Venerdì mattina intorno alle nove, su segnalazione di un giardiniere, i carabinieri di Santa Croce Camerina hanno rinvenuto un cadavere maschile adulto in avanzato stato di decomposizione in un boschetto nei pressi dello stadio di Santa Croce. Ancora oscure le cause del decesso stimato in un mese fa. Sul posto è giunto il medico legale, mandato dal pubblico ministero, dott.ssa Serena Menicucci, che non ha potuto al momento esprimersi sulle cause del decesso ma solo stimare una data. La zona è stata delimitata dai militari della stazione santacrocese dei Carabinieri. Gli uomini dell’Arma stanno investigando insieme alla scientifica del comando provinciale. I militari stanno cercando di capire se il decesso possa essere d’origine violenta.
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COMISO, ATTI VANDALICI IN DUE SCUOLE
Atti vandalici ai danni della scuola materna Senia e della scuola media Verga. L’ennesimo episodio che si registra nel giro di pochi giorni. Tra furti ed atti vandalici, le scuole dell’obbligo di Comiso, sono ormai oggetto continuo e costante di questi atti delittuosi. Nella notte tra giovedì e venerdì i vandali si sono introdotti alla materna Senia, trafugando materiale di cancelleria ancora impacchettato e acquistato da poco. Inoltre i muri interni sono stati spruzzati con vernice colorata. Infine i vandali hanno anche distrutto tutti gli estintori, cospargendone il contenuto per terra. Il dirigente scolastico infatti non ha fatto entrare i bambini che sono dovuti tornare a casa. Salvi invece i nuovi computer della scuola media Verga dove, sempre in nottata, si è registrato un tentativo di furto. Pare che i ladri si siano introdotti da una finestra sita sul retro dell’istituto ma fortunatamente non hanno trafugato niente. Oltre alle forze dell’ordine, venerdì mattina tutta la giunta comunale e il gruppo consiliare di maggioranza si è recata presso il Senia. “Siamo davanti ad episodi che credo non abbiano precedenti, sopratutto per la frequenza con cui si stanno registrando – ha commentato l’assessore alla pubblica istruzione Giulia Digiacomo – e di cui non si capisce la logica o la strategia”.
Ispica, controlli dei carabinieri
Allo scopo di mantenere alto il livello di sicurezza percepito, i militari della Compagnia Carabinieri di Modica, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati in genere e, in particolare, alla prevenzione di furti e rapine, hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria quattro persone per guida senza patente perché mai conseguita e segnalato alla Prefettura di Ragusa una persona per uso di sostanze stupefacenti. Nel corso del servizio, protratto sino alla tarda notte di giovedì, cui hanno preso parte circa 20 militari dell’Arma supportati da un elicottero di Catania, i militari hanno inoltre proceduto ad un approfondito monitoraggio delle principali vie di collegamento e delle zone più isolate. Il bilancio dell’intero servizio è il seguente: 128 persone identificate e 64 autovetture controllate, 10 contravvenzioni elevate per infrazioni al Codice della Strada.
In casa sua aveva pugnali rubati, denunciato comisano
Nell’ambito della intensificazione dei controlli polizia giudiziaria, la Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato ha eseguito una perquisizione domiciliare nel corso quale ha rinvenuto diverse armi da taglio risultate provento di un furto in un’abitazione di Comiso, nel mese di agosto. In particolare gli agenti hanno trovato un katana con lama di 60 centimetri e quattro pugnali con lame tra i 20 e 43 centimetri. Le armi erano dotate di foderi finemente rifiniti e di pregio, così come la relativa impugnatura (tutte le armi avevano finiture in radica, ottone decorato e metallo dorato). E’ stato, quindi, denunciato un comisano di 56 anni per ricettazione.
MARINA DI RAGUSA, RUMENO IN MANETTE PER FURTO
I militari della stazione carabinieri di Marina di Ragusa hanno arrestato in flagranza di reato un giovane per furto, accusandolo altresì di ricettazione. Si tratta di Ion Stan Sergiu, che vive a Marina. Verso l’ora di pranzo un residente, gestore di un chiosco, ha telefonato allarmato in caserma riferendo che poco prima un giovane aveva chiesto un panino ma poi, approfittando della distrazione del barista, intento a tagliare il pane, aveva aperto la cassa arraffandone il contenuto ed era fuggito di corsa. Subito i carabinieri sono intervenuti sul posto e dalla descrizione del ladro hanno capito chi fosse – l’avevano infatti già identificato in una recente lite familiare – e si sono messi a cercarlo in giro per la frazione rivierasca. Poco dopo lo hanno visto e fermato. Nel perquisirlo i militari hanno trovato i soldi contanti poco prima rubati e due telefonini. Nel corso del controllo passava di lì un tunisino, già da anni in Italia e gestore di un negozio a Marina, e, visti i carabinieri, s’era fermato riferendo che poco prima gli avevano rubato il telefonino in negozio. Composto il numero del tunisino s’è messo a squillare uno dei due telefoni che erano in possesso del rumeno Per l’arrestato le ipotesi di reato di furto aggravato (per i soldi) e ricettazione (per il telefonino), nonché porto di oggetti atti ad offendere, per alcuni arnesi che aveva indosso (coltelli, forbici e una pinza a pappagallo).
Maltrattava la convivente e la costringeva a prostituirsi, arrestato rumeno a Scoglitti
I Carabinieri della Stazione di Scoglitti hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, che ha concordato con la richiesta formulata dal sostituto procuratore Monica Monego che ha coordinato le indagini espletate dai militari della Stazione di Scoglitti. E’ stato arrestato un rumeno di 35 anni, ritenuto responsabile di aver maltrattato, con reiterate minacce, violenze e lesioni nonché costringendola a prostituirsi una propria connazionale 23enne. A seguito degli accertamenti eseguiti dai militari, tra cui l’acquisizione di referti medici comprovanti l’aggressione, la ragazza (che era stata fino ad agosto la sua convivente) è stata trasferita in un Centro anti violenza sulle donne.
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, ARRESTATO NISCEMESE
Ancora un caso di maltrattamenti in famiglia. Ancora un caso di indagini condotte dalla Polizia di Vittoria e coordinate dalla Procura della Repubblica di Ragusa. L’indagine prende avvio nel maggio 2013 quando negli Uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria si presenta una donna di 30 anni che all’ispettore, una donna, racconta una storia raccapricciante, di 12 anni di convivenza con un uomo più grande di lei che si sostanziano in maltrattamenti senza sosta tali da indurla, nella primavera scorsa, ad abbandonarlo definitivamente ed a scegliere la via della denuncia dei fatti. La donna racconta i particolari di quella vita vissuta assieme per più di un decennio con un uomo dal quale ha avuto anche tre figli. Un periodo caratterizzato da minacce continue ed anche violenze fisiche e psicologiche, che già nel 2001 costringono la donna a ricorrere alle cure dei sanitari e poi ad interrompere volontariamente, per la situazione familiare che già si delineava, uno stato di gravidanza in atto. La donna ha raccontato di atteggiamenti affettivi e sessuali disturbati del convivente che l’ha costretta a subire per sette anni, continuamente, e che hanno avuto una tregua dal 2008 al 2011 solo perché l’uomo è stato detenuto in carcere per altri problemi con la giustizia. Problemi che sono ripresi con forza e che hanno indotto, nuovamente, la donna a denunciare le violenze subite. La malcapitata, infatti, già nel 2003 aveva denunciato le violenze e da quelle dichiarazioni era originato un procedimento penale nei confronti del convivente. Per vicende processuali varie e per le continuate ritrattazioni della donna, il procedimento era stato poi archiviato. Alla luce del materiale probatorio raccolto nell’arco di tre mesi, la Polizia ha inviato all’autorità giudiziaria un dettagliato rapporto. L’indagine pertanto è stata coordinata dal sostituto procuratore Monica Monego che ha fatto richiesta di misura cautelare nei confronti dell’uomo. Il Gip ha quindi applicato al 46enne niscemese, residente a Vittoria, pluripregiudicato, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso un’abitazione diversa da quella in cui risiedono la moglie ed i tre figli, che è stata eseguita giovedì dalla Polizia.
RISSA TRA STRANIERI A RAGUSA, CINQUE ARRESTI
Cinque albanesi sono stati arrestati dalla Polizia per aver preso parte ad una rissa, armati di coltelli e bastoni. Si tratta di Dashamir, Astrit e Gezim Kodra, e di Ergest ed Erson Zhuka. L’episodio si è registrato nella notte tra mercoledì e giovedì. Una Volante della Polizia è intervenuta in una panineria di via Di Vittorio in quanto era stata segnalata una rissa tra alcuni cittadini extracomunitari. Ad intervenire anche i carabinieri. Giunti sul posto, però, non c’era più nessuno ed addirittura la panineria risultava chiusa. Sul posto, però, sono stati rinvenuti cocci di vetro e parti di bastoni in legno. Sono scattate le indagini, con una pattuglia che si è appostata nei pressi dell’Ospedale Civile per vedere se arrivava qualcuno. E così è stato: gli agenti hanno subito individuato un uomo, albanese, con una vistosa ferita alla testa. Nel frattempo il titolare della panineria ha ceduto alle insistenze, confermando che nel suo locale c’era stata una rissa ed ha descritto i partecipanti. Al termine delle indagini, gli agenti hanno appurato che i fratelli Zhuka erano andati sul posto di lavoro di uno dei fratelli Kodra per un vecchio debito insoluto e lo avevano picchiato brutalmente utilizzando un bastone in ferro per poi fuggire. La vittima dell’aggressione anziché chiedere aiuto alla Polizia, aveva contattato i due fratelli maggiori per “regolare il conto” ed armati di bastoni e coltelli si sono recati presso la panineria di via di Vittorio solitamente frequentata dai fratelli Zhuka loro avversari. Appena scesi dall’auto, immediatamente è scattata una furibonda rissa tra le due famiglie contrapposte.
VIOLA OBBLIGHI: ARRESTATO SORVEGLIATO SPECIALE
Nella tarda serata di mercoledì, nel corso di uno specifico servizio, i carabinieri di Vittoria hanno tratto in arresto Salvatore Distefano, 31 anni, vittoriese, sottoposto alla sorveglianza speciale. Era rientrato alle 22,30, ma le prescrizioni del giudice lo obbligavano a rientrare alle 21.
Vittoria, giovane tunisino in manette per spaccio di droga
Un diciottenne tunisino, con precedenti sempre per droga, è stato arrestato dai carabinieri di Vittoria. Anjs Bouajila, è stato sorpreso in via Caporale degli Zuavi, mentre tentava di disfarsi di otto involucri contenenti hascisc. La “mossa” non è passata inosservata i militari dell’Arma che lo hanno fermato ed arrestato. Per analoghi fatti il cittadino tunisino era stato fermato il 23 maggio scorso ed il 18 ottobre del 2012.
Ragusa, conviventi arrestati con la droga in casa
Nella notte tra lunedì e martedì i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno arrestato due conviventi per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I due, il ventiseienne Morgan Cutraro, pregiudicato e sorvegliato speciale, e la sua convivente Clelia Gurrieri, trentottenne già nota ai carabinieri ragusani e già avvisata dal Questore, caricati nelle auto militari, sono stati portati alla sede del comando provinciale e del comando di compagnia e dichiarati in arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Cutraro è detenuto nel carcere di Ragusa, mentre la Gurrieri è stata sottoposta ai domiciliari. La compagnia di Ragusa ha organizzato, d’intesa con il nucleo carabinieri cinofili di Nicolosi, un servizio mirato al controllo dei soggetti sottoposti a misure cautelari, detentive, di prevenzione e alternative. Dal nucleo etneo è stato fatto arrivare il cane Auro, esperto carabiniere antidroga a quattro zampe. Dalle 22.00 di lunedì e fino a tarda notte, i carabinieri iblei hanno fatto visita a numerosi soggetti sottoposti ad arresti domiciliari o sorvegliati speciali o detenuti domiciliari fra cui anche la abitazione di Cutraro e Gurrieri. Nella casa della coppia sono stati rinvenuti venti grammi di marijuana, già tagliata in pezzi, rinchiusi in una carta stagnola, due flaconi di metadone (rigorosamente con l’etichetta strappata per impedire alle forze di polizia di capire da quale Sert e da quale tossicodipendente provengano) e un grinder, piccolo arnese circolare, costituito da due conchette che ruotando tra di loro permettono di triturare la marijuana secca attraverso alcuni chiodi siti nella scatoletta.
Cittadino extracomunitario arrestato dai Carabinieri
Nel tardo pomeriggio del 24 i Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno tratto in arresto Anis Zaouali, 28enne, tunisino, abitante a Scicli, pregiudicato. L’uomo, fermato per un normale controllo a bordo del suo ciclomotore Aprilia e trovato privo di copertura assicurativa e sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita, ha reagito ai militari minacciandoli ed oltraggiandoli nel vano tentativo di farli desistere dal procedere nei suoi confronti e successivamente scagliandosi violentemente contro gli stessi ed in particolare nei confronti del graduato che ha riportato lievi lesioni. Per il cittadino extracomunitario sono dunque scattate le manette per violenza minaccia resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Disposti i domiciliari.
Arrestati Vincenzo Vittorioso e Stefano Pollara mentre rubavano al circolo operaio di Frigintini
Domenica notte la volante del Commissariato di Modica notava un’auto parcheggiata nei pressi di un circolo che, vista la tarda ora, era chiuso e due soggetti uscire dal circolo ed allontanarsi in direzione delle vicine giostre. I due sono stati bloccati quando hanno parcheggiato vicino ad una roulotte di pertinenza delle giostrine ubicate nella Piazza di Frigintini. All’interno dell’auto i due giovani stavano trasportando oggetti – un televisore, un Dvd, due casse acustiche – che nulla avevano a che fare con l’attività di giostrai, dichiarata dai fermati. Infatti si scopriva che al circolo Società operaia era stato infranto un vetro e aperto il portoncino d’ingresso con attrezzi da scasso per poi rubare la tv e il resto degli oggetti di valore oltre ad un sacchetto con 100 euro in monete. Gli arrestati sono Vincenzo Vittorioso di anni 34, con pregiudizi di polizia, residente a Francofonte, e Stefano Pollara di anni 24, di Lentini. La refurtiva è stata riconsegnata ai proprietari. I due sono stati rinchiusi nel carcere di Modica.
PUNTA SECCA, SI INCENDIA IMBARCAZIONE IN MARE
Quattro diportisti nella notte tra sabato e domenica, si trovavano già a nove miglia di distanza dal mare, quando il motore dell’imbarcazione che guidavano si è incendiato. I pescatori dilettanti hanno utilizzato le attrezzature antincendio di cui era dotato il natante per spegnere il fuoco e nel frattempo hanno lanciato l’allarme, che è stato raccolto dalla Capitaneria di porto di Pozzallo. Il gommone della Capitaneria ha rintracciato il natante con il motore in avaria dopo alcune ore di ricerche (a causa dell’oscurità). I quattro diportisti sono stati invitati a trasbordare nell’imbarcazione della Guardia costiera, ma il proprietario del natante in avaria si è rifiutato di abbandonarlo. Alla fine il natante, con i diportisti rimasti a bordo, è stato trainato sino al porto di Punta Secca da un’altra imbarcazione venuta in soccorso.
Coltivava droga in un terreno della madre, arrestato chiaramontano
In un terreno di proprietà della madre, in contrada Chiusa Macchie, in territorio di Chiaramonte, aveva impiantato una florida coltivazione di cannabis indica. Sono stati gli uomini della Guardia di Finanza a scoprirla. I finanzieri si sono appostati nella zona, riuscendo così a cogliere il responsabile della coltivazione con le mani nel sacco. La piantagione di canapa indiana abusiva individuata, composta da quattro piante di cannabis indica in piena infiorescenza, già pronte per essere estirpate ed immesse al consumo, di altezza variabile da 1,70 a 2 metri insieme ai prodotti chimici utilizzati per la loro cura, è stata sottoposta a sequestro penale. Il chiaramontano è stato arrestato e posto ai domiciliari.
Coltivava droga in un terreno della madre, arrestato Chiaramontano
In un terreno di proprietà della madre, in contrada Chiusa Macchie, in territorio di Chiaramonte, aveva messo su una florida coltivazione di cannabis indica. Sono stati gli uomini della Guardia di Finanza a scoprirla. I finanzieri si sono appostati nella zona, riuscendo così a cogliere il responsabile della coltivazione con le mani nel sacco. La piantagione di canapa indiana abusiva individuata, composta da quattro piante di cannabis indica in piena infiorescenza, già pronte per essere estirpate ed immesse al consumo, di altezza variabile da 1,70 a 2 metri insieme ai prodotti chimici utilizzati per la loro cura è stata sottoposta a sequestro penale. Il Chiaramontano è stato arrestato e posto ai domiciliari.
ARRESTI E DENUNCE A MODICA
La Polizia ha arrestato Stefano Giuseppe Arrabito, di anni 51, residente a Donnalucata, pluripregiudicato, per aver violato l’obbligo di soggiorno nel Comune di Scicli per un anno e sei mesi emesso dal Tribunale di Ragusa. L’uomo era stato notato dalla Polizia mentre transitava per le vie di Modica a bordo di una autovettura di grossa cilindrata. Una donna residente a Modica, T. R., è stata denunciata in stato di libertà per avere danneggiato -mediante un oggetto acuminato- le carrozzerie di due autovetture parcheggiate in Zona Sacro Cuore. La Polizia, durante un posto di controllo, ha scoperto che un pregiudicato catanese, G.A. di anni 51, circolava con l’autovettura sprovvista di Assicurazione, esibendo un contrassegno assicurativo falso. Nell’ambito di tali controlli, alcuni soggetti provenienti da altre province venivano identificati e condotti in ufficio per verificare i motivi che li avevano portati a transitare in Modica. Poiché gli stessi non giustificavano la loro presenza in questo territorio ed in ragione dei loro precedenti per reati contro il patrimonio, il Questore di Ragusa ha disposto nei loro confronti il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel territorio di Modica. In territorio di Ispica, nel corso di una perquisizione, sono stati individuati ed identificati alcuni cittadini provenienti dall’Est Europa, che vivevano in una sorta di baraccopoli sita all’interno di una proprietà privata, in cui insiste un’azienda agricola per la coltivazione di ortaggi. Le indagini del Commissariato di Modica appuravano che il gruppo di stranieri veniva ospitato in baracche e roulottes fatiscenti, senza energia elettrica e privi di servizi igienici, con la piena consapevolezza dei titolari dell’azienda agricola G.G. e T.M.A., residenti ad Ispica, che sfruttavano in nero la mano d’opera dei cittadini stranieri.
DUE FERITI A MODICA IN DUE INCIDENTI STRADALI
Il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale ha rilevato uno scontro tra motocicli e un sinistro autonomo che ha coinvolto un ciclomotore. Il primo si è registrato in Via Cava Mola – Streppinosa tra una Moto Ducati, condotta dal modicano G. P., 30 anni, e una Moto Honda, alla cui guida era il ragusano G.E.G., di 49 anni. Per cause in corso di accertamento, i due mezzi si sono scontrati. Il motociclista di Modica è dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dove gli sono stati riscontrate alcune fratture. Ne avrà per trenta giorni. Il secondo incidente è avvenuto in Via Carlo Papa, zona a traffico limitato ai residenti. G.A., 46 anni, era alla guida di un ciclomotore Malaguti quando è incappato in un dislivello stradale perdendo il controllo del mezzo. E’ stato accompagnato al Pronto Soccorso dove gli sono stati rilevati contusioni ed escoriazioni al piede e alla gamba. Guarirà in una settimana.
SVENTATO FURTO “AL BUON SAMARITANO”
Alle tre di notte, grazie al coraggio di un immigrato ed al pronto intervento di una volante del Commissariato di P.S. di Vittoria, è stato sventato un furto per beni di considerevole valore dai locali del centro di accoglienza condotto da don Beniamino Sacco. Lo straniero, che dormiva nei locali annessi alla chiesa del Santo Spirito, svegliato da rumori provenienti dalla strada, notava alcuni uomini incappucciati che, vedendolo, si sono allontanati. L’uomo, dopo aver chiamato il 113, è uscito in strada andando nella direzione dei malviventi incappucciati che, per farlo desistere, hanno lanciato pietre al suo indirizzo. Giunta sul posto la Volante, i malviventi si sono dileguati in varie direzioni facendo perdere le loro tracce. Nel corso della perlustrazione, poco distante dal Centro, a ridosso di una struttura sportiva inutilizzata, sono stati rinvenuti cinque personal computer completi di monitor e tastiera e cinque gruppi di continuità, prelevati dal centro di accoglienza “Buon Samaritano”, ed in particolare dalla struttura dove don Sacco ha allestito le attrezzature per produrre ceramiche artistiche, che sorge poco distante dalla chiesa.
Rissa a Comiso: cinque arrestati
Nella notte di venerdì i Carabinieri di Comiso hanno tratto in arresto i quattro vittoriesi Jerry Ventura, 24 anni, Angelo Ventura, 29 anni, Antonino Giurdanella, 29 anni, Emanuele Nicosia, 22 anni, e il comisano Andrea Lodato di 32 anni, tutti con precedenti di polizia, per delitti contro il patrimonio e la persona. I cinque, nei pressi di un bar di piazza San Biagio, avevano dato origine ad una rissa, scaturita per futili motivi e, in seguito alla quale, Andrea Lodato e Emanuele Nicosia, venivano trasportati e medicati presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Comiso con escoriazione al padiglione auricolare sinistro e prognosi di sette giorni per il primo ed escoriazione alle narici con prognosi di tre giorni per il secondo. I cinque individui sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria davanti la quale dovranno rispondere del reato di rissa e lesioni personali.