La Polizia nella tarda serata di venerdì, era quasi mezzanotte, nei servizi di controllo e pattugliamento del centro cittadino, si è imbattuta in un veicolo sospetto. La Volante nel transitare per via Bixio, all’intersezione con via Garibaldi, notava un’autovettura Opel Tigra grigia con a bordo tre soggetti i quali, alla vista della pattuglia, aumentava l’andatura di marcia. Quando i poliziotti hanno intimato al conducente di arrestare la marcia, l’autovettura iniziava ad aumentare la velocità e dunque iniziava un inseguimento per le vie cittadine. Il conducente dell’Opel Tigra con manovre repentine e rischiose (nelle vie del centro pub e locali notturni erano frequentati da giovani e vi era la presenza di numerose persone a passeggiare in via Cavour) imboccava in rapida successione le vie Bixio, dei Mille, Carlo Alberto e non curante dei pericoli, con un’altra manovra azzardata imboccava contromano la via Rosario Cancellieri all’altezza di Piazza del Popolo per proseguire sempre contromano per via Cavour accedendo nella zona pedonale e a traffico limitato dove, per farsi strada, urtava violentemente contro una fioriera frantumandola e sdradicando un cestino porta rifiuti, per poi intersecare via Fanti e successivamente in contromano la via Bixio dove ultimava la corsa a seguito del sopraggiungere di altri volanti che gli sbarravano la strada. Gli Agenti hanno quindi identificato gli occupanti della Opel Tigra, Z. B. 20 anni, nato in Tunisia, e L. V. 23 di Vittoria conosciuti, in quanto a loro carico risultano vari pregiudizi di Polizia, e J. A. nato a Ragusa di origine nordafricana, di 21 anni, incensurato. La vettura utilizzata per la corsa risultava avere la copertura assicurativa scaduta da più di tre mesi e sprovvista di carta di circolazione. Il conducente Z.B. risultava essere sprovvisto di patente di guida e dichiarava che la vettura era di proprietà del fratello. All’atto del controllo Z. B. aveva un alito vinoso ed un andamento barcollante e parlava a tratti, usando frasi sconclusionate e con picchi di voce, per cui lo stesso veniva invitato a effettuare il controllo del tasso alcoolemico con l’apparecchiatura in dotazione alla Polizia Stradale, ma si rifiutava, così come rifiutava di effettuare i prelievi di campioni biologici presso l’ospedale di Vittoria per verificare se si trovasse in condizioni di alterazioni psicofisiche derivanti dall’assunzione di sostanze alcolemiche, stupefacenti o psicotrope. Pertanto gli agenti sanzionavano il conducente per guida senza patente, rifiuto di sottoporsi agli accertamenti volti a determinare il tasso alcoolemico del sangue, rifiuto di sottoporsi agli accertamenti volti a determinare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, per avere circolato col veicolo senza copertura assicurativa, per non avere ottemperato a fermarsi all’alt imposto dagli agenti, per eccesso di velocità, circolazione contromano e su strada interdetta alla circolazione veicolare e per essere sprovvisto della carta di circolazione. Inoltre a diverse di queste infrazioni di natura penale si aggiunge la segnalazione all’Autorità Giudiziaria per avere danneggiato alcuni oggetti del decoro urbano.
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Rinvenuti nel ragusano 3 trattori rubati, uno era stato rubato 10 anni fa
La Polizia di Stato ha effettuato dei controlli nelle zone di Santa Croce Camerina e Ragusa ed in tutti e due i casi sono stati rinvenuti i mezzi agricoli oggetto di furto. È stato appurato attraverso questi controlli che uno dei trattori è stato rubato ben 10 anni fa ed era stato utilizzato dal possessore per tutto questo periodo, segno che nessuno gli aveva mai detto nulla, in particolar modo coloro i quali sono addetti al settore. Questo elemento sarebbe uno dei dettagli che confermerebbero l’esistenza di un mercato illecito parallelo al quale si affiderebbero coloro i quali non in possesso di una somma di denaro tale da poter comprare un trattore nuovo. L’attività ha permesso di denunciare per ricettazione un anziano di origini vittoriesi operante a Ragusa. L’attività della Polizia di Stato potrà essere rafforzata dalle segnalazioni, anche anonime, che giungeranno alla Squadra Mobile, al fine di azzerare l’attività illecita del mercato nero dei veicoli agricoli; al momento la Squadra Mobile ha rivenuto in tre distinte operazioni oltre 15 veicoli rubati, denunciando più di 10 persone.
OPERAZIONE “ZATLA”: ALTRI 3 ARRESTI
Credevano di essere sfuggiti alla cattura, ma quando hanno visto i Carabinieri della Compagnia di Vittoria si sono dovuti arrendere all’evidenza: sono stati così arrestati, nel pomeriggio di giovedì, gli altri tre tunisini che erano sfuggiti al blitz della nottata, e che aveva consentito di assicurare alla giustizia 12 persone responsabili, a vario titolo, di aver acquistato o comunque illecitamente detenuto, al fine dello spaccio, ingenti quantitativi di eroina e hascisc, nei territori di Vittoria, Modica, Ispica, Scicli e Rosolini.
Concluso l’interrogatorio del tunisino che ha ucciso la figlia
Ayed Rafih padre della donna deceduta nella sua campagna di Comiso ha reso piena confessione sulla dinamica dell’evento. L’uomo gravemente ammalato, viene sottoposto quotidianamente a dialisi, ha raccontato che le liti familiari erano frequenti e per diversi motivi, ma quella di martedì sera è degenerata. Molti dettagli dice di non li ricordarli, e si è mostrato addolorato per quel che è accaduto. “Se fosse morto mio genero, non sarei dispiaciuto-” ha dichiarato il tunisino. La pistola la teneva nascosta in un incavo di un muretto a secco, per “proteggersi da eventuali malviventi”. La ricostruzione fatta dall’omicida è la seguente. Era andato a fare alcune commissioni- utili per la coltivazione della campagna- insieme al genero con la macchina di quest’ultimo. Il genero gli ricorda di saldare un debito perchè non vuol fare brutta figura. Il suocero lo riprende perché non accetta appunti al suo modo di “trattare” gli affari. Il genero colpisce con un pugno il suocero durante la guida e la macchina va fuori strada e va a sbattere contro un muro. Giunti a casa una volta abbandonata l’auto a pochi metri dal cancello (poiché incidentata) la lite continua verbalmente ma viene interrotta dalla moglie di Ayed che riesce a far allontanare il genero. Una volta lontano il genero chiama la moglie – che si trovava al lavoro – comunicandogli che sarebbero dovuti andare via da casa perché il padre non li voleva più li con loro. La figlia terminato l’orario di lavoro torna a casa su tutte le furie e raggiunge ii genitori nella serra poco distante, trovando il padre ancora con la pistola in mano che, per farsi vedere pronto a tutto, esplode due colpi in aria. A quel punto la figlia lo schiaffeggia e spintona: cadono entrambi a terra e la madre tenta di separarli.Poi il colpo di pistola che trafigge al petto la giovane. Ayed non sa descrivere come è possibile che sia partito il colpo anche se è certo di aver tirato lui il grilletto. L’arma al momento non è stata ancora trovata.
VASTA OPERAZIONE ANTIDROGA TRA MODICA E VITTORIA
L’hanno chiamata operazione “Zatla”, che in arabo vuol dire hascisc. Cento carabinieri sono stati impegnati nell’ambito di una vasta operazione antidroga che ha portato a una quindicina di arresti tra Modica e Vittoria. Spacciatori di droga che avrebbero anche tagliato alcune dosi con veleno per topi, per guadagnare di più. Tra gli arrestati diversi stranieri, ma anche persone della provincia di Ragusa. Tra questi due donne: Rosy Gieri, 23 anni, di Modica, e Adriana Immerino, 46 anni, di Ispica. Si spacciava di tutto, dalla marijuana all’hascici, ma anche eroina e cocaina. L’indagine trae origine dall’arresto in flagranza di reato, nell’ottobre 2013, di uno dei soggetti destinatari dell’odierno provvedimento restrittivo, Battaglia Riccardo che, dopo un viaggio di approvvigionamento a Palermo, era stato sottoposto a controllo dai Carabinieri di Modica mentre si trovava a bordo del pullman di rientro dalla trasferta. Nell’occasione, Battaglia era stato sorpreso con circa 60 grammi di eroina suddivisa in tre ovuli nascosti nelle parti intime del corpo. Da questo episodio, l’indagine proseguì nei confronti di alcuni soggetti, extracomunitari e non, che gravitavano attorno alla figura del Battaglia e che erano dediti all’attività di spaccio. Il proseguo dell’attività investigativa ha poi consentito ai Carabinieri di individuare alcuni personaggi, perlopiù di origine marocchina, tutti imparentati tra loro, che avevano messo in atto una proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel periodo febbraio – aprile 2014 l’attività di indagine ha consentito di documentare oltre 50 episodi di spaccio e sequestrare, a più riprese, cospicui quantitativi di droga. Il giro di affari della banda è stato stimato in oltre 30.000 euro mensili.
Droga, arrestato vittoriese
La Polizia di Vittoria ha dato esecuzione ad un provvedimento della Procura Generale della Repubblica di Catania a carico di Giuseppe Gandolfo, di vittoriese 33 anni. Nei suoi confronti sono risultate eseguibili due sentenze, una del Tribunale di Catania ed una della Corte d’Appello di Catania. E’ ritenuto colpevole dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti commessi a Vittoria fino al luglio 2003 e commessi a Vittoria e altrove fino al novembre 2005. Dopo le formalità di rito, nella serata di mercoledì il 33enne è stato tradotto presso la casa Circondariale di Ragusa dove dovrà scontare la pena residua.
Unicredit dona un pulmino all’associazione Piccoli Fratelli di Modica
Si è svolta mercoledì a Modica la cerimonia di consegna di un pulmino acquistato dall’Associazione Piccoli Fratelli Onlus grazie al contributo economico concesso da UniCredit. Il pulmino sarà utilizzato dalla onlus per effettuare il trasporto di soggetti disabili attraverso il servizio “a chiamata” e arriverà pertanto fino al domicilio del disabile. L’intervento della banca è stato illustrato da Vincenzo Tumminello e Luigi Brandolani, rispettivamente Responsabile Settore Pubblico e Sviluppo del Territorio Sicilia e Responsabile Area Commerciale Ragusa di UniCredit, mentre Salvo Garofalo ha illustrato il progetto e le attività realizzate dall’Associazione Piccoli Fratelli Onlus. La donazione è finanziata da una particolare carta di credito, la UniCreditCard Classic E, che raccoglie il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, alimentando così un fondo che la Banca destina ad iniziative di solidarietà. Negli ultimi tre anni in Sicilia, attraverso questo normale prodotto bancario sono stati assegnati 480 mila euro a 44 onlus che operano nel territorio.
Vittoria, la Finanza sequestra una cava abusiva di sabbia
La Guardia di Finanza ha sequestrato un’area abusivamente adibita a cava dell’estensione di 6.500 metri quadri e diverse migliaia di metri cubi di sabbia già estratta; sono stati posti i sigilli anche ai mezzi di lavoro, due camion ed un escavatore. E’ coinvolta anche un’azienda vittoriese di movimento terra il cui rappresentante legale, oltre a altri tre soggetti vittoriesi, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per aver creato una cava abusiva di estrazione di “calcarenite”, una sabbia di tipo calcareo molto utilizzata nel settore dell’edilizia. I finanzieri durante un’attività di controllo del territorio nella zona compresa tra Comiso e Vittoria, sono stati allertati dai sospetti movimenti di un camion carico di materiale sabbioso. Denunciati per il reato di estrazione abusiva di minerali il rappresentante legale della società di movimento terra, l’autista dei mezzi nonché due fratelli proprietari del terreno. I due camion, l’escavatore, la sabbia calcarea già sbancata e l’intera area adibita a cava, sono stati sottoposti a sequestro.
Spara e uccide la figlia: arrestato tunisino
Un donna tunisina di 37 anni, Sylvie Monjia Ayed, è stata uccisa con un colpo di pistola dal padre durante una lite per dissidi di natura economica. Il delitto è avvenuto nella tarda serata di martedì nelle campagna di contrada Torrevecchia Carnazza, in territorio di Comiso, nel Ragusano. La vittima, come detto, è una donna tunisina di 37 anni, sposata e madre di tre figli. Il cadavere è stato scoperto martedì sera dalla polizia nelle campagne del paese, dopo una segnalazione al 113. Secondo le prime indagini all’origine del delitto vi sarebbe l’ennesima lite familiare fra l’assassino, la figlia e il genero, anche lui tunisino. Subito dopo il delitto l’omicida si è reso irreperibile. Immediate le ricerche della Polizia. L’uomo, Rafih Ayed, 60 anni, stato catturato dalla squadra mobile di Ragusa: era ancora in possesso della pistola con la quale ha sparato alla donna. Alle ricerche ha partecipato un elicottero della polizia. Secondo una prima ricostruzione da fonti investigative, prima di essere bloccato ha provato a fuggire e quando ha visto che non aveva via di fuga ha gettato l’arma in un dirupo. Sono in corso le ricerche della pistola nella zona. Concluso il sopralluogo il tunisino sarà interrogato dalla squadra mobile e dal sostituto procuratore di Ragusa. Personale dell’ufficio minorenni della polizia di stato è con i figli della donna uccisa. Come detto, alla base del tragico gesto ci sarebbero motivi di natura economica, probabilmente debiti che il marito della vittima avrebbe accumulato con il suocero. Ancora da ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, ma pare che il colpo sia partito al termine dell’ennesima lite.
GIARRATANA: I CARABINIERI ARRESTANO TRE RAPINATORI CATANESI IN TRASFERTA
Lunedì mattina verso le ore 09.30 a Giarratana tre malviventi armati di taglierino facevano irruzione all’interno della filiale della Banca Agricola Popolare e dopo aver minacciato gli impiegati si facevano consegnare tutto il denaro contenuto all’interno delle casse, dandosi immediatamente alla fuga.I tre banditi, che erano fuggiti a boro di una Fiat Punto di colore bordò, sono stati intercettati dai Carabinieri delle Stazioni di Giarratana e Monterosso Almo, mentre tentavano di allontanarsi in direzione di Catania. I malviventi dopo aver imboccato una strada senza uscita nel centro di Monterosso Almo perdevano il controllo del veicolo e dopo aver sfondato un cancello di una civile abitazione tamponavano una autovettura posteggiata. Due sono stati immediatamente catturati e ammanettati dai carabinieri, mentre il terzo si è dileguato tentando di far perdere le proprie tracce nascondendosi nelle campagne circostanti. Fondamentale è stato l’intervento di un elicottero dell’Arma del Nucleo Elicotteri di Catania, che dall’alto ha avvistato l’ultimo fuggitivo segnalandolo agli uomini che lo stavano cercando. Nel frattempo alle ricerche e alla cattura si è unito un poliziotto proprietario dell’abitazione presso la quale i fuggitivi sono andati a sbattere con l’auto, il quale aveva chiamato anche il 113. L’intero malloppo ammontante a circa 10.000,00 euro è stato recuperato e restituito al direttore della banca. Gli arrestati sono Manuel Sciuto 29enne di Motta S. Anastasia, Luigi Orazio Maccarone, 23enne di Belpasso, Walter Roccella, 25enne anch’egli di Belpasso, tutti e tre con precedenti, anche specifici.
DROGA NEI PRESSI DI UNA SCUOLA: ARRESTATO UN 18ENNE
Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile, specie alcune scuole della città di Vittoria: è finito così in manette D. M. A., 18enne vittoriese, incensurato, pizzicato dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Vittoria mentre cedeva quasi due grammi di marijuana ad un minorenne, M.G., nella centralissima via Cavour. L’attività, frutto di appositi servizi di osservazione e pedinamento per monitorarne i movimenti e le abitudini di vita e protrattisi per svariati giorni, nell’ambito dei servizi antidroga nei pressi delle scuole della città predisposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Vittoria, aveva consentito di appurare le “strane” frequentazioni con diversi minorenni, nonché un certo andirivieni proprio in via Cavour, angolo via Firenze, finchè i militari hanno sorpreso il maggiorenne, nella mattinata di lunedì, intrattenersi con un ragazzino al quale dava furtivamente un piccolo involucro: ne è nata una perquisizione che ha permesso di rinvenire addosso al giovane una dose di marijuana, nonché altre settedosi di “erba”, per un peso complessivo di oltre 6 grammi. E’ scattato così l’arresto per D. M. A., che è stato condotto presso la caserma di via Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Vittoria su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.
Tragedia sul lavoro, muore un artigiano di Santa Croce
E’ morto, all’ospedale Cannizzaro di Catania, il 47enne Gianni Sgarlata, di Santa Croce, che nel pomeriggio di lunedì era caduto dal tetto di un capannone in un’azienda sulla strada per Scoglitti. L’uomo era intento a montare un impianto di allarme su un tetto quando, per cause da accertare, è caduto facendo un volo di circa sette metri. Sgarlata è stato trasportato in elisoccorso a Catania, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. Sull’incidente indagano i carabinieri.
Vigili urbani aggrediti a Scoglitti, denunciate due persone
La Polizia di Vittoria con la costante e valida collaborazione del Comando di Polizia Municipale ha concluso una prima fase di indagini, trasmettendone le risultanze alla Procura della Repubblica di Ragusa in ordine ai fatti verificatisi il 27 luglio scorso a Scoglitti nel corso dei quali degli Agenti della Polizia Municipale di Vittoria vennero brutalmente aggrediti mentre erano impegnati in attività istituzionale e di ripristino della legalità. Si ricorderà che la mattina di quel giorno una pattuglia della Polizia Municipale era impegnata in servizio di viabilità a Scoglitti. Era domenica e nel corso dell’attività gli Agenti si erano resi conto che, in particolare nella zona del Porto, la circolazione era divenuta caotica ed impossibile a causa della inciviltà di numerosissimi automobilisti che avevano lasciato in sosta i loro mezzi in dispregio dei divieti imposti dalla segnaletica. Dinanzi all’evidenza della situazione ed anche di alcune rimostranze di turisti che ben rilevavano quegli atteggiamenti illeciti ed incivili, gli agenti avevano elevato contravvenzioni al codice della strada. Ad un certo punto, interessati più a risolvere il problema che ad elevare sanzioni pecuniarie, mentre chiedevano che venisse spostato un veicolo parcheggiato contromano ed in zona vietata, un uomo, infastidito dalla loro presenza e adirato per l’attività portata avanti, si avventava contro uno degli Agenti, minacciandolo e dapprima gli strappava dalle mani la penna, spezzandola con violenza, poi lo colpiva al viso procurandogli un forte dolore ed un evidente graffio tra l’orecchio ed il collo. Intanto colui che asseriva essere il proprietario del mezzo si avvicinava all’Agente in difficoltà, anche perchè la calca di gente lo sopraffaceva, e gli profferiva le frasi “Ti ucciderò….ti mangerò il fegato….devi morire ammazzato”. In tale drammatico contesto le urla e la confusione creatasi comportava l’arrivo di un grande numero di persone che in modo deprecabile e incivile, anziché dare sostegno agli operatori di Polizia, solidarizzavano con gli aggressori tant’è che il vigile era strattonato da una serie di persone. Con grande professionalità tuttavia i membri della pattuglia di Polizia Municipale riuscivano a sottrarsi all’aggressione collettiva, a mantenere la calma e riportare l’ordine. Da quella data le indagini della Polizia del Commissariato di Vittoria e del Comando Municipale sono andate avanti. La Polizia è ora riuscita a individuare due soggetti responsabili dell’accaduto:un uomo di 59 anni ed un altro di 43 anni. Il primo è ritenuto responsabile del reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, il secondo di oltraggio a pubblico Ufficiale. Entrambi sono stati denunciati.
Tunisino arrestato a Modica
La Polizia di Stato ha arrestati Modica il tunisino Majed Mbarek, 34 anni, che già era stato arrestato per aver commesso il reato di traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo era sottoposto ad una misura cautelare meno affittiva, ma in considerazione di quanto commesso e del suo pericolo di fuga è stato nuovamente catturato e sottoposto in regime di arresto dove resterà fino a tutto il 2015.
Controlli della Polizia stradale
Nello scorso fine settimana, sono stati intensificati i controlli per prevenire “le stragi del sabato sera” nel territorio provinciale. Sono state controllate complessivamente 88 persone, contestate 72 infrazioni, 152 punti decurtati. Durante i controlli sulla Ragusa Catania e a Vittoria sono stati trovati tre conducenti sprovvisti di assicurazione nei confronti dei quali il Codice della Strada prevede il sequestro dei veicoli e la sanzione di 841 euro. Sono 17 la sanzioni rilevate nei giorni di sabato e domenica con il Telelaser, per eccesso di velocità, sulla Ragusa Catania. Nel fine settimana sono state sottoposte ad alcoltest 42 persone nelle località di Comiso, Pozzallo, Modica e Ragusa con esito negativo. I controlli continueranno nei prossimi giorni.
Vittoria, arrestato tunisino
I carabinieri di Vittoria hanno arrestato, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, il 46enne tunisino Jelassi Fethi Ben Mabrouk. L’uomo deve scontare la pena residua di 1 anno, 6 mesi e 29 giorni di reclusione, dal momento che è stato giudicato colpevole di rapina in concorso, tentata estorsione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, minaccia, porto e detenzione abusiva di armi, reati commessi nel 2001, nel 2003, nel 2004 e nel 2013 nelle città di Vittoria, Comiso e nei paesi limitrofi.
Pozzallo, arrestati due scafisti
Due scafisti, due giovani del Gambia, sono stati arrestati dalla Polizia. Hanno poi confessato. Avevano obbligato gli altri migranti, un centinaio, a dire alle forze dell’ordine che gli scafisti erano caduti in mare. Dopo ore di interrogatorio, però, hanno ceduto e confessato. I migranti erano giunti su su un gommone: il prezzo è assai più basso rispetto a un peschereccio, circa 400 euro a persona. Nella giornata di domenica, intanto, la Questura ha accompagnato le fasi di trasferimento di circa trecento migranti a bordo di aerei e pullman in altre strutture.
Prevenzione della criminalità, disposti 15 avvisi orali
La Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa attraverso l’esame della documentazione in possesso degli analisti della Polizia di Stato che prestano servizio all’Ufficio Misure di Prevenzione ha individuato una serie di soggetti residenti in provincia di Ragusa che nell’ultimo periodo hanno commesso diversi illeciti e per il tipo di vita che conducono sono da ritenersi pericolosi socialmente. Al termine dell’esame è stato avviato un procedimento amministrativo che ha permesso al Questore di Ragusa Giuseppe Gammino di poter disporre molteplici provvedimenti a loro carico. Nel corso della settimana sono stati disposti 15 provvedimenti di Avviso Orale. Gli avvisi orali sono stati disposti per un rumeno residente a Comiso con svariati precedenti per furto, un comisano con precedenti per spaccio, residente ad Acate, un marocchino residente a Modica, un tunisino con precedenti per spaccio a Vittoria, 5 ragusani con diverse segnalazioni per tipologie di reato eterogenee, 4 vittoriesi tutti già conosciuti alle Forze di Polizia in quanto nullafacenti e con precedenti per furti, 2 sciclitani già inseriti in banca dati per furto e rapina.
Controlli dei carabinieri nell’Ipparino
Controlli serrati nel corso del fine settimana in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria. Una persona è stata arrestata, dodici quelle denunciate. In manette è finito un 26enne comisano trovato in possesso di un panetto di 91 grammi di hascisc. Le denunce riguardano diversi reati, dalla ricettazione alle lesioni.
Sequestrata vasta area a Caucana utilizzata come discarica per rifiuti speciali, con accumuli di amianto
La Polizia ha individuato, grazie alla segnalazione dei residenti della zona, una discarica a cielo aperto di rifiuti speciali, in una vasta area tra i Comuni di Ragusa e Santa Croce Camerina a pochi metri dalla spiaggia di Caucana. La notte tra giovedì e venerdì i Vigili del Fuoco erano intervenuti per spegnere un vasto incendio e la mattina seguente, quando i Vigili del Fuoco avevano spento le ultime fiamme, è intervenuta la Squadra Mobile di Ragusa in quanto vi erano dei rifiuti speciali che nessuno aveva rimosso. Tra gli oggetti rinvenuti, materiali di risulta da lavorazioni edili, vasche di amianto, tettoie in amianto, serbatoi in Pvc utilizzati per liquidi tossici, diversi elettrodomestici che stavano già perdendo liquidi dalle bombole di gas refrigerante ed oggetti in plastica. Da un controllo accurato di ben 40.000 mq di area di proprietà di una società ragusana, rappresentata legalmente da T.S. ragusano di 62 anni, è emerso che vi erano diversi cumuli di rifiuti speciali in più micro aree della zona interessata. Il proprietario è stato denunciato e tutta l’area è stata sottoposta a sequestro preventivo al fine di impedire la reiterazione del reato.