I carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato un giovane ricercato dalla Procura della Repubblica di Bolzano per spaccio di stupefacenti. Hassen Ouadhah, 24 anni, era arrivato da giovanissimo nella provincia iblea. Da qui si era trasferito in Alto Adige, a Bolzano, dove aveva avviato una remunerativa attività di spaccio di droga, principalmente eroina. Già nel 2009 era stato arrestato una prima volta perchè “pizzicato” in flagranza a vendere una dose insieme a un connazionale. Negli anni, oltre a diversi casi di spaccio di droga flagranza, gli erano stati contestati anche il furto e la ricettazione, nonché svariate violazioni al divieto di ritorno nel comune di Bolzano. Finché nel febbraio 2012 i carabinieri della Compagnia di Egna lo avevano notato sul treno proveniente da Verona agitarsi in maniera anomala nei pressi dell’uscita dal vagone. Fermatolo, gli avevano trovato un etto di eroina nelle mutande, droga che aveva acquistato a Milano e che era destinata a rifocillare il mercato locale. I militari oltre a Hassen avevano arrestato anche la sua convivente, una giovanissima altoatesina. Terminato un breve periodo di custodia cautelare, il giovane tunisino era ritornato a Santa Croce, probabilmente per sottrarsi all’attenzione dei carabinieri di Egna, che però avevano prontamente informato i colleghi della Stazione camarinense. Dopo alcuni mesi, definiti i procedimenti penali e stabilito il totale della pena da scontare da parte della Procura della Repubblica Bolzanese, ai carabinieri santacrocesi non è stato difficile rintracciarlo e mettergli le manette, dovendo pagare alla giustizia italiana un dazio residuo di tre anni, undici mesi e dodici giorni di reclusione, nonché 14.000 euro di multa.
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La moglie in ospedale, lui senza stipendio da mesi: si toglie la vita falegname modicano
E’ stato trovato morto in una cisterna di contrada Bosco Serrameta il 65enne V.S., dipendente di un’azienda partecipata del Comune di Modica. Sono stati i vigili del fuoco a recuperare il corpo dell’uomo che, secondo la Polizia, si sarebbe suicidato. Da alcuni mesi non prendeva lo stipendio, e si prospettava una situazione di prepensionamento. All’incertezza economica, si aggiungeva anche la grave difficoltà familiare, con la moglie in ospedale per i postumi di un ictus. E così, nella serata di domenica, l’uomo avrebbe deciso di farla finita gettandosi nella cisterna. Lunedì mattina, non vedendolo al lavoro, sono scattate le ricerche. Sarebbe stata una delle figlie a fare la tragica scoperta. I figli avrebbero riferito che l’uomo non aveva dato segnali che facessero pensare ad un tale gesto. A pesargli molto, però, non sarebbe stato tanto l’aspetto economico, ma quello familiare, per la situazione della moglie. L’uomo, come detto, lavorava come falegname per un’azienda legata al Comune. I colleghi lo ricordano come persone scrupolosa e puntuale. Per questo, lunedì mattina, non vedendolo all’orario sul posto di lavoro, hanno subito capito che qualcosa era accaduto.
Controlli nel week end Ragusa, quattro denunciati e quattro segnalati per droga
Positivi risultati hanno dato i controlli da parte dei Carabinieri di Ragusa in città e sul litorale nelle due notti del week end, controlli finalizzati a prevenire ed eventualmente reprimere condotte illecite in genere e in particolare legate all’abuso di alcol e droghe. I servizi sono stati inoltre mirati alla vigilanza sulle persone pregiudicate e sottoposte alla sorveglianza speciale, al fine di verificare che non se ne andassero in giro a commettere reati, in particolare quelli contro il patrimonio che tanto allarmano l’opinione pubblica. Otto persone sono finite nella “nassa”. Quattro per aver commesso reati penali, altrettanti per la violazione amministrativa di consumo di sostanze stupefacenti. Tra i denunciati una trentenne di Ragusa che guidava in stato di ebbrezza. Zigzagava con la sua auto a Marina.
Droga anche negli slip, arrestati due giovani modicani
Stavano girando tranquilli per il polo commerciale di Modica Sorda a bordo della loro autovettura quando sono incappati in un posto di controllo eseguito a sorpresa dai Carabinieri di Modica in via Pertini. Il nervosismo da subito palesato dai due ragazzi ha insospettito i Carabinieri. Nel cruscotto, i due ragazzi avevano dodici dosi di marijuana confezionate per un peso di quasi 10 grammi. Negli slip di uno dei due, il ventenne C.A., disoccupato, c’era un involucro con un altro grammo di droga. In casa sua i militari non hanno trovato altro stupefacente. In casa di G.N. di 21 anni, invece, sono stati ronvenuti altri 9,83 grammi di marijuana (suddivisi in 14 dosi). Sabato mattina il Tribunale di Modica ha convalidato gli arresti: C.A. è stato sottoposto all’obbligo di presentazione ai carabinieri, mentre G.N. è ai domiciliari.
Usa il documento del fratello per truffare una ricevitoria: denunciato un uomo di Pachino
I Carabinieri della Stazione di Ispica, a conclusione di attività d’indagine avviata a seguito della denuncia presentata una settimana fa dal titolare di un bar-ricevitoria di Ispica, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modica un 35enne originario di Pachino. L’uomo è ritenuto responsabile di truffa. L’indagato, presentando al titolare della ricevitoria documenti di identità contraffatti riconducibili all’ignaro fratello, è riuscito a farsi accreditare una ricarica online da 264 euro sulla sua carta di pagamento prepagata senza liquidarne il corrispettivo al gestore della ricevitoria. In dettaglio, il denunciato – dopo essersi fatto fare la ricarica dal titolare del bar – al momento di pagarne il corrispettivo ha chiesto di utilizzare la carta di credito. Ben consapevole dell’impossibilità di eseguire l’operazione richiesta ha quindi riferito di non avere contanti e, pertanto, chiedeva di poter andare al bancomat più vicino a prelevare i soldi. A titolo di garanzia il truffatore ha lasciato al bar il suo documento di identità. A questo punto il titolare del bar lo ha lasciato andare via nella speranza di vederlo tornare con i soldi. La speranza del commerciante si è ben presto tramutata in rabbia; vista la truffa subita si è rivolto subito ai Carabinieri di Ispica che, dopo aver acquisito la sua denuncia querela, hanno avviato gli accertamenti del caso sequestrando il documento di identità utilizzato dal truffatore. Documento che è risultato essere di L.M che ne aveva denunciato lo smarrimento nel 2005 e su cui il truffatore ha artificiosamente applicato la sua fotografia. Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri sulle coordinate della carta di pagamento utilizzata dal truffatore hanno permesso di risalire alla sua identità scoprendo che si tratta del fratello del titolare del documento contraffatto.
MODICA, INCIDENTI STRADALI
Due incidenti stradali si sono verificati a Modica venerdì. Il primo è avvenuto alle ore 9,00 circa all’intersezione fra via Sorda Sampieri e via Torre Canna. A rimanere coinvolte sono state una Lancia Y, condotta da un modicano di 72 anni, e una Crysler, condotta da un modicano di 32 anni. Tre i feriti: il conducente della Lancia e la passeggera, una donna, e la passeggera dell’altro veicolo. I tre hanno riportato lesioni ritenute guaribili dai medici del Pronto Soccorso dell’ospedale di Modica fra i 3 ed i 15 giorni. Il secondo sinistro si è verificato alle 13,30 circa in via Torre Cannata. L’incidente autonomo ha visto coinvolto un furgone alla cui guida vi era una donna. Il mezzo si è capovolto. La conducente, trasportata all’ospedale Maggiore di Modica, ha ricevuto una prognosi di 20 giorni. Sul posto, in entrambi i casi, è intervenuta la Polizia Municipale di Modica.
Marina, di Modica, pedina e palpeggia turista palermitana: denunciato 47enne modicano
L’ha pedinata per alcune ore e poi, mentre la vittima delle sue morbose attenzioni era girata di spalle, le ha palpato il sedere. Per questa ragione, un modicano di 47 anni è stata denunziato per violenza sessuale. La ragazza, una studentessa universitaria originaria di Palermo, ha presentato denuncia il 9 maggio scorso ai Carabinieri di Cefalù. I militari della Compagnia di Modica hanno denunciato l’uomo, venerdì. L’episodio è avvenuto il 4 maggio scorso a Marina di Modica. La ragazza ha riferito di essere stata seguita dal soggetto per ore, e poi, mentre si trovava al bar con le amiche, ha subito il reato. Sono state le amiche a gridare a squarciagola, mettendo in fuga l’uomo che si è allontanato di corsa, facendo perdere frettolosamente le proprie tracce.
LITIGA CON LO ZIO DAVANTI AL MORTO: DENUNCIATO PER LESIONI
L.C., 22enne operaio modicano, è accusato di lesioni personali. Il giovane, nel corso della visita domiciliare di cordoglio resa alla salma del nonno, deceduto 2 giorni prima, si è avventato contro lo zio paterno 60enne colpendolo agli arti inferiori con alcuni calci e facendolo cadere pesantemente a terra. A seguito della caduta l’aggredito era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Maggiore” ove è stato riscontrato affetto da “contusione regione lombare sinistra e trauma contusivo distorsivo al polso” con una prognosi di 3 giorni. L’aggressione sarebbe riconducibile a pregressi dissidi tra la famiglia del denunciato e quella della vittima, molto probabilmente collegati all’eredità del defunto.
Comiso, un arresto per coltivazione e detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti
I Carabinieri della Stazione di Comiso hanno arrestato nel corso di un mirato servizio per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti il vittoriese Daniele D’Izzia di 34 anni. Nel corso di una perquisizione domiciliare, effettuata con l’ausilio delle unità cinofile di Palermo, presso l’abitazione dell’uomo i Carabinieri hanno scoperto un locale di 3 metri quadrati circa, adibito a magazzino, con le pareti rivestite di carta stagnola. Nel locale erano presenti 5 vasi in plastica contenenti ciascuno una pianta di marijuana adulta, dell’altezza di circa 1,70 metri, un termometro ed un proiettore a ioduri metallici da 250 watt attaccato al soffitto. I militari dell’Arma hanno anche trovato nel frigo e in un cassetto di un mobile due buste contenenti sostanza stupefacente del medesimo tipo per un peso complessivo di 10 grammi circa ed un bilancino di precisione. Tutto è stato sottoposto a sequestro. L’uomo è stato arrestato e associato alla casa circondariale di Ragusa. Dovrà rispondere dell’accusa di coltivazione e detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Oggetti atti ad offendere e grimaldelli atti allo scasso, due i denunciati
Nel quadro di una intensificazione dei servizi di perlustrazione finalizzati alla prevenzione dei furti in abitazione, i Carabinieri della Stazione di Ispica hanno deferito in stato di libertà 2 individui di Pachino entrambi ben noti alle forze dell’ordine, ritenuti responsabili, a vario titolo, di porto di oggetti atti ad offendere, possesso ingiustificato di grimaldelli atti allo scasso, nonché guida senza patente perché mai conseguita. Si tratta di N.G. (classe 1979) e di S.N. (classe 1984). Dopo essere stati fermati nel pieno centro cittadino ispicese mentre viaggiavano a bordo di una moto ape, i due pachinesi sono stati sottoposti a perquisizione, dapprima personale e successivamente anche a quella veicolare. Nella moto ape erano nascosti un coltello e alcuni grimaldelli. Anche il veicolo privo di assicurazione è stato sequestrato. Proposto alla Questura, per i due, forse pronti a commettere furti, il provvedimento di foglio di via obbligatorio dal Comune di Ispica e frazioni.
Ragusa, sequestrata merce alimentare ad un ambulante
Giovedì nell’ambito dei controlli del territorio da parte della polizia municipale per contrastare l’abusivismo commerciale praticato in forma itinerante, è stato effettuato un sequestro amministrativo di merce alimentare ad un commerciante residente a Ragusa, sprovvisto di autorizzazione amministrativa, all’altezza della rotatoria di via Archimede-Napoleone Colajanni. Al trasgressore sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 160 euro e sono state sequestrate 17 cassette di frutta, 2 di pomodori e 2 sacchetti di patate. I prodotti erano esposti per la vendita sulla pubblica via. La merce sequestrata è stata devoluta in beneficenza a due associazioni ragusane operanti nell’ambito del sociale.
Incidente stradale con due feriti a Modica
E’ di due feriti il bilancio di un incidente stradale rilevato dal Nucleo di Pronto Intervento della polizia locale. Il sinistro, un tamponamento tra veicoli, si è verificato in Via Nazionale Modica Ispica all’altezza del km. 345 tra un autocarro Opel e un’autovettura Volkswagen. Feriti i due conducenti che sono stati trasferiti dal 118 al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore.
POZZALLO, DENUNCIATA FAMIGLIA PER OCCUPAZIONE SUOLO DEMANIALE
Avevano ampliato la cubatura del loro immobile di proprietà occupando suolo demaniale. Per questa ragione un’intera famiglia di Pozzallo è stata denunciata alla magistratura da parte dei Carabinieri Motovedetta d’altura della Compagnia di Modica (di stanza a Pozzallo). Nello specifico i soggetti hanno creato una struttura di circa 70 mt quadrati, dapprima cementificata e poi piastrellata, adibita a parcheggio della loro autovettura, in assenza di qualunque documentata autorizzazione. I tre familiari devono adesso rispondere del reato di edificazione di opere edili in zona sottoposta a vincolo demaniale e di edificazione senza concessione edilizia. Negli ultimi tre mesi, a Pozzallo, sono state denunciate 15 persone, oltre alle 3 denunciate mercoledì, tutte per il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale.
POZZALLO, SEQUESTRATO IMPIANTO GPL
Un impianto di erogazione di gpl e circa 10 mila kg. di prodotto sottoposti a sequestro: questo è l’esito dell’ultima operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Pozzallo. Le indagini, avviate poche settimane fa, avevano consentito di individuare il titolare di un distributore stradale residente a Pozzallo che si “prestava” alla illecita pratica di riempimento abusivo di bombole e serbatoi sfruttando le colonnine per l’erogazione del gpl installate presso il suo distributore. L’epilogo è avvenuto pochi giorni fa: le Fiamme Gialle in servizio di appostamento ed osservazione, hanno notato una autovettura avvicinarsi alla colonnina del gpl ed iniziare le operazioni di riempimento di una bombola di gas per uso domestico della capacità di 10 kg. Vista la flagranza, i finanzieri hanno proceduto al sequestro dell’intero impianto, e alla denuncia all’autorità giudiziaria dei due titolari dell’impianto, ed anche del privato cittadino intento a farsi riempire la bombola, per violazione della specifica normativa in materia di installazione ed esercizio degli impianti di riempimento, travaso e deposito di Gpl, nonché di esercizio dell’attività di distribuzione e vendita di gpl in recipienti. Le illecite operazioni erano possibili grazie all’utilizzo di un riduttore/adattatore artefatto manualmente che consentiva il collegamento alla pistola erogatrice della colonnina di distribuzione; il tutto naturalmente avveniva senza il benché minimo rispetto delle basilari regole di sicurezza. Il gpl da autotrazione ha un costo notevolmente inferiore rispetto al gas per uso domestico, ma il riempimento abusivo delle bombole di gas per uso domestico con Gpl per autotrazione è una pratica pericolosa per l’incolumità fisica delle persone, sia durante il riempimento che nella fase di installazione.
Prende fuoco un bus sulla Palermo – Catania Salvi 23 studenti e 2 insegnanti del Verga di Modica
All’improvviso ha preso fuoco il vano motore dell’autobus. L’autista ha subito accostato, pur trovandosi all’interno di una galleria, la Tremonzelli, urlando ai passeggeri: “Scendete e correte!”. Le grida dell’autista che guidava il bus che martedì sera tornava da Palermo, in direzione Catania, fortunatamente sono state ascoltate dai 23 studenti del liceo Musicale Verga di Modica e dai 2 insegnanti che erano a bordo del mezzo. Ci sono voluti alcuni secondi, il tempo di percorrere di corsa alcuni metri per allontanarsi dal bus, e il pulman è stato completamente avvolto dalle fiamme. L’incidente accaduto, martedì, dopo le 21, sulla Palermo – Catania, avrebbe potuto provocare feriti, se non vittime. Invece, tutti sono rimasti illesi, solo una insegnante, leggermente intossicata dal fumo, è stata ricoverata all’ospedale di Caltanissetta per motivi di precauzione. A seguito dell’incidente, l’autostrada A19 è stata chiusa al traffico, sia per consentire l’intervento dei Vigili del fuoco, sia perché il fumo nero e denso ha reso impercorribile la galleria. Gli studenti e i docenti tornavano da Palermo, dove avevano assistito ad un concerto al teatro Politeama
ACATE, LA GUARDIA DI FINANZA DENUNCIA 24 PERSONE
La Guardia di Finanza di Ragusa ha scoperto un imprenditore che ha assunto fittiziamentente in una sua azienda 24 soggetti al solo fine di percepire indebitamente l’indennità di disoccupazione. Il rappresentante legale della società, S.A. 40 anni di Acate, è stato inoltre deferito alla Procura di Ragusa per evasione fiscale oltre soglia in violazione agli articoli 5 e 10 decreto legislativo 74/2000, per truffa aggravata e false dichiarazioni. I 23 lavoratori dipendenti della medesima società sono stati deferiti per truffa aggravata e false dichiarazioni rese da privati in concorso. Nell’ambito della attività è stata avanzata, altresì, all’Autorità giudiziaria competente la richiesta di sequestro preventivo ed è stata inoltrata alla Procura regionale presso la Corte dei conti di Palermo specifica segnalazione per ipotesi di danno erariale connessa alla percezione dell’indebita indennità di disoccupazione. L’indagine che si è avvalsa del contributo progettuale di reparti speciali della Guardia di Finanza, ha consentito di smascherare 23 falsi braccianti agricoli tutti connazionali dell’imprenditore tranne due stranieri, che non solo evadevano le imposte ma che percepivano contributi non spettanti.
Incidente stradale lungo la s.s. 115
Alle 8,30 circa di martedì lungo la s.s. 115, al km 320+600, in territorio di Ragusa, si è verificato un incidente nel quale sono rimaste coinvolte due autovetture, una Ford Fiesta ed una Fiat Punto. Ad avere la peggio sono state le occupanti della Ford: la conducente, una ragusana, ha ricevuto una prognosi di 20 giorni, mentre la passeggera, anch’ella ragusana, una prognosi di 8 giorni. Sul posto la Polstrada di Ragusa.
Furti di rame, è emergenza
Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Vardè e al quale hanno preso parte – oltre ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine – il rappresentante della Agenzia delle Dogane ed i responsabili di Enel, di Telecom Italia e di Rete Ferroviaria Italiana, si è occupato della problematica dei furti di rame, fenomeno che crea particolari disagi per le rilevanti ripercussioni di natura economico-sociale connesse alla interruzione di pubblici servizi essenziali. Il Prefetto ha focalizzato l’attenzione sulla iniziativa, denominata Action Day, promossa dalla Agenzia Anticrimine dell’Unione Europea che si svolgerà in contemporanea in diversi Stati dell’Unione dedicata al tema della prevenzione e del contrasto del furto dei metalli. Dopo un attento ed approfondito monitoraggio del fenomeno, è stata curata la organizzazione della fase operativa della predetta iniziativa, mediante l’attivazione di un tavolo tecnico coordinato dal Questore al quale saranno chiamati a partecipare – unitamente alle Forze dell’Ordine Territoriali – la Capitaneria di Porto, la Polizia Stradale, il Corpo Forestale e le Polizie Locali. Infine sono stati disposti specifici servizi di vigilanza e di controllo del territorio nelle aree di questa provincia maggiormente esposte ai furti di rame.
SEQUESTRATA DISCARICA ABUSIVA AD ACATE
I militari della Stazione Carabinieri di Acate, al termine di una serie di accertamenti e ricognizioni, effettuate anche grazie all’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno denunciato in stato di libertà due fratelli vittoriesi, entrambi impresari e con precedenti di polizia, poiché, in qualità di titolari di una cava di calcarenite sita nella zona rurale di Acate, realizzavano al suo interno un terrapieno di 1.000 metri quadrati circa per una profondità variabile di 4-5 mt circa, nel quale venivano rinvenuti rifiuti di plastica lavorata occultati all’interno di grossi sacchi in nylon in parte ricoperti da sabbia della cava stessa. I Carabinieri del locale Comando Stazione accertavano che il tutto era stato realizzato senza le prescritte autorizzazioni, effettuando quindi un’attività di gestione di rifiuti abusiva, in contrasto con il decreto legislativo nr. 152 del 2006, Codice dell’Ambiente. L’area è stata sottoposta a sequestro preventivo e i due sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa. Uno dei due fratelli era stato già denunciato per la medesima violazione sia nel 2003 che nel 2012 sempre dai carabinieri della stazione di Acate.
Controlli nel week end, la Polstrada arresta un modicano
Attività di controllo della Polizia Stradale di Ragusa nel fine settimana. Gli agenti della Polstrada hanno arrestato un modicano di 35 anni per evasione dagli arresti domiciliari, mentre sono state denunciate due persone per guida in stato di ebbrezza e contestate 9 infrazioni per eccesso di velocità. L’uomo arrestato dalla Polstrada si chiama Fabio Macrì, 34enne di Modica. Macrì è stato fermato nelle prime ore di lunedì mattina, lungo la strada statale 115, in contrada Castiglione, a bordo di un taxi. Gli agenti della Polizia Stradale hanno controllato gli occupanti del mezzo. Macrì dichiarava subito di sentirsi male e di voler essere trasportato in ospedale. Pertanto veniva richiesto l’intervento di un’ambulanza che lo ha trasportato in ospedale a Ragusa. Nel frattempo, gli agenti verificavano al Ced che Macrì risultava essere agli arresti domiciliari, disposti dal Tribunale di Modica lo scorso 7 marzo per il reato di utilizzo indebito di carte di credito. Per cui, dopo gli accertamenti sanitari, risultati negativi, lo hanno arrestato e condotto presso il carcere di Ragusa, su disposizione del pm Marco Rota. Lunedì l’arresto è stato convalidato dal giudice unico Eleonora Schininà. Il magistrato ha quindi disposto la misura cautelare in casa. Dalle indagini avviate emergeva che il Macrì era solito utilizzare il taxi per spostarsi e raggiungere l’aeroporto di Catania. A Marina di Ragusa e a Pozzallo, nelle prime ore del sabato e della domenica sono stati sottoposti ad alcoltest decine di conducenti di vetture. Sono stati trovati positivi un ragusano di 21 anni ed una sciclitana di 34 anni.