Un’area estesa per 35 mila mq di una ditta nella zona industriale di Ragusa è stata sequestrata da militari della Guardia di Finanza perché sarebbe stata adibita senza autorizzazione allo stoccaggio di rifiuti speciali. I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Secondo quanto accertato nell’area veniva smaltita illecitamente la plastica dismessa proveniente da serre e venivano trattati senza autorizzazione i reflui di lavorazione provenienti dallo smaltimento illecito della plastica. Secondo gli investigatori sarebbe stata realizzata una vera e propria area di stoccaggio non autorizzata di rifiuti tossici e nocivi per la salute pubblica consistenti in centinaia di metri cubi di fanghi. Il sequestro è scaturito da una informativa di reato depositata all’autorità giudiziaria il 23 settembre scorso in esito al quale al rappresentante legale della il responsabile ambientale della ditta sono stati contestati reati ambientali. Secondo quanto accertato la ditta, nella fase di esecuzione di alcune opere edilizie nell’area, avrebbe illecitamente impiegato rifiuti speciali spacciandoli per sottoprodotto utilizzato come materiale di riempimento. Avrebbe inoltre realizzato diverse opere edilizie in parte incomplete ed in difformità all’elaborato progettuale consentendo lo sversamento incontrollato delle acque meteoriche nel suolo con grave danno per il sottosuolo e le falde acquifere. Sull’area sequestrata saranno effettuati, insieme a personale dell’Arpa di Ragusa, carotaggi e saranno prelevati campioni per il monitoraggio e la classificazione dei rifiuti speciali, tossici e nocivi e saranno analizzate le acque di falda per accertare un eventuale inquinamento.
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MODICA, UN PENSIONATO INVESTITO DA UN’AUTO
Un pensionato modicano di 73 anni, è stato investito giovedì sera in via Sorda Sampieri, al Polo Commerciale di Modica, da un’autovettura mentre stava attraversando la trafficata arteria stradale. Sul posto è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia locale di Modica. Il pensionato modicano è stato trasferito in ambulanza all’Ospedale Maggiore; per lui una prognosi di 25 giorni. La polizia municipale di Modica sta cercando di stabilire l’esatta dinamica del sinistro.
Anziano picchiato e malmenato a Scoglitti dagli inquilini abusivi
Un paio di mesi fa si era recato in una casa di sua proprietà sul lungomare di Scoglitti e l’aveva trovata occupata da due immigrati. Preso da compassione, come ha raccontato agli agenti, ha deciso di continuare ad ospitarli, per un breve periodo, in attesa che trovassero un’altra abitazione. Giovedì è ritornato nella sua casa ed è stato aggredito. E’ la storia che ha raccontato un 73enne di Vittoria alla Polizia. L’uomo ha riferito di aver chiesto ai due di lasciare casa sua. I due, però, hanno risposto che non avevano alcuna intenzione di andare via. Sono diventati aggressivi e lo hanno minacciato che se si fosse rivolto alla Polizia gli avrebbero bruciato la casa. Poi uno di loro ha afferrato un bastone e lo ha colpito alla spalla e alla gamba, poi ancora ha afferrato un grosso coltello da cucina e brandendolo in aria ha continuato a minacciarlo. L’anziano è scappato in strada ed è stato rincorso per diversi metri fin quando ha raggiunto l’automobile ed è andato via. Poi è andato alla Polizia. Gli agenti, all’interno della casa hanno rinvenuto un coltello da 35 cm utilizzato per minacciare l’anziano. C’erano anche tre telefoni cellulari e una macchina fotografica: i due non hanno saputo fornire la provenienza. Per uno dei due immigrati, un 26enne bracciante agricolo, regolare sul territorio nazionale, è scattata la denuncia in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di violenza privata, lesioni personali, ricettazione e porto in luogo pubblico di oggetti atti ad offendere.
INCENDIO’ CINQUE AUTOVETTURE: ARRESTATO RUMENO
Nella serata di giovedì, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, al termine di prolungate ricerche durate oltre un mese, hanno tratto in arresto Constantin Barbu, 24 anni, rumeno, operaio agricolo, con precedenti di polizia per ricettazione, in ottemperanza al Mandato di Arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria rumena per il reato incendio plurimo aggravato commesso a Botosani (Romania) nel 2012 e per il quale dovrà scontare una pena massima di quindici anni di reclusione. Adesso è nel carcere di Ragusa in attesa dell’estradizione.
ESTORSIONE, ARRESTATO COMISANO
La Polizia di Stato, a seguito di una complessa attività d’indagine condotta dagli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Comiso, ha tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa, Guglielmo Burrometo, comisano 50 anni, in quanto ritenuto responsabile del reato di estorsione insieme ad un altro soggetto già arrestato nel mese di luglio. La complessa attività d’indagine, ha permesso di raccogliere chiari ed inequivocabili elementi di prova a carico dell’arrestato. Burrometo e l’altro arrestato,avrebbero chiesto ad una persona mille euro per restituirle l’auto che le era stata rubata. Se non avesse pagato, l’auto sarebbe stata date alla fiamme. La vittima aveva pagato, l’auto era stata restituita, ma le minacce non si erano fermate. Fino agli arresti.
Acate, a fuoco un infisso: intervengono i vigili del fuoco
Incendio in un’abitazione di Acate nella serata di giovedì. Poco dopo le 19 è giunta al centralino dei Vigili del fuoco una richiesta di intervento in viale dell’Amicizia. A fuoco l’infisso esterno della cucina. Sono in corso indagini da parte delle Forze dell’Ordine.
Controlli dei carabinieri da Chiaramonte a Vittoria
Prosegue l’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio dopo la recrudescenza registrata nei comuni ricadenti nella giurisdizione della Compagnia di Vittoria (Vittoria, Comiso, Acate, Scoglitti e Chiaramonte Gulfi). Nella giornata di giovedì un controllo con l’elicottero dell’elinucleo di Catania. A conclusione, i Carabinieri hanno denunciato quattro persone per guida senza patente perchè mai conseguita. I militari hanno multato quindici automobilisti e sequestrato quattro veicoli.
Sono accusati di violenza e resistenza. SANTA CROCE, ARRESTATI DUE RAGUSANI
I militari della stazione carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato due ragusani per resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La singolare vicenda è accaduta a Santa Croce Camerina in pieno centro, in piazza Giovanni Battista Celestri, proprio davanti alla caserma dei carabinieri. Giovedì mattina, il militare di servizio alla caserma, attirato da un movimento anomalo sulla via antistante l’immobile, sì è affacciato alla finestra e ha notato due giovani intenti a spostare a braccia una piccola utilitaria. Il militare ha richiamato via radio i commilitoni che erano fuori intenti a pattugliare il territorio e, mentre questi si avvicinavano, ha domandato ai due ragazzi che cosa stessero facendo. I due riferivano che l’auto era in panne e che la volevano spingere fino al più vicino meccanico. Arrivata la pattuglia, i militari identificavano i due, già noti ai colleghi ragusani, e controllavano il veicolo per stabilire se per caso fosse rubato. I carabinieri hanno realizzato che l’auto non aveva la copertura assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile. I due quindi sono stati fatti entrare in caserma ed è stato loro spiegato che avrebbero subito la contestazione della violazione del codice della strada che prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da 841 a 3.366 euro, ridotta però a un quarto se entro due settimane avessero sanato la posizione assicurativa dell’auto, che veniva altresì sequestrata fino al pagamento o fino alla confisca, in assenza di copertura assicurativa. A questo punto i due ragusano sono andati su tutte le furie iniziando a lamentarsi, a urlare e a inveire a gran voce, pretendendo di riavere il veicolo indietro. È dovuto addirittura intervenire un quarto militare, il comandante della stazione, che trovandosi a passare dalla strada nel giorno di riposo settimanale sentiva le urla e si avvicinava per constatare l’accaduto riuscendo a calmare gli animi e a ricondurre – per il momento – i due alla ragione. A questo punto, per stemperare la tensione, i due ragusani sono stati autorizzati ad andare al bar nel frattempo che i militari concludevano la redazione del verbale e degli altri documenti. Dopo circa dieci minuti, al rientro dal bar, i due hanno visto arrivare il carro attrezzi che avrebbe caricato sul pianale la loro auto. A questo punto i due, fuori di sé, si sono scagliati contro uno dei militari, il più vicino a loro, ed erano quasi riusciti ad afferrarlo per il bavero sennonché i commilitoni si sono buttati sui due immobilizzandoli. I due ragusani, Diego Riccobono di 34 anni e Giuseppe Licciardino di 24, sono stati dichiarati in arresto per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
ISPICA, INCENDIO AD UN FURGONE
Nel pomeriggio di giovedì, alle 15,17 circa, una squadra operativa dei Vigili del Fuoco di Modica è intervenuta a Ispica, in una azienda per la produzione di fuochi pirotecnici dove si era sviluppato un incendio che ha coinvolto un furgone. La sala operativa dei Vigili del Fuoco ha disposto a supporto della squadra di Modica, l’invio dalla centrale di un’altra squadra e di un’autobotte. Anche il funzionario di turno si è recato sul posto. L’incendio è stato spento dalla squadra del distaccamento di Modica. I Vigili del Fuoco hanno proceduto alle operazioni di bonifica e verifica dei luoghi. Sul posto anche i Carabinieri di Ispica.
Ispica, pensionato denunciato: in auto aveva arnesi atti allo scasso
Mercoledì, i Carabinieri della Stazione di Ispica, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei furti nelle aziende agricole, hanno proceduto al controllo di un’autovettura sospetta con a bordo un pensionato pregiudicato. In auto aveva alcuni arnesi atti allo scasso, per questo è stato denunciato.
Pozzallo, sorvegliato speciale non è in casa: arrestato
Nella notte tra mercoledì e giovedì, i Carabinieri della Stazione di Pozzallo, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno proceduto al controllo di Corrado Raffaello Rubino, 34enne di Pozzallo, sottoposto alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza. Il 34enne non è stato trovato in casa di notte, per questo è stato arrestato, ma posto ai domiciliari.
RAPINA IN BANCA A POZZALLO BOTTINO: SETTEMILA EURO
Un rapinatore solitario ha messo a segno un “colpo” da settemila euro ai danni dell’agenzia della Banca Agricola Popolare di Ragusa in via di Vittorio, a Pozzallo. L’uomo era armato di un taglierino e con il volto scoperto. Si è avvicinato al cassiere e si è fatto consegnare quanto aveva. Una volta arraffato il bottino, l’uomo è fuggito. E’ probabile che l’uomo, che aveva un accento catanese, avesse chi lo attendeva fuori per fuggire. Sull’episodio indagano i carabinieri.
Rissa in centro abitato: la Polizia di Comiso arresta due tunisini
Intervento degli agenti del Commissariato in via Umberto, a Comiso, dove era in corso una rissa. Due le vittime, un 44enne ed un 43enne, rispettivamente italiano ed armeno, entrambi residenti in Comiso che riferivano di aver subìto un’aggressione da tre cittadini extracomunitari e fornivano al contempo descrizioni sulle fattezze fisiche. La polizia ha trovato poco distante dal luogo un portafogli appartenente ad uno degli autori del reato. Si tratta di Bel Haj Ali Yassine, 24enne, tunisino, che veniva rintracciato di lì a poco in via Casmene mentre tentava di darsi alla fuga. Intercettato anche un secondo tunisino: il 23enne Wassim Bouamoud che alla vista dei poliziotti ha cercato di confondersi tra la gente. La polizia è tuttora sulle tracce del terzo uomo, ma i suoi due complici tengono la bocca cucita.
Vittoria, arrestato sorvegliato speciale
Le volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria hanno arrestato Giambattista Ventura, 54 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Nella tarda mattinata di martedì, gli agenti in servizio di perlustrazione all’interno ed all’esterno del mercato ortofrutticolo hanno intercettato sul piazzale antistante l’ingresso un’autovettura con due noti pregiudicati a bordo. Uno dei due era il Ventura che è stato tratto in arrestato, dal momento che tra le prescrizioni del giudice c’è quella di non stare in compagnia di pregiudicati.
L’ARRIVO DI MIGRANTI NON SI ARRESTA IN 188 GIUNTI SULLE COSTE IBLEE
Senza sosta gli sbarchi anche a Pozzallo. Mercoledì mattina 188 migranti, tutti uomini, sono sbarcati al porto. Il gommone sul quale viaggiavano, che si trovava in difficoltà, è stato soccorso in nottata nel Canale di Sicilia dalla nave mercantile Eurocargo Bari che è stata dirottata nell’area su ordine del comando generale delle Capitanerie di porto. I migranti sono prevalentemente somali, ma vi sono anche ghanesi e senegalesi. Martedì pomeriggio, a Sampieri, sono stati celebrati i funerali dei migranti morti il 30 settembre. Il funerale è stato celebrato seguendo il rito copto. Commossa l’omelia del sacerdote eritreo. “I giovani – ha detto – scappano dalla loro patria perché altrimenti il loro destino è segnato: sono costretti a fare gli interessi di chi spadroneggia, in alternativa vengono uccisi e abbandonati nel deserto dopo essere stati depredati degli organi. Quindi vi dico di accoglierli, anzi, andateli a prendere”.
Santa Croce, la polizia locale recupera un motorino appena rubato
Il motorino era stato rubato qualche ora prima in via Roma a Santa Croce. Un extracomunitario aveva forzato il blocca sterzo portando via lo scooter Scarabeo. Un breve inseguimento lungo la Santa Croce – Punta Braccetto e i due ispettori della polizia municipale, Joseph Di Dio e Giambattista Nigito, sono riusciti, con l’auto di servizio, a bloccare l’immigrato e a riconsegnare il motorino alla proprietaria, una ragazza. Il comandante Maria La Rosa parla di una operazione ben riuscita grazie alla polizia di prossimità, anche se purtroppo il ladro è fuggito: “Un plauso va rivolto ai miei agenti – spiega il comandante della polizia locale – è stata un’operazione coordinata con la centrale operativa grazie al servizio appiedato che svolge la polizia locale ogni giorno nel centro storico”.
Comiso, sventato furto in contrada Cifali
Durante un servizio di controllo del territorio, la Polizia è riuscita sventare un furto in un’antica abitazione di contrada Cifali, a Comiso. E’ stata una telefonata a tarda sera a mettere a far dirigere la pattuglia sul posto. I ladri avevano tentato di portare via dei mattoni in pece. A pochi passi c’era una Mercedes probabilmente usata dai ladri per il furto, ma alla vista degli agenti sarebbero fuggiti a piedi.
RUBANO GASOLIO, TRE ARRESTI A RAGUSA
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa hanno arrestato in flagranza di reato tre giovani responsabili di furto aggravato in un autoparco di Ragusa. Da circa un mese si erano verificati furti di gasolio dai serbatoi di diversi trattori stradali parcheggiati presso un’impresa d’autotrasporti ragusana. Ogni volta poche decine di litri, per un danno che mai riusciva a superare i due-trecento euro. Il titolare dell’azienda, però, dopo aver subito diverse volte, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Ragusa. I militari, acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza, hanno riscontrato che non era possibile riconoscere gli autori poiché il buio impediva una ripresa di qualità. Allora i militari si sono piazzati per diverse sere consecutive nella zona dei furti, procedendo a fermare le autovetture, specie quelle station wagon. I ladri infatti per caricare cinque o sei taniche avevano sicuramente necessità di un veicolo capiente. E una sera una pattuglia dell’aliquota radiomobile ha fermato un veicolo con quattro rumeni a bordo, identificandoli. L’intuito del capo equipaggio ha fatto sospettare che fossero loro gli autori dei furti e che stessero facendo un giro intorno all’obbiettivo per verificare che non ci fosse nessuno. E così qualche sera dopo i ladri erano sfuggiti d’un soffio alla cattura, ma la certezza di aver azzeccato la rosa di nomi ormai s’era insinuata nella mente dei militari. Lunedì sera l’ennesimo controllo e l’arresto dei tre. Si tratta di Lucian Marinel Negrea, celibe 23enne muratore, Bogdan Gheorghe Enia, coniugato 26enne operaio, Alexandru Misu Trasnea, celibe 24enne disoccupato, tutti residenti a Ragusa. I tre sono incensurati. Il danno stimato dai militari con il titolare dell’azienda è di circa 2.700 litri di gasolio, corrispondenti a diverse migliaia di euro. Non è chiaro se vi fosse un ricettatore per il carburante o se i tre giovano se lo spartissero tra di loro o lo vendessero direttamente ad amici e conoscenti. I tre infatti non hanno inteso fornire delucidazioni in merito al proprio “operato”.
NOTTE DI FUOCO A VITTORIA
Quattro gli interventi effettuati dalla squadra operativa del distaccamento di Vittoria dei vigili del fuoco nel corso della notte tra domenica e lunedì. Alle 22.35 ed alle 23.15, la squadra è intervenuta per l’incendio di due cassonetti di rifiuti solidi urbani, rispettivamente in via Pisacane angolo Via Milano, ed in via Roma angolo Capitano degli Zuavi. Poco dopo mezzanotte, in via Vicenza, è stato spento l’incendio di un’auto, una Y10. Il mezzo era senza batteria, quindi la causa accidentale sembra scartata. Un corto circuito, invece, alla base del rogo di un’altra auto, domato intorno alle sette del mattino.
La Polizia di Frontiera di Comiso arresta due clandestini: dall’Iran alla volta di Londra con passaporti falsi
La Polizia di Stato di Comiso ha tratto in arresto due coniugi iraniani, con figlia minore al seguito, mentre stavano per imbarcarsi su un volo Ryanair, sulla tratta Comiso Londra, previsto per le 21.10 in partenza dal “Vincenzo Magliocco”. E’ accaduto domenica sera a seguito dei controlli effettuati ai passeggeri intenti al disbrigo delle procedure di imbarco per il volo. Munito di passaporti britannici contraffatti, due dei quali sono poi risultati rubati, il nucleo familiare – di origine iraniana – tentava di raggiungere Londra come obiettivo finale di un lungo ed estenuante viaggio, iniziato forse tre settimane prima con partenza dal paese natale passando per la Turchia. Secondo una accurata pianificazione, i tre – identificati per M.E e A.S., coniugi, entrambi 36enni, con una bimba di 7 anni – si erano procurati passaporti evidentemente contraffatti per poi portarsi fino all’aeroporto di Comiso ove si erano muniti di biglietti aerei regolarmente acquistati. Per il viaggio, la famiglia di origine iraniana avrebbe sborsato la somma complessiva di 40milioni di real (equivalente a circa 1.184,00 euro) per pagare l’intero viaggio a mezzo camion e vetture non ancora identificate, la falsificazione e relativa consegna brevi manu dei documenti contraffatti, l’alloggio presso abitazioni di fortuna in città ove facevano tappa. Dagli accertamenti effettuati, a carico dei due coniugi gravano recenti e specifici precedenti di polizia. La coppia è stata tratta in arresto nella flagranza dei reati di falsificazione e detenzione di documenti, uso di atti falsi, ricettazione e favoreggiamento personale, con l’aggravante della recidiva. L’uomo è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre la donna unitamente alla bambina è stata portata in regime di arresti domiciliari presso una vicina comunità, in attesa della convalida dell’arresto.