La Polizia ha sottoposto a fermo Marco Chillemi, ragusano di 22 anni, per il reato di tentato omicidio di un trentunenne. Lunedì alle 14.00 circa la Sala Operativa della Questura riceveva diverse segnalazioni al 113 per una rissa in Via Respighi. Nonostante l’immediato intervento della Volante, uno dei soggetti coinvolti all’arrivo dei poliziotti si era dato alla fuga. A terra riverso in una pozza di sangue e privo di sensi vi era il corpo di un giovane di 31 anni ragusano. In lacrime sul marciapiedi vi era una giovanissima ragazza di 17 anni che si avvicinava ai poliziotti per riferire che poco prima il suo ex fidanzato aveva investito il ragazzo riverso a terra perché geloso, tentando di ucciderlo. Aggiungeva che dopo averlo investito e trascinato per qualche metro, scendeva dall’auto e colpiva con una chiave inglese in ferro il ragazzo. La violenza inaudita veniva interrotta dalle urla dei testimoni e per l’intervento di alcuni passanti, tanto da far decidere al ragazzo di fuggire. L’autore del reato era in compagnia di una coppia di fidanzati che nulla hanno fatto per impedire l’evento. Le cure rianimatorie del 118 hanno permesso di ristabilire i parametri vitali della vittima, che era svenuta. In ospedale il trentunenne ragusano è stato sottoposto ad un delicato intervento alla gamba. Dalle informazioni raccolte mediante l’escussione dei testimoni, si apprendeva che Chillemi, transitando sotto casa della sua ex, non appena si è accorgeva che la ragazzina era in compagnia di un ragazzo, la insultava dicendole che si sarebbero visti più tardi per parlare di questo fatto. In quel momento la rabbia prendeva il sopravvento, il giovane faceva il giro dell’isolato e, ripercorrendo la stessa strada, entrava in controsenso ed accelerando investiva volontariamente il giovane rivale che si trovava a bordo della sua moto. Non pago, scendeva dall’auto e si dirigeva verso il ragazzo che nonostante le ferite gravissime alla gamba, tentava di sottrarsi alla furia omicida. Chillemi, armato di una chiave in ferro del tipo utilizzato per smontare le ruote delle auto, si avventava sul corpo esanime della vittima colpendolo ripetutamente alla testa ed in diverse parti del corpo. Per fortuna la vittima indossava ancora il casco. L’arrestato per uccidere il suo rivale non lo ha solo investito ma lo ha anche trascinato per diversi metri danneggiando gravemente diverse auto in sosta di ignari cittadini accorsi sul posto. Considerati i numerosi testimoni, Chillemi decideva di fuggire portando via con se la coppia di amici che nulla faceva per fermarlo lasciando a terra la vittima in una pozza di sangue senza soccorrerla. Impaurito per quanto commesso, il fuggitivo trovava ospitalità da un amico mentre i due fidanzati andavano con gli altri amici a festeggiare il primo maggio, non curanti delle sorti del giovane ferito gravemente e senza ovviamente informare la Polizia. Chillemi intanto telefonava al 113 per costituirsi e, presso gli uffici della Squadra Mobile, forniva una versione completamente diversa dai testimoni. Dopo poco venivano rintracciati anche i suoi due amici e, nonostante un primo tentativo da parte dell’uomo di depistare le indagini fornendo una versione dei fatti a favore del loro amico, la ragazza era da subito sincera riferendo esattamente quanto accaduto. Anche il ragazzo dopo un po’, si rendeva conto della gravità dei fatti e, onde evitare di essere indagato per favoreggiamento personale, riferiva quanto accaduto con dovizia di particolari. Resta ferma la loro responsabilità in ordine all’omissione di soccorso, in quanto lasciavano entrambi il corpo a terra esanime del giovane. Non esistono invece responsabilità penali per via di aver assistito al tentato omicidio inermi in quanto sorpresi dall’impeto di Chillemi così come non hanno responsabilità penali per non aver tentato in alcun modo di fermarlo quando colpiva con una chiave la vittima. L’arrestato ha indicato dove aveva nascosto l’auto che riportava segni evidenti dell’investimento e, all’interno della quale, è stata rinvenire l’arma impropria con la quale era stato colpita la vittima, nascosta sotto al sedile.
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Monterosso Almo, sabotato il 3° Slalom automobilistico
«Pronto Biagio, ciao, come mai la gara non parte?». « E’ successo un macello. L’hanno sabotata». Inizia così il dialogo telefonico tra un tifoso, che da casa voleva seguire classifiche e tempi dal sito federale della Ficr (Federazione italiana cronometristi) e Biagio Asta il cronometrista dell’Asd “Hyblea” di Ragusa. A Monterosso Almo lunedì mattina si sarebbe dovuta svolgere una manifestazione automobilistica organizzata dall’Asd Street Racers di Modica, sul tracciato ricavato lungo la Sp 11 (Monterosso – Buccheri) di Km 2,900. Circa 80 piloti, provenienti da tutta la Sicilia, erano pronti a sfidarsi, ma molto prima della partenza, con strada ancora aperta alla normale circolazione veicolare, gli organizzatori hanno trovato buona parte del tracciato imbrattato di olio esausto di motore e cumuli di materiale di risulta. Il danno causato è stato tale da non permettere il ripristino del manto stradale. Dell’accaduto sono stati avvisati i Carabinieri e la Polizia Scientifica.
Arrestati a Pozzallo 3 giovani con mezzo chilo di marijuana
Sabato sera i Carabinieri hanno arrestato nei pressi della stazione ferroviaria 3 giovanissimi, G.M., classe ’98, già noto alle forze di polizia per reati inerenti gli stupefacenti, F.G., classe ’98, incensurato ed un minorenne, tutti pozzallesi, sorpresi con mezzo chilo di sostanza stupefacente. I due maggiorenni sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre il minorenne presso il Centro di prima accoglienza per minori di Catania.
ARRESTATO A VITTORIA UN ALTRO RUMENO PER L’OMICIDIO DEL TUNISINO FARHAT ABDESSALEM
I Carabinieri, dopo l’arresto di Iulian Alì, pregiudicato di 20 anni, avvenuto in seguito all’omicidio di Abdessalem Farhat, trovato cadavere nella serata del 14 aprile scorso, con la testa fracassata, nei pressi della discarica di contrada Pozzo Bollente di Vittoria, hanno messo le manette al complice, Marian Cristian Ciuraru, anche lui 20enne, che lavorava insieme a Iulian Alì nelle serre gestite dalla vittima. Il movente del delitto era scaturito da un diverbio inizialmente sorto tra Farath e Alì, accusato dalla vittima di aver venduto, in combutta con Ciuraru, 9 cassette di fagiolini raccolti in serra il giorno prima. A seguito di una minaccia di denuncia, il Faraht era stato aggredito da Alì con una spranga. In tale frangente è intervenuto pure Ciuraru afferrando il tunisino per i polsi e bloccandogli le braccia dietro la schiena, permettendo ad Alì di colpire mortalmente il malcapitato con un violentissimo colpo alla testa.
Arrestato a Ragusa un lituano per tentato furto in abitazione
I carabinieri della stazione di Marina di Ragusa, passando per Contrada Eredità, si sono accorti che le porte di due abitazioni erano state forzate. All’interno di una di queste hanno beccato un uomo di 38 anni che aveva iniziato ad accumulare vari attrezzi da giardino in una stanza con il chiaro intento di portarli via. Il ladro, senza fissa dimora in Italia e con qualche precedente di polizia per reati predatori, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
ARRESTATO SPACCIATORE A SCOGLITTI
I Carabinieri hanno arrestato Guendil Kacem, tunisino di 29 anni. Sull’uomo pendeva un provvedimento limitativo della libertà personale emesso dalla Procura procedente, che impone di scontare la pena residua di 1 anno e 9 giorni di reclusione, dal momento che è stato giudicato colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, reato commesso nella frazione marittima da ottobre 2010 a maggio 2011. Il giovane è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
RAGUSA- MARE: SCONTRO FRONTALE TRA DUE AUTO
Scontro frontale tra una Nissan Qashqai e un’Alfa Romeo mercoledì sera in contrada Camemi sulla Ragusa mare. Sono rimaste ferite due donne che viaggiavano nel suv e il giovane alla guida della 147 che sono stati trasportati in ospedale. Ancora da accertare le cause dell’incidente. Per liberare i feriti sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Nessuno dei feriti sarebbe in pericolo di vita.
MODICA, LA POLIZIA ARRESTA UN GIOVANE PER DETENZIONE DI DROGA
La Polizia ha tratto in arresto Miah Ragib, di anni 22, proveniente dal Bangladesh e residente a Modica con la propria famiglia, e non in regola con le norme sul soggiorno nel territorio nazionale. Una volante in servizio al centro storico ha notato seduto su una panchina di Piazza Matteotti il giovane che, alla vista dei poliziotti, immediatamente occultava nella propria tasca un piccolo involucro che teneva in mano. Immediatamente gli Agenti bloccavano MIAH Ragib rinvenendogli addosso una bustina contenente una stecchetta di hashish del peso di 2,5 grammi e la somma di 80 euro. La perquisizione eseguita nell’abitazione del giovane consentiva di rinvenire due tritaerba, ancora intrisi di sostanza stupefacente, che venivano posti in sequestro assieme alla droga e al denaro. L’uomo è stato portato in carcere a Ragusa.
Arrestati a Pozzallo 5 giovani per spaccio
I Carabinieri, in due distinte operazioni, hanno arrestato 5 persone di età compresa tra i 18 ed i 21 anni, sorpresi con numerosi grammi di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” e “marijuana”. Il primo blitz è scattato intorno alle 18 di lunedì, quando i militari dell’Arma hanno perquisito un garage dove erano appena entrati tre giovani e trovato circa 150 grammi di marijuana, in parte suddivisi in numerose singole dosi pronte per lo spaccio, la somma di 50 euro in banconote di piccolo taglio e materiale per il confezionamento, la pesatura ed il taglio della sostanza, il tutto nascosto all’interno di un barattolo vuoto di vernice. I tre pozzallesi, tutti incensurati, C.S., classe 97, L.D., classe 96 e S.S., classe 98, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Il secondo blitz antidroga dei Carabinieri è scattato intorno alle 23 di lunedì sera nei pressi di una piazzetta del centro. I militari dell’Arma hanno perquisito una coppia di giovani fidanzati: la ragazza è stata trovata in possesso di un coltello a serramanico con la lama intrisa di hashish e di due dosi della medesima sostanza. Nell’abitazione in cui convivono i due giovani i Carabinieri hanno trovato 90 grammi di hashish, 6,5 grammi di marijuana, materiale vario per il taglio, la pesatura ed il confezionamento della sostanza e la somma in contanti di 700 euro circa in banconote di varo taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. I due pozzallesi, incensurati, A.G., classe ’95 e M.A., classe ’98, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
ARRESTATO UN TIFOSO CATANESE IN TRASFERTA A MODICA PER VIOLAZIONE AL DASPO
Domenica pomeriggio la Polizia, in occasione dell’incontro di calcio che si è svolto in campo neutro presso lo stadio comunale “Caitina” tra l’Atletico Catania e le Aquile Calatine, ha tratto in arresto il tifoso catanese C.M. di anni 54, per violazione del divieto di accesso ai luoghi ove i si svolgono manifestazioni sportive. L’uomo in occasione dell’incontro di calcio tra le squadre Città di Ragusa e Atletico Catania disputatosi il 5 febbraio scorso a Ragusa, si era reso responsabile di comportamenti illeciti che avevano rischiato di minare il regolare svolgimento della disputa sportiva e per i quali lo stesso veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria. Conseguentemente a tali fatti reato il Questore di Ragusa aveva emesso nei confronti di C.M. il divieto di accedere agli stadi ed impianti sportivi di Ragusa e provincia in cui si svolgono manifestazioni “agonistiche” di calcio. Il catanese è stato associato presso la casa circondariale di Ragusa.
Controllati cantieri edili a Chiaramonte Gulfi,due denunciati e sanzioni per 15.000 euro
I Carabinieri hanno ispezionato un cantiere edile per la realizzazione di un complesso residenziale privato ubicato. Sono state accertate alcune violazioni della normativa relativa alla sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché ulteriori violazioni sulla normativa antinfortunistica a tutela dei lavoratori. In particolare, nel corso dell’attività ispettiva, è stato verificato che gli operai impegnati nell’attività di realizzazione dei manufatti erano costantemente esposti al rischio di folgorazione e precipitazione in quanto l’area di cantiere era sprovvista di attrezzature elettriche a norma e parte dei ponteggi mancanti di parapetti e “linee vita” di ancoraggio. A seguito del controllo sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria i titolari di due imprese edili impegnate nei lavori, entrambi originari del luogo, un 25enne e un 21enne.
CHIARAMONTE GULFI, RAPINE IN CAMPAGNA: CARABINIERI ARRESTANO DUE RAPINATORI CATANESI IN TRASFERTA
Arrestati in piena notte a Scordia, in provincia di Catania,due pregiudicati catanesi, Giuseppe De Liquori Giuseppe, nato nel 1953, e il figlio Massimiliano Gianluca, nato nel 1984. L’operazione conclude un’articolata attività investigativa iniziata nell’immediatezza della commissione di una rapina, avvenuta poco dopo le 10 del 3 marzo scorso, in Contrada Piano Grillo, quando due uomini di nazionalità italiana, dopo essere scesi da un’autovettura, si avvicinavano alla vittima, un uomo di 66 anni di Chiaramonte, che stava transitando a piedi scaraventandola a terra e asportandogli il portafoglio contenente 100 euro. Erano bastati pochi attimi ai rapinatori per razziare il malcapitato con velocità e freddezza da professionisti e darsi quindi alla fuga. Le testimonianze di alcune persone e le telecamere di alcune abitazioni avevano permesso agli inquirenti di delineare le fattezze somatiche dei presunti responsabili poi individuati con certezza. Un’indagine che non si ferma qui: infatti, i Carabinieri sono al lavoro per accertare collegamenti e responsabilità in altre rapine avvenute nel territorio.
Ragusa, richiedente asilo spaccia a minorenni davanti il centro che lo ospita
La Polizia ha tratto in arresto Bah Mustapha nato in Guinea richiedente asilo domiciliato presso un centro per migranti di Ragusa. Pochi giorni addietro un minore era stato trovato in possesso di alcune dosi di marijuana ed è emerso che la droga era stata comprata davanti un centro per migranti di Ragusa. Da un’attenta attività di osservazione del centro, emergeva che gli acquirenti, spesso giovanissimi, si recavano davanti alla comunità ed attendevano qualche minuto; lo spacciatore si avvicinava alla macchina o allo scooter e raggiunto un accordo e preso il denaro entrava dentro al centro prelevava la “roba” e la consegnava. Con l’ausilio delle Unità Cinofile Antidroga i poliziotti bloccavano lo spacciatore e due minorenni che facevano cadere a terra la droga appena acquistata in cambio di un berretto. Convocati i genitori presso la Squadra Mobile di Ragusa, uno dei ragazzi ammetteva le proprie responsabilità, mentre l’altro, nonostante fosse stato visto dai poliziotti gettare via la droga, negava l’evidenza. I due minori sono stati segnalati alla Prefettura così come previsto dalla normativa vigente. L’immediata perquisizione del centro permetteva di rinvenire grazie al cane poliziotto “VITE” altra droga in possesso dello spacciatore. Inoltre, altri due ospiti del centro sono stati trovati in possesso di stupefacenti per uso personale e sono segnalati alla Prefettura.
VITTORIA. FERMATO UN 21ENNE RUMENO PER L’UCCISIONE DI UN TUNISINO .
Svolta nell’omicidio del 47enne incensurato di origine tunisina Farhat Abdessalem, rinvenuto cadavere con evidenti segni di violenza in Contrada Pozzo Bollente a Vittoria nei pressi della ex-discarica comprensoriale il 14 aprile scorso dai Carabinieri . I militari dell’Arma hanno eseguito il fermo di Ali Iulian, bracciante agricolo di 21 anni, con precedenti penali sia in Italia che in patria. La tragica vicenda ha avuto inizio nella mattinata del Venerdì Santo quando, per motivi e modalità di esecuzione ancora al vaglio degli inquirenti, il rumeno avrebbe colpito alla testa e in varie parti del corpo con un mezzo contundente e da taglio il maghrebino, con il quale intratteneva un rapporto di lavoro: Farhat dal 2003 viveva a Comiso con la propria famiglia, composta da moglie e quattro figli minori, e da circa un anno era affittuario in Contrada Pozzo Ribaudo di Vittoria di un appezzamento di terreno coltivato ad ortaggi sotto serra. Il rumeno, dopo l’omicidio, avrebbe trasportato il corpo con l’autovettura della vittima fino al luogo del rinvenimento, abbandonando il veicolo a Scoglitti, in un canneto. Le indagini sono tuttora in corso per approfondire movente, luogo esatto del crimine e arma del delitto.
GUARDIA DI FINANZA: SCOPERTO ALL’INTERNO DI UNA PIZZERIA DI SCICLI UN DEPOSITO ABUSIVO DI BOMBOLE DI GPL
I Finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa, nell’ambito del controllo economico del territorio, hanno scoperto una vera e propria attività illecita parallela a quella legalmente esercitata dal titolare di una pizzeria di Scicli. L’uomo, K.A.,di origine albanese, già da tempo sotto il mirino dalle Fiamme Gialle, oltre a vendere pizza e altri generi alimentari, veniva periodicamente rifornito di sigarette di contrabbando provenienti dall’Albania, che poi venivano rivendute a prezzi leggermente inferiori a quelli di mercato. Oltre alla vendita non autorizzata di sigarette, lo stesso titolare era solito commercializzare abusivamente anche bombole di GPL. I militari delle Tenenze di Modica e di Pozzallo, al momento dell’accesso all’interno della pizzeria, hanno sorpreso il titolare mentre vendeva un pacchetto di sigarette ad un cliente che le aveva appena richieste alla cassa. I finanzieri, una volta appurato che l’esercizio commerciale non risultava in possesso della prescritta licenza per la vendita dei tabacchi, hanno rinvenuto sotto il bancone e sequestrato oltre 200 pacchetti di sigarette, privi del sigillo dei monopoli di Stato, pronti per la commercializzazione. Nello stesso locale è stato poi scoperto anche un deposito di bombole di GPL abusivo, in quanto il titolare della pizzeria le vendeva e le consegnava con un furgoncino senza alcuna autorizzazione ed in mancanza del prescritto certificato di prevenzione incendi. Al titolare sarà comminata una sanzione amministrativa che va da 5.000 a 50.000 euro per detenzione e vendita di sigarette di contrabbando.
ARRESTATI A SCOGLITTI DUE GIOVANI LADRI
La Polizia ha arrestato in località Baia Dorica – Punta Zafaglione Sergio Palumbo di 23 anni e Stefano Guercio di 21 anni, entrambi vittoriesi e finora, incensurati. I poliziotti, allertati dal centro operativo di una Agenzia di Vigilanza privata presso cui era scattato l’allarme antiintrusione di una villetta, hanno bloccato un’autovettura Fiat Punto blu con a bordo i due giovani e, all’interno dell’abitacolo, diversi manufatti in ceramica artistica di Caltagirone, grandi vasi, piatti decorati. Gli Agenti hanno notato inoltre una vicina villetta con evidenti segni di manomissione e diverse finestre, che apparivano danneggiate. I due ragazzi hanno ammesso di avere perpetrato poco prima un furto presso un’abitazione sita alla periferia di Scoglitti e poi di essersi recati a Baia Dorica dove hanno tentato, senza riuscirvi, di perpetrare un altro furto proprio presso la villetta alla quale avevano danneggiato gli infissi. Palumbo e Guercio sono stati condotti presso le loro rispettive abitazioni in regime di “domiciliari”.
MODICA: ARRESTATI DUE RUMENI ED UN TUNISINO IN POSSESSO DI OLTRE 250 GRAMMI DI DROGA
Arrestato un noto pregiudicato tunisino, Zaouali Anis, di anni 32 e residente a Modica, con precedenti per rapina, furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, falso e spaccio di stupefacenti. Nella stessa operazione sono stati altresì arrestati due cittadini rumeni, madre (E.N., di anni 39) e figlio (E.V. di anni 19), conviventi con il tunisino. Nella loro abitazione, debitamente occultata sotto un divano letto, oltre 250 grammi di sostanza stupefacente,del tipo canapa indica, mentre altra droga era all’interno di un comodino. Sotto il materasso era nascosto un coltello di tipo giapponese mentre altre due armi bianche sono state trovate rintracciate in un locale attiguo. Tutte e tre con lame lunghe circa 20 cm. La quarta donna (E.E. di 28 anni), sorella della convivente del tunisino, anch’ella rumena e residente a Scicli, è stata denunciata in stato di libertà. Madre e figlio sono agli arresti domiciliari mentre il tunisino è stato trasferito alla casa circondariale di Ragusa.
Sicurezza prodotti, marchi contraffatti e pirateria audiovisiva, sequestrati oltre 135.000 articoli pericolosi
La guardia di finanza di Ragusa ha sequestrato oltre 135.000 prodotti, fra giocattoli, decorazioni pasquali, cd, dvd illecitamente duplicati, borse, scarpe, cinture e borsellini con il marchio di fabbrica contraffatto riconducibili a prestigiose “maison” della moda per un valore complessivo di circa 200.000 euro, presso un esercizio commerciale di Comiso. I giocattoli e le decorazioni pasquali sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e il proprietario è stato segnalato alla Camera di Commercio di Ragusa per violazioni alla normativa che disciplina la sicurezza sui giocattoli e al Codice del Consumo con multe che possono arrivare fino a 25.823 euro.
Arrestate a Comiso due rapinatrici
I Carabinieri, a seguito di indagini per una rapina ad anziana donna avvenuta lo scorso mese di febbraio 2017, nelle vicinanze dell’Ufficio Postale di via Mancini a Comiso, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare nei confronti delle ventisettenni Lorena Martinez di Vittoria e Ketty Giannelli di Comiso. Le indagini erano partite indirizzate alla ricerca di due soggetti di sesso femminile, a seguito delle dichiarazioni della vittima, un’anziana signora che si era vista puntare una pistola alla tempia mentre era a bordo della sua autovettura, da due persone a volto coperto, tradite dalla loro voce di donna. Bottino della rapina la borsa dell’anziana vittima contenente la somma di 230 euro in denaro contante. Attraverso la visione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza posti nelle varie abitazioni private della zona, e di altri sistemi tecnologici, è stato possibile individuare le due donne autrici della rapina. Ulteriori riscontri sono stati reperiti a seguito delle perquisizioni domiciliari che hanno consentito di recuperare l’arma utilizzata e gli indumenti indossati il giorno della rapina. Le due donne sono state sottoposte agli arresti domiciliari.
Ragusa, ladra di 75 anni ruba borsa a invalida di 85 anni
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha denunciato un’anziana signora ragusana di 75 anni per furto. L’Ufficio Denunce della Questura di Ragusa il 5 aprile scorso aveva ricevuto un’anziana signora di 85 anni derubata della borsa contenente i documenti e 1.500 euro che aveva poco prima. Grazie alla denuncia della vittima, si è risaliti al panificio dove poco prima aveva comprato qualcosa da mangiare e sono state acquisite le immagini degli impianti di videosorveglianza. La Squadra Mobile di Ragusa ha avuto non poche difficoltà per individuare la ladra, stante il fatto che non si trattava di pregiudicati conosciuti dai poliziotti ma di un’anziana signora priva di qualsiasi precedente. Nonostante tutto gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità della donna, andando a bussare alla sua porta. Non appena i poliziotti si sono qualificati, l’anziana ha ammesso le proprie responsabilità riferendo di essere pentita di quanto commesso e che era la prima volta nella sua vita che rubava qualcosa. L’anziana custodiva ancora il denaro e la borsa rubata consegnandola subito ai poliziotti, mentre i documenti era stati imbucati in una cassetta postale lo stesso giorno del furto.