Sono stati disposti 11 provvedimenti di avviso orale (un invito a cambiare condotta) del Questore di Ragusa. 7 sono i soggetti residenti a Vittoria colpiti dal provvedimento, 2 quelli residenti ad Acate e 2 a Comiso. Di queste persone socialmente pericolose 7 sono di origini straniere ma residenti in provincia di Ragusa da anni. Qualora gli avvisati non recepiranno l’ingiunzione a mutare vita potrà essere applicata loro una misura di prevenzione più forte, anche con prescrizioni che vietano di uscire da casa in determinati orari e potranno essere controllati di continuo dalle Forze di Polizia. Inoltre il Questore ha inflitto ad un soggetto non residente in Provincia di Ragusa, il divieto di ritorno: il pluripregiudicato siracusano colpito dal provvedimento non potrà fare ritorno nella Provincia iblea per 3 anni, diversamente verrà denunciato penalmente.
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Si affievoliscono le criticità sulle zone costiere del territorio di Ragusa
Il Centro Operativo comunale di Protezione civile di Ragusa rende noto che a seguito dell’attenuarsi delle condizioni meteo, visto l’evolversi del vortice nuvoloso, che ha deviato il suo percorso lambendo solo parzialmente le coste del comune di Ragusa, si affievoliscono le criticità previste sulle zone costiere del nostro territorio. Si conferma inoltre che domani le scuole della città saranno regolarmente aperte.
POSSIBILE ARRIVO DI UN CICLONE. I SINDACI: RIMANETE IN CASA
Questa la nota diffusa nel pomeriggio di oggi dalla Prefettura di Ragusa. “In relazione ad un grave fenomeno meteorologico che sta interessando dal pomeriggio di oggi e per le successive 12 ore il territorio provinciale ed, in particolare, la fascia costiera della provincia, caratterizzato da forti venti e significative mareggiate, variabili nella traiettoria e nei tempi di evoluzione, tutte le componenti istituzionali del sistema di protezione civile sono stati inviate ad attivare con immediatezza i rispettivi dispositivi di protezione civile per l’adozione di tutte le misure necessarie a ridurre il rischio, con particolare riferimento quelle volte ad interdire la fruizione delle aree costiere e dei lungomari, limitare la viabilità, interrompere le attività all’aperto, garantire la sicurezza del traffico, nelle strutture portuali ed aeroportuali, nonchè delle attività negli impianti industriali e nel comparto agricolo e zootecnico e delle reti di servizio. Le popolazioni locali sono invitate, con immediatezza, ad evitare di uscire dalle proprie abitazioni e di evitare l’utilizzazione di mezzi per la circolazione, di allontanarsi dalle strutture precarie e vulnerabili (verande, ponteggi, cartelloni pubblicitari, alberi, strutture particolarmente alte, serre agricole”. E i sindaci dei Comuni iblei invitano i cittadini a non uscire di casa se non per motivi urgenti.
Maltempo, danni limitati
Il picco massimo di maltempo si è registrato tra l’una e le due di notte. Per fortuna, però, non ci sono state le fortissime raffiche di vento previste, ha permesso di limitare molto le situazioni di pericolo il carattere intermittente delle piogge. E’ stata comunque una nottata di super lavoro per il personale della Protezione civile e dei vigili del fuoco per l’allarme maltempo che ha interessato tutta la Sicilia orientale. A Ragusa una decina gli interventi. Nella notte tra giovedì e venerdì è stata chiusa via Archimede, nel tratto tra la Sacra Famiglia e piazza Vann’Antò. Qualche altro problema si è registrato al Largo San Paolo. Le scuole sono chiuse da giovedì pomeriggio. Riapriranno regolarmente sabato.
La sentenza diventa definitiva: arrestati due vittoriesi
La Polizia di Stato ha catturato Paolo Cannizzo, detto “Paolo u niuru”, vittoriese di 50 anni, e Salvatore Fede, anche lui vittoriese di 57 anni, entrambi sorvegliati speciali. La cattura di Cannizzo Paolo è scaturita dall’ordine di esecuzione per la carcerazione, dovendo espiare la pena di 9 anni e 10 mesi di reclusione, essendo stato riconosciuto colpevole, con sentenza emessa da Corte Assise Appello di Catania, dei reati di: associazione per delinquere semplice, estorsione aggravata, detenzione di arma comune da sparo, detenzione e ricettazione di arma clandestina, detenzione di munizionamento. La cattura di Fede Salvatore è scaturita dall’ordine di esecuzione per la carcerazione, dovendo egli espiare la pena di 7 anni di reclusione, essendo stato riconosciuto colpevole, con sentenza emessa da Corte Assise Appello di Catania, dei reati di: associazione per delinquere semplice ed estorsione aggravata. Nel 2008 entrambi gli arrestati erano stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto in una operazione di Polizia denominata “Flash Back” unitamente ad altri 6 soggetti in quanto sospettati di essere appartenenti ad un’associazione di tipo mafioso dedita alle estorsioni ai danni degli imprenditori agricoli così come di altre attività commerciali dell’Ipparino.
Maxi discarica abusiva tra Vittoria e Acate
Militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno individuato una grandissimo sito destinato a discarica abusiva. In particolare, le Fiamme Gialle, avvalendosi del supporto tecnico di funzionari del settore territorio ed ambiente della Provincia regionale di Ragusa, hanno sottoposto a sequestro un’area privata, estesa per oltre 60.000 metri quadri, in contrada Dirillo, a cavallo dei Comuni di Vittoria e Acate. Nella discarica abusiva sono stati scoperti enormi cumuli di materie plastiche provenienti dalle serre agricole. Rinvenuti altresì, imballaggi per i prodotti ortofrutticoli, cumuli di cemento, materiali ferrosi, inerti dell’edilizia, vetro, pneumatici dismessi e lastre di eternit. Le materia plastiche illecitamente accumulate ammontano a circa 50 tonnellate, a circa 725 tonnellate gli inerti dell’edilizia, a circa 100 tonnellate i paletti in cemento ed a circa 5 tonnellate le lastre di eternit. I finanzieri hanno inoltre accertato che il sito è stato, di recente, utilizzato per bruciare enormi cumuli di materie plastiche, che di fatto, sono state quindi sottratte al regolare smaltimento. L’accumulo delle materie plastiche, e in particolare la loro combustione, provoca lo sversamento nel terreno di liquidi e sostanze altamente nocive quali le diossine e i policlorobifenili mentre nell’aria si liberano idrocarburi policiclici altamente inquinanti. È estremamente elevato inoltre il rischio che gli sversamenti possano irrimediabilmente inquinare il suolo e le relative falde acquifere. Il proprietario dei terreni adibiti a discarica, illecitamente istituita, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria locale mentre ulteriori indagini sono in corso al fine di individuare i responsabili dei incendi dolosi di rifiuti e materie plastiche.
Espulso pusher algerino
La Guardia di Finanza ha espulso dal territorio dello Stato uno spacciatore algerino di 55 anni, già tratto in arresto a Vittoria lo scorso settembre. Poco più di un mese fa, un finanziere libero dal servizio aveva notato il fare sospetto dell’algerino il quale, vagando per le vie del centro di Vittoria, si era avvicinato ad un balconcino di una casa abbandonata per posare qualcosa al suo interno. L’intervento di un’altra pattuglia sul posto consentì il rinvenimento di circa 20 grammi di hashish, già pronti in dosi separate. L’identificazione dell’uomo e la successiva consultazione dei precedenti penali, hanno poi lasciato emergere che il pusher era già destinatario di un decreto di espulsione poiché ritenuto pericoloso. Il pluripregiudicato è stato scortato al Centro di Identificazione ed Espulsione di Caltanissetta, in attesa di abbandonare il territorio nazionale.
ALLERTA METEO A RAGUSA, IL TEMPO PEGGIORA – VENERDI’ SCUOLE CHIUSE
A seguito di previsioni meteo avverse che segnalano precipitazioni diffuse con venti di burrasca in intensificazione provenienti dai quadranti meridionali, il sindaco Piccitto ha emesso una ordinanza di chiusura precauzionale delle scuole di ogni ordine e grado ricadenti nel territorio comunale per il 7 novembre. Il Centro Operativo Comunale della Protezione Civile invita i cittadini a valutare attentamente la fattibilità di attività che prevedono spostamenti fuori dalla propria abitazione e attività all’aperto, i commercianti a controllare l’ancoraggio di strutture all’esterno delle proprie attività, i gestori di impianti pubblicitari e affissionistici a verificare la tenuta delle proprie istallazioni e le imprese di costruzioni a controllare ponteggi, gru e ogni altra struttura presenti nei cantieri edili. La Protezione Civile segnala inoltre alla cittadinanza i siti, di seguito elencati, in cui potrebbero riscontrarsi maggiori criticità: – via Risorgimento (dal rifornimento Agip fino all’incrocio S.S. 194) – via Monelli – via Addolorata – via Paestum (all’altezza del cavalcaferrovia) – viale del Fante – via Archimede (tratto Sacra Famiglia –Piazza Vann’Antò)- viale delle Americhe (dall’incrocio per Chiaramonte al bivio per Catania – bretelle laterali e sottopassi sp 13 (Centopozzi – all’altezza del sottovia S.S. 115) S.S. 194 (da Ibla a Giarratana).
INFERNO DI FUOCO A VITTORIA
Poco prima delle 14 di giovedì, una Volante della Polizia di Stato in transito sulla S.S.115, circonvallazione di Vittoria, notava una densa colonna di fumo nero levarsi dal deposito giudiziale di autoveicoli sito in c.da Boscopiano nei pressi della Fontana della Pace. Immediatamente si recava sul posto richiedendo l’intervento del proprietario visto che l’ingresso era chiuso per la pausa del pranzo e constatava che, all’interno di un’area di circa 2000 mq adibita a deposito di autovetture in custodia giudiziale, si levavano alte fiamme da tre veicoli. Immediata la richiesta e l’intervento dei Vigili del Fuoco che nonostante l’azione tempestiva di spegnimento non riuscivano a contenere le fiamme: a causa del forte vento e della presenza di carburante nei serbatoi dei veicoli, si propagava rapidamente sino a distruggere circa 100 veicoli. Durante l’intervento si susseguivano diverse esplosioni di presumibili combustibili ancora contenuti nei serbatoi dei veicoli. A causa di ciò alcune schegge metalliche danneggiavano alcuni infissi di una attigua struttura adibita a casa di riposo. Le fiamme lambivano anche una parte della struttura della asa di riposo. Una densa e persistente nube di fumo si è levata durante l’incendio, poi dissoltasi. Non si registrano feriti. Il titolare dell’azienda è C. G., vittoriese di 66 anni, incensurato; si occupa di soccorso stradale Aci e deposito giudiziale. Le cause sono in corso di accertamento. Le indagini sono condotte dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria di Vittoria e dalla Squadra Mobile di Ragusa.
Truffa dello specchietto, un arresto e una denuncia
Credeva di farla franca raggirando un pensionato 75enne di Scoglitti, ma quando si è visto piombare addosso i Carabinieri della locale Stazione, che si erano appostati per un mirato servizio di osservazione e controllo, non ha creduto ai suoi occhi: è finito così in manette Giuseppe Spicuzza, 21enne originario di Noto che, con il fratello minorenne denunciato a piede libero, a bordo di una Bmw, si era fatto appena consegnare 50 euro in contanti, come presunto risarcimento per uno specchietto retrovisore che, l’anziano signore, avrebbe urtato con la propria autovettura danneggiandolo. L’episodio è avvenuto a Scoglitti, in via Pescara.
Romeno violento con moglie e figlia, viene massacrato di botte
Sono due fratelli italiani e due romeni le persone denunciate dalla Polizia di Vittoria perché ritenuti autori di un violentissimo pestaggio ai danni di un romeno di 34 anni. I fatti si sono svolti alcuni giorni fa, ma le indagini sono state complesse e difficili e solo ora si è scoperto il caso. Era mezzanotte del 21 ottobre quando una guardia particolare giurata telefonava al centralino del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria avvisando della presenza di una persona riversa a terra, priva di sensi, in via Cascino, nei pressi della statale. C’era un uomo massacrato di botte: un romeno di 34 anni che ripresi i sensi e ricevute le prime cure era a malapena in grado di descrivere e riferire che era stato scaraventato fuori dall’auto in corsa dal suo stesso datore di lavoro, un italiano di 38 anni. Era terrorizzato, diceva di temere per la sua vita e di essere stato percosso dai suoi datori di lavoro e da due connazionali. L’antefatto al momento sembra il seguente: nella campagna in cui aveva lavorato, di proprietà di due fratelli vittoriesi, era stato percosso dai due e da suoi connazionali. La spiegazione fornita dalla vittima circa i motivi di tale violenza ricevuta erano da ricondurre al fatto che l’uomo, sposato con una figlia, stava vivendo momenti familiari difficili e le due donne si erano allontanate ed erano andate ad abitare con dei connazionali amici. Lui, per due volte aveva tentato di convincerle a tornare sotto il tetto familiare, la terza volta aveva addirittura tentato di riprenderle per riportarle in Romania. Le donne avevano invece sempre mostrato riluttanza a tale decisione ed all’ennesimo tentativo prevaricatore dell’uomo, erano sopraggiunti i suoi datori di lavoro ed erano intervenuti gli amici che le ospitavano. I quattro uomini lo avevano violentemente bastonato, poi caricato in auto e “scaraventato” dall’auto in movimento la dove era stato ritrovato .Dal racconto della moglie è emersa una storia di maltrattamenti continui da parte del marito, avvezzo ad ubriacarsi tutte le sere tanto da divenire violento ed irragionevole. Da lì la scelta, condivisa con la figlia di 16 anni, di andare a vivere presso altri connazionali, in un’altra azienda agricola degli stessi italiani presso i quali lavora lei ed il marito. La donna e la figlia hanno confermato la vicenda delle violente percosse che i due italiani e i due romeni avevano inferto al marito che poco prima delle ore 24 del 21 ottobre scorso, si era recato, più ubriaco che mai dove esse dimoravano ed aveva tentato di riportarle a casa. Le indagini della Polizia oltre a ricostruire questi fatti hanno consentito di individuare i due fratelli italiani ed i due fratelli rumeni, uno 33enne ed un altro 22enne. Tutti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria in stato di libertà perché ritenuti responsabili dei reati di lesioni personali aggravate in concorso.
UN ANNO DI CODICE ROSA: 101 CASI DI VIOLENZA
E’ passato solo un anno dall’attivazione del Codice Rosa nell’Asp di Ragusa – prima Azienda Sanitaria in Sicilia e tra le poche a livello nazionale – ed i dati sono, indubbiamente, confermativi di un fenomeno che purtroppo tende a crescere.. Il codice rosa frutto della collaborazione tra Asp e Procura si è aggiunto ai codici bianco, verde e rosso del Pronto Soccorso. Un percorso di accoglienza al Pronto soccorso, dedicato a chi subisce violenza, non solo donne, anche bambini, anziani extracomunitari, omosessuali. Tutte quelle persone che possono trovarsi in un situazioni di debolezza e vulnerabilità e i cui segni di violenza subita non sempre risultano evidenti. 101 i casi di violenza registrati in un anno.
Ancora una volta: via Archimede a Ragusa si allaga dopo la pioggia
E’ stata sufficiente una pioggia abbondante di circa 10 minuti per causare disagi e momenti di panico lungo le strade di Ragusa. La denuncia da fratelli d’Italia che racconta quanto accaduto: “Martedì scorso alle ore 13,30 la centralissima via Archimede, nel tratto compreso tra piazza Vann’Antò e la Chiesa della Sacra Famiglia, è stata ricoperta da alcune decine di centimetri di acqua che hanno determinato l’intralcio della circolazione, parecchio intensa per il concomitante termine delle lezioni negli istituti scolastici, ed il necessario intervento dei Vigili del Fuoco che hanno occupato non poco tempo per ristabilire la normalità e per sbloccare i tombini che non erano in grado di fare defluire l’abbondante acqua. Nonostante la prevedibilità di tali fenomeni connessi alla violenza delle piogge e dei temporali che si verificano puntualmente ogni anni in questo periodo, la città si trova sempre impreparata ad affrontare tali situazioni, con conseguente grave pericolo per la circolazione stradale all’interno dell’area cittadina. Si chiede, quindi, al Sindaco ed all’assessore competente di predisporre con la massima urgenza tutti gli interventi diretti alla pulitura dei tombini e dei canali di scolo al fine di evitare che futuri eventi atmosferici possano rappresentare ancora una volta fonte di pericolo per i cittadini ragusani e soprattutto per i tanti ragazzi che si recano a scuola a bordo di ciclomotori. In particolare, si richiede un intervento specifico nel tratto di strada in questione, considerato che problemi di allagamenti e di mancato funzionamento dei tombini si verificano sistematicamente in occasione di ogni pioggia abbondante. Un minimo di programmazione anche in questo settore, con interventi preventivi e puntuali, non guasterebbe affatto per il bene della collettività”.
LA POLIZIA ARRESTA UNA COPPIA DI RAGUSANI SORPRESA A SPACCIARE COCAINA A MODICA
La Polizia di Stato a Modica aveva notato in contrada Sant’Antonio Streppinosa, confinante col territorio di Ragusa, uno strano andirivieni di giovani. Grazie ad un appostamento sono stati arrestati due soggetti che, provenienti da Ragusa, erano giunti a Modica per spacciare cocaina. Poco prima i due avevano incontrato un tossicodipendente per cedergli un ovetto kinder in plastica con all’interno tre dosi di cocaina. I due spacciatori – con loro la figlioletta di due anni – hanno tentato la fuga. Addosso 535 euro, innegabile provento dell’attività di spaccio poco prima constatata dai poliziotti. Eentrambi erano stati sottoposti ad una misura di prevenzione ossia il divieto di uscire dal territorio di Ragusa, se non previa autorizzazione del giudice. Si tratta di Carmelo Antonino Mirabella di 42 anni, di origini catanesi ma residente a Ragusa, pluripregiudicato per furto, e della compagna ragusana Leonella Cascone di anni 28, anch’ella con pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti e per furto.
Controlli della Polizia a Vittoria
La Polizia di Vittoria ha effettuato una serie di controlli in città. I controlli si sono concentrati in particolare sull’isola pedonale di via Cavour dirimpetto le Scuole elementari e medie, la piazza del Popolo e la piazza Sei Martiri. Complessivamente sono state controllate 158 persone e 46 veicoli. E’ stata controllata una Sala Giochi e sono state rilevate diverse infrazioni amministrative al vaglio dell’Ufficio di Polizia Amministrativa del Commissariato. Una persona è stata tratta in arresto. Si tratta di Mario Benenati, vittoriese di 33 anni: deve scontare nove mesi di reclusione.
Acate, ritrovata merce rubata
Controlli serrati nel corso della nottata tra martedì e mercoledì in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria: tre le persone denunciate, refurtiva recuperata per un valore complessivo di oltre 5mila euro e restituita ai legittimi proprietari e dieci le perquisizioni effettuate, tra personali e domiciliari, soprattutto nelle aree rurali. In contrada Macconi, a seguito di perquisizione domiciliare, è stata rinvenuta un’ingente mole di materiale per l’agricoltura, da motori per l’irrigazione delle serre alle pompe d’acqua elettriche e manuali, da trapani e saldatrici a diverse centinaia di metri di cavi elettrici, oltre a una dozzina di arnie, il tutto per un valore complessivo di oltre 5.000 euro. Non riuscendo a giustificarne la provenienza, i tre tunisini trovati in possesso del materiale sono stati denunciati a piedi libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per ricettazione in concorso.
Giovane arrestato per evasione
I carabinieri della stazione di Ragusa hanno arrestato in flagranza di reato di evasione un ventiquattrenne chiaramontano. Martedì pomeriggio, poco dopo le sedici e trenta, era stato segnalato l’allontanamento volontario di un giovane da una struttura dov’è sottoposto agli arresti domiciliari per furto. Sapendo che l’evaso è chiaramontano, l’operatore della centrale operativa provinciale ha diramato immediatamente le ricerche tra le pattuglie impiegate nel territorio, specie lungo la probabile via di fuga Ragusa-Chiaramonte. Il giovane, Angelo Cannata, è stato individuato poco dopo. Il pubblico ministero, non essendoci particolari esigenze cautelari, ha stabilito che l’arrestato poteva essere nuovamente collocato ai domiciliari in attesa della convalida da parte del giudice per le indagini preliminari.
Ragusa, eliminare il pericolo delle palme danneggiate dal punteruolo rosso
“In relazione alle potenziali situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, costituite dalle palme irrimediabilmente danneggiate dal Punteruolo Rosso presenti in aree private adiacenti o limitrofe ad aree, spazi o edifici pubblici, con la presente si invita il Comando dei Vigili Urbani, unitamente al personale della Protezione Civile, a segnalare le possibili fonti di pericolo per l’integrità fisica delle persone”. Questo il contenuto della nota che il Sindaco Federico Piccitto ha inviato stamane al Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Puglisi ed al Dirigente del Settore Protezione Civile Comunale, Marcello Dimartino. La richiesta del primo cittadino consentirà agli uffici competenti di potere adottare provvedimenti ed interventi necessari alla eliminazione delle situazioni di pericolo che compromettano la salvaguardia della pubblica incolumità.
Arrestati otto presunti scafisti
La polizia di Stato ha fermato otto egiziani ritenuti i componenti dell’equipaggio del peschereccio con a bordo 321 migranti sbarcati lunedì a Pozzallo, dopo essere stati intercettati da motovedette della Guardia costiera. Il provvedimento, emesso dalla Procura di Ragusa, ipotizza per gli scafisti i reati di associazione per delinquere e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra i 321 extracomunitari arrivati ieri c’erano molte famiglie siriane e anche numerosi minorenni egiziani. Gli otto scafisti egiziani fermati su disposizione della Procura di Ragusa sono: Mouhamed Abdou, di 33 anni, Ossema Odaa, di 25, Ismail Ahmad, di 25, Alee Nagi, di 21, Islam Ismail Darwish, di 19, Atef Abdelhamid Zibah, di 22, Sami Moustafa, di 21, e Karim Moustafa Shawi, di 18. Secondo l’accusa erano i componenti dell’equipaggio di un peschereccio intercettato nel Canale di Sicilia da un’unità della marina militare canadese – e non della guardia costiera come si era appreso in un primo momento – con a bordo 329 persone, compresi gli 8 presunti scafisti. Vicino alla coste italiane gli extracomunitari sono stati trasbordati sul rimorchiatore ‘Nos Taurus’ che ha fatto rotta per Pozzallo. Appena il natante è stato ormeggiato quattro giovani sono saltati dal rimorchiatore sul molo cercando di fuggire, ma sono stati bloccati dalla polizia di Stato. Due di loro sono stati poi fermati perchè sospettati di essere scafisti. I migranti, è stato ricostruito, che avevano pagato 2.300 dollari a persona per il viaggio, facendo incassare all’organizzazione criminale 750mila dollari, erano partiti dall’Egitto e avevano cambiato diverse navi durante la navigazione, fino a essere trasbordati su un vecchio peschereccio. A bordo, hanno rivelato alcuni testimoni, le lite tra gli egiziani erano sedate con colpi di bastone da parte di una sorta di “servizio di sicurezza” che era composto da componenti l’equipaggio.
Controlli della Polizia nel week end
Anche nel corso dell’ultimo fine settimana l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha messo in campo lo speciale dispositivo di intensificazione dei servizi di controllo del territorio su Ragusa e provincia. I numeri: 26 pattuglie, 52 operatori della Polizia di Stato impiegati, 149 persone identificate e 55 i veicoli controllati, 59 soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale controllati (arrestati domiciliari e sorvegliati speciali), 5 i verbali al Codice della Strada elevati.