Prosegue a ritmi serrati l’attività di prevenzione e di repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio della giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Vittoria. L’operazione antidroga, che ha visto l’impiego di oltre 15 militari della Stazione di Comiso, supportati dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Nicolosi, si è concentrata nelle principali zone di aggregazione giovanile della città di Comiso e Chiaramonte Gulfi, consentendo di eseguire sei perquisizioni personali, veicolari e domiciliari, e di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, le mirate perquisizioni hanno permesso di denunciare a piede libero M. V., 21enne catanese, che, nella sua abitazione di Roccazzo, è stato trovato in possesso di oltre 50 grammi di marijuana. Durante il servizio antidroga effettuato a Comiso, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato deferito in stato di libertà C. L., 19enne del posto, al quale è stata trovata sempre marijuana, suddivisa 11 dosi, che aveva abilmente nascosto nel cestello di una lavatrice in disuso nel sottotetto di casa.
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Marina di Ragusa, semafori spenti in alcune vie
Antonella Bellina delegata per Marina del circolo Pippo Tumino del Pd segnala che da qualche mese il sistema che regola il traffico tra via Duilio, via Dandolo e via Portovenere a Marina di Ragusa non funziona più. “Eppure, si tratta di semafori indispensabili visto che queste strade sono molto trafficate sia dalle auto che dai pedoni. Sono principalmente i bambini – chiarisce Bellina – a transitare nella zona, visto che lì sono ubicate tutte le scuole. Ma anche gli anziani, considerato che nei pressi insiste l’ufficio postale. Considerato l’alto rischio esistente, come delegata del Pd per le problematiche di Marina di Ragusa chiedo all’ assessore competente e al comandante dei vigili urbani di prendere immediatamente atto della situazione e di provvedere a risolvere la questione in tempi celeri, senza dover aspettare che prima succeda qualche disgrazia”.
POZZALLO, ARRESTATI DUE PREGIUDICATI
I Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato due pregiudicati residenti a Pachino che dopo aver asportato nel centro abitato di Pozzallo due motoape sono stati inseguiti e intercetti sulla SP Pachino Pozzallo e nel tentativo di fuggire hanno speronato l’auto dei militari. I pregiudicati, ben noti ai militari dell’Arma per precedenti specifici, sono stati però ammanettati e ristretti ai domiciliari. I veicoli sono stati restituiti ai legittimi proprietari. I due sono Giuseppe Brancato nato ad Avola nel 1994 e Graziano Nastasi nato a Noto nel 1996.
OPERAZIONE “SERRA FANTASMA”
Importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Ragusa a tutela della spesa pubblica nazionale. Protagonisti i finanzieri della Tenenza di Pozzallo che nell’ambito dell’operazione, ironicamente denominata “serra fantasma”, hanno fatto emergere un’imponente frode a danno dello Stato per un milione di euro circa. L’indagine, innescata da una denuncia presentata presso gli uffici dell’ex Procura della Repubblica di Modica, ha per oltre un anno impegnato gli uomini delle fiamme gialle pozzalles. Cinque i denunciati coinvolti a vario titolo nella gestione di un finanziamento erogato dall’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ragusa, dopo aver intascato il denaro necessario alla realizzazione di alcune serre con tecniche innovative lo hanno abilmente distratto dallo scopo ed impiegato per compiere spese di carattere personale. Oltre alla denuncia, anche l’emissione delle misura cautelare del sequestro preventivo di conti correnti bancari personali della società nonché sui beni mobili e immobili. La società, con sede a Scicli, è impegnata nella fabbricazione di strutture e parti metalliche e aveva ottenuto il finanziamento con apposito progetto P.O.R. Sicilia 2007-2013. L’unico lavoro eseguito il parziale sbancamento e livellamento del terreno ove si sarebbero dovute realizzare le opere. I soldi son o invece serviti per soggiorni in albergo, viaggi in Italia e all’estero, pranzi raffinati e abbigliamento da boutique. Il sequestro ha interessato 5 conti correnti, 7 immobili, 9 automezzi, 14 terreni e quote societarie.
Bruciavano rifiuti: tre denunce
I militari della stazione carabinieri di Santa Croce Camerina hanno sequestrato un terreno agricolo di 15.000 metri quadrati e denunciato tre persone per reati ambientali. Due giorni fa, una pattuglia di carabinieri, nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei crimini, ha notato una densa colonna di fumo nero provenire dalla zona tra Caucana e Casuzze. Sapendo che nella stagione invernale quell’area litoranea è scarsamente abitata e sospettando ci potesse essere un incendio in abitazione i due militari sono corsi sul posto a vedere. Giunti lì, l’amara scoperta: due uomini stavano bruciando una catasta di rifiuti. Erba e rami secchi, plastica, rottami di ferro e altro affioravano tra le fiamme. Bloccati i due operai e spente le fiamme, i carabinieri hanno fatto un giro intorno, all’interno di un campo incolto, circondato da villette per le vacanze estive e, oltre a due trattori agricoli, uno utilizzato per arare e l’altro dotato di benna per spostare, rimestare e accatastare i rifiuti, hanno trovato accatastati qui e là diversi quintali di vari tipi d’immondizia. Sfalci di potatura (che nel complesso erano i rifiuti più innocui), plastiche, teli in polietilene, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (i famigerati e “inquinantissimi” Raee), vetro, pneumatici di autoveicoli e addirittura lastre ondulate di cemento-amianto, micidiale per la salute umana. Sul posto è stato convocato il proprietario del terreno che aveva mandato i due operai a “pulire” l’area. I tre, S.T. imprenditore agricolo cinquantenne, G.L., 45enne, e G.D., 34enne, agricoltori, sono stati denunciati per i reati, in concorso, di creazione di una discarica abusiva e combustione di rifiuti, sanzionati con gravi pene dal testo unico dell’ambiente.
MEGA DISCARICA ABUSIVA A MACCONI, SCATTANO SEI DENUNCE
I carabinieri di Vittoria, fin dalle prime ore di martedì, hanno sottoposto ad attività ispettiva un’area privata di oltre 8.000 mq, situata ad Acate in Contrada Dirillo-Macconi, rinvenendo di fatto una vera e propria discarica abusiva per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, sequestrandola. In particolare, i militari della locale Stazione, hanno concentrato la loro attenzione su alcuni terreni situati in quella contrada e, dopo averla monitorata per diversi giorni, è scattato il blitz durante il quale sono stati rinvenuti numerosi e consistenti cumuli di rifiuti, per svariate tonnellate, costituiti da terre e rocce da scavo di riporto, inerti, eternit, rifiuti organici, rottami di ciclomotori, frigoriferi, materiale ferroso di varia natura, nonché rifiuti plastici: tutto questo, secondo gli inquirenti, è segno di un’attività illegale di sbancamento e di stoccaggio illecito di materiali effettuata già da diversi anni. Inoltre, sono stati rilevati appezzamenti di superfici interessate da ceneri e residui di combustione di rifiuti plastici, provenienti dalle serre agricole adiacenti. L’accumulo delle materie plastiche, e in particolare la loro combustione, provoca lo sversamento nel terreno di liquidi e sostanze altamente nocive quali le diossine e i policlorobifenili, che possono inquinare il suolo e le relative falde acquifere, mentre nell’aria si liberano idrocarburi policiclici altamente inquinanti. E’ scattata così la denuncia a piede libero non solo per i due vittoriesi proprietari dei terreni adibiti a discarica, illecitamente istituita, F. E., 73enne, e G. V., 53enne, ma anche per i 4 affittuari rumeni, amministratori di una società agricola con sede in provincia di Enna, C. I., 28enne, C. P. M., 30enne, C. A. G., 23enne, e C. D., 31enne. I sei, dinanzi all’Autorità giudiziaria di Ragusa, dovranno rispondere dei reati di smaltimento illecito di rifiuti speciali con emissioni diffuse in atmosfera di polveri e realizzazione di discarica abusiva. L’intera area, di oltre 8.000 metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro e sono tuttora in corso accertamenti di natura tecnica finalizzati all’individuazione di corpi metallici nel sottosuolo al fine di accertare il livello e la gravità dell’inquinamento prodotto: le indagini, pertanto, sono suscettibili di ulteriori sviluppi. Analoghi controlli in materia ambientale, da parte dell’Arma dei Carabinieri, proseguiranno nei prossimi giorni in tutta la provincia di Ragusa.
Inaugurata a Modica la sottosezione dell’Unione italiana ciechi
Inaugurata sabato scorso nella sede del centro sociale di Modica Sorda, la sottosezione dell’Unione ciechi civili e ipovedenti di Ragusa. All’appuntamento erano presenti il presidente della sezione di Ragusa, dell’Unione ciechi civili, prof. Giovanni Arestia, il sindaco, Ignazio Abbate, l’assessore ai servizi sociali, Rita Floridia, e la dott.ssa Franca Misseri. Il protocollo siglato tra l’ente e l’Unione italiana ciechi sezione di Ragusa, impegna le parti a svolgere e promuovere una serie di iniziative e progetti primo fra tutti il progetto di servizio civile che fra non molto partirà e vedrà coinvolti quattro giovani volontari.
Inaugurata a Ibla la nuova sede dell’Associazione Ragusana Antiracket e Antiusura
Battesimo lunedì mattina a Ragusa Ibla, a Piazza Pola, della sede dell’Associazione Ragusana Antiracket e Antiusura. L’inaugurazione, presso i locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Ragusa, è avvenuta alla presenza delle massime autorità civili, religiose e militari. A tagliare il nastro il Vicario della Prefettura di Ragusa, dott.ssa Maria Rita Cocciufa e il Vice Sindaco del Comune di Ragusa, Massimo Iannucci. Al termine della cerimonia di inaugurazione, presso l’Auditorium di Santa Teresa, si è svolto il convegno sul tema ”Il ruolo delle associazioni Antiracket e Antiusura. La cultura della legalità”. La dott.ssa Cocciufa nel suo intervento ha spiegato che sebbene sulla base dei dati rilevati, sia in riferimento ai casi di estorsione che di usura, nel territorio ragusano, si sia registrato un calo delle denunce tra il 2013 e il 2014, esiste realmente la necessità di avviare una rete che lavori in sinergia, onde evitare che certi fenomeni non raggiungano proporzioni rilevanti. “La nascita di questa associazione – spiega il Vicario della Prefettura – rappresenta un valore aggiunto alle azioni di prevenzione. Ciò che più ci preme è avviare un’ intensa azione di informazione che permetta a tutti i cittadini di essere coscienti della problematica e soprattutto della presenza di una forte azione di sostegno. Per questo è estremamente importante la creazione di una rete che sia in grado di offrire un supporto concreto sia in termini legali che psicologici”. Le associazioni antiracket mettono a disposizione gratuitamente consulenti legali, commercialisti e psicologi, il tutto con la massima riservatezza e professionalità.
Ragusa, sequestrato autolavaggio abusivo
Nel corso di un servizio di controllo del territorio, una pattuglia di finanzieri della compagnia di Ragusa ha constatato la presenza di un autolavaggio per mezzi pesanti nella zona industriale del capoluogo. Dal controllo l’autolavaggio è risultato abusivo, in quanto privo delle prescritte autorizzazioni e sconosciuto al fisco. La struttura, di circa mq. 400 utilizzata per il lavaggio dei mezzi pesanti adibiti alla raccolta dei rifiuti urbani, è risultata anche priva di impianto di smaltimento delle acque nere e di relativo collegamento alla rete fognaria. L’immobile è stato sottoposto a sequestro penale e i responsabili, quattro soggetti fra cui il proprietario dell’immobile e il gestore dell’impianto, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per gestione illecita di autolavaggio industriale e smaltimento illecito di rifiuti dannosi.
Controlli nell’Ipparino: scattano quattro denunce
Controlli serrati da parte dei Carabinieri anche nel corso di questo fine settimana in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria: 4 le persone denunciate, 12 le perquisizioni effettuate, 3 le patenti ritirate, 10 contravvenzioni al codice della strada comminate per un totale di 10 punti decurtati dalle patenti di guida.
MAXI SBARCO A POZZALLO
Un maxi sbarco di migranti nel fine settimana al Porto di Pozzallo. Ben 863 persone, tra cui 104 donne e 67 minori, sette dei quali non accompagnati. I migranti sono giunti a bordo della nave militare “San Giorgio” della Marina militare. Due donne incinte sono state ricoverate al “Maggiore” di Modica. Tra i migranti ci sarebbero quattro casi di scabbia. I migranti hanno dichiarato di provenire da diversi Paesi: dal Mali al Gambia, dall’Iraq alla Palestina. Ma ci sarebbero anche dei marocchini.
Non ripuliscono dalle erbacce le loro proprietà: denunciati
Dodici persone denunciate per inottemperanza all’ordinanza di procedere alla scerbatura di piante e siepi. E’ il risultato dei controlli eseguiti dal Nucleo Operativo di Polizia Ecologia del Comando di Polizia Locale di Modica a seguito dell’emissione di ordinanze con le quali veniva imposto ai proprietari di immobili di procedere a ripulire dalle erbacce le rispettive proprietà per evitare il deposito, in particolare, di rami che si depositano o che sporgono sulla pubblica vita e che creano nocumento per la pubblica incolumità. Una volta individuato l’immobile dove sussiste il pericolo, viene emessa ordinanza con la quale il proprietario viene invitato a provvedere ad eliminare il pericolo entro un periodo di tempo ben stabilito. Trascorso questo periodo senza esito, si è proceduto al deferimento all’autorità giudiziaria degli inadempienti.
Controlli dei carabinieri, scattano nove denunce
I militari della compagnia carabinieri di Ragusa hanno denunciato nove persone nel corso del fine settimana in occasione di un mirato servizio coordinato a “largo raggio” per il controllo del territorio su tutta l’area di competenza del comando provinciale CC di Ragusa per la prevenzione delle “stragi del sabato sera” e la repressione dei reati in genere. Decine sono state le persone controllate e perquisite e in alcuni casi i mezzi sono stati sequestrati o fermati per violazioni penali o amministrative del codice della strada. In particolare, purtroppo rimangono troppi i casi di autoveicoli privi di copertura assicurativa, che potrebbero arrecare notevoli danni agli altri utenti della strada, e/o conducenti privi di patente di guida. Questo week-end purtroppo sono ritornate anche le guide in stato d’ebbrezza alcolica. Un modicano, uscito fuori di strada lungo la statale 115 mentre guidava l’auto di un amico pur non avendo la patente, si è ritrovato davanti lo stesso carabiniere che due anni or sono a Modica gli aveva ritirato la patente per guida in stato d’ebbrezza. Recidivo e titolare di un tasso alcolemico davvero straordinario (quasi 2,5 g/l), rischia una pena importante per i reati di guida in stato d’ebbrezza aggravata da sinistro stradale e orario notturno, nonché guida senza patente poiché già a suo tempo ritirata. Anche un rumeno, per sua fortuna alla guida dell’auto di un soggetto estraneo ai fatti (che quindi l’ha avuta indietro senza sequestro) è stato colto in stato d’ebbrezza alcolica alla guida con un tasso superiore a 1,5 g/l in orario notturno. E pure lui non aveva mai conseguito la patente. Altri tre non patentati sono finiti nelle maglie dei controlli, due santacrocesi di trenta e venti anni e un ragusano di ventuno. Nei diversi posti di controllo sono anche incappati un 33enne siracusano e un 54enne netino che portavano indosso un coltello ciascuno, senza alcun giustificato motivo. Entrambi sono stati denunciati per porto d’oggetti idonei all’offesa e le due lame son state sequestrate. Anche due stranieri sono finiti nei guai per essere stati fermati e controllati dai carabinieri. Un 25enne albanese e un 33enne tunisino sono risultati privi di alcun titolo di soggiorno. Sono quindi stati denunciati per essere rimasti nel territorio italiano clandestinamente, reato che prevede diecimila euro di ammenda. Sono entrambi stati espulsi mediante accompagnamento ai centri di identificazione ed espulsione di Bari e Caltanissetta.
STRETTA ANTICRIMINE A VITTORIA
La Polizia di Vittoria, grazie all’impiego di ben cinque equipaggi provenienti dal Reparto Prevenzione Crimine di Catania, che hanno coadiuvato le Volanti e le pattuglie in borghese del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria e della Questura di Ragusa, con l’ausilio delle Unità Cinofili della Polizia di stato provenienti da Catania, ha eseguito svariati controlli, in particolare presso l’isola pedonale di via Cavour, dirimpetto le Scuole elementari e medie e la piazza del Popolo. Sono state controllate 173 persone e 55 veicoli, eseguite alcune perquisizioni domiciliari presso abitazioni di soggetti pregiudicati e denunciate cinque persone. Z. W. 21enne tunisino e D.G. 24enne nato a Vittoria ma di origini tunisine, sono stati denunciati per il reato di evasione. Entrambi erano agli arresti domiciliari, ma durante il controllo non sono stati trovati all’interno delle loro abitazioni. Al Giudice per le Indagini Preliminari è stata altresì avanzata proposta per la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia in carcere. Y. H. 55enne tunisino è stato invece denunciato per il reato di minacce gravi ad altro connazionale. La vicenda si era sviluppata presso un reparto dell’ospedale di Vittoria dove la vittima, un uomo di 30 anni, era ricoverata. L’albanese K. M. di 29 anni è stato denunciato perché nel corso del controllo atto a verificare il perdurare degli obblighi di custodia su un veicolo sequestrato, si è accertato che l’auto Golf sequestratagli nel 2012 non c’era più; ha dichiarato che gli era stata rubata. Adesso rischia sei mesi di reclusione. Il romeno A. S. di 20 anne è stato denunciato per il reato di danneggiamento. Si era recato a casa di un connazionale e, a causa di una diatriba sentimentale, in preda all’ira ha distrutto della mobilia.
Pozzallo, arrestato rapinatore seriale
In soli due giorni Salvatore Mermina, 43enne, originario della provincia di Siracusa ma domiciliato a Pozzallo, aveva compiuto tre rapine a mano armata in altrettanti esercizi commerciali di Pozzallo. Tutto era iniziato nella serata di lunedì 10 novembre: ai Carabinieri della Stazione di Pozzallo era giunta una richiesta di intervento da parte di un esercente commerciale che, intorno alle ore 20.10, era stato rapinato, all’interno del proprio negozio, da un uomo con passamontagna che, sotto la minaccia di un coltello, si faceva consegnare il denaro contenuto nella cassa, circa 300 euro, per poi dileguarsi. Nel corso delle ricerche dell’uomo, una pattuglia veniva fermata da un’altra commerciante che riferiva che, poco prima, intorno alle ore 20, un soggetto travisato ed armato di coltello si era introdotto nel proprio negozio ed aveva tentato di rapinarla. La stessa scena si era ripetuta la sera di mercoledì 12 novembre, intorno alle ore 20.15, quando un uomo, travisato da passamontagna ed armato di coltello, entrava in un panificio di Pozzallo e tentava di rapinare l’incasso della giornata ma, grazie alla pronta reazione del proprietario dell’esercizio commerciale, veniva messo in fuga. Grazie alle riprese di alcune telecamere di sorveglianza e ad altri elementi raccolti, i Carabinieri hanno individuato alcuni tratti caratteristici del soggetto e li hanno ricondotti alla persona del Mermina Salvatore ed hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del sospettato rapinatore dove hanno rinvenuto, nascosti in un mobile, i materiali utilizzati per le diverse rapine perpetrate. I militari dell’Arma hanno sottoposto a sequestro due passamontagna con tre fori artigianalmente realizzati all’altezza di occhi e labbra, un coltello da cucina, due giubbotti, un paio di scarpe ed uno zaino, materiali indossati dall’uomo durante le rapine. Il rapinatore è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale iblea.
RAGUSA, SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA. INTERVENTO DEL SINDACO
Le recenti criticità emerse (mozzarella amara) al servizio di refezione scolastica destinato agli alunni delle scuole iblee, sono state al centro dell’incontro tra il Sindaco, Federico Piccitto, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Salvatore Martorana, ed i dirigenti scolastici degli istituti cittadini. Questi ultimi hanno elencato le principali problematiche riguardanti il servizio, non solo a partire dai casi più recenti, ma anche sottolineando la necessità di individuare alcuni correttivi rispetto al menu offerto. Tali specifiche segnalazioni sono state prontamente raccolte dall’Amministrazione ed inviate alla ditta che attualmente gestisce il servizio. Il Sindaco Piccitto e l’Assessore Martorana, hanno inoltre elencato alcune novità recentemente inserite al fine di garantire la massima qualità del servizio offerto. I genitori, insieme al personale scolastico, inoltre, saranno invitati a costituire, in tutte le scuole, dei comitati di “assaggiatori”, con specifiche schede per il monitoraggio costante della qualità del servizio offerto. “Le legittime rimostranze dei genitori non possono assolutamente essere ignorate o sottovalutate. – afferma il primo cittadino – anche perché qualsiasi aspetto coinvolga i ragazzi deve rappresentare una priorità assoluta per tutti noi. Per questi motivi all’incontro odierno se ne affiancherà un altro, riservato ai genitori, in programma martedì alle 18 nella sede dell’assessorato allo sviluppo economico”. “Di concerto con gli uffici – ha sottolineato altresì l’Assessore Martorana – stiamo provvedendo alla predisposizione di uno specifico bando di durata pluriennale, con una serie di indicazioni che mirano a recepire e di conseguenza eliminare le criticità finora riscontrate”.
RAGUSA, ABBATTUTO L’ALBERO PERICOLOSO DI VIA DELLA COSTITUZIONE
“Nella piazzetta della parte media di via della Costituzione, quasi all’incrocio con viale dei Platani, dove da tempo segnalavamo la presenza di un albero pericoloso perché ormai rinsecchito da tempo, lo stesso è stato finalmente abbattuto”. Lo segnala il consigliere comunale del Partito Democratico, Mario D’Asta, evidenziando che la questione era stata più volte sollevata a palazzo dell’Aquila anche per evitare che si verificasse quanto, con effetti tragici, accaduto a Catania proprio nelle scorse settimane. “E’ naturale che adesso i residenti di tutta la zona – aggiunge D’Asta – potranno transitare da quelle parti con maggiore sicurezza. Lo stesso dicasi per gli automobilisti che, percorrendo l’arteria stradale in questione, non sapevano neppure di correre un grosso rischio. Per fortuna, tutto bene quel che finisce bene. Solo che la prossima volta, speriamo che a segnalazioni di tale urgenza l’Amministrazione comunale possa rispondere con maggiore solerzia”.
SRADICANO COLONNINA PER I PARCHEGGI A PAGAMENTO CON UNA PANDA RUBATA: 3 ARRESTI
Credevano di farla franca e di accaparrarsi tutto il denaro contenuto in una colonnina per i parcheggi a pagamento, ma i Carabinieri li hanno arrestati in flagranza di reato. E’ successo alle prime luci dell’alba di venerdì Vittoria, quando 3 giovani, un maggiorenne e due minorenni, a bordo di una Fiat Panda, rubata qualche ora prima ad un cittadino ipparino, hanno preso di mira una colonnina per i parcheggi a pagamento nella centralissima via Cacciatori delle Alpi, utilizzando la vettura come ariete e riuscendo a sradicarla completamente: l’hanno poi caricata sul mezzo pronti per andare a spartirsi il malloppo. Nel frattempo, però, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, in servizio antirapina nel centro della città li ha intercettati e ne è nato un breve inseguimento per le vie cittadine. Dopo circa un centinaio di metri la Fiat Panda e i tre giovani a bordo sono stati bloccati. I ragazzi, due minorenni vittoriesi, e un 24enne, sempre del luogo, F. S., sono stati condotti presso la caserma di via Garibaldi dove sono state espletate le formalità di rito, al termine delle quali il maggiorenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Vittoria,mentre i due minorenni sono stati accompagnati presso il centro di prima accoglienza di Catania.
Pascolo abusivo a Monterosso: denunce e sanzioni
I militari della stazione carabinieri di Monterosso Almo continuano nell’attività di contrasto alla tristemente nota pratica del pascolo abusivo e dell’abbandono di bovini. Hanno denunciato altre tre persone per i casi accaduti tra settembre e ottobre. I tre sono il trentenne G.M., vizzinese con azienda a Licodia Eubea, il sessantenne F.B., catanese con azienda in Monterosso, e il sessantunenne C.D.P., allevatore tortoriciano ma da anni residente a Monterosso. Tutti e tre sono già ben noti alle forze dell’ordine, il primo addirittura arrestato pochi anni or sono per truffa ai danni dell’Unione Europea nel ramo agricoltura, il secondo ripetutamente denunciato nonché destinatario di diversi sequestri di bovini, il terzo già in passato aveva conosciuto la giustizia sia per pascolo abusivo che per altre questioni. Il problema del pascolo abusivo ma soprattutto dei conseguenti danni alle foreste demaniali e alle colture è da sempre stato fortemente avvertito a Monterosso Almo e già in passato i carabinieri avevano sequestrato bovini e denunciato allevatori. Purtroppo, al di là dei rilevanti danni economici alle colture, il pericolo più grave è costituito dai bovini sulla sede stradale che già diversi sinistri stradali hanno causato. Peraltro talvolta gli animali sono totalmente in-identificabili poiché nati e cresciuti allo stato semi-brado e quindi mai registrati e privi di marchi auricolari. Negli ultimi anni sono state presentate alla Procura della Repubblica quasi cinquanta denunce per altrettante persone indagate per abbandono di animali e pascolo abusivo. E in crescendo sono state anche le querele presentate dai cittadini vittime arrivate a quota 120 in una decina di anni. E’ accaduto che i bovini abbiano “caricato” i carabinieri che utilizzano anche teleobiettivi per fotografare i marchi auricolari degli animali vaganti nei boschi. L’attività ovviamente non è finita. La cittadinanza danneggiata dal fenomeno sembra quest’anno aver cambiato decisamente rotta. Hanno iniziato a denunciare, infatti, fiduciosi che prima o poi la problematica sarà risolta. I carabinieri di Monterosso sono davvero grati alle vittime che hanno trovato la determinazione per denunciare e si aspettano di ricevere altre denunce di persone che hanno visto i propri raccolti e la frutta dei propri alberi divorati dalle mucche.