Senza tregua la lotta alla malavita combattuta dalla Polizia di Vittoria. Le Volanti che pattugliano il territorio, sensibilmente incrementate di numero nelle ultime settimane, stanno battendo palmo a palmo il territorio del comune in una attività di contrasto dell’illecito in ogni settore. Attenzione particolare è rivolta ai soggetti già noti alle forze dell’ordine perché gravati da precedenti penali ma che ostinatamente continuano a porre in essere condotte illecite. E’ il caso di M.G. 43enne vittoriese, pluripregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, che senza patente di guida, perché revocatagli sette anni fa, conduceva un motocarro già sottoposto a fermo amministrativo e che quindi non doveva circolare, privo di copertura assicurativa e privo della revisione periodica. Lo stesso vale per T.D. 21enne comisano, pregiudicato, sorpreso alla guida di un’autovettura in compagnia di un altro pregiudicato. Non ha la patente di guida perché gli è stata revocata. E già nei mesi di febbraio e giugno di quest’anno era stato sorpreso dalla Polizia a guidare un mezzo. Pertanto tre violazioni penali nell’arco di pochi mesi. Ed ancora denunciati all’autorità giudiziaria anche due cittadini romeni.
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Controlli della Polstrada sul settore dei trasporti: multe per oltre 130mila euro
Il settore dell’autotrasporto è, per la provincia ragusana, uno dei settori produttivi più importanti, per le ricadute economiche e sociali, data la presenza di uno dei mercati più grandi d’Italia, quello di Vittoria, dal quale transitano ogni giorno 300 TIR. Su impulso del Prefetto, a seguito di un esposto inviato alle autorità provinciali otto mesi fa, sono stati predisposti dei controlli al fine di contrastare precise violazioni, quali il mancato rispetto dell’orario di lavoro e l’utilizzo di manodopera in nero, che, di fatto, costituiscono una concorrenza sleale nei confronti delle ditte oneste ed un potenziale rischio per la circolazione stradale. I controlli effettuati dalla Polizia Stradale di Ragusa e Vittoria, in provincia, nell’arco di otto mesi hanno consentito di accertare irregolarità da parte di undici ditte che impiegavano lavoratori in nero e avevano alterato i tachigrafi, con conseguenti contestazioni di 124 violazioni, per un importo complessivo di 131.650 euro. In particolare, approfonditi controlli nei confronti di una ditta con sede in provincia di Ragusa, facevano emergere che su oltre metà della flotta, 20 Tir, immatricolati dopo il 2006 (sui quali per legge dovevano essere installati dei tachigrafi digitali che consentono di verificare elettronicamente i dati nonché la funzionalità degli apparati di sicurezza quale l’impianto frenante), erano stati tolti i tachigrafi digitali e reinstallati abusivamente quelli analogici. Tale sostituzione, con ulteriori artifici (quali dichiarazioni degli autisti, durante i controlli, che avevano dimenticato i vari dischetti di registrazione del lavoro svolto o la carta di circolazione dei mezzi), consentiva di eludere centinaia di controlli in ambito nazionale, in 16 diverse province, sulle ore effettivamente lavorate dai conducenti delle ditte. Per quanto riguarda l’impiego di manodopera in nero, dieci ditte sono state sanzionate per un importo complessivo di 39.650 euro, per aver impiegato autisti non ingaggiati. Durante i controlli espletati nel territorio provinciale, gli agenti della Stradale, grazie alla verifica diretta sul sito Internet del Ministero del Lavoro, hanno accertato che gli autisti impiegati da 10 ditte (5 catanesi, 4 ragusane, 1 messinese), non erano regolarmente ingaggiati al momento del controllo e che alcune avevano tentato, subito dopo il controllo, di sanare la posizione inviando informaticamente la richiesta di assunzione al Ministero del Lavoro.
SEQUESTRATI RICCI DI MARE
Giornata di controlli in tutta la fascia costiera. Nel corso della mattinata di mercoledì i Carabinieri della Motovedetta cc 813 di Pozzallo, sono stati impegnati in un particolare servizio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione della pesca di frodo. L’attività in mare, nel corso della quale sono state controllate diverse imbarcazioni e persone, è stata condotta a bordo del gommone in dotazione all’Arma dei Carabinieri di Pozzallo ed è stata inoltre supportata, anche su terra, da alcune pattuglie dei comandi dell’Arma territoriale. Nel corso del servizio, nel tratto di mare compreso nel territorio di Marina di Ragusa, in particolare nello specchio d’acqua antistante la riserva naturale delle foci del fiume Irminio, tre persone sono state sorprese dai militari dell’Arma mentre effettuavano la pesca di frodo del riccio di mare. Le tre persone sono state sanzionate amministrativamente per un importo pari a 12.000 euro per aver effettuato pesca di frodo di ricci di mare in quantità superiore a quella consentita. Il pescato, consistente in circa 1400 ricci, è stato rigettato in mare mentre tutta l’attrezzatura da pesca è stata sequestrata ai fini della confisca.
ARRESTATO SCAFISTA
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile di Ragusa – hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico Hamada AyoudiI,24enne libico, imputato per diversi reati commessi in Italia e già arrestato dalla Polizia di Stato nel 2011 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Hamada unitamente ad un connazionale era stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto nel mese di agosto 2013 in quanto erano stati raccolti gravi indizi di reato sul suo operato dagli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa una volta sbarcati a Pozzallo. I due erano stati fermati in quanto gravemente indiziati di appartenere ad un’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e inoltre per la morte di due uomini lasciati cadere in mare senza poi soccorrerli. Con l’aggravante di aver messo in serio pericolo, la vita dei 110 migranti trasportati su un gommone in pessime condizioni e rimasto, peraltro, in avaria in mare aperto.
SPACCIA IN PIENO GIORNO: ARRESTATO
Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette Alim Lotfi Ben Ahmed, 31enne tunisino, pregiudicato, pizzicato dai Carabinieri mentre cedeva una dose di hascisc, di oltre un grammo, a un 18enne vittoriese incensurato, in via Capitano degli Zuavi, vicino Piazza Senia, a Vittoria.
Controlli della Polizia a Comiso
Sono stati intensificati dalla Polizia di Stato con l’impiego di personale della sezione Volanti del Commissariato di Comiso i controlli in città, al fine di scongiurare qualsiasi evento delittuoso. Durante l’attività di verifica la Polizia di Stato ha individuato due soggetti che nonostante fossero sottoposti alle misura degli arresti e della detenzione domiciliare non sono stati trovati in casa. Sono stati inoltre controllati altri 21 soggetti tra quelli sottoposti a varie misure.
OPERAZIONE “PECUNIA NON OLET”
Le Fiamme gialle hanno denunciato sedici soggetti nell’ambito dell’operazione denominata “Pecunia non olet”. Fra questi quattro funzionari del Comune di Modica, il titolare e i responsabili della ditta “Puccia” che si occupa dello smaltimento rifiuti ed alcune delle maestranze della ditta stessa. I reati ipotizzati sono di abuso d’ufficio e frode nelle pubbliche forniture, in concorso ed a vario titolo. La ditta “Puccia”, infatti, avrebbe eseguito il servizio con meno personale rispetto a quanto pattuito e con qualifiche inferiori a quelle previste dal capitolato tecnico, distraendo inoltre alcuni lavoratori (pagati dal Comune di Modica) in altri comuni limitrofi ove la stessa ditta ha l’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti. In aggiunta a questo, le Fiamme Gialle di Modica hanno riscontrato come, nella realtà dei fatti, alcuni lavoratori con qualifica di “operatore ecologico”, svolgessero mansioni di ufficio o di cantiere a beneficio esclusivo della ditta “Puccia”, pur essendo pagati dal Comune di Modica per essere impiegati nei servizi di spazzamento o raccolta. I funzionari invece, dal canto loro, avrebbero omesso ogni controllo circa la corretta applicazione del contratto, non vigilando fattivamente ma limitandosi a sporadiche e occasionali comunicazioni scritte con la ditta, nonostante numerosi solleciti da parte di diversi cittadini, e provvedendo quindi a pagare i relativi stipendi anche per quei lavoratori che in realtà per il Comune non svolgevano alcuna attività. Gli indagati, peraltro, sono stati deferiti alla Procura Generale presso la Corte dei Conti per la valutazione del danno erariale arrecato al Comune, che la Guardia di Finanza stima essere superiore al milione e mezzo di euro.
Ragusa, i poliziotti salvano la vita ad anziano: si era addormentato coi fornelli accesi
E’ successo nel primo pomeriggio di domenica: sulla linea di pronto intervento 113 giungeva una telefonata che segnalava notevole presenza di fumo fuoriuscire da una abitazione al quinto piano di uno stabile, di proprietà dell’IACP, in via G. La Pira, a Ragusa. Immediatamente sul posto, la Squadra Volante riusciva ad accedere all’interno dello stabile e a guadagnare il quinto piano ove per l’appunto vi era fumo denso e nero: sul piano vi erano già diversi condomini preoccupati per l’accaduto che riferivano che l’appartamento dal quale proveniva il fumo era abitato da un uomo 90enne di origini toscane, di cui non si aveva contezza da alcuni giorni. Nessuno rispondeva al campanello, i poliziotti erano pronti a buttar giù la porta, quando si è udita una persona farfugliare dall’interno. I poliziotti hanno trovato un uomo in stato confusionale, l’abitazione era satura di fumo. L’anziano signore aveva lasciato un pentolino sui fornelli per riscaldare dell’acqua,poi si era addormentato sul divano perdendo i sensi a causa dell’aria soffocante. Nonostante le continue insistenze degli operanti, l’uomo non ha inteso rivolgersi alle cure sanitarie: è stato riaffidato alle attenzioni dei familiari appositamente convocati sul luogo.
VITTORIA, UN COLPO DI CLACSON E VIENE AGGREDITO DAVANTI ALLA FIGLIOLETTA
La vittima ha 40 anni ed è padre di una bimba di 11. Sabato sera, verso mezzanotte, esce da casa di amici dove era stato a cena con moglie e figlia per tornare presso la sua abitazione. Percorrendo la strada, una via del centro abbastanza trafficata, all’incrocio con via Como è costretto a fermarsi. La strada è interamente occupata da due autovetture ferme, una con due maschi a bordo, l’altra con una donna al volante. Gli occupanti sono intenti a parlarsi attraverso i finestrini. Incuranti di chi sta dietro ad attendere di passare. Rimane in paziente attesa per alcuni minuti, poi accenna un colpo di clacson. Il conducente maschio dell’auto che occupa la carreggiata apre lo sportello e sempre seduto in macchina gli grida “mo frà ta calmari, nun u viri ca staiu parrannu ca mo zita?” Il padre di famiglia gli risponde che vuole solo passare, che continui a parlare quanto vuole, ma che liberi la strada. La ragazza alla guida dell’altra auto che ostruisce il passaggio capisce la situazione, libera la strada e si sposta per far passare l’auto. Il padre di famiglia riprende la marcia ma subito sente uno stridere di Gomme e da dietro gli lampeggia insistentemente un’auto. Si mette da parteper lasciare passare e si accorge che a superarlo è l’energumeno di prima che gli si pone davanti sbarrandogli la strada con l’auto messa di traverso. Da quell’auto scendono in due. Il conducente è minaccioso e l’apostrofa con frasi pesanti, offensive “scinni ca ti sparu n’ta vucca”. Il padre di famiglia scende dall’auto anche lui e riceve due violenti pugni in pieno volto. La bimba intanto è scesa anche lei e vedendo il padre aggredito grida terrorizzata. L’amico dell’aggressore vedendo la bimba gridare si interpone e cerca di farlo calmare. Ma l’aggressore cerca ancora di attaccare e sfiora ancora una volta il viso del 40enne con un pugno. Interviene anche la mamma della bimba che chiede di smetterla, ed è insultata dal ragazzo che viene allontanato a forza dall’amico ma che continua a minacciare “tu finisti i campari pirchì viegnu finu a casa e ti sparu n’ta vucca”. Poi riprende l’auto e va via. La vittima ha sporto denuncia descrivendo l’aggressore. Gli Agenti sulla scorta della descrizione hanno sottoposto alla vittima una serie di foto di pregiudicati. Il vile aggressore è riconosciuto. Si chiama L.M.I. è vittoriese ed ha 24 anni, precedenti penali per rapina, rissa, guida senza patente, destinatario di misure di prevenzione dell’avviso orale del Questore e divieto di ritorno nel comune di Modica, luogo nel quale aveva partecipato nel 2012 ad una rissa. E’ stato denunciato all’Autorità Giudiziaria del capoluogo per lesioni personali. minacce gravi e violenza privata.
ARRESTATO UN SORVEGLIATO SPECIALE IN “TRASFERTA” A SCICLI
Durante lo scorso fine settimana, la Guardia di Finanza di Modica, nell’ambito di un servizio del controllo del territorio nel comune di Scicli, ha “beccato” un furgone il cui autista, alla vista del posto di controllo, con una manovra fulminea ha tentato di eludere l’alt. Dall’ispezione è risultato che il passeggero, Ricca Carmelo di Comiso, con precedenti penali per spaccio e traffico di sostanze stupefacenti nonché delitti contro il patrimonio, era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con l’obbligo di soggiorno nel comune di Comiso. Il conducente del veicolo, Catauro Salvatore, era un comisano con numerosi precedenti penali; inoltre l’automezzo risultava privo della copertura assicurativa.
RAGUSA, DENUNCIATI CONIUGI ROMENI: RUBANO NIKE IN DUE NEGOZI
E’ accaduto in un noto negozio di calzature in in Viale della Americhe. Una Volante di Polizia ha bloccato una donna di origini romene, con in braccio un bebè di pochi mesi, all’uscita di un negozio. La giovane aveva riposto nella propria borsa un paio di scarpe Nike del valore commerciale di circa 50 euro. La donna era stata notata aggirarsi all’interno dei locali già da un po’ in compagnia di un uomo che teneva per mano un bimbo piccolo. L’uomo era nei paraggi insieme ad un bambino. Avevano nascosto in auto altre scarpe, Nike e Puma. L’uomo aveva con sì un taglierino utilizzato dalla coppia per impossessarsi della refurtiva. Alcune paia di scarpe erano state asportate in un altro negozio all’interno di un centro commerciale. I due romeni, incensurati e domiciliati a Chiaramonte Gulfi, sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato e ricettazione in concorso fra loro.
Spedizione punitiva a Comiso,Arrestato Angelo Maximilian Chessari
La Polizia ha tratto in arresto un vittoriese di 22 anni con pregiudizi per stupefacenti, reati contro il patrimonio e armi. Faceva parte del gruppo di otto persone che il 6 ottobre scorso organizzava una spedizione punitiva a Comiso, presso l’abitazione di alcuni nordafricani dove ne massacravano a botte uno, ferendone altri due e appropriandosi della somma di 1.200 euro. Anche alcuni degli assalitori riportava ferite nel corso della violenta colluttazione. Il ferito più grave riportava a causa del grosso masso che gli veniva scagliato in testa un trauma cranico e una ferita lacero contusa fronto-nasale. Uno degli assalitori portava al seguito pure un cane di grossa taglia che scagliava contro le vittime. L’animale addentava la gamba di un altro inquilino della casa che riportava ecchimosi ed ematomi alla testa e una ferita lacero contusa alla gamba sinistra, causata dal morso del cane. Proprio tale particolare del cane di grossa taglia di colore marrone, consentiva agli agenti di individuare Angelo Maximilian Chessari, proprietario del cane, e di ricondurlo agli arresti domiciliari.
Operazione Zatla: preso Rosario Denaro,Salgono a 18 le persone arrestate
I Carabinieri della Compagnia di Modica hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un altro soggetto ritenuto responsabile di concorso in produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Si tratta di un ispicese di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti gli stupefacenti. Rosario Denaro, lo scorso 23 ottobre, giorno in cui i Carabinieri hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Zatla”, si trovava all’estero e, non appena ha fatto rientro in Italia, lunedì mattina sono scattate le manette anche per lui.
Vittoria, arrestato sorvegliato speciale
Si trovava tranquillamente alla guida di un’Ape Piaggio in compagnia di un altro pregiudicato, quando i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Vittoria, impegnati nell’ambito di un predisposto servizio di controllo, lo hanno riconosciuto e lo hanno fermato verso le 14 di lunedì: per Giovanni Nigito, 24enne vittoriese, sottoposto alla sorveglianza speciale nel comune di residenza, sono scattate così le manette.
STAZIONE MOBILE PER I CARABINIERI DI IBLA
È stata una piacevole sorpresa per i turisti e per i residenti di Ragusa Ibla trovare la Stazione mobile dei Carabinieri nelle due piazze principali della parte bassa della città, piazza Duomo e piazza Giovanni Battista Odierna (largo San Domenico), dove da qualche giorno è presente il presidio mobile dell’Arma per molte ore durante il giorno. La stazione mobile, fornita dal Comando Legione Carabinieri Sicilia di Palermo era stata fortemente voluta dal comandante provinciale dell’Arma, Tenente Colonnello Fragassi, dopo la chiusura al pubblico, per motivi tecnici, del comando stazione carabinieri di Ragusa Ibla. Poco meno di un mese fa, infatti, il comando dell’Arma di Ibla è stato chiuso al pubblico per poter permettere alla ditta appaltatrice di completare i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’immobile antico che ospita la Stazione. Per una rapida conclusione dell’opera si è interessato personalmente il sindaco, Federico Piccitto, che è voluto entrare in caserma e nei sotterranei per rendersi conto del problema, valutare lo stato e i tempi dei lavori, assicurando il proprio impegno per ridurre al massimo i tempi di cantiere e poter restituire alla comunità locale il proprio comando stazione carabinieri. I militari di Ibla, nel frattempo, si sono spostati nella caserma “Podgora” di piazza caduti di Nassirya, davanti all’ospedale civile dov’è stato destinato loro uno spazio per poter espletare attività d’ufficio e poter ricevere le persone. Ma per aiutare quei cittadini che, privi di mezzi o con difficoltà motorie non riescano ad arrivare al Comando Provinciale, nonché per essere anche più vicini a turisti, commercianti e residenti, si è deciso di posizionare a Ibla il presidio mobile, ufficio ricavato all’interno di un autofurgone che può essere parcheggiato ovunque come un normale camper o un’autovettura. Perciò è possibile trovare la stazione mobile tutti i giorni tra piazza Duomo e piazza Odierna per denunciare reati o smarrimenti, per un consiglio da parte di un carabiniere o per riferire situazioni d’illegalità. Certo resta ferma la possibilità, per segnalare i problemi menzionati di un rapido contatto col numero unico di pronto intervento 112.
Controlli dei carabinieri nel week end
Altro fine settimana sulla strada per i carabinieri della compagnia di Ragusa. La notte tra sabato e domenica, per garantire legalità, civile convivenza e repressione del crimine, i carabinieri della compagnia di Ragusa sono stati impegnati in un servizio per il controllo coordinato del territorio “a largo raggio” disposto dal Comando Provinciale nel centro di Ragusa e nella sua immediata periferia, senza trascurare la movida di Ibla e con un occhio particolare anche alla SP25 per Marina di Ragusa. Nei posti di controllo intorno al capoluogo sono incappati diversi soggetti. Cinque di essi, infatti, sono rientrati a casa senza la patente: due, entrambi ragusani di 22 e 27 anni, già noti alle forze dell’ordine, non l’avevano mai posseduta, e perciò sono stati denunciati per il reato di guida senza patente, Gli altri tre erano, invece, tre normali utenti della strada incensurati, avevano alzato troppo il gomito e l’etilometro per loro ha segnato un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge. Una ragazza ragusana, trentenne, ha subito anche il sequestro del mezzo per aver superato i due grammi di alcool per litro di sangue. Gli altri due, anch’essi ragusani, hanno scampato il sequestro del veicolo. Un 27enne è rimasto sotto gli 1,5 g/l ed è stato denunciato per un’ipotesi più lieve, mentre un 35enne per un pelo ha scampato la denuncia penale. Segnando, infatti, 0,79 g/l è rimasto nel campo delle sanzioni amministrative e dovrà “solamente” pagare una consistente sanzione. Per tutti ovviamente vale la decurtazione di 10 punti-patente. Nell’ambito degli stessi servizi, un ventiduenne ragusano incensurato è stato denunciato per porto di oggetti atti all’offesa per aver portato con sé un coltello a serramanico. La nottata s’è conclusa verso le cinque del mattino con una lite tra giovani, forse un po’ alticci, in piazza San Giovanni. I militari sono intervenuti presso il pronto soccorso cittadino per un giovane col naso rotto e il volto tumefatto. Sentiti i testimoni, hanno ricostruito che lo stesso – forse per un piccolo debito – era stato selvaggiamente malmenato da due albanesi suoi coetanei. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile stanno lavorando per identificare i due aggressori e – a breve -gli stessi avranno un volto e un nome.
Incidente mortale sulla Modica – Scicli
Un 57enne originario di Enna, ma residente a Modica, è morto, nel pomeriggio di domenica, a seguito di un incidente stradale avvenuto lungo la Modica – Scicli. Enrico Tudisco era in sella a una moto di grossa cilindrata. Avrebbe perso il controllo del mezzo invadendo la corsia opposta. Per tragica fatalità, in quel momento sopraggiungeva un’auto che non ha potuto schivarlo. Sul posto i carabinieri.
Tragica fatalità, uno scontro tra due mezzi guidati dai fratelli Iemolo di Vittoria: muore Vincenzo, il fratello grande.
Un fuoristrada si è scontrato frontalmente con un autocarro sulla strada n. 38 , in territorio di Caltagirone, alle 6 di domenica mattina. La tragica fatalità ha voluto che i due mezzi fossero guidati da due fratelli: la peggio è toccata al 41enne Vincenzo Iemolo che viaggiava sul fuoristrada in direzione Dicchia-Licodia Eubea. E’ rimesto illeso il fratello di 24 anni, mentre il passeggero del secondo mezzo, un marocchino di 47 anni, è stato ricoverato all’ospedale di Vittoria, con una prognosi di 40 giorni. I due fratelli erano entrambi imprenditori agricoli: uno stava andando verso Catania e l’altro stava ritornando a casa.
Operazione “ZATLA”: altri due stranieri sono stati catturati
Proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Modica nell’ambito dell’operazione che, fino ad ora, ha già portato all’esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di concorso in produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I militari dell’Arma hanno catturato a Torino i marocchini Rachid Mejjoudou di 41 anni e Hicham Mejjoudou di 33 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Non è da escludere che i due arrestati stessero tentando di raggiungere una destinazione all’estero al fine di sottrarsi alla cattura.
Droga in cucina, arrestato comisano
I Carabinieri hanno arrestato un 24enne che aveva creato una rete di clienti piuttosto fitta, specie tra i giovani del luogo. L’andirivieni di diversi ragazzi nei pressi dell’abitazione di S. A., sia a piedi che con motorini, aveva destato qualche sospetto negli inquirenti che, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella sua abitazione oltre 61 grammi di marijuana nascosti in diversi barattoli della cucina . Inoltre, i militari operanti hanno trovato 310 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dell’attività illecita, nonché materiale atto al confezionamento, nascosti abilmente in alcune pentole della cucina: il tutto è stato sottoposto a sequestro. S. A. è stato condotto presso la caserma di via Sciascia dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dottor Scollo, dinanzi al quale dovrà rispondere del reato di spaccio. Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del comisano, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali e la provenienza della droga.