22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Arrestati altri scafisti, sale il numero dei dispersi

foto(3)Sono entrambi senegalesi e hanno fatto gli scafisti arruolandosi tra le fila delle organizzazioni criminali libiche. Fondamentale l’esame dei video registrati dalle navi che li hanno soccorsi e le dichiarazioni dei superstiti. I fermati sono due ma di due diversi gommoni carichi di migranti; durante le fasi di trasbordo domenica hanno perso la vita 3 persone e 2 sono i dispersi. Erano stati soccorsi da una nave battente bandiera maltese; un secondo gommone intercettato lunedì è stato agganciato da una bananiera battente bandiera delle Bahamas, ma ci sono 4 dispersi. I membri dell’equipaggio della bananiera, marinai filippini, hanno tentato di salvare tutti, ma non ci sono riusciti ed i corpi sono andati giù. Interminabilie il lavoro e le indagini di Polizia per il flusso continuo a Pozzallo. Martedì sono ancora arrivati centinaia di migranti.

Arrestato ragusano ventiduenne coltivatore diretto di marijuana

CAMILLIERI Mirko 21.07Mirko Camillieri, in una casa, appositamente affittata per fuggire ai controlli della madre, aveva creato una serra dotata di ogni tecnologia per la crescita rapida dello stupefacente. La Polizia ha inoltre denunciato R. T. tunisino di 30 anni per spaccio di hashish in Piazza San Giovanni a Ragusa.  Il tunisino era caduto, nel tentativo di sfuggire dalla Polizia, per le scale ed ha avuto il polso ingessato con una prognosi di 30 giorni. Poche ore più tardi della denuncia, durante un’altra attività di osservazione del centro storico di Ragusa, nelle vie limitrofe a C.so Vittorio Veneto, veniva notato un giovane entrare in casa e portare al seguito del fertilizzante (solitamente usato per coltivazione in serra). Il ragazzo sottoposto a normale controllo di Polizia  iniziava a sudare freddo e non riusciva neanche a parlare. E’ scattata una perquisizione domiciliare ed è stata trovata una vera e propria serra fai da te. Camillieri aveva ben studiato l’attività in serra; era infatti in possesso di ogni strumento per favorire la coltivazione: lampade, fertilizzanti, concimi, termometri ed umidificatori. Sequestrati gli strumenti e 20 grammi di marijuana e due piante alte quasi 1 metro dalle quali sarebbe stato possibile ricavare altri 100 grammi almeno, e che ora verranno distrutte. Camillieri era dotato anche di trita erba per il confezionamento e due bilance di precisione, tutti elementi che fanno emergere una spiccata professionalità del giovane tanto che per lui sono scattate le manette. Il ragazzo ha ammesso le proprie responsabilità ed ha riferito agli agenti di aver affittato la casa proprio per coltivare erba in quanto la madre lo avrebbe scoperto. Ora è ai domiciliari.

mirko camm

MELANZANE E PEPERONI BUTTATI PER TERRA IN PIAZZA LIBERTA’

forconiGli ortaggi appena raccolti finiscono in strada. Proprio dinanzi la sede della camera di commercio di Ragusa. Un tappeto di primizie, l’oro verde della fascia trasformata, il cui prezzo è al di sotto dei costi di produzione. Una protesta eclatante, quella del movimento dei forconi e di alcune sigle autonome con il movimento dei diritti agricoli, che hanno voluto denunciare lo stato di grande sofferenza delle imprese serricole. Una rappresentanza di agricoltori ha voluto occupare in maniera simbolica il terrazzo della camera di commercio. I prezzi ai mercati di Vittoria, Santa Croce e Donnalucata segnano una flessione a doppia cifra. Da 1 euro al chilogrammo a 30 centesimi il pomodoro tondo, la zucchina da 60 centesimi a 10, la melanzana non quotata, il pomodoro ciliegino da 20 a 30 centesimi, e il peperone regge l’onda d’urto della crisi di mercato. Nessun articolo supera l’euro al chilogrammo e nei punti vendita sotto casa gli ortaggi hanno una quotazione al rialzo con aumenti, rispetto alle quotazioni al mercato generale, di oltre il 300 per cento. “Il nostro auspicio è che ci sia da parte di tutti i cittadini la piena consapevolezza di quello che sta accadendo nelle nostre campagne – spiega il leader del movimento dei Forconi, Mariano Ferro – i nostri ortaggi restano invenduti e gli speculatori di turno rivendono la stessa merce a prezzi quintuplicati. Adesso è arrivato il momento di dire basta. In questo momento i prezzi sono al ribasso, nessun articolo supera i 40 centesimi al chilo, a questo si aggiungono le aste giudiziarie che sono l’apice di una situazione grave senza via d’uscita”. Il popolo dei Forconi ha chiamato a raccolta gli imprenditori della fascia trasformata in una grande assemblea pubblica che si svolgerà martedì pomeriggio, alle 19, alla sala conferenze della fiera Emaia. “Penso che da qui a breve – aggiunge Ferro – da questa piazza avrà inizio una grande mobilitazione. Non possiamo subire in silenzio le scelte assurde fatte da altri, e le nostre aziende svendute all’asta”. Accanto ai forconi tanti imprenditori serricoli di Santa Croce, Acate e Vittoria che hanno voluto manifestare la loro sofferenza. “I nostri prodotti restano invenduti – aggiunge Rosario Giudice, presidente del movimento dei diritti agricoli – Non possiamo coprire le spese per affrontare la nuova annata agraria con le spese delle piantine e della plastica. Le nostre famiglie ci stanno abbandonando, i nostri figli hanno deciso di lasciare l’Italia”. La scelta della Camera di commercio per questa protesta eclatante non è casuale. “E’ la casa delle imprese – dice Marcello Guastella – ma registriamo il silenzio assordante di una classe dirigente che litiga per avere un posto di sottopotere nell’ente camerale. Non rappresentano più nessuno”.

SBARCO CON 3 MORTI, ARRESTATO SCAFISTA

MOHAMED-YOUSEF-ABD-LWAHID-SUMAA-Hazim-Continuano le indagini sullo sbarco di 102 migranti avvenuto domenica sera alle 23 al porto di Pozzallo. Da un video si è appreso che durante le fasi di trasbordo, dal gommone alla petroliera, vi è stato un incidente che ha fatto cadere tutti in acqua: 2 i dispersi e 3 giovani (in corso d’identificazione) deceduti per annegamento. In queste ore si sta procedendo a trasferire in altri centri centinaia di immigrati sbarcati domenica; in 220 attendono di scendere da un’altra nave che si trova già in porto. La Polizia ha fermato l’egiziano Mohamed Yousef Abd Lwahid Suma Hazim. Anche in questo tragico viaggio l’organizzazione e l’imbarco sono avvenuti in Libia, i migranti erano quasi tutti Eritrei. L’egiziano ha confessato. I migranti hanno raccontato di violenze durante la permanenza nei centri di reclutamento in Libia. Un migrante eritreo: “I libici ci picchiavano gratuitamente o solo perché qualcuno di noi preso dalla fame e dalla sete chiedeva loro una quantità più consistente di cibo ed acqua rispetto a quell’esigua, costituita solo da pane, formaggini e acqua dal sapore salmastro, che ci venivano distribuiti una sola volta al giorno. I servizi igienici erano insufficienti, i libici erano armati di pistole e fucili mitragliatori. Di notte udivo dei colpi ravvicinati di armi da fuoco ed ho sempre pensato che a sparare erano i soggetti che ci vigilavano, forse solo per divertimento o per passare il tempo. Prima della partenza, i libici hanno ricevuto da noi le somme pattuite ed io ho pagato 1750 dollari”. La Polizia ha quantificato il costo del viaggio: 560.000 dollari andati quasi tutti agli organizzatori ed una piccola parte allo scafista. I voli charter per trasferire i migranti in altri centri del nord Italia sono continui.

MINORENNE RAPINA IL MOTORINO AD ALTRO MINORENNE

volante+mobileFine settimana turbolento come sempre a Vittoria dove la Polizia del Commissariato di Pubblica Sicurezza con 18 pattuglie è stata impegnata nel controllo del territorio della cittadina e della frazione balneare di Scoglitti.  In  piazza Gramsci dove la Polizia è intervenuta su richiesta di un ragazzino di 15 anni al quale tre soggetti avevano sottratto con violenza e minacce il ciclomotore. Gli autori della rapina sono un altro ragazzino di 16 anni vittoriese e due extracomunitari di origine tunisina rispettivamente di 19 e 20 anni entrambi pregiudicati. Questi ultimi sono stati identificati dagli agenti mentre, dopo circa un’ora dalla sottrazione del ciclomotore incrociavano la vittima di nuovo in piazza Gramsci. Sono stati bloccati e dopo le formalità denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. Il terzo complice, il minorenne, è stato rintracciato invece presso la sua abitazione dove cercava di sottrarsi al controllo facendosi negare dai genitori. Il ciclomotore invece è stato trovato in possesso della zia 40enne che vi circolava e che riferiva ai poliziotti che lo aveva ricevuto poco prima dal nipote. Significativo il fatto che in alcune parti il ciclomotore era già stato ripitturato con colore diverso. Per il minorenne si sono aperte le porte dell’Istituto per Minori di Catania in via Franchetti, dove è stato trasportato nel corso della stessa giornata a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.

 

Continui sbarchi a Pozzallo -Tre immigrati sono morti

144629475-52610cdf-e513-4b97-b7d7-6624cd38a20dPiù di trecento esuli giunti oggi nelle coste iblee, mentre ieri ne sono arrivati 422. I migranti arrivati ieri stanno tutti bene, hanno riferito di essere partiti da una spiaggia libica e sono afghani, siriani, algerini, libici, somali e sudanesi. Nella seconda nave accolta oggi nel Porto di Pozzallo ci sono purtroppo tre persone morte durante il tragitto.

Arrestati a Scicli 5 netturbini per associazione mafiosa

arresto morminaNella notte tra venerdì e sabato sono finiti in carcere Franco Mormina di 45 anni, il figlio Ignazio, di 26 anni, il fratello Gianni, di 46, Ugo Lutri, di 54 anni. Un ordine di custodia cautelare è stato notificato in carcere a Giacomo Fidone, di 45 anni.  Sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, violenze private e furti. Secondo l´accusa Franco Mormina si è prima fatto assumere come netturbino a tempo determinato, poi ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato e tre promozioni al livello superiore, fino ad assumere il ruolo di capocantiere nell´azienda, impedendo con violenze e minacce ai designate dalla dirigenza di svolgere le proprie mansioni di coordinamento e controllo della raccolta dei rifiuti.

NEL VITTORIESE DUE CUGINI USTIONATI DALL’ACIDO

 foto stampa 1La Polizia sta indagando su un inquietante episodio verificatosi venerdì pomeriggio nella campagna in contrada Dirillo. Intorno alle ore 19.30 due niscemesi rispettivamente di 36 e 37 anni sono giunti al pronto soccorso dell’Ospedale di Vittoria recanti gravi ustioni da sostanza corrosiva. Delle due vittime, incensurate, una è in prognosi riservata e nella stessa serata  è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale civico di Palermo per ustione estesa da sostanza chimica, l’altra ha una prognosi di 40 giorni per ustioni al torace. Quest’ultimo, unico testimone in grado di riferire sull’accaduto, ha detto agli agenti di essere stati vittima di una rapina ad opera di uno straniero al quale avevano dato un passaggio e che contrariato dalla irrisoria somma trovata addosso ai due niscemesi avrebbe poi lanciato il liquido addosso ai due malcapitati.

La Polizia Provinciale denuncia produttore agricolo per maltrattamento di animali

testuggini 1 (1)Denunciato S.F. di 49 anni, originario di Vittoria, ma residente a Santa Croce per “maltrattamento di animali e furto venatorio” perchè nella sua azienda agricola di contrada Palamentana in territorio di Ragusa deteneva fauna selvatica che è “patrimonio indisponibile dello Stato”. Lo stesso produttore deteneva irregolarmente  anche sette testuggini di Hermann senza la necessaria dichiarazione. Agli agenti della Polizia Provinciale, coordinati dal comandante Raffaele Falconieri, quando hanno fatto irruzione nell’azienda, si è presentato  davanti uno scenario da savana selvatica, a volte anche apocalittico, per la presenza di diversi animali morti (ben 109 storni neri, un rigogolo, una tartaruga marina), catturati con marchingegni e trappole metalliche. Tra gli animali ritrovati  vi erano anche 14 storni neri che sono stati subito liberati, 1 rigogolo, una poiana Harris e tre cinghiali. La Polizia Provinciale ha proceduto al sequestro oltre che degli animali, affidati in custodia allo stesso agricoltore, di due stacchi di rete da pesca, una gabbia in metallo utile alla cattura dei cinghiali, di tre trappole in ferro per la cattura di conigli selvatici. Il provvedimento di sequestro è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni.

DEBORAH IURATO AL COMUNE IN VISITA DAL SINDACO PICCITTO

iurato sindaco visitaGradito fuori programma venerdì al Comune di Ragusa. Intorno alle 10, infatti, si è presentata presso l’ufficio del Sindaco Federico Piccitto, Deborah Iurato, la giovane e simpatica nostra concittadina vincitrice del talent show “Amici”. Il primo cittadino, ha accolto nella sua stanza con sorpresa e gioia Deborah che con grande naturalezza e semplicità ha voluto abbracciarlo e ringraziarlo personalmente per averle organizzato oggi una grande festa in suo onore. Prima di portarsi al teatro tenda per il programmato incontro-spettacolo con gli studenti della scuole medie della città, Deborah Iurato si è quindi intrattenuta piacevolmente, per circa mezz’ora,  con il Sindaco presenti anche con il Vice Sindaco Massimo Iannucci e l’Assessore alla pubblica istruzione Flavio Brafa. “La mia esperienza ad “Amici” è stata straordinaria – ha raccontato la Iurato nel corso del cordiale incontro; ho avuto modo di essere seguita da professori che mi hanno insegnato tanti segreti utili certamente a farmi crescere professionalmente e che certamente sono serviti a farmi arrivare alla finalissima ed infine vincere”. L’Amministrazione Comunale – ha affermato il Sindaco Piccitto – ha deciso di promuovere l’incontro con le scuole ed il concerto in Piazza libertà, perché ha ritenuto giusto in questo modo mostrare la gratitudine della città che è stata ben rappresentata, nella trasmissione “Amici”, da una concittadina che ha dimostrato di sapersi imporre nel mondo della canzone”. A fine incontro il primo cittadino ha donato a Deborah un bassorilievo in terracotta opera del maestro Pippo Difranco, che riproduce uno scorcio di Ragusa Ibla.

BENE A TUTTO VOLUME’ MA ATTENZIONE ALLA BIBLIOTECA COMUNALE

Biblioteca RagusaGiovanni Criscione del Club Forza Silvio di Ragusa scrive: “Siamo ben consapevoli che manifestazioni di rilievo nazionale come “A Tutto Volume” sono utili non solo per la diffusione della cultura di per sé, ma anche per la promozione del nostro territorio. Tuttavia, cogliamo l’occasione per evidenziare un paradosso: è assai probabile che nella città che ospita questa importante manifestazione si parlerà di autori e testi che forse non sarà possibile reperire nella nostra biblioteca comunale.Nonostante la struttura sia nuova, inaugurata appena tre anni fa, sono molte le criticità che la riguardano e sulle quali abbiamo ricevuto come organo politico le relative lamentele. Ad esempio gli orari di apertura non soddisfano a pieno le esigenze degli studenti universitari che scelgono la biblioteca sia come luogo di studio che di incontro con altri giovani, magari per seguire un comune percorso didattico. La struttura è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e solo tre ore nei pomeriggi di martedì, mercoledì e giovedì, a partire dalle15.30. Aggiungere anche i pomeriggi di lunedì e venerdì, rimodulando gli orari in modo da avere un’ora in più il pomeriggio è un suggerimento che rivolgiamo all’amministrazione. L’aula studio, che si trova al primo piano, è accessibile solo tramite le scale e l’ascensore – lo abbiamo verificato di persona – almeno fino a qualche giorno fa risultava non funzionante da mesi. E’ facile dedurre le difficoltà in cui incorrono le persone che hanno problemi di deambulazione. La dotazione di strumenti informatici, da un rapido esame, appare obsoleta. Ne consegue che l’utilizzo dei pc a disposizione per gli utenti perché siano strumenti di ricerca su Internet, invece che essere un aiuto allo studio si tramutano in una fonte di stress. Infine, a quanto pare la biblioteca dal 2010 non dispone dei finanziamenti necessari per acquistare nuovi testi, ed è costretta a doversi affidare esclusivamente alle donazioni. Per questo, come dicevamo all’inizio, potrebbe accadere di chiedere in biblioteca il testo di un autore presente a Ragusa per “A Tutto Volume” e non trovarlo. Con lo stanziamento di poche migliaia di euro ogni anno, la biblioteca potrebbe acquistare tempestivamente le prime edizioni dei testi più importanti ed essere costantemente aggiornata. Secondo una stima approssimativa, con lo stanziamento di 5mila euro l’anno, la biblioteca potrebbe rifornirsi di oltre cento tomi”.

 

I RISULTATI DELL’AUTOPSIA SU SALVO CULTRERA

CULTRERA_SalvatoreL’autopsia sulla salma del giovane Salvo Cultrera è stata eseguita presso l’obitorio dell’ospedale “Paternò Arezzo” da parte del medico legale dott. Coco incaricato dal P.M. dott. Gaetano Scollo, coadiuvato da Ufficiali di polizia Giudiziaria della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Dell’accertamento tecnico era stata data notizia ai familiari e ai tre indagati, i due ragusani e il giarratanese iscritti da lunedì nel registro degli indagati per diversi reati, tra gli altri quello di istigazione al suicidio.Il cadavere era stato trovato appeso a una ringhiera in un anfratto dietro l’abside della chiesa di Sant’Antonio Abbate a Giarratana e probabilmente si trovava in quel posto dalla prima sera della scomparsa del ragazzo, venerdì 23 maggio scorso. Sebbene domenica, il giorno del ritrovamento, fossero girate presunte indiscrezioni su lesioni e/o ecchimosi sul cadavere (per altro impossibili da riscontrare considerato l’avanzato stato di decomposizione in cui è stato trovato il cadavere) al termine dell’autopsia, il consulente del pubblico ministero ha preliminarmente e informalmente potuto affermare che non ci sono lesioni o fratture sul corpo del defunto, il che fugherebbe ogni dubbio su eventuali percosse “ante mortem” che evidentemente non ci sono state. Certo, il medico incaricato s’è riservato di emettere una dettagliata relazione solo allorquando avrà disponibili gli esiti degli esami istologici e tossicologici che saranno esperiti presso un laboratorio specializzato di Catania e non saranno disponibili prima di trenta giorni. Il Pubblico Ministero ha disposto che la Polizia Scientifica invii al Gabinetto Regionale i reperti sequestrati per effettuare approfondite analisi tecniche al fine di ricercare elementi di prova. Si presume che sia imminente la restituzione della salma ai familiari da parte della Procura della Repubblica, così da poter permettere le esequie. Nel frattempo Polizia e Carabinieri continuano l’opera di raccolta di informazioni sulla vicenda al fine di approfondire la conoscenza dei fatti e fare luce sui dettagli.

AUTOMOBILISTI ARMATI, PISTOLE E MAZZE SEQUESTRATE DALLA POLIZIA

3Intensi controlli anticrimine sono effettuati in questi giorni dalla Polizia del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria. L’attenzione è rivolta in modo particolare al rinvernimento di armi detenute illegalmente .In due distinte operazioni sono state sequestrate una pistola Revolver calibro 8 perfettamente efficiente, priva di matricola e di iscrizione al Catalogo Nazionale delle Armi, pertanto da considerarsi clandestina, una mazza in legno della lunghezza di un metro ed un altro in alluminio della lunghezza di 50 cm ed un ulteriore mazza in ferro della lunghezza di 60 cm con impugnatura in gomma. Il primo episodio: la pattuglia di Polizia ha notato due pregiudicati che alla  vista degli agenti hanno allungato il passo per eludere l’eventuale controllo. Gli agenti non li hanno mollati e subito dopo li hanno individuati su un’autovettura condotta da una donna in compagnia della sorella. E’ scattato immediatamente il controllo e sulla tasca posteriore del sedile di guida è stato rinvenuto il revolver. Poi sul cofano posteriore le due mazze. La conducente e proprietaria dell’auto, con precedenti di Polizia,  non ha fornito giustificazioni. Le armi sono state sequestrate e la donna, B.S. vittoriese di 29 anni ed il sorvegliato speciale V.G., vittoriese di 55 anni, denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria. La prima per il porto di armi clandestine ed oggetti atti a recare offesa alla persona, il secondo per violazioni delle prescrizioni relative alla misura di prevenzione cui è sottoposto. L’altro episodio si è verificato invece in piena notte, quando alcuni cittadini hanno rilevato la presenza sospetta di una persona a bordo di un veicolo in via Leopardi. Le segnalazioni al 113 hanno allertato le pattuglie che sono intervenute trovando su un automobile un vittoriese  di 22 anni, M. D. che al controllo si è mostrato nervoso ed insofferente tanto da indurre gli Agenti ad un controllo più approfondito che ha permesso di rinvenire tra i sedili anteriori del mezzo di trasporto, un mazza in ferro della lunghezza di 60 cm rivestito con del nastro in gomma al fine di migliorarne l’impugnatura. Il giovane è quindi stato denunciato all’A.G. in stato di libertà per porto abusivi di armi o strumenti atti ad offendere.

 

Lo sbarco dei pregiudicati

RASHEDIN Majed nato in Marocco il 24.03.1991La Polizia ha arrestato uno scafista tunisino nell’ultimo sbarco. Fra i 287 migranti c’erano due maghrebini con precedenti penali. Uno degli arrestati deve scontare quasi 7 anni di carcere per armi e droga. Allo scafista 1.000 dollari, all’organizzazione quasi 400 mila. Tutti i migranti si erano imbarcati in Libia e provenivano in prevalenza dalla Siria; molti i minori.

DENUNCIATO PREGIUDICATO PER SPENDITA DI MONETE FALSE

volante piazza maltaLa Polizia ha deferito in stato di libertà un noto pregiudicato ragusano per spendita di monete false. Si tratta del ventenne S.S. che ha acquistato una birra in un bar del centro di Ragusa pagandola con una carta moneta di 50 euro. Dopo un paio di ore l’uomo è tornato nello stesso bar per chiedere un’altra bottiglia ed ha tentato di pagarla sempre con un biglietto da 50 euro: stavolta però, il titolare del bar – insospettito dall’atteggiamento del giovane e dall’insolito taglio delle monete offerte – le ha guardate attentamente ed ha chiamato la Polizia. Il denaro è stato sottoposto a sequestro ed il giovane pregiudicato denunciato in stato di libertà.

Ponte due giugno, quattro denunciati

CARABINIERII carabinieri di Ragusa hanno denunciato quattro persone nel ponte della festa della Repubblica a seguito di controlli nelle strade della provincia. Decine sono state le autovetture fermate e le persone identificate, molte delle quali sono state perquisite, altre sottoposte a test etilometrico. Fortunatamente nessuno dei conducenti sottoposti al test è risultato positivo in maniera tale da essere denunciato penalmente. Diversamente è andata per quattro persone. La prima, S.L., 55enne santacrocese, è stato beccato alla guida del veicolo che gli stessi carabinieri gli avevano sequestrato e che sarebbe dovuto rimanere chiuso nel cortile di casa sua. È stato quindi denunciato per violazione di sigilli e per la violazione dei doveri del custode di cose sottoposte a sequestro. L’auto questa volta è stata ritirata da un carro attrezzi e rinchiusa in deposito. Tre persone sono state denunciate per guida senza patente poiché colti alla guida di veicoli senza averla mai conseguita. Tutti e tre sono residenti a Ragusa, uno è albanese e uno rumeno. I veicoli condottti, due motocicli e una berlina tedesca, sono stati sottoposti a sequestro.

Sequestrato gommone e denunciati due vittoriesi per truffa

gdf1La Guardia di Finanza di Vittoria ha sequestrato un battello pneumatico modello Abate 35 Coupè, denunciando due quarantenni vittoriesi per truffa. L’intento criminoso era  di acquistare la barca da un cantiere di Graffignano (Viterbo) con assegni protestati. Secondo quanto denunciato dal titolare del  cantiere, i due uomini si sarebbero recati presso la sua ditta per acquistare il modello di punta tra i gommoni “Abate”. Uno di loro spacciatosi per un ricco agricoltore, ha posto quale garanzia la solidità della propria azienda agricola ed ha comprato il battello offrendo un anticipo di 50.000 euro tramite un assegno. Per l’importo restante, ha pattuito un pagamento con dieci assegni mensili di oltre 5.000 euro, poi risultati protestati. Riuscendo a riscuotere solo il primo acconto di 50.000,00 euro, . l’imprenditore viterbese è partito per la Sicilia per incontrare l’acquirente del battello. Questi, rifiutando di pagare la restante  somma, ha peraltro sostenuto di aver ceduto la barca a un’altra persona, rivelatasi poi l’amico che lo aveva accompagnato al cantiere nautico al momento dell’acquisto. Fiutata la truffa, l’imprenditore di Viterbo ha sporto querela presso la Procura della Repubblica di Viterbo, dove il magistrato ha disposto il sequestro preventivo della barca, delegando la Tenenza della Guardia di Finanza di Vittoria. La truffa ammonterebbe a oltre 100.000,00 euro; il battello in questione, infatti, è un modello di pregio, con due motori da 350 cavalli, alta tecnologia a bordo, design e materiali moderni, una cabina con letto e bagno.

Lettera aperta al Sindaco di Ragusa

Chiesa Ecce Homo lateraleLeggo sulla stampa locale l’iniziativa di aprire le chiese di Ragusa alla visita guidata dei turisti che in questi giorni vengono a Ragusa. Ma perché non è stata inserita nell’elenco la Chiesa dell’Ecce Homo? Forse è stata una dimenticanza? Oppure non fa parte dell’itinerario predisposto dal Comune? Eppure la chiesa dell’Ecce Homo nel suo stile neoclassico con ricordi tardo barocco nella sua dimensione architettonica ed estetica è un vero gioiello è un grande patrimonio della nostra città, una chiesa che ha tutte le caratteristiche e requisiti per essere annoverata tra i monumenti dell’UNESCO. La splendida facciata e la torre campanaria, gli altari, le vetrate istoriate di Duilio Cambellotti, il meraviglioso organo-orchestra “Serassi” del 1857 un grande strumento di assoluta fedeltà sonora grazie alla forza di numerosi registri montati su un organo di inestimabile valore. Una chiesa che si distingue dalle altre per le sue caratteristiche cupolette soprastanti le due navate laterali e per la ricchezza degli stucchi e decorazioni di colore azzurrino. Si tratta per lo più di cornici, fregi, modanature  finemente decorate e dorate tanto da realizzare un insieme architettonico da notevole impatto estetico. Il barocco caratterizza numerosi edifici a Ragusa, ma la chiesa dell’Ecce Homo pur facendo parte dello stile neoclassico con qualche ricordo tardo barocco e appartenente al centro storico di Ragusa, non è mai stata considerata così importante come invece tanti altri splendidi monumenti da essere dichiarati dall’UNESCO. Conosciamo il barocco di tante chiese, vedi Cattedrale, S. Giorgio, S. Giuseppe, ma della chiesa dell’Ecce Homo sconosciamo in gran parte la sua storia e le sue tradizioni. Chi scrive, opera in via Ecce Homo,  vede tanti turisti fotografare la facciata della chiesa, che si staglia nella sua verticalità e quasi ci guida fisicamente e spiritualmente a fare questo percorso per innalzarci, perché siamo obbligati, a portare il capo verso l’alto, verso il pinnacolo, verso la torre campanaria che, sovrasta la croce, punta direttamente al cielo. Quindi dietro questo discorso architettonico c’è anche un messaggio si natura spirituale Il geniale Rosario Gagliardi inserì perfettamente la chiesa di S. Giorgio studiandosi prima la collina di Ibla e ponendo il Duomo al termine di una linea obbligata che partiva dall’attuale giardino ibleo, toccava la facciata di S. Giuseppe e via via andava a finire sulla sommità dove una volta c’era il castello. Tutto questo perché l’architettura era concepita come elemento integrante in armonia con la natura, si preferiva molto la scenografia naturale. Così anche la Chiesa dell’Ecce Homo ha come supporto scenografico la via Ecce Homo: dal suo portone si può ammirare la veduta panoramica della campagna ragusana e se si guarda dal basso verso l’alto possiamo immaginare il cammino che l’uomo compie su questa terra; si arriva così alla  chiesa che è il tramite per la salvezza e la facciata quasi ci prende per mano e ci innalza a superare la materialità di cui noi siamo fatti e infine ci mostra la strada verso il cielo, verso la salvezza. Mi auguro che il Sig. Sindaco voglia rivedere il protocollo di intesa e inserire anche la chiesa dell’Ecce Homo tra itinerari da visitare. Firmato Salvatore Gurrieri  

La polizia arresta ladro acrobata ed il suo complice

danilo gilbertoLa Polizia  ha tratto in arresto Danilo Giliberto  nato a Vittoria nel 1 984 e Batir  Vasile, nato a Botosani (Romania) nel 1988 per furto aggravato in abitazione. Gli agenti di Polizia di una pattuglia civetta della Squadra Mobile stavano perlustrando le vie di Vittoria quando giunti nei pressi del C.so Matteotti si insospettivano per la presenza di un’auto parcheggiata con motore acceso ed una persona all’interno che si guardava sempre attorno. Passati pochi secondi dal tetto di un’abitazione saltava un ragazzo con la federa di un cuscino in mano che si introduceva nell’auto  e si allontanava velocemente. La Polizia ha  intimato l’Alt  ma per tutta risposta il conducente ha accelerato tentando di speronare gli agenti di Polizia per far perdere le proprie tracce. Durante l’inseguimento ad alta velocità un ladro gettava dal finestrino diversi oggetti (successivamente recuperati) La Sala Operativa della Questura di Ragusa, avvisata di quanto stesse accadendo, inviava altre unità nella zona dell’inseguimento che terminava dopo qualche minuto grazie all’abilità degli Agenti. Perquisiti immediatamente i due fuggitivi venivano trovati in possesso di monili in oro, documenti e denaro della vittima. Giunta in ausilio l’altra pattuglia, gli agenti ripercorrendo le vie interessate dalla fuga, recuperavano la refurtiva e si recavano presso l’abitazione dalla quale erano fuggiti i due ladri. Dopo pochi minuti faceva rientro in casa l’anziana signora con il nipote che dopo il pranzo di festa la stava accompagnando a casa. Uno dei due ladri si era arrampicato su un tubo del gas accedendo al tetto, poi un salto nel balcone retrostante al 2° piano non visibile dalla pubblica via e la forzatura della finestra.La donna ha recuperato tutto, oro e denaro. I due ladri sono stati condotti in carcere in attesa del processo con rito direttissimo.

Proseguono le indagini sulla morte di Salvatore Cultrera

Sarà un medico legale di Catania ad eseguire, nella giornata diCULTRERA_Salvatore mercoledì, l’autopsia sul corpo di Salvatore Cultrera, il falegname di 22 anni trovato impiccato in una casa disabitata a pochi metri della chiesa di Sant’Antonio di  Giarratana. Il giovane era scomparso da casa da alcuni giorni. Due le persone iscritte nel registro degli indagati, mentre la posizione di una terza persona è ancora la vaglio degli inquirenti. I due sono accusati, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione. Per entrambi l’accusa pesante di istigazione al suicidio. L’autopsia darà probabilmente nuovi elementi per l’indagine condotta da Carabinieri e Polizia. Le Forze dell’Ordine hanno sentito altre persone, tra cui due ragazzi di Giarratana.

 

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