22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Tre denunciati e fucile sequestrato a Santa Croce Camerina 

posto di controllo 1I carabinieri impegnati in una perlustrazione delle campagne per prevenire e reprimere i furti in aziende agricole hanno fermato una station wagon con tre tunisini, tutti incensurati, di 28, 36 e 54 anni. Nel portabagagli dell’auto c’era una carabina a canna rigata di fabbricazione tedesca del calibro 4,5 ad aria compressa senza numero di matricola, di catalogo, né punzonature del Banco di prova. Il fucile è stato sequestrato e sono in corso indagini volte a capire come sia arrivato in provincia di Ragusa.

CASA DI PROSTITUZIONE A SCOGLITTI: 3 DENUNCE E 6 FOGLI DI VIA OBBLIGATORI

PROSTITUZIONECCPROSTITUZIONECCPROSTITUZIONECCI Carabinieri, a seguito di diverse segnalazioni di un continuo via vai di uomini da parte dei residenti della zona, hanno effettuato controlli nei pressi di un possibile luogo della casa di appuntamenti, dove hanno identificato diversi clienti di origine acatese e ragusana, i quali si erano portati presso la riviera Kamarina di Scoglitti sulla scorta di alcuni annunci di incontri erotici trovati su internet. I militari all’interno dell’abitazione hanno identificavano un trans di origine colombiane (residente a Roma) e due donne di origini peruviane e venezuelane, residenti rispettivamente a Roma e Genova. Il costo delle prestazioni variavano da 50 fino a 150 euro a seconda del tipo rapporto sessuale richiesto. La proprietaria dell’immobile, una signora residente a Busto Arsizio di origini vittoriesi, aveva affidato l’immobile a P. L. 55enne di Scoglitti il quale a sua volta lo aveva dato in uso ad un pregiudicato 32enne di Scoglitti, con precedenti specifici in materia di prostituzione.  La proprietaria e i due uomini intermediari sono stati deferiti in stato di libertà per i reati di cui alla Legge Merlin per aver ceduto in uso un immobile adibito a casa di prostituzione, nonché per ulteriori violazioni relative agli obblighi di comunicazione della cessione fabbricato all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Le tre prostitute e i clienti forestieri identificati sono stati proposti per l’adozione del provvedimento del “Foglio di Via Obbligatorio” dal Comune di Vittoria e frazioni limitrofe.

VITTORIA, LA POLIZIA RINVIENE CIMELI RUBATI DAL MUSEO ITALO-UNGHERESE

Sono state rinvenute, in mezzo all’erba alta, all’interno dell’areaarmi 6 dell’ex campo di concentramento, due repliche di fucili ad avancarica ed una maschera antigas. Gli agenti hanno accertato che il materiale era stato rubato dal vicino museo italo-ungherese. Quanto recuperato, custodito presso gli Uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza, è in attesa di restituzione al responsabile del museo.

 

Pozzallo: truffa all’assicurazione, i Carabinieri denunciano due persone

I primi di gennaio, in località Marza, era stato coinvolto in unCARABINIERI modica incidente stradale autonomo riportando ingenti danni alla propria auto; in quel momento, il conducente non aveva richiesto l’intervento di nessuna forza di polizia ma aveva provveduto da solo a rimuovere l’autovettura incidentata. Qualche settimana fa, a distanza di qualche mese dall’incidente, i Carabinieri, durante un servizio di pattuglia, notavano l’auto incidentata già i primi di gennaio sopra un carr oattrezzi davanti ad una carrozzeria e, insospettiti, decidevano di approfondire la questione. Dai primi accertamenti risultava che il proprietario dell’auto non aveva denunciato subito il sinistro stradale, avvenuto ad inizio gennaio, ma, prima, attivava un’assicurazione del tipo “kasko” sul mezzo incidentato, posticipando di qualche mese la denuncia dell’incidente in modo da ottenere un risarcimento dei danni da parte della propria assicurazione. Infatti, pochi giorni dopo l’incidente, il proprietario dell’auto attivava un’assicurazione del tipo “kasko” sul proprio veicolo e, a distanza di circa tre mesi, in concorso con un amico, in possesso di un carro attrezzi, poneva in essere la condotta illecita ovvero, simulavano falsamente che l’incidente stradale fosse avvenuto in un momento successivo all’attivazione della polizza “kasko”. In particolare, i due, dopo aver posto in essere la condotta illecita, provvedevano a denunciare il sinistro stradale alla propria assicurazione al fine di ottenerne il risarcimento. Immediatamente scoperti dai Carabinieri, a conclusione delle risultanze investigative, i due giovani sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di truffa ai danni dell’assicurazione.

 

SCIPPA UNA RAGAZZA, DENUNCIATO RAGUSANO

I militari della Stazione Carabinieri di Ragusa Principale hannocarabinier_640 denunciato un ragusano ritenuto responsabile di uno scippo ai danni di una giovane ragusana. Il 19 febbraio la giovane rientrava a casa dopo aver effettuato alcuni acquisti in negozi del centro, quando, percorrendo a piedi vico Cairoli, nei pressi di via Archimede, è stata avvicinata alle spalle da un uomo che le ha strappato la borsetta che teneva a tracolla. La ragazza, molto reattiva, è riuscita per pochi secondi a trattenere la borsetta, salvo poi non farcela più e mollare la presa. Addirittura lo ha inseguito fino al portone di un palazzo dove il criminale voleva forse nascondersi. L’uomo infine è riuscito a fuggire, ma la sua faccia è rimasta impressa nella mente della vittima. Arrivata in caserma per la denuncia, le sono state sottoposte decine di foto di pregiudicati ragusani (e non). Purtroppo nessuno di loro è stato riconosciuto. Qualche giorno dopo, il pregiudicato G.C., ragusano 30enne, è stato convocato in caserma per un ritiro dei documenti validi per l’espatrio e per la notifica di una sanzione per uso di stupefacenti da parte della Prefettura di Ragusa. In corridoio il pregiudicato ha incrociato proprio il maresciallo che aveva ricevuto la denuncia della scippata. Il sottufficiale appena lo ha visto ha capito: era proprio uguale alla descrizione fornita dalla vittima. La foto sottoposta alla donna era però troppo datata e perciò lei non poteva riconoscerlo. Nell’occasione il collega che aveva convocato l’uomo ha acquisito la foto dalla carta d’identità ed è stato confezionato un fascicolo fotografico con soggetti simili. Richiamata la donna in caserma e sottopostole il fascicolo, ha riconosciuto senza ombra di dubbio l’autore. I carabinieri lo hanno quindi denunciato per furto con strappo alla Procura della Repubblica di Ragusa. Il giudice per le indagini preliminari già gli ha applicato l’obbligo di presentazione in caserma tutte le mattine proprio in coincidenza con la fascia oraria in cui ha commesso lo scippo.

 

Aggredisce un uomo, ma era la persona sbagliata

polizia vittoria 9La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – a seguito di una delicata attività d’indagine ha denunciato F.G. di 44 anni comisano per il reato di lesioni personali gravi. Qualche settimana fa il 44eene si era recato in un bar di Santa Croce Camerina ed improvvisamente ha aggredito un uomo che era lì per prendere un caffè. Dapprima gli insulti ed i tentativi della vittima di spiegare che era un malinteso, dopo le spinte fino a far cadere rovinosamente a terra il malcapitato di turno scambiato per qualcun altro. I due si conoscevano di vista in quanto anni fa erano stati vicini di casa ma nulla di più. L’aggressore senza alcun motivo (a dire della vittima) era geloso in quanto asseriva di aver visto la moto del “rivale” sotto casa della moglie e sospettava una relazione tra i due. La vittima ha riportato ferire guaribili in due mesi.

 

Marittimo pozzallese muore di malaria

1400192816-muore-in-circostanze-misteriose-marittimo-pozzallese-rosario-noceIn Europa è ormai una malattia sconosciuta, ma in Africa continua ad uccidere ancora. Sarebbe morto di malaria il marittimo pozzallese Rosario Noce, 57 anni. L’uomo lavorava in Ghana, uno dei paesi dove la malaria è ancora una delle principali cause di morte dei bambini. L’uomo era stato portato d’urgenza, mercoledì pomeriggio, all’ospedale “Garibaldi” di Catania, ma non c’è stato nulla da fare: è morto pochi minuti dopo. I medici hanno dato comunicazione del decesso all’autorità giudiziaria. Noce era persona stimata e ben voluta a Pozzallo.

 

Incendio divora quattro ettari di macchia mediterranea

Quattro ettari di macchia mediterranea andati in fumo. Un incendioantincendio è divampato nella tarda serata di mercoledì in contrada Ballaturi, in territorio di Giarratana, a poca distanza dal parco di Calaforno. I vigili del fuoco con più squadre sono giunti sul posto. Nonostante le operazioni di spegnimento, però, nella mattinata di giovedì un altro focolaio ha tenuto impegnati i pompieri per diverse ore. Si tratterebbe di un rogo di natura dolosa, dal momento che le fiamme si sono sprigionate in due distinti punti.

 

Tentano il “buco”, ma i carabinieri li scoprono

BARRERA_Salvatore_1981I militari della Stazione Carabinieri di Marina di Ragusa hanno arrestato un vittoriese e ne hanno denunciato un altro irreperibile, dopo che li hanno pizzicati in flagranza in un tentato furto in abitazione. Il fuggitivo è stato facilmente identificato anche perché ha lasciato l’auto della madre sul posto con a bordo propri documenti. I carabinieri di Marina e quelli del Nucleo operativo e radiomobile sono stati allertati da una segnalazione al 112. Giunti sul posto sono riusciti a bloccare uno dei due ladri, mentre l’altro è riuscito a far perdere le proprie tracce. I carabinieri, riscontrati i segni del reato presso l’abitazione “visitata” dai due, con la porta rotta, hanno condotto in caserma e arrestato il vittoriese Salvatore Barrera, 33enne. Il complice, il 29enne R.B., non è stato rintracciato e ha scampato le manette. È stato comunque identificato poiché sul posto ha lasciato l’auto della madre che, sebbene senza documenti di circolazione e assicurativi, tant’è che è stata sequestrata, aveva al suo interno un documento con cui era stato notificato il foglio di via e divieto di ritorno nel comune di Ragusa per tre anni. È quindi stato denunciato, oltre che per tentato furto in abitazione, anche per violazione del divieto di ritorno. Ma non è tutto, sebbene alle 4 del mattino i carabinieri avessero cercato arnesi da scasso e segni d’effrazione anche presso le abitazioni limitrofe, s’è scoperto, all’apertura del tabaccaio poco lontano dal luogo dell’arresto, che qualcuno nottetempo aveva cercato – bucando il muro tra un appartamento limitrofo e l’esercizio commerciale – di entrare molto probabilmente per rubare. Peraltro nella stanza da letto dei vicini, i carabinieri hanno trovato una birra mezza bevuta che permetterà di dare certezza della presenza di almeno uno dei due. Si procederà, infatti, col rilievo delle impronte digitali. Singolare che la porta dell’appartamento limitrofo la tabaccheria non avesse segni d’effrazione. I militari hanno trovato addosso all’arrestato più di quaranta chiavi. Provando e riprovando hanno scoperto che una di esse apriva perfettamente la serratura dell’appartamento. Essi erano quindi potuti entrare indisturbati senza forzare la porta. Ma come si saranno impossessati della chiave? E le altre chiavi cosa aprono? Sono interrogativi ai quali i militari di Marina di Ragusa stanno cercando di dare una risposta. Al momento il sospetto è che le chiavi siano state sottratte in abitazioni già svaligiate e che servissero per ritornare poi a distanza di tempo. I due sono quindi accusati anche di tentato furto aggravato. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Ragusa.

 

Canile, la Guardia di Finanza al Comune di Ragusa

I militari delle fiamme gialle hanno acquisito i documenti riguardanti l’appalto delguardia di finanza new canile sanitario. Le Fiamme Gialle hanno acquisito tutta la documentazione riguardante la struttura relativamente agli ultimi tre anni. Il sindaco Federico Piccitto dichiara: “Abbiamo garantito massima collaborazione alla Guardia di Finanza, fornendo tutti gli atti richiesti”

Droga fatta in casa: arrestato giovane

Nuovo blitz della Stazione Carabinieri di Acate contro lo spaccio di carabinieri newsostanze stupefacenti che ha portato all’arresto di Angelo Maximilian Chessari, nato nel 1992, residente ad Acate, con precedenti di polizia per reati inerenti le sostanze stupefacenti. I carabinieri si sono accorti che il giovane si avvicinava ad un casolare vicino la sua abitazione da dove tirava fuori un vaso contenente delle piante di marijuana, per trasferirlo dentro una serra lì accanto. E’ scattata una perquisizione. Sono stati rinvenuti: 24 piante di cannabis indica coltivate in vasi, 20 grammi di marijuana, un essiccatoio realizzato artigianalmente, un bilancino di precisione, riviste esplicative dei metodi di coltivazione. Chessari è stato immediatamente condotto presso la caserma di Via Galileo Galilei, e poi sottoposto agli arresti domiciliari.

 

Arrestato maresciallo dei carabinieri in servizio a Comiso

carabinier_640C’è anche il maresciallo Giovanni Primo attualmente in servizio nella stazione di Comiso tra i carabinieri arrestati su ordine della direzione distrettuale anti mafia di Caltanissetta. Nell’inchiesta sono coinvolti quattro carabinieri che in passato erano in servizio a Gela e cinque imprenditori. Le accuse mosse a vario titolo ai nove indagati vanno dal concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata dalle finalità mafiose, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, accesso abusivo a sistema informatico, millantato credito e truffa. Ora gli si contesta il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’indagine ha preso le mosse più di un anno fa dalle dichiarazioni del collaborante Emanuele Cascino, ex “fedelissimo” di Giuseppe Alfieri, che gli inquirenti indicano come il “leader” del “terzo polo” della mafia.

Motoape si ribalta e prende fuoco, muore ispicese

Un 70enne ispicese, Concetto Carbonaro, ha perso la vita in unVigili-del-fuoco_02 tragico incidente avvenuto mercoledì mattina. L’uomo era alla guida della sua motoape, sulla Ispica-mare: il mezzo, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato e ha preso fuoco. L’uomo è rimasto intrappolato all’interno e non ha avuto scampo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Modica.

Scafisti e sequestratori

acff73d7dadb8d4d090c4560d5ae2ddbLa polizia ha fermato sei egiziani ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione con 250 siriani, compresi decine di neonati e 50 minorenni, sbarcati martedì a Pozzallo dopo esser stati soccorsi da una nave della Marina militare italiana. Ai sei indagati, oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è contestato anche il sequestro di persona per avere obbligato numerose famiglie a stare chiuse nella stiva del peschereccio per 5 giorni prima di lasciare la Libia: “partiremo soltanto quando saremo al completo”, avrebbero intimato ai migranti già imbarcati. Gli scafisti, secondo l’accusa, avrebbero bloccato con la forza, costringendole a restare sulla barca, anche persone che volevano rinunciare al viaggio e ritornare a terra. L’imbarcazione, per le condizioni del mare, ha rischiato più volte di capovolgersi, ma poi i migranti sono stati soccorsi in mare aperto. Gli organizzatori del traffico di vite umane, secondo stime della polizia di Stato, avrebbero guadagnato 500mila euro per questo viaggio della speranza.

RAGUSA, DANNEGGIATI I BAGNI DEL POLISPORTIVO ALDO CAMPO

ragusa calcio campoAtto vandalico nella notte presso il Polisportivo comunale “Aldo Campo” di Contrada Selvaggio. Ignoti dopo essere penetrati all’interno della struttura forzando la porta d’ingresso, hanno preso di mira i servizi igienici danneggiando lavandini e smontando le rubinetterie che sono state rubate. Martedì la scoperta del danno da parte del personale comunale che ha informato l’Amministrazione. “L’inqualificabile atto criminoso – dichiara il Vice sindaco ed assessore allo sport Massimo Iannucci – comporterà non solo un intervento di riparazione dei danni causati ma anche un possibile disservizio nella giornata del mercato settimanale del mercoledì, in quanto i servizi igienici della struttura sportiva saranno solo parzialmente fruibili”.

Ballo abusivo, sospesa licenza

112 carabinieri nuovoI carabinieri di Marina di Ragusa hanno contestato la violazione dell’art. 666 del codice penale ai gestori di un noto locale pubblico sul lungomare, due quarantenni ragusani, ipotizzando a loro carico l’illecito trattenimento pubblico senza licenza del Questore. I due di fatto hanno – secondo i carabinieri – organizzato serate danzanti senza la preventiva autorizzazione di pubblica sicurezza. Il 26 aprile scorso, verso le due e mezza di notte, un’autopattuglia di militari della stazione di Marina, impiegati in un servizio perlustrativo, transitando sul lungomare mediterraneo venivano incuriositi dalla presenza di una calca di avventori che cercavano di accedere all’interno di un locale dove si stava ballando. I carabinieri hanno effettuato un controllo, ma non c’era alcuna autorizzazione per le serate danzanti. Ritirata dal Questore la licenza di piano bar.

CONTROLLI SUI TASSISTI ALL’AEROPORTO DI COMISO

DSC_0110Continuano senza sosta le attività di controllo da parte della Polizia di Frontiera collaborata dalla Polizia Stradale di Ragusa per garantire la corretta funzionalità dello scalo aeroportuale casmeneo anche nella zona esterna. Sono stati controllati tassisti e autisti autorizzati al noleggio di autovetture per accertare i permessi, le licenze, l’attivazione dei tassametri, l’applicazione delle tariffe. Per ogni abuso sono previste sanzioni pesantemente con il possibile ritiro della licenza. Le verifiche, che sono state effettuate su alcuni tassisti con a bordo i clienti, sinora hanno permesso di appurare una sostanziale regolarità di comportamento. I controlli proseguiranno in collaborazione con la Polizia Stradale di Ragusa e saranno implementati.

Ubriaco molesta i passanti e aggredisce i carabinieri: arrestato

ELMNACER_Abdelkarim_1981I Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato un tunisino ritenuto responsabile di violenza, resistenza e oltraggio a un pubblico ufficiale, lesioni, rifiuto di fornire le proprie generalità e ubriachezza. E’ accaduto sabato sera a Punta Secca. Un uomo nordafricano, visibilmente in preda ai fumi dell’alcool molestava le persone a passeggio, soprattutto le donne, ma anche uomini e bambini, fermava le auto in transito buttandosi in mezzo alla strada al loro passaggio, rischiando anche di esser messo sotto. Qualcuno ha telefonato al 112. I carabinieri hanno inviato una pattuglia. L’uomo, totalmente alterato, rifiutava di riferire i propri dati anagrafici o di fornire un documento. Invitato a salire in auto per andare in caserma, si è rifiutato categoricamente ed ha aggredito uno dei due militari. Ne è nata una colluttazione. Condotto in caserma a Ragusa e sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici, è stato arrestato e condotto al carcere. L’uomo è Abdelkarim Elmnacer, 33enne tunisino, incensurato e senza fissa dimora. I carabinieri di Ragusa stanno valutando l’applicabilità della misura dell’espulsione per motivi di sicurezza pubblica che proporranno al Prefetto di Ragusa.

SVENTATO FURTO A VITTORIA

foto stampa 1A Vittoria, in piazza Gramsci, alle 5 del mattino, dei cittadini hanno udito dei rumori sospetti ed hanno chiamato il 113. Una Volante di Polizia ha interrotto l’azione di tre ladri che avevano tentato di rubare dall’interno di un’abitazione dalla quale erano assenti i proprietari. I malviventi appena hanno capito che c’erano gli agenti hanno abbandonato per strada alcune delle cose che avevano prelevato dalla casa. Un ladro è fuggito inforcando una bicicletta. Gli altri si sono dileguati a piedi e hanno fatto perdere le loro tracce. La refurtiva è stata recuperata dagli agenti che attualmente la custodiscono in attesa di rintracciare i proprietari, fuori sede. I poliziotti hanno potuto accertare che i ladri erano saliti sul tetto di un magazzino e camminando sui tetti, da un cavedio, avevano fatto ingresso nell’abitazione.

La Polizia ferma scafisti grazie ad un video girato con il telefonino

acff73d7dadb8d4d090c4560d5ae2ddbUn testimone ai Poliziotti: “Io vi aiuto ma non chiedetemi di rimanere in Italia, devo andare dalla mia famiglia in Svezia. Ho girato il video per ricordo, volevo far capire un giorno ai miei figli cosa abbiamo rischiato per la libertà, per fuggire dalla Siria, dalla guerra”. Giro d’affari impressionante, per questo viaggio l’organizzazione ha incassato 450.000 dollari. Lo scafista per il viaggio percepisce in media 6.000 euro ma rischia fino a 15 anni di carcere. Arrestati Saiidi Haykel, nato in Tunisia nel 1988, e Ben Mouhamed Wertani Nader, nato in Tunisia nel 1996, per aver condotto in Italia 233 cittadini provenienti da Nigeria, Siria, Eritrea, Mali, Ghambia e Marocco. Si tratta di 190 uomini e 43 donne (60 bambini) tutti approdati a Pozzallo. Un particolare terribile che dà la misura del dramma è stato per l’occasione rivelato dalle forze del’ordine. Gli scafisti vengono individuati non solo per le testimonianze, ed i segni tipici di chi lavora in mare (abbronzatura, calli alle mani, vestiti unti dall’olio degli ingranaggi a bordo) ma anche dall’odore: gli scafisti non puzzano, non essendo stati ammassati nei capannoni in condizioni disumane in Libia in attesa dell’imbarco. Questa volta è stato un siriano che, in perfetto inglese, ha mostrato un video girato con il telefonino dove si vedono i due scafisti tunisini. Sono diversi i tunisini che si stanno recando in Libia per “arruolarsi” come scafisti. Rischiano 15 anni di carcere ma per quel denaro non esitano ad imbarcasi e condurre le piccole carrette del mare cariche di migranti a rischio della loro vita, a differenza dei libici che organizzano tutto dalla loro terra non occupandosi mai di condurre le imbarcazioni verso l’Italia. Sono 36 gli scafisti arrestati nel 2014.

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