La figlia continuava a percepire la pensione della madre, nonostante la donna fosse morta ad aprile 2009. Scoperta dai finanzieri del Nucleo P.T. di Ragusa, la donna, S. B. di 34 anni, residente a Comiso, è stata denunciata per truffa ai danni dello Stato alla Procura della Repubblica di Ragusa. La donna, munita di delega, riscuoteva la pensione di oltre 750 euro, che mensilmente veniva accreditata sul conto corrente bancario cointestato con la defunta, per un importo complessivo di circa 43 mila euro. Le indagini hanno consentito di individuare le distinte di prelievo firmate dalla figlia della defunta, che sono state sottoposte a sequestro cautelativo, unitamente ai conto correnti bancari, tre autovetture e le carte di credito in uso alla stessa.
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Truffa, scattano due denunce
I militari della stazione carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato due persone, un uomo e una donna conviventi, per truffa e sostituzione di persona, il tutto in concorso tra loro. Una giovane ragusana, qualche tempo fa, s’era vista recapitare una lettera di messa in mora da parte della compagnia telefonica che le addebitava mesi e mesi di telefonate non pagate. La presunta debitrice subito però ha capito che c’era qualcosa di anomalo e che probabilmente qualcuno l’aveva ingiustamente messa in mezzo, poiché lei mai aveva omesso di pagare le utenze domestiche. S’è quindi presentata immediatamente presso la stazione carabinieri di Ragusa Ibla e ha denunciato l’accaduto. I militari hanno avviato subito le indagini scoprendo che presso il gestore telefonico i dati anagrafici erano corretti, esattamente corrispondenti a quelli della denunciante. Hanno tentato quindi d’indagare tra le conoscenze della vittima, tra le quali c’erano anche due vecchie conoscenze dell’Arma, due conviventi di Ibla noti per reati contro il patrimonio. E guarda caso, i carabinieri hanno scoperto che la linea telefonica fissa era attestata proprio allo stesso indirizzo dei due conviventi. Era attestata, sì, perché nel frattempo il gestore ha “tagliato” la linea per insolvenza. All’arrivo dei carabinieri, quindi, il telefono era sparito. Grazie però alla collaborazione del gestore, peraltro anch’esso danneggiato dalla condotta fraudolenta dei due indagati, i militari della stazione di Ibla hanno chiaramente identificato i due – D.D.M. sorvegliato speciale 37enne e A.G. siracusana 43enne – quali autori del raggiro e li hanno denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa, in concorso, per truffa e sostituzione di persona.
TROVATI OGGETTI RUBATI
La Polizia a seguito delle numerose denunce dei proprietari di casa delle zone di Marina di Ragusa, Casuzze e Punta Braccetto, così come di tutta la fascia costiera, ha condotto serrate indagini per trovare gli autori dei furti e recuperare degli oggetti rubati. Dopo accurati pedinamenti si è risaliti all’abitazione di un giovane albanese T.D. di 26 anni, a Casuzze, dove c’erano molti oggetti. Tra questi alcuni televisori di ultima generazione, tablet, telefoni e fotocamere del valore complessivo di quasi 10.000 euro. L’uomo è stato denunciato e gli oggetti provento di furto sono stati per la maggior parte restituiti ai legittimi proprietari. Rimangono ancora da restituire 2 televisori, un tablet ed una fotocamera. La Polizia di Stato invita tutte le vittime di reato a presentare formale denuncia per i reati subiti, così da permettere l’immediata restituzione. Si può contattare la Squadra Mobile al n. 0932/673696.
RUBA UNA BICI E DA’ FUOCO ALLA CASA: ARRESTATO
Sarebbe potuto finire in tragedia l’incendio divampato in un’abitazione di Marina di Acate, ma grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della locale Stazione, nonché di altre pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, impiegate in quel momento in servizi di contrasto ai reati predatori disposti dal Comando Provinciale di Ragusa, e di alcune squadre dei Vigili del Fuoco di Vittoria, la situazione è rientrata nella normalità. E’ successo alle prime luci dell’alba di lunedì in contrada Macconi, quando in una casa estiva si è sviluppato un vasto incendio, che l’ha quasi completamente distrutta: allertati dai cittadini, Vigili del fuoco e Carabinieri sono sopraggiunti immediatamente, e sono riusciti a spegnere le fiamme e a isolare l’abitazione evitando così che il fuoco si propagasse alle case vicine. Si temeva che la presenza di bombole del gas potesse creare un effetto a catena, pericolo fortunatamente scampato poichè lo stabile era utilizzato solo nel periodo estivo e, quindi, le bombole erano già state tolte dal proprietario. Fin da subito si è compresa la matrice dolosa, e sono state attivate le conseguenti indagini al fine di individuare il responsabile o i responsabili del gesto. Grazie alle testimonianze di alcune persone che avevano assistito a uno “strano” movimento vicino alla casa, confrontate accuratamente con i fotogrammi delle riprese di diversi sistemi di videosorveglianza della zona, sia pubblici che privati, i militari hanno delineato l’identikit del reo che, dopo aver forzato la porta dell’ abitazione ed essersi impossessato di una bicicletta, non pago del danno cagionato, con del liquido infiammabile aveva dato fuoco ai suppellettili ivi contenuti: un ragazzo dai capelli scuri e corti, di età non superiore ai 35 anni, alto dai 180 ai 185 cm, vestito con un paio di jeans di colore scuro, un giubbetto tipo bomber, sempre scuro, e delle scarpe chiare. Apparentemente pochi elementi, ma comunque fondamentali per i Carabinieri di Acate che hanno stretto il cerchio su un tunisino pregiudicato già conosciuto alle Forze dell’ordine, trattasi del 31enne Garbi Aimen. È partita così la caccia alla uomo, durata alcune ore, che ha visto l’impiego di diversi militari, in uniforme e in abiti simulati, che hanno setacciato la zona finchè lo hanno localizzato a Vittoria, in contrada Alcerito, nei pressi di un distributore di benzina: fermato, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, a seguito della quale è stata rinvenuta la bicicletta rubata qualche ora prima dall’abitazione che aveva dato alle fiamme. Considerati i precedenti penali del maghrebino, nonché ritenuto fondato il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, Garbi Aimen è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per i reati di furto aggravato e incendio.
VITTORIA, DAI DOMICILIARI AL CARCERE
La Polizia di Vittoria ha eseguito il provvedimento del Gip presso il Tribunale di Ragusa, che ha revoca la misura degli arresti domiciliari, sostituendola con la custodia cautelare, nei confronti di Gazi Dridi, 24 anni, nato e residente a Vittoria, Wajdi Zaouali, tunisino di 21 anni residente a Vittoria e Angelo Maximilian Chessari, vittoriese di 22 anni. I tre pregiudicati vennero arrestati dalla Polizia di Vittoria alcune settimane perché ritenuti responsabili dei delitti di rapina, violazione di domicilio pluriaggravate e continuate in concorso e del delitto di lesioni pluriaggravate e continuate. In queste settimane Gazi Dridi e Wajidi Zaouli per due volte e Angelo Maximilian Chessari per ben tre volte erano stati denunciati dal Commissariato per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. Il Giudice ha ritenuto che le trasgressioni alle prescrizioni degli arresti domiciliari concernenti il divieto di allontanarsi dall’abitazione, comportano la revoca della misura e la sua sostituzione con la custodia cautelare in carcere, trattandosi di revoca obbligatoria. Per questi motivi, gli Agenti del Commissariato, hanno catturato i tre e trasferito nel carcere di Ragusa.
RAGUSA: ARRESTATO SCAFISTA TUNISINO
Nella tarda nottata di venerdì, a seguito dell’attività investigativa posta in essere in ordine al rintraccio in mare di 345 cittadini di varie nazionalità da parte di unità navali, poi trasferiti presso il Cpsa di Pozzallo, è stato sottoposto a fermo di PG Sassi Ben Rahoma, di 37 anni e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Ragusa.
Incidente mortale, ciclista investito sulla Ragusa – mare
Un ciclista ragusano, Giuseppe Cicciarella di 43 anni, ha perso la vita, sabato mattina, lungo la strada provinciale Ragusa – mare. Intorno alle 9, il giovane, in sella alla proprio bicicletta, stava transitando lungo la SP 25. Poco dopo la rotatoria delle Masserie, nei pressi della Scar, ma nella corsia di marcia che va verso Marina, è stato investito da un’auto, una Polo Wolkswagen. Per il poveretto non c’è stato nulla da fare. In ospedale, ma pare non in gravi condizioni, un altro ciclista che “faceva strada” con lui. Alla guida dell’utilitaria c’era un anziano di 79 anni. E’ stato sottoposto all’alcoltest, ma è risultato negativo. Sul posto la Polizia municipale che dovrà individuare eventuali responsabilità.
Blitz nelle aule dei carabinieri cinofili, la scuola a Ragusa è “pulita”.
Mentre la settimana scorsa presso un istituto secondario superiore erano stati trovati cinque grammi di hashish e un ragazzo era stato segnalato al Prefetto di Ragusa quale assuntore di stupefacenti, questa settimana nella scuola visitata il cane, pur avendo condotto dettagliate ricerche, non è stato trovato alcunché. L’attività antidroga, condotta unitamente alle unità cinofile del nucleo carabinieri cinofili di Nicolosi (Ct), è diventata sistematica con cadenza settimanale ed è mirata, tramite una presenza attiva negli istituti scolastici, a fare una campagna pressante contro la droga. I carabinieri, dopo aver osservato se ci fossero strani movimenti fuori da scuola da parte di persone non frequentanti, nel tentativo quindi di bloccare in flagranza eventuali attività di spaccio, hanno atteso che i ragazzi entrassero nelle aule e quindi hanno iniziato il controllo. Stanza per stanza, zainetto per zainetto, l’istituto è stato setacciato in lungo e in largo dal naso del cane da pastore tedesco “Indic”, ivi incluso il cortile e il parcheggio dei motorini. E la bella notizia è che il cane non ha trovato nulla poiché non c’era alcuna traccia, nemmeno latente, di droga. Il cane infatti (come peraltro è successo l’ultima volta) sente anche la droga che non c’è più. Ma in questo caso non c’è stato nemmeno il sospetto o un odore latente. Certo l’attenzione deve rimanere comunque alta e le campagne informative devono continuare. E’ di recente istituzione – come anche illustrato a inizio mese dal Prefetto di Ragusa dott. Annunziato Vardè – un nuovo strumento di ausilio alle forze dell’ordine e alle istituzioni scolastiche nel contrasto all’uso e lo spaccio di droga, il numero verde 43002 per segnalare episodi di bullismo o casi di spaccio o consumo di stupefacenti, e fenomeni collegati, che avvengono dentro o nei pressi delle scuole. E molti sono i giovani che non ci stanno ad assistere all’assunzione e allo spaccio di droga tra i loro coetanei, tant’è che anche a Ragusa sono arrivati diversi messaggini per segnalare situazioni sospette da sottoporre a particolare attenzione.
USAVA LA CAMERA DA LETTO COME DEPOSITO PER LA DROGA: ARRESTATO AD ACATE FRANCESCO CAMPAGNOLO
Ad Acate i Carabinieri hanno posto la loro attenzione su un pregiudicato 30enne, Francesco Campagnolo, che aveva creato una rete di clienti piuttosto fitta, specie tra i giovani del luogo. L’andirivieni di diversi ragazzi nei pressi dell’abitazione, sia a piedi che con motorini, aveva destato qualche sospetto negli inquirenti che, a seguito di una perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella sua abitazione oltre 73 grammi di hashish, suddivisi in 3 pezzi, nascosti in diversi punti della stanza da letto: dal comodino al letto, fino all’armadio. I militari hanno anche trovato 35 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dell’attività illecita, nonché un bilancino, un taglierino e materiale atto al confezionamento, nascosti sempre nella stanza da letto: il tutto è stato sottoposto a sequestro. Sono scattate così le manette per il 30enne, che è stato condotto presso la caserma di via Galileo Galilei dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dottor Puleio, dinanzi al quale dovrà rispondere del reato di spaccio. Al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del pregiudicato, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali e la provenienza della droga: la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili.
Rapina, arrestati due comisani
La Polizia di Comiso ha arrestato due comisani. Si tratta di Fabio Dipietro, di 29 anni, e di Sergio Izzia, di 23 anni: il primo è in carcere, il secondo agli arresti domiciliari. Entrambi sono accusati di rapina in concorso tra loro e con persone al momento ignote. L’episodio risale al 28 aprile scorso, durante il quale sono stati sottratti preziosi in oro di varia natura per un valore complessivo di oltre 8.800 euro. Per i due l’aggravante è di aver commesso il fatto con armi, in più persone riunite e con il volto travisato da passamontagna. Inoltre sono stati accusati di lesioni, perché al fine di commettere il reato avevano causato al proprietario lesioni personali giudicate guaribili in tre giorni. Secondo l’accusa, il 25 aprile scorso Dipietro aveva iniziato a pianificare la rapina, cercando di procurarsi un’auto “pulita”, messa a disposizione da Izzia. Il 28 la rapina, pianificata nei minimi particolari.
NON ERA RAPINA, MA FURTO
Inizialmente sembrava una brutale e spietata azione predatoria nei confronti di un inerme anziano, ma le indagini a 360 gradi condotte dalla Polizia di Vittoria hanno consentito di ricostruire la realtà, che era diversa dal racconto fatto nell’immediatezza dei fatti. Protagonista un anziano che era stato derubato del borsello. L’uomo aveva detto di essere stato aggredito e derubato, ma poi in realtà ha confermato di essere caduto da solo nel tentativo di raggiungere due malviventi che avevano preso un borsello che si trovava nella sua auto. I due ladri sono stati denunciati dalla Polizia di Vittoria.
Arrestati scafisti russi
Sono tre cittadini russi i presunti scafisti dello sbarco avvenuto due giorni fa a Pozzallo. I tre sono stati fermati dalla Polizia per aver condotto il peschereccio con 108 persone a bordo. Ogni migrante avrebbe pagato seimila dollari. Intanto, nelle prossime ore, i migranti che si trovano al porto di Pozzallo saranno trasferiti in altri centri.
MENSA SCOLASTICA, INDAGANO I CARABINIERI
Mentre l’opposizione chiede di sospendere l’affidamento del servizio relativo alla mensa scolastica, i carabinieri forniscono i dettagli di quanto denunciato da alcuni genitori e operatori scolastici in merito al ritrovamento di una pagliuzza d’acciaio in un piatto di pasta e piselli, a Marina. Questo il testo del comunicato dei carabinieri. “I militari della stazione carabinieri di Marina di Ragusa sono intervenuti presso la scuola dell’infanzia di Marina di Ragusa a causa di un disguido nel servizio di refezione scolastica. A quanto pare, presso la scuola di via Portovenere, proprio a poche decine di metri dalla caserma, ogni giorno due genitori a rotazione presenziano unitamente agli insegnanti alla consumazione del vitto da parte dei bimbi. Ciò al fine di verificare che gli alimenti consumati siano conformi a quanto previsto dal capitolato d’appalto. Mercoledì, intorno alle ore 12.00, una mamma ha telefonato dalla scuola al Nucleo antisofisticazioni e sanità Carabinieri di Ragusa per segnalare un corpo estraneo nel piatto. Il comandante del Nas ha immediatamente chiamato il comandante della compagnia Carabinieri di Ragusa, che, per l’Arma territoriale ha competenza sulla frazione rivierasca per tramite della locale stazione. I militari di Marina, quindi, dopo pochi minuti erano sul posto con fotocamera alla mano e hanno fotografato il piatto e il corpo estraneo. Quest’ultimo altro non era che un filo di ferro della lunghezza di due centimetri, che è stato adeguatamente repertato e sottoposto a sequestro penale. Nel frattempo la maestra, d’intesa col dirigente scolastico, non distribuiva i primi piatti che venivano visionati uno ad uno dai carabinieri senza però trovare altri filamenti o altri corpi estranei. Il verbale di sequestro è stato trasmesso al Procuratore della Repubblica, Carmelo Petralia, per la convalida. I militari dell’Arma stanno valutando se denunciare il titolare, o i titolari, della ditta appaltatrice del servizio di catering scolastico per il reato di “distribuzione per il consumo di sostanze alimentari insudiciate”. Condotta che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, prevede la pena dell’arresto da tre mesi ad un anno o dell’ammenda da 2.582 a 46.481 euro. C’era stato peraltro un noto caso analogo presso una scuola di Ispica che era arrivato fino in Cassazione. In un piatto di pesce e patatine fritte fornito alla mensa di una scuola primaria era stata trovata una mosca morta. La titolare della ditta appaltatrice era stata condannata al pagamento di circa 2.500 euro di ammenda, pena confermata anche dalla Suprema Corte. Dopo le varie voci sparsesi e susseguitesi nelle ultime settimane relativamente a problemi presso le mense scolastiche, non solo l’attenzione dei genitori s’è innalzata, ma anche quella dei carabinieri, sia della territoriale che del Nas, che già qualche giorno fa erano intervenuti su richiesta di una mamma allarmata dallo strano colore di una fetta di prosciutto. Tale alimento, unitamente ad altre vaschette della stessa partita sono al vaglio dei veterinari dell’Istituto zooprofilattico dove i Carabinieri del Nas le avevano consegnate. Al momento l’Istituto non s’è ancora espresso in merito”. E’ ovvio che spetterà ai carabinieri valutare tutti gli aspetti della vicenda.
Festa della musica
Una speciale festa della musica in programma sabato prossimo, 22 novembre a Chiaramonte Gulfi in occasione della ricorrenza di Santa Cecilia, patrona dei musicisti. Per tale giornata l’associazione La Croma e il corpo bandistico Vito Cutello, organizzeranno a la seconda edizione della “Festa della Musica”, che quest’anno vedrà la partecipazione ed il coinvolgimento dei ragazzi down dell’associazione Alba Chiara di Ragusa, facendo si che la musica diventi strumento di comunicazione, relazione ed integrazione. La mattina del 22 alle ore 9.30 presso la chiesa di San Filippo di Chiaramonte Gulfi, si esibiranno i ragazzi dell’istituto comprensivo Berlinguer di Ragusa, a seguire sarà la volta di un complesso di giovani promesse, i “To bread last”, che eseguiranno diversi brani dal vivo. A seguire i ragazzi di Alba Chiara canteranno l’Inno di Mameli. Qualcuno di loro suonerà insieme agli altri giovani. La giornata continuerà nel pomeriggio con altre iniziative mentre più tardi si avrà la celebrazione eucaristica presso la chiesa madre Santa Maria La Nova. Poi il corpo bandistico Vito Cutello diretto dal maestro Paolo Scollo, eseguirà tre marce sinfoniche e a seguire ci sarà la replica dell’Inno di Italia da parte dei ragazzi di Alba Chiara. L’associazione è presieduta da Rita Rosso.
La Polizia arresta spacciatore ragusano
La Polizia ha arrestato Antonio Zisa nato a Ragusa il 05.03.1988 e residente a S. Croce Camerina per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente. A Randello era stato segnalato un uomo a bordo di un’auto con moglie e figli che vendeva droga. La presenza dei bambini aveva fatto indignare anche gli acquirenti. Gli agenti hanno circondato l’auto, e Zisa ha provato a disfarsi della droga. Nell’involucro gettato vi erano 6 grammi di una sostanza che da un primo esame è sembrata cocaina. In zona lo spacciatore aveva un garage dove è stata scoperto materiale per tagliare, confezionare, pesare e suddividere la droga, in pratica un mini laboratorio. Perquisita anche l’abitazione dove c’erano altri 7 grammi, del mannitolo e medicinali utilizzati per tagliare la droga, elemento di particolare gravità, soprattutto se fatto in casa senza alcuna conoscenza degli elementi chimici. L’uomo è stato quindi arrestato. La moglie e la piccola sono state accompagnate in casa dove vi era un’altra bimba molto piccola. La delicata posizione della madre è stata segnalata alla Procura della Repubblica per eventuali responsabilità in concorso con il marito.
CONTROLLI DEI CARABINIERI NEI CANTIERI EDILI
Nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero e alla tutela della sicurezza e prevenzione infortuni nei cantieri edili, nell’ultima settimana i Carabinieri hanno sottoposto a verifica 10 cantieri edili in Ragusa, Modica, Ispica e Pozzallo, denunciando 3 imprenditori edili. A carico di uno degli imprenditori è stata applicata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impiego di un manovale in nero su quattro operai presenti. Allo stesso venivano contestate violazioni amministrative per ulteriori €.6000,00 circa. Per riattivare l’impresa l’imprenditore dovrà pagare 1950 euro. Le ammende elevate nel complesso sono pari a 15.000 euro.
LA PAGLIUZZA NELLA MINESTRA
Pagliuzze d’acciaio, simili a quelle delle spugnette puliscipadella, sarebbero state ritrovate nel piatto di un bambino della scuola di Marina. La segnalazione viene dal consigliere Mario Chiavola il quale fa sapere che “gli insegnanti e il dirigente scolastico si sono immediatamente attivati denunciando il tutto ai carabinieri che hanno inviato i Nas, i quali hanno sequestrato il contenuto della mensa del giorno”. “E dire che appena martedì pomeriggio – aggiunge l’esponente di Megafono ora transitato nel Pd – si era tenuta una folta assemblea di genitori, presso la sala comunale di contrada Mugno, che aveva visto la presenza dell’assessore al ramo, Salvatore Martorana, e di alcuni funzionari del Comune. I genitori hanno giustamente chiesto controlli seri sulla qualità dei cibi e sulla possibilità di predisporre un bando in grado di garantire nella maniera migliore i piccoli. Come ad evidenziare che il problema è serio, a distanza di poche ore dalla suddetta assemblea, si è verificato un nuovo caso che, dall’episodio della chiave inglese in poi, rende assolutamente discutibile la qualità dei pasti propinati ai nostri piccoli studenti dalla ditta aggiudicataria del servizio di refezione scolastica. Chiediamo all’Amministrazione comunale di attivarsi con i fatti. Perché la misura è ormai davvero colma”. E’ ovvio che i carabinieri dovranno fare i debiti controlli per appurare quanto denunciato e per stabilire se quelle pagliuzze provengano dai laboratori di confezionamento dei cibi.
Fiera di San Martino, trovata merce contraffatta
In occasione della tradizionale Fiera di San Martino, i militari del Nucleo Polizia Tributaria di Ragusa e della Tenenza di Vittoria, nell’ambito di attività finalizzate al contrasto del commercio di prodotti contraffatti e tutela del “Made in Italy”, hanno sequestrato 930 oggetti contraffatti. I finanzieri in “borghese”, mischiati fra la gente, hanno operato un continuo e minuzioso monitoraggio tra le bancarelle del mercato al fine di rilevare la presenza di merce contraffatta. Durante i controlli sono stati sorpresi quattro soggetti, di cui un italiano, un senegalese e due marocchini, a vendere capi di abbigliamento, calzature, borse ed accessori vari, con l’imitazione dei marchi più prestigiosi ed in voga del momento, nonché numerosi cd musicali e film in dvd. Alla vista dei finanzieri, gli extracomunitari hanno tentato una precipitosa fuga tra le bancarelle, ma i militari li avevano già circondati ancor prima di essere riconosciuti. La merce era posata direttamente sull’asfalto, ben ordinata su dei teli che, facilmente raccoglibili, gli avrebbero consentito una rapida fuga. All’altro soggetto, di origine catanese, sono stati sequestrati oltre 180 capi di abbigliamento esposte su una bancarella del mercato.
SOCCORSI 108 MIGRANTI DALLE MOTOVEDETTE DELLA GUARDIA COSTIERA
Nella serata di mercoledì, la motovedetta CP 304 della Capitaneria di Porto di Pozzallo coadiuvata dalla motovedetta CP 322 della Capitaneria di Porto di Siracusa, ha effettuato una complessa e delicata attività di soccorso di 108 migranti di nazionalità siriana, afgana e irachena, intercettati in navigazione a circa 3 miglia a sud di Portopalo di Capo Passero a bordo di un peschereccio di circa 25 mt. in precarie condizioni di stabilità. Dopo aver raggiunto il peschereccio le due motovedette della Guardia Costiera sono riuscite ad affiancarsi in sicurezza al natante, trasbordandoli tutti in sicurezza. I migranti sono stati portati a Pozzallo.
Giro di vite nei confronti della criminalità
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ragusa, alle prime luci dell’alba di giovedì, hanno eseguito una serie di perquisizioni nei confronti di soggetti sospettati di appartenere alla criminalità locale, dediti alla consumazioni di reati concernenti le armi. In particolare i controlli hanno riguardato numerosi casolari siti nelle aree rurali della provincia, spesso utilizzati proprio per nascondere armi e refurtiva. Infatti, nel corso di una di queste, effettuata all’interno di un’abitazione di campagna sita in agro di Vittoria e abitata da M.F. di anni 65, con precedenti penali, abilmente occultato in una gabbia per la custodia di animali, i militari hanno trovato un sacchetto contenente nr.8 cartucce per fucile calibro 12 in ottimo stato di conservazione e verosimilmente destinate ad essere utilizzate per compiere qualche azione criminale, detenute illegalmente. Per tale motivo il responsabile della detenzione è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, mentre le munizioni sono state sequestrate.