22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

CATTURATI CONIUGI RUMENI

coppia rumeni
I due latitanti soggiornavano a Ragusa

Avevano commesso diverse rapine nel loro paese e poi erano fuggiti in Italia. Daniel Moldovan e Lacramioara Varga, entrambi 34enni, avevano scelto Ragusa come sede del
loro soggiorno da latitanti. Ma dopo 7 anni la latitanza si è conclusa con il carcere. Il blitz delle forze di Polizia è stato eseguito con prudenza, dato che la coppia ha due figli in tenera età: per non creare il timore
dei due bambini, i poliziotti hanno finto un normale controllo. Durante le rapine, in Romania, la donna si fingeva prostituta e poi interveniva il marito, che colpiva il cliente rendendolo inerme e derubandolo. In sede di convalida la Corte d’Appello di Catania ha
applicato la misura degli arresti domiciliari per la madre.

Arrestato incensurato vittoriese: in casa aveva un chilo di marijuana

Nuovo blitz dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria che, nel tardo pomeriggio di lunedì, hanno fatto irruzione all’interno di un’abitazione nei pressi dell’Ospedale Guzzardi. I militari hanno tratto in arresto Gabriele Mercorillo, 34enne disoccupato ed incensurato: in casa sua i carabinieri hanno trovato un chilo di marijuana già pronto per lo spaccio. Sono stati trovati anche 500 euro, somma probabilmente derivante dalla vendita dello stupefacente. La droga, se venduta, avrebbe potuto fruttare fino a 10mila euro.
MARIJUANA

CONTROLLI NEL WEEK END, SCATTANO MULTE E DENUNCE

Nello scorso fine settimana, sono stati intensificati i controlli per prevenire “le stragi del sabato sera” nel territorio provinciale, dal personale della Polizia Stradale di Ragusa e Vittoria. Due persone sono state trovate positive all’alcoltest. Nove le persone multate per eccesso di velocità, cinque le patenti ritirate. Domenica, sulla Ragusa – Marina di Ragusa, al fine di contrastare l’eccesso di velocità che costituisce la condotta di guida più pericolosa in quanto responsabile di oltre il 60% degli incidenti gravi, sono stati effettuati controlli con il Telelaser che hanno consentito di rilevare 9 infrazioni per eccesso di velocità, con ritiro di tre patenti per aver superato di oltre 40 km orari il limite di velocità previsto. Infine, sulla Ragusa Catania sono state ritirate cinque patenti per sorpassi in curva.
Polizia Stradale

La sua patente è ritirata, ma continua a guidare: denunciato

Nella notte tra lunedì e martedì, in via Fieramosca, a Ragusa, una pattuglia della Polizia ha denunciato un 29enne, vittoriese, B.R. le iniziali, per guida senza patente. Gli era stata ritirata nel giugno scorso. L’auto, inoltre, era sprovvista di assicurazione. Circa cinquemila euro l’ammontare delle sanzioni, oltre alla denuncia penale.
polizia vittoria 9

VITTORIA, SGOMINATA LA BANDA DEL TERRORE Rapinavano e picchiavano gli anziani

Legavano e imbavagliano le vittime e le picchiavano per costringerle a rivelare dove erano nascosti soldi, casseforti e oro. La Po- lizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha messo fine alla violenta attività dell’organizzazione a delinquere che dal gennaio 2013 aveva seminato il terrore tra gli anziani di Vittoria. In manette cinque persone: il promotore e organizzatore del gruppo, il vittoriese Angelo Di Gregorio, 44 anni, che eseguiva i reati (gli inquirenti contestano alla banda almeno 18 delitti) insieme ai vittoriesi Salvatore Sacco, 50enne, e Roberto Scollo, 45enne, entrambi con precedenti per furto e rapina. Nella gang anche due donne, la trentenne vittoriese Lucia Di Natale e la 42enne comisana Francesca Giordanella con precedenti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inizialmente il gruppo criminale era dedito esclusivamente a furti negli esercizi commerciali, ma dal gennaio 2013 aveva deciso di passare alle rapine in casa ai danni di anziani. Le vittime erano prescelte in base all’età e ai problemi di salute: più erano anziani e malati, meglio era. Fra l’altro i banditi eseguivano sopralluoghi nelle case che intendevano rapinare e attendevano che i vecchi fossero dentro le abitazioni, per poterli rapinare picchiandoli con efferatezzza, proprio per incutere terrore, e minacciandoli sino a fargli dire i nascondigli degli oggetti di valore e del denaro in contante. La svolta alle indagini è avvenuta grazie al ritrovamento di telecamere installate in una zona che la gang aveva preso di mira. La Procura della Repubblica ha così autorizzato le intercettazioni, eseguite nei veicoli e nei telefoni e, tassello dopo tassello, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità di ogni singolo componente della banda criminale. Cruciale era anche il ruolo delle donne che agevolavano la fuga degli altri associati dopo i delitti. La Giordanella era anche custode della refurtiva e degli abiti e attrezzature che i banditi utilizzavano durante le rapine e i furti. Tra le intercettazioni sono emersi particolari raccapriccianti delle conversazioni tenute dai banditi mentre compivano i delitti: in più di un’occasione un associato invitava il compagno a smettere di picchiare la vittima di turno, altrimenti, a furia di botte, avrebbe potuto ammazzarla. La ferocia e la sete di denaro dei banditi non si fermava dinanzi a nulla. La gang, infatti, ha colpito anche nelle case di anziani parenti e in questo caso fondamentale è stato il ruolo della Di Natale e della Giordanella. I parenti acquisiti di quest’ultima furono pedinati e, una volta usciti da casa, i banditi entrarono nell’abitazione grazie ad un paio di chiavi che le donne si erano procurate. Attraverso le perquisizioni domiciliari sono stati trovati ulteriori elementi di prova a carico degli arrestati, fra i quali binocoli, cesoie, passamontagna, tute e felpe nere con cappuccio, torce, coltelli di ogni dimensione, piedi di porco e documenti rubati. Per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa sono stati impiegati all’alba di martedì ben 40 uomini. Uno dei banditi ha tentato, inutilmente, la fuga.
arresti vittoria

Arrestato ricercato per furto

KUCMA_Przemyslaw_Slawomir_1986I Carabinieri di Ragusa hanno arrestato un giovane polacco ricercato dalla Procura della Repubblica di Ragusa che deve scontare una condanna per furto. Przemyslaw Slawomir Kucma, da anni residente a Ragusa, era stato arrestato nel marzo 2011 dai Carabinieri di Ibla poiché quella notte, insieme a un complice, stava perpetrando un furto su di un’autovettura di un commerciante ragusano parcheggiata sotto casa della vittima, in Corso Mazzini a Ibla. Dopo la condanna emessa dal Tribunale, divenuta definitiva, è scattato l’ordine di carcerazione ed i carabinieri sono riusciti a rintracciare il giovane venerdì mattina mentre portava a passeggio il cane.

Incendio casa di culto Testimoni di Geova a Modica

Vigili-del-fuoco_02Alle ore 21.10 di venerdì la squadra operativa del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Modica è intervenuta in c.da Piano Ceci per un incendio che si è sviluppato nel luogo di culto dei Testimoni di Geova. L’incendio aveva interessato alcuni divanetti sistemati in prossimità dell’altare, ed un armadio posizionato in un locale attiguo. I pompieri hanno limitato i danni, ma il calore prodotto ha danneggiato una piccola porzione del solaio.

INCIDENTE MORTALE A RAGUSA

federico nasello 27 ott 1996Tragico incidente, poco dopo le 10 di sabato, in via La Pira, a Ragusa. A perdere la vita il 17enne Federico Nasello. Il sinistro si è registrato intorno alle 10,15 nei pressi della rotatoria di viale dei Platani. Il ragazzo era alla guida di uno scooter che, per cause da accertare, è finito contro il marciapiede. L’impatto violento con un palo dell’illuminazione non ha lasciato scampo al 17enne che indossava il casco di protezione. Il ragazzo è stato trasportato all’ospedale Civile, ma i medici non hanno potuto fare nulla per strapparlo alla morte. Il magistrato di turno ha disposto la consegna della salma ai familiari per i funerali. Sul posto i vigili urbani che dovranno stabilire la dinamica del tragico sinistro.

Tentata rapina a Ispica e lesioni personali – Scatta un secondo arresto

cutrona lucianoVenerdì i Carabinieri di Ispica hanno arrestato Luciano Cutrona, 38 anni di Comiso, responsabile dei reati di tentata rapina impropria e lesioni personali in concorso. Il primo
marzo i Carabinieri avevano ricevuto una richiesta di soccorso da parte di un cittadino che, mentre lavorava la terra nel proprio orto, si accorgeva della presenza di due sconosciuti nella sua casa sita in contrada Marza. A seguito dell’intervento della pattuglia dei Carabinieri i due si erano messi in fuga: uno era stato preso mentre un secondo era riuscito a dileguarsi per le campagne limitrofe. In quell’occasione era stato arrestato Paolo Cancellieri, comisano di 54 anni, trovato in possesso del portafogli del padrone di casa, contenente circa 100 euro. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che il complice del Cancellieri fosse Luciano Cutrona.

Vittoria, marijuana al posto dello zucchero

DROGA SEQUESTRATASabato, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri hanno arrestato il camionista Pietro Di Pietro, vittoriese di 48 anni, il quale, a seguito di una perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di circa sei etti di sostanza stupefacente custodita parte in una zuccheriera in ceramica, posta sul top della cucina e parte celata sotto un lavabo, nascosta dietro alcuni flaconi di detersivo. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga sequestrata avrebbe potuto fruttare oltre 5.000 euro.

ARRESTATO A MARINA DI ACATE

dominte mariusVenerdì sera i Carabinieri soffermavano l’attenzione su un gruppetto di cittadini rumeni che si aggiravano nella zona di “Case Serre”: da un controllo è emerso che uno di loro, Marius Dominte di 28 anni, era destinatario di un provvedimento di “Mandato d’Arresto Europeo” emesso dall’Autorità Giudiziaria rumena, per il reato di furto aggravato commesso in Romania e per il quale dovrà scontare una pena residua di 5 anni e 2 mesi di reclusione. I Carabinieri non escludono che Dominte possa essersi reso responsabile di reati contro il patrimonio nelle aree rurali dell’acatese, fortemente colpite da scorribande per tutto l’inverno.

MODICA, ARRESTATO SCAPPA DA RICOVERO PER ANZIANI

La Polizia di Modica ha denunciato in stato di libertà per il reato di evasione l’ottantenne modicano B.V che lo scorso mese di febbraio era stato tratto in arresto proprio dalla Polizia di Modica mentre era intento a compiere atti sessuali con un minore rumeno. L’uomo si trovava in una struttura di residenza per anziani da cui giovedì mattina si era allontanato arbitrariamente. Era stato autorizzato a recarsi con mezzi propri e senza scorta al Tribunale di Ragusa per essere interrogato dal giudice, e lo aveva fatto accompagnato dal suo avvocato che, al termine dell’udienza, lo aveva riaccompagnato presso la struttura. L’anziano, dopo essersi assicurato che l’avvocato era già andato via, è uscito nuovamente fuori, si è diretto verso la strada principale chiedendo un passaggio ad un automobilista in transito. Questi, credendo benevolmente a quanto riferitogli falsamente da B.V. – ovvero di essere rimasto in panne con la propria autovettura- con gentilezza lo portava sino a casa. Subito dopo, però, si rendeva conto che si trattava proprio dell’anziano che era stato arrestato dalla Polizia di Modica, di cui avevano parlato i mass media, ed allora è andato al ricovero per avvertire i responsabili della struttura. La polizia ha poi trovato il vecchio davanti casa.
polizia vittoria 9

Arrestati tre scafisti delle imbarcazioni soccorse

La Polizia ha eseguito il fermo di Ben Ali Alì, Ben Abd Rahmen Menny, e Ben Mbarek, tutti di origini tunisine per avere tratto ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari di varie nazionalità. I tre arrestati hanno condotto dalle coste libiche a quelle italiane tre imbarcazioni cariche di migranti di diverse nazionalità e tra loro numerosissimi minori (oltre 200) molti dei quali neonati. Molti di questi migranti sono ora al riparo al porto di Pozzallo. I tre sono stati individuati dopo gli sbarchi grazie a migranti che hanno rotto il silenzio raccontando delle condizioni disumane imposte dai trafficanti per raggiungere le nostre coste. I migranti hanno detto di essere partiti 5 giorni prima a bordo di tre imbarcazioni, dove sono stati stipati. All’interno delle “carrette del mare” i disperati venivano faticosamente fatti sedere uno accanto all’altro ed in alcuni casi uno sopra all’altro, compresi i neonati, tenuti in braccio per giorni. Dopo aver soccorso ed assistito i migranti, la Polizia di Stato ha iniziato le procedure di identificazione e di intervista e qui si è capito, vista la paura dei migranti, che gli scafisti erano fra gli sbarcati. Tutti i migranti ascoltati come testimoni riferivano di aver deciso di fuggire dai loro paesi d’origine in quanto le condizioni di vita erano terribili, tra guerre civili e dittatura. Una volta deciso di scappare, la strada “obbligatoria” per questi poveretti è solo quella di andare in Libia dove le organizzazioni criminali locali si occupano di reclutare i disperati ed in cambio di circa 4 mila euro li mettono su imbarcazioni precarie per far raggiungere le acque internazionali dove poi chiedono soccorso per entrare in Italia. I testimoni dopo aver fornito un’attenta descrizione dei responsabili dell’organizzazione criminale, hanno indicato senza alcun dubbio coloro che avevano condotto l’imbarcazione. E’ chiaro che questi elementi fanno parte di una complessa associazione a delinquere gravitante in Libia ed in altri paesi africani che da anni organizzano questi viaggi. Le indagini continuano. I tre sono ora in carcere a Ragusa. Intanto a Pozzallo si attendono altre imbarcazioni con migranti.
sbarco migranti 04.07.2012

Controlli nei locali notturni di Ragusa Denunciato un avventore di un pub

La Polizia di Ragusa, insieme agli ispettori dell’Inail ha effettuato diversi controlli nei locali pubblici del capoluogo. In questa occasione in un locale di via Archimede è stata riscontrata la presenza di un lavoratore irregolare e l’assenza degli etilometri (che i titolari dei pub devono mettere a disposizione dei clienti per misurare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida). In un altro locale controllato non sono state riscontrate irregolarità. Un cliente, però, si è rifiutato di fornire le proprie generalità su richiesta dei poliziotti e di far visionare il proprio documento di identità, quando gli è stato richiesto dagli agenti. Il suo rifiuto e la resistenza opposta impedendo ai poliziotti di svolgere il proprio lavoro, gli è costato una visita in questura ed una denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria. In un altro locale del capoluogo il personale di Polizia ha costatato la presenza di addetti alla sicurezza non iscritti all’albo prefettizio. Inoltre il titolare del pub aveva organizzato una serata musicale senza licenza del Questore quale autorità di pubblica sicurezza. Le norme violate sono particolarmente gravi in quanto senza le prescritte autorizzazioni, personale non formato ed i locali non controllati possono diventare trappole per i numerosi giovani che vi si recano per trascorrere la serata.
volante+mobile

Viola avviso del questore Un arresto a Ragusa

Un ventinovenne, B.S., pregiudicato, ha violato un avviso orale del Questore di Ragusa e per questo, nel corso di un controllo da parte della polizia (nei parcheggi di un supermercato) è stato fermato e sottoposto a misure di prevenzione più restrittive. Sempre nella giornata di giovedì, un tunisino di 37 anni, S.F. è stato fermato dai poliziotti nella stazione ferroviaria di Ragusa. Il magrebino era andato in escandescenze ed era chiaramente in preda all’effetto di sostanze alcoliche. L’uomo sarà espulso dal territorio nazionale, risultando già gravato da vari provvedimenti a suo carico, fra i quali un provvedimento di espulsione.
questura di ragusa

ARRESTATA UNA BADANTE PER ABBANDONO FAMILIARE

La cittadina rumena incensurata Gheorghe Florica, 35enne, residente ad Acate è stata arrestata dai carabinieri della stazione locale perchè destinataria di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria rumena. La donna deve scontare una pena di 2 anni di reclusione per il reato di abbandono familiare. E’ reclusa nel carcere di Catania in attesa dell’estradizione.
carabinieri005

Controlli al mercato Selvaggio

Il Comando di Polizia Municipale di Ragusa congiuntamente alla Guardia di Finanza, nell’ambito di controlli del territorio volti a contrastare l’abusivismo commerciale effettuato in forma itinerante, in via Psaumida, all’ingresso del mercato settimanale di Contrada Selvaggio, ha proceduto al sequestro amministrativo di parte della merce alimentare ad un commerciante residente a Comiso, sprovvisto di autorizzazione amministrativa. Il commerciante durante l’operazione, nonostante l’ordine di non allontanarsi dall’area impartito ripetutamente dagli agenti, si è dato alla fuga. Gli sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 600 euro, e gli è stata sequestrata della merce. Sarà denunciato all’Autorità Giudiziaria. Quanto sequestrato è stata distrutto in quanto non è stato possibile sottoporlo ad accertamento sanitario dell’Asp.
Vigili_urbani_moto

SBARCATI 1532 MIGRANTI AL PORTO DI POZZALLO

La giornata di mercoledì 19 marzo 2014 sarà ricordata come una delle più difficili per la storia dell’accoglienza di migranti da parte della provincia di Ragusa. E’ stato un giorno frenetico e convulso sin dalle prime ore della mattina. Ma dal momento in cui hanno cominciato ad approdare le navi militari con il loro carico umano, l’area portuale sembrava un campo profughi in una zona di guerra. L’arrivo record di uomini, donne e bambini, molti dei quali siriani scampati alla guerra, ha messo a dura prova i protagonisti istituzionali, delle forze dell’ordine, degli enti sanitari, delle organizzazioni no profit e delle associazioni di volontariato. Sino all’alba sono proseguite le operazioni di smistamento e distribuzione dei migranti. In quattrocento sono stati sistemati a Pozzallo tra il Centro di primo soccorso, la palestra comunale e la tendopoli allestita nella banchina portuale. Adesso, dunque, la città è stracolma e non può più accogliere altri ospiti sino a quando, quelli che attualmente sono presenti, non verranno destinati verso altre mete. Alcuni migranti sono stati dirottati a Comiso. C’erano quattordici autobus operativi, pronti a trasportare i cittadini stranieri nei luoghi deputati ad accoglierli. Alcuni bus, per ore, hanno funzionato, anche, come luogo provvisorio di accoglienza. Nel frattempo la tendopoli ha svolto la funzione di locale destinato ai controlli sanitari. Mentre si svolgevano le operazioni di controllo e smistamento, circa 130 migranti sono fuggiti, e alcuni sono stari ripresi dalle forze dell’ordine. Per due di loro è scattato il fermo, in quanto gli inquirenti li ritengono possibili scafisti. Ben quattro donne sono state ricoverate in ospedale per ipotermia. Sei soggetti sono stati destinati all’ospedale Maggiore ed uno al Guzzardi di Vittoria.
Foto sbarco del 15.08.2013

CONTINUA L’ONDATA DI SBARCHI AL PORTO DI POZZALLO IN ARRIVO ALTRI 250 MIGRANTI

Approdano alle 19 di giovedì, al porto di Pozzallo, altri 250 migranti intercettati a nord di Lampedusa a bordo di un peschereccio in legno, ormai in avaria. I profughi sono stati trasbordati in un rimorchiatore della Marina. Si sommano agli altri 1532 migranti sbarcati nella giornata di mercoledì al porto ibleo.
SBARCO 2

Vittoria, arrestato Orazio Sciortino

Il pregiudicato vittoriese di 34 anni che aveva tentato di estorcere denaro, sotto minaccia e ingiuria, a 14 sacerdoti delle parrocchie ipparine, è di nuovo ai domiciliari. Orazio Sciortino deve ora rispondere del reato di evasione. I carabinieri lo hanno sorpreso fuori casa pur essendo sottoposto agli arresti domiciliari.
SCIORTINO o

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