Sabato è stato accompagnato in carcere dagli uomini del Commissariato di Modica il trentacinquenne Fabio Macrì. L’uomo si trovava già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile di furti e truffe Trasgredendo alla prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione in cui era ristretto, il Macrì il 27 maggio era rintracciato a bordo di un taxi in compagnia di altre persone in contrada Monachella, a Ragusa, da una pattuglia della Polizia Stradale. Per lui è scattato l’arresto per evasione. Il giudice ha disposto la revoca dei domiciliari e adesso si trova nel carcere di Modica.
Archivio della categoria: Cronaca
RAPINA ALL’UFFICIO POSTALE DI POZZALLO
E’ di 31.000 euro il bottino della rapina messa a segno intorno alle 12,30 di sabato all’ufficio postale di via Torino, a Pozzallo. Ad agire sono stati in due, a volto scoperto. Si sono avvicinati al direttore di filiale mentre caricava le cassette del bancomat e, dopo una colluttazione, hanno arraffato il bottino e sono fuggiti. Sull’episodio indagano i carabinieri.
Scaglia una stufa contro due poliziotti: arrestata
Mentre i poliziotti cercavano di sedare gli animi, ha preso una stufa e l’ha scaraventata giù dal balcone. Per fortuna i due agenti sono riusciti a schivarla. Non contenta è scesa giù ed ha aggredito uno dei due poliziotti. E’ accaduto a Comiso, nella tarda mattinata di venerdì. Un ragazzino di tredici anni aveva segnalato una lite in famiglia. In realtà si trattava di un litigio tra vicini. Pure il tredicenne si era intromesso, e con un coltello in mano voleva colpire i contendenti: è stato bloccato e disarmato dagli agenti. Poi l’episodio della stufa, l’aggressione dei due poliziotti. Alla fine in manette è finita la donna che ha compiuto il pericoloso gesto, Maria Grazia Pace, 46 anni, con precedenti. E’ andata male ad uno dei due agenti: ha riportato un grave trauma al tendine di una mano, dovrà essere operato. In manette sono finiti anche due uomini, per rissa. La Pace è accusata di violenza, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Non mandano i figli a scuola, denunciati quattro genitori
I Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi hanno denunciato per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione scolastica quattro coniugi, genitori di due ragazzi di 7 e 16 anni. E’ stato accertato che i due studenti, iscritti presso l’Istituto Comprensivo della città montana, senza un giustificato motivo sono risultati assenti dalle lezioni dall’inizio dell’anno scolastico.
OPERAZIONE ANTIABUSIVISMO A MODICA
Un immobile sequestrato e una persona denunciata. E’ l’esito di un’operazione antiabusivismo effettuata dal Nucleo Operativo di Polizia Edilizia della Polizia Locale di Modica diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Alessia La Placa, e coordinata dal Procuratore Capo, Francesco Puleio. Il Nope, nel corso dei servizi di competenza nel territorio, ha accertato che in contrada Busita si stavano effettuando opere edili di demolizione e ricostruzione di un vecchio stabile. Dagli accertamenti, è emerso che il proprietario era sprovvisto di ogni tipo di atto che lo autorizzava ad eseguire gli interventi in corso. Dopo avere espletato tutte le formalità e identificato il proprietario, il Nope ha trasmesso il fascicolo alla Procura della Repubblica che ha chieesto ed ottenuto dal Gip la convalida del sequestro.
CONTROLLI DELLA POLIZIA SUI GIOCHI ILLEGALI
Gli agenti del Commissariato di Vittoria hanno sequestrato tre videogiochi modificati e trasformati in slot machine (e non collegati telematicamente all’Aams) oltre ad una macchinetta a led rotanti che dovrebbe distribuire chewing gum e invece distribuisce vincite in denaro. Il titolare del bar presso cui erano installate tali apparecchiature è stato multato per 5.333 euro.
ATLETA IBLEO DENUNCIATO: AVEVA SOSTANZE DOPANTI
Gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra mobile hanno effettato una perquisizione una perquisizione presso l’abitazione di R.M., ragusano di 44 anni, atleta del circuito regionale amatoriale delle gare di mountain bike, il quale sin da subito si è mostrato insofferente e nervoso. In effetti gli operatori a seguito di un accurato controllo hanno trovato nove confezioni integre di Peptides UK, soluzione iniettabile in siringa preriempita, 4 confezioni di Neorecormon, 3 confezioni di Eprex, 1 confezione di Aranesp Dorbepoetin, 10 fiale di Epargriseovit, 14 confezioni di Ferlixit, 10 confezioni di Dobetin, oltre a materiale sanitario per flebo e prelievi vari, tutte sostanze dopanti e anabolizzanti. Da ulteriori accertamenti, l’uomo è risultato essere ciclista amatoriale e pertanto questo notevole quantitativo di farmaci è stato sottoposto a sequestro e il soggetto, sprovvisto di qualsiasi prescrizione medica, deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa per ricettazione.
INCIDENTE MORTALE, SULLA ISPICA – POZZALLO
Un cittadino extracomunitario, che non è stato ancora identificato, è stato trovato morto da un agente di una ditta di vigilanza privata lungo la strada provinciale Ispica – Pozzallo. L’uomo sarebbe stato travolto ad un’auto nella notte tra giovedì e venerdì. Poco più in là del corpo, infatti, c’era un’auto in sosta, con a bordo due persone in stato confusionale, probabilmente per lo choc dell’incidente. Inutili i soccorsi per il poveretto: i medici hanno dovuto constatare il decesso. Sono in corso per risalire all’identità della vittima e per accertare le dinamiche del sinistro.
GIRO DI PROSTITUTUTE DEL SUD AMERICA, ARRESTATE QUATTRO PERSONE
Un giro di 20.000 euro al mese per le prestazioni di ognuna delle donne coinvolte nel giro di prostituzione, con tariffe che variavano da 300 a 600 euro, per incontri da 10 minuti a oltre un’ora. Sono queste le cifre del giro di sfruttamento della prostituzione in una villa di Vittoria, portato alla luce dai carabinieri del comando provinciale di Ragusa, che hanno arrestato quattro persone – tre sono state poste ai domiciliari – e compiuto perquisizioni anche a Napoli. I militari hanno eseguito una ordinanza emessa dal Gip presso il tribunale di Ragusa Claudio Maggioni su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Serena Menicucci. Gli arrestati sono Elena Balestrino, di 58 anni, nata a Cagliari ma residente a Vittoria, ritenuta capo dell’organizzazione, Emanuele Giannì, pensionato di 67, di Comiso, ma residente a Vittoria, Rossella Noto, di 27, di Vittoria, Maurizio Trovato, operatore agricolo di 52, anche lui di Vittoria. Secondo l’accusa avrebbero favorito e sfruttato la prostituzione di cinque donne straniere dal novembre 2012 ad oggi. Tra le donne costrette a prostituirsi anche una madre di 58 anni, detta Ines, e la figlia di 28 anni, detta Nina, da cui il nome dato all’operazione. Quest’ultima sarebbe stata spesso maltrattata dalla Balestrino a causa del suo scarso rendimento. I militari hanno anche dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo della villa di Vittoria di proprietà di Balestrino, dove sarebbe avvenuta l’attività di meretricio, attività pubblicizzata con annunci su quotidiani locali o su siti Internet specializzati. Uno dei complici avrebbe detto a Balestrino, durante la sua assenza nel periodo natalizio, dell’andamento degli affari, lamentandosi della “crisi nel settore”. Per far sparire rapidamente i proventi dell’attività sarebbero state usate carte prepagate.
Giro di vite per gli spacciatori Arrestate altre quattro persone
Continua la lotta allo spaccio di stupefacenti condotta dagli uomini del Commissariato di Modica, diretti dal Vice Questore Aggiunto Maria Antonietta Malandrino. Infatti, dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 31 le persone tratte in arresto dalla polizia di Modica, di cui 17 per detenzione e spaccio di stupefacenti. Talune delle persone arrestate per questi ultimi reati svolgevano tale illecita attività non solo a Modica, ma anche in altri comuni della provincia quali Vittoria, Pozzallo, Santa Croce e Ispica. Le indagini condotte dal Commissariato di Modica anche in questi ultimi comuni risultano espressione di un’intensa attività investigativa volta a stroncare i canali di approvvigionamento dello stupefacente destinato ai giovani assuntori. L’ultima operazione è partita da alcune perquisizioni in abitazioni ove si sospettava avvenisse il confezionamento dello stupefacente per la successiva immissione nel mercato dei consumatori. Quattro i giovani spacciatori tratti in arresto. Si tratta del modicano Vincenzo Spadaro di anni 26 con precedenti di polizia, di Ivano Todde, nativo di Cagliari, 31 anni, incensurato, di Jessica Di Maria, di anni 24, con precedenti specifici per reati di droga, e della ragusana incensurata Giusy Guardiano di anni 19. I quattro, che vivevano in coppia in un’abitazione presa in affitto in contrada Piano Ceci, sono stati tratti in arresto nella mattinata di mercoledì scorso. Nella loro casa i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 55 grammi di droga, verosimilmente marijuana, già confezionata in 28 dosi e pronta per lo spaccio, un bilancino di precisione, un trita erba ed alcuni pezzi di plastica, attrezzatura, quest’ultima, che dimostrava che le operazioni di confezionamento in dosi era avvenuto proprio in quell’abitazione. Il giudice ha poi disposto per i quattro la scarcerazione sottoponendoli all’obbligo di presentazione alla polizia.
TRUFFE A NEGOZIANTI, DENUNCIATO CATANESE
Al termine di una complessa attività investigativa, protrattasi per quasi due mesi, gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, hanno denunciato un pregiudicato catanese responsabile di numerose truffe commesse in diverse parti della Sicilia, ai danni di rivenditori di telefoni cellulari e liberi professionisti, nonché dei reati di sostituzione di persona e uso di documenti falsi. L’uomo era stato arrestato ad aprile quando aveva tentato di truffare un negoziante di telefonini a Ragusa, utilizzando una carta d’identità valida per lo espatrio falsa. In quell’occasione, erano stati rinvenuti e sequestrati numerosi documenti falsi.
Ragusa: arrestato tunisino per resistenza dopo un inseguimento, in fuga il complice.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno arrestato, mercoledì pomeriggio, un trentenne e recuperato un motociclo rubato che era nel suo furgone. Nel primo pomeriggio di mercoledì un cittadino ragusano ha notato uno straniero in via Dante Alighieri salire furtivamente su uno scooter e partire in fretta e furia. Seguitolo con cautela e chiamato il 112, l’automobilista ha annotato la targa di un furgone bianco davanti al quale lo scooter s’era fermato, in via Ettore Fieramosca. Giunti in di corsa sul posto, i carabinieri non lo hanno trovato. Convinti che stesse andando in direzione sud, i due militari hanno percorso, invano, tutta la SP60. Nel frattempo la targa era stata divulgata a tutte le autopattuglie in circuito: un auto civetta proveniente da Marina e diretta a Ragusa l’ha incrociata sulla SP25. In contrada Marchesa, è stato bloccato il furgone. A bordo c’erano due tunisini. I due non si danno per vinti ed iniziano una colluttazione con i carabinieri, che però hanno la meglio. Uno dei due è stato bloccato subito, l’altro, invece, mentre veniva ammanettato, ha spinto a terra un carabiniere ed è fuggito. Il militare, rialzatosi, sanguinante a un braccio, lo ha inseguito a lungo nella campagna salvo poi perderlo di vista. Non è stato ancora trovato. Il conducente del mezzo, invece, Maher Ben Hassen, 31 anni è stato arrestato.
Trova un bancomat e si dà agli acquisti, denunciata comisana
I militari della stazione di Comiso, al termine dell’attività d’indagine conseguente alla denuncia sporta da una signora di Ragusa, hanno denunciato, per il reato di ricettazione e indebito utilizzo di carta bancomat, una venditrice ambulante di 35 anni. E’ stato accertato che la donna, dopo aver ritrovato il bancomat della madre della denunciante, avrebbe acquistato alcuni prodotti. Nel bancomat, infatti, l’anziana donna aveva incollato il codice Pin. Grazie all’acquisizione dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate in alcuni negozi e nelle zone circostanti, i carabinieri hanno individuato la 35enne. In casa sua aveva due borse firmate ed un paio di occhiali, anche questi griffati. In totale aveva fatto acquisti per circa 1.500 euro.
MAXI SBARCO A POZZALLO, ARRESTATO PRESUNTO SCAFISTA
E’ stato arrestato il presunto scafista del maxi sbarco di egiziani arrivati alle prime luci dell’alba di martedì a Pozzallo. Si tratta di Mahmed Sayer Ali Ramadhan, 26 anni, anche lui egiziano. Il giovane è gravemente indiziato del delitto di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nello sbarco sono giunte 134 persone, tra cui alcune donne e bambini.
NAVE TURCA CON 855 KG DI DROGA, CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER EQUIPAGGIO
A seguito di indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare l’emissione del decreto di giudizio immediato nei confronti dei componenti dell’equipaggio della motonave turca Osman Hasretler, sequestrata nell’aprile scorso con un carico di 855 kg di hascisc e tutti al momento detenuti presso la Casa Circondariale di Modica. Si tratta di sei persone di nazionalità turca. La Procura ha anche chiesto il rinvio a giudizio di Tiziano Cicciarella, ragusano di 22 anni, e di Sessa Valentina, 22 anni anche lei, ma di Modica. I due giovani, al momento ai domiciliari, sono accusati di cessione di droga. Gli episodi contestati sono avvenuti il mese scorso.
VITTORIA, POLIZIA ANTIDROGA ALLA VILLA COMUNALE
Mentre si svolgeva la kermesse “Art Invasion volume 2” e la Villa Comunale di Vittoria era quanto mai gremita di ragazzi e studenti di tutte le scuole, la Polizia ha predisposto un accurato servizio di prevenzione dello spaccio e diffusione di sostanze stupefacenti. Sono state effettuate diverse perquisizioni personali a soggetti che per la loro presenza ed il loro atteggiamento facevano sorgere sospetti. Due giovani vittoriesi, rispettivamente di 28 e 20 anni sono stati trovati in possesso di diversi involucri di sostanza stupefacente. In particolare il 20enne era in possesso di un involucro contenente marijuana, che sarebbe stata detenuta per uso personale, mentre il 28enne aveva due stecchette di hascisc, un involucro contenente marijuana ed un involucro contenente speed, una droga anfetaminica, per uso personale. Entrambi sono stati segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti. Denunciato anche un diciottenne tunisino per aver cercato di cedere una dose di eroina ad un ragazzo, che però ha rifiutato.
OMICIDIO NIGITO DUE ARRESTI A VITTORIA
Francesco Rico Gilberto e Giovanni Interlici erano stati già fermati da polizia e carabinieri per la sparatoria di Vittoria avvenuta nel luglio dello scorso anno, nella quale aveva perso la vita Francesco Nigito ed erano rimasti feriti due suoi fratelli. Gli investigatori ipotizzarono che l’omicidio potesse essere maturato nell’ambito di contrasti nella gestione del noleggio di videopoker e di distributori automatici di
bevande in esercizi commerciali della zona. Il successivo ordine di custodia cautelare è stato annullato, l’8 agosto del 2012, dal Tribunale del riesame di Catania, presieduto da Carlo Canella, e i due indagati sono tornati in libertà. Adesso il Gip di Ragusa, in base a indagini della squadra mobile della Questura e del comando provinciale dei Carabinieri, ha emesso un nuovo provvedimento restrittivo.
Pachino: rinvenuti 240 chili di marijuana
I Carabinieri di Noto in collaborazione con i colleghi di Ispica, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: F.L., 53enne di Pachino, già noto per reati contro il patrimonio e la normativa sulle armi, e F.L., 24enne di Pachino, già noto per reati contro il patrimonio e la normativa sulle armi. Una perquisizione domiciliare, successivamente estesa ad un podere agricolo di loro proprietà ubicato in contrada Cirica nel comune di Ispica, ha fatto scoprire che i due agricoltori, oltre che alla cura dei vegetali coltivati, avevano deciso di dedicarsi, con ottimi risultati, anche alla coltivazione della marijuana. Al momento dell’intervento i due stavano terminando la raccolta delle numerose piante ancora presenti nelle serre mentre un altro ingente quantitativo era conservato in un capanno ove, in parte era in fase di essiccazione, ed in parte era già pronta per la vendita. Tutto lo stupefacente, del peso complessivo di 240 kg, è stato sottoposto a sequestro in attesa dei successivi accertamenti mentre i due arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Modica a disposizione della locale Procura della Repubblica. La droga avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 500.000 euro.
SBARCO A POZZALLO ARRIVATE 119 PERSONE, TRA CUI DONNE E BAMBINI
Cento diciannove persone, tra cui tre donne e quattro bambini, sono stati avvistati dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo a 40 miglia dalla riva. Sono stati trasportati sulla terra ferma da due motovedette, una della capitaneria ed una della guardia di finanza perché il loro barcone di 10 metri, a causa della lunga traversata e del numero delle persone trasportate, stava affondando. Le forze dell’ordine stanno identificando gli immigrati che dicono di essere siriani e che saranno accompagnati nel centro d’accoglienza di Pozzallo. Il barcone era stato avvistato all’alba dal Guardacoste “G.127 Finanziere Zoccola” del gruppo Aeronavale Guardia di Finanza di Messina.
SEQUESTRATI 170 CHILI DI RAME RUBATO
Importanti risultati sono stati conseguiti nella provincia di Ragusa a seguito della iniziativa denominata “Action Day” – promossa dall’Agenzia Anticrimine dell’Unione Europea – che si è svolta nei giorni scorsi in contemporanea in diversi Stati dell’Unione, dedicata al tema della prevenzione e del contrasto del furto dei metalli. Nel corso dell’attività di controllo del territorio, soprattutto delle aree maggiormente esposte al fenomeno, sono stati sequestrati, da parte della Guardia di Finanza 170 kg di rame nonché denunciate 2 persone all’Autorità Giudiziaria. In totale sono stati eseguiti 144 controlli che hanno interessato 221 persone e 183 mezzi di trasporto. L’operazione era stata pianificata nei giorni scorsi in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.