Domenica di sangue nel Modicano. Un bancario di 39 anni, con la passione per l’agricoltura, ha perso la vita intorno alle 11,30 mentre stava lavorando in contrada Gisira-Pagani, tra Modica e Rosolini. Giorgio Abeti Scollo si recava spesso, nei giorni di riposo, a lavorare in quel terreno. Era alla guida di un trattore, sotto uno degli alberi della proprietà, quando è rimasto imbrigliato tra i rami che gli hanno bloccato il braccio. Gli è stato, quindi, impossibile attivare la frizione per bloccare il mezzo da lavoro. E’ finito per terra sbattendo la testa contro il telaio del rullo: il 39enne è morto sul colpo. Scollo era originario di Rosolini dove, martedì pomeriggio, saranno celebrate le esequie.
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Vittoriese in manette per spaccio di droga
Nella giornata di venerdì, i Carabinieri di Vittoria hanno arrestato Marco Ferma, 30 anni, per detenzione di droga ai fini dello spaccio. Durante una perquisizione in casa sua, i militari hanno trovato quasi 400 grammi di marijuana. E’ stato il cane antidroga a scovare lo stupefacente che era nascosto parte dietro una bombola e parte in un forno in disuso.
Marina di Ragusa Bar chiuso per 15 giorni, denunciata la titolare
Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa ed il personale della Polizia locale del Comune hanno eseguito l’ordinanza del sindaco di chiusura, per 15 giorni, di un Bar di Marina, in quanto ha reiterato nel tempo diverse violazioni amministrative ed in particolar modo per aver violato la regolamentazione sulle emissioni sonore e disposizioni in materia di sicurezza urbana. Venerdì, alle 13,30, sono stati apposti i sigilli nel bar, che si trova in via del Mare. Durante l’esecuzione del provvedimento, inoltre, la titolare del Bar T.P. di 41 anni è stata denunciata poiché ha minacciato ed ingiuriato i pubblici ufficiali esecutori della ordinanza di chiusura temporanea. Inoltre, sia gli uomini della Polizia di Stato che gli agenti della Polizia Locale, hanno denunciato più volte, in meno di uno anno, la titolare del bar poiché durante i controlli amministrativi effettuati nel suo locale, minacciava, ingiuriava, oltraggiava ed opponeva resistenza al fine di ostacolare la attività degli operatori.
Denuncia del consigliere La Porta: IL TRIANGOLO DELLA MOVIDA A RISCHIO INCOLUMITA’
“E’ appena iniziato un altro fine settimana di passione per i residenti dell’area della movida a Marina di Ragusa. Un fine settimana che, così come gli altri appena trascorsi, si annuncia ad alto rischio. Tutti hanno diritto a divertirsi. Ma a patto di non disturbare più del dovuto chi abita da queste parti. Il problema è dannatamente serio”. Il consigliere comunale Angelo Laporta si fa portavoce delle lamentele di decine e decine di residenti delle zone limitrofe a via Tindari, soprattutto il cosiddetto “triangolo della movida” della frazione rivierasca, compreso tra le vie Genova, Imperia e Amalfi. “Lasciando stare, anche se ci sarebbe molto da dire – afferma Laporta – il discorso sui decibel e ferma restando la legittimità degli operatori del settore di portare avanti al meglio le proprie attività, non si può fare a meno di evidenziare come questa zona, durante il periodo notturno, si trasformi in una sorta di campo di guerra. E lo dico a ragion veduta se è vero, come è vero, che l’altra volta alcuni residenti della zona sono rimasti di stucco nel verificare, la mattina dopo, che le vetrine di un esercizio commerciale lì accanto recavano alcune strisciate di sangue”. Il consigliere chiede che vengano fatti più controlli.
Viaggiava in auto con i figli e nel secchiello per la sabbia aveva la droga: arrestato
Forse pensava che la presenza dei suoi figli a bordo dell’auto su cui stava tornando a Pozzallo da Rosolini non avrebbe spinto due motociclisti della Compagnia Carabinieri di Modica a controllare il veicolo. Paolo Ammatuna dopo essere stato fermato ad Ispica in un posto di controllo lungo la Statale 115 è stato accompagnato in caserma per essere sottoposto a perquisizione evitando così di esporre i bambini ad una lunga attesa sotto il sole cocente. Dopo che la perquisizione personale si è conclusa negativamente, le ricerche sono state estese, quindi, al veicolo. E dal bagagliaio è giunta la sorpresa: all’interno del secchiello per la sabbia utilizzato probabilmente dai bambini per giocare in spiaggia, i Carabinieri hanno rinvenuto un involucro contenente un discreto quantitativo di marijuana, ben essiccato, per un peso accertato di 50 grammi. Sempre all’interno del bagagliaio i militari hanno rinvenuto un sacchetto della spesa contente 28 flaconcini di metadone e la connessa prescrizione rilasciata dal Sert di Noto in favore di un altro soggetto. Alla luce dell’ingente quantitativo di erba e metadone, Paolo Ammatuna è stato arrestato. L’autorità giudiziaria ha disposto i domiciliari. I bambini sono stati affidati ad alcuni familiari accorsi in caserma.
OMICIDIO ARCIDIACONO, ESEGUITA L’AUTOPSIA
E’ stata eseguita venerdì mattina, a Vittoria, l’autopsia sul corpo di Vincenzo Arcidiacono, l’uomo al quale il figlio ha dato fuoco martedì pomeriggio a Comiso. Nella giornata di giovedì l’omicida reo confesso, Mirko Bottari, 21 anni, figlio naturale dell’uomo ma non riconosciuto all’anagrafe, era stato portato in carcere. Martedì, poco dopo il delitto, era stato portato in ospedale per qualche traccia di bruciatura che si era procurato nel compiere il delitto. La casa dove abitava la vittima è ancora sotto sequestro per i rilievi da parte della Polizia Scientifica.
CADE DA IMPALCATURA AD ISPICA, GRAVE UN OPERAIO
Si trova ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale “Cannizzaro” di Catania il 63enne A.C. Rimasto vittima di un incidente sul lavoro giovedì pomeriggio. L’uomo stava lavorando su un’impalcatura in corso Vittorio Emanuele, ad Ispica. Per cause da accertare, sarebbe caduto facendo un volo di quattro metri. E’ stato prima trasportato all’ospedale Maggiore di Modica, ma i medici hanno poi deciso il trasporto a Catania, dove si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri.
Acate, rumeno evade dai domiciliari: arrestato
I Carabinieri della Stazione di Acate hanno tratto in arresto Bodgan Bran, rumeno di 27 anni, perchè, nonostante fosse ai domiciliari, non è stato trovato in casa durante un controllo. Il giovane era stato arrestato il 4 luglio a Catania per aver rubato alcuni prodotti in un supermercato insieme ad una donna.
Scoglitti, la Guardia Costiera sequestra 8 esemplari di tonno rosso
Mercoledì, gli uomini dell’Ufficio locale marittimo della Guardia Costiera di Scoglitti, coordinati dal comandante, maresciallo Giovanni Agosta, durante un servizio rivolto alla prevenzione e repressione della pesca di frodo, hanno sanzionato un pescatore professionista intento a sbarcare 8 esemplari di tonno rosso (thunnus thynnus) pescati nelle acque antistanti Scoglitti. “Si rammenta – si legge nel comunicato stampa della Guardia Costiera – che tale prodotto ittico può essere pescato/detenuto esclusivamente da pescherecci autorizzati a tale pesca e sbarcato in porti all’uopo designati”. La quantità, di gran lunga superiore a quella consentita in caso di catture accidentali, ha fatto scattare nei confronti del pescatore una sanzione amministrativa di euro 4000 più la sanzione accessoria del sequestro del pescato. “Il tonno, dopo le opportune verifiche dell’Asp 7 di Ragusa – si legge ancora nel comunicato stampa della Capitaneria di Porto -, è stato alienato mediante trattativa privata di beni sequestrati in ordine alle direttive del comando generale delle Capitanerie di Porto sull’applicabilità delle procedure previste per i beni confiscati dallo Stato”.
Ragusa, la Volanti denuncia due donne per furto presso un centro commerciale
Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa hanno individuato S.G. di anni 76 e M.S. di anni 43 rispettivamente suocera e nuora, entrambe residenti a Comiso, responsabili del reato di furto ai danni di un centro commerciale di Ragusa. Le due donne, dopo aver fatto finta di visionare alcuni capi d’abbigliamento sportivo, occultavano diversa merce all’interno delle borse e, con disinvoltura, si allontanavano dal negozio. Uno dei dipendenti dell’esercizio commerciale seguiva le donne, che nel contempo erano giunte alla loro auto, e richiedeva l’intervento di una Volante al 113 poiché notava che avevano occultato la refurtiva sotto il veicolo. Le due donne sono state condotte in Questura e denunciate per furto aggravato. La merce è stata riconsegnata al proprietario del negozio.
Rosolini: due arresti per stupefacenti
I Carabinieri della Stazione di Rosolini, unitamente ai colleghi di Modica, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Giardina Antonino, 31enne di Pozzallo, già noto per reati contro il patrimonio e la violazione della normativa sulle armi e gli stupefacenti, e Cannata Orazio, 25enne di Pozzallo, già noto per reati contro il patrimonio e la violazione della normativa sulle armi e gli stupefacenti. Gli arrestati, durante un controllo con successiva perquisizione veicolare, sono stati trovati in possesso di circa 140 gr. di stupefacente, tipo marijuana, occultati nel bagagliaio della Nissan Micra da loro utilizzata. I militari stanno continuando gli accertamenti per verificare se la partita di stupefacente sequestrata fosse destinata ad essere spacciata nella città di Rosolini o in quella di Pozzallo.
Ragusa, manomesso impianto distribuzione acqua: scatta la denuncia
Una denuncia è stata verbalizzata giovedì al Nucleo Tutela Ambientale del Corpo di Polizia Municipale, sporta da Salvatore Chessari, in qualità di responsabile del servizio idrico del Comune di Ragusa, e Giovanni Parrino, in qualità di assistente capo idraulico dell’ente. I due dipendenti hanno dichiarato di avere riscontrato ad opera di ignoti la manomissione della saracinesca di apertura e chiusura della distribuzione idrica ubicata nel dentello del marciapiede di Corso Mazzini che serve la zona di via Velardo, Corso Mazzini, Largo San Paolo, con la conseguenza di creare forti disagi ai residenti delle zone interessate. Chessari e Parrino hanno riferito che già giovedì mattina, alle ore 8,15, la saracinesca è stata trovata in posizione di chiusura quando invece il manovratore avrebbe dovuto trovarla aperta. Nella denuncia viene fatto anche presente che lo stesso tipo di episodio è stato constatato diverse volte negli ultimi tre mesi dai dipendenti comunali autorizzati e dai dipendenti abilitati a manovrare la saracinesca della cooperativa sociale Pegaso-Esistere.
Incidente a Modica
Auto contro motociclo in Via Loreto a Modica Alta. Ferito un minore. L’utilitaria, una Ford Focus condotta da G.C., 24 anni, dopo essersi fermata è indietreggiata proprio mentre sopraggiungeva un motociclo condotto da un diciassettenne. Il giovane, nell’impatto, è rimasto ferito ed è stato necessario trasportarlo al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove i medici lo hanno dichiarato guaribile in dieci giorni.
Pena definitiva, scatta l’arresto per un giovane
Era stato arrestato per spaccio di droga tempo fa. Adesso è stato condannato, e la pena è diventata definitiva. Per questo la Polizia di Vittoria ha tratto in arresto Marco Giurdanella, 33 anni, domiciliato a Comiso. Il 33enne è stato ritenuto responsabile del reato di cessione di sostanze stupefacenti in più occasioni.
PESCE SEQUESTRATO E DATO IN BENEFICENZA
A pochi giorni dall’operazione che aveva permesso di recuperare 1.200 ricci di mare pescati da un 38enne catanese, continua senza sosta il servizio di polizia marittima per il contrasto alla pesca di frodo e illecita da parte dei Carabinieri del Battello Pneumatico dislocato a Scoglitti dall’inizio del mese di giugno. Questa volta a “cadere nelle reti” è stato un pescatore vittoriese con precedenti di polizia specifici in materia di pesca, il quale è stato sorpreso, a bordo del proprio motopeschereccio, a circa un miglio a largo dalla costa di Donnalucata, a pescare a strascico ad una profondità di 23 metri circa, in violazione della normativa in materia. Infatti secondo quanto previsto, questo tipo di pesca può essere effettuata solo a 3 miglia dalla costa ovvero ad una profondità minima di 50 metri. Gli attrezzi da pesca sono stati sottoposti a sequestro, mentre i 12 kg di pesce misto (triglie, cicale, razze) rinvenuti sul natante sono stati donati in beneficenza all’Orfanotrofio “Sacro Cuore” di Comiso. Al contravventore è stata invece contestata una sanzione amministrativa pari a 4.000 euro.Nella stessa giornata, i militari del Battello pneumatico insieme a quelli della Stazione di Scoglitti, hanno intercettato, nel corso di un posto di controllo, all’altezza del bivio Kastalia/Santa Croce Camerina, a bordo della propria autovettura, un palermitano in possesso di 4 esemplari di novellame di pesce spada di misura inferiore a quella consentita, per un peso complessivo di 18 kg. Il pesce è stato sequestrato e donato in beneficenza.
Modica, disperato tenta il suicidio: tratto in salvo dalla Polizia
Una Volante del Commissariato di P.S. di Modica transitando in servizio di controllo sul ponte Costanza ha notato un’auto parcheggiata sul viadotto ed un uomo che aveva già iniziato ad arrampicarsi sulla recinzione. Gli agenti lo hanno bloccato riportandolo al sicuro sulla sede stradale. Dopo averlo calmato ed affidato alle cure dei familiari, si è capito che l’uomo, un sessantunenne, era sconvolto per problemi sorti sul posto di lavoro.
Vittoria, deve scontare un anno: arrestato
I carabinieri di Vittoria hanno tratto in arresto Orazio Perone, 28 anni, in ottemperanza all’ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni penali presso la Procura della Repubblica di Ragusa. Il 28enne deve scontare un anno e un mese di reclusione a seguito dell’arresto per evasione. L’episodio era avvenuto nel novembre dello scorso anno: nonostante fosse ai domiciliari è stato trovato fuori casa. Sconterà la pena ai domiciliari.
Non voleva dargli soldi, COMISO: DA’ FUOCO AL PADRE CIECO
Si trova piantonato da due poliziotti in una camera del Reparto di Medicina dell’ospedale Regina Margherita di Comiso, Mirko Bottari, il 21enne disoccupato che martedì pomeriggio, intorno alle 16, ha bruciato vivo il padre Vincenzo Arcidiacono, al termine di una furiosa lite, perchè non gli assicurava una rimessa costante di denaro. In particolare, il giovane – secondo quanto riferisce la Polizia – avrebbe avuto un forte rancore nei confronti del padre in quanto pare che questi volesse dare i propri risparmi alla badante. Sino a tarda sera il giovane (figlio naturale di Arcidiacono, ma non riconosciuto), che presenta ustioni di primo e secondo grado alle mani e alle gambe, è stato interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa, Federica Messina, delegata a seguire il delitto di Comiso. “Il giovane durante l’interrogatorio – ha ricostruito il magistrato – ha confermato di aver agito perchè il padre si era rifiutato di dargli dei soldi il giorno prima. È un caso molto complesso che presenta diverse sfaccettature e il delitto è maturato nell’ambito di una situazione familiare molto difficile, aggravata dalla disoccupazione del giovane e dalla sua continua richiesta di denaro”. Arcidiacono, 63 anni, ipovedente, che lavorava come centralinista al “Regina Margherita”, abitava in via Generale Girlando 6. Martedì pomeriggio stava riposando quando il figlio sarebbe entrato nella sua stanza e gli avrebbe versato addosso della benzina, comprata qualche ora prima, per poi appiccare il fuoco. In pochi istanti, il 63enne è diventato una torcia umana. Anche il giovane è rimasto ustionato ma in modo non grave. La casa, invece, è stata distrutta dalle fiamme.
Erano fuggiti da Pozzallo, arrestati a Santa Croce con quasi un etto di eroina
I Carabinieri della Stazione di Pozzallo da tempo avevano il sospetto che attorno a quella coppia, lei pozzallese e lui tunisino, ruotasse una florida piazza di spaccio di sostanze stupefacenti e proprio per questo avevano iniziato a seguirne i movimenti all’interno di Pozzallo. Poi, evidentemente, i due avranno intuito qualcosa e, all’improvviso, senza dare minimamente nell’occhio, hanno preparato in tutta fretta le loro borse e sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. I militari dell’Arma ci hanno impiegato qualche giorno per ricostruirne gli spostamenti, ma alla fine – con non poche difficoltà dovute soprattutto all’omertà che regna nell’ambiente dello spaccio di droga – sono comunque riusciti ad individuarli a Santa Croce Camerina, in contrada Casuzze, ove la coppia si era trasferita in una abitazione messa a loro disposizione da un amico. Nella tarda serata di martedì, quindi, i Carabinieri di Pozzallo si sono recati a Santa Croce Camerina per raccogliere elementi utili a suffragare i sospetti che la coppia stesse spacciando droga e, dopo averli individuati in spiaggia, hanno atteso che i due tornassero a casa prima di bloccarli. Con l’ausilio dei militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno proceduto alla perquisizione della loro abitazione rinvenendo, occultati in vari punti della casa: 1590 euro in banconote di piccolo taglio, un bilancino di precisione digitale, un coltello con lama intrisa di stupefacente, 94,4 grammi circa di eroina suddivisi in dosi. Biazzo Daniela, pozzallese di 27 anni e Ouej Walid, tunisino incensurato di 23 anni, sono stati dichiarati in stato di arresto con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Controlli agli esercizi pubblici: due sanzionati
A Marina di Ragusa sono continuati i controlli notturni dei Carabinieri presso i locali pubblici maggiormente gettonati nella movida notturna estiva ragusana. Nella notte tra sabato e domenica i militari hanno verificato il rispetto delle norme su emissioni sonore, orari di chiusura e somministrazioni di bevande alcoliche. I carabinieri hanno contestato due violazioni amministrative. Un locale è stato sanzionato poiché era ancora aperto ed emetteva musica dopo lo orario tassativamente imposto dall’ordinanza, con una prevista contravvenzione amministrativa di euro 2.064. Un altro locale, registratosi come circolo privato, aveva organizzato invece una festa con musica da ballo aperta a tutti, così i militari hanno contestato una sanzione di euro 1.032 per la violazione dell’art. 86 del testo unico per le leggi di pubblica sicurezza.