Alcuni giorni fa, personale della Polizia di Stato è intervenuto su richiesta della vittima del tentativo di truffa, un uomo di 74 anni, presso gli uffici di un istituto di credito laddove l’anziano ha riferito di aver appreso dal direttore della banca che il suo medico di famiglia, dalla sede della filiale di Modica, aveva tentato di effettuare un’operazione finanziaria sul suo conto corrente avendo in mano una procura notarile che gli permetteva di farlo. La direzione della banca, vista la tipologia di operazione finanziaria da fare, aveva ritenuto opportuno contattare telefonicamente l’interessato al fine di acquisire ulteriori informazioni circa la predetta procura, principalmente nell’interesse del cliente. La vittima ha richiesto lo intervento della Polizia, perché si sentiva oggetto di un raggiro. Ha riferito infatti agli uomini della Polizia nonché in denuncia-querela che il suo medico curante lo aveva convinto a firmagli una procura per potere interagire a nome suo in caso di bisogno; l’atto era stato redatto presso un professionista di Vittoria. Al direttore della banca di Comiso ed in denuncia, l’uomo ha dichiarato che, pur convinto dalla insistenza del suo “amico” medico a firmare l’atto notarile, non aveva mai chiesto allo stesso professionista di effettuare alcuna operazione bancaria né tanto meno in una filiale di Modica, città lontana dalla sua residenza, pertanto capiva che le intenzioni dell’uomo erano quelle di operare senza il suo consenso su un conto corrente dove erano presenti oltre un centinaio di migliaia di euro. Il giorno dopo l’anziano accompagnato da una ragazza decideva di formalizzare una remissione di querela. A quel punto, insospettiti dalla situazione gli agenti di Polizia si sono recati presso lo studio del medico. All’interno dello studio hanno notato, con sorpresa, la donna che il giorno prima aveva accompagnato il querelante per redigere la remissione della denuncia-querela, poi non più effettuata; la ragazza alla domanda del personale intervenuto, ha riferito di essere un’amica del dottore. Il professionista è stato convocato dalla Polizia per essere sentito in merito a quanto accaduto e, poiché era evidente il suo coinvolgimento nel tentativo di truffa, è stato denunciato in stato di libertà.
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BECCATA UN’ALTRA VOLTA LA LADRA DEI SUPERMERCATI
Domenica pomeriggio la Polizia ha denunciato, per la seconda volta nel giro di due giorni, una ventiduenne romena per furto in un supermercato di Ragusa. E’ stato un agente fuori servizio a notare la ragazza mentre si accingeva a passare dalle casse come se non avesse preso nulla. Il poliziotto l’ha bloccata e nella borsa c’erano alcune confezioni di wurstel. La donna – domiciliata a Gela ed in compagnia di un connazionale, pluripregiudicato – solo due giorni prima aveva preso della merce in un altro supermercato.
DENUNCIATI CONIUGI PER FURTO AGGRAVATO
E successo nella tarda mattinata di domenica quando una famigliola, due coniugi, la figlia di uno dei due ed il fidanzatino di questa (entrambi minorenni), veniva notato dal responsabile del negozio Brico di Ragusa. La signora metteva in borsa alcuni oggetti. E’ intervenuto, su chiamata, il 113. I coniugi C.A. e D.A., residenti nel nisseno, arrivati alle casse, dopo avere pagato regolarmente qualche oggetto, sono stati bloccati dal responsabile della sicurezza. La Volante ha fatto il resto. Nella borsa della donna era parecchio il materiale trafugato. Estranei ai fatti i due minorenni. La coppia di Niscemi – due incensurati – è stata denunciata per furto aggravato in concorso.
Sfugge alla retata, ma viene rintracciato e arrestato
I carabinieri di Santa Croce Camerina completano l’operazione “Biberon” che aveva portato in carcere quattro persone indagate per aver venduto droga, per tre mesi, anche a minorenni, nel parcheggio di una pizzeria di Santa Croce. Grami Hamda, 23 anni appena compiuti, era riuscito ad evitare l’arresto poiché s’era trasferito a vivere da amici a Vittoria. Ieri è occasionalmente rientrato a Santa Croce Camerina. Un’autopattuglia lo ha incrociato per la strada e l’ha riconosciuto. I militari hanno aspettato che entrasse in casa e quindi sono intervenuti. Ne mancano quattro, di spacciatori, all’appello: due dei quali già localizzati ma all’estero. Gli altri due sono attivamente ricercati tra Santa Croce, Vittoria, Scoglitti e Acate.
Ladro fugge e abbandona i ferri del mestiere
I carabinieri di Ragusa stanno investigando su un presunto caso di tentato furto dai contorni poco chiari. La scorsa notte, verso le quattro e mezza, una guardia giurata della Vigile ha chiamato sul numero unico europeo di pronto intervento 112 segnalando che, mentre era intento nel suo giro ispettivo, aveva sentito dei rumori provenire dal retro del palazzo dove al pian terreno è ubicata l’agenzia n. 1 di un’importante banca italiana, in via Archimede. Affacciatosi al retro aveva visto un uomo, capelli corti, bassa statura, che, vistosi scoperto, era fuggito scavalcando la recinzione sul retro. Subito sul posto è intervenuta una gazzella. Sul terrazzino retrostante è stata trovata una borsa a tracolla contenente tre tenaglie, un cacciavite e un paio di guanti. L’indomani mattina da un sopralluogo più accurato alla luce del sole, i carabinieri hanno riscontrato la rottura di un infisso in alluminio di una piccola finestra sul retro. Il malfattore, quindi, camminando come un equilibrista lungo il cornicione del muro perimetrale del palazzo, aveva raggiunto il terrazzino della banca e di qui, scavalcato il parapetto, su un altro cornicione fino alla finestrella. Evidentemente stava cercando una via d’accesso alla banca, probabilmente per entrare con qualche complice nella notte tra domenica e lunedì e aspettare l’apertura della filiale di lunedì mattina per sequestrare gli impiegati e rapinare la filiale con tutta calma, sfruttando l’effetto sorpresa. I ladri comunque sapevano dell’esisenza del cornicione che arriva fino al terrazzino e della finestrella raggiungibile da uno stretto cordolo sul piano del garage. I carabinieri di Ragusa indagano sul fatto e stanno cercando di capire chi avesse accesso al terrazzino sul retro, non visibile da nessun punto esterno al condominio.
Furti di rame nelle campagne vittoriesi: arrestati due pregiudicati
Due pluripregiudicati vittoriesi sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Scoglitti sorpresi in flagranza di reato dopo avere asportato un cavo Telecom in contrada Resinè Anguilla. Giancorrado Violante, 49 anni, e Daniele Ficicchia, 24 anni, sono stati trasferiti nel carcere di Ragusa e dovranno rispondere di “furto di materiale sottratto ad infrastrutture destinate all’erogazione di telecomunicazioni e gestite da privati in regime di concessione pubblica”. I militari li hanno arrestati mentre su un Moto Ape 50 trasportavano un cavo di 2 metri del peso di 600 chilogrammi. Il furto di rame nelle aree rurali del territorio ipparino sta diventando una piaga sociale. Ad ogni reato compiuto restano in ginocchio intere contrade private di energia elettrica e collegamenti telefonici per giorni interi.
MODICA, CADE DAL SEGGIOLONE GRAVE BIMBA DI 14 MESI
Un incidente domestico, la caduta dal seggiolone, si è trasformato in tragedia per una neonata di Modica. Da domenica sera la piccola versa in condizioni gravissime. E’ tenuta in coma farmacologico e i medici attendono il riassorbimento dell’ematoma subdurale che ha riportato alla testa. I medici del Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica hanno subito costatato il critico stato di salute della bimba disponendo il trasferimento d’urgenza, con l’elisoccorso, all’ospedale Cannizzaro. I medici etnei l’hanno sottoposta ad un delicato intervento chirurgico alla testa. Sul luogo dell’incidente è intervenuta la Polizia. E’ stata così accertata la dinamica dei fatti e si è scoperto che le grida provenienti dalla casa della piccola, alle 19 di domenica, altro non erano che le urla di terrore dei due giovani genitori alla vista della loro figlia, a terra, priva di sensi.
Sequestrata azienda zootecnica in contrada Torre Mastro
La Polizia Provinciale di Ragusa ha proceduto al sequestro di una azienda zootecnica di contrada Torre Mastro a Ragusa di proprietà di un comisano, S. G., di 60 anni, per gravi inadempienze in materia di rispetto delle norme ambientali e igienico-sanitarie. Ad allertare gli agenti del nucleo ambientale della Polizia Provinciale, un trattore che, fuoriuscendo da un fondo privato, aveva sporcato ed insudiciato con zolle di terra il manto stradale di una strada provinciale. Seguendo le tracce sull’asfalto gli agenti hanno raggiunto l’azienda zootecnica di contrada Torre Mastro e ai loro occhi si sono presentati scenari apocalittici per le condizioni igienico-sanitarie terribili e di estremo degrado, con la presenza, tra l’altro, della carcassa di un bovino in avanzata fase di decomposizione. E poi contenitori in eternit e la vasca, dove veniva tenuto il latte, sudicia e priva delle più elementari norme igieniche (tra l’altro allocata all’interno di locali impolverati e pieni di rifiuti di ogni genere). Approfondendo i controlli gli agenti hanno appurato che il titolare dell’azienda era sprovvisto di necessaria documentazione per gli scarichi delle acque di lavaggio provenienti dalla sala mungitura e raccolta latte che venivano sversati, senza alcun trattamento, direttamente nei terreni dell’azienda. Inoltre, l’allevatore deponeva in maniera incontrollata rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di varia tipologia quali batterie al piombo, veicoli fuori uso, metalli ferrosi, serbatoi per gas liquido, pneumatici fuori uso, carcasse di autoveicoli e motocicli. L’azienda ha 37 bovini, oltre ad ovini, suini e pollame. Gli accertamenti sono ancora in corso per verificare anche la destinazione del latte prodotto.
Ragusa, sequestrata struttura edilizia abusiva
Nell’ambito di una operazione finalizzata alla tutela e salvaguardia del territorio, personale appartenente al Nucleo di Polizia Edilizia del Corpo ha accertato, in zona agricola, area di tutela 2 del vigente piano paesistico, la realizzazione di una struttura in cemento armato costituita da pilastri, travi e solai e composta da piano seminterrato, piano rialzato e piano sottotetto, da adibire a civile abitazione. All’interno dello stesso lotto è stata altresì accertata la realizzazione di un capannone con struttura intelaiata in ferro zincato, coperta da teloni impermeabili, avente una superficie di 450 metri quadrati. Al fine di evitare che i lavori venissero portati ad ulteriore compimento, le opere e le strutture abusive sono state sottoposte a sequestro preventivo e i responsabili denunciati.
RAGUSA, FERMATO PREGIUDICATO RAGUSANO CHE AVEVA RAPPORTI SESSUALI CON DODICENNE Stava progettando una fuga all’estero
Si erano conosciuti via facebook. Lui, un pregiudicato ragusano di 20 anni, agli arresti domiciliari per vari reati. Lei, una bambina di 12 anni che, tra chat ed sms, si era innamorata del bullo, dopo averlo conosciuto di presenza in un centro commerciale. E stava per finire male se non fosse intervenuta la Polizia – Squadra Mobile di Ragusa a far scattare un blitz nella casa dove il ventenne non avrebbe dovuto frequentare altri, se non i propri familiari. Invece il suo domicilio era diventata l’alcova dei due fidanzatini. Da mesi la bambina si recava nella casa del ventenne dove consumavano i rapporti sessuali (fatto accertato da una visita ginecologica cui i genitori della minore avevano sottoposto la figlia). S.D., le iniziali del ventenne, oltre ad aver plagiato la dodicenne, ad aver violato continuamente le prescrizioni imposte dal giudice, aveva maturato l’idea di fuggire all’estero, proprio per la paura di essere arrestato, a seguito della denuncia per sottrazione consesuale di minore, e quindi consapevole di aver violato la legge nel consumare rapporti sessuali con una bambina. E non solo. Il giovane aveva anche tentato di sviare le indagini plagiando la fidanzatina, chiedendole di dichiarare alla Polizia una versione dei fatti completamente diversa dalla verità e aveva fatto decine di telefonate ai genitori della piccola sollecitandoli a ritirare la querela sporta nei suoi confronti, arrivando pure a minacciarli. La Polizia ha raccolto gravi elementi a carico dell’indagato, anche sul tentativo di inquinare le prove e sul concreto pericolo di fuga pianificato nei minimi dettagli con un’altra amica residente a Napoli. Da qui il fermo di indiziato di delitto e il trasferimento del giovane criminale in carcere dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Negli ultimi giorni la bambina si era trasferita nella casa del “fidanzato”. Anche i familiari del ventenne sono stati denunciati per sottrazione consensuale di minore. La bambina è stata riaffidata ai suoi genitori. Sono in corso ulteriori indagini sul conto del giovane per appurare la sua responsabilità in merito a fatti analoghi commessi ai danni di altre minori.
Controlli antidroga dei Carabinieri Arrestato uno sciclitano
Domenica sera, i Carabinieri della Tenenza di Scicli nel corso di un controllo antidroga hanno tratto in arresto un giovane sciclitano trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana e hashish. Si tratta di Vittorio Rosa, 26 anni. Durante la perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 15 gr. di marijuana e 9 di hashish, nascosti nella propria casa.
Mamme segnalano un pusher alla villa comunale di Comiso Arrestato uno spacciatore
Le segnalazioni delle mamme dei bambini e dei ragazzi che frequentano tutti i giorni la villa comunale di Comiso sono state fondamentali per mettere a segno un’operazione nell’ambito del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio di sabato i Carabinieri della Stazione di Comiso hanno tratto in arresto Marian Lucian Codreanu, 21enne rumeno, residente a Comiso, incensurato, il quale è stato sorpreso a cedere un involucro, confezionato con carta da giornale e nastro adesivo, contenente due grammi di “marijuana” ad un 40enne comisano, dietro corrispettivo di 10 euro. A seguito dell’intervento i militari hanno rinvenuto altri 17 involucri della stessa fattezza e contenuto per un peso complessivo di 20 grammi. L’acquirente è stato segnalato e il “pusher” immediatamente arrestato.
Incendiato cassonetto a Vittoria
In via Firenze venerdì notte ignoti piromani hanno incendiato un cassonetto di rifiuti. I
Vigili del Fuoco hanno domanto le fiamme. I carabinieri hanno acquisito le immaginidelle telecamere di sorveglianza.
CON CARTA DI CREDITO CLONATA SPESI 22.000 EURO
Il titolare di una stazione di servizio della provincia di Ragusa è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa dalla Polizia Postale. A seguito di segnalazioni pervenute dall’Ufficio Global Investigation dell’American Express, relative a una spesa di sospetta natura fraudolenta effettuata presso un distributore di carburante della provincia di Ragusa, la Polizia Postale ha appurato che le quantità di carburante erogato, pagato con la carta di credito clonata ai danni di un cittadino tedesco, erano notevolmente inferiori a quanto dichiarato dall’esercente.
Sbarcano a Pozzallo da Malta con documenti falsi
Venerdì mattina i Carabinieri della Stazione di Pozzallo hanno arrestato quattro somali ed un ghanese. I cittadini somali sono stati trovati in possesso di permessi di soggiorno, documenti di viaggio e carte d’identità falsi, mentre il ghanese era in possesso, sia di un passaporto ghanese falso, sia di un documento d’identità, rilasciato dalle autorità maltesi, anch’esso falso e riportante generalità corrispondenti ad altro soggetto. Gli stranieri, di età compresa tra i 21 ed i 29 anni, sono stati condotti presso la casa circondariale iblea.
ARRESTATO PREGIUDICATO PER FURTO DI ENERGIA ELETTRICA
Venerdì notte i Carabinieri della Stazione di Scoglitti, in un casolare sito in contrada “Berdia Nuova”, hanno scoperto che Giuseppe Barone di 57 anni, aveva creato un allaccio abusivo mediante l’estensione di un cavo ad un palo dell’Enel. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari rinvenivano inoltre della merce rubata: 2 decoder digitali terrestri, 3 lettori DVD, una bicicletta, una stampante ed un televisore.
Catturato pericoloso latitante trafficante di eroina
La Polizia ha arrestato a Ventimiglia il tunisino Eladel Amara di 31 anni, ricercato perché ritenuto uno dei promotori dell’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti mediante ovuli di eroina ingeriti e trasportati da Palermo nella Provincia iblea con base a Vittoria. Amara, dopo una latitanza in territorio italiano, stava tentando di rifugiarsi in Francia.
RAPINA O LITIGIO PER UNA DONNA?
I Carabinieri di Ragusa stanno indagando per una presunta rapina avvenuta venerdì sera in centro a Ragusa. I sanitari del pronto soccorso dell’ospedale civile hanno chiamato il 112 segnalando la presenza di un uomo che presentava un’escoriazione al volto e che aveva riferito di essere stato rapinato. Accompagnato in caserma, l’uomo ha raccontato di essere andato dalla propria fidanzata, nella zona di piazza Carmine, e poi d’esser stato, all’uscita di casa, aggredito e rapinato da due individui, uno dei quali conosciuto per nome. Oggetto della rapina il telefonino e alcune centinaia di euro. I militari si sono recati sul posto ed hanno individuato l’uomo accusato di rapina, lo hanno perquisito, hanno perquisito l’abitazione, senza però trovare la refurtiva. Questi ha quindi raccontato una storia diversa. Così è emerso che i due già da anni si conoscevano e che il presunto rapinato, senza fissa dimora al momento, era ospite del presunto rapinatore. I carabinieri stanno procedendo con le indagini, ascoltando alcuni testimoni per cercare di far luce sulla strana vicenda, nella quale stanno emergendo anche dissapori relativi ai rapporti sentimentali dei due ex amici nei confronti di una donna.
TROVA A MODICA PORTAFOGLI CON 600 EURO
Grande gesto di onestà da parte di una donna di origini sciclitane, residente a Modica. P.R. venerdì pomeriggio si è presentata presso la centrale operativa del Comando di Polizia Municipale di Modica per consegnare un portafogli che aveva appena ritrovato nel Piazzale Madonna delle Grazie. All’interno del portafogli c’erano documenti personali della persona che lo aveva smarrito e la somma contante di seicento euro. Attraverso i documenti, si è riusciti a rintracciare la proprietaria, una 49enne residente a Modica Alta.
DENUNCIATO PER MESSAGGI DIFFAMATORI SU FACEBOOK
Un uomo è stato segnalato dalla Polizia Postale alla Procura della Repubblica di Ragusa per aver inviato messaggi diffamatori alla sua ex convivente, residente in provincia di Ragusa. L’autore dei messaggi sul famoso social network ha confessato di essere stato animato da rancori riconducibili alla precedente relazione sentimentale.