E’ stato trovato morto, all’interno di un mulino abbandonato, a qualche chilometro dal paese, il bambino di 8 anni scomparso a Santa Croce Camerina. A trovare il corpo senza vita del bambino è stato un passante. La zona è poco frequentata, ed è battuta principalmente da cacciatori. Sul posto, avvisati dall’uomo, sono arrivati i carabinieri del comando provinciale di Ragusa. La notizia e’ stata subito comunicata ai familiari che si stanno recando sul posto. Resta ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto.
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Pozzallo, soccorsi 252 migranti e arrestati 7 scafisti egiziani
In 252 sono stati soccorsi dalla motonave portacontainer “Natalia A” battente bandiera turca. Giunti a Pozzallo, dopo 18 ore di indagini continuative sono stati fermati gli scafisti: Khaled Mohammad, 41 anni, Ali Isa, 27 anni, Faraj Nassar, 24 anni, Mohammad Ibrahim Abouazzai, 53 anni, Islam Mohamed Saleh, 22 anni, Talaat Ismail, 21 anni, e Mouhamed Abd El Makssoud, 49 anni.
MINORE SCOMPARSO A SANTA CROCE CAMERINA – CHI LO VEDESSE CHIAMI IL 112
I Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa sono impegnati nelle ricerche di un minore di anni 8 scomparso sabato mattina da Santa Croce Camerina. Il bimbo sarebbe stato accompagnato davanti alla scuola dalla mamma e non sarebbe entrato in classe. L’allarme è stato dato dalla stessa madre all’ora di uscita dalla scuola alle ore 12:45. E’ in atto una vasta battuta in tutta la zona con le unità cinofile.
VIOLENZA SESSUALE SU MINORENNE – ARRESTO A COMISO
La Polizia ha tratto in arresto un cinquantatreenne originario di Caltagirone residente a Comiso, coniugato e senza fissa occupazione, per il reato di violenza sessuale nei confronti di una minorenne. La vittima, una quindicenne che frequenta una scuola media superiore di Comiso, mentre era seduta sui gradini aspettando l’orario per poter entrare a scuola, veniva avvicinata da uno sconosciuto che prima le rivolgeva frasi oscene a sfondo sessuale e poi passava subito alle vie di fatto, bloccando e palpeggiando nelle parti intime la ragazzina. La giovane, seppur sotto shock, intuendo subito che le cose volgevano al peggio poiché l’uomo le proponeva di appartarsi con lui in un vicolo, impedendole di fatto di allontanarsi. Fortunatamente, in tale frangente, giungeva un compagnetto al quale la ragazzina, scoppiando in un pianto liberatorio, raccontava quanto accadutole poco prima, mentre l’uomo, vistosi scoperto, si allontanava facendo perdere le proprie tracce, ma dopo poco veniva bloccato dalla Polizia. L’uomo, che è stato riconosciuto dalla giovane vittima, è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
INDAGINI SULLA MORTE DELL’INFERMIERA RAGUSANA DANIELA DINATALE
I carabinieri di Ragusa, con la collaborazione di quelli del nucleo investigativo provinciale, stanno continuando le indagini relative alla donna ritrovata cadavere dal figlio. Daniela Dinatale, infermiera cinquantunenne, è stata trovata poco dopo le otto di venerdì adagiata sul proprio letto, vestita, senza alcun apparente segno di violenza. Nell’abitazione non mancava nulla ed era tutto in ordine. Al contempo non vi era nulla (medicinali, droghe o altro) che facesse pensare a un suicidio. Peraltro la donna era in ottima forma fisica, amante della vita all’aria aperta e dello jogging, apparirebbe pertanto molto improbabile un problema cardiaco. Le circostanze del ritrovamento però non hanno convinto appieno né i carabinieri né il pubblico ministero, che hanno deciso d’indagare sulle ultime ore di vita della donna per ricostruirle minuziosamente. Chi aveva visto? Dov’era stata? Così sono stati rintracciati e interrogati gli amici più stretti, tra il capoluogo ibleo e la provincia di Siracusa. Oggi saranno sentite altre persone e il medico curante, anche per verificare se la donna si fosse sottoposta a vaccinazione antinfluenzale, atteso che negli ultimi giorni in tutta Italia ci sono state diverse morti sospette apparentemente correlate al vaccino antinfluenzale. Il pubblico ministero incaricato, dott. Marco Rota, che sta coordinando le indagini dei militari dell’Arma, ha già affidato l’incarico dell’autopsia da parte del medico legale presso l’ospedale Maria Paternò Arezzo, lo stesso nosocomio dove la donna lavorava ed era molto conosciuta e apprezzata.
ESTRADATO IL PERICOLOSO ROMENO ARRESTATO A VITTORIA
Dumitru Militaru di 27 anni, detto Sbill, catturato dalla Polizia il 3 settembre scorso, è stato prelevato dalla sua abitazione, dove era agli arresti domiciliari, per essere trasferito presso gli Uffici di Polizia Giudiziaria dell’Aeroscalo di Roma Fiumicino per la consegna alle autorità Romene per essere estradato nel paese d’origine, in esecuzione del Mandato d’Arresto Europeo del Tribunale Bucarest per il reato di tentato omicidio.
RAGUSA, INFERMIERA TROVATA MORTA NELLA SUA ABITAZIONE
Ha un nome l’uomo trovato carbonizzato
E’ stato identificato l’uomo carbonizzato ritrovato giovedì mattina in un casolare abbandonato di contrada Surdi a Vittoria. Si tratta di Mihai Ciocoiu, rumeno, 59 anni. Secondo la prima ispezione cadaverica la morte dell’uomo risalirebbe alla giornata di lunedì sera. La Polizia privilegia la pista dell’omicidio. Oscuro il movente sino a questo momento, forse una vendetta per qualche sgarbo derivato da una lite per futili motivi.
RUBANO POLLI E BEVANDE IN UNA ROSTICCERIA, ARRESTATI
La Polizia di Modica ha tratto in arresto i due modicani Rinaldo Cicero, 31 anni, e Salvatore Basile, 33 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Le manette per i due sono scattate grazie alla segnalazione del titolare di una nota rosticceria del quartiere Sorda che ha chiamato in Commissariato segnalando che ignoti avevano forzato una vetrata e dopo essere entrati all’interno del negozio, si erano impossessati del denaro contenuto nel registratore di cassa, circa 25 euro in monete, oltre a varie confezioni di polli crudi e di numerose bottiglie di vino e birra. I due poi erano scappati a bordo di uno scooter e durante la fuga gli era caduto il pacco con i polli .Lo scooter è stato trovato in una viuzza e il proprietario ha ammesso di averlo prestato a Cicero; così gli agenti sono andati a casa di quest’ultimo ed hanno ritrovato i rimanenti polli e bevande. Cicero ha confessato fornendo il nome del complice. Si trovano ai domiciliari.
La Polizia di Stato arresta spacciatori di eroina grazie alla segnalazione di una madre disperata
La Polizia di Vittoria martedì sera ha ricevuto la segnalazione di una madre disperata perché il figlio tossicodipendente da qualche giorno aveva assunto parecchia eroina e lei temeva per la sua vita. Non sapeva a chi rivolgersi ed ha contattato degli amici che le consigliavano di chiamare la Polizia e parlare con la Squadra Mobile che dopo 12 ore ha tratto in arresto 2 tunisini: Slama Sabri e Messadud Soufiene entrambi residenti a Ragusa e pregiudicati per traffico di droga. Dopo pochi minuti dalla chiamata due uomini della Mobile erano sotto casa della donna e la invitavano a scendere per farsi raccontare la sua storia lontana dall’abitazione per non fare insospettire il figlio. La donna riferiva di aver capito che il figlio da pochi giorni era rimpiombato nel tunnel della droga dopo anni e un perido di permanenza in comunità. Il giorno prima aveva seguito il figlio sino al luogo in cui c’era lo spacciatore, una casa vicino via Vicenza a Vittoria. Giovedì alle 7, entravano in scena gli agenti. All’interno della casa è stato trovato un mini laboratorio, eroina, medicinali e mannitolo per tagliare la droga, bilancino di precisione, cellophane per confezionarla e metadone. Sono stati sequestrati quasi 600 euro, frutto di appena 3 ore di “lavoro” dei due pusher.
Per punizione gli tolgono telefono, per reazione fuggono per 36 ore
La Polizia martedì sera ha ricevuto presso l’ufficio denunce della Questura una giovane madre in lacrime in quanto la figlia di appena 13 anni aveva fatto i bagagli ed era fuggita da casa. La ragazzina si era allontanata insieme ad un altro ragazzo poco più grande anch’egli residente a Ragusa. Si è trattato di una fuga dalle regole. Infatti i genitori avevano requisito i cellulari ad entrambi i ragazzi che decidevano di farla “pagare” ai genitori. La piccola, per fortuna, prima di andare via aveva messo a soqquadro tutta casa per trovare il cellulare, elemento che per le indagini è stato fondamentale perché ha permesso di rintracciarla. La ricerca è durata tutta la notte finchè la tredicenne è stata rintracciata. Con lei anche l’altro ragazzino. Non appena sono stati raggiunti dalla Squadra Mobile, i due ragazzi sono stati accompagnati in Questura dove hanno potuto riabbracciare le mamme particolarmente scosse per quanto accaduto.
VITTORIA, TROVATO IN UN CASOLARE UN CADAVERE CARBONIZZATO
La Polizia di Vittoria sta completando il sopralluogo nel casolare dove è stato trovato il cadavere carbonizzato di un uomo rumeno di 59 anni senza fissa dimora. Un rumeno ha contattato il 113 per segnalare che all’interno di un casolare abbandonato sito in C.da Surdi aveva trovato il corpo di un suo amico carbonizzato.Per quanto fino ad ora raccolto non è possibile appurare se si tratta di morte accidentale o violenta poiché bisognerà valutare tutti gli elementi raccolti. L’uomo rivenuto cadavere è stato identificato grazie ad una carta d’identità rumena presente nella stanza ma non vi assoluta certezza sui dati in quanto lo stato del cadavere non permette una completa identificazione. La persona deceduta è comunque un senza fissa dimora che abitava nella casa dove è stato rinvenuto cadavere. Il casolare è composto da due piani in pessime condizioni e più stanze per piani, senza luce, acqua o altro sistema di alimentazione di energia. Sono già state ascoltate decine di persone che potranno ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo. E’ stata disposta l’autopsia sul cadavere.
SBARCO A POZZALLO, ARRESTATI TRE SCAFISTI
Sono sbarcati lunedì sera in 248 ed inizialmente si sono chiusi nel totale silenzio, dopo 48 ore di indagini sono comunque stati raccolti gravi indizi di colpevolezza che hanno permesso di sottoporre a fermo di Polizia Giudiziaria i 3 scafisti dei 3 gommoni, tre africani, salpati tutti insieme dalla Libia. Alcuni minori, egiziani, sono stati affidati a comunità presenti fuori dalla provincia iblea.I migranti erano partiti dalla Libia 24 ore prima di essere soccorsi ed a bordo avevano solo poca acqua e nessun alimento. Tutti erano prima reclusi in un capannone in prossimità di una spiaggia della Libia ed all’improvviso hanno ricevuto l’ordine di alzarsi ed incamminarsi verso i gommoni. A differenza dei battelli solitamente utilizzati, questa volta è stato adoperato anche un gommone di piccolissime dimensioni, appena 6 metri con a bordo 35 migranti. 400 dollari è il prezzo pagato dai migranti per il viaggio. Gli scafisti sono stati condotti presso il carcere di Ragusa. In un anno sono stati arrestati nella nostra provincia 182 scafisti.
E’ morto l’ex presidente della Provincia Emanuele Giudice
E’ morto l’ex presidente della Provincia Emanuele Giudice. Originario di Vittoria,aveva 82 anni. Ha retto l’amministrazione provinciale di Ragusa per due volte. Una prima volta dal 23 luglio 1985 al 24 marzo 1986 e successivamente dal 24 febbraio 1987 al 4 maggio 1988, ma è stato anche consigliere e assessore provinciale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione sempre tra gli anni ’80 e ’90. Avvocato, lucido intellettuale, da amministratore provinciale aveva dedicato prevalentemente la sua attività al potenziamento e all’ammodernamento dell’edilizia scolastica nonché all’istituzione di nuovi corsi di studio nei licei oltre ad organizzare manifestazioni culturali di spessore con artisti internazionali dal titolo ‘Voci, suoni e luci negli Iblei’. Tra le sue azioni amministrative anche l’istituzione della rivista bimestrale ‘La Provincia di Ragusa”. Dopo aver abbandonato la politica si era dedicato alla scrittura pubblicando diversi saggi, romanzi e raccolte di poesie. I funerali saranno celebrati giovedì 27 nella Basilica di san Giovanni Battista di Vittoria alle ore 16.
PERICOLOSO INSEGUIMENTO, IN AUTO ANCHE DUE BAMBINI
Si sono dati ad una pericolosa fuga in autovettura, ma la Polizia di Vittoria li ha raggiunti, li ha rincorsi a piedi ed infine arrestati. Sono finiti in manette un italiano ed un romeno, Carmelo Puccia, 32 anni, nato in Germania, e residente a Vittoria, e Florin Sandu, romeno di 29 anni, entrambi già noti alle Forze dell’ordine. E’ successo la sera scorsa, quando una Volante della Polizia ha incrociato sulla strada Vittoria-Scoglitti un’auto sospetta. I conducenti del veicolo alla vista della Polizia si sono fermati, hanno guardato e hanno invertito la marcia. Immediato l’inseguimento degli Agenti della Volante. L’inseguimento è stato lungo. Dall’incrocio nei pressi della fiera Emaia hanno imboccato la provinciale per Santa Croce Camerina. Durante la folle corsa il conducente dell’autovettura ha messo in serio e concreto pericolo l’incolumità degli stessi occupanti del mezzo, degli agenti che inseguivano e dei tanti automobilisti che hanno incrociato o superato con sorpassi azzardatissimi, tanto che qualcuno vedendoseli giungere di fronte si è gettato con l’auto sugli slarghi fuori strada per evitare l’impatto. Hanno superato il cimitero e poi abbandonato l’auto tentando la fuga a piedi. I poliziotti, che non li hanno mai persi di vista, sono rimasti basiti quando si sono accorti che i due adulti che sedevano davanti, aprivano le porte posteriori del veicolo, prendendo ciascuno in braccio, un ragazzino di tenera età per poi darsi alla fuga. Appena raggiunti sono stati bloccati e identificati. I ragazzini sono figli del romeno, il piccolo ha quattro anni, il grande sei. L’auto sulla quale fuggivano risultava radiata dalla circolazione perché esportata all’estero. Le targhe applicate a quell’auto invece risultavano rubate nel 2012 ad un vittoriese e comunque, successivamente radiate perché di un veicolo confiscato dallo Stato. Fuggivano per quello. A bordo dell’auto e sulla loro persona, attentamente perquisiti, nulla di illegale a parte un lungo coltello che portava l’italiano. Hanno rischiato la loro vita e messo a repentaglio quella di due bambini, degli altri automobilisti e dei poliziotti per poco. Sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Puccia anche per porto abusivo di arma da taglio. I bambini sono stati affidati alla mamma, una romena di 28 anni. Dell’accaduto è stata informata anche la Procura della Repubblica per i Minorenni.
BULLE IN AZIONE, LA POLIZIA LE DENUNCIA
La Polizia di Stato a seguito di delicate indagini ha individuato e denunciato due giovani studentesse ragusane per aver minacciato e procurato lesioni a una coetanea. Sembrava quasi incredibile la storia raccontata dalla vittima agli investigatori della Squadra Mobile, ma i poliziotti sono abituati a non stupirsi mai difronte alle novità e anche questa volta le indagini sono iniziate immediatamente e portate a termine appurando quanto inizialmente appariva inverosimile. Poche settimane fa, una giovane aveva contattato il 113 per richiedere l’intervento di una Volante in quanto era stata minacciata e insultata da due coetanee in Piazza San Giovanni a Ragusa. La Volante appena arrivata in piazza ha ascoltato la vittima e, raccolte le descrizioni, ha ricercato le autrici del fatto, un gruppetto di ragazzine. La Squadra Mobile ha ricostruito i fatti: le “bulle” in rosa avevano accerchiato in 5 o 6 la vittima, colpevole di aver commentato e cliccato qualche “mi piace” in più sulla bacheca di un ragazzo che piaceva a una di loro. Un episodio a cui ne è seguito un altro. Qualche giorno dopo l’hanno cercata e trovata a casa con tanto di insulti e minacce alla madre che cercava di difendere la propria figlia. In famiglia avranno pensato che dopo essere state viste anche dalla madre della piccola vittima, i fatti non si sarebbero più ripetuti e invece così non è stato. Qualche sabato dopo, sempre in centro storico, la giovane studentessa era in compagnia di alcune amiche quando è stata avvicinata da una delle “bulle” che ha chiesto un confronto, subito negato. Non aver obbedito di recarsi al cospetto della più influente delle “bulle” ha scatenato la reazione ancora più grave. Dapprima sguardi di minaccia, poi l’accerchiamento e la sfida fisica. Due ragazze hanno strattonato fino a far cadere a terra la vittima e poi l’hanno trascinata procurandole delle lesioni, il tutto davanti agli occhi di un gruppo di ragazzi rimasti a guardare i pochi secondi di “spettacolo”. Quanto raccolto dagli investigatori della Squadra Mobile è l’epilogo di una triste storia di violenza sulle donne, in questo caso da parte di altre donne anche se molto piccole. A seguito della denuncia, dall’esame dei profili facebook e dei contatti telefonici è stato possibile appurare l’identità delle due ragazze, tanto che sono state subito convocate negli uffici di Polizia per riferire in merito all’accaduto e non hanno negato di aver commesso i fatti loro attribuiti. Adesso dovranno rispondere del reato di minacce, ingiurie e lesioni personali e dovranno prendere parte a un processo come imputate, il tutto per un gesto di violenza ai danni di una coetanea.
Controlli antidroga nelle scuole
Si è concluso nella mattinata di lunedì il primo ciclo di incontri promosso dalla Polizia di Stato presso tutte le scuole secondarie di secondo grado di Ragusa. Il progetto, “spalmato” nell’arco di tre settimane, con doppia visita in alcune delle scuole individuate, ha visto la partecipazione di operatori di Squadra Volante, della locale Squadra Mobile, del locale Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica e di Squadre Cinofile della Questura di Catania. Sono state visitate tutte le scuole (superiori) della città di Ragusa secondo un preciso dispositivo messo a punto dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. L’arrivo presso la scuola, i contatti con i rispettivi dirigenti scolastici, lo screening propedeutico prima di entrare in aula e l’ingresso dei cani che, con i relativi conduttori ed alla presenza costante dell’insegnante, svolgevano la loro “indagine”. La fase esecutiva del dispositivo è stata anticipata nei giorni immediatamente precedenti da una sorta di attività preparatoria, basata su incontri mirati con ciascun dirigente scolastico, al fine di calibrare ogni intervento alla luce delle eventuali esigenze e problematiche rappresentate da su ciascun istituto. Questi i risultati: 9 – tra pubblici e privati – gli istituti scolastici oggetto di indagine da parte della Polizia, 5 dei quali hanno dato esito negativo quanto al ritrovamento di sostanza stupefacente, in 2 istituti sono state rilevate solo tracce di droga (nella fattispecie, non è stato rinvenuto stupefacente ma le risultanze hanno dimostrato che nell’arco delle 24 ore precedenti gli studenti erano stati a contatto con tali sostanze), nelle restanti 2 scuole sono state rinvenute e sequestrate dosi di sostanze stupefacenti per un peso complessivo di circa 5 grammi di marijuana. In totale 3 gli studenti (di età compresa tra i 17 ed i 18 anni) segnalati alla locale Prefettura per l’avvio del procedimento amministrativo relativo al consumo personale di droghe.
Anziano rapinato mentre pregava al Cimitero
Stava pregando nella cappella di famiglia nel cimitero comunale di Comiso e aveva appena appoggiato portafoglio e chiavi sulla tomba: tanto è bastato perché una minorenne rumena incensurata glieli sottraesse e, dopo averlo spinto a terra, si dileguasse a piedi tra le tombe del cimitero. Il triste episodio è accaduto nella giornata di lunedì a un 82enne del paese che, come ogni mattina, specialmente in questo mese dedicato ai morti, si è recato al cimitero per pregare i suoi cari defunti. I Carabinieri intervenuti, grazie alle prime testimonianze dell’anziano, ancora scosso, e di quelle rilasciate da alcuni passanti, hanno individuato rapidamente la minorenne e hanno recuperato la refurtiva che, nel frattempo, la rumena aveva nascosto abilmente sotto una lastra di marmo di un’altra tomba: è scattato così l’arresto per la giovane, che è stata condotta presso la caserma di via Sciascia dove, al termine delle formalità di rito, è stata accompagnata presso la Casa di Accoglienza per i Minori di Caltanissetta, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, dinanzi alla quale dovrà rispondere di rapina. All’82enne, che se l’è cavata con lesioni guaribili in tre giorni e con un grande spavento, è stata subito restituita tutta la refurtiva che gli era stata sottratta illecitamente.
Controlli della Capitaneria, multe per 15mila euro
Lunedì si è conclusa una complessa operazione di verifica sull’intera “filiera della pesca”, inserita in una programmata attività di controllo svolta sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Catania, che ha visto impegnati i militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo e dell’Ufficio Locale Marittimo di Scoglitti, sia bordo delle motovedette in mare che, a terra, con pattuglie in auto. In particolare, sono state riscontrate le seguenti violazioni, per un totale di oltre 15.000 euro. Sequestrati 500 esemplari di ricci di mare catturati illegalmente da pescatori sportivi, 90 kg. di triglie sottomisura poste in vendita presso il mercato ittico di Scoglitti.
Riscuoteva la pensione della madre morta da cinque anni
La figlia continuava a percepire la pensione della madre, nonostante la donna fosse morta ad aprile 2009. Scoperta dai finanzieri del Nucleo P.T. di Ragusa, la donna, S. B. di 34 anni, residente a Comiso, è stata denunciata per truffa ai danni dello Stato alla Procura della Repubblica di Ragusa. La donna, munita di delega, riscuoteva la pensione di oltre 750 euro, che mensilmente veniva accreditata sul conto corrente bancario cointestato con la defunta, per un importo complessivo di circa 43 mila euro. Le indagini hanno consentito di individuare le distinte di prelievo firmate dalla figlia della defunta, che sono state sottoposte a sequestro cautelativo, unitamente ai conto correnti bancari, tre autovetture e le carte di credito in uso alla stessa.