Gli uomini della Squadra Volanti della Polizia di Stato hanno arrestato Enrico Scenna, 33 anni, per rapina ai danni di due anziane signore, per altro rimaste ferite a seguito della condotta cruenta. Due scippi intorno alle 10 tra via Mercadante e corso Vittorio Veneto, in pieno centro storico a Ragusa. Vittime due anziane, finite per terra, anche se per fortuna non hanno riportato gravi ferite. Immediate le ricerche della Polizia che hanno individuato lo scooter a bordo del quale il rapinatore aveva commesso i due scippi. Gli agenti lo hanno inseguito cercando di condurlo in una zona meno frequentata, per evitare rischi per la gente. Ad un certo punto lo scippatore ha perso il controllo del mezzo ed è finito per terra. Per lui è scattato l’arresto. Enrico Scenna era stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato pochi mesi addietro poiché responsabile di svariati furti in abitazione, ma attualmente, dopo un periodo in carcere, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. Difatti proprio il giovedì fruisce di un’ora di permesso, e in quest’ora ha compiuto i due reati, circostanza, questa, che aggrava ulteriormente la sua posizione.
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Rapina ad un rifornimento sulla Santa Croce – Vittoria
In un primo momento ha reagito, ma quando ha visto la pistola ha consegnato i soldi. E’ di 400 euro il bottino della rapina messa a segno giovedì, intorno alle 6.30, ai danni del bar rifornimento Spina sulla Santa Croce Vittoria. I due malviventi avevano il volto coperto e viaggiavano su un motorino. In pochi secondi hanno arraffato il bottino e sono fuggiti via. Sono in corso le indagini.
GUIDA SENZA PATENTE, DENUNCIATO ALBANESE
Gli agenti della Squadra Volanti hanno denunciato in stato di libertà un cittadino albanese di 25 anni, residente a Canicattini Bagni (Sr). Alle 9 del 23 ottobre, a Ragusa in pieno centro storico, l’attenzione degli agenti di una volante è stata attirata da una autovettura Bmw con tre persone a bordo il cui conducente, alla vista dell’auto di servizio, ha effettuato brusche manovre al fine di eludere il controllo. L’auto è stata fermata poco dopo. A bordo c’erano tre albanesi, in passato denunciati per furto e per possesso di attrezzi atti allo scasso. Il conducente era senza patente in quanto mai conseguita, mentre l’auto era senza assicurazione.
Possesso di armi clandestine, arrestati due niscemesi ad Acate
Due niscemesi sono stati arrestati dalla Polizia di Vittoria. Si tratta di Giuseppe Platania, 50 anni, agricoltore, e di Emilio Ficicchia, 29 anni, anche lui agricoltore, suocero e genero. Sono stati trovati in possesso di arma da fuoco clandestino con munizionamento per arma da fuoco. Tenevano le armi nella loro azienda vivaistica in territorio di Acate, in contrada Dirillo Monello. In particolare, gli agenti hanno trovato, nell’armadio, avvolta in una coperta, una pistola giocattolo, modificata in modo da realizzare una pistola semiautomatica, cal. 6,35, con caricatore inserito, a pieno carico di cartucce. Nello stesso posto anche un contenitore con all’interno altri proiettili cal. 6,35. La pistola giocattolo modificata era in condizione di esplodere colpi dotati di micidialità. Nel corso della perquisizione, inoltre, sono state trovate altre pistole a gas ed a salve.
Arrestato a Santa Croce un giovane extracomunitario per tentato furto aggravato
Gli uomini della Squadra Volanti hanno arrestato Yassine Boulaouay di 34 anni. Le guardie giurate addette alla vigilanza di un impianto fotovoltaico di ingente valore ancora non ultimato, ubicato a Santa Croce Camerina in contrada Pescazza, hanno chiesto l’intervento della Polizia dopo aver notato delle persone sospette. Boulaouay insieme ad altri, ancora ignoti, aveva tagliato la recinzione e si era introdotto all’interno del cantiere in costruzione. I malviventi, nascosti nel buio della notte, prima che giungesse la volante, avevano anche lanciato delle pietre contro le guardie giurate per farle desistere dall’avvisare le forze dell’ordine. Al reato hanno partecipato almeno tre persone. Una di queste, alla guida di una Peugeot 207 rubata a Scicli, si è data alla fuga, ma ha avuto un incidente autonomo in una vicina contrada e, dopo aver abbandonato l’autovettura, ha fatto perdere le proprie tracce. Yassine Boulaouay appena fermato ha inscenato un malore ed è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vittoria da dove, poco dopo, è stato dimesso. La Polizia cerca gli altri complici.
Recuperata una Land Rover
Il 18 ottobre è stata recuperata dalle forze dell’ordine una Land Rovere, rubata a Milano, grazie al sistema di allarme dell’azienda ragusana Resec Lynx installato nell’auto. L’auto era sulla A1 nella zona antistante la Fiera di Parma. Prima del ritrovamento dell’auto e dell’arresto del malvivente, catturato in flagranza di reato, l’auto è stata monitorata costantemente dagli operatori della centrale di controllo fino al blocco.
COLTIVAZIONE DI MARJIUANA CONDANNA DEFINITIVA PER PARAVIZZINI
E’ divenuta definitiva il 25 settembre scorso, dopo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso da parte della Corte Suprema di Cassazione, la condanna del Tribunale di Ragusa a carico di Antonio Paravizzini, 40enne pregiudicato vittoriese. Deve scontare 4 anni e sei mesi di reclusione e pagare la multa di 20.000 euro perché riconosciuto colpevole del reato di illecita coltivazione di sostanza stupefacente. I fatti risalgono al 24 settembre 2012 quando agenti dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Vittoria e Niscemi eseguirono accurate perquisizioni in contrada Fondo Abate, al confine tra i territori di Vittoria ed Acate. In quell’occasione venne scoperta una piantagione di marijuana. Le piantine crescevano sotto serra assieme a quelle di pomodoro. Inoltre, venne scoperta sostanza stupefacente già essiccata ed imballata, pronta per essere smerciata. In tutto circa 70 chilogrammi di marijuana che sul mercato avrebbe fruttato 300.000 euro. Paravizzini si trova ora nel carcere di Ragusa.
A “tradirla” una denuncia di smarrimento CONDANNATA PER FURTO: ARRESTATA TORINESE A RAGUSA
I carabinieri di Ragusa hanno rintracciato e arrestato una donna piemontese ricercata per furto aggravato. Martedì mattina il Pm di Torino Sandro Ausiello aveva emesso un ordine di carcerazione a carico di Manuela Tomaselli, una 35enne originaria di Moncalieri (Torino), con un discreto curriculum nel settore dei furti aggravati. La donna doveva scontare la pena di cinque mesi e sette giorni di reclusione e pagare la multa di euro centottanta poiché nell’agosto del 2012, a Torino, era stata sorpresa a rubare in un negozio di abbigliamento. In questura aveva poi fatto il “bis”, rubando del denaro dalla borsa di un agente. La condanna è diventata irrevocabile con conseguente ordine di carcerazione. Nel frattempo la torinese era emigrata proprio a Ragusa dove però, se avesse voluto passare inosservata ha fatto un grossolano errore: è andata dai carabinieri a denunciare lo smarrimento della carta d’identità, e il documento, ovviamente, era nella banca dati delle forze di polizia. Ed è proprio tale dettaglio che ha subito indotto i carabinieri del Nucleo Investigativo provinciale di Torino a chiamare i colleghi iblei. Questi ultimi in pochi minuti, recuperata copia della denuncia di smarrimento, sono risaliti all’indirizzo della donna a Ragusa e la sono andata a cercare, trovandola subito. Si trova ora in carcere a Catania.
Controlli nel territorio, arrestati due sorvegliati speciali
La scorsa notte, i Carabinieri della Compagnia di Modica hanno attuato un servizio straordinario di controllo del territorio, allo scopo di mantenere alto il livello di sicurezza percepito e monitorare maggiormente le zone rurali per la prevenzione dei furti nelle aziende agricole. Nel servizio, protratto sino a tarda notte, sono state impiegate 9 pattuglie, supportate da un elicottero. Durante lo specifico servizio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei furti nelle aziende agricole, sono state identificate 98 persone e controllati 52 veicoli. Proprio nel corso dei controlli, una pattuglia dei Carabinieri di Scicli, ha proceduto all’arresto di Angelo Scifo, sciclitano, pregiudicato, che, sorpreso alla guida del proprio autocarro, privo di patente di guida, ha violato gli obblighi impostigli dalla sorveglianza speciale con obbligo di dimora a cui è sottoposto. Ora ai domiciliari. A Vittoria, invece, è stato arrestato Gaetano Tonghi, 31 anni, per violazione degli obblighi imposti dal regime di sorvegliato speciale. Era infatti alla guida di un veicolo nonostante la patente gli fosse stata revocata anni fa.
Marijuana: arrestato uno spacciatore
I Carabinieri di Comiso, nel corso di un mirato servizio per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto il comisano Giuseppe Bellassai, 19 anni, trovato in possesso di ventisei grammi di marijuana, avvolta in un involucro di carta stagnola, nascosta sotto il sedile della propria auto. Il giovane, giunto in prossimità del Liceo Linguistico “La Cultura”, alla vista dei militari, è fuggito, ma poi è stato fermato.
NASCONDEVA LA DROGA NEL RETTO: ARRESTATO ISPICESE
Ovuli contenenti eroina nascosti nel retto. Una pratica non indolore, ma ritenuta più sicura dagli spacciatori. Ma a Riccardo Battaglia, 52 anni, di Ispica, non è bastata per evitare l’arresto. E’ stato fermato dai carabinieri mentre scendeva dal pullman proveniente da Palermo. I militari hanno capito che l’uomo, con precedenti, era nervoso e stava nascondendo qualcosa. Alla fine Battaglia ha consegnato i tre ovuli con 58 grammi di eroina.
Controlli per la prevenzione di furti nelle aziende agricole
I Carabinieri della Compagnia di Modica hanno attuato un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei furti nelle zone di campagna ed in particolare nelle aziende agricole. Durante il servizio perlustrativo, le pattuglie dei Carabinieri di Scicli e Donnalucata, nel transitare nei pressi di Cava d’Aliga, hanno notato un’autovettura sospetta che alla vista del mezzo della Arma svoltava repentinamente in una stradina laterale di campagna. I militari, insospettiti dalla manovra, hanno inseguito l’auto e proceduto al controllo degli occupanti, quattro uomini catanesi pluripregiudicati per reati contro il patrimonio. A seguito della perquisizione, sono stati trovati, all’interno dell’auto, attrezzi atti allo scasso, successivamente sequestrati. I quattro uomini sono stati denunciati per possesso ingiustificato di oggetti atto allo scasso.
OMICIDIO DI GRANDI, ESEGUITA L’AUTOPSIA
“C’è gente che aspetta anche dieci anni per vendicarsi”. Una risposta scioccante quella che Giovanni Caruso, il barista accusato dell’omicidio di Salvatore Di Grandi, avrebbe dato agli inquirenti per spiegare il perché del terribile gesto. L’omicidio è avvenuto venerdì, nella tarda serata, nei pressi del Pala Minardi, a Ragusa. Poco dopo la Polizia ha arrestato Caruso, che avrebbe sparato i colpi, ed anche Alfredo Scatà. Alla base dell’omicidio un’acredine evidentemente trasformatasi in odio per un fatto avvenuto tre anni fa. La vittima, a dire dell’assassino, lo avrebbe umiliato in un bar a seguito di una discussione. Lunedì mattina intanto è stata eseguita l’autopsia sul corpo della vittima.
Primo arresto con la nuova legge sul femminicidio In manette a Vittoria un disoccupato
Nella nottata di domenica, i Carabinieri di Vittoria hanno tratto in arresto un vittoriese di 33 anni, disoccupato, poiché ritenuto responsabile di aver colpito, alla presenza del loro figlio minore, con schiaffi e pugni la moglie. Le ha afferrato il collo, per futili motivi legati a problemi di natura economica. A seguito dell’aggressione, la vittima, 27 anni, è andata in ospedale dov’è stata visitata e dimessa: chiari i segni dell’aggressione. Da un paio d’anni la coppia aveva problemi, nonostante ciò non aveva mai sporto denuncia. Si tratta del primo arresto per maltrattamenti contro familiari o conviventi effettuato dopo la conversione in legge del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri l’8 agosto per la “Prevenzione e contrasto della violenza di genere”, la cosiddetta legge contro il femminicidio.
Controlli del territorio, la Squadra Volanti denuncia due persone
Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, nel corso dell’ultimo fine settimana, hanno effettuato dei servizi straordinari di controllo del territorio per la prevenzione dei reati in genere, con particolare riguardo ai reati contro il patrimonio. Un ragusano di 23 anni è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato di una bicicletta, una mountain bike, che era stata lasciata in sosta da un giovane in piazza San Giovanni a Ragusa, dopo una escursione. Il proprietario della bicicletta si era rivolto alla Polizia e gli agenti in poche ore, grazie anche alle immagini registrate da alcune telecamere, hanno recuperato il mezzo a due ruote, che è stato restituito al legittimo proprietario, e denunciato il 23enne per furto aggravato in quanto commesso su cose esposte per necessità e consuetudine alla pubblica fede. Nel pomeriggio di venerdì, invece, i poliziotti della Squadra Volanti erano intervenuti al centro commerciale Ibleo di Ragusa, da dove era arrivata al 113 una telefonata che segnalava che una persona aveva tentato di asportare presso un negozio un portafogli destinato alla vendita. Gli agenti, giunti sul posto, hanno individuato la persona, un 48enne di Vizzini (Ct) che è stato denunciato in stato di libertà per tentato furto.
SBARCHI: ARRESTATO PRESUNTO SCAFISTA
Nella tarda serata di domenica, personale della Squadra Mobile di Ragusa, della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo e dei Carabinieri di Modica, ha dato seguito presso il centro di identificazione di Caltanissetta all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Ragusa nei confronti del cittadino egiziano, Mohamed Saed di 24 anni. Il giovane sarebbe stato il comandante del natante che aveva trasportato 138 siriani lungo le coste iblee l’8 ottobre scorso. In quell’occasione l’imbarcazione, in precarie condizioni, era stata soccorsa da un mercantile battente bandiera danese. Sul quel natante erano stati trasbordati i 138 migranti per poi trasferirli nello scalo portuale di Pozzallo. Il giovane egiziano adesso si trova nel carcere di Caltanissetta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
OMICIDIO A RAGUSA, ARRESTATO IL PRESUNTO ASSASSINO
Ad uccidere stanotte a Ragusa Salvatore Di Grandi sarebbe stato Giovanni Caruso, 36 anni, che dal sedile posteriore dell’auto ha sparato a Di Grandi due colpi di pistola calibro 6,35 alla nuca. Un altro uomo, Alfredo Scatà, 46 anni, che si trovava sul sedile lato passeggero, è accusato di concorso in omicidio volontario. I due sono stati fermati dalla polizia. Ad allertare i poliziotti è stata una chiamata al 118 di alcuni giovani che stazionavano nel parcheggio del Palaminardi in cui è avvenuto l’omicidio. L’auto di Di Grandi ha finito la sua corsa contro un muro. Pare che i tre uomini avessero bevuto nel corso della serata trascorsa insieme.
Vittoria, in due segnalati alla Procura per una rissa in piazza del Popolo
Il 5 ottobre scorso, di notte, in piazza del Popolo a Vittoria si era verificata una violenta rissa. Un gruppo di 8 o 10 giovani per futili motivi aveva aggredito due giovani vittoriesi, causando loro contusioni, escoriazioni e ad uno dei due malcapitati anche un trauma cranico minore. La Polizia di Vittoria, svolte le indagini volte a fare luce sull’episodio, ha segnalato un marocchino di 19 anni ed un vittoriese di minore età alle rispettive Procure (ordinaria per il maggiorenne, per i minori l’altra) perché ritenuti responsabili dei reati di rissa e lesioni personali.
Ricettazione di cellulari rubati, due persone denunciate
Nell’ambito dell’attività posta in essere dalla Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ragusa, volta a prevenire e reprimere i reati in ambito telematico, a seguito di intensa attività investigativa sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa due soggetti, ritenuti responsabili del reato di ricettazione di due smartphone, denunciati come rubati nei mesi di agosto e settembre di quest’anno. I due apparecchi cellulari sono stati sequestrati dalla Polizia (sequestro convalidato dall’Autorità Giudiziaria) e ne è stata disposta la restituzione agli aventi diritto.
Pozzallo, controlli dei Carabinieri alla filiera ittica
La scorsa settimana, i Carabinieri della Motovedetta cc 813 di Pozzallo hanno effettuato dei controlli alla filiera ittica in alcuni esercizi commerciali. Nel controllo di un ristorante pozzallese, i militari dell’Arma hanno trovato, all’interno dei congelatori dell’esercizio commerciale, circa 11 kg di prodotto ittico congelato, del tipo pescespada, già scaduto. Nel corso del controllo, i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto ulteriore quantitativo, già scongelato, tagliato a fette e pronto per la cottura, di circa 5 kg di pescespada scaduto e in pessimo stato di conservazione. A conclusione dei controlli sono stati sequestrati dai Carabinieri tutti i prodotti scaduti, il titolare del ristorante è stato denunciato per frode nel commercio, contestata una violazione amministrativa per omessa tracciatura del prodotto ittico.