Due dei cinque ladri che gli agenti del commissariato di Comiso hanno ammanettato sabato notte erano venuti appositamente dalla Romania per “lavorare” nelle bande specializzate in furti di rame. Una triste fama, quella dell’ex Base Nato, di essere un posto facilmente depredabile, che si è diffusa oltre confine. Ne hanno avuto prova i poliziotti che hanno colto in flagranza di reato i cittadini rumeni George Alexandru Tudoran, 24 anni, Stefan Apostol, 34 anni, Sorin Ionescu, 32 anni, Florin Ionescu, 27 anni e Nicolaie Manolahe, 34 anni. La banda aveva creato un foro nella recinzione metallica per entrare all’interno dell’ex sito militare e aveva rubato un quantitativo di tubi in rame del peso complessivo di 90 chilogrammi, già tagliati in pezzi da 1 e 1,5 metri, oltre a cinque sacchi di iuta con all’interno manufatti in bronzo per un peso complessivo di 110 chilogrammi. Dopo il furto avevano tranquillamente mangiato e bevuto birra in una delle casette situate nella zona adibita a camerata e, addirittura, avevano dormito nei letti, probabilmente alternandosi nell’esecuzione del reato, tant’è che la Polizia dopo averli arrestati ha trovato una casetta in disordine, con i resti del cibo e delle birre ancora sul posto. Il rame viene pagato a 7-8 euro al chilo. I rumeni, soprattutto, sono diventati specialisti in questo tipo di furto.
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GIOVANNI ARANGIO MAZZA AGLI ARRESTI DOMICILIARI
Un nuovo provvedimento restrittivo è stato eseguito dalla Polizia del Commissariato di Comiso e dalla Squadra Mobile di Ragusa nei confronti del 59enne Giovanni Arangio Mazza. L’uomo è stato condannato a 15 anni di reclusione con sentenza definitiva per l’omicidio (omicidio premeditato in concorso) del cognato Giovanni Incardona, avvenuto il 21 settembre del 1992. Nel mese di dicembre si era reso irreperibile alla cattura, ma il 7 gennaio si era costituito presso il carcere di Ragusa ed era stato poi scarcerato il 20 dello stesso mese. Adesso la Procura presso la Corte di Appello di Catania ha emesso l’ordinanza per espiare un anno agli arresti domiciliari. Poi sarà trasferito in un carcere per l’espiazione della pena residua.
Furto di cavi elettrici a Scoglitti
Nella notte tra giovedì e venerdì è stato compiuto un furto di cavi elettrici nella zona di Baia Dorica. I malviventi hanno rubato un’ingente quantità di cavi, lasciando al buio diverse case, alcune delle quali abitate anche d’inverno.
Riciclaggio di danaro a Ragusa? – Perquisita villa e esercizi commerciali
Guardia di Finanza e Carabinieri stanno svolgendo indagini di polizia giudiziaria sul conto dell’imprenditore ragusano sessantenne, a cui erano stati sequestrati oltre 800 mila euro in contanti, e del figlio venticinquenne. Le indagini erano iniziate nel 2011 ma, sebbene fossero molto forti i sospetti di un’attività di riciclaggio di denaro di provenienza presumibilmente delittuosa, i militari delle due forze di polizia non erano ancora riusciti a trovare degli indizi tali da poter scavare in profondità con gli strumenti giusti, fino a quando la scorsa estate, presso un noto istituto di credito ragusano, era stata scoperta la cassetta di sicurezza con i contanti. Mercoledì scorso è scattato un massiccio blitz, durato oltre nove ore, attuato con l’ausilio di unità cinofile. Sono stati interessati dall’attività di ricerca l’esercizio commerciale dove l’imprenditore quasi quotidianamente si ferma a pranzare, la villa in campagna di proprietà della società immobiliare amministrata dall’indagato, sita in una contrada della periferia ragusana, e il bar gestito dal figlio. Finanzieri e carabinieri hanno setacciato l’enorme villa e il vasto giardino. Alla fine dell’operazione cinque personal computers e alcuni documenti, compresi degli assegni, sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine.
Marina di Modica: tenta il furto, scoperto dalla proprietaria la aggredisce
I Carabinieri sono intervenuti in soccorso di una donna che richiedeva aiuto poiché aveva sorpreso, all’interno del cortile della propria abitazione, un uomo che, probabilmente, voleva accedere alla casa per compiere un furto. Infatti, poco prima, l’uomo, Stefano Arrabito, sciclitano classe ’62, già noto alle forze dell’ordine, aveva forzato, con la propria autovettura, il cancello dell’abitazione della donna e, una volta all’interno del cortile, nel tentativo di accedere alla casa e compiere un furto, veniva sorpreso dalla proprietaria. Vistosi scoperto, l’uomo notava la donna che stava chiamando i soccorsi e quindi sceglieva di colpirla con un pugno in faccia rubandole poi il telefono cellulare e dileguandosi immediatamente per le vie limitrofe all’abitazione. La pattuglia dei Carabinieri ha trovato e bloccato l’uomo che è stato riconosciuto dalla vittima. Sottoposto a perquisizione personale e veicolare, l’Arrabito veniva trovato in possesso di arnesi atti allo scasso e guanti, nascosti all’interno della propria autovettura nonché di un coltello con una lama di circa 12 centimetri. E’ stato arrestato; ora è ai domiciliari. La donna ha riportato una lesione allo zigomo giudicata guaribile in 8 giorni.
SCOSSA DI TERREMOTO FRA ISPICA E ROSOLINI
Una scossa di magnitudo 2.6 è stata registrata alle 3.40 della notte, tra giovedì e venerdì, dalla Rete sismica dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L’evento sismico ha avuto luogo in una zona degli Iblei, tra le province di Ragusa e Siracusa. I territori più vicini sono stati Ispica, in provincia di Ragusa, e Rosolini in provincia di Siracusa.
Vittoria, genitori disperati alla ricerca di figli spariti – I carabinieri ne rintracciano tre
Giornata difficile per due nuclei familiari di Vittoria, i cui figli nella giornata di giovedì sono spariti senza dare comunicazione ai loro genitori. Protagonista del primo episodio di allontanamento una ragazza di 38 anni con problemi psico-fisici. I carabinieri l’hanno rintracciata in un centro commerciale di Ragusa, dove la donna si era recata all’insaputa dei suoi genitori per fare delle compere. Nel secondo caso protagonisti due fratelli, una ragazza di 16 anni che ha deciso di trascorrere la notte da un’amica senza avvertire la madre, e il fratello di 14 anni che, anche lui senza informare il genitore, ha trascorso la serata e parte della notte a spasso per la villa comunale di Comiso. I due minorenni sono stati rintracciati e riaffidati alla madre.
Vittoria, arrestato Orazio Perone
La Polizia lo cercava dal 17 febbraio quando erano pervenuti al Commissariato di Vittoria due provvedimenti di esecuzione di condanne dalla Procura generale presso la Corte d’appello di Catania. Orazio Perone, vittoriese di 28 anni si è presentato spontaneamente in Commissariato, venerdì, concludendo la sua latitanza.
Operazione Camaleonte – Arrestati 2 catanesi che gestivano pizzeria d’asporto a Scoglitti
Ad individuare e a permettere l’arresto, eseguito dai carabinieri del Comando provinciale di Catania, dei catanesi Giovanni Ventaloro, 46 anni, e Graziella Fiamingo, 45 anni, gestori di una pizzeria d’asporto e gastronomia di Scoglitti sono stati i carabinieri della stazione di Scoglitti. I due sono ritenuti ai vertici di un’organizzazione finalizzata alla vendita e allo spaccio di droga. Oltre ai gestori del locale di Scoglitti sono stati arrestati altri 24 soggetti, tutti indagati dell’operazione “Camaleonte”. Il 14 gennaio scorso erano state arrestate altre 50 persone tutte impegnate nella vendita per strada e nello spaccio di cocaina e marijuana nei quartieri più degradati di Catania. Gli inquirenti hanno quantificato un ricavato dall’attività illecita di circa 10 mila – 15 mila euro al giorno.
STRADA RAGUSA – CATANIA INCIDENTE CON DUE FERITI
Alle 17 di giovedì sulla strada 514 tre veicoli sono rimasti coinvolti in un incidente. Fra questi una Ford Focus che era in sosta, una Fiat Punto che viaggiava in direzione Ragusa-Catania e una Mercedes che proveniva da Catania in direzione Ragusa. Due feriti, il ragusano R.S. di 44 anni e L.F.V., vizzinese, 49enne. Per loro prognosi di 4 e 10 giorni. L’incidente è stato rilevato dalla Polstrada.
Incidente sulla Catania-Ragusa – MUORE ELISA CATALDI
Dopo cinque giorni di agonia è spirata la 33enne ragusana, Elisa Cataldi, rimasta gravemente ferita nell’incidente accaduto domenica all’altezza di Francofonte. La donna viaggiava in
direzione di Ragusa a bordo di una Clio guidata dal marito, quando si è scontrata con
una Focus che viaggiava in direzione di Catania. Le condizioni di Elisa sono apparse subito gravi tant’è che era stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso che ha trasportato la giovane al Policlinico di Palermo dove mercoledì è deceduta. Nel sinistro sono rimasti feriti anche il marito e la madre di lui, tuttora ricoverati all’ospedale Civile di Ragusa dove sono stati sottoposti ad interventi chirurgici al femore e alle braccia. Elisa Cataldi lavorava in un negozio di abbigliamento in corso Italia, a Ragusa.
DUE CASE DI PIACERE A RAGUSA: DENUNCIATO GESTORE RUMENO – Per i clienti più fantasiosi prostitute e trans in maschera
Transessuali vestite da “cat woman” o da altri personaggi conturbanti per soddisfare le fantasie sessuali dei clienti più esigenti. Possibilità di avere rapporti multipli, con due donne o con una donna e un trans contemporaneamente. La casa di piacere più esclusiva di Ragusa si trovava in via Ibla. Da martedì pomeriggio l’attività del bordello è stata stroncata da un blitz della Polizia che, a seguito di segnalazioni di residenti, è entrata in azione. Così è stato trovato un cliente che aveva appena consumato un rapporto sessuale con un trans vestito da “donna gatto” e che alla vista dei poliziotti della sezione Volanti e della Squadra Mobile ha avuto un malore. La prostituta trans ha riferito agli inquirenti di utilizzare per i rapporti con i clienti una sfilza di vestiti su richiesta. Nella casa c’erano anche falli di gomma e diversi vibratori. I poliziotti sono risaliti al gestore della casa d’appuntamento, il ventenne rumeno N.V. che aveva avviato la proficua attività di meretricio prendendo in locazione immobili e ospitando ragazze e transessuali brasiliani al costo di 500 euro la settimana. L’uomo assisteva le prostitute per ogni tipologia di problema, le prendeva a Catania e le accompagnava nelle abitazioni del centro storico di Ragusa che gestiva. Il rumeno risulta residente ad Isernia. Ora è stato denunciato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e rischia una condanna sino a 6 anni di reclusione. La Polizia ha costatato che si occupava della gestione, oltre che della casa di appuntamento di via Ibla, di un altra casa a luci rosse, in via Garibaldi. Anche in questo secondo alloggio durante il blitz della Polizia sono state trovate delle prostitute brasiliane. Entrambi gli immobili sono stati sequestrati e gli inquirenti stanno valutando la posizione dei proprietari degli immobili in rapporto all’attività di meretricio che si conduceva nei loro alloggi dati in affitto al ventenne rumeno. In questura sono state accompagnate tre donne ed un uomo, tutti di origine brasiliane. Il transessuale è stato allontanato dalla provincia di Ragusa con divieto di ritorno, mentre le donne sono risultate tutte irregolari e per questo saranno espulse dal territorio nazionale. I clienti fermati e ascoltati dai poliziotti hanno dichiarato di avere pagato sino a 400 euro per prestazioni con due prostitute contemporaneamente. Ad oggi la Polizia di Ragusa ha individuato e poi sequestrato ben 11 immobili del centro storico di Ragusa che sono stati adibiti a case di piacere. Prevalentemente la nazionalità di origine delle prostitute è sudamericana, soprattutto brasiliana.
LA POLIZIA DENUNCIA 2 DONNE – Giravano in via Stesicoro, a Ragusa, con in borsa strumenti per lo scasso
Una ventenne croata, I.B. e una 14enne serba, G.V., lunedì pomeriggio sono state fermate e perquisite dai poliziotti della sezione Volanti di Ragusa. Le donne era state notate da alcuni residenti, che hanno chiamato il 113, mentre tentavano di forzare un portone condominiale di via Stesicoro. Gli agenti hanno perlustrato tutta la zona. Le due ragazze sono state trovate al capolinea dei bus, in via Zama. Dalla perquisizione personale è emerso che la croata teneva in borsa uno strumento utilizzato per le effrazioni, mentre nella borsa della ragazza serba c’era un cacciavite a taglio di grosse dimensioni. Da un controllo più accurato i poliziotti hanno accertato che entrambe avevano precedenti specifici per reati consumati in diverse città italiane, dove avevano fornito sempre generalità differenti. Le ragazze, di cui una in stato di gravidanza, erano partite lunedì mattina dal campo Nomadi di Catania e stavano tentando nel pomeriggio del 3 marzo di mettere a segno qualche furto. Sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Ragusa e al Tribunale per i minorenni di Catania per il reato di possesso ingiustificato di strumenti adatto allo scasso. Il Questore ha inoltre emesso un foglio di via con divieto di ritorno a Ragusa della durata di tre anni.
CONTROLLI POLIZIA SUL TERRITORIO DI COMISO
La Polizia di Stato ha eseguito 50 controlli nel corso di quest’ultimo week end. In quattro casi sono emerse delle violazioni. In particolare sono stati denunciati due fratelli tunisini residenti a Comiso. G.K. confidando nella somiglianza con il fratello che avrebbe dovuto trovarsi a casa in ottemperanza dell’obbligo degli arresti domiciliari, si è spacciato per lui. Il tentativo di salvare il fratello gli è costato una denuncia per sostituzione di persona, mentre il fratello W. G. è stato segnalato alla Procura per evasione. Due cittadini somali, U.A. e G.M., sono risultati assenti ai controlli effettuati nelle rispettive abitazioni e per questo sono stati denunciati. Infine, è stato denunciato V.L., titolare di un club privato, per aver organizzato una serata danzante senza avere ottenuto la licenza e per avere somministrato bevande senza autorizzazione comunale.
Molestava studentesse ragusane: scattano i provvedimenti
I magistrati hanno accolto la proposta dei carabinieri di applicare la misura di prevenzione dell’avviso orale nei confronti del molestatore delle studentesse. G.L., 27enne ragusano, operatore ecologico, non dovrà violare le leggi e commettere reati, specie quelli di cui si è già reso responsabile, se non vorrà peggiorare la sua posizione. Per tre anni dovrà rigare dritto e non ripetere le molestie nei confronti delle giovani studentesse. L’autunno scorso i carabinieri avevano indagato su due casi di violenza sessuale e atti osceni, entrambi rivolti a due adolescenti che frequentavano lo stesso istituto superiore. In tutte e due i casi, l’uomo pedinava le ragazze e al momento del loro arrivo a casa, quando aprivano il portone, le molestava sino a palpeggiarle. Nell’ultimo episodio era stato visto molestare una studentessa da un carabiniere in borghese.
INCENDIATA VETTURA A MODICA, ORIGINE DOLOSA
E’ stato appiccato volutamente il fuoco che ha incendiato una vecchia Fiat Punto parcheggiata in una strada del quartiere Celle a Modica. Lo hanno accertato i Vigili del fuoco che hanno domato le fiamme, lunedì sera, intorno alle 21.00. I pompieri hanno verificato che il veicolo era privo di batteria quindi era da escludersi un fenomeno di autoinnesco del rogo. Particolare ritenuto significativo dagli inquirenti il fatto che il proprietario del veicolo lo avesse parcheggiato alcune settimane fa nella zona in questione a seguito di un malfunzionamento del mezzo. L’uomo aveva quindi sollecitato un preventivo presso una vicina autofficina, ma il prezzo richiesto per aggiustare l’autovettura gli era sembrato eccessivo e così, di concerto con il meccanico, aveva deciso di parcheggiare la vettura in strada in attesa di provvedere alla sua rottamazione.
Arrestato pregiudicato di Comiso
Il 33enne vittoriese Marco Giurdanella è stato arrestato lunedì sera dai carabinieri della stazione di Comiso per aver violato l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Inoltre il pregiudicato era alla guida di una vettura, pur essendo sprovvisto di patente, dato che la stessa gli è stata revocata nel 2010.
ARRESTATO IL PREGIUDICATO RAGUSANO ALESSANDRO SCATA’. Aveva estorto soldi a un quarantenne
Lo aveva minacciato di morte se non gli avesse corrisposto immediatamente la somma di 2 mila euro. Ma sabato pomeriggio, quando Alessandro Scatà, pregiudicato 22enne ragusano, ha intascato dalla vittima delle sue richieste estorsive la prima banconota, è stato subito ammanettato in flagranza di reato dalla Polizia. Scatà aveva intimato a F.F., quarantenne ragusano, di consegnargli il denaro altrimenti il pregiudicato si sarebbe recato dapprima nella casa di una zia della vittima e, successivamente presso l’abitazione del nucleo familiare del 40enne (i genitori anziani e la figlia adolescente). Alla base delle richieste estorsive ci sarebbe stato un furto consumato ai danni della parente del quarantenne, appunto la zia, della cui ricchezza F.F. si sarebbe vantato in preda ai fumi dell’alcol, in occasione di una serata trascorsa insieme a Scatà in un locale pubblico del capoluogo. La vittima temeva che il pregiudicato avrebbe attuato la propria minaccia conoscendo, peraltro, gli indirizzi delle case dei parenti del quarantenne. Il ventiduenne è stato ristretto nel carcere di Ragusa in attesa di convalida della misura restrittiva.
L’uomo si diede fuoco per non perdere la sua abitazione SEQUESTRATA LA CASA DI GIOVANNI GUARASCIO
A seguito delle indagini della Guardia di Finanza, il Procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, ha emesso un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza sull’immobile di proprietà del defunto Giovanni Guarascio, ravvisando l’esistenza di numerose e vistosissime anomalie nella procedura svolta dal professionista delegato dal giudice per l’esecuzione dell’aggiudicazione dell’immobile. Il provvedimento è stato posto in essere a seguito delle risultanze investigative della Guardia di Finanza di Ragusa. Come si ricorderà, proprio a seguito della procedura esecutiva, il capo famiglia, lo scorso maggio, nel tentativo di opporsi all’immissione in possesso dell’aggiudicatario, nonostante i tentativi di mediazione dei rispettivi legali, colto dalla disperazione, si diede fuoco cospargendosi di liquido infiammabile. A causa delle gravi ustioni, Giovanni Garascio, dopo una settimana di ricovero in terapia intensiva, è deceduto al Cannizzaro di Catania. La Procura della Repubblica di Ragusa ha avviato un procedimento penale per indagare sui gravi fatti e sulla regolarità della procedura esecutiva che ha portato poi all’aggiudicazione all’asta dell’immobile. L’esito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, riferite al magistrato in una corposa informativa di reato a carico di 3 soggetti iscritti nel registro degli indagati per diverse ipotesi di reato, tra cui turbata libertà degli incanti, estorsione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso, ha indotto l’Autorità Giudiziaria inquirente ad emettere il provvedimento di sequestro preventivo dell’immobile ancora nella materiale disponibilità dei familiari del Guarascio. La stessa Autorità Giudiziaria ha disposto l’affidamento in custodia, con facoltà d’uso, dell’immobile a favore della moglie. Sono in corso ulteriori indagini sull’acquisizione di altri elementi di riscontro utili per definire l’intera vicenda.
“Movida sicura” a Vittoria
Nel week-end di carnevale i carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno intensificato i controlli sul territorio impegnando 15 pattuglie e 30 uomini per garantire tale servizio. Nell’ambito della verifica è stato denunciato un giovane vittoriese alla guida di una vettura per non aver mai conseguito la patente, sono state denunciate 4 persone trovate in possesso di droga, elevate 7 contravvenzioni e decurtati 15 punti da patenti.