Un uomo di quarantadue anni, di Padova, sul notissimo sito internet di aste on-line Ebay pensava di avere scovato un ottimo affare acquistando un nuovo telefono marca Apple Iphone 5 32 Gb ad un prezzo vantaggioso per la cifra di 550 euro. Ricevuta conferma dell’aggiudicazione ha contattato il venditore ed ha effettuato il bonifico bancario sul conto che gli è stato indicato. Ma non ricevendo l’oggetto decideva di sporgere denuncia. Le indagini della Polizia Postale hanno condotto a Vittoria, dove gli agenti del Commissariato hanno acquisito i dati sulla titolarità del conto corrente bancario presso il quale erano confluiti i soldi, presso l’ufficio anagrafe del comune di Vittoria e presso una casa d’aste. In tale modo si è giunti all’identificazione del truffatore, A. G., vittoriese di 38 anni, vecchia conoscenza della Polizia. Dagli archivi risulta un soggetto con particolare attitudine a delinquere nell’ambito del settore informatico, che si è reso già nel passato autore di varie truffe analoghe a quella oggetto dell’indagine, attuate attraverso internet operando fraudolentemente sul portale e-commerce di Ebay. Più volte è stato raggiunto da indagini delle sezioni di Polizia Postale di tutta Italia e per tale motivo il Questore di Ragusa ha irrogato nei suoi confronti la misura di prevenzione di pubblica sicurezza dell’Avviso Orale e successivamente la sorveglianza speciale di p.s. L’uomo ha ammesso gli addebiti, ossia di essere stato lui a mettere in vendita l’oggetto, di avere incassato il prezzo di vendita e di avere fatto credere inizialmente all’acquirente che si sarebbe immediatamente prodigato per la spedizione, cosa che poi non effettuava.
Archivio della categoria: Cronaca
RUMENA RUBA NUTELLA PRESSO UN SUPERMERCATO DI RAGUSA
Nella tarda mattinata di giovedì 20 febbraio, la Polizia di Stato ha denunciato a piede libero per furto aggravato una ventiduenne romena per furto ai danni di un supermercato del centro. La ragazza aveva prelevato alimentari, riponendoli all’interno di una borsa e di due giubbotti che aveva indosso. La rumena veniva bloccata mentre tentava di passare dal varco “uscita senza acquisti” dal responsabile del supermercato e nel frattempo sopraggiungeva personale della Squadra Volanti, allertati da una chiamata al 113. L’autrice del furto, identificata per A. F. E., incensurata, negava di avere rubato alcunché pertanto veniva sottoposta a perquisizione personale nel corso della quale era possibile rinvenire – riposti all’interno della borsa – una confezione di pollo intero di quasi 2 kg, due vaschette di insalata capricciosa, una bevanda al cioccolato, una confezione grande di wurstel ed un barattolo di 500 grammi di nutella; indosso alla medesima veniva altresì trovata, occultata, una confezione formato famiglia di merendine al cioccolato. Dalle indagini emergeva che la donna, proveniente da Gela, fosse giunta sul territorio ibleo il medesimo giorno, di mattina presto, a bordo di un autobus di linea.
SI INCENDIA FURGONE SULLA MODICA -RAGUSA
Traffico bloccato venerdì pomeriggio sul Viadotto Guerrieri per l’incendio di un autocarro che si dirigeva verso Ragusa. Alcuni automobilisti che seguivano il furgone Renault, che trasportava forniture per le macchinette da caffè, si sono accorti che dalla parte sottostante il veicolo fuoriuscivano fiamme. Hanno allertato i due occupanti l’autocarro che, resisi conto della situazione, hanno accostato a circa cento metri dal viadotto e si sono allontanati proprio mentre le fiamme cominciavano ad avvolgere il mezzo. Dopo pochi minuti sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio. Praticamente distrutti il furgone e buona parte della merce trasportata. Sul posto anche la polizia locale per effettuare i rilievi mentre la polizia provinciale ha collaborato per la viabilità visto che il traffico è rimasto paralizzato per circa un’ora. Il conducente dell’autocarro, A.M., 44 anni, catanese, dipendente di una società di Belpasso, è dovuto ricorrere alle cure sanitarie poiché ha accusato un malore.
FERISCE UN VIGILE DURANTE UNO SFRATTO
E’ accaduto a Modica. Per motivi di igiene e sanità pubblica nonché per tutelare l’incolumità pubblica, il sindaco aveva disposto lo sgombero dell’immobile in cui vive Giuseppe Di Mauro, nato a Rosolini nel 1966, affetto da deficit intellettivo. Viste le condizioni precarie dell’uomo, la stessa ordinanza prevedeva il collocamento temporaneo nella struttura di accoglienza “Villa Dorotea”. Non è stato semplice. I Vigili Urbani ci hanno provato una prima volta, non riuscendoci, poi, nel tentativo di convincerlo ad uscire, e sembrava fatta, proprio sull’uscio di casa Di Mauro afferrava un grosso lucchetto e lo sferrava più volte sul volto di un vigile Urbano che, per le ferite riportate, finiva al Pronto soccorso. Di Mauro è stato immobilizzato e condotto al Commissariato, e quindi arrestato. Ora si trova in una struttura di accoglienza.
Denunciato giovane ladro
Al medico di turno del presidio sanitario ha fornito generalità false, ma il suo vero indirizzo. Protagonista un giovane ladro vittoriese che, nel tentativo di mettere a segno due furti a Marina di Ragusa, si è ferito ad una mano. Si è recato in Guardia medica dov’è stato curato. I carabinieri, però, sono riusciti a risalire a lui proprio grazie all’indirizzo comunicato dal 20enne al medico di turno.
Vittoria, Rumeno denunciato per furto di energia elettrica
Continuano le attività di controllo da parte della Polizia di Stato di soggetti di etnia rumena presenti sul territorio ipparino. In via De Chirico personale della Polizia di Stato ha effettuato una nuova perquisizione domiciliare a casa della donna che alcuni giorni prima era stata denunciata per il possesso delle armi, delle munizioni e del pc rubato. In tale circostanza è stato trovato all’interno il convivente della donna I.B., 32 anni, nato in Romania. La perquisizione è stata effettuata alla sua presenza: durante l’atto gli operatori di Polizia si sono accorti che un cavo elettrico che fuoriusciva da casa della donna si collegava direttamente al palo esterno dell’Enel senza passare da un contatore. E’ stato richiesto l’intervento di personale dell’Enel che ha accertato si trattava di furto di energia elettrica. Il collegamento era stato realizzato dal rumeno.
Scoglitti, chiusa casa di prostituzione
Proseguono le indagini dei Carabinieri della Stazione di Scoglitti per fronteggiare la problematica più volte segnalata dai residenti della piccola frazione rivierasca relativa alla presenza di abitazioni adibite ad esercizio di casa di prostituzione. Pochi giorni fa, i militari, a seguito di una lunga attività di osservazione, avevano notato una Punto Bianca, con a bordo due soggetti, parcheggiare davanti ad un’abitazione in una traversa di Riviera Kamarina. Erano scesi uno per volta per recarsi a consumare il rapporto sessuale con la prostituta. Nella giornata di giovedì, i militari hanno identificato il proprietario dell’abitazione, al quale è stato contestata la violazione di legge per aver ceduto in uso un immobile adibito a casa di prostituzione. Si tratta di un 40enne vittoriese con precedenti specifici per reati concernenti la prostituzione: era stato denunciato per gli stessi reati nel 2010. In casa c’erano due giovani rumene di 23 e 19 anni. Una era già nota alle Forze dell’Ordine in quanto prostituta. La più giovane, invece, mancava di casa da alcuni giorni. Era stata la madre a presentare denuncia presso la Stazione Carabinieri di Gela. La ragazza ha detto ai militari di non voler far più rientro a Gela dai propri congiunti e di avere invece intenzione di fare rientro in Romania. Infine, da quanto accertato dagli investigatori, il numero di telefono intestato alla 19enne è apparso giorni fa tra gli annunci di offerte di prestazioni sessuali online nella provincia di Caltanissetta.
Videogiochi illegali, scattano le sanzioni
Controlli di polizia amministrativa anche nelle zone periferiche. Su questo piano d’intervento si sono mosse le pattuglie del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria in un’ottica di medio periodo che vedrà battuti al setaccio gli esercizi pubblici. Nel pomeriggio di giovedì le pattuglie si sono dirette in territorio del comune di Acate, nella zona balneare di Marina di Acate, nelle contrade Case Serre e Dirillo ed hanno sottoposto a severo controllo un locale munito della cosiddetta licenza di vicinato per esercitare il commercio al minuto. Gli agenti avevano precedentemente notato un notevole flusso di persone verso quella sorta di emporio, nella maggioranza lavoratori stranieri di nazionalità romena o tunisina che vivendo nelle contrade di campagna evidentemente ne usufruiscono come unica luogo per l’acquisto di merci varie. In effetti ciò che il titolare, un gelese di 37 anni, mette in vendita è della casistica più varia. Gli agenti hanno voluto controllare ed hanno accertato che probabilmente buona parte delle misere paghe di quei precari braccianti agricoli finisce illecitamente nelle tasche del negoziante, atteso che hanno rinvenuto, perfettamente funzionante un videogioco, un cosiddetto distributore a led rotanti, gioco assolutamente fuorilegge la cui installazione è vietata in qualsiasi esercizio pubblico. Basti pensare che al suo interno era contenuta la somma di più di 500 euro in monete e che tale è il provento di una sola giornata di esercizio. E’ stata rilevata anche l’installazione di due calcio balilla senza licenza della Questura. Inoltre, dato che l’esercizio vende generi alimentari, è stato accertato che la bilancia elettronica utilizzata per la pesatura dei salumi e degli insaccati era non omologata per mancata comunicazione all’Ufficio Metrico della Camera di Commercio e non sottoposta a controllo visivo di pesatura la cui misurazione fa fede nelle transazioni commerciali nei rapporti con terzi. In sintesi, la bilancia non garantiva il consumatore. Pertanto sono state elevate diverse contravvenzione per un totale di 2.881 euro e ne scaturirà anche la sospensione della licenza. La somma contenuta nel videogioco sequestrato sarà confiscata.
RAGUSA A LUCI ROSSE, ARRESTATO UN BRASILIANO
Case in affitto per necessità. Date a venti euro al giorno a chi, però, riusciva a percepire guadagni enormi sfruttando la prostituzione. E’ quanto emerso nelle indagini della Polizia che prosegue i controlli contro i fenomeni di sfruttamento della prostituzione. Gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti hanno arrestato Gualberto da Silva Junior Sidnei, 38 anni, di Belo Horizonte (Brasile) per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Dopo la chiusura di quattro case a luci rosse, la Polizia di Stato aveva continuato ad effettuare delle indagini. In questi giorni numerose le segnalazioni dei cittadini ragusani stanchi di questo via vai di uomini sotto casa che spesso sbagliano a citofonare chiedendo a loro prestazioni sessuali a pagamento. L’arrestato era stato già denunciato dieci giorno fa. Giovedì, durante un servizio di Polizia voluto dal Questore, gli uomini della Squadra Mobile hanno appurato che intorno alle 20, il brasiliano accompagnava una prostituta da una casa all’altra in quanto il giorno prima la Squadra Volanti, su segnalazione di una cittadina, aveva identificato dei clienti rumeni mentre uscivano da quell’abitazione dopo aver consumato un rapporto sessuale di gruppo. Dalle indagini condotte dalla Polizia, il quadro della situazione è diventato ancora più inquietante, in quanto il brasiliano tratto in arresto, affittava le abitazioni di signore disoccupate che all’occorrenza, per una settimana o dieci giorni, lasciavano casa anche tornando dall’ex marito. Nelle loro case lasciate libere per alcuni giorni, trovavano posto uomini e donne sudamericani dediti alla prostituzione. In pratica, come spiega la Polizia, l’arrestato aveva escogitato questo sistema: prendeva in affitto immobili “in nero” nel centro cittadino, successivamente contattava o veniva contattato da quanti interessati a prostituirsi a Ragusa e li assisteva trovandogli alloggio, percependo compensi considerevoli. Il guadagno percepito da ogni soggetto arrivava a 8.000 euro al mese quando l’attività era a pieno regime. Diversamente le donne che cedevano la propria abitazione, hanno detto di averlo fatto per 20 euro al giorno in quanto disoccupate, “costrette” a lasciare casa offrendo il proprio letto a sconosciuti per consumare rapporti sessuali a pagamento. Nelle due case chiuse già nelle scorse settimane, sono stati ora apposti i sigilli. In corso indagini della Squadra Mobile su eventuali coinvolgimenti dei proprietari di casa per lo sfruttamento della prostituzione, ad oggi solo sanzionati amministrativamente per aver ceduto casa senza alcuna registrazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza. La Polizia di Stato invita i cittadini a segnalare, agli uffici investigativi della Squadra Mobile o al 113 della Squadra Volanti, la presenza di soggetti dediti alla prostituzione, così da permettere un celere intervento.
MOMENTI DI PAURA AL COMUNE DI MODICA
Un pomeriggio di ordinaria follia. Momenti di panico, giovedì, a Modica. Erano le 18 quando un 25enne tunisino, Islime Jallabi, conosciuto come Michele, con precedenti, mezzo nudo e insanguinato, è sceso in strada, in pieno centro. Armato di taglierino, il 20enne urlava frasi incomprensibili, molto probabilmente sotto l’effetto di alcol e droghe. Di corsa si è diretto verso il palazzo del Comune. Ha aggredito un cittadino che si trovava nell’anticamera del sindaco, poi ha ferito un poliziotto. E’ riuscito ad entrare nella stanza del primo cittadino, ma questi non c’era. Alla fine è stato arrestato. Si trova piantonato in ospedale. Pare che fosse uscito di casa già insanguinato dopo aver litigato con un altro connazionale.
RAPINA IN BANCA A PEDALINO
E’ di ottomila euro il bottino racimolato dai due rapinatori che hanno preso di mira, giovedì a mezzogiorno, la filiale di Pedalino della Banca Agricola. I due, armati di taglierino, si sono fatti consegnare i soldi e sono fuggiti. Non è escluso che fuori, ad attenderli, ci fosse un terzo complice. Sull’accaduto indaga la Polizia.
Ispica, lite tra vicini: un uomo denunciato per lesioni personali
I Carabinieri della Stazione di Ispica sono intervenuti in Contrada Delle Betulle per una discussione assai animata tra due persone, nata perché uno dei due uomini lamentava che i cani dell’altro, lasciati liberi, invadevano il terreno di sua proprietà danneggiando le colture e le serre. Dopo una prima aggressione verbale, i due passavano alle vie di fatto. L’uomo che lamentava la presenza dei cani sciolti ha preso una roncola ed ha colpito il vicino di striscio, per fortuna con la parte non a filo dell’oggetto. E’ rimasto ferito alla testa e gli hanno applicato alcuni punti di sutura. L’aggressore è stato denunciato a piede libero con l’accusa di lesioni aggravate, si tratta di G.P., 65enne, bracciante agricolo, ispicese.
OPERAZIONE FREELAND
Continuano i controlli nelle zone rurali di Vittoria ed Acate. L’operazione “Freeland” ad Acate, dove sono aumentati i furti in abitazioni ed aziende agricole, ha visto i Carabinieri impegnati con 10 pattuglie e 20 uomini per setacciare il territorio. I militari hanno intercettato e deferito in stato di libertà due rumeni, F.R.C. e D.V.V., trovati in possesso del motociclo Yamaha Majesty con telaio e targa rubati. I due rumeni venivano altresì trovati in possesso di una carta di circolazione di un altro motociclo della stessa marca e modello, e quindi sono stati denunciati anche per ricettazione. Un altro rumeno, T.I., è stato sorpreso alla guida del ciclomotore Kymco People, rubato a Vittoria, e N.A., rumeno, è stato beccato in sella al motociclo Honda 125, privo della patente di guida mai conseguita. Un giovane tunisino residente a Scicli è stato segnalato perchè in possesso di 1 grammo di hashish.
Rubano strumenti e musica ad una band: presi dalla Polizia
A seguito di controlli in via Petrarca a Comiso dove abitano soggetti conosciuti alle forze dell’ordine, i poliziotti hanno notato che qualcuno stava armeggiando dentro una auto. Si trattata di due rumeni, identificati per J.I del 1986- e R.I. del 1992, entrambi pregiudicati, che stavano montando uno stereo Sony. Gli agenti hanno sospettato qualcosa ed infatti in casa di uno dei due è stato trovato un mixer, tastiere, pianole, casse acustiche e cavetteria varia per un totale di 33 pezzi; inoltre vi era anche un pc portatile. J.I. non forniva ovviamente spiegazioni circa il possesso di tutta la strumentazione che certamente poteva essere usata da una band, ma non dallo stesso J.I. Ed infatti, la notte precedente, nelle campagne del ragusano, in un’abitazione rurale, era stato commesso un furto di apparecchiature musicali che appartenevano ad una giovane band locale. Così la polizia ha rintracciato i due giovani musicisti che avevano appena segnalato il furto. I due ragazzi riferivano che, oltre la strumentazione dell’intera band, gli era stato rubato un furgone Ducato ed un PC portatile all’interno del quale vi era una copia unica di un loro lavoro effettuato in uno studio di registrazione. Nel frattempo, sempre a Comiso, era stato trovato il furgone. I due musicisti arrivati in Commissariato a Comiso hanno ritrovato tutta la loro apparecchiatura del valore di migliaia di euro, e soprattutto i loro brani custoditi nel computer. La Polizia dichiara che i ragazzi hanno gioito per il ritrovamento e che gli sembrava impossibile avere recuperato tutto in così poco tempo.
Evasione, arrestato un tunisino
Il pruripregiudicato Ben Mabrouk Jelassi Fethi, 45enne residente a Comiso, è stato arrestato dai carabinieri della stazione casmenea per violazione del regime degli arresti domiciliari. L’uomo era stato arrestato nel 2013: era già conosciuto ai Carabinieri della Compagnia di Vittoria per furti di elettrodomestici e materiali vari.
Rubano una moto, scoperti
I militari della Stazione Carabinieri di Ragusa e del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia del capoluogo, hanno identificato e denunciato alla Procura della Repubblica tre soggetti ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. Un’autopattuglia impegnata in un servizio perlustrativo notturno, nel transitare da via Paestum ha notato tre uomini sospetti. I tre, due dei quali pregiudicati, sono stati fermati e identificati. Il giorno dopo, nel ricevere una denuncia di furto in abitazione da un ragusano, i carabinieri hanno accertato che il luogo del furto e il luogo del controllo avvenuto alle tre della notte prima coincidevano. I militari si sono recati in via Paestum per verificare l’eventuale presenza di un impianto di videosorveglianza e lo hanno trovano a poche decine di metri di distanza dalla casa derubata. Attraverso i filmati i carabinieri hanno potuto individuare uno dei tre soggetti che erano stati fermati la notte prima. Il video ha svelato che pochi secondi prima dell’arrivo dei militari i tre uomini stavano spingendo un motocross “Husqvarna” che era proprio il motoveicolo che era stato rubato nel garage della vittima che ne aveva, poi, denunciato il furto. I tre accortisi dell’arrivo dei carabinieri avevano abbandonato il motocross per strada. Da un video è emerso anche che i tre, dopo l’identificazione e l’allontamento dei militari, erano ritornati indietro, per recuperare la refurtiva appena rubata, cioè una moto e degli attrezzi vari. I tre denunciati, S.G. 28enne vittoriese, residente a Ragusa, con diverse condanne per furto e altro e innumerevoli denunce e arresti, ex sorvegliato speciale, L.P., 32enne vittoriese residente a Ragusa, pluripregiudicato, ex avvisato, e M.M., 18enne ragusano incensurato, hanno ovviamente negato tutto, dichiarandosi completamente estranei ai fatti.
Ragusa, manda in frantumi una vetreria
E’ accaduto nel pomeriggio di lunedì: una telefonata giunta al 113 segnalava la presenza di una persona che dava in escandescenze all’interno di una nota vetreria ubicata nella zona alta della città sulla SP 10. Giunte sul posto due pattuglie della Squadra Volanti, si trovavano innanzi ad uno scenario disastroso: ovunque per terra vetri infranti, e totalmente distrutte le lastre di vetro di ogni dimensione esposte nelle rastrelliere. I due dipendenti presenti all’interno dell’azienda riferivano che poco prima, V.S., 44enne imprenditore comisano, si era recato nell’azienda per recuperare un credito a firma del legale della vetreria ragusana. Completamente in preda all’ira, il comisano aveva chiesto con fare alterato di parlare col titolare della vetreria ma, avendo appreso che si trovava fuori Ragusa e che non sarebbe rientrato prima della tarda serata, dopo avergli parlato al telefono ed averlo minacciato di morte, ha brandito una spranga di ferro e ha distrutto tutto ciò che gli capitava innanzi. I due dipendenti – anch’essi minacciati di morte – hanno provato a scappare, ma sono riusciti a malapena a rifugiarsi all’interno di uno stanzino. Soltanto dopo che l’uomo aveva smesso di mandare i vetri in frantumi, sono usciti dall’ufficio e hanno visto gli enormi danni. L’imprenditore è poi salito a bordo del proprio furgone, sempre con la spranga in mano, non prima di aver diffidato ancora i due dipendenti dal testimoniare su chi fosse l’autore di un simile scempio. Acquisite le informazioni sul conto dell’imprenditore comisano, una pattuglia si è messa sulle tracce dell’uomo, il quale tuttavia nel frattempo si era reso irreperibile. L’uomo – che annovera specifici precedenti penali per estorsione, danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale e truffa – è stato denunciato. Data la pericolosità del soggetto e della gravità del fatto, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha chiesto l’emissione di una misura restrittiva, per precise e stringenti esigenze cautelari. Sono tuttora in corso accertamenti per stabilire l’esatta entità dei danni causati da V.S., il cui ammontare si aggira intorno a 15.000 euro.
Rubano trattore, ma trovano i carabinieri
E’ accaduto a Santa Croce Camerina. Poco dopo la mezzanotte è arrivata sul numero unico europeo di pronto intervento 112 una chiamata da parte di un imprenditore agricolo di contrada Randello che ha richiesto l’aiuto dell’Arma per un furto. Sono arrivate tre autopattuglie che hanno cinturato l’area scoprendo che uno dei ladri si era allontanato alla guida del trattorino appena rubato, un Pasquali di quelli utilizzati dentro le serre per i lavori agricoli. I militari si sono addentrati tra le serre e il ladro ha preferito mollare il veicolo ed è scappato a piedi. Le ricerche protratte per ore dai carabinieri, con l’aiuto del proprietario del mezzo e di alcuni suoi dipendenti, non hanno permesso di rintracciare il fuggiasco che, nel labirinto di serre, è riuscito a sparire.
A spasso sull’auto rubata, denunciati
I carabinieri di Ragusa hanno fermato tre giovani ragusani a bordo di un’auto rubata poche ore prima nel centro cittadino. In caserma di piazza caduti di Nassiria si era presentata una donna disperata poiché le avevano appena rubato l’auto. Era andata all’asilo a prendere il figlioletto, poco dopo l’una, e aveva lasciato l’auto accesa davanti al cancello della scuola per il tempo strettamente necessario a entrare e uscire, ma uscita con il bimbo aveva fatto l’amara scoperta: l’auto era sparita! E’ quindi andata a presentare denuncia contro ignoti. I militari, acquisita una descrizione del veicolo e il numero di targa, hanno diramato subito le ricerche a tutte le autopattuglie della provincia. Qualche ora più tardi i carabinieri hanno incrociato la Opel azzurra in corso Italia e l’hanno seguita. Arrivati in via Gandhi all’incrocio con la SP9, l’Opel è rimasta imbottigliata. A questo punto la gazzella ha sorpassato le auto ferme e ha bloccato l’auto rubata. I due militari si son trovati innanzi tre ragazzi che hanno iniziato con strepiti e urla una sceneggiata, cercando in qualche maniera di convincere i militari a lasciarli andare. È persino intervenuta la Polizia. Portati in caserma, hanno raccontato che l’auto l’aveva trovata il conducente, N.C., 20enne, nullafacente, senza patente, già noto alle forze dell’ordine, proprio sotto casa sua, aperta e con le chiavi e l’aveva presa; poi, sempre secondo il racconto, ha “caricato” i suoi due amici, studenti minorenni, che si trovavano all’ingresso di una scuola guida, per farsi un “giro”. Dopo i rilievi foto-dattiloscopici i tre sono stati rilasciati con una denuncia per ricettazione in concorso. Il conducente è stato anche denunciato per guida senza patente.
Arrestato Sorvegliato speciale – Due segnalati per porto d’armi
La Polizia di Vittoria nella mattinata di martedì ha tratto in arresto Gianbattista Ventura, vittoriese di 56 anni, con numerosi precedenti penali, sorvegliato Speciale con Obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria. Il Ventura si trovava a colloquio con tre soggetti con a carico precedenti di polizia. Altre due volte aveva violato le prescrizioni imposte dal Tribunale di Ragusa e quindi stavolta è stato dichiarato in arresto. La prescrizione recitava: “Non associarsi a persone che hanno subito condanne o sono sottoposte a misure di prevenzione” . Il magistrato ha disposto i domiciliari in attesa della celebrazione del processo.