“Sono disponibile a concordare, insieme con i sindaci degli altri Comuni interessati ed al presidente della Film Commission Ragusa, specifiche e concrete iniziative finalizzate ad evitare che la Palomar decida di spostare in altre location, fuori dall’area iblea, le riprese della serie televisiva Il commissario Montalbano”: questo quanto dichiarato dal sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, in relazione al paventato abbandono degli abituali set che finora hanno caratterizzato, e localizzato, le vicende del commissario creato da Andrea Camilleri”. Un chiaro invito a mobilitarsi per far sì che tale abbandono non avvenga.
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VISITA DI CORTESIA AL SINDACO PICCITTO DEL NUOVO COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI, FRAGASSI
Il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri, tenente colonnello Sigismondo Fragassi ha reso giovedì, al Comune, visita di cortesia al Sindaco Federico Piccitto. Nel corso del cordiale incontro con il primo cittadino, il Comandante Fragassi ha brevemente parlato della sua carriera partendo dall’ultima esperienza alla guida del Comando Provinciale di Benevento, preceduta da oltre un decennio di servizio a Roma presso il Quirinale e successivamente alla DIA, sempre nella Capitale. Il Sindaco Piccitto oltre ad augurare buon lavoro all’alto ufficiale ha assicurato la massima disponibilità dell’Amministrazione a collaborare con il Comando Provinciale dell’Arma. Il Comandante Fragassi ha ringraziato il primo cittadino per l’accoglienza riservatagli, confermando la volontà di lavorare in stretto contatto con il Comune e tutte le istituzioni pubbliche. La visita a Palazzo di Città si è conclusa con la firma del tenente colonnello Fragassi nell’apposito registro comunale delle autorità e personalità illustri.
Riscossione Sicilia, nuovo intervento della Cna
Sulla chiusura degli sportelli di Riscossione Sicilia, la soap opera continua. Lo denunciano le Cna territoriali di Vittoria e Modica. “In questa nostra terra – dicono i presidenti Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio (Vittoria) e Giovanni Colombo, con il responsabile organizzativo Carmelo Caccamo (Modica) – nulla è più definitivo dell’incertezza, è cosa evidente da tempo, per questo abbiamo detto e scritto di non cantare vittoria. E’ facile annunciare un successo, cosa difficile mantenerlo. Ci risulta (il condizionale è obbligatorio) che gli uffici di Riscossione di Vittoria e Modica chiuderanno il 15 settembre ma resteranno aperti fino al 31 ottobre non più come ufficio decentrato ma come sportello polifunzionale dove i pagamenti saranno effettuati solo con pos (pago bancomat) o carta di credito, altrimenti si dovrà andare in banca o alla posta. Dopo il 31 ottobre a Vittoria e Modica rimarrà, forse, uno sportello informativo che aprirà una volta alla settimana. Una vittoria di Pirro che sa tanto di presa in giro”. “Qualche parlamentare regionale – continuano i presidenti Santocono e Colombo – si affrettava, pochi giorni fa – annunciando la sua partecipazione alla seconda commissione del 3 settembre – a dichiarare che anche grazie al suo impegno si sospendeva il provvedimento di chiusura degli uffici decentrati. Ma i fatti pare che siano molto diversi rispetto agli annunci: una società a quasi totale partecipazione regionale (riscossione Sicilia è di proprietà della Regione per il 99,2%) ha deciso di “contravvenire uno specifico dettato normativo assunto dall’Ars” (art. 66 della legge regionale 21/2014) e pare anche che si rimangi quanto detto in commissione Bilancio. Se i fatti sono questi (vorremmo tanto che venissero smentiti) ci troviamo di fronte ad un atto di grande prevaricazione da parte dei vertici regionali di Riscossione Sicilia e del Governo regionale, ma soprattutto verrebbe conclamata l’inconsistenza politica e istituzionale dei nostri cinque parlamentari regionali. Come Cna non ci stiamo, le leggi e le decisioni prese vanno rispettate”.
Comiso, scatta denuncia per stalking
Lo stalking ripetuto nei confronti della ex consorte ha fatto scattare una denuncia dei carabinieri di comiso nei confronti di un giovane di origini comisane. I due, poco più che ventenni, con un matrimonio alle spalle e con figli ancora piccoli, hanno visto incrinarsi ancor di più il loro rapporto quando il ragazzo ha iniziato a minacciare ripetutamente la ex: la separazione che non è andata giù e l’affidamento dei figli le ragioni scatenanti tale comportamento criminoso, manifestato anche attraverso telefonate “pesanti”, che hanno creato uno stato d’ansia e il cambiamento delle proprie abitudini di vita della giovane donna. Minacce e molestie, talmente reiterate nel tempo e divenute così insistenti, che hanno fatto scattare l’intervento e la denuncia a piede libero da parte dell’Arma locale nei confronti del comisano: dinanzi all’autorità giudiziaria iblea dovrà rispondere del reato di atti persecutori, meglio noto come “stalking”.
TRATTORI RUBATI RICONSEGNATI AL PROPRIETARIO
Durante un servizio ordinario di controllo del territorio nelle contrade marinare, nella tarda serata di domenica, una Squadra Volante ha rinvenuto due trattori di provenienza furtiva, in una strada rurale a Punta Braccetto. Le due macchine agricole erano state asportate solo un paio di giorni prima da un’azienda agricola sita nelle vicinanze del luogo del ritrovamento, dedita alla coltura di primizie. Il titolare dell’azienda – appositamente contattato – ha riconosciut i trattori dei quali aveva denunciato il furto consumato ai suoi danni proprio la notte del 5 settembre scorso. I due trattori sono stati restituiti al proprietario.
FERMATI QUATTRO SCAFISTI
Le Forze dell’ordine hanno fermato quattro egiziani sospettati di essere scafisti. I quattro avrebbero portato dalla Libia 244 siriani, molti dei quali bambini. Un viaggio che sarebbe fruttato loro circa 700mila dollari. Gli adulti avrebbero pagato 2.800 dollari ciascuno, altre tariffe per le famiglie. Gli arrestati sono tutti giovanissimi. Anche questa volta gli investigatori hanno dovuto fare i conti con la stanchezza dei testimoni in quanto sbarcati dopo un lungo viaggio volevano riposare, quindi a turno sono stati fatti accomodare sui letti mentre venivano ascoltati i compagni di viaggio che rimanevano svegli. Le indagini hanno permesso di appurare che un gruppo di migranti era partito dall’Egitto ed un altro era in Libia pronto per ricongiungersi davanti le coste di quest’ultimo paese per affrontare il viaggio.Hanno cambiato barca più volte e poi una volta in acque internazionali hanno chiesto soccorsi e stante le condizioni del natante la vita dei migranti era in serio pericolo. Anche con gli scafisti si è provato a farli confessare, ma questa volta a nulla sono valsi i tentativi fatti, chiusi nel silenzio non hanno voluto parlare.
RISSA IN CENTRO A RAGUSA: TRE ARRESTI
Movimentata domenica pomeriggio in centro città a Ragusa per una rissa piuttosto violenta scoppiata tra amici per futili motivi. Polizia di Stato e Carabinieri, tempestivamente intervenuti grazie alle numerose telefonate a 112 e 113, hanno posto fine all’alterco arrestando in flagranza di reato tre persone e denunciandone altre due a piede libero. Tre i feriti, di cui uno, apparentemente piuttosto grave, è in osservazione in ospedale a Ragusa. Verso le 16.30 le centrali operative del comando provinciale carabinieri e della questura sono state tempestate di telefonate di cittadini, residenti tra via San Francesco e via Rapisardi, in centro a Ragusa, decisamente allarmati per le grida scaturite da una violenta zuffa scoppiata in strada. I due operatori, avuta anche notizia della presenza di una persona a terra apparentemente morta e di spranghe metalliche, hanno deciso di far intervenire in forze le squadre che presidiano e controllano il territorio. Ed è così che, fulminee, una pantera e una gazzella sono piombate sul posto, dove è stata fatta convergere anche un’autoambulanza del 118. All’arrivo delle pattuglie sul posto c’erano cinque persone, tre uomini e due donne, di cui tre evidentemente feriti, entrambe le donne e un uomo con la faccia gonfia. Quest’ultimi tre sono stati portati in pronto soccorso mentre i primi due in questura. Sul “campo di battaglia” ancora presenti una spranga e un tubo, repertati entrambi e sottoposti a sequestro. Divisi tra gli uffici della questura e gli ambulatori del pronto soccorso, poliziotti e carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica. Tre delle cinque persone coinvolte sono state arrestate. Si tratta di Ionut Negrea, 27enne già noto alle forze dell’ordine, suo fratello Dumitru Negrea, 32enne incensurato e Gheorghe Tufaru, 46enne incensurato, tutti e tre muratori. Per le due sorelle, I.C. 23enne e M.C. 25enne, entrambe badanti incensurate, invece solo una denuncia a piede libero per rissa pluriaggravata.
Detenzione illegale di armi: quattro arresti a Scicli
Nel tardo pomeriggio di domenica,i Carabinieri della Tenenza di Scicli, impegnati in un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione soprattutto di reati predatori, hanno proceduto all’arresto di quattro soggetti, due tunisini e due sciclitani, sorpresi all’interno di un casolare abbandonato intenti ad armeggiare con un fucile a canne mozze e due coltelli a serramanico di genere proibito.Si tratta di: Andrea Ferraro, classe ’85, Angelo Scivoletto, classe ’95, Ben Hassine Hichem, tunisino classe ’94, già noti alle forze dell’ordine, e di Bounaouara Marouane, tunisino classe ’94, incensurato. I quattro dovranno rispondere dei reati di detenzione illegale di armi e munizioni da sparo, alterazioni di armi e porto di armi atte ad offendere. Da alcuni giorni infatti, i Carabinieri tenevano sotto controllo i quattro soggetti sul conto dei quali avevano raccolto alcune informazioni che facevano ritenere che stessero per organizzarsi e compiere una probabile azione criminosa.
E’ morto il conducente dell’Ast rimasto vittima di un ictus
È morto nella divisione di rianimazione dell’Ospedale “Cannizzaro” di Catania l’autista modicano dell’Ast, Angelo Morana, 58 anni, che mercoledì scorso mentre guidava un bus, senza passeggeri, si è schiantato contro un sottopassaggio ferroviario nei pressi di corso Mazzini a Scicli perchè colpito da un ictus. Le sue condizioni erano apparse gravi subito dopo il ricovero nell’ospedale di Modica, tant’è che si rese necessario il trasferimento in elisoccorso a Catania dove oggi l’autista è deceduto dopo un ricovero di 4 giorni.
Incidente sulla Ragusa – Scoglitti
Un vittoriese di 26 anni è ricoverato in prognosi riservata al “Guzzardi” a seguito di un incidente stradale autonomo avvenuto lungo la provinciale per Scoglitti, all’altezza di contrada Piombo. Il giovane ha perso il controllo della sua auto che si è capottata prima di finire in una scarpata. Il giovane, però, pare non sia in pericolo di vita. Sul posto la Polizia stradale.
RANDELLO LIBERA
I carabinieri di Ragusa e di Santa Croce Camerina hanno dato esecuzione al decreto di sequestro penale preventivo urgente nell’ambito del procedimento penale della Procura della Repubblica di Ragusa sul cosiddetto “caso Randello”. Dai primi di giugno l’attenzione dei carabinieri, prima di Santa Croce, poi anche di Ragusa, s’era concentrata su alcuni manufatti che erano stati posti sulla spiaggia libera di Branco Grande, arenile adiacente la riserva naturale integrale “Cava Randello”, sito d’interesse comunitario. Al primo sopralluogo era stato trovato un cantiere per l’edificazione di uno “chalet” in legno. L’imprenditore incaricato della costruzione è stato denunciato per abuso edilizio e dopo qualche giorno, su ordine del sindaco di Ragusa, la pedana, i muri e tutte le travi e assi in legno presenti erano stati rimossi e asportati. Nel frattempo i carabinieri hanno vagliato tutta la documentazione presentata dal privato, che inizialmente sembrava regolare. Dal conseguente approfondimento, i militari hanno ritenuto che alcune autorizzazioni e convenzioni fossero illegittime, ovvero che il funzionario pubblico che le aveva concesse non avrebbe dovuto farlo. In particolare era stata autorizzata la posa di una pedana sopra la sabbia della duna, nonché autorizzati alcuni veicoli – tra cui un furgone-bar con relativo gruppo elettrogeno a motore benzina – a entrare nel demanio forestale soggetto a tutela. Di ciò è stato informato il Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott. Carmelo Petralia, che ha inizialmente delegato l’Arma a perquisire l’ufficio pubblico che aveva concesso le autorizzazioni al privato, e successivamente ha ordinato l’urgente sequestro dell’area occupata dalla passerella, di tutti i “pass” e le chiavi del cancello forestale rilasciati al privato e del camion-bar con relativo generatore. Il tutto è stato sottoposto a sequestro dai carabinieri sabato mattina, eccetto il generatore a benzina che non è stato trovato sul posto… Tre al momento sono indagati, un imprenditore comisano per violazione di una norma penale del testo unico dell’edilizia, e per abuso d’ufficio in concorso il dirigente di un ente locale e il rappresentante legale di una struttura turistico-alberghiera sita nelle campagne del comune di Ragusa. Sul sequestro, c’è una dichiarazione di Sel che ha sin da subito appoggiato la battaglia del Comitato “Randello libera”. “Che ci fosse qualcosa di anomalo sulla spiaggia di Randello – si legge nella nota di Sel – ce ne eravamo accorti e la notizia del sequestro da parte dei Carabinieri di Ragusa e Santa Croce di manufatti, documenti e di un veicolo adesso rende merito all’azione del Comitato in difesa di Randello che da mesi si è impegnato per tutelare una spiaggia che si trova all’interno di un sito di interesse comunitario”. E continua: “Sel Ragusa saluta positivamente l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e degli organi inquirenti”.
Ragusa, denunciato cacciatore
Senza sosta i controlli della Polizia Provinciale sull’intero territorio ibleo per garantire che l’attività venatoria, anche durante le giornate di preapertura, possa avvenire nel rispetto delle regole e, soprattutto, in condizioni di massima sicurezza per scongiurare possibili incidenti. Proprio durante un controllo, un altro soggetto, dopo quello già denunciato nei giorni scorsi, C.M. Di 73 anni, residente in Santa Croce Camerina, è stato sorpreso all’interno della zona vincolata nei pressi del villaggio turistico “Kastalia”, (zona SIC -Sito di Importanza Comunitaria) nel territorio del Comune di Ragusa, mentre cacciava conigli selvatici sprovvisto di porto fucile per uso caccia perché scaduto di validità. C.M. è stato quindi denunciato in stato di libertà per l’ipotesi di reato di tentato furto venatorio. Il fucile e le cartucce usate per la caccia sono state sequestrate.
Controlli antidroga: un arresto
I carabinieri hanno arrestato il giovane sciclitano Francesco Asta, classe ’91, incensurato, trovato in possesso, all’interno di una serra, di una piantagione di marijuana. I controlli effettuati ieri dai Carabinieri di Scicli sono scaturiti da un servizio effettuato nelle settimane scorse dai militari della Tenenza a bordo di un elicottero dell’Arma. All’interno della serra, tra altri fiori, c’era una pianta di marijuana alta due metri.
SANTA CROCE, EMERGENZA FURTI
L’ennesimo furto ripropone il tema della sicurezza a Santa Croce. Hanno agito indisturbati, nel cuore della notte, in contrada Timpaliscia, all’estrema periferia di Santa Croce, all’interno di un magazzino di materiale edile dell’azienda costruzioni “Medinvest”, trafugando materiale da costruzione e attrezzatura varia. Anche il mezzo utilizzato dagli operai è stato rubato per trasportare la refurtiva. Il danno stimato ammonta ad oltre 50 mila euro. Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Santa Croce. “E’ un colpo durissimo per la nostra azienda che non sta attraversando, di certo, un buon momento – spiega Carmelo Dimartino, titolare dell’azienda -. Iniziare a lavorare sarà veramente difficile. Ci sentiamo assolutamente impotenti di fronte ad episodi del genere. Con delinquenti che agiscono indisturbati come se il territorio non fosse controllato. L’aspetto ancora più grave che, a distanza di 24 ore, hanno tentato nuovamente di forzare il cancello del nostro deposito”. L’imprenditore parla di episodi che minano la tranquillità delle aziende. “Sono pronto, da domani, a chiudere tutto -. aggiunge Dimartino – non possiamo accettare, impotenti, una situazione del genere”. Il furgone rubato è un autocarro Nissan di colore bianco modello eco 100, con la scritta Medinvest di colore rosso targato AS964FB. Chiunque l’avesse visto è pregato di chiamare i carabinieri.
Droga, due arresti a Pozzallo
Giovedì mattina i Carabinieri della Stazione di Pozzallo, unitamente ai militari dell’Arma in servizio presso la Motovedetta CC813 “Di Bonaventura”, supportati da un’unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, hanno proceduto a mirati controlli per la prevenzione e repressione dell’attività di spaccio di stupefacenti. Nel corso dei controlli, i militari dell’Arma hanno arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Rheydouni Mustapha, marocchino classe ’70, già noto alle forze dell’ordine e Barrera Maria, classe ’82, incensurata. Sottoposti a controllo e successiva perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso di 11 flaconi integri di “metadone cloridato” da 20 mg ciascuno, un coltellino utilizzato per suddividere lo stupefacente, materiale vario per il confezionamento, alcune banconote in contanti per un valore di circa 1.245 euro e 130 dollari provento dell’attività di spaccio nonché diversi telefoni cellulari di dubbia provenienza per i quali sono in corso degli accertamenti da parte dei Carabinieri. I due sono ora ai domiciliari. Nel corso del servizio, i Carabinieri hanno inoltre sottoposto a controllo anche G.A., pozzallese classe ’87, il quale, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di circa 10 gr. di marijuana e di vario materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e pertanto è stato deferito in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio.
Acate, un arresto per furto di energia
Nella serata di giovedì, i carabinieri di Acate, insospettiti dalla presenza di un impianto di triturazione plastica in un fondo agricolo situato in C.da Dirillo Riverbero, hanno effettuato un controllo per verificare che il proprietario dell’appezzamento avesse le necessarie autorizzazioni allo smaltimento e al trasporto di plastica. Oltre a non avere quanto richiesto, il coltivatore Giovanni Marceca, 56enne vittoriese con precedenti, per far funzionare l’impianto, aveva realizzato un allaccio abusivo mediante estensione di un cavo ad un palo della rete elettrica Enel, con un salvavita collegato in maniera grossolana. Tanto è bastato per confermare i sospetti dei militari che, dopo l’intervento dei verificatori Enel che hanno messo in sicurezza l’area, hanno arrestato il Marceca per furto aggravato di energia elettrica e hanno sequestrato il cavo abusivo.
Ruba bancomat a ex datore di lavoro: denunciato
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha individuato il giovane rumeno di 26 anni R.I. residente a Ragusa e lo ha denunciato per furto aggravato continuato. Pochi giorni fa un imprenditore di Ragusa titolare di un’azienda di energie rinnovabili si accorgeva dall’estratto conto che vi erano diversi prelievi su una carta bancomat che lui sconosceva per migliaia di euro. L’uomo si recava in banca in tutta fretta chiedendo spiegazioni e la banca gli mostra la richiesta bancomat da lui effettuata. La vittima non ricordava di aver chiesto un’altra carta e comunque non rammentava neanche se la custodiva o meno nel portafogli. Immediate le indagini della Squadra Mobile che intanto faceva bloccare la tessera bancomat per evitare ulteriori prelievi. Con la collaborazione dell’Istituto Bancario gli investigatori della Sezione Reati Contro il Patrimonio hanno visualizzato decine di filmati fino a quando in ben sette occasioni hanno individuato il giovane che aveva effettuato i prelievi. Convocato il direttore di banca, questi riferiva che di sicuro non si trattava di un loro cliente, pertanto veniva invitata la vittima per un riconoscimento e con enorme stupore, colui che fino a pochi giorni fa era stato favorito, aiutato, sfamato ed accompagnato a casa ogni qualvolta fosse stanco o vi fossero cattive condizioni meteo aveva derubato in azienda il titolare della carta bancomat e del pin. La vittima riconosceva il suo operaio che da qualche giorno era stato messo alla porta per mancanza di lavoro con tanto di scuse e promesse di una nuova chiamata appena necessario, presumibilmente 10 giorni. Il rumeno forse non ha creduto al titolare che vi sarebbe stata una nuova opportunità per lui, pertanto decideva di appropriarsi del bancomat in un momento di distrazione ed in tre giorni prelevava qualche migliaio di euro. Il giovane rumeno è stato rintracciato e dopo gli accertamenti sull’identità da parte della Polizia Scientifica e la comparazione con le immagini acquisite veniva denunciato per il reato di furto aggravato continuato. La tessera bancomat è stata restituita al legittimo proprietario anche se ormai non potrà più utilizzarla perché bloccata, purtuttavia spesso le carte inutilizzate vengono modificate mediante clonazione di carte “appoggiate” su altri conti.
Denunciata ex guardia giurata
Una ex guardia giurata di 36 anni è stata denunciata dai carabinieri della compagnia di Vittoria perchè sorpresa in possesso di una pistola Glock calibro 9×21, con caricatore e 14 proiettili e con il porto d’armi scaduto da oltre due anni, a svolgere abusivamente servizio di vigilanza armata in un magazzino agricolo. Deve rispondere di porto abusivo di arma da fuoco. L’uomo era inoltre privo del decreto prefettizio di nomina a guardia particolare giurata necessario per svolgere attività di vigilanza e custodia su beni mobili o immobili. In casa i militari gli hanno trovato anche una pistola Walther calibro 7,65 con relativo caricatore, un chilo di polvere da sparo, 50 proiettili calibro 7,65, 50 calibro 9, 150 ogive, 79 bossoli calibro 9, tre confezioni di fulminanti e attrezzi per la fabbricazione di munizioni.
CONTROLLI EMISSIONI SONORE A MARINA DI RAGUSA
Nell’ambito dei controlli straordinari svolti a Marina di Ragusa da parte del servizio di Polizia Ambientale della polizia municipale, di concerto con l’Arpa di Ragusa, ha eseguito rilievi di emissioni sonore presso un pubblico esercizio. A seguito degli esiti dei controlli, il Comando ha provveduto ad elevare sanzione amministrativa in conformità a quanto previsto dall’ordinanza sindacale di giugno. Si è provveduto altresì a deferire all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’attività.
ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO: COLTO IN FLAGRANZA DALLA POLIZIA DI STATO
Già condannato con sentenza passata in giudicato per lo stesso reato: T.C., residente a Modica, di 28 anni, nel pomeriggio di mercoledì, a Caucana, sul lungomare Anticaglie, a bordo della propria vettura – una utilitaria di colore nero – decideva di seguire una 16enne che camminava per la stessa via a bordo della propria bicicletta, poi decideva di saltar fuori dalla macchina e di mostrare alla ragazza i propri genitali. La ragazza, che tentava di darsi alla fuga per poi rifugiarsi presso un bar, veniva subito soccorsa da una persona che segnalava immediatamente l’accaduto al 113. Giunta tempestivamente sul posto, la “Volante Mare”, raccolte le prime descrizioni sull’autore del reato, setacciava la zona: di li a poco, a bordo della predetta utilitaria che marciava verso Punta Secca veniva fermato il 28enne in questione, il quale effettivamente ammetteva di aver posto in esseri quanto riferito. Al momento del controllo T.C. risultava vestito soltanto con una polo di colore nero mentre risultava nudo nella parte inferiore. Ascoltate le persone presenti sul luogo e la vittima del reato, il giovane ragusano veniva trasferito presso gli Uffici della Questura per gli adempimenti di rito. Il giovane è stato denunciato.