22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Divulga le foto della ex nuda, scoperto e denunciato

I militari della Stazione Carabinieri di Marina di Ragusa hanno denunciato per atti persecutori, violenza privata e diffamazione un quarantatreenne ragusano. Tra novembre e dicembre del 2013 erano arrivate a diversi esercizi commerciali di Marina di Ragusa, bar, ristoranti e pizzerie, decine di grosse buste bianche con gli indirizzi scritti ordinatamente a penna. Nelle buste, alcune incautamente aperte dai destinatari, altre portate dagli stessi direttamente in caserma ai carabinieri di Marina di Ragusa, altre, si scoprirà poi, gettate direttamente nei rifiuti, c’erano diversi fogli dattiloscritti, dal contenuto non molto comprensibile, comunque riconducibile alla donna rappresentata nelle foto contenute nei cd-rom. La donna, un’avvenente fanciulla dai capelli biondi, era nuda, in pose artistiche su un lettone. I carabinieri, ricevuto tutto questo materiale, non avevano inizialmente capito l’origine e la destinataria, ma il motivo era chiaro: chi aveva fatto le foto voleva far del male alla donna, esponendola sulla pubblica piazza. Non se ne sarebbe venuti a capo se non fosse stato per un militare di Marina di Ragusa che, vedendo le foto, ha riconosciuto la donna, ricordandosi di averla identificata in auto con il fidanzato una sera della scorsa estate nel corso di un posto di controllo. Non molto ci è voluto a controllare i nomi annotati sugli ordini di servizio delle pattuglie serali che il sottufficiale aveva capeggiato, e così è stata trovata l’anagrafica della donna, che è stata convocata in caserma. Appena giunta i carabinieri hanno riscontrato che era lei e le hanno spiegato i motivi della convocazione. La poveretta, molto adirata, ha indicato subito chi le aveva fatto le foto e anche i probabili motivi del folle atto, confidando ai carabinieri anche cose che, prima, aveva deciso per quieto vivere di non denunciare. Ne è emersa una storia di atti persecutori. nudo di donnaLa donna era stata fidanzata con un ragusano dall’agosto 2012 al marzo 2013. In quel periodo, una sera, un po’ per gioco, lui l’aveva fotografata nuda sul letto in diverse pose tra lo scherzoso e l’erotico. Qualche mese dopo, verso marzo, lei lo aveva scaricato “in tronco” perché aveva saputo da un collega di lui che le foto erano state mostrate ai colleghi di lavoro. La donna, giustamente adirata, aveva tagliato i ponti con l’ex. A questo punto lui l’aveva tempestata di email e l’aveva pedinata sotto casa e a Ragusa dove s’incontrava solitamente con gli amici. La donna, impaurita, per tutta l’estate aveva dovuto cambiare abitudini e anche gli itinerari da casa a lavoro o da casa ai luoghi in cui s’incontrava con gli amici. Finché non aveva trovato lavoro al Nord e se n’era andata a fine estate, non sentendolo più. Probabilmente lui aveva deciso di attuare la vendetta finale, divulgando le foto di lei nuda per tutti i locali di Marina, dove lei aveva lavorato ed era personalmente conosciuta in alcuni di essi. I militari, a questo punto, hanno richiesto alla Procura della Repubblica di Ragusa un decreto di perquisizione locale a casa del sospettato. E dopo qualche giorno, la mattina presto, hanno suonato al campanello, dell’indagato, M.S. 44enne tecnico ragusano, che, inizialmente non è stato collaborativo, ma che poi, ha confessando tutto quello che aveva fatto ammettendo che in un momento di debolezza causato dall’abbandono s’era comportato in quel modo. A casa dell’indagato i carabinieri hanno sequestrato 2 computer portatili, una videocamera digitale, 5 dvd, 21 cd-rom, 12 floppy disk, 4 chiavette Usb, 40 buste postali compatibili con quelle sequestrate, più di 100 foto stampate (incluse quelle con la vittima ritratta nuda), diversi rullini fotografici sviluppati, fogli manoscritti e delle pagine bianche stampate con tutti gli indirizzi dei destinatari dei plichi. Il quadro probatorio è quindi piuttosto chiaro, e l’uomo, incensurato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per atti persecutori, violenza privata e diffamazione. I carabinieri di Marina di Ragusa stanno verificando il materiale sequestrato per chiarire a quali e quante persone il cd sia arrivato e se vi siano altre donne vittime del 43enne ragusano.

Vittoria, scovati quattro ladri

carabinieri 8Dopo due mesi di indagini i Carabinieri di Vittoria hanno dato un nome ai ladri che nella notte tra il 3 ed il 4 novembre erano stati ripresi da una telecamera, dopo aver forzato una saracinesca, mentre in un negozio in piazza San Giovanni tentavano di asportare la macchinetta cambia monete per poi fuggire. Sono tutti vittoriesi: R. N. del 1970, pluripregiudicato, C. G. del 1977 pluripregiudicato, G. C. del 1984 pregiudicato, e un 17enne studente e incensurato. Sono stati deferiti alla Procura presso il Tribunale di Ragusa e dovranno rispondere di tentato furto aggravato in concorso. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se si siano resi responsabili di altri furti del genere nel centro di Vittoria negli ultimi tempi.

MENSE SCOLASTICHE CHIUSA LA DITTA FORNITRICE

nasI militari del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa, su indicazioni del Comando provinciale Carabinieri ibleo, hanno eseguito un approfondito controllo presso la ditta incaricata della fornitura dei pasti alle mense scolastiche della provincia, determinandone l’immediata chiusura. Diversi genitori di giovani scolari del capoluogo avevano segnalato ai carabinieri di Ragusa i loro sospetti su una non regolare gestione della fornitura dei pasti alle scuole. Il comandante provinciale, quindi, aveva richiesto al Nucleo Antisofisticazioni d’intervenire con un mirato controllo. Mercoledì mattina i militari del Nas si sono presentati presso la ditta “Stefano s.r.l.”, responsabile della produzione dei pasti destinati alla refezione scolastica negli istituti di Ragusa, Scicli, Ispica e Chiaramonte Gulfi. Nel corso dell’ ispezione igienico sanitaria hanno accertato la presenza di precarie condizioni igienico sanitarie, trovando dell’acqua piovana che sgocciolava dal soffitto della sala adibita al confezionamento dei pasti, aree non piastrellate in cucina e vaste zone d’umidità con anche distacchi d’intonaco nella zona di ricevimento delle materie prime. I militari hanno richiesto l’intervento sul posto degli ispettori dell’Asp di Ragusa che hanno disposto l’immediata sospensione dell’attività fino a che non saranno ripristinate le condizioni igienico sanitarie e strutturali. Nel corso dell’attività sono state ipotizzate una serie di violazioni amministrative, per aver condotto un’attività di ristorazione collettiva non conforme per precarie condizioni igienico sanitarie e strutturali, per non aver aggiornato le schede di
monitoraggio delle criticità dell’Haccp e per non aver volturato la dichiarazione d’inizio attività a seguito del cambio societario. La ditta rischia fino a seimila euro di sanzioni.

Operazione antidroga, 2 arresti a Scicli

tab albanesi arrestati 30.1.14Due cittadini albanesi residenti a Scicli sono stati arrestati dai Carabinieri della tenenza locale perchè trovati in possesso di 500 grammi di marijuana. Endrion e Viktor Tabaku, di 20 e 24 anni, avevano anche 1250
euro in tasca, somma ricavata con l’attività dello spaccio.

FURTI AZIENDE AGRICOLE

rumeni arrestatiArrestati Ghinda Costel, Alexandru Petrica e Ionut Marius.
I Carabinieri hanno arrestato tre rumeni di 35, 34 e 25 anni, incensurati e domiciliati a Chiaramonte Gulfi. I tre erano stati intercettati in c.da “Valle dell’Acate”, con un quarto complice, datosi alla fuga, a bordo di un’autovettura Rover, e non si erano fermati all’ alt tentando di dileguarsi abbandonando il veicolo nelle campagne circostanti, dove però sono stati raggiunti. Nell’auto c’erano 60 litri di gasolio asportati dai mezzi agricoli e da un escavatore parcheggiati nell’azienda di un 45enne di Caltagirone; 60 litri di vino e attrezzati agricola rubati in un casolare di un 78enne acatese. I tre rumeni sono stati subito arrestati: dovranno rispondere del reato di furto aggravato in concorso. La refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari e gli arnesi da scasso rinvenuti sottoposti a sequestro. Nel frattempo sono in corso indagini per identificare il quarto complice.

Ritorna in carcere dopo le violazioni dell’affidamento in prova

CULTREA_Ignazio_Antonello_1968I Carabinieri di Giarratana hanno nuovamente arrestato Ignazio Antonello Cultrera di 45 anni. Il pluripregiudicato i primi di gennaio era stato trovato fuori di casa, e ubriaco, in violazione delle prescrizioni imposte dal magistrato. Cultrera dal 2012 era in carcere per un incendio doloso che, nel 2011, aveva appiccato per danneggiare un compaesano con cui aveva avuto un litigio. Era stato scoperto subito e ristretto in carcere. Nel dicembre scorso aveva ottenuto il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali ed era ritornato a casa. I carabinieri di Giarratana, però, avevano il sospetto che lui la sera uscisse e ne avevano avuto conferma chiedendo in giro e agli avventori di un bar che non sapevano delle limitazioni del Cultrera. I primi giorni di questo mese, era stato arrestato in flagranza di reato per resistenza e violenza a un pubblico ufficiale poiché, trovato al bar la sera tardi in stato di palese ubriachezza, aveva minacciato e aggredito i militari. Dopo qualche notte in carcere aveva ottenuto i domiciliari, fino a ieri, quand’è tornato in carcere. I militari di Giarratana nel frattempo avevano informato il Magistrato di sorveglianza delle violazioni del Cultrera. I benefici gli sono stati sospesi e Cultrera è tornato dietro le sbarre.

Marina di Ragusa, ladro sorpreso dai vicini di casa li ferisce: arrestato

srioua houssam 29.1.14E’ stato sorpreso mentre, insieme ad un complice, rubava in un’abitazione, dai vicini di casa. I due cittadini hanno tentato di bloccare i malviventi, e da qui è nata una colluttazione. Uno dei due ladri è fuggito, mentre l’altro, il tunisino di 21 anni Houssan Sriqua, ha minacciato i due ragusani con un grosso cacciavite. Ma questi, sprezzanti delle minacce del tunisino, hanno
continuato a bloccarlo. Fortunatamente, alla fifine, sono arrivati i poliziotti della Squadra Volanti, allertati da altri vicini che avevano assistito alla scena. Gli agenti hanno potuto ammanettare in flagranza di reato il
tunisino. Durante la perquisizione personale i poliziotti gli hanno trovato addosso oggetti di valore. Nel bottino anche apparecchi hi-fi e pregiate bottiglie di vino.

TRAFFICO DI DROGA IN PROVINCIA: 12 ARRESTI

DROGAIn manette anche 4 giovani casalinghe

I carabinieri hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga in provincia di Ragusa. Martedì sono state eseguite 12 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 10 cittadini iblei e due tunisini. Le più intraprendenti a gestire lo spaccio di eroina, cocaina e metadone, erano
quattro giovani insospettabili casalinghe: la ragusana Daniela Biazzo, 28 anni, le modicane Mery Salonia e Rosy Gieri, di 24 e 23 anni e la sciclitana Alessia Spadola, 24 anni. Una delle ragazze prendeva accordi diretti con gli spacciatori extracomunitari, Mohsen Soufi, 34 anni e Adhem Ben Slama, 31enne, e tutte partecipavano intensamente alla gestione degli affari, dal momento che si occupavano personalmente dell’organizzazione dell’acquisto, trasporto e detenzione della sostanza stupefacente. Erano loro a contattare direttamente i fornitori, solitamente extracomunitari. I carabinieri della Compagnia di Modica hanno anche individuato i canali di approvvigionamento dello stupefacente gestiti da fornitori di Catania e da cittadini stranieri, residenti nella provincia di Ragusa, in corso di identificazione. Le ragazze organizzavano i viaggi, tramite altre persone fidate, finalizzati all’acquisto
della droga, provvedevano alla suddivisione
in dosi delle sostanze stupefacenti e al successivo spaccio al dettaglio, generalmente all’interno delle proprie abitazioni durante l’assenza dei genitori. La rete di spacciatori operava in provincia di Ragusa,
in particolare a Pozzallo, Ispica, Modica e Vittoria. L’inchiesta dei Carabinieri di Modica è partita nell’estate del 2012 in occasione di un’indagine su una delle arrestate che aveva attirato l’attenzione dei militari di Pozzallo per la sua spregiudicata attività di spaccio nella cittadina balneare. La ragazza, infatti, gestiva lo spaccio nella casa dei suoi genitori, dove quotidianamente si verificava un frequente via vai di giovani. I carabinieri hanno potuto accertare che la giovane, in qualche occasione, lanciava le dosi di droga dal balcone. Gli arresti
sono stati eseguiti oltre che dai militari di
Modica, dalle unità cinofile dell’Arma e con
il supporto di un elicottero del dodicesimo
Elinucleo di Catania. Nei giorni scorsi i Carabinieri avevano eseguito altri 5 arresti nei confronti di persone ritenute responsabili del reato di spaccio. In più occasioni i militari hanno anche sequestrato diversi grammi di stupefacente, in particolare eroina che, se fosse stata venduta in dosi, avrebbe fruttato ai suoi spacciatori la somma di 3500 euro. I carabinieri hanno anche accertato che, soprattutto la cocaina, veniva comprata da fornitori catanesi e poi rivenduta in locali e discoteche di Pozzallo e Scicli. Si registravano sino a 160 cessioni al mese.

Fiamme Gialle a quattro zampe: più controlli in aeroporto

Nel fine settimana sono stati incrementati i controlli antidroga svolti dalla Guardia di Finanza presso l’Aeroporto di Comiso. I finanzieri della Tenenza di Vittoria si sono affidati al fiuto di Aquila e Zavi, Fiamme Gialle a tutti gli effetti, anche se a quattro zampe. Aquila è un “grigione” femmina di due anni, che lavora al guinzaglio dell’Appuntato scelto Rametta; Zavi è invece un pastore tedesco femmina di tre anni, in fase addestrativa, sotto la guida dell’Appuntato scelto Aglieco. Queste unità speciali vengono addestrate secondo specifici metodi basati esclusivamente sul gioco. I cani, infatti, sono abituati sin da cuccioli a giocare con un manicotto di spugna, oggetto al quale pian piano associano il concetto di “premio”, poichè il conduttore concede loro di divertirsi solo nel momento in cui si comportano bene. L’addestratore fa in modo che, ogni volta che viene fatto reperire il manicotto, il cane percepisca l’odore di una sostanza, non nociva, con odore similare a quello dello stupefacente. In tal modo, il cane associa l’odore della droga a quello del suo gioco preferito, tanto da ricercarla continuamente. Però, deve anche coesistere, fin da cuccioli, una predisposizione naturale. Le stesse tecniche utilizzate per la ricerca di sostanze stupefacenti vengono utilizzate anche per il denaro contante. Vedere all’opera un finanziere ed un fedele “collega” a quattro zampe è avvincente, soprattutto perché testimonia concretamente il fortissimo legame tra i due. Le unità cinofile vengono impiegate non solo in aeroporto, ma anche presso porti, stazioni e posti di controllo su strada. In una giornata di particolare fermento in aeroporto, a causa della chiusura temporanea di Fontanarossa, Aquila e Zavi hanno fatto il loro dovere tra nastri, bagagli e persone: chi passa dal “Magliocco” di Comiso non essendo del tutto pulito, dovrà sempre più spesso vedersela con loro due. Al termine del servizio, svolto anche in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si contano decine di controlli e perquisizioni.
GUARDIA_DI_FINANZA_UNITA_CINOFILA

Modica: la Polizia denuncia tre giovani per furto

Si sono concluse le indagini svolte dalla Polizia di Modica che hanno portato alla individuazione di tre giovani autori di un furto aggravato messo a segno in un’abitazione di Modica. Erano riusciti ad entrare in una abitazione di Modica Sorda forzando gli infissi di una camera, ma dopo aver ripulito l’appartamento, il gruppetto – composto da tre giovanissimi modicani di origini tunisine – è stato sorpreso dal proprietario, un artigiano che all’atto di rientrare a casa, notando gli intrusi, ha tentato invano di raggiungerli. Questi ultimi però, facilmente sono fuggiti per le vie di Modica. La vittima ha chiamato immediatamente la Polizia a cui ha raccontato che i ladruncoli erano riusciti ad impossessarsi di un ingente quantitativo di monili in oro, apparecchiatura informatica e titoli di credito. Dalle descrizioni fornite dalla vittima, la Polizia ha avviato immediatamente le indagini puntando l’attenzione su alcuni giovani dediti alla commissione di piccoli furti, effettuando anche perquisizioni ed appostamenti. E’ stata la vittima a riconoscere i ragazzini attraverso alcuni “album” fotografici della Polizia. Per i tre è scattata la segnalazione in stato di libertà per furto aggravato in concorso: si tratta di due minori e di un maggiorenne.
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La notizia è stata diffusa dalla Cisl INCENDIO AL CARCERE DI RAGUSA

Nella giornata di sabato, nel penitenziario di Ragusa, intorno alle 15, subito dopo la chiusura del cortile passeggi e il rientro dei detenuti nelle rispettive camere detentive, in una di queste, a causa del malfunzionamento di un fornellino a gas regolarmente in dotazione, è scoppiato un incendio. A comunicarlo è la Federazione nazionale sicurezza della Cisl. I sindacalisti spiegano che “qualora l’incendio non fosse stato prontamente domato dai poliziotti penitenziari in servizio, avrebbe avuto conseguenze assai più gravi di quelle accertate, sia per i detenuti interessati sia per gli operatori di polizia penitenziaria”. Sono state le urla dei detenuti ad attirare l’attenzione dei poliziotti addetti alla vigilanza. Gli agenti non non hanno esitato ad azionare il dispositivo di allarme per richiamare i rinforzi e provvedere con prontezza all’evacuazione dei detenuti e a spegnere le fiamme con l’ausilio degli estintori in dotazione, evitando il propagarsi nell’intero Istituto penitenziario. “Fortunatamente tale incidente, oltre alla comprensibile paura, ha fatto registrare per i soli detenuti – spiega la Cisl – lievi ustioni e contusioni prontamente curate dal Personale sanitario dell’istituto stesso”. La Fns Cisl, oltre ad esprime un plauso ai propri colleghi della Casa Circondariale di Ragusa, “che come sempre hanno operato con alto senso del dovere e spirito di servizio, vuole evidenziare come il Corpo di polizia penitenziaria nel proprio difficile e delicato compito istituzionale, troppo spesso e ingiustamente attaccato per fatti di cronaca, in realtà nel quotidiano salva tante vite umane in rispetto dell’imprescindibile principio di legalità e in ossequio alla Costituzione secondo cui le pene devono tendere alla rieducazione e al reinserimento sociale”.
carcere rg

TORNA IN CARCERE ANGELO VENTURA

VENTURA Angelo logoEra stato arrestato sabato scorso e sottoposto ai domiciliari dopo che un assistente di Polizia a Vittoria lo aveva notato insieme ad altri due complici in atteggiamento sospetto nelle immediate vicinanze di un’abitazione. I tre stavano armeggiando su una finestra e tra i soggetti l’agente aveva riconosciuto il noto pregiudicato trentenne di Vittoria. Poiché il Ventura era anche affidato in prova ai servizi sociali, e quale sottoposto a tale misura aveva violato le prescrizioni imposte commettendo reati, era stato segnalato anche al Tribunale di Sorveglianza di Siracusa per ottenere la revoca del provvedimento di affidamento. L’Autorità Giudiziaria ha quindi disposto che Angelo Ventura venisse ricondotto in carcere dove dovrà scontare la pena che in un primo momento gli era stata sospesa in attesa dell’esito della prova.

Arrestato a Pozzallo ricercato per rapina ed estorsioni

Nella tarda serata di giovedì i Carabinieri hanno proceduto all’arresto di Antonio Giordanella, nato a Gela nel 1967 ma residente da diversi anni nella Provincia di Ancona, pregiudicato, ricercato dai primi di questo mese per il reato di rapina ed estorsione in concorso. Sull’uomo pendeva, dal 4 gennaio 2014, un ordine di esecuzione per la carcerazione, disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Ancona, per il reato di rapina ed estorsione in concorso, commesso nel marzo 2007 a Castelfidardo (AN). I carabinieri di Osimo avevano informato i colleghi di Modica della possibile presenza dell’uomo a Pozzallo. Immediatamente sono scattati gli accertamenti ed è stato individuato all’interno di un B&B di Pozzallo. Lo stabile è stato circondato per evitare una possibile fuga dell’uomo ed è scattato il blitz: Giordanella è stato bloccato e condotto in caserma. Si trova nel carcere di Ragusa: dovrà scontare anni 7 di reclusione.
Giordanella

Ragusa, individuato ladro grazie alla videosorveglianza

Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ragusa hanno denunciato S.G. di anni 17 per furto. Il ladro si era introdotto durante l’orario di apertura in una palestra del capoluogo; erano le 8 di sera e c’era molta confusione. Con il cappuccio della felpa in testa per coprire il viso, si è avvicinato alle cassette di sicurezza dove i clienti lasciano i propri oggetti di valore e forzandone una è riuscito ad appropriarsi di un cellulare, un portafogli e delle chiavi della macchina. Nonostante avesse commesso il furto, il giovane è rimasto nella palestra per “gustarsi” le reazioni della vittima ed ha perfino chiesto aiuto ad una delle dipendenti per farsi aprire una cassetta, come a voler dimostrare che fosse difettosa. Infine con assoluta freddezza si è allontanato mostrando stupore per quanto accaduto. Il giovane non aveva fatto i conti con la Polizia di Stato che oltretutto era presente sul posto con un Ufficiale di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile libero dal servizio che si è messo subito al lavoro. Il tempo di elaborare le immagini e grazie all’ottima collaborazione dei dipendenti ed alla conoscenza dei soggetti che risiedono a Ragusa (il giovane era conosciuto alla Polizia di Stato), si è proceduto alla perquisizione domiciliare dell’abitazione del minore. Appena è arrivata la Polizia prima ha detto di non aver fatto nulla, poi ha dichiarato di aver preso quegli oggetti e il denaro per errore, ma alla fine, incalzato dagli investigatori della Squadra Mobile ha ammesso il furto. Nei suoi confronti verrà celebrato un processo per furto aggravato e la Procura della Repubblica dei Minori presso il Tribunale di Catania è già stata informata per un eventuale collocamento in comunità. La refurtiva è stata restituita.
polizia vittoria 9

MAXI SEQUESTRO DELLA GUARDIA DI FINANZA: 526 CAPI E ACCESSORI CONTRAFFATTI

Due soggetti extracomunitari sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Ragusa per ricettazione e commercio di prodotti con marchi contraffatti. Se i 526 capi di abbigliamento e accessori moda sequestrati dalle Fiamme gialle fossero stati venduti, avrebbero fruttato oltre 20 mila euro. E’ il risultato dell’operazione condotta nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza nei pressi del mercato rionale di contrada Selvaggio. I militari hanno notato i due cittadini extracomunitari che stavano vendendo merce in maniera repentina. Così è scattato il controllo che ha accertato che numerosi capi, fra cui scarpe, borse ed oggetti di pelletteria con griffe di note marche nazionali, erano in realtà non autentici. La merce sequestrata sarà devoluta ad enti di assistenza e case famiglia di Ragusa e provincia.
indumenti contraffatti 24 gennaio

TENTATO OMICIDIO A COMISO La polizia denuncia un tunisino

Durante una cena, in una casa di via Varese, a Comiso, è scoppiato un litigio per futili motivi. La lite è degenerata e poco mancava che ci scappasse il morto. L’aggressore, infatti, G.K., 43 anni, tunisino, ha sferrato una coltellata all’emitorace sinistro di un suo connazionale, col quale convive. Solo per pochi millimetri il coltello da cucina, usato come arma dall’aggressore, non ha toccato organi vitali. G.K. è stato denunciato all’autorità giudiziaria. Sono stati i poliziotti della volante del Commissariato di Comiso, inviata all’ospedale Regina Margherita dopo la telefonata al 113 dei medici del nosocomio, a ricostruire la vicenda. Un testimone ha raccontato che la diatriba sarebbe scoppiata perchè il tunisino ferito aveva acquistato due polli, ma ne aveva messo in tavola uno soltanto, scatenando la rabbia dell’arrestato.
tentato omicidio 3

Vittoria: i finanzieri intercettano giro di marijuana

La Guardia di Finanza di Vittoria ha messo a segno un’operazione di servizio nel settore degli stupefacenti, denunciando tre vittoriesi appena ventenni per detenzione ai fini di spaccio di marijuana: le dosi venivano chiamate “storie”. Il traffico avveniva in un’abitazione di via Carlo Alberto dove era stata piazzata una telecamera per controllare gli acquirenti. I tre hanno precedenti penali. E’ scattata la perquisizione all’interno dell’immobile, proprio mentre uno dei ragazzi apriva la porta. I tre ventenni si sono subito allarmati ed uno di loro ha approfittato della confusione per lanciare fuori dalla finestra retrostante un cartone cilindrico. Recuperato, i finanzieri hanno rinvenuto al suo interno le dosi di marijuana già impacchettata e pronta per essere piazzata ai coetanei. Durante la perquisizione sono stati trovati anche gli attrezzi del mestiere utilizzati per confezionare le dosi, ovvero un bilancino ed un coltellino ancora intriso di sostanza stupefacente. All’interno di un cassetto inoltre, sotto alcuni stracci, le Fiamme Gialle hanno scoperto un coltello modificato artigianalmente, con una lama lunga ben 24 cm, affilata per ogni evenienza. La sostanza stupefacente, così come tutti gli oggetti di illecita detenzione, è stata sottoposta a sequestro. I tre vittoriesi sono stati denunciati per detenzione e spaccio.
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RAGUSA, ARRESTATO UN GIOVANE UBRIACO

Prima ha frantumato la vetrina di un bar, poi ha aggredito gli agenti che tentavano di fermarlo. In manette Mirko Ferrera, un ventenne che l’altra notte, insieme ad altri due ragazzi che sono stati segnalati, si è reso protagonista di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minacce e danneggiamento aggravato. E’ stata una donna a segnalare al 113 la presenza di tre giovani ubriachi presso un bar di viale Europa, che avevano appena ditrutto la vetrina dell’esercizio commerciale. I giovani avevano anche preso a calci le auto posteggiate lungo la strada. Appena giunta la volante gli agenti hanno bloccato i tre teppisti. Ma alla richiesta di porgere i documenti, Ferrera si è rifiutato. Il proprietario del bar ha riferito agli inquirenti di aver visto i tre ragazzi mandare in frantumi la vetrina del suo locale, e di esserci rifugiato all’interno del negozio, per paura di essere aggredito. Quando Ferrera ha visto l’uomo parlare con gli agenti ha iniziato a minacciare di morte la vittima qualora lo avesse denunciato. Non pago si è scagliato contro un poliziotto ferendolo con un calcio e con un pugno alle costole. Il pregiudicato è stato condotto prima in ospedale, per accertare il suo stato di alterazione e poi trasferito in carcere.
3c FERRERA Mirko Logo

LAVORO NERO A RAGUSA, CONTROLLI IN BAR E PANIFICI SOSPESE TRE ATTIVITA’, MULTE PER 30 MILA EURO

Ventisei le verifiche eseguite in pochi giorni per il contrasto del lavoro nero nel settore commercio e pubblici esercizi del capoluogo. All’esame del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Ragusa i bar e i panifici. I militari hanno intimato la sospensione di tre attività ispezionate, così come previsto dal testo unico del 2008 a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi esercizi potranno riprendere la loro regolare attività solo dopo aver messo in regola i dipendenti irregolari, aver versato parte delle sanzioni inflitte e aver pagato i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti. Sei i lavoratori in nero risultati irregolari (uno di loro era intento a infornare pagnotte, mentre altri servivano i clienti dietro i banconi). Complessivamente sono state elevate multe per 29 mila e 500 euro a seguito del riscontro della presenza di lavoratori in nero. Nelle attività dove sono emerse irregolarità, la forza lavoro in nero presente era pari, o superiore, al 20 per cento della forza lavoro complessiva. Nei prossimi giorni proseguirà l’attività ispettiva del Nucleo per la tutela del lavoro. Saranno controllati anche altri settori commerciali e le verifiche verranno fatte in diverse fasce orarie.
carabinieri-ispettorato-lavoro[1]

FURTI NELLE AREE RURALI DI ACATE: 7 DENUNCIATI

Dieci pattuglie e 20 uomini della Compagnia Carabinieri di Vittoria sono stati impegnati a controllare il territorio rurale di Acate per contrastare il fenomeno dei furti. In particolare sono state setacciate le contrade “Case serre”, “Macconi” e “Dirillo Recinto”. Nel corso della verifica due pastori gelesi, residenti ad Acate e con precedenti, sono stati trovati in possesso di due taniche contenenti 40 litri di gasolio, asportate dai mezzi di un cantiere di un imprenditore edile al quale sono state restituite. I due gelesi S.R.M. e S.G. sono stati deferiti in stato di libertà. Denunciati anche i rumeni S.P. e C.T., sorpresi a bordo di un ciclomotore rubato nel maggio del 2012. Deferiti all’autorità giudiziaria pure tre incensurati, due comisani e un rumeno, che si erano introdotti in un’azienda agricola nel tentativo di rubare 120 chilogrammi di arance.
112 carabinieri nuovo

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