La Polizia di Stato ha arrestato per furto in abitazione Kristina Duric e Visa Duric due ragazze di circa vent’anni, croate, domiciliate a Catania presso il campo nomadi di San Giuseppe la Rena, pluripregiudicate per diverse tipologie di reato e “professioniste” specializzate in furti in abitazione. Le Volanti e le pattuglie in borghese della Squadra Mobile, così come disposto dal piano “Natale Sicuro” stavano effettuando una perlustrazione al fine di prevenire e reprimere i numerosi furti in abitazione che in questo periodo sono una vera e propria piaga sociale, quando, poco dopo mezzogiorno hanno notato due donne di etnia rom uscire da un palazzo di Via Nenni a Ragusa. Dopo pochi metri le due donne senza alcun motivo si sono separate continuando a guardarsi intorno. A quel punto è scattato il controllo. Erano in possesso di numerosi monili in oro, un grande salvadanaio ed oggetti atti allo scasso (delle parti in plastica modificate proprio per accedere nelle abitazioni che non sono chiuse e chiave). Le indagini immediatamente avviate permettevano di individuare l’abitazione di una coppia di ragusani assenti per lavoro, dalla quale erano stati asportati gli oggetti. Non appena i proprietari hanno fatto rientro in casa per la pausa pranzo, sono stati informati di quanto accaduto. Tra gli oggetti rubati, tutti restituiti, vi erano diversi preziosi del valore di circa 5.000 euro ed un salvadanaio con 500 euro in monete frutto dei risparmi quotidiani in questo periodo di crisi. Le due donne sono state detenute presso le camere di sicurezza della Questura ed in queste ore saranno processate con rito direttissimo per il reato di furto in abitazione e potranno essere condannate con una pena dai 3 ai 10 anni, considerato che sono pluripregiudicate.
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Ragusa, 80enne picchia e minaccia di sparare al figlio: denunciato
N.S., ragusano di 84 anni, che ha ferito il figlio con un pugno alla testa, è stato denunciato dagli agenti della Squadra Volanti di Ragusa. L’uomo ha anche minacciato di morte la vittima, dichiarando che gli avrebbe sparato un colpo alla testa. I poliziotti sono intervenuti dopo che è pervenuta una denuncia da parte del figlio. Durante la perquisizione domiciliare, scattata con la querela, i poliziotti hanno accertato, all’interno dell’abitazione, la presenza di un fucile con il colpo in canna (modalità di custodia non lecita) e numerose cartucce. L’arma è risultata regolarmente registrata, ma dal momento che l’arma non era scarica e dato che il figlio ha denunciato le minacce, e considerato, inoltre, che è stato accertato lo stato di instabilità psicologica da parte del possessore dell’arma, le forze dell’ordine hanno sequestrato il fucile e le munizioni.
VITTORIA, RAPINATA RIVENDITA DI TABACCHI
Alle 20 circa di martedì è stata rapinata la rivendita di tabacchi di via Leopardi a Vittoria. Alla Polizia è giunto l’allarme da parte del titolare. Le Volanti si sono recate sul posto ed hanno appreso dal racconto della vittima che poco prima tre individui travisati da passamontagna, uno armato di pistola, avevano fatto irruzione all’interno del negozio e si erano fatti consegnare l’incasso della giornata. L’azione è stata rapidissima. Nell’esercizio commerciale erano presenti anche cinque clienti. Non si registrano feriti. Il bottino ammonta a circa mille euro. Sono in corso le indagini della Polizia.
Controlli dei carabinieri nel week end
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa e quelli delle Stazioni di Monterosso Almo e Santa Croce Camerina hanno denunciato una persona e segnalato quattro assuntori di stupefacenti nel corso di un servizio di controllo coordinato del territorio. Impiegando diverse autopattuglie i militari della compagnia di Ragusa hanno svolto posti di controllo al ridosso del centro urbano del capoluogo ibleo e lungo le provinciali maggiormente trafficate, nonché nel centro di Santa Croce.Decine di autovetture sono state fermate e ispezionate e diversi passeggeri sono stati perquisiti, così come i conducenti dei mezzi sono stati sottoposti a test etilometrico. Nessuno degli automobilisti è risultato positivo all’etilometro.
Furto al Bar Savini, la solidarietà dell’Ascom
Il sistema Confcommercio Ragusa esprime la propria solidarietà al dirigente sindacale Daniele Leggio, presidente Fipe Ragusa e componente del direttivo della sezione Ascom del capoluogo, per l’increscioso furto perpetrato ai danni della sua attività (Bar Savini) di via Achille Grandi. “Manifestiamo la nostra vicinanza – afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro – e auspichiamo che possa essere fatta piena luce sull’accaduto”. Il presidente della sezione Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo, è un fiume in piena. “E’ davvero incredibile quanto sta accadendo nella nostra città – sostiene Sorbo – facendo, tra l’altro, riferimento alle modalità con cui quest’azione criminosa è stata perpetrata. A nome mio e dell’intero direttivo comunale esprimiamo i sentimenti di più sincera solidarietà a Daniele Leggio e cercheremo di stargli il più possibile vicino per aiutarlo a rialzarsi. E’ chiaro che si tratta di un danno molto pesante, tra l’altro in coincidenza con tutto ciò che c’era da pagare relativamente alla Tares e all’Imu. Ce n’è quanto basta per fiaccare la resistenza di un commerciante. Ma sappiamo che Daniele è una persona indomita e che tutto ciò gli darà comunque la forza per ripartire. Ad ogni modo auspichiamo che le forze dell’ordine, sul cui impegno e professionalità nessuno può avanzare dubbi di sorta, facciano il possibile per scoprire i responsabili”. Solidarietà a Leggio arriva anche dal presidente provinciale Fipe Maurizio Tasca. “E’ davvero una situazione incresciosa quella a cui stiamo assistendo – afferma – non è più possibile andare avanti in questa direzione. Come se non bastassero i morsi della crisi, a Ragusa, e nell’area iblea più in generale, dobbiamo fare i conti con la criminalità che, statisticamente, durante il periodo delle feste, alza la voce e ora lo fa in maniera davvero insolita rispetto al passato. Non c’è che dire. Siamo tutti molto preoccupati”.
RAGUSA, RIMOSSA BARACCA ABUSIVA DOPO ACCERTAMENTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE
E’ intervenuta, martedì mattina, una pattuglia dell’unità operativa Annona e Mercati del Corpo di Polizia municipale in Corso Vittorio Veneto (intersezione con via Principessa di Savoia) per accertare la presenza sul margine della sede stradale di una baracca abusivamente allocata sul suolo pubblico. La struttura, antiestetica e fatiscente dal punto di vista dei materiali che la componevano, con all’interno due pedane rialzate di legno, pare sia stata utilizzata per la vendita di stelle di Natale ad opera di persone a tutt’oggi ignote. L’opera abusiva è stata rimossa e sequestrata con l’ausilio di personale e mezzi della Ditta Busso. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire all’identità dei trasgressori.
Trattore si ribalta, anziano in prognosi riservata
Grave incidente sul lavoro in contrada Scorrione, tra Modica e Rosolini. L’episodio è avvenuto qualche giorno fa, ma la notizia si è appresa solo lunedì. Un anziano di 70 anni stava lavorando su un trattore quando pare sia sceso, non si sa per qualche motivo, ed il mezzo lo ha messo sotto. Per fortuna non è in pericolo di vita. Si trova ricoverato allo ospedale Maggiore di Modica.
Denunciato a Pozzallo catanese con sostanze dopanti e soldi in contanti
Domenica mattina i Carabinieri hanno denunciato a piede libero A. B. di 56 anni, fermato a bordo della propria autovettura mentre percorreva il lungomare di Pozzallo all’altezza dell’area portuale. Nell’auto del catanese i militari hanno rinvenivano otto flaconi di sostanze dopanti e circa euro 9.000 in contanti, nascosti all’interno di una finta scacchiera. La merce rinvenuta è stata sequestrata e l’uomo deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa. Sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri per verificare la destinazione delle sostanze dopanti nonché il coinvolgimento di altri soggetti nell’illecita attività.
RAGUSA, CHIUSA CASA A LUCI ROSSE
Denunciata giovane rumena per favoreggiamento prostituzione
Il continuo via vai di clienti da un appartamento in via San Francesco dove si prostituivano due donne rumene, ha portato all’esasperazione i residenti della zona. Sono stati i cittadini ad allertare i poliziotti di quartiere che hanno costatato l’attività di meretricio, che si conduceva nella casa situata nel centro storico di Ragusa, interrogando i clienti che avevano appena consumato rapporti sessuali con le due prostitute. Subito è scattata ‘indagine da parte della sezione criminalità diffusa della Squadra Mobile di Ragusa che ha permesso di appurare chi fosse il responsabile di questa attività di sfruttamento della prostituzione. Si tratta di P.F.,
una rumena di 22 anni che, nonostante la giovane età, favoriva altre connazionali prendendo in locazione l’appartamento in questione, senza fare apparire nel contratto i nominativi delle prostitute. La donna era ben consapevole dell’attività illecita che si conduceva in quella casa, prostituendosi lei stessa in un’altra abitazione non lontana, sempre situata sulla via San Francesco. La donna è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione. Inoltre, è stata
chiusa la casa a luci rosse. La Polizia continua ad indagare sul proprietario dell’immobile, di nazionalità italiana, che si è dichiarato estraneo ai fatti. Gli inquirenti stanno verificando i movimenti bancari e il suo tenore di vita, al fine di accertare se a prescindere da quanto scritto sul contratto, l’uomo vivesse anche di questa attività illecita, cosa che porterebbe al sequestro per la confisca dell’appartamento così come previsto dalla legge. Da mesi la
Polizia di Stato sta effettuando un capillare controllo nel centro storico di Ragusa per contrastare il fenomeno della prostituzione.
COLTIVAZIONE DI CANNABIS VICINO LA DIGA SANTA ROSALIA
Dieci piante di cannabis della pregiata varietà “Moby Dick” sono state rinvenute dai carabinieri in contrada Iannacci, sopra la diga Santa Rosalia. E’ stato un passante a notare la piccola piantagione e a segnalarne la presenza ai militari che, al momento, non hanno individuato chi li ha coltivate. Si tratta di una varietà particolare: la Moby Dick nasce dall’incrocio delle varietà “Indica” e “Sativa”. E’ particolarmente apprezzata dai produttori che riescono a ricavare da
una sola pianta ben un chilo e 500 grammi di droga, fra l’altro può essere facilmente coltivata anche in posti al chiuso, garage e cantine. Gradita anche dai consumatori dal momento che possiede un elevato contenuto di principio attivo, il tetraidrocannabinolo, che può arrivare sino al 21 per cento.
Comiso, arrestato il pusher Francesco Zago: aveva nascosto la droga anche sul tetto di casa
Sei involucri contenenti marijuana erano custoditi in un cassetto vicino alla porta di ingresso. Ma è stato grazie al fiuto del cane Alan che i poliziotti del Commissariato di Comiso hanno trovato nel
tetto della casa di Francesco Zago, 25enne residente a Comiso, 89 ovuli occultati all’interno di una busta sigillata situata sotto le tegole. Accanto alla busta c’era pure un bilancino di precisione. Il pastore tedesco dell’Unità cinofila della Polizia di Stato ha condotto a colpo
sicuro gli agenti che, perlustrando più accuratamente il tetto, hanno così trovato la busta. Zago è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa a disposizione delle autorità giudiziarie, mentre la droga rinvenuta nella sua abitazione è stata sequestrata.
SCICLI, PRENDE A CALCI TRANSENNE E AUTO IN SOSTA: ARRESTATO UN TUNISINO
E’ finito in carcere per i reati di danneggiamento, resistenza, violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale il tunisino Maher Jemmali, di 26 anni. Alle 3 della notte fra domenica e lunedì è stato
visto dai passanti, mentre, insieme ad un altro extracomunitario prendeva a calci alcune transenne poste sulla strada ed anche dei
veicoli in sosta in via Mormino Penna, a Scicli. Immediatamente sono intervenute alcune pattuglie dei carabinieri che hanno rintracciato il tunisino e lo hanno bloccato. Non appena è stato fermato dai militari, l’uomo ha iniziato a inveire contro di loro. Condotto presso la Tenenza locale, il tunisino ha aggredito due militari procurandogli lesioni. Adesso si trova ai domiciliari.
Sequestrato al Porto di Pozzallo più di un kilo di Marijuana
Gli uomini della Tenenza della Guardia di Finanza di Pozzallo, coadiuvati dai funzionari doganali, hanno sequestrato all’imbarco del catamarano per Malta una borsa di tela contenente marijuana. Dopo il rinvenimento della droga, all’interno dei bagni nei pressi dell’imbarco, è scattato l’allarme degli operatori che, sotto la direzione del Ten. Andrea Masciullo, hanno posto in essere attività investigative per risalire al proprietario della sacca. Purtroppo non c’è stato niente da fare. Il corriere, che avrebbe dovuto traghettare lo stupefacente alla volta di Malta, è riuscito a far perdere le sue tracce senza essere visto. Al vaglio dei finanzieri anche i filmati delle telecamere dell’area portuale che potrebbero permette di risalire al colpevole. Sono già 2 i sequestri di marijuana di notevole quantità eseguiti a Pozzallo nel giro di una settimana.
COMISO, INCENDIO IN UN’AGENZIA DI POMPE FUNEBRI
Nella notte tra giovedì e venerdì si è verificato un incendio in un’agenzia di pompe funebri, situata in corso Vittorio Emanuele a Comiso. Secondo il commissariato di Polizia locale, il rogo è di probabile origine dolosa. Le fiamme hanno causato ingenti danni sebbene siano state subito spente con gli estintori dai titolari dell’agenzia.
RAGUSA, LADRI ACROBATI SVALIGIANO NEGOZIO AL CENTRO COMMERCIALE
Sono entrati dal tetto, in piena notte, ed hanno fatto razzia di piccoli elettrodomestici. Tutti oggetti facilmente trasportabili, considerato che pare siano andati via da dove erano venuti. Sono certamente professionisti i ladri che hanno messo a segno un colpo ai danni del negozio Euronics che si trova all’interno del centro commerciale di viale delle Americhe, a Ragusa. Si sta facendo un inventario della merce per riuscire a capire a quanto ammonta il danno subito dell’esercizio commerciale, che è comunque ingente. Sul posto la Polizia.
La Polizia allontana dal territorio di Ragusa otto pluripregiudicati
Sono tutti cittadini rumeni, pluripregiudicati e già destinatari di provvedimenti di allontanamento dal territorio gli otto soggetti ai quali, negli ultimi due giorni, il Questore di Ragusa ha notificato l’ennesimo “foglio di via obbligatorio”. Fra questi, un uomo e una donna, rispettivamente di 33 e 30 anni, che sono stati sorpresi, a Marina di Ragusa, dagli agenti della Squadra Volanti che stavano eseguendo il controllo del territorio. I due si trovavano a bordo di un furgone, alle prime luci dell’alba di mercoledì, e stavano guardando delle villette disabitate. I poliziotti si sono insospettiti, li hanno bloccati e da un controllo è emerso che avevano a loro carico numerose segnalazioni per reati contro il patrimonio e che non risultavano nemmeno residenti nell’area iblea. Con questo ultimo foglio di via per un anno non potranno tornare nel territorio ragusano.
VITTORIA: LA FINANZA INTERCETTA AUTOBOTTE DI GASOLIO “IN NERO”
La Guardia di Finanza di Vittoria ha da qualche giorno concluso un’operazione di servizio nel settore degli oli minerali. Da qualche tempo i finanzieri avevano notizia di un traffico illecito di gasolio, un bene prezioso per le aziende agricole, ma soprattutto per quelle di trasporto. Dopo lunghi appostamenti in diverse zone della città, hanno individuato un’autobotte sospetta proprio a pochi metri del Mercato Ortofrutticolo, dove centinaia di camion transitano ogni giorno. Osservandone i movimenti a distanza, i finanzieri si sono resi conto che l’autobotte stava entrando in un’azienda di autotrasporti, dove gli autisti avevano appena scaricato del prodotto petrolifero all’interno di una cisterna aerea. Uscita dal piazzale, i militari hanno fermato il mezzo pesante chiedendo ai due autisti, come di consueto, di esibire la documentazione attestante la quantità, la natura e la destinazione del carico. Le giustificazioni fornite dai conducenti hanno assodato che i sospetti dei finanzieri erano fondati, poiché i circa 4.000 litri di gasolio contenuti in quell’autobotte, viaggiavano “in nero”. Dagli accertamenti è emerso che il mezzo apparteneva ad una locale azienda di trasporti, della quale i due autisti erano dipendenti. Accertata la flagranza del contrabbando, la pattuglia si è recata presso il piazzale dove i due uomini avevano effettuato lo scarico, sorprendendo un vittoriese, M.B., intento nel fare il pieno ad un autoarticolato. Quest’ultimo stava utilizzando il gasolio appena scaricato nella cisterna fissa, dichiarata di sua proprietà, che era peraltro munita di pistola erogatrice e di contalitri. Le Fiamme Gialle hanno provveduto a sigillarlo ed a porlo sotto sequestro, assieme a tutto il gasolio contenuto all’interno (8.000 litri). Allo stesso modo sono stati sequestrati i due mezzi pesanti: l’autobotte che aveva appena scaricato ed il trattore stradale che si stava rifornendo, anch’esso di proprietà di una ditta di trasporto merci della zona. Sono stati denunciati 8 persone per contrabbando di prodotto petrolifero e per detenzione di materiale esplodente senza le prescritte autorizzazioni. Sono tre le società coinvolte, tutte operanti nel settore degli autotrasporti.
MORTO L’ANZIANO DI MODICA CHE SI E’ DATO FUOCO
Il pensionato modicano di 80 anni che si è dato fuoco all’alba di martedì, nel giardino della propria casa è morto dopo alcune ore di agonia, all’ospedale Cannizzaro. L’anziano si era cosparso di benzina e poi aveva appiccato il fuoco con un accendino. Sono stati i latrati dei cani a fare accorrere il figlio che ha trovato il corpo del padre completamente
avvolto dalle fiamme. Il pensionato è stato trasportato dagli operatori del 118 all’ospedale Maggiore di Modica e successivamente trasferito nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Le condizioni dell’anziano sono apparse subito molto gravi e i medici non hanno potuto strapparlo alla morte. Nella serata di martedì l’imprenditore è deceduto. La causa che avrebbe indotto il pensionato a darsi fuoco, sarebbe stata l’aggravarsi dei suoi problemi di salute.
FURTI AZIENDE AGRICOLE ARRESTATI 4 RUMENI
Nella notte tra lunedì e martedì, i Carabinieri di Comiso, hanno arrestato Dragos Adrian Rache, Alin Nicolae Badic, Alin Dragomir ed un minorenne di 17 anni, disoccupato, con precedenti di polizia. I quattro, tutti domiciliati a Chiaramonte Gulfi, sono stati sorpresi, nella frazione di Pedalino, mentre si allontanavano frettolosamente da un capannone sito all’interno di un’azienda agricola di proprietà di un imprenditore ragusano. Vi erano entrati dopo aver forzato una saracinesca e frantumato una finestra rubando poco prima materiale elettronico ed attrezzi agricoli vari. I quattro rumeni sono stati immediatamente tratti in arresto e condotti presso la caserma di Via Leonardo Sciascia, da dove al termine delle formalità di rito, i maggiorenni venivano posti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni, mentre il minore veniva accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Catania.
Auto a folle velocità non si ferma all’alt: scatta caccia all’uomo
Durante un posto di controllo nella zona di Sampieri, i militari dell’Arma hanno intimato l’alt ad un’autovettura Alfa Romeo 166 di colore grigio ma questa, alla vista dei Carabinieri, ha accelerato tentando di investire il militare. Immediatamente la pattuglia dei Carabinieri ha iniziato un inseguimento dell’autovettura in fuga, che ad alta velocità e con manovre pericolose ha percorso la strada provinciale 66 in direzione Marina di Modica – Pozzallo zona industriale. Allertate altre pattuglie, l’inseguimento è proseguito nel centro abitato di Pozzallo dove, a folle velocità, l’auto in fuga ha imboccato contromano il Corso Vittorio Veneto ed infine si è diretta verso Ispica dove gli occupanti hanno abbandonato il mezzo in una zona di serre, continuando la fuga a piedi. I Carabinieri hanno continuato le ricerche fino alle prime luci dell’alba di martedì. Sinora, però, gli occupanti dell’Alfa Romeo non sono stati rintracciati. I militari dell’Arma hanno provveduto ad effettuare accertamenti tecnici all’interno dell’autovettura al fine di rilevare qualche traccia utile. Inoltre, all’interno del mezzo abbandonato, i Carabinieri hanno trovato vari arnesi da scasso e altri materiali utili al compimento di furti nelle zone agricole. Le indagini dell’Arma proseguono con l’obiettivo di identificare i soggetti che si sono dati alla fuga.