22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

In ricordo di Pippo Tumino

La cerimonia di intitolazione della zona artigianale 1Una giornata dedicata a Pippo Tumino. E’ stata quella di lunedì, prima con l’intitolazione della zona artigianale di contrada Mugno all’indimenticato dirigente della Cna provinciale di Ragusa e poi con la presentazione del libro “Una provincia in Sicilia – Storia economica della provincia di Ragusa”, in cui sono trattate tematiche da sempre care allo stesso Tumino. A quattro anni dalla scomparsa, ad onorarne la memoria la presenza del segretario nazionale della Cna, Sergio Silvestrini. “Un uomo lungimirante, un uomo di cui avremmo ancora bisogno – ha detto Silvestrini riferendosi a Tumino – un uomo che ha lavorato per la comunità, per la crescita dell’economia e dell’imprenditoria locali. Un enzima positivo che ha dato maggiore identità alla provincia e alla città di Ragusa. Un uomo che è nel nostro cuore e nella nostra testa. Un uomo arguto che ha fornito un grande contributo non solo alla Cna ma all’intera città e all’intero territorio ibleo”. Alla cerimonia di intitolazione, oltre a Silvestrini, c’era il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, con il segretario Mario Filippello, il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, con il segretario Giovanni Brancati, il presidente territoriale Cna Ragusa, Giorgio Biazzo, con la responsabile organizzativa Antonella Caldarera, oltre ad altri esponenti dell’associazione di categoria. A presiedere la cerimonia il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto. C’era anche la vedova di Tumino, Anna. La  presentazione del libro, nella sala conferenze della sede Cna di via Psaumida, si è tenuta sempre nel ricordo di Pippo Tumino. “Un ottimo libro – ha commentato Silvestrini – un libro importante con riflessioni, statistiche, numeri da cui traspare una grande voglia di identità dell’area iblea, un amore e una passione civile che gli autori sono riusciti a trasmettere ai lettori. Tuttavia Ragusa, che pure ha caratteristiche e storia importantissimi, con asset strategici e attività imprenditoriali di un certo peso, da sola non ce la farà. Ha bisogno di connettersi ad una logica più grande, perché la globalizzazione ci impone un passaggio di fase molto difficile, molto impegnativo ma necessario, bisogna ragionare in una dimensione territoriale che superi Ragusa, e che, ad esempio, contempli Siracusa, andando verso Catania e oltre. Insomma tutta la Sicilia orientale è chiamata a lavorare verso questa direzione”. Ad illustrare i contenuti del libro il prof. Saverio Terranova, che ne ha curato la pubblicazione, il prof. Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Catania, e il prof. Francesco Raniolo, docente ordinario di Scienza politica presso l’Università della Calabria.

Ragusa, individuati ladri di appartamento

polizia vittoria 9La Polizia di  Ragusa  ha individuato un gruppo di  delinquenti, responsabili di aver premeditato un furto ai danni della zia di uno  degli appartenenti alla banda. Si tratta di  Alessandro  Scatà, ragusano di 22  anni, di F.F.,ragusano  41 anni, di  S..L.. modicano di 46 anni, di  S.S. ragusano di 17 anni, e di D.B nato in Tunisia di 17 anni che, nel febbraio scorso,  si erano  introdotti nella casa della zia di uno di questi rubando oro per migliaia di euro per poi rivenderlo ad un compro oro di  Catania il giorno dopo. Il nipote della vittima era colui che aveva dato tutte le notizie ai complici e durante il colpo aveva assunto il ruolo di basista. Ma non  è tutto: la vittima si presentò in Questura per la denuncia di furto accompagnata proprio dal nipote. Il resto della banda aveva, dopo il furto,  tratto in inganno lo sciagurato nipote della donna raccontandogli che in quella casa non avevano trovato granchè e pretendendo un “risarcimento” di 2000 euro per il rischio occorso.  Il nipote sentendosi minacciato dai suoi complici ha quindi deciso in forma anonima, chiamando il 113, di raccontare del furto dicendo che sapeva chi erano gli autori. L’uomo è stato ovviamente  rintracciato.  Scatà Alessandro, pregiudicato,  era l’estortore. Le manette sono scattate in flagranza di reato quando il basista, minacciato anche di morte,  stava consegnandogli la somma richiesta. In poche settimane son saltati fuori gli altri complici. 

MALIANI VIOLENTI ARRESTATI DALLA POLIZIA

arresti extracomunitariDopo gli sbarchi i migranti vengono portati nei vari centri della Provincia per il riconoscimento e l’istruttoria di riconoscimento dello status di rifugiato. Lunedì sera la Polizia di Vittoria è stata chiamata ad intervenire presso una di queste strutture convenzionate che danno vitto e alloggio agli stranieri poiché due ospiti di nazionalità maliana, benchè avessero ottenuto il diniego della protezione internazionale da parte delle competente commissione territoriale ed avessero ricevuto l’intimazione a lasciare la struttura ospitante, pretendevano di rimanervi e addirittura sono diventati violenti nei confronti del personale in servizio. I due stranieri  si sono scagliati contro gli agenti che hanno  riportato varie escoriazioni al collo ed alle braccia. I due, Semega Foudie, di 19 anni e Amara Koita, 28 anni, sono stati tratti in arresto per il reato di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale e tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Vittoria, due arresti per cocaina


COCAINAI carabinieri di Vittoria hanno intercettato sullo Stradale per Forcone una BMW con a bordo dei giovani vittoriesi che, alla vista dei militar,i tentavano di darsi alla fuga. Raggiunti, sono stati perquisiti.In una bustina in plastica  avevano  10 grammi di cocaina. Si tratta di Giuseppe Galifi, vittoriese di 24 anni, e di Salvatore La Perna, anch’egli vittoriese, di 23 anni. Sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, al termine delle formalità di rito,sottoposti ai domiciliari presso le rispettive abitazioni. Il dato preoccupante dell’operazione è la ricomparsa della “cocaina” sul mercato ipparino. I costi della cocaina variano di nazione in nazione, di città in città. La cocaina può costare un dollaro al grammo nel suo paese di origine (Colombia e Bolivia) e il prezzo raddoppiare ad ogni dogana superata. Secondo recenti stime, in Italia, il costo medio della cocaina al grammo si aggira intorno ai 65 euro al consumatore, mentre un Kg all’ingrosso si aggira intorno ai 33mila euro. Seppur negli ultimi anni si è registrato un calo vertiginoso del costo della cocaina in quanto i clan organizzati la preferiscono all’eroina, nel mercato ipparino può essere venduta anche 100 euro al grammo, non essendo facile da reperire. La cocaina al dettaglio solitamente viene venduta in dosi che possono andare da 0,2 gr a 5 gr. La cocaina viene venduta in confezioni di plastica termo saldate o in buste di carta o carta stagnola.

Due fratelli e mezzo chilo di “marijuana”: arrestati insospettabili

fratelli sentinaI carabinieri di Acate, all’altezza della Contrada Bosco Grande, hanno intercettato una Opel Zafira con a bordo due fratelli, Salvatore  e Vincenzo Sentina rispettivamente di 37 e 31 anni, trovati in possesso di un involucro di plastica, contenente 510 grammi  di marijuana. Sequestrati anche  100 euro e 8 blocchetti di assegni di provenienza sospetta. I due sono stati immediatamente tratti in arresto e condotti presso la caserma di Via Galileo Galilei di Acate, da dove al termine delle formalità di rito venivano associati presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Danneggiato il campo da tennis di Scoglitti. Prelati: “Il bando per la gestione dà fastidio”

scoglitti-lungomare lanternaNuovo atto vandalico ai danni di un impianto sportivo comunale. Dopo  il tentativo di incendio nel campo di tiro a volo “CauduIlo”, ora ad essere preso di mira è stato il campo da tennis ubicato all’interno dello stadio “Andolina” di Scoglitti. Un paio di settimane fa era stata tranciata la rete da tennis, adesso stessa sorte è toccata ai fili dell’illuminazione. Come è noto, l’impianto è stato affidato in gestione alla Uisp e a giorni si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia di inaugurazione della nuova gestione. “Comincio a pensare – dichiara l’esperto alle Politiche sportive, Fabio Prelati – che il nuovo percorso di affidamento delle gestioni attraverso bando pubblico e con criteri di attribuzione dei meriti chiari e trasparenti, intrapreso dall’amministrazione comunale, dia fastidio a qualcuno, ma le scelte fatte rappresentano un diverso modo di affidare a terzi i beni pubblici e continueremo su questa strada, tanto più che se dà fastidio ai delinquenti, allora è  davvero quella giusta”.

RUBAVA IN SAGRESTIA E PERSEGUITAVA ANZIANI: CHIARAMONTANO FINISCE IN CARCERE

SONY DSCDagli arresti domiciliari cui era stato sottoposto dopo essere stato tratto  in arresto per furto lo scorso 23 maggio 2014 Angelo Cannata, 24enne chiaramontano, è finito in carcere per aver violato le prescrizioni disposte dal giudice. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di individuare nel Cannata il responsabile, oltre che di una serie di aggressioni nei confronti della madre per ottenere la disponibilità di somme di denaro, anche di una serie di “raid” all’interno della Chiesa Madre di Chiaramonte Gulfi ed in particolare in sagrestia, dove si era impossessato delle offerte dei fedeli, nonché di un compact disk sottraendolo al parroco. Nell’applicazione della misura cautelare il giudice ha ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione del reato, perché il soggetto aveva continuato ad effettuare richieste con atteggiamenti persecutori nei confronti degli anziani del paese, i quali impauriti avevano contattato più volte i Carabinieri. Inizialmente il GIP aveva ritenuto idonea la misura degli arresti domiciliari, ma, il 3 giugno il Cannata era evaso dal luogo di detenzione.

Arrestato a Modica rapinatore

fronte-1-400x290Nel tardo pomeriggio di sabato a Modica, in zona Cappuccini nel quartiere Dente, all’interno di una abitazione di via Tremila, la Polizia ha arrestato in flagranza di reato il pericoloso e noto pluripregiudicato Benito Di Stefano, ragusano con lo pseudonimo di Cianchino, per rapina impropria. Il malvivente, vistosi scoperto, aveva tentava inutilmente la fuga, minacciando di morte con un cacciavite in mano il padrone di casa. Di Stefano è stato posto in regime di detenzione domiciliare presso l’abitazione di Ragusa.

 

Ispicesi rubavano energia elettrica

IOZZIA Paolo cl.1975Venerdì pomeriggio i Carabinieri, durante un controllo presso un condominio, hanno scoperto un allaccio abusivo alla corrente elettrica. Per questo motivo, Paolo Iozzia di 39 anni,  già noto alle Forze dell’Ordine, è stato sottoposto agli arresti domiciliari e una donna, S.M. di 31 anni, incensurata, è stata denunciata in stato di libertà. I Carabinieri hanno sequestrato il materiale utilizzato per creare l’allaccio abusivo, ovvero alcuni cavi elettrici con dei morsetti attraverso i quali veniva rubata la corrente elettrica dal contatore della rete pubblica e trasmessa fino all’abitazione.

Tentano di rubare un motorino a Ragusa: uno dei ladri aveva lasciato il figlio di 10 anni in auto ad aspettare

volante+mobileLa Polizia ha denunciato per furto aggravato A.M. nato a Caltanissetta di anni 34 e C.G. nato a Ragusa di anni 38. I due venerdì sera stavano asportando il parabrezza di uno scarabeo parcheggiato in Via Carducci a Ragusa e tentavano di impossessarsi dello scooter. Dopo un inseguimento sono stati bloccati. I Poliziotti hanno scoperto che il figlio di 10 anni di uno dei due ladri era seduto in macchina ad aspettare il papà ed il complice mentre erano intenti a rubare. È stata formalizzata una segnalazione ai servizi sociali del Comune di Ragusa al fine di monitorare la famiglia ed in particolar modo la vita del piccolo.

ARRESTATO VITTORIESE USURAIO DEL CLAN

VITTORIA Biagio 12.02.1962.Per Biagio Vittoria di 52, conosciuto come il “ragioniere”, è divenuta esecutiva la sentenza di condanna della Corte d’Appello di Catania che lo ha riconosciuto colpevole del reato di usura continuata in concorso commesso a Vittoria fino al 1998, aggravata perché ai danni di chi si trovava in stato di bisogno e svolgeva attività imprenditoriale, con modalità tipiche delle associazioni mafiose. La Corte D’Appello lo ha condannato alla pena di 4 anni di reclusione e 10.000 euro di multa. Il condannato ha espiato già una parte di pena tra il 1999 ed il 2000 e la parte residua ammonta a 2 anni ed 8 mesi di reclusione e 10.000 euro di multa.

CONIUGI DEFERITI AD ACATE PER ABBANDONO DI MINORE

CC+BAMBINAI Carabinieri hanno deferito in stato di libertà un tunisino di 32 ed una rumena di 23 anni, residenti in Contrada Macconi poiché ritenuti responsabili di aver, in più circostanze, abbandonato la figlia di 3 anni. E’ stato accertato che fin dal mese di maggio in almeno due occasioni la bambina si è allontanata di casa: la prima volta la piccola si era recata indisturbatamente all’interno di una proprietà distante circa un chilometro dall’abitazione dei genitori, i quali si erano portati sul posto solo a seguito di segnalazione da parte del proprietario del fondo.  Pochi giorni fa la piccola, insieme al fratellino, sono stati sorpresi in compagnia di una donna di nazionalità rumena, la quale riferiva che la mamma se ne era scappata in Romania abbandonandoli al padre (pluripregiudicato per reati in materia di sostanze stupefacenti ed in atto sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Acate), quest’ultimo non in grado di prendersi cura dei bambini, che spesso versano in situazioni igieniche carenti, così come constatato sia dai vicini che dai militari intervenuti sul posto. I Carabinieri di Acate hanno segnalato la situazione all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Acate per l’adozione di idonei provvedimenti a tutela dei minori. Nel corso dei servizi esterni di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione biscara stanno constatando l’esistenza di situazioni di assoluto degrado, soprattutto nelle contrade rurali, con elevati rischi di malattie ed epidemie, cui si sta cercando di porre rimedio mediante l’organizzazione di specifici servizi di controllo, con il coinvolgimento di tutti gli enti preposti, per l’adozione di perentori provvedimenti a tutela, soprattutto ma non esclusivamente, dei minori presenti.

La Polizia arresta  scafista egiziano

IBRAHIM MOUHAMED ALEEM Mouhamed, nato in Egitto il 01.01.1985Aveva condotto  un peschereccio con 311 migranti di cui 99 minori anche neonati. Si chiama Ibrahim Allem; i  migranti provenivano da Eritrea, Bangladesh e Siria. E’ lo sbarco avvenuto a Pozzallo l’11 giugno – ormai è difficile tenere il conto -.  Centinaia di migranti sono stati inviati in altre strutture, prima fra tutte quella di c.da Cifali a Ragusa mentre gli altri permanevano al centro di Pozzallo ed altri ancora sono stati sistemati in un plesso sito nella zona industriale adibito, per emergenza,  a dormitorio. Gli sforzi delle forze del’ordine  sono enormi in quanto il centro è  sovraffollato. Per addivenire all’identità dello scafista ci sono volute 20 ore di lavoro continuative, senza sosta per nessuno, personale di Polizia Giudiziaria, interpreti ed avvocati. I migranti hanno raccontato di violenze inaudite (elemento ricorrente) durante la permanenza nei centri di “reclutamento” in Libia per poter partire per il viaggio in Italia. Ogni migrante ha pagato in media 1.700 dollari  per un totale di più di 500.000 dollari che sono andati quasi tutti agli organizzatori ed una piccola parte agli scafisti.

SCOGLITTI: 5 ARRESTI IN UNA NOTTE

FERRISI-BOCCHIERI-BULCASSIMONella notte appena trascorsa, una pattuglia della Stazione ha intercettato, in via Mediterraneo, a Scoglitti, una Fiat Panda grigia con entrambi i fari spenti. Il conducente Giovanni Bocchieri, vittoriese, 20 anni, ha dichiarato di non avere con sé la documentazione della vettura perchè l’auto  era di proprietà del  nonno. Ma i carabinieri hanno subito notato che mancava la chiave di accensione dell’auto. Ed infatti i fili posti sotto il volante erano stati tagliati e messi in corto in modo da consentire l’accensione senza chiave, quindi l’auto era stata ribata. A bordo dell’auto c’erano anche Giuseppe Ferrisi, vittoriese, 22 anni, con precedenti di polizia, Giovanni Bulcassimo, vittoriese, venti anni, e due minorenni vittoriesi incensurati.  I cinque giovani sono stati e arrestati ed ora i maggiorenni si trovano ai domiciliari, e i minorenni sono stati accompagnati presso il Centro di Prima Accoglienza di Catania a disposizione delle Autorità Giudiziarie competenti.

 

Lo chalet incendiato sul litorale pozzallese, solidarietà Confcommercio

Sergio Magro presidente provinciale Confcommercio Ragusa luglio 2013Il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, e il presidente della sezione Ascom di Pozzallo, Gianluca Manenti, esprimono piena solidarietà, a nome dell’intero sistema di Confcommercio dell’area iblea, all’imprenditore sciclitano a cui, durante le ore notturne, è stato dato alle fiamme lo chalet “Terzo tempo” lungo il litorale pozzallese. “La preoccupazione non può che essere elevata – afferma Magro – nel momento in cui si registrano episodi del genere che devono tutti farci interrogare sul perché nell’area iblea chi fa impresa si trova, ancora oggi, costretto a correre rischi del genere. Prendiamo atto dell’ennesimo episodio in cui un imprenditore si è visto costretto a fare i conti con situazioni indipendenti dalla propria volontà, situazioni naturalmente molto gravi su cui speriamo che le forze dell’ordine possano fare luce il prima possibile”. “Come se non bastassero – afferma, inoltre, il presidente sezionale Manenti – le problematiche pesanti determinate dalla crisi economica e, nel caso specifico della nostra città, dall’arrivo a getto continuo di migranti, anche la criminalità contribuisce a rendere il quadro d’insieme un vero e proprio disastro. Diventa così difficile per chiunque andare avanti. Bisogna rendersene conto e trovare dei sistemi che ci consentano di limitare questi fenomeni”.

 

 

 

ARRESTATO PER LA SECONDA VOLTA STALKER: PERSEGUITAVA LA EX

CATALANO Salvatore n. Santa Croce Camerina 20.10.1959Una telefonata giunta al 113: una donna chiede aiuto in lacrime  perché il suo ex compagno  la perseguita.E’ successo intorno alle 8.15 di giovedì quando M.M., quarantacinquenne ragusana, divorziata e madre di due figli, di cui una minorenne, chiede – disperata – l’intervento della Polizia. L’ultimo di una lunga serie di interventi: infatti, il  pomeriggio precedente,, la vittima aveva ancora richiesto l’intervento della Squadra Volanti della Polizia di Stato, ma non appena giunte sul posto le pattuglie, l’uomo si era dileguato lasciando perdere le proprie tracce. Stavolta, grazie all’intervento professionale ed alla voce rassicurante dell’operatore al 113, che non interrompeva mai la comunicazione con la M.M., gli agenti sono giunti  in via Diaz ed hanno sbarrato  la strada all’uomo che stava seguendo la donna sin da quando questa  era uscita da casa, nei pressi di via Paestum. La signora era salita a bordo della sua auto e si era e dopo pochi metri si era accorta della presenza del suo persecutore che la seguiva a bordo di una Renault Kangoo di colore chiaro. Non era la prima volta: l’uomo  si appostava nei pressi di casa e dei luoghi di lavoro, non dando tregua alla donna che ha vissuto in un costante stato di paura, al punto da ricorrere alle cure sanitarie. I poliziotti hanno visto la donna terrorizzata rintanata all’interno della propria auto, in evidente stato si shock: mentre l’uomo alla vista degli operatori dava in escandescenze scagliandosi contro gli agenti tanto da far intervenire una seconda pattuglia. Salvatore Catalano, idraulico cinquantenne, di Santa Croce Camerina, separato e padre di due figli, era già stato tratto in arresto in flagranza di reato di stalking dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, i primi giorni del mese di marzo di quest’anno, per avere violato il formale ammonimento emesso dal Questore di Ragusa in data 17 febbraio 2014, la cui violazione aveva comportato l’immediato arresto. Successivamente alla misura precautelare ed al divieto di avvicinamento che era conseguito alla scarcerazione, Catalano aveva poi continuato a pedinare e perseguitare la donna. L’arrestato – che annovera precedenti penali anche per lesioni personali e violenza privata – su disposizione del PM di turno, dott.ssa Monica Monego, è stato ristretto presso la propria abitazione sita in Santa Croce Camerina in regime di arresti domiciliari in attesa di giudizio. Oltre che per lo stalking, il Catalano dovrà rispondere per il reato resistenza a Pubblico Ufficiale.

VITTORIA: CONTRABBANDO DI SIGARETTE, GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 5 KG DI TABACCHI 

tle vittoriaLa Guardia di Finanza  di Vittoria ha  intercettato un corriere tunisino, K. H. nato nel 1983, sorpreso a trasportare circa 5 kg di sigarette sprovviste del contrassegno dei Monopoli di Stato. I finanzieri hanno perquisito accuratamente il furgone condotto dall’uomo e tra decine di confezioni di generi alimentari hanno trovato una borsa con diverse stecche di sigarette  di contrabbando. Hanno poi continuato a setacciare il mezzo, armandosi di cacciati e chiavi inglesi e controllandone ogni vano. Sono così saltati fuori pacchi di “bionde” dai posti più impensabili, quali la scatola contenente il triangolo d’emergenza, le pareti laterali del mezzo, i pannelli dei finestrini e il tunnel centrale del cambio. In totale le Fiamme Gialle hanno raccolto quasi 250 pacchetti di Marlboro rosse, Marlboro bianche e American Legend, tutte destinate al mercato parallelo del contrabbando. Il prezzo di una stecca, che varia a seconda della marca richiesta, va da 25 a 35 euro e frutta al contrabbandiere dai 15 ai 25 euro netti. Ben più aspra è la sanzione prevista dalla normativa doganale, pari a 5,16 euro al grammo. Nel caso del tunisino trentunenne la multa irrogata è di 24.871 euro. L’uomo dovrà fare i conti anche con il sequestro del mezzo, che probabilmente sarà successivamente sottoposto a confisca, poichè abilmente modificato al fine di contrabbandare sigarette.

 

 

OPERAZIONE “RENT A CAR”: PRESI TRE RAPINATORI

tre operazione rentacarOltre 100 km per mettere in atto i loro intenti criminosi, ma a distanza di meno di 6 mesi sono stati presi. I Carabinieri della Stazione di Acate, supportati dai colleghi di Catania Librino, hanno arrestato i pluripregiudicati catanesi Antonio Bumbica di 27 anni, Giuseppe Dainotti di 28 anni, Alfio Massimiliano Cali’ di 32 anni. Il 27 gennaio di quest’anno i Carabinieri di Acate avevano ricevuto una segnalazione di tentata rapina in abitazione, ove tre individui si erano introdotti all’interno dell’abitazione di un 24enne che stava dormendo. I tre malviventi, una volta scoperti dalla vittima, lo avevo minacciato violentemente di morte, dandosi alla fuga, senza riuscire ad asportare nulla. I militari avevano quindi avviato le indagini, anche sulla base delle descrizioni fisiche dei soggetti fornite dalla vittima, con la quale veniva constatato che le stanze da letto e il soggiorno era state tutte messe a soqquadro. Fondamentale per lo sviluppo dell’indagine sono state le videoriprese estrapolate da due telecamere presenti nei pressi della zona dei fatti: i tre, a bordo di un Fiat Bravo di colore grigio, dopo aver effettuato diversi giri di sopralluogo, si erano fermati ed una volta scesi dalla macchina si erano portati verso il portone d’ingresso dell’abitazione della vittima prescelta, da dove, arrampicandosi lungo il tubo del metano, avevano raggiunto il balcone del primo piano. Successivamente, grazie alla collaborazione dei colleghi della Stazione di Librino della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa, è stato possibile appurare che la Fiat Bravo era stata noleggiata presso una ditta di Catania da parte del Bumbica. Da questi è stato poi possibile addivenire all’identificazione dei suoi due complici. Il dato della macchina presa a noleggio è ricorrente nei raid messi a segno dal gruppetto criminale: infatti, il Calì e il Dainotti, il 29 gennaio 2014, ovvero appena due giorni dopo il tentativo di rapina ad Acate, erano poi stati tratti in arresto in flagranza del reato di furto in abitazione a Santa Caterina Villarmosa, in provincia di Caltanissetta, e nell’occasione erano stati sopresi a bordo di un’autovettura, anche in quel caso presa a noleggio da una ditta catanese e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. I tre sono stati proposti anche per l’applicazione del provvedimento preventivo del “Foglio di Via Obbligatorio” dal Comune di Acate, al fine di scongiurarli a far rientro in quel territorio senza preventiva autorizzazione.

Boschi in fumo: lanci di acqua dei canadair per arginare le fiamme

canadair-feuUn incendio di vaste dimensioni ai danni di bosco adulto e macchia mediterranea ha impegnato da mercoledì mattina squadre del Corpo Forestale e canadair per i lanci d’acqua dall’alto. La richiesta di intervento è giunta per l’area boschiva di Rabbuina in territorio di Giarratana dove il fuoco diviso su due fronti minaccia l’integrità di un comprensorio boschivo di notevole valenza ambientale con pericolo di espansione ad altri complessi boschivi limitrofi. A favorire i roghi, le alte temperature di queste ore. Sulla natura dolosa non vi è, purtroppo, alcun dubbio e gli investigatori della Forestale sembrano avere dei precisi sospetti sui possibili piromani. Il Corpo forestale invita chi presente per caso in zona che abbia elementi di sospetto o di constatazione a telefonare al 663111.

CONDANNA E CARCERE PER UNO DEI RAPINATORI DELLA TABACCHERIA DI SCOGLITTI

ventura logo (1)Si sono riaperte le porte del carcere per Angelo Ventura,  vittoriese di 27 anni. Deve scontare la pena in relazione alla condanna definitiva che lo ha riconosciuto colpevole dei reati di rapina a mano armata, porto illegale di armi da sparo e ricettazione, in concorso. La pena complessiva è di due anni e sette mesi di reclusione oltre la multa di 650 euro. Ventura deve ancora espiare un anno, tre mesi e venticinque giorni, la differenza rispetto a quanto già sofferto in custodia cautelare. L’uomo ora è rinchiuso al carcere di Ragusa. I fatti per i quali si è chiuso il cerchio risalgono al 29 dicembre 2012 quando a Scoglitti ci fu una rapina in una rivendita di tabacchi in via Napoli. Tre malviventi incappucciati,  uno dei quali armato, terrorizzarono i tanti clienti che erano presenti impossessandosi dell’incasso e di una borsa della moglie del proprietario. Un quarto complice attendeva in macchina. La Polizia li beccò subito ad un posto di blocco: nascondevano il bottino di 4.500 euro. Nella banda c’era Giuseppe Mangione, Marco Campailla, Salvatore Di Stefano, e appunto Angelo Ventura l’unico incensurato del gruppo.

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