22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Arrestati tre scafisti egiziani per lo sbarco di 435 migranti – Uno tradito dal pianto del bimbo che aveva in braccio per fingersi siriano

scafisti arrestatiLa Polizia Giudiziaria ha fermato Ramadhan Mouhamed Abou Saadam di 26 anni, Jalal El Sayed di 29 anni e Hameda Sayed Mouhamed Ali di 19 anni. Gli arrestati dovranno rispondere anche del reato di sequestro di persona in quanto hanno tenuto a bordo del peschereccio per ben 6 giorni, senza possibilità di tornare indietro, così come da loro richiesto, fino  a quando non avrebbero riempito del numero dei migranti sperato il natante. Dopo il soccorso e l’assistenza sanitaria dei migranti, la Polizia ha proceduto con le identificazioni e le interviste, insieme agli interpreti, in particolar modo dei numerosi minori presenti. Gli inquirenti erano già al corrente che l’imbarcazione era partita dalle coste egiziane e che di sicuro l’equipaggio di scafisti era composto da cittadini di quella nazionalità. Per esigenze di Ordine Pubblico i migranti siriani dovevano essere trasferiti subito in contrada Cifali a Ragusa, motivo per cui per primi venivano fatti scendere dalla nave i nuclei familiari siriani e quindi gli scafisti hanno tentato in tutti modi di fingersi siriani ed andare con loro per poi tentare di fuggire. Il comandante del peschereccio ha minacciato un giovane siriano, padre di un bambino di poco più di un anno, di dargli il piccolo per potersi così mischiare tra loro. Il padre intimorito ha dato il figlio allo scafista ma il comandante non aveva fatto i conti con il neonato che iniziava a piangere in modo disperato attirando l’attenzione dei Poliziotti. Uno degli Agenti avvicinandosi al bambino notava che non vi era una somiglianza tra padre e figlio e quindi considerato il pianto, grazie ad un interprete della Polizia Giudiziaria, veniva chiesto se il minore avesse bisogno di cure mediche. È stato in quel momento che lo scafista si è tradito con un semplice “no grazie” dal quale l’interprete ha capito subito che non fosse siriano segnalandolo agli investigatori. Immediata la reazione del padre che riprendeva il figlio in braccio e spiegava l’accaduto consentendo così agli Agenti di catturare lo scafista.  Un altro scafista ha finto di essere minore ma, sottoposto ad esami radiografici presso l’ospedale di Modica, è stato smentito dai medici che hanno appurato l’età approssimativa di 20 anni. Anche in questo caso i testimoni sono stati fondamentali, hanno raccontato di violenze durante la permanenza nei centri di reclutamento in Egitto per poter partire per il viaggio da intraprendere per l’Italia. Ogni migrante ha pagato in media circa 2.500 dollari (i siriani hanno pagato molto di più rispetto agli egiziani) per un totale di più 1.000.000 di dollari che sono andati quasi tutti agli organizzatori ed una piccola parte agli scafisti. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Squadra Mobile di Ragusa gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sino ad oggi nel 2014 sono stati arrestati 44 scafisti dalla Polizia Giudiziaria e sono in corso numerose attività di collaborazione tra le Squadre Mobili siciliane al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste libiche a quelle Italiane.

ARRESTO IN FLAGRANZA A MODICA – TUNISINO INTENTO A RUBARE IN UNA CASA DI ANZIANI

foto arrestatoLa Polizia ha bloccato durante la notte Anis Zaouali  di anni 29,  con pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, senza fissa dimora e illegalmente soggiornante nel territorio italiano, intento a rubare  in un’abitazione del centro storico. A dare l’allarme un residente del luogo che, poco dopo la mezzanotte, insospettito dalla presenza di alcuni individui aggirarsi sui tetti di alcune abitazioni, ha telefonato al Commissariato. I poliziotti, giunti sul posto, hanno notato due individui che stavano uscendo dall’abitazione. I due malviventi sono rientrati in casa inseguiti dagli agenti, ma mentre uno fuggiva scavalcando una finestra e lanciandosi sui tetti delle abitazioni sottostanti, Anis Zaouali,  che aveva cercato di nascondersi tra il mobilio della casa, veniva acciuffato.

BAMBINI IN FUGA DALLA FAME

sbarcoUn altro sbarco a Pozzallo. Sabato, a bordo del pattugliatore Foscari della Marina Militare, sono arrivati 435 migranti – 264 dei quali bambini – presi a bordo venerdì da una imbarcazione proveniente dalle coste nord Africa. Le operazioni di salvataggio si sono rese necessarie vista la mancanza di dotazioni di sicurezza, il sovraffollamento del barcone e il gran numero di bambini a bordo. Per la maggior parte, le persone soccorse sono di nazionalità siriana ed egiziana.

Aggressioni alla madre e furto di soldi in chiesa: arrestato chiaramontano

Il 24enne Angelo Cannata, di Chiaramonte, è stato arrestato daiSONY DSC carabinieri in esecuzione dell’ordinanza applicativa della misura cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Ragusa. Il giovane è considerato responsabile di una serie di aggressioni nei confronti della madre per ottenere denaro. Il 24enne avrebbe anche rubato 150 euro di offerte dalla chiesa madre di Chiaramonte durante una funzione religiosa. Nell’applicazione della misura cautelare, il giudice ha ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione del reato.

 

Festa priva di licenza – Denunciato il titolare di agriturismo ibleo, posteggiatore e buttafuori

volante+mobileLa Polizia di Stato ha denunciato un ragusano di 59 anni, G.C. le iniziali, per aver organizzato un trattenimento danzante senza alcuna autorizzazione, D.R. Di 58 anni, sciclitano per aver utilizzato una paletta con segni distintivi delle Forze di Polizia nell’esercizio della sua attività di posteggiatore abusivo, e S.G.B. vittoriese di 58 anni per esercizio abusivo della professione di guardia particolare giurata, in quanto espletava l’attività di “buttafuori”. I controlli della Polizia si sono concentrati su un agriturismo dove si teneva una serata danzante senza autorizzazione. E’ stato un giovane agente di Polizia a fare da “infiltrato”. Si è presentato alla cassa, ha pagato il biglietto ed è entrato. Subito dopo sono entrati in azione gli altri colleghi in divisa insieme al personale dell’Inail. E’ emerso che i tre posteggiatori erano senza alcun contratto. Uno di questi, poi denunciato, aveva una paletta simile a quella delle Forze di Polizia con tanto di scritta “Ministero degli Interni”. Dei tre buttafuori all’ingresso, uno non aveva l’autorizzazione. I tre addetti alla sicurezza erano senza contratto. In nero anche il dj e la cassiera. Pure la ditta che prestava servizio di catering aveva i lavoratori senza contratto.

Si calma il mare, riprendono gli sbarchi

chandoulFermato uno scafista tunisino, Chandoul Akram, di 34 anni, che ha condotto dalle coste libiche a quelle italiane un fatiscente peschereccio in legno carico di 456 migranti provenienti prevalentemente dall’Eritrea e qualcuno dall’Etiopia. E’ stata la Nave San Giorgio che ha avvistato l’imbarcazione con 256 uomini, 114 donne e 87 minori, trasportati con la nave Dattilo a Pozzallo. L’uomo di origini tunisine quando ha visto la nave militare San Giorgio ha abbandonato il natante ordinando ad altri giovani eritrei di tenere il timone così da sviare le indagini e far arrestare degli innocenti. Le condizioni del mare erano terribili e lo scafista, per riposare, ha costretto, con le minacce, qualche migrante a mettersi al timone. Anche questi africani si erano imbarcati in Libia. Incassato per questo viaggio un milione di dollari.

LA POLIZIA SEQUESTRA 5500 KG DI RAME

5Action day furti di metalli, questo il nome dell’operazione che si è svolta contemporaneamente in diversi Stati aderenti all’Unione Europea e disposta dalla Direzione Centrale Anticrimine del Ministero dell’Interno. Le indagini e gli accertamenti della Polizia di Stato si sono rivolte sia agli impianti di smaltimento di metalli che nelle aree maggiormente interessate dai furti. Gli Agenti del Commissariato di Vittoria si sono recati presso un impianto autorizzato sito alla periferia di Vittoria. Apparentemente non risultava visibile alcun deposito di rame, ma dalla consultazione dei registri si è verificato come, con cadenza giornaliera, diversi soggetti conferissero “rottami di rame” in quantità variabili, da poche decine a centinaia di chilogrammi. Ogni giorno, in media, una decina di conferimenti. Da una ispezione più accurata, all’interno di una vecchia cisterna di forma circolare, celata nella discarica da carcasse di veicoli radiati dalla circolazione, sono stati rinvenuti centinaia di chili di rame in forma di matasse di cavo utilizzato per le elettrocondutture. Complessivamente 3300 chilogrammi di rame nudo e intrecciato. Le prime indagini hanno consentito di accertare che per buona parte si trattava dei cavi utilizzati dall’Enel nelle linee di distribuzione. Trovati anche dei grandi sacchi che contenevano cavo di rame con rivestimento butilico per le condutture elettriche degli impianti civili pubblici e privati. Matasse di cavo elettrico in ottime condizioni che, dalle informazioni assunte dai periti elettrotecnici, risulta immediatamente utilizzabile; materiale che mai nessuno in forma lecita conferirebbe ad un centro di recupero o smaltimento. La quotazione del rame che viene riciclato in forma illecita è comunque elevata; si aggira sui quattro, cinque euro al chilogrammo, e proprio per tale motivo il fenomeno criminale dei furti è aumentato in modo esponenziale. La Polizia ritiene che quanto rinvenuto sia di provenienza furtiva. La Polizia ha sottoposto a sequestro giudiziario complessivi 5.490 chilogrammi di rame. Il legale rappresentante della società proprietaria del centro di raccolta, un vittoriese di 51 anni è stato denunciato per il reato di ricettazione.

BRACCIANTE AGRICOLO PICCHIATO DAL CAPO SQUADRA

polizia postaleLa Polizia ha denunciato il tunisino S.M di anni 42 per minacce e C.G. di anni 37 originario di Santa Croce Camerina per lesioni gravi commesse con un’arma (bastone). Il tunisino qualche giorno fa aveva fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso di Ragusa per una mano dolorante, la frattura del metacarpo. Nonostante la grave ferita l’uomo non aveva presentato alcuna denuncia, ma la polizia avendo visto il referto medico, ha deciso di indagare. L’uomo dapprima non ha raccontato nulla, poi ha parlato. I due uomini denunciati lavorano nella stessa azienda agricola a Santa Croce: l’italiano è capo squadra ed il tunisino è bracciante. Il tunisino era stato richiamato in modo volgare dall’italiano che ricordava al bracciante quanto sia facile essere licenziati. Il tunisino a quel punto rispondeva per le rime ed il capo squadra lo minacciava di “ammazzarlo di botte” a fine turno. A questo punto il bracciante tunisino si allontana per fare la pipì ma quando torna sul campo viene ripreso dal caposquadra. Vani i tentativi di riportare alla calma il capo squadra furioso perché il bracciante a suo dire non doveva allontanarsi per nessun motivo. Il tunisino ha raccontato che il caposquadra si è armato di un bastone, mentre lui ha acchiappato una forbice. Una bastonata inferta dall’italiano ha colpito alla mano il bracciante. Alla lite hanno assisto i colleghi di lavoro. Al termine delle indagini i due soggetti sono stati entrambi denunciati.

Furto in una villa, denunciate due persone

Un ragusano ed un vittoriese sono stati denunciati dalla Polizia per ilvolante polizia furto di una pilozza e del collo di un pozzo, entrambi antichi manufatti in pietra, da una villa in ristrutturazione in contrada Margitello. Era stato il proprietario a segnalare il furto. I due sono stati denunciati anche per ingiurie e minacce ai danni della vittima del furto. Avrebbero infatti chiamato l’uomo al cellulare proferendo frasi ingiuriose.

 

DROGA DAVANTI LA SCUOLA, VITTORIA: SEI GIOVANI SEGNALATI IN PREFETTURA

A seguito delle diverse lamentele da parte dei residenti nella zonaIMG-20140521-WA0005 compresa tra via Cavour e via Milano, nel pomeriggio di mercoledì i carabinieri sono intervenuti nel vicoletto antistante la scuola elementare. Hanno notato un gruppo di ragazzi che, alla vista dell’auto di servizio, hanno cercato di nascondere qualcosa. Su uno scalino i militari hanno trovato 1,6 grammi di hascisc. Nascosta in un contatore del gas, nelle immediate vicinanze del luogo dove stazionavano i giovani, è stata trovata una bustina in plastica con sei grammi di marijuana. In casa di un 17enne, poi, è stata trovava altra modica quantità di droga. Sei ragazzi, tra i 17 ed i 26 anni, sono stati segnalati in prefettura come assuntori di droga.

 

SBARCHI SENZA TREGUA, ARRIVATI 460 ERITREI A POZZALLO

sbarco 26.02.2014 (1)La tregua è durata soltanto qualche giorno. Nuovo maxi sbarco di migranti, giovedì mattina, al Porto di Pozzallo. In 460 sono arrivati intorno alle 8 a bordo di un’imbarcazione della nave “Luigi Dattilo”. Si tratta in prevalenza di eritrei. In provincia, dove sono operativi i centri di Pozzallo e Comiso, la situazione si fa nuovamente critica, anche se in queste ore si stanno cercando altre soluzioni per portare una parte dei migranti in altre città.

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE, UN ENTE NEL MIRINO DELLE FIAMME GIALLE

guardia di finanza newSarebbero sei le persone coinvolte nell’indagine della Guardia di Finanza avviate nell’ambito dei corsi di formazione professionale in provincia di Ragusa. Due coordinatori e quattro docenti di un ente di formazione che ha tre sedi in provincia. Marginale sarebbe la posizione dei quattro docenti, non di ruolo: avrebbero documentato la presenza ad alcuni corsi, presenza che non ci sarebbe stata. Avrebbero, quindi, simulato lezioni mai tenute. La posizione dei due coordinatori è più grave: si parla di truffa aggravata e illecita percezione di fondi pubblici regionali che non sarebbero stati impiegati secondo il piano di formazione approvato dalla Regione. Sarebbero anche state apposte alcune firme false per conto di alcuni docenti. Tutti gli atti sono stati trasmessi già da alcune settimane alla Procura che adesso dovrà decidere in merito.

 

FURTI SUI TETTI DI CAUCANA

Non solo i cancelli o i cavi telefonici o elettrici, ad essere presi di miraFurto-rame sono anche le antenne, con i relativi cavi, che vengono asporrati dai tetti o dalle terrazze delle abitazioni estive nella borgata di Caucana. Un “lavoro”, probabilmente, di professionisti del settore che usano la massima attenzione pur di non danneggiare gli impianti. Una vera propria escalation di furti che sembra non risparmiare niente e nessuno. I villeggianti parlano di un fenomeno preoccupante. “Non sono atti vandalici – spiegano – ma professionisti che rivendono le antenne e i cavi elettrici. Il nostro invito è rivolto alle forze dell’ordine a prestare la massina attenzione. Non solo le antenne telefoniche ma anche i cavi di rame vengono rubati”. “Il problema testimonia la vulnerabilità delle zone rurali, abbandonate a se stesse – spiega Peppe Dimartino, componente del circolo Meridiana di Santa Croce – e controllate solamente dai proprietari delle campagne, costretti a vigilare in prima persona per arginare il problema. Occorre poi esercitare pressioni sull’Enel affinché i tempi di ripristino delle linee distrutte dai furti, siano veloci. Potrebbe essere utile, ad esempio, istituire un tavolo di confronto con i proprietari delle aziende agricole per cercare delle soluzioni, quali la convenzione con degli istituti di vigilanza privati che assolvano la funzione specifica di controllo delle zone rurali durante la notte, a supporto del lavoro che già svolgono, in maniera puntuale, le forze dell’ordine”. Negli ultimi giorni, inoltre, si sono verificati parecchi furti anche nel centro abitato di Santa Croce. Il circolo meridiana sollecita l’amministrazione comunale a collaudare, in tempi brevi, la videosorveglianza.

In casa aveva reperti archeologici. Denunciato professionista vittoriese

DSC_0074-526x350La Guardia di finanza di Vittoria ha sequestrato materiale di valore archeologico e storico a un professionista di 53 anni, che abita in una vera e propria Fort Knox: sono seicento i pezzi ritrovati tra cui un centinaio di monete di età compresa tra il IV secolo Avanti Cristo e l’età medievale, vari reperti archeologici, compresa una preziosa ascia di bronzo, ancore e macine in pietra lavica, pesi commerciali del XIX secolo, monili in oro con incastonate monete auree di età napoleonica, documenti ed atti pubblici notarili risalenti al 1700, oltre che una vasta collezione di vasi e anfore tenute in tre casseforti nascoste dentro l’armadio della sua camera da letto. Il collezionista è stato denunciato per omessa comunicazione agli organi competenti. Tra le ipotesi di reato, ricettazione e illecito possesso di beni dello Stato.

I FIGLI NON VANNO A SCUOLA, DENUNCIATI I GENITORI

CARABINIERIMentre l’anno scolastico si avvia alla conclusione, i Carabinieri della Stazione di Vittoria hanno denunciato in stato di libertà per il reato di inosservanza dell’obbligo dell’istruzione scolastica, dodici coniugi, esercenti la potestà genitoriale nei confronti di sei minorenni (15 e 16 anni). E’ stato accertato che i ragazzi, iscritti in una scuola superiore di Vittoria, senza un giustificato motivo, sono risultati assenti dalle lezioni dall’inizio dell’anno scolastico. I genitori sono 7 di origine vittoriese, 3 della provincia di Caltanissetta, uno dell’agrigentino ed uno tunisino.

 

Rubano angurie, denunciati

I Carabinieri di Modica in servizio ad Ispica hanno notato unaangurie macchina sospetta parcheggiata vicino un terreno agricolo. Alcuni extracomunitari stavano caricando sulla loro macchina delle angurie. I cocomeri erano 20, per un peso complessivo di quasi 150 kg, poi restituiti al legittimo proprietario. I quattro tunisini, tra i 30 e i 50 anni, sono stati denunciati a piede libero per furto.

CONTROLLI DI POLIZIA

Una squadra della Sezione Volanti di Ragusa ha fermatopolizia vittoria 9 un’autovettura con a bordo due persone, C.S e F.M. entrambi 37enni. Uno dei due, occultata in una tasca interna del giubbotto, aveva 1 grammo di marijuana. Sono stati segnalati alla Prefettura. Ritirata la patente di guida del conducente. Durante il fine settimana, complessivamente, la Sezione Volanti ha controllato 45 veicoli e sequestrato 2 mezzi.

Maltrattamenti in famiglia, arrestato acatese

carabinier_640Una triste storia di violenze in famiglia quella scoperta dai carabinieri. Dal dicembre del 2011, agendo in preda all’ira e dopo aver bevuto, avrebbe fatto subire alla moglie 52enne una lunga serie di violenze fisiche e psicologiche, arrivando persino a violentarla ed a colpirla alla presenza delle figlie utilizzando spranghe di ferro, tavole di legno, martelli e bastoni, accusandola di essere la principale responsabile dei loro problemi economici. Per questo motivo un bracciante agricolo di 51 anni è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Acate, che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della custodia cautelare emessa dal gip di Ragusa Claudio Maggioni. Le accuse per l’uomo, posto agli arresti domiciliari, sono di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza sessuale, violenza privata, atti persecutori, danneggiamento continuati e pluriaggravati commessi nei confronti della moglie convivente. Le violenze avevano costretto la vittima, madre di due figlie, una delle quali minorenne, a sperarsi dal marito. L’atteggiamento dell’uomo non era cambiato quando la donna era andata a vivere dalla cognata. Avrebbe continuato il suo atteggiamento vessatorio minacciarla, anche di morte con telefonate ed sms. Durante una perquisizione in casa dell’uomo i carabinieri hanno trovato una balestra con i rispettivi dardi ed una carabina ad aria compressa, che sono state sequestrate.

Denunce per abusi edilizi

polizia_municipale_Modica1A seguito di una segnalazione da parte di un cittadino, il Nucleo Operativo di Polizia Edilizia di Modica è intervenuto in Contrada Serrapero, dove è stata accertata la realizzazione di un manufatto di circa 12 metri quadrati nel quale stavano lavorando i due proprietari. Le opere sono state, a quel punto, bloccate e all’immobile sono stati apposti i sigilli ed è stato posto sotto sequestro di polizia giudiziaria, evitando, in tal modo, anche il proseguimento dei lavori abusivi. La proprietà del manufatto, realizzato con muri perimetrali in blocchi di cemento ma ancora privo di copertura, era sprovvisto delle autorizzazioni comunali per potere costruire, di quelle di competenza del Genio Civile e della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa. A seguito della trasmissione del fascicolo alla Procura della Repubblica, il Gip, Giovanni Giampiccolo, ha convalidato il sequestro.

CONDANNA DEFINITIVA PER SPACCIO DI STUPEFACENTI A PREGIUDICATO VITTORIESE

LO MONACO VINCENZO logoLa Polizia ha rintracciato Vincenzo Lo Monaco, vittoriese di 63 anni, e dopo la notifica degli atti lo ha sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. La seconda sezione della Corte d’Appello di Catania, riformando la sentenza del Giudice per le indagini Preliminari presso il Tribunale ordinario di Catania, lo ha condannato alla pena di 5 anni di reclusione, pagamento della multa di euro 22.000, interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante la pena, sospensione della potestà genitoriale durante la pena, divieto di espatrio e ritiro della patente di guida per un anno e alla misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno.  La condanna, in considerazione della dichiarazione di inammissibilità del ricorso alla Corte Suprema di Cassazione, è diventata definitiva. Vincenzo Lo Monaco è stato riconosciuto colpevole del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, continuato, in concorso, commesso a Vittoria ed Avola da febbraio 2004 a settembre 2005.

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