22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

DODICI NEONATI NELLO SBARCO DEL 25 APRILE

Sono quattrocento le persone sbarcate nel pomeriggio di venerdì 25FOTO SBARCO 26.07.2013 (1) aprile al porto di Pozzallo. Si tratta di siriani o sub sahariani, compresi 12 neonati, 78 minorenni e 60 donne). I migranti sono stati soccorsi dalla nave Urania della militare militare italiana nell’ambito del dispositivo Mare nostrum. Da Comiso continuano, intanto, i voli charter per portare i migranti in altri centri.

 

Ancora sbarchi ed ancora arresti di scafisti

La Polizia ha eseguito il fermo di due scafisti Mouhamed Brabra nato BELAID Hassen nato in Tunisia il 08.07.1989 xin Tunisia nel 1974 e Hassen Belaid, anch’egli tunisino, nato nel 1989. Il relitto è aggravato per avere trattato i migranti in modo disumano. Gli arrestati hanno condotto dalle coste libiche a quelle italiane una fatiscente imbarcazione carica di quasi 200 migranti di origini eritree. Tra i migranti vi erano 50 donne e 10 neonati. Erano le 10.30 BRABRA Mouhamed nato in Tunisia il 17.05.1974 Xdi giorno 22 quando un aereo della Guardia Costiera durante il pattugliamento delle acque maltesi, ha comunicato l’avvistamento del barcone. I migranti sono sbarcati a Pozzallo la sera alle 21. I due scafisti, di carnagione più chiara degli altri approdati, sono stati subito individuati. Nel barcone avevano nascosto centinaia di euro e migliaia di dinari tunisini. Una organizzazione criminale assicurava ai due il pagamento elettronico di quasi 20.000 euro ad avvenuto approdo. Gli sms debitamente tradotti dalla lingua araba hanno consentito di raccogliere fondamentali elementi di prova a loro carico. I racconti sono sempre tristemente identici a quelli dei loro connazionali di poche ore prima, ovvero questi uomini, donne e bambini erano stati tenuti segregati per diversi giorni in un capannone in Libia dal quale non potevano uscire e venivano rifocillati con pochi generi alimentari in attesa che fosse disponibile l’imbarcazione per raggiungere l’Italia e che le condizioni del mare fossero favorevoli. Dai racconti è emerso chiaramente che gli organizzatori libici erano tutti armati, li tenevano sotto controllo fino a quando non dovevano affrontare il viaggio. Esaminate attraverso i cellulari le conversazioni dei due scafisti con il resto dell’organizzazione. Anche le organizzazioni straniere si stanno evolvendo al fine di eludere i controlli della Polizia. In passato gli scafisti erano coloro che venivano trovati in possesso di ingenti somme di denaro, oggi, hanno compreso che i sequestri per loro erano una grave perdita ed hanno scelto di pagare con transazioni elettroniche per scongiurare il problema. Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Ragusa. Nelle prossime ore sono stati segnalati ulteriori migranti in arrivo.

ANCORA SBARCHI A POZZALLO: A PASQUA PIU’ DI 800 PERSONE, POLIZIOTTI ESASPERATI

I lavoratori di polizia aderenti alla Cgil in una nota scrivono: “Moltisbarco migranti 04.07.2012 passi avanti sono stati fatti nella gestione degli sbarchi, ma c’è ancora molto da fare, come dimostra quello che è successo nel giorno di Pasqua”. Il segretario Silp Cgil Giorgio Pluchino spiega: “In un paese normale avremmo smesso di parlare di emergenza sbarchi ormai da anni. Se guardassimo alle cose per quello che sono, l’immigrazione non sarebbe una questione principalmente di polizia. Se dessimo il loro peso alle parole, il Centro di Primo Soccorso e Assistenza verrebbe usato per quello che è: una struttura di primo intervento, da mantenere appena possibile pronta a funzionare, e non un parcheggio per migranti in attesa del compiersi degli eventi. Pozzallo sta diventando la nuova Lampedusa, ma non dobbiamo ripetere scrive il sindacato di polizia Silp Cgil – gli errori compiuti in passato. Qualcuno, ai piani alti, dalla Prefettura al Ministero dell’Interno, dovrebbe spiegarci com’è possibile che il Centro di Pozzallo e l’ex agriturismo alle porte di Comiso – quella sì struttura di emergenza, priva di ogni requisito – siano pieni di migranti che non si riesce a trasferire, ormai da giorni, anche oltre la loro capienza, quando poi, visto lo sbarco a Pozzallo di più di 800 persone, si è organizzato in tempi da record il trasporto verso altre città siciliane di centinaia di migranti. Quello che lascia l’amaro in bocca ai poliziotti che lavorano con gli sbarchi è la scarsa considerazione che troppo spesso percepiscono nei loro confronti. Nello pseudo-centro alle porte di Comiso siamo letteralmente accampati all’aperto. E al Centro di Pozzallo, ad esempio, abbiamo chiesto – scrive il sindacato di polizia Silp – alcuni interventi di miglioramento ai locali nei quali lavoriamo. Lavori che non sono stati eseguiti, nonostante la notevole somma – si parla di circa 150.000 euro – che è stata spesa dall’inizio di quest’anno per migliorare il Centro. Vorrà dire che smetteremo di sperare nel buon senso e useremo ogni strumento utile a tutela dei lavoratori, a partire dalla 81/08, la normativa sulla sicurezza. Considerare gli sbarchi una emergenza – scrive il sindacato di polizia aderente alla Cgil – costituisce anche un’ottima scusa per trovare soluzioni solo temporanee e comunque insufficienti per risollevare il numero di poliziotti, di mezzi e di risorse per la Polizia iblea, i cui uomini sono invece coinvolti costantemente nella gestione del fenomeno, a danno delle attività ordinarie, che vanno comunque e in qualche modo assicurate. E poi è inevitabile – conclude il sindacato di polizia Silp – che a risentirne sia prima di tutto il controllo del territorio”.

Ponte di Pasqua, tre denunciati

carabinier_640I Carabinieri di Ragusa hanno denunciato tre persone e ne hanno segnalate due al Prefetto durante un controllo nelle feste di Pasqua. La sera di Pasquetta a Ragusa presso un bar di via Ettore Fieramosca un ventinovenne indiano, fortemente ubriaco, pretendeva di bere ancora. All’ennesimo rifiuto da parte del barman, gli si è scagliato contro con una bottiglia di birra. I Carabinieri immediatamente sopraggiunti sono riusciti a trattenerlo e a farlo salire in auto per condurlo in caserma e identificarlo. Prima di essere lasciato in pronto soccorso per la cura della sbornia, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato per ubriachezza in pubblico. Sempre nel capoluogo, i carabinieri hanno fermato un quarantaduenne, G.B., anche egli palesemente ebbro alla guida dell’auto (sfuggita al sequestro poiché di proprietà della moglie). La patente gli è stata sequestrata. Patente che non è stato possibile ritirare a un altro indagato, il 17enne rumeno V.G.B., beccato a Marina di Ragusa a guidare un motociclo pur non avendo mai frequentato una scuola guida (e conseguentemente essere privo di un valido titolo per condurre il mezzo). Sempre a Marina sono incappati nelle maglie delle rete dell’Arma due giovani che s’erano furbescamente appartati in auto in un parcheggio per fumarsi una canna.

Emergenza sbarchi

Foto sbarco 4La Fondazione san Giovanni Battista, da sempre impegnata nell’accoglienza, nella tutela e nell’integrazione degli stranieri che arrivano nella nostra terra, esprime preoccupazione per l’emergenza sbarchi che registra una situazione di grande criticità e lancia un appello. “Sono migliaia gli stranieri che stanno arrivando e migliaia quelli previsti per i prossimi mesi. Il fenomeno, che quest’anno non è diminuito nemmeno nella stagione invernale, è destinato a crescere con la bella stagione. Le province di Ragusa e Siracusa non possono essere lasciate sole a sostenere l’accoglienza. La fondazione San Giovanni Battista fa appello alle istituzioni nazionali, regionali e comunali, alle forze politiche e ai parlamentari affinchè siano rafforzate le ambasciate italiane nel nord africa, in Siria e nelle zone di partenza per fare delle ambasciate i corridoi umanitari. L’Italia chieda con forza che i governi europei facciano lo stesso con le loro ambasciate. Va stroncato – scrive il presidente della fondazione San Giovanni Battista, Tonino Solarino – il malaffare delle organizzazione degli scafisti e l’Europa non può tirarsi fuori da una emergenza di queste proporzioni lasciando sola l’Italia. Nazioni come la Germania hanno garantito ad un numero maggiore di stranieri possibilità di integrazione, ma oggi il peso dell’accoglienza e dell’emergenza è solo sulle spalle dell’Italia. In attesa di fare delle ambasciate “i corridoi umanitari” l’operazione “mare nostrum” che ha evitato altre tragedie del mare non sia sostenuta solo dalla marina italiana ma da una flotta europea che veda un contributo dell’Onu. Nell’immediato la marina italiana non sbarchi gli immigrati esclusivamente nei porti di Augusta e Pozzallo, ma nei porti – scrive la fondazione San Giovanni – di tutto il territorio italiano per poi smistarli in maniera proporzionata nei diversi centri di accoglienza. Siano evitati per quanto è possibile allestimenti di campi improvvisati. Siano utilizzati immediatamente i posti aggiuntivi della rete degli Sprar, dove opera personale specializzato, già finanziati e ancora integralmente disponibili per un totale di più di seimila posti. Siano inviati – scrive, nel suo appello alle istituzioni, la fondazione San Giovanni Battista – più mezzi e risorse di uomini nei centri con maggiore criticità come Pozzallo. Gli attuali mezzi sono insufficienti. Abbiamo visto solo due operatori delle forze dell’ordine a presidiare centri con più di 400 persone. In alcune casi – scrive Tonino Solarino – non ci sono le somme per la benzina dei mezzi e per pagare gli straordinari. A garanzia degli stessi stranieri onesti e nel rispetto delle popolazioni che stanno mostrando un volto accogliente invitiamo le forze dell’ordine a non avere nessuna tolleranza rispetto alle innumerevoli segnalazioni di azioni di prepotenza messe in atto da parte di alcune minoranze di immigrati che fanno registrare furti o violenze private. Sta crescendo la paura e l’accoglienza potrà essere custodita solo dal fatto che i cittadini italiani non vedano minacciata la loro sicurezza. I permessi di soggiorno non siano rilasciati solo in base alle situazioni dei paesi di origine, ma, pur rispettando le convenzioni internazionali, anche in base alla capacità degli stranieri di rispettare le comunità che li accolgono. Le commissioni preposte al rilascio dei permessi di soggiorno acquisiscano – scrive Tonino Solarino della fondazione San Giovanni Battista – relazioni sui comportamenti degli stranieri dal loro arrivo in Italia. Sono stati rilasciati permessi a soggetti che nei centri di accoglienza hanno avuto comportamenti violenti e sono stati negati permessi a persone che hanno avuto comportamenti irreprensibili”.

Evitata tragedia la notte di Pasqua – TENTA DI UCCIDERE IL FRATELLO, POI SPARA CONTRO LA POLIZIA: ARRESTATO

Mentre nelle chiese della città ci si preparava alla veglia pasquale, a giannìCanicarao, vicino Comiso, una lite tra fratelli per poco non si è trasformata in tragedia. Erano le 19,50 di sabato quando un comisano di 74 anni, chiamava la Polizia per chiedere aiuto. Ha raccontato che il fratello, Salvatore Giannì, aveva appena tentato di ucciderlo sparandogli contro alcuni colpi di arma da fuoco e ferendolo. La Volante di Polizia del Commissariato si è quindi immediatamente recata sul posto ed ha sentito la vittima, la quale ha spiegato che la discussione, poi degenerata, era iniziata per futili motivi riconducibili ad un prestito ancora non restituito. Il fratello minore, al culmine del contrasto, è entrato in casa, ha imbracciato un fucile ed ha quindi raggiunto il fratello maggiore, che abita poco distante a bordo della sua auto. La vittima non ha fatto in tempo ad entrare in casa ed è rimasta ferita. Ben sette le cartucce ritrovate dalla Polizia: per fortuna nessuna ha raggiunto il 74enne che è rimasto ferito solo per i frammenti dei proiettili. Gli agenti hanno chiesto rinforzi, e si sono concentrati 6soprattutto nella zona della casa dell’aggressore, che dista appena 500 metri da quella del fratello. Lì i poliziotti hanno subito notato un uomo sulla terrazza e lo hanno invitato a scendere. L’uomo ha fatto credere di voler scendere e si è quindi allontanato dalla terrazza. In realtà era rincasato per imbracciare ancora una volta il fucile che, pochi istanti dopo, ha puntato contro agli agenti, distanti da lui appena 10 metri. I poliziotti si sono gettati prontamente a terra e si sono nascosti dietro alcune siepi. Favoriti dall’oscurità della sera e dall’assenza di illuminazione sono riusciti a schivare i colpi. L’uomo, però, non si era rassegnato. Alcuni attimi dopo, infatti, è sceso in strada e, sempre imbracciando il fucile, ha iniziato ad aggirarsi all’interno della sua proprietà e nei pressi del cancello di ingresso per vedere dove i poliziotti avessero trovato riparo. Sul posto sono arrivati altri agenti. L’uomo, imbracciando sempre il fucile, continuava intanto nella frenetica ricerca dei poliziotti ripetendo più volte: “Poliziotti fatevi vedere che vi sparo”. Fulmineo l’intervento di alcuni poliziotti che lo hanno immobilizzato e disarmato. L’arma sequestrata risultava legittimamente detenuta ed anche una più accurata perizia ha confermato il suo regolare funzionamento. In un piano rustico, l’uomo aveva anche 100 grammi di marijuana e mezzo chilo di semi della sostanza stupefacente. L’uomo, 61 anni, è stato quindi arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Ragusa dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. E’ accusato di tentato omicidio, resistenza e minacce gravi a Pubblico ufficiale, possesso, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente e porto abusivo di arma da fuoco.

 

POZZALLO, ALTRI SBARCHI

SBARCO 2Sono arrivati nel porto di Pozzallo i migranti soccorsi martedì a 20 miglia a est da Malta. Alle 21.30 un rimorchiatore e due motovedette della guardia costiera, utilizzati per i soccorsi, hanno attraccato con 191 migranti, tra cui 55 donne e 11 bambini. La squadra mobile di Ragusa ha ascoltato le testimonianze dei migranti ed avrebbe già individuato due presunti scafisti di nazionalità tunisina. Gli extracomunitari, per la maggior parte di origine eritrea, sono stati trovati tutti in buona salute e sono stati trasferiti nel Centro di soccorso e prima accoglienza di Pozzallo.

Scontro sulla Ragusa – Catania / Muore giovane militare ragusana

martina bella2Ragusa piange un’altra giovane vittima della strada. Martina Bella, 25 anni, era tornata in città per le vacanze pasquali. Martedì doveva rientrare a Bari, dove presta servizio da militare nell’Esercito. Intorno a mezzogiorno, però, lungo la Ragusa – Catania, nei pressi di
Francofonte, per cause ancora da accertare ha perso il controllo dell’auto e si è schiantata contro un Tir che proveniva dalla direzione opposta. La giovane è stata trasportata al Cannizzaro di Catania, ma nulla hanno potuto fare i medici. La giovane è morta qualche
ore dopo.

Scontro sulla Ragusa – Catania, muore giovane carabiniere ragusana

Tragico incidente lungo la strada Ragusa – Catania, in territorio di martinabellaFrancofonte.  Una ragazza di Ragusa, Martina Bella, 25 anni, che viaggiava a bordo della sua Citroen C4 è morta intorno a mezzogiorno di martedì. Per cause ancora in corso d’accertamento, è andata a sbattere contro un Tir che procedeva verso Ragusa. Dalle prime ricostruzioni pare che abbia perso il controllo del mezzo a causa della strada bagnata per la pioggia.

Vittoriese denunciato come scomparso, trovato e riaffidato ai familiari

Nella notte tra sabato e domenica, una segnalazione in Banca Dati in polizia vittoria 9dotazione alle Forze di Polizia ha consentito alla Polizia di scoprire che L.F., 63enne vittoriese, si trovava a Ragusa, presso un noto hotel. Una sua sorella ne aveva denunciato la scomparsa. I familiari erano seriamente preoccupati perchè l’uomo, sofferente di crisi depressive, non era nuovo a tali comportamenti e pertanto temevano il peggio. Una pattuglia della Sezione Volanti ha raggiunto l’uomo il quale ha dichiarato di voler essere lasciato solo per le feste di Pasqua. I poliziotti sono riusciti tuttavia a convincerlo a prendere contatti con le sorelle che nel frattempo avevano raggiunto Ragusa. Tranquillizzato, il vittoriese è stato riaffidato alle cure dei familiari.

 

Segnalazioni per uso di stupefacenti

Cinque giovani, quattro ventenni ed un minorenne, sono stati cane antidrogasegnalati alla Prefettura di Ragusa per detenzione, presumibilmente al fine di farne uso personale, di sostanze stupefacenti. I giovani ragusani sono stati controllati a Marina di Ragusa nella notte tra sabato e domenica e fermati a bordo di una berlina scura. Alla vista dei poliziotti, i ragazzi hanno tentato di disfarsi – gettandolo dal finestrino lato guida – di un involucro di plastica (un sacchetto di fazzolettini) risultato poi contenere circa 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo marijuana. La droga era destinata al consumo personale: i giovani, che in un primo tempo negavano di avere buttato via il sacchetto, di fronte all’atteggiamento deciso dei poliziotti che avevano assistito a tutta la dinamica, hanno confessato di voler consumare la sostanza di li a poco. La madre del minore è stata convocata in Questura.

 

“Pasqua sicura”: controlli dei Carabinieri su tutto il territorio

I Carabinieri della Compagnia di Modica, nel corso delle trascorse carabinier_640festività pasquali, hanno svolto un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati in genere e, segnatamente, alla prevenzione di furti e rapine su tutta la giurisdizione. Denunciate 2 persone per ricettazione. E’ accaduto ad Ispica dove due uomini erano in possesso di alcuni telefoni cellulari rubati nei mesi scorsi da un negozio. Il bilancio dell’intero servizio è il seguente: 62 persone identificate e 42 mezzi controllati, 7 contravvenzioni elevate per infrazioni al Codice della Strada e 1 persona segnalata alla Prefettura di Ragusa quale assuntore di sostanza stupefacente che è stata sequestrata nella quantità di circa 1 grammo di marijuana.

Incendio in un casolare in contrada Mortilla

I vigili del fuoco di Vittoria sono intervenuti la notte scorsa in VIGILI DEL FUOCO IN AZIONEcontrada C/da Mortilla per l’incendio sviluppatosi in un casolare rurale, all’interno del quale vi erano depositate masserizie di ogni genere. Per rifornire i mezzi impegnati nello spegnimento sono intervenute due autobotti dalla sede centrale di Ragusa. L’opera di spegnimento è valsa ad evitare che l’incendio coinvolgesse tutto il caseggiato. Sul posto è stato necessario l’intervento di personale dell’Enel, per sganciare la rete elettrica pubblica. Sul posto è intervenuto personale della Polstato. La squadra dei vigili del fuoco è rientrata in sede alle 4 del martedì mattino.

UN ALTRO MACELLAIO DENUNCIATO A VITTORIA PER AGGIUNTA DI SOLFITI

Dopo il macellaio di Modica, è toccato ad un macellaio di Vittoria 801548_94985745 carni rosseessere stato denunciato, alla Procura della Repubblica di Ragusa, per lo stesso motivo: aggiunta di solfiti in carni macinate. I controlli sono stati effettuati dal Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti. L’attività di campionamento mirava alla ricerca di sostanze con caratteristiche allergeniche non dichiarate in etichetta che, in modo ignaro, possono essere assunte dal consumatore con effetti nocivi per la salute. I solfiti appartengono alla categoria degli additivi il cui utilizzo nelle carni macinate, preparate ed insaccate fresche è vietato. Il Direttore del Servizio Igiene degli Alimenti dell’Asp di Ragusa, dott. Salvatore Baglieri, consiglia di richiedere la carne tritata, macinata a vista al momento dell’acquisto.

Pozzallo, emergenza sbarchi Da ieri arrivati 800 migranti

Soccorsi ieri a sud di Lampedusa dalle navi della Marina italiana dirette oggi nel porto siciliano. Già sbarcati in oltre 600. La polizia è a caccia degli scafisti. Al porto personale della protezione civile sta accogliendo e smistando nordafricani e siriani. Strutture d’accoglienza nella provincia di Ragusa 155936801-fd3f9321-337b-4341-abf7-1ce1324808a9di nuovo in emergenza.Entro la serata se ne aspettano oltre 800 ma gli sbarchi sono iniziati già dalla prima mattina. Pozzallo e le sue strutture d’accoglienza di nuovo in emergenza per la massiccia ondata di profughi in arrivo sul territorio dell’isola. Circa 450 migranti, fra uomini donne e numerosi bambini, sono sbarcati in mattinata, e altri 170, fra uomini e donne, prevalentemente di nazionalità siriana, sono giunti nel pomeriggio. Nelle prossime ore, sempre nel porto del ragusano, ne sono attesi altri 250. Nella giornata odierna si raggiungerà il numero di 818 migranti sbarcati, facendo ripiombare le strutture della provincia di Ragusa in piena emergenza.I profughi erano stati tratti in salvo su diverse carrette del mare a sud di Lampedusa. Erano stati avvistati e soccorsi dalla fregata Espero e dal pattugliatore Cassiopea della Marina Militare, coadiuvate dal mercantile Red Sea.

Arrestato Massimo Favata per rapina a un supermercato di Vittoria

Venerdì sera un malvivente travisato da passamontagna ed armato di taglierino è entrato in un supermercato di via della Resistenza, si è diretto verso la cassiera e minacciandola si è fatto consegnare il denaro, circa 1800 euro, fuggendo poi a piedi in direzione di via Roma. Il malvivente è apparso ai testimoni claudicante e la Polizia, supportata dalle descrizioni somatiche del soggetto, ha sospettato di un noto pregiudicato, agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di via Roma, sita a poche centinaia di metri dal supermercato. Massimo Favata, vittoriese di 39 anni, è stato trovato in casa, in pigiama. I poliziotti hanno ricercato testimonianze e registrazioni degli impianti di videosorveglianza, pubblici e privati e sono riusciti a ricostruire le modalità complessive dell’azione delittuosa oltre ad identificare il soggetto che è stato riconosciuto dagli indumenti indossati e descritti dalle vittime, dalle sue caratteristiche somatiche e dalla sua andatura zoppicante. Nei minuti precedenti la rapina aveva anche effettuato sopralluoghi utilizzando una bicicletta che teneva nel sottoscala della sua abitazione. Un’ora prima della rapina, il malvivente aveva mandato presso un negozio sito nella stessa via Roma la propria figlia minorenne a comprare un taglierino con il manico arancione di cui si sarebbe servito subito dopo per minacciare la cassiera del supermercato.  FAVATA Massimo 1

3 DENUNCE E 3 SEGNALAZIONI A VITTORIA NEL VENERDI’ SANTO

OLYMPUS DIGITAL CAMERA10 pattuglie ed oltre 20 uomini dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno effettuato numerosi posti di controllo nelle varie zone delle città con contestuali perquisizioni veicolari e domiciliari tese alla ricerca di droga, armi e refurtiva. I militari hanno deferito in stato di libertà E.S., tunisino di 33 anni, sorpreso a cedere un grammo di hashish ad un imbianchino del luogo, il quale è stato segnalato all’ufficio territoriale del governo di Ragusa. Deferiti in stato di libertà anche G.L., tunisino di 29 anni che il 31 ottobre scorso si era allontanato dal “c.i.e.” di Trapani, trattenendosi illegalmente sul territorio nazionale e P.G., vittoriese di 58 anni, bracciante agricolo, sorpreso alla guida di un furgone sprovvisto della copertura assicurativa e privo della patente perchè revocata il 07 settembre 2010. Sono stati inoltre effettuate 15 perquisizioni personali e veicolari, a seguito delle quali i militari hanno segnalato alla Prefettura di Ragusa per detenzione per uso personale di droga un comisano di 17 anni trovato in possesso di circa 2,2 grammi di marijuana, un vittoriese di 19 anni e un comisano di 18 anni trovati in possesso  di 0,5 grammi di marijuana e di 0,4 grammi di hashish e di un bilancino di precisione. La sostanza stupefacente rinvenuta è stata posta sotto sequestro ed inviata al laboratorio di sanità pubblica dell’Asp 7 di Ragusa per gli esami chimici analitici.

Arrestato rapinatore seriale catanese – Aveva accumulato 35.000 euro con tre rapine in banca

GRASSO Filippo - CT 28.05.1973 nuovaLa Polizia ha arrestato Filippo Grasso di 41 anni per le rapine commesse, tutte utilizzando un taglierino per minacciare dipendenti e clienti, delle filiali della Banca Popolare di Modica Alta (il 12 settembre scorso), di Palazzolo Acreide (l’11 febbraio) e di Pedalino (il 20 febbraio). Grasso agiva sempre in pochi minuti: fatto ingresso in banca, si avvicinava alle casse, estraeva il taglierino, incitava i dipendenti a mettere tutto il denaro in cassa e li minacciava qualora avessero avvisato la Polizia. Gli investigatori della Squadra Mobile ragusana dalle analisi dei fotogrammi inseriti nel sistema della banca dati dei detenuti riuscivano a scorgere una somiglianza con un soggetto arrestato in passato a Catania. Venerdì il rapinatore è stato catturato nei pressi dell’abitazione di Catania della madre. L’uomo ha prima tentato di fuggire ma è stato bloccato.

Rientra da Londra per Pasqua, arrestato ragusano

SPADOLA_GiuseppeI Carabinieri di Ragusa Ibla hanno arrestato  il pizzaiolo Giuseppe Spadola, 45 anni, poiché destinatario di un ordine di carcerazione per ricettazione. L’arrestato, che da tempo era emigrato in Gran Bretagna, ove aveva trovato lavoro a Londra, era stato condannato, in seguito a una denuncia del settembre 2001,  alla pena di otto mesi di reclusione e duecento euro di multa. Circa un mese or sono, i carabinieri di Ibla lo avevano cercato inutilmente per arrestarlo. Giuseppe Spadola venerdì sera era giunto all’aeroporto di Comiso direttamente dalla capitale britannica e sabato mattina, mentre stava entrando in una ricevitoria di via 25 aprile per giocare una schedina, è stato incrociato da un Brigadiere della Stazione Carabinieri di Ibla che lo ha riconosciuto e fermato. Il pizzaiolo è stato quindi accompagnato al Carcere di Contrada Pendente.

Battuta nelle campagne ragusane contro i furti di rame, ladri in fuga

CC-imm (1)I Carabinieri di Ragusa hanno svolto nel corso della scorsa notte un servizio per il controllo del territorio nelle campagne di Ragusa  e Marina di Ragusa, zona maggiormente colpita nel recente passato. Ad est e a ovest dell’area d’operazioni i militari delle Compagnie Carabinieri di Vittoria e Modica hanno concorso nel servizio controllando le via d’accesso e di fuga. Verso la mezzanotte la centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri è stata avvisata di un taglio su una linea elettrica secondaria in Contrada Renna. I militari raggiunto il luogo hanno trovato solamente dei cavi attorcigliati che i ladri non avevano fatto in tempo a finire di tagliare e caricare. Questa volta, pur a mani vuote, i ladri sono riusciti a fuggire. Nelle prossime notti i servizi saranno ripetuti a “macchia di leopardo”, sempre d’intesa con l’Enel di “vedetta”.

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