22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

MISURE RESTRITTIVE PER IL PEDOFILO DI MODICA E IL PADRE DEI DUE MINORI AVVIATI ALLA PROSTITUZIONE

La Procura della Repubblica di Catania, su richiesta del gip del tribunale etneo e a conclusione delle indagini svolte dal Commissariato Polizia di Stato di Modica, ha emesso due misure cautelari nei confronti di B.V., il docente in pensione 80enne di Modica, arrestato in flagranza di reato il 18 febbraio mentre compiva atti sessuali con un minorenne, e nei confronti del padre del minore, il rumeno L.P. Al primo viene contestato di avere, più volte e in tempi diversi, sin dal 2012, compiuto atti sessuali con i figli minorenni di L.P. monetizzando tali prestazioni con denaro e beni materiali in favore dei minori e del loro padre. Al secondo viene contestato il favoreggiamento, dal 2012 ad oggi, della prostituzione dei propri figli, avendo egli consentito che gli stessi avessero rapporti sessuali con l’anziano in cambio di denaro e beni materiali. Al cittadino rumeno viene, inoltre, contestato il reato di tentata estorsione dal momento che, avvalendosi dei suoi figli minori, ha minacciato il pensionato prospettandogli la concreta possibilità di essere denunciato all’autorità giudiziaria per i rapporti sessuali illeciti consumati con i minorenni, costringendo il pensionato a fornire soldi e beni materiali fra cui un’autovettura.
tribunale di catania definitivo

Ragusa, multati per 450 euro quattro pregiudicati vittoriesi

Viaggiavano su un’auto sprovvista di carta di circolazione e di assicurazione. Per questa ragione gli agenti di una pattuglia della sezione Volanti della Questura di Ragusa, nel corso di un controllo notturno hanno sequestrato il veicolo a bordo del quale c’erano quattro uomini. I soggetti erano tutti pregiudicati e alcuni di loro hanno anche violato ordinanze e avvisi orali del Questore.
polizia vittoria 9

ARRESTO PER ABBANDONO FAMILIARE A MARINA DI ACATE

I Carabinieri della Stazione di Acate, nel corso di uno servizio di controllo del territorio hanno arrestato il cittadino rumeno Irimia Costantin Nicolae, destinatario di un mandato di arresto europeo per abbandono familiare. L’uomo si trova in carcere in attesa di estradizione.
nico

Ai domiciliari Giampiero Modica

E’ diventata definitiva la pena di sei mesi di arresto ai domiciliari per il modicano Giampiero Modica, pregiudicato con una sfilza di precedenti penali per estorsione, droga, oltraggio e violenza a pubblico ufficiale. Il reato di violazione della sorveglianza speciale, risale ad anni fa. Modica espierà la pena in una casa famiglia.
modica

CONTROLLI CONTRO L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

dridi bacemI militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina e di quella di Marina di Ragusa hanno condotto un’operazione di contrasto all’immigrazione clandestina presso le aree rurali ad alta concentrazione di serre, ove si concentrano molti stranieri impiegati nel lavoro agricolo. Sono stati ispezionati diversi casolari di campagna nella fascia costiera compresa tra l’Irminio e Bosco Braccetto, tra i comuni di Ragusa e Santa Croce. Sono stati controllati i documenti di decine di persone. Tre di essi M.R. 58enne algerino, H.R. 38enne tunisino e A.S. 18enne anch’egli tunisino, che non avevano alcun documento al seguito: l’omessa tempestiva presentazione di un documento d’identità e del titolo di soggiorno costituisce reato e quindi sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica iblea. O.G. 36enne libico sedicente è stato sottoposto a fermo d’identificazione assieme al ghanese trentenne E.A., entrambi privi di alcun documento d’identità. Il primo è risultato gravato da un ordine di espulsione dell’agosto 2010. Il secondo, di un ordine di espulsione del gennaio scorso e inoltre, si è reso responsabile di un tentativo di rapina in abitazione la scorsa estate a Marina di Ragusa. L’uomo non ha rispettato un nuovo ordine di espulsione: mercoledì è stato accompagnato al Cie di Trapani. Un altro cittadino straniero Dridi Bacem, alias Mohamed Alì Woieur, algerino trentenne, è stato arrestato poiché i militari di Santa Croce, fermatolo per identificazione hanno scoperto che aveva dichiarato almeno altre cinque identità. Inoltre, a suo carico c’è una condanna a cinque mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti aggravato e continuato in concorso, residuo di pena inflitta dal Tribunale di Catania.

VITTORIA, CARCERE PER DUE ESTORSORI

battaglia francesco Vittoria 26.12.85 con logoGALOFARO Emanuele Ragusa 13.08.1980 con logoE’ definitiva la condanna della terza sezione penale della Corte d’Appello di Catania che ha condannato Francesco Battaglia, 28 anni ed Emanuele Galofaro, 33 anni, rispettivamente a 5 anni di reclusione e alla multa di 1500 euro e a 5 anni e 4 mesi di reclusione e alla multa di 1660 euro. I due vittoriesi erano stati arrestati il 6 dicembre del 2011 per i reati di estorsione e tentata estorsione ai danni di imprenditori locali. Battaglia e Galofaro erano rimasti in carcere sino all’ottobre del 2013 quando, con provvedimento della Corte di Appello di Catania erano stati ammessi agli arresti domiciliari presso le loro rispettive abitazioni. Il 16 gennaio la pena è diventata definitiva: i due vittoriesi sono stati arrestati e portati nel carcere di Ragusa all’alba di giovedì. I reati sono stati compiuti nell’estate del 2011.

Scoglitti, sorpreso con i magneti sul contatore

I Carabinieri delle Stazione di Scoglitti hanno deferito in stato di libertà un agricoltore 46enne di Scoglitti che nella sua abitazione, nel contatore Enel aveva piazzato 2 calamite di colore argento, sequestrate. L’uomo ha ammesso di aver apposto i magneti per ridurre i consumi di energia elettrica, troppo esosi nell’ultimo periodo. Dovrà rispondere del reato di furto di energia elettrica.
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RUMENO RECIDIVO: GUIDA SENZA PATENTE, SEQUESTRATO IL CICLOMOTORE

Vicino via Pisacane, a Ragusa, una pattuglia della Sezione Volanti voleva controllare due uomini a bordo di un ciclomotore. I due, di nazionalità rumena, hanno però tentato la fuga e sono stati bloccati. Dagli accertamenti in Banca Dati, il conducente, M.C., nato nel 1980, aveva precedenti di polizia per reati contro la persona. Fra l’altro non aveva mai conseguito la patente di guida e quindi è stato denunciato in stato di libertà; per il mezzo, senza assicurazione, è scattato il sequestro amministrativo. 500 euro l’ammontare complessivo delle sanzioni elevate.
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BLITZ FRA LE SERRE: 4 DENUNCE PER RICETTAZIONE

I militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno condotto un’operazione di contrasto ai reati contro il patrimonio, furti e ricettazione, e hanno denunciato quattro persone, tutte straniere. L’attività, che ha interessato diversi casolari nella zona di Punta Braccetto, Canalotti, Menta, Randello e Bosco Braccetto, a cavallo tra i Comuni di Santa Croce e Ragusa, labirinto di serre e casolari dove vivono stranieri spesso non in regola con il permesso di soggiorno, è scaturita dalla denuncia del rumeno 24enne I.B. trovato alla guida di uno scooter rubato la scorsa estate a Marina di Ragusa. Di qui, all’alba di martedì i militari sono intervenuti in tre casolari seminascosti dalle serre e abitati da famiglie impiegate nell’agricoltura. Nelle case di tre albanesi e di un cittadino rumeno sono state trovate parecchie refurtive.
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Truffa ad un anziano di Comiso: denunciato pregiudicato

Il pregiudicato 59enne B.G. è il protagonista dell’ennesima truffa ai danni di un anziano di Comiso. Il truffatore ha fatto firmare al vecchietto una delega per prelevare la pensione al posto suo. E non solo. Secondo quanto dichiarato dall’anziano ai poliziotti del Commissariato locale negli ultimi due anni, il pregiudicato è riuscito a sottrarre circa trentamila euro all’anziano approfittando della sua fragile personalità, del suo analfabetismo e della sua incapacità di capire il valore del denaro. B.G., fra l’altro, non è nuovo a questo tipo di reati avendo precedenti specifici. Fra l’altro, a volte, il pregiudicato agisce in coppia col fratello gemello, B.C. anche lui col pallino delle truffe nei confronti di anziani soli. I due fratelli sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di truffa continuata.
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Marina di Acate, sequestrati 7,5 kg di sigarette di contrabbando

La Guardia di Finanza di Vittoria ha denunciato il quarantenne tunisino, A.N. per contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Le fiamme gialle hanno trovato nella cucina della casa del magrebino, occultate tra gli alimenti e gli utensili, 20 stecche di sigarette prive del contrassegno dei Monopoli di Stato. Altre dieci stecche di “bionde” sono state rinvenute in una serra vicina alla casa.
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Ispica, un incendio distrugge un capannone agricolo

Una struttura di circa 1300 metri quadrati situata in contrada Bufali-Marza è stata devastata dalle fiamme. Nonostante l’intervento di tre mezzi dei Vigili del fuoco del distaccamento di Modica e del comando provinciale di Ragusa durato tutta la notte sino a mercoledì mattina, il rogo ha completamente distrutto il capannone. Sulle cause dell’incendio stanno indagando i carabinieri.
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MOLESTIE TELEFONICHE E MINACCE AD UNA VITTORIESE: DENUNCIATE 5 PERSONE

La insultavano al telefono, notte e giorno. Molestie che, nel corso dei mesi, si sono trasformate in minacce. Alla fine, la vittima, una giovane donna vittoriese ha denunciato i suoi persecutori alla Polizia di Stato. Gli inquirenti hanno avviato le indagini e tramite i tabulati telefonici sono risaliti agli autori, due ragazze, la ventiduenne S.P. e la ventiquattrenne M.P. e due ragazzi, il ventitrenne J.C.C. e il ventenne F.C. I quattro devono rispondere del reato di molestie e minacce. La quinta persona individuata, B. G., di 66 anni, ex impiegata comunale, è stata denunciata solo per molestia. La 66eienne ha dichiarato alla Polizia di non essere stata lei ad effettuare le chiamate telefoniche minacciose, ma non ha indicato agli inquirenti il soggetto cui ha dato il telefono nelle ore notturne.
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RISSA PER UNA DONNA, FINISCE IN UN INCIDENTE

La notte brava di un gruppo di giovani, trascorsa in un locale alla periferia di Scoglitti, si è conclusa con un incidente stradale. Due vittoriesi S.A., 18enne e I.N., 27enne sono stati denunciati per i reati di minaccia aggravata dall’aver minacciato le vittime in gruppo e con l’uso delle armi. Tutto è iniziato con dei commenti espressi dai vittoriesi nei confronti di una donna rumena che si trovava all’interno dello stesso locale in compagnia di alcuni connazionali. Qualcuno dei giovani locali ha alzato il gomito e, oltre ai commenti, ha iniziato ad importunare la ragazza che è stata difesa dai suoi connazionali. A un certo punto, i vittoriesi, in numero maggiore, hanno circondato i rumeni e li hanno invitati a lasciare il locale. I rumeni sono andati via a bordo di due veicoli. Così è scattato un inseguimento da parte dei vittoriesi che è terminato con il tamponamento dei due veicoli guidati dai rumeni. Uno dei due vittoriesi, poi denunciati dalla Polizia, ha sparato sul parabrezza dell’auto che era finita fuori strada. C’è stato un fuggi fuggi generale e a questo punto è intervenuta la Polizia che ha interrogato le vittime, cioè i rumeni. Attraverso le loro testimonianze si è riusciti a risalire agli aggressori. I poliziotti hanno accertato che la pistola utilizzata sul parabrezza era a salve.
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Controllo del territorio I carabinieri denunciano sei persone

I militari della compagnia Carabinieri di Ragusa nel corso dell’ultimo fine settimana hanno denunciato a piede libero sei persone e segnalata una settima al Prefetto. Domenica mattina un residente di San Giacomo, V.C. di 38 anni, è stato denunciato per furto poiché s’era impossessato della mountain bike di un compaesano. A Punta Braccetto, i carabinieri hanno inseguito e bloccato un rumeno che era alla guida di un motociclo Yamaha che era stato rubato a Marina di Ragusa lo scorso agosto. I.B. le iniziali del 24enne bracciante agricolo, che è stato denunciato per ricettazione in concorso. Il mezzo è stato direttamente restituito al proprietario, un 36enne ragusano. A Punta Secca, i militari hanno fermato un’Alfa Romeo con tre tipi sospetti a bordo, che sono stati perquisiti. Uno dei passeggeri è stato trovato in possesso di un coltello a scatto, uno spray urticante anti aggressione, di modello non conforme a quelli autorizzati in commercio e di una ingente somma di denaro pari a 7.250 euro in contanti tutti in banconote da 10, 20 e 50 euro. Tutto quanto ritrovato è stato sottoposto a sequestro e F.S., 25enne domiciliato a Santa Croce è stato denunciato per porto abusivo di armi e porto abusivo aggravato di armi. A.A. 19enne del capoluogo e G.V. 27enne monterossano sono stati denunciati per guida senza patente, peraltro mai conseguita. A Santa Croce, sabato sera, è stata fermata un’auto con tre modicani a bordo, tutti vecchie conoscenze dell’Arma. Uno dei tre, sorvegliato speciale, aveva il divieto d’uscire a quell’ora ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica. Tutti e tre sono stati proposti per un foglio di via da Santa Croce. Domenica mattina i militari di Santa Croce hanno rinvenuto in un canneto un motorino abbandonato, rubato il giorno prima a Marina di Ragusa.
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Sfonda la porta di una casa disabitata, fermato dai Carabinieri li aggredisce e minaccia di morte; arrestato a Modica

La scorsa notte i Carabinieri hanno arrestato Helel Samer, tunisino di 34 anni, resosi responsabile dei reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Domenica sera i militari intervenivano in via Sbalzo poiché era stato segnalato un uomo che, dopo aver sfondato la porta di un’abitazione disabitata, vi accedeva. Giunti sul luogo, i Carabinieri individuavano uno straniero all’interno dell’abitazione e, poiché era privo di documenti, procedevano ad accompagnarlo in caserma per la sua identificazione. Nell’attesa di completare le attività di identificazione, l’extracomunitario, in evidente stato di ubriachezza, andava in escandescenza colpendo con calci e pugni i muri e gli arredi della caserma. Immediatamente, nel tentativo di calmarlo, intervenivano i militari ma l’uomo continuava a dimenarsi e a minacciare di morte i carabinieri. Si è scagliato contro uno dei militari provocandogli una brutta ferita alla mano. Non con poche difficoltà e resistenze, il tunisino veniva finalmente portato alla calma e pertanto dichiarato in stato di arresto con l’accusa di violenza, minaccia e resistenze a pubblico ufficiale e lesioni personali.
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Operaio della discarica di Ragusa per protesta sale su un traliccio di dieci metri

Alle ore 9.56 di lunedì 10 marzo i vigili del fuoco sono intervenuti presso la discarica di Ragusa a soccorrere un operaio che, per protestare contro un presunto licenziamento, era salito su un traliccio dell’illuminazione alto 10 metri, chiedendo di parlare con il Sindaco di Ragusa. Personale dei Vigili del fuoco ha posizionato l’autoscala, mentre ha richiesto l’intervento del telo gonfiabile dal Comando di Siracusa. Dopo qualche ora è giunto sul posto un assessore in rappresentanza del Sindaco e l’operaio ha quindi deciso di scendere. L’uomo era indolenzito ed infreddolito ed è stato portato giù dai vigili con l’autoscala.
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Evade dagli arresti domiciliari Arrestato a Pozzallo

Nella serata di sabato 8 marzo i Carabinieri di Pozzallo hanno proceduto all’arresto di Corrado Raffaello Rubino, 34 anni, pregiudicato, responsabile del reato di evasione. Nel corso di un servizio di pattuglia, i militari hanno notato il Rubino che passeggiava per le vie del centro del paese. Poco dopo, il Rubino entrava in un esercizio commerciale disperdendosi tra la folla di persone presenti e, pertanto, i Carabinieri decidevano di recarsi presso l’abitazione dello stesso in attesa del suo rientro. Dopo alcuni minuti, Rubino è arrivato a casa ed è stato fermato e dichiarato in arresto con l’accusa di evasione poiché, lo stesso, già sottoposto agli arresti domiciliari, non era autorizzato ad allontanarsi dall’appartamento. E’ di nuovo ai domiciliari.
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Ragusa, denunciati padre e figlio Avevano aggredito un ragusano dopo un diverbio per un parcheggio

La Polizia di Stato Squadra Mobile di Ragusa ha deferito all’autorità giudiziaria C.V. di 54 anni e il figlio, C.D. di 28 anni per aver aggredito un cittadino ragusano a seguito di una lite sorta sulla strada. L’episodio è accaduto pochi giorni fa nel capoluogo. Un uomo di mezza età, in compagnia di un suo giovane dipendente, transita in via Di Vittorio dove decide di parcheggiare in un posto che si era reso libero. L’automobilista viene apostrofato da due energumeni che gli intimano di allontanarsi dichiarando che in quel posto la sua auto avrebbe dato fastidio. L’uomo replica facendo presente che si trattava di una breve sosta. Padre e figlio, per tutta risposta, lo fanno uscire con la forza dalla macchina, e il poveretto viene picchiato dai due (uno lo teneva fermo e l’altro lo colpiva). Durante il pestaggio gli aggressori hanno anche spezzato un dito alla vittima. Al termine del pestaggio il ferito si è recato in Questura dove ha presentato denuncia nei confronti dei due aggressori. La Polizia tornando sulla scena del crimine ha raccolto le testimonianze di altri presenti al momento del diverbio ed è riuscita ad individuare i due aggressori, che hanno ammesso la loro responsabilità dichiarando che si era trattato di un “banale” litigio.
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SMONTATE LE TELECAMERE DEI CARABINIERI – Giardiniere e imprenditore denunciati per furto in concorso

imprenditoreI militari delle compagnie Guardia di Finanza e Carabinieri di Ragusa, nel prosieguo delle indagini riguardanti il riciclaggio di denaro sporco a Ragusa, hanno denunciato anche per furto l’imprenditore già indagato e il suo giardiniere di fiducia. Nel febbraio 2012 gli investigatori, sulle tracce di A. L. sessanduenne imprenditore siracusano di origine e ragusano d’adozione, erano arrivati “sotto casa” dell’indagato presso l’antica villa in contrada Varino, già nota per le vicende del giugno 1996 quando la Finanza indagava sulle truffe alla CEE. I militari avevano piazzato due videocamere occultate fuori dalla casa dell’indagato, ma dopo pochi giorni un uomo portando una scala in spalla, aveva divelto entrambe le telecamere facendole sparire. Anche se l’uomo era
stato immortalato da una delle due telecamere, non era stato identificato perché aveva il volto nascosto dietro la scala che portava a spalla. Nel corso della perquisizione dello scorso mercoledì, però, carabinieri e finanzieri hanno pertanto potuto identificare proprio la persona che aveva smontato le telecamere: il giardiniere, J.S., 30enne indiano, il quale, messo davanti all’evidenza non ha potuto negare alcunché. Nel corso di ulteriore perquisizione i militari hanno rinvenuto e sequestrato le due telecamere dov’erano state nascoste dall’uomo.

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