progetto Trazzere
Si terrà lunedì 16 novembre alle 10.00, all’ex Masseria Tumino di Ragusa, il seminario introduttivo “I giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, nell’ambito del progetto Trazzere. Dopo i saluti riservati ai partner del progetto -Dario Cartabellotta, commissario straordinario Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Alessandro Antoci, presidente Associazione Terra e Popoli Onlus, Aurelio Guccione, Presidente Consorzio La Città Solidale, e Fiorella Frasca, Presidente Alter Ego, sarà presentato il ‘Progetto Trazzere’ a cura di Davide Tumino, prima delle relazioni su ‘Cenni storici e culturali della Masseria’, a cura di Alessandro D’Amato e sulle ‘Attività formative non formali’ a cura di Valentina Distefano. Seguirà la proiezione di un video sui campi di volontariato, cuore del ‘Progetto Trazzere’ mentre l’ultimo step del seminario, sarà la visita, accompagnata dal commento di Alessandra Torre, sugli elementi della permacultura e la visita dei locali della Masseria, con degustazione di prodotti tipici. Il seminario è un momento di confronto e di riflessione per presentare le attività e visitare i luoghi del ‘Progetto Trazzere’, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale che promuove l’occupazione e l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio e di inclusione sociale attraverso la valorizzazione, in chiave eco-turistica, del patrocino locale, dei saperi tradizionali e delle risorse culturali e rurali.
Ragusa, convenzione con parrocchia di San Giacomo
Un protocollo d’intesa tra il Comune di Ragusa e la Parrocchia Beata Maria vergine di Lourdes di San Giacomo, per l’avvio di un articolato intervento di sistemazione del saloncino-teatro parrocchiale. Obiettivo della convenzione è quello di rendere pienamente fruibile, attraverso un contributo di 20.000 erogato dal Comune, la struttura, finora in condizioni non ottimali, da parte dei residenti della zona di San Giacomo, come luogo di aggregazione sociale. “La disponibilità di uno spazio coperto, specie nel periodo invernale ed in particolare per i giovani – afferma il sindaco Federico Piccitto – è stata una delle richieste ricorrenti che i residenti della frazione di San Giacomo hanno caldeggiato nel corso di diversi incontri. Grazie alla piena disponibilità della Parrocchia di San Giacomo e della Diocesi di Ragusa, che colgo l’occasione per ringraziare, il Comune ha potuto così rispondere ad una precisa istanza dei residenti”.