Dovrebbero presentarsi lunedì davanti ai Pm di Palermo i 13 deputati regionali coinvolti nell’indagine sull’uso illegittimo dei fondi dei Gruppi ai quali è stato notificato un invito a comparire. L’inchiesta riguarda 87 parlamentari e 14 tra dipendenti e consulenti dei gruppi dell’Ars. Per tutti l’accusa è di peculato. La finanza, che ha condotto l’indagine, ha passato al setaccio i documenti relativi alle spese dei gruppi della scorsa legislatura e di quella precedente accertando che i fondi assegnati per spese di segreteria sarebbero stati impiegati per acquisti personali. Dieci milioni gestiti dai gruppi politici nella passata legislatura, euro più euro meno, dove si trova di tutto. Sono sette, tra attuali ed ex deputati, i parlamentari iblei coinvolti nella vicenda: Carmelo Incardona, Orazio Ragusa, Riccardo Minardo, Giuseppe Sulsenti, Roberto Ammatuna, Giuseppe Digiacomo. Innocenzo Leontini, allora capogruppo del Pdl, avrebbe pagato festivi non spettanti ai dipendenti del gruppo e concesso loro anticipazioni e prestiti mai restituiti. Ad una dipendente, tra febbraio e aprile 2010, sarebbero stati corrisposti 12.600 euro circa di indennità pur avendo concesso in quel periodo 53 giorni di “permessi retribuiti non giustificati”. Tra le spese figura pure il bollettino da una sessantina di euro alla Serit a nome dell’ex deputato forzista. Ed ancora, sempre Leontini, secondo gli atti dell’inchiesta, avrebbe speso sette mila euro in una gioielleria di Modica per piatti di argento, di cristallo e tazze. E poi ancora ben 18 lettori dvd acquistati in un negozio d’elettronica con un conto di 1.700 euro. Poi 150 euro per i fiori in occasione della nascita del figlio di un altro onorevole, 237 euro per l’acquisto di 14 panettoni, 14 pandori e 28 bottiglie di spumante. Ed ancora 830 euro per la riparazione di un’auto non identificata. Ora i conti passano ai magistrati.
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Sicurezza a Santa Croce
Prevenzione e sicurezza a Santa Croce. Con l’utilizzo del Telelaser che consentirà di rilevare la velocità ai tanti automobilisti indisciplinati. Una postazione mobile, lungo la facia costiera, specie durante il petriodo estivo, e, in inverno, nelle arterie di maggiore transito. Un deterrente che dovrebbe contribuire, secondo l’amministrazione comunale, a ridurre il numero di sinistri lungo le strade cittadine. “Troppo spesso le nostre strade si trasformano in pericolose trappole per i pedoni e i ciclisti in transito – spiega il sindaco Franca Iurato – in estate, poi, la provinciale diventa bersaglio di automobilisti indisciplinati che, non curanti del pericolo, preferiscono sfidare la sorte percorrendo a folle velocità la litoranea. Il nostro invito è di prestare la massima attenzione perché la polizia municipale di Santa Croce sarà presente e sanzionerà quanti infrangono il codice della strada”. Troppi incidenti in unarteria dove confluiscono migliaia di auto in una zona del litorale sprovvisto di parcheggi e dove, in passato, l’abusivismo ha creato ecomostri. “Non accetto polemiche e strumentalizzazioni da parte di nessuno – tiene a precisare il primo cittadino – In questi anni abbiamo assistito, inermi, ad assurde tragedie della strada. L’estate scorsa la nostra comunità è stata scossa da un tragico sinistro con la morte di un giovane ragusano figlio di un noto imprenditore. Vogliamo lanciare un messaggio di speranza. Per evitare altre terribili e assurde tragedie come quelle che tanto hanno colpito e addolorato l’opinione pubblica”.
Denunciato per evasione dagli arresti domiciliari
Continuano incessanti i controlli ai pregiudicati sottoposti a misure restrittive, da parte degli uomini della Squadra Volanti della Polizia di Stato. Il pregiudicato G.G., ragusano di anni 37, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. G.G., da alcuni mesi si trovava ai domiciliari per aver partecipato ad una rissa aggravata, avvenuta a Ragusa in pieno centro storico, nel corso della quale alcune persone rimasero ferite. Durante la notte, l’equipaggio di una volante ha effettuato un controllo presso l’abitazione di G.G. e ha accertato che lo stesso non era in casa, pertanto è stato denunciato per evasione.
Comiso, furti nelle frazioni: individuato l’autore
Sarebbe un pregiudicato di Vittoria, ma residente a Comiso l’autore di una serie di furti eseguiti in contrada Billona e in altre frazioni casmenee. L’uomo è stato fermato dagli agenti della Volante a seguito di una segnalazione da parte di alcuni residenti, della contrada in questione, che avevano visto una persona sospetta aggirarsi fra le abitazioni, a bordo di un camion di colore blu. Durante la perquisizione del veicolo i poliziotti hanno rinvenuto attrezzi atti allo scasso tra i quali un flex, un gruppo elettrogeno, una pompa sommersa e altro materiale che è stato sottoposto a sequestro in quanto ritenuto di provenienza furtiva. Inoltre all’interno del cassone posteriore sono state trovate diverse parti di cancelli e grate in ferro visibilmente tranciate. Il pregiudicato vittoriese è stato visto scavalcare una recinzione in ferro, da un’abitazione di campagna con in mano dei tubi in ferro. Dal controllo dell’autocarro è emerso pure che il mezzo era sottoposto a fermo amministrativo, in attesa di revisione, con provvedimento della sezione Polizia stradale di Ragusa. La Polizia del Commissariato di Comiso lancia un appello a tutti i residenti della zona che nei mesi scorsi hanno subito furti di recinzioni metalliche e oggetti similari.
RINTRACCIATO CITTADINO STRANIERO ESPULSO DAL TERRITORIO
I poliziotti del Commissariato di Vittoria hanno fermato Behar Allustaj, albanese, già espulso con divieto di non fare rientro in Italia nei prossimi 10 anni. L’uomo è stato accompagnato nel centro di identificazione di Trapani.
UNA CAVA DI SABBIA IN AREA ARCHEOLOGICA DENUNCIATE DUE PERSONE
Lavori abusivi di estrazione di inerti nella fascia del litorale dell’antica colonia grecoromana di Kamarina sono stati scoperti dai Carabinieri di Ragusa, con l’ausilio di un elicottero del 12 Nucleo di Catania che ha eseguito rilievi di aerofotogrammetria. La area posta sotto sequestro è ricompresa nei confini del Parco archeologico di Kamarina, per una superficie irrimediabilmente deturpata di circa 10mila metri quadrati. Due persone sono state denunciate per furto aggravato, deturpamento di bellezze naturali ed esecuzione di lavori non autorizzati in area d’interesse paesaggistico. Agli indagati sono stati inoltre sequestrati due autoarticolati con rimorchio e un escavatore. La posizione dei proprietari dei mezzi, intestati a due imprese edili di Vittoria, è al vaglio dei militari che stanno approfondendo le indagini coordinate dalla Procura di Ragusa. Il terreno, non sottoposto a vincolo totale, è di proprietà della Mediterraneo Villages Spa e doveva essere destinato alla costruzione di un resort della Valtur di Carmelo Patti, l’imprenditore di Castelvetrano ritenuto dalla Dia un prestanome del superlatitante Matteo Messina Denaro. I guai economici della società (ora in amministrazione controllata) e il procedimento di prevenzione pendente innanzi al Tribunale di Trapani hanno fatto sì che tutta l’area, con diversi immobili ormai in stato d’abbandono, sia ora invasa da rovi e rifiuti.
SBARCO A POZZALLO SOCCORSI 117 MIGRANTI
I 117 migranti intercettati domenica scorsa a bordo di un gommone a 110 miglia a sudest dell’isola di Lampedusa sono arrivati lunedì alle 18 al porto di Pozzallo. I 94 uomini e le 23 donne, di cui 2 in stato di gravidanza, il 12 gennaio erano stati trasbordati dal gommone nella nave mercantile “Aegean Nobility” di bandiera greca. Lunedì pomeriggio, in prossimità dell’imboccatura del porto ibleo con l’ausilio del Supply Vessel “Nos Taurus” della società fratelli Neri spa di Livorno, sono stati trasbordati nelle motovedette Cp304 e Cp 2113 e poi trasportati sino alla banchina di riva. Le operazioni sono state coordinate dalla Capitaneria di porto di Pozzallo. A terra i migranti sono stati assistiti dalle forze dell’ordine, dai volontari della Protezione Civile, dai medici della Sanità marittima di Siracusa e dell’Asp di Ragusa.
RAGUSA, DENUNCIATO LADRO DI GENERI ALIMENTARI
I poliziotti della Squadra Volanti di Ragusa hanno denunciato un rumeno di 25 anni, T.A., per il reato di guida in stato di ebbrezza alcolica e per guida senza patente. L’uomo è stato fermato durante un posto di controllo in contrada Puntarazzi. In questa occasione gli agenti hanno anche appurato che lo stesso era autore di un furto in un supermercato: per questo reato è stato incastrato dalle telecamere di sorveglianza che l’hanno ripreso mentre asportava della merce dal punto vendita. Il furto in questione è avvenuto il 9 dicembre. L’uomo ha agito insieme ad una giovane complice che i poliziotti stanno ancora cercando di individuare. I poliziotti hanno anche denunciato un tunisino di 48 anni, M.C. che guidava un motociclo in stato di ebbrezza alcolica e per guida senza patente, perchè mai conseguita.
ACCOLTELLA L’AMANTE, ARRESTATA UNA DONNA
Brunilda Zico, 25enne romena è stata arrestata per lesioni personali aggravate poichè nel corso di una lite ha accoltellato il suo fidanzato, un romeno di 36 anni. Il delitto è avvenuto alle 14.30 di domenica, a Ragusa. Sono stati i medici dell’ospedale Civile ad allertare i carabinieri. I militari del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno prelevato la Zico in ospedale: la donna ha rilasciato delle dichiarazioni confuse. I carabinieri, sulla base di quanto riferito dall’arrestata, hanno posto sotto sequestro il tablet del ferito. Il romeno ha dichiarato agli inquirenti di essere stato accoltellato dalla fidanzata perchè lei si era adirata dopo che lui aveva sporcato il letto con del tabacco con cui stava arrotolando una sigaretta. La vittima ha anche riferito agli inquirenti che era stato prima accoltellato al fianco sinistro, e dopo essere stato ferito era riuscito a prendere l’arma e a scagliarla lontano. Nel frattempo la donna avrebbe preso un altro coltello ma nel tentativo di ferirlo di nuovo, la lama si sarebbe spezzata. Dopo di che lui l’aveva ferita al volto per allontanarla. Nella perquisizione della casa i militari hanno trovato sangue in più punti, indumenti insaguinati e due coltelli, di cui uno con la lama spezzata.
INDOSSANO VESTITI DA DONNA PER NASCONDERE ALIMENTI RUBATI
Sotto i vestiti indossavano costumi interi femminili per potervi nascondere i generi alimentari che rubavano dagli scaffali del supermercato. E’ accaduto nel “Penny Market” di Vittoria sulla strada 115. In manette Emilian Marius Colgeag, 29 anni, romeno senza fissa dimora che è stato trasferito nel carcere di Ragusa, con l’accusa di furto aggravato in concorso ed evasione. L’uomo ha agito insieme ad un altro connazionale, D.M.V. denunciato in stato di libertà. Il furto è stato sventato dai poliziotti della sezione Volanti del Commissariato di Vittoria che li ha sorpresi in flagranza di reato. Gli agenti li hanno perquisiti e addosso ai due rumeni ha trovato 6 lattine di Red Bull, 8 forme di formaggio Grana Padano, 2 forme di formaggio Asiago e 2 birre in lattina, il tutto occultato dentro i costumi. Il valore complessivo della roba sottratta al negozio ammontava a circa 120 euro. Colgeag, su disposizione del pubblico ministero Monica Monego è stato incarcerato, in attesa di udienza di convalida e di eventuale giudizio direttissimo.
Incidente mortale al Villaggio Gulfi
Incidente mortale, domenica mattina, sulla strada provinciale n.7, sulla Comiso – Chiaramonte Gulfi. Due centauri alla guida di due moto di grossa cilindrata procedevano verso Chiaramonte. All’altezza di Contrada Pezze, un’autovettura, una Citroen Saxo guidata da L.S, di 53 anni, originaria di Chiaramonte, forse per un’improvvisa svolta a sinistra, si è frapposta alle due moto, facendole sbandare. A perdere la vita Nunzio Lo Magno, 45 anni, di Comiso. L’uomo viaggiava a bordo della sua moto, una Suzuki R1000, accompagnato da un altro centauro che, invece, viaggiava a bordo della sua Honda. Le condizioni del 45 enne comisano sono sembrate subito gravi. E’ stato, infatti, trasportato in elisoccorso al ‘Cannizzaro’ di Catania, dove nel pomeriggio, è deceduto. Il centauro che viaggiava con lui, ma su una moto diversa, è invece ricoverato nell’Ospedale ‘Civile’ di Ragusa. Per lui la prognosi è di 40 giorni per traumi e fratture varie. Sul posto è intervenuta per rilievi ed accertamenti la Polizia Provinciale agli ordini di Raffaele Falconieri.
Coniugi marocchini arrestati a Ispica per detenzione di marijuana destinata allo spaccio
Stamattina i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione personale e domiciliare a carico dell’operaio di 32 anni Hicham Mejjoudou, e della coniuge Imane El Khayali, casalinga di 18 anni, entrambi incensurati ma noti ai militari dell’Arma per la loro frequentazione con soggetti gravitanti negli ambienti dello spaccio ispicese. I Carabinieri, quando hanno citofonato all’abitazione in uso ai coniugi marocchini per un controllo, hanno udito dopo pochi istanti strani rumori provenire dal piano superiore della casa. Nell’occasione è stato nitidamente udito dai militari il rumore dello scarico del bagno e, dopo circa 5 minuti di attesa, il marito ha aperto la porta. I Carabinieri hanno rinvenuto nel bagno le tracce lasciate dai coniugi nel tentativo di disfarsi dello stupefacente, parte del quale ancora galleggiava all’interno del water. La perquisizione che ne è seguita, operata mediante l’ausilio dell’unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, ha permesso ai militari dell’Arma di rinvenire della marijuana all’interno di un pacchetto di sigarette e, nel bagno dell’abitazione, nascosta all’interno di una confezione di rotoli di carta igienica, una busta in cellophane contenente infiorescenze di marijuana. Al termine della perquisizione i Carabinieri hanno sequestrato 15 grammi circa di marijuana e diversi involucri destinati al confezionamento dello stupefacente. I due coniugi marocchini sono stati collocati agli arresti domiciliari in attesa della direttissima che si terrà nella mattinata di lunedì.
Bilancio Polizia Provinciale 2013
In cifre l’attività della Polizia Provinciale nel 2013 secondo il report del comandante Raffaele Falconieri. L’attività si è sviluppatata principalmente nei servizi di controllo e tutela ambientale, vigilanza ittico-venatoria e attività di polizia stradale. L’attività di vigilanza in materia ambientale è stata mirata principalmente al controllo dei produttori di rifiuti speciali, pericolosi e non. In massima parte attività produttive, come officine meccaniche, lavanderie, elettrauto, carrozzerie che producono rifiuti speciali pericolosi e non. Altri controlli hanno riguardato numerose aziende di allevamento zootecnico, per la verifica del corretto smaltimento delle acque reflue di allevamento nonché aziende agricole ai fini della gestione dei rifiuti agricoli. In 82 aziende sono state accertati 19 ipotesi di reati ambientali. Da rilevare, positivamente, il ridotto fenomeno delle “fumarole” estive, rispetto al passato. Sono stati operati 8 sequestri penali e 1 amministrativo. Per quanto concerne l’attività di vigilanza ittico-venatoria è stato fortemente contrastato il fenomeno del bracconaggio. Controllati 650 cacciatori: 36 persone sono state denunciate in stato di libertà e sono stati sequestrati 30 fucili, 691 cartucce, e 21 furetti. Da segnalare la individuazione e disattivazione di 72 trappole per la cattura di selvaggina ubicate nel versante ipparino, trappole che causano atroci sofferenze agli animali catturati che, nel tentativo di liberarsi, si procurano gravi ferite sino a morire. Per quanto concerne infine l’attività di polizia stradale, accertate 1615 infrazioni al Codice della Strada fra cui 97 sorpassi pericolosi. In totale sono stati decurtati 2285 punti patente. A preoccupare la percentuale sempre elevata (36%, un incidente su tre) dei sinistri “autonomi”, molti per alta velocità o distrazione dalla guida.
Catturato pericoloso pluripregiudicato
Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato, hanno ricevuto l’ordine di carcerazione, dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, da eseguire a carico di Franco Mormina, ragusano di 36 anni, sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza, in quanto pluripregiudicato, arrestato in più occasioni per reati contro il patrimonio e contro la persona. Venerdì sera è stato arrestato poiché, tra gli altri reati commessi, ha violato più volte le prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale, misura di prevenzione emessa dal Questore di Ragusa molto tempo addietro e che il soggetto non rispettava in alcun modo. Erano le 23.30 quando i poliziotti si sono appostati sotto la sua casa mentre stava uscendo violando per l’ennesima volta l’obbligo di rimanere nell’abitazione nelle ore notturne. L’uomo alla vista degli agenti ha capito subito che a suo carico era stato emesso un provvedimento di cattura, difatti ha chiesto di poter fare i bagagli e si è arreso al suo destino. Condotto in Questura è stato sottoposto ai rilievi della Polizia Scientifica e successivamente accompagnato presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Atti vandalici nelle scuole di Modica. A rischio la serenità educativo-scolastica
Sono molti gli episodi intimidatori accaduti nel corso delle festività natalizie nel comprensorio di Modica. Si tratta di atti vandalici che mettono a repentaglio la serenità infantile, genitoriale ed istruttoria degli istituti scolastici. “Che si faccia chiarezza, che ci sia vigilanza”, lo chiede la direzione del “Pesciolino Rosso” di Modica, promotrice del progetto “Vigilare educando”. Vittime degli atti vandalici l’Istituto Raffaele Poidomani plesso Denaro Papa, privato di materiale informatico-didattico, successivamente l’Istituto Santa Marta i cui cancelli di ingresso sono stati sigillati con colla, ed il Pesciolino Rosso, vittima di un allarme che non riguardava la stessa struttura, ma che ha creato tanto disagio. A giorni verrà presentata istanza al Prefetto per sollecitare maggiore attenzione sulle problematiche relative al servizio di vigilanza.
OPERAZIONE ANTIDROGA, SMANTELLATE DUE BANDE DI SPACCIATORI
Blitz antidroga dei carabinieri. Gli arrestati sono Bedoui Mohamed Hedi, 48 anni; Khadimallah Mohamed Ben Salah, 33 anni; Ajej Ghazi, 33 anni; Oueslati Nourredine, 47 anni; Sayari Imed, 26 anni, tutti tunisini. Gli indagati avevano dato vita a due distinti gruppi criminali dediti al traffico e spaccio di hashish e cocaina, acquistati da fornitori palermitani e poi immessi sul mercato a Vittoria. Sequestrati 900 grammi di hashish e 15 grammi di cocaina, e arrestati, in flagranza di reato, dodici persone, oltre agli odierni indagati. L’attività poteva contare su un volume d’affari quantificato dagli investigatori attorno ai 20 mila euro mensili, con prezzi al dettaglio della droga che variava da 20 a 30 euro al grammo per l’hashish e da 80 a 120 a grammo per la cocaina. L’operazione “Dual Band” ha interessato i territori di Vittoria, Scoglitti e Santa Croce Camerina.
RAGUSA, SEQUESTRATA CASSETTA DI SICUREZZA CON OTTOCENTOMILA EURO
La Guardia di Finanza indaga su presunte irregolarità bancarie
Un’indagine che sembra soltanto all’inizio. Le fiamme gialle hanno avviato una serie di indagini, con il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Ragusa, riscontrando alcune irregolarità bancarie in ordine a mancate segnalazioni di operazioni sospette, così come indicato nella normativa antiriciclaggio. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza hanno eseguito il sequestro di una cassetta di sicurezza di una filiale di un istituto di credito ragusano, contenente 800 mila euro in contanti e alcuni documenti di un imprenditore. L’avvocato difensore dell’imprenditore
aveva chiesto il dissequestro sia dei soldi che dei documenti, ma il Tribunale del riesame ha accolto solo il ricorso relativo ai documenti. Nello specifico, tra le presunte irregolarità ci sarebbero accessi a cassette di sicurezza non rendicontati, attivazione di fidi e di linee di credito con cifre considerevoli, che qualcuno avrebbe garantito in modo non regolare. In tal senso il decreto
legislativo 231/2007 valorizza il ruolo della Banca d’Italia e le affida compiti regolamentari e di controllo sul rispetto degli obblighi antiriciclaggio. La Vigilanza della Banca d’Italia, in accordo con le altre autorità di controllo del settore finanziario, svolge compiti di natura regolamentare, tra cui l’organizzazione, procedure e controlli interni che assicurino l’assolvimento degli adempimenti antiriciclaggio, compreso l’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette. Adempimento che pare il funzionario di un Istituto di credito ragusano non abbia compiuto, tanto da far scattare la denuncia da parte della guardia di finanza all’autorità giudiziaria che ha richiesto alla Banca d’Italia di compiere perizie nel merito, il cui esito sarebbe già al vaglio dell’autorità
giudiziaria. Tali adempimenti sono stati compiuti dal servizio ispettivo di Catania interno alla Banca d’Italia. Pare che l’istituto di credito, in via cautelativa, abbia sospeso il funzionario indagato per 2 mesi in attesa
di ulteriori riscontri. L’attività delle fiamme gialle è in corso. Sotto la lente di ingrandimento oltre all’istituto di credito ibleo anche una parte dell’imprenditoria locale.
RAGUSA: PRESUNTE IRREGOLARITA’ BANCARIE: INDAGA LA GUARDIA DI FINANZA
Un’indagine che sembra soltanto all’inizio. Le fiamme gialle hanno avviato una serie di indagini, con il coinvolgimento della Procura, riscontrando alcune irregolarità bancarie in ordine a mancate segnalazioni di operazioni sospette, così come indicato nella normativa antiriciclaggio. Nello specifico, tra le presunte irregolarità ci sarebbero accessi a cassette di sicurezza non rendicontati, attivazione di fidi e di linee di credito con cifre considerevoli, che qualcuno avrebbe garantito in modo non regolare. In tal senso il decreto legislativo 231/2007 valorizza il ruolo della Banca d’Italia e le affida compiti regolamentari e di controllo sul rispetto degli obblighi antiriciclaggio. La Vigilanza della Banca d’Italia, in accordo con le altre autorità di controllo del settore finanziario, svolge compiti di natura regolamentare, tra cui l’organizzazione, procedure e controlli interni che assicurino l’assolvimento degli adempimenti antiriciclaggio, compreso l’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette. Adempimento che pare il funzionario di un Istituto di credito ragusano non abbia compiuto, tanto da far scattare la denuncia da parte della guardia di finanza all’autorità giudiziaria che ha richiesto alla Banca d’Italia di compiere perizie nel merito, il cui esito sarebbe già al vaglio dell’autorità giudiziaria. Tali adempimenti sono stati compiuti dal servizio ispettivo di Catania interno alla Banca d’Italia. Pare che l’istituto di credito in via cautelativa, abbia sospeso il funzionario indagato in attesa di ulteriori riscontri da parte degli organi inquirenti. L’attività delle fiamme gialle è tuttora in corso. Sotto la lente di ingrandimento oltre all’istituto di credito ibleo anche una parte dell’imprenditoria locale.
Si allontana da una comunità e tenta due rapine: arrestato
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha tratto in arresto Salvatore Delacroce, 39 anni, di Modica, ma residente a Vittoria presso una Comunità. L’uomo è stato arrestato per essere evaso dai domiciliari, aver tentato una rapina ad un panificio e successivamente per aver consumato una rapina presso un mobilificio. I fatti sono accaduti giovedì: intorno alle 11 la Sala Operativa dei carabinieri aveva ricevuto diverse telefonate in quanto un uomo aveva tentato una rapina in un panificio, ma era stato respinto dalla vittima. Il panetterie era già stato rapinato in passato sempre della stessa persona. Ci ha riprovato sempre a Vittoria, in un mobilificio. Armato di una pietra, ha minacciato il titolare e si è fatto consegnare qualche centinaio di euro prima di fuggire. La Polizia è riuscita ad individuarlo e lo ha arrestato.
CAPODANNO IN ERBA
Inizio anno da sballo saltato per tanti giovani sul territorio di Ragusa. Infatti nel corso di mirati servizi preventivi di controllo eseguiti dalla Guardia di Finanza soprattutto nel settore del piccolo spaccio di stupefacenti sono stati fermati e segnalati numerosi giovani con alcune dosi di hashish e marijuana. Le zone battute dalla Fiamme Gialle, da fine anno fino alla Befana, sono quelle tristemente note per episodi di microcriminalità che vedono coinvolti soprattutto i più giovani che, in occasione delle vacanze, hanno voluto provare gli effetti nefasti del “fumo”. In particolare la notte di San Silvestro, a Vittoria, è stato fermato un ventenne con hashish in stecche e strani congegni per meglio inalare i fumi della droga (maschera antigas con pipe da aspirazione), mentre a Capodanno altri quattro poco più che maggiorenni volevano festeggiare l’anno nuovo con la marijuana già pronta per l’uso a Marina di Ragusa. A Scicli e ad ad Ispica sono stati sequestrati più di venti grammi di droghe leggere e sintetiche a tunisini e italiani di passaggio sul territorio ragusano, mentre giorno 7 un discreto quantitativo di hashish è stato rinvenuto ad un quarantenne tunisino che aveva la sua postazione di spaccio a Punta Braccetto. Tutti i soggetti sono stati segnalati o denunciati per detenzione e spaccio di sostanze psicotrope.