21-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Rubavano mezzi agricoli e chiedevano soldi alle vittime per restituirli, eseguiti quattro arresti

Alle prime ore dell’alba di martedì, agenti della Squadra Mobile e Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile ha dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip presso il Tribunale di Ragusa Claudio Maggioni su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Federica Messina nei confronti di Salvatore Amaddio, 67 anni, Francesco Gulino, 56 anni, Giovanni Lorefice 36 anni e Salvatore Vinci. I primi tre hanno precedenti. Secondo l’accusa, i quattro fanno parte di una organizzazione criminale specializzata nella commissione di furti di mezzi agricoli e di bestiame, nonché di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di pistola con matricola abrasa. Dalle indagini, è emerso come i quattro, dopo i furti dei mezzi agricoli ponevano in essere nei confronti delle vittime richieste estorsive volte ad ottenere la restituzione della refurtiva dietro pagamento di cospicue somme di denaro.

Foto Operazione (1)

Incidente domestico, muore un ragusano

Stava effettuando lavori di riparazione in casa sua quando è caduto dal tetto, riportando gravissime ferite e fratture. Trasportato all’ospedale Civile, però, l’uomo è deceduto. Si tratta di Giovanni Rabito, 50 anni, dipendente della Provinciale regionale.
ospedale civile 2

Vuole i soldi per la droga e picchia l’anziana madre, arrestato siracusano a Monterosso

Nel tardo pomeriggio di domenica, i Carabinieri della Stazione di Monterosso Almo hanno tratto in arresto il quarantaseienne Sebastiano D’Aquila, siracusano, celibe, disoccupato, pregiudicato. L’uomo è già noto ai militari in quanto si era reso responsabile di gravi reati (estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti) e per questo era stato già arrestato e condannato. Stava trascorrendo insieme alla madre – una pensionata settantaseienne – una tranquilla domenica primaverile nell’abitazione di Monterosso Almo che la famiglia utilizza nei fine settimana. Subito dopo aver pranzato, l’uomo ha cominciato a chiedere con insistenza dei soldi alla madre. L’anziana sa che il figlio fa uso da diverso tempo di sostanze stupefacenti e frequenta brutte amicizie. Per questo non voleva dargli soldi. L’uomo è passato dalle parole ai fatti, iniziando a strattonare e minacciare di morte la madre. La donna ha provato a calmarlo, ma nel frattempo ha chiamato all’altra figlia a Siracusa. La figlia, capendo che la madre era in pericolo, ha chiamato i carabinieri. I militari dell’Arma hanno trovato l’uomo agitato che urlava contro la madre. Si era fatto dare qualche decina di euro, ma ne voleva ancora. Per lui è scattato l’arresto.
D'AQUILA Sebastiano cl.66

FINE SETTIMANA DI CONTROLLI E DENUNCE A VITTORIA

Per una lite sono stati denunciati due fratelli, rispettivamente di 32 e 27 anni. La vittima, un uomo di 33 anni ha voluto sporgere querela nei loro confronti. Fra loro, in precedenza erano intercorsi rapporti di lavoro. I due fratelli si sarebbero introdotti con l’inganno nell’abitazione del malcapitato per esigere il pagamento di lavori già eseguiti e lo avrebbero aggredito utilizzando, per colpirlo, anche un pesante portaombrelli. Tutta la scena si sarebbe svolta alla presenza della moglie e del figlio neonato della vittima. La Polizia intervenuta ha sedato gli animi ed evitato conseguenze più gravi. Ancora per liti in famiglia è stata denunciata una ragazza di 21 anni querelata dall’ex suocero perché si sarebbe recata presso l’abitazione dell’ex compagno che ora vive con i genitori ed avrebbe sferrato calci e pugni al portone d’ingresso, sino a sfondarlo ed una volta dentro l’appartamento avrebbe inveito furiosamente contro l’uomo ingiuriandolo e minacciandolo. Il motivo di tanta rabbia sarebbe stato il mancato rispetto di alcune prescrizioni relative all’affidamento del figlioletto “conteso”.
polizia vittoria new

RAPINA ALL’UNICREDIT DI RAGUSA, ARRESTATO PALERMITANO

E’ stato arrestato, in esecuzione di un’ordinanza del Gip di Ragusa, il palermitano Alessandro Peduzzo, 35 anni. E’ ritenuto responsabile della rapina messa a segno il dicembre scorso ai danni dell’Unicredit di Ragusa. Quel giorno, due malviventi travestiti da carabinieri erano entrati nell’agenzia di viale Tenente Lena e, minacciando dipendenti e clienti, avevano tentato di impossessarsi del denaro contenuto nella cassaforte. Non essendoci riusciti, sono fuggiti. Ma per loro è scattato l’arresto grazie all’intervento di una pattuglia della Polizia. E’ stato individuato il terzo presunto complice, che avrebbe fatto da palo, per il quale è arrivato l’ordine di arresto.
PEDUZZO Alessandro 08.07.1978

Incidente stradale a Modica

 

polo commerciale modica

 
Tamponamento in via della Costituzione, al Polo Commerciale di Modica. Si sono scontrati una Nissan, condotta da una 24enne, e un autocarro guidato da una 33enne. Feriti i passeggeri di quest’ultimo veicolo, una 50enne ed una bimba di 4 anni. La prima è stata giudicata guaribile in dieci giorni; la bambina in due giorni. Sul luogo dell’incidente il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Municipale di Modica.

VITTORIA: SCOPERTA EVASIONE DA DUE MILIONI DI EURO

La Guardia di Finanza ha concluso una verifica fiscale nei confronti di una società comisana operante nel settore dell’edilizia. La società, nell’arco di tre anni, ha sottratto all’Erario redditi per oltre due milioni di euro. L’attività di verifica fiscale si inquadra nel filone di indagine svolto nei confronti di imprese edili da parte dei finanzieri. Particolare attenzione è stata rivolta alla corretta tenuta della contabilità. L’ausilio delle banche dati, ha consentito l’incrocio da una parte degli elementi in possesso all’Amministrazione Finanziaria e dall’altra dei dati desunti dalle attività ispettive. Si è così appurato che sono state poste in essere gravi violazioni inerenti la presentazione delle dichiarazioni annuali delle imposte sui redditi e sull’Iva. In particolare, secondo quanto constatato dai finanzieri della Tenenza di Vittoria, la ditta nel 2009, nel 2010 e nel 2011 ha compiuto diversi illeciti; infatti non ha istituito il libro degli inventari, il libro giornale ed il registro dei beni ammortizzabili, né ha presentato la comunicazione annuale ai fini Iva e la dichiarazione annuale dei redditi. L’imprenditore S.V., cinquantenne di origini ragusane ma residente a Comiso, è riuscito a sottrarre a tassazione oltre 2 milioni di euro, evadendo Iva per circa 210.000 euro. I militari si sono trovati di fronte ad un caso di vero e proprio evasore totale.
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COMISO: GIOCO D’AZZARDO, DENUNCIATO TITOLARE DI UNA SALA

Una persona è stata denunciata nei giorni scorsi dagli uomini del Commissariato di Polizia di Comiso nell’ambito di specifici controlli effettuati per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo. L’attenzione è stata puntata, in particolare, sulle attività commerciali ricadenti in territorio comisano. In un caso, il comisano E.T., 33 anni, titolare di una sala giochi con annesso centro scommesse, è stato denunciato per essersi reso responsabile di esercizio abusivo aggravato di attività di gioco di scommesse e d’azzardo. All’interno dell’attività, infatti, si svolgevano scommesse non autorizzate sul territorio nazionale con bookmaker maltesi. E.T. verrà denunciato penalmente e gli inquirenti proporranno la revoca della licenza relativa all’attività commerciale. Durante altri controlli effettuati ad esercizi commerciali e precisamente all’interno di un esercizio pubblico di Comiso gli agenti hanno, invece, trovato tre slot machine ed una macchinetta a led rotanti. Le slot machine, in particolare, non erano collegate all’azienda Monopoli di Stato né erano identificabili dalla targhetta che avrebbero dovuto avere. La macchinetta a led rotanti, invece, è considerata completamente illegale perché si tratta di un apparecchio nel quale il giocatore non esprime la propria abilità fisica, mentale o strategica, come previsto la legge vigente, dato che l’esito di ogni partita è predeterminato a priori dal software di programmazione della stessa macchina. Al titolare del locale sono state quindi comminate sanzioni per un totale di 5.300 euro circa.
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Controlli dei carabinieri, arrestato un ragusano

Intensificati i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Ragusa su tutto il territorio durante questa settimana, anche a seguito del verificarsi del grave episodio a Ragusa Ibla, dove alle prime luci dell’alba di mercoledì tre malviventi hanno immobilizzato e rapinato due anziani. Nell’ambito dei servizi di controllo è stato tratto in arresto C.A., 53 anni, operaio ragusano, pregiudicato. L’uomo deve scontare due anni e dieci mesi di reclusione a seguito di una condanna per spaccio di droga. I carabinieri hanno anche rinvenuto un autocarro che era stato rubato a Santa Croce.
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Assenteismo scolastico a Scicli, i carabinieri denunciano ventisei persone

Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia Carabinieri di Modica, a conclusione di una prolungata e meticolosa attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà 26 persone, sia italiane che straniere, per inosservanza dell’obbligo di istruzione scolastica elementare dei minori. Si tratta dei genitori di quattordici studenti che si assentavano ripetutamente dalle lezioni senza fornire un giustificato motivo che li dispensasse dalla frequentazione dei corsi che sono, per legge, di natura obbligatoria. I fatti sono stati accertati dai Carabinieri presso l’istituto scolastico superiore “Cataudella” e l’istituto comprensivo centrale, entrambi ubicati a Scicli.
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VITTORIA, CONTROLLI ANTIDROGA IN DUE ISTITUTI SCOLASTICI

Nella giornata di venerdì, la Polizia di Vittoria con l’ausilio di due unità cinofile provenienti da Catania ha eseguito controlli antidroga presso due istituti scolastici. L’attività di prevenzione, fortemente voluta dai dirigenti delle scuole ha interessato diverse centinaia di studenti. Infatti i controlli hanno riguardato due scuole secondarie di secondo grado, quindi frequentate da adolescenti e ragazzi dai 14 ai 18 anni, l’età più critica per quanto riguarda il fenomeno della diffusione degli stupefacenti. Aiutati dal fiuto dei cani antidroga, sono stati controllati spazi comuni, quali cortili, corridoi, bagni, oltre a diverse aule. E’ stata rinvenuta solo una stecchetta di hascisc. Chi la deteneva, visti i controlli, ha cercato di sbarazzarsene. Positivo pertanto il risultato, che ha dimostrato che le scuole sono pressoché “pulite” da fenomeni pericolosi per i ragazzi.
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INTERVENTO CAPITANERIA DI PORTO DI POZZALLO CONTRO LA PESCA ABUSIVA

capitaneria di portoGiovedì l’equipaggio imbarcato sul battello pneumatico GC A07, nel corso della programmata attività di pattugliamento di polizia marittima effettuata lungo il litorale ibleo, ha nuovamente scoperto e sequestrato (così come già avvenuto il 4 aprile scorso), numerose reti da pesca calate all’interno del porto commerciale di Pozzallo. I controlli effettuati stavolta, hanno consentito di recuperare e sequestrare ulteriori 450 mt. di reti abusivamente calate in ambito portuale, potenzialmente pericolose sia per la sicurezza della navigazione di tutte le navi in transito che per le operazioni di ormeggio/disormeggio dalle banchine. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire ai trasgressori e proprietari degli attrezzi in questione che, ove rintracciati, verranno sanzionati con un verbale amministrativo da 3.000-6.000 euro.

FURTI AD ACATE, RITROVATI ALTRI QUATTRO COMPUTER

Lo scorso 19 febbraio i Carabinieri delle Stazione di Acate, a seguito di diversi furti verificatesi presso delle strutture pubbliche del comune biscaro, avevano recuperato una parte della refurtiva, denunciando alla Procura della Repubblica di Ragusa quattro soggetti. A seguito di una serie di perquisizioni domiciliari, erano stati recuperati dalle abitazione di una libera professionista, di un operaio incensurato e di un bracciante agricolo pregiudicato, tre computer completi dei relativi monitor e cavetteria. I tre erano stati denunciati. Ma mancavano all’appello diversi altri computer rubati in Comune e ella scuola media “Volta”. I militari dell’Arma hanno quindi proseguito l’attività d’indagine tesa a recuperare la restante refurtiva, fino ad effettuare, nella giornata di ieri, un’altra serie di perquisizioni presso altre 3 abitazioni di Acate. In altre tre abitazioni di Acate sono stati ritrovati altri 4 computer e due monitor. Due Pc erano stati nascosti nell’intercapedine di un’abitazione. Sono scattate cinque denunce per ricettazione.
FASCICOLO FOTOGRAFICO REFURTIVA

Ibla, anziani legati e rapinati

Due anziani, fratello e sorella di 91 e 84 anni, sono stati immobilizzati e rapinati in casa loro, a Ibla. In tre, intorno alle 4,30 del mattino di mercoledì, hanno fatto irruzione in casa loro, in corso Mazzini. Hanno forzato una porta della veranda. I malviventi hanno fatto sedere i due anziani e li hanno bloccati con nastro adesivo. Gli hanno anche coperto la bocca, perchè non urlassero. Hanno poi arraffato 1.400 euro, vari monili e sono fuggiti. E’ stata l’anziana donna, un’ora dopo che i tre ladri erano fuggiti, a riuscire a liberarsi e a chiedere aiuto. Sull’episodio indagano i carabinieri.

Ibla panoramica

 

Chiesto il processo per presunte truffatrici

 

La Procura di Modica ha chiesto il rinvio a giudizio per Giuseppina e Rosa Crescimone, 47 e 27 anni. Le due donne sono accusate di una serie di furti in abitazione ai danni di anziani residenti ad Ispica. Le due donne si fingevano medici dell’Asp. Secondo l’accusa, con questa scusa entravano in casa degli anziani e li derubavano.

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Porto di Pozzallo, sequestrati 30 mila euro ad un libico

 

Un cittadino libico ha tentato di recarsi a Malta portandosi 30 euro mila in contanti. Ma la normativa antiriciclaggio è chiara: in caso di viaggi all’estero la soglia massima di danaro in contanti che è possibile detenere è di 10 mila euro. La Finanza ha sequestrato i soldi; l’uomo dovrà pagare una sanzione pecuniaria.

porto piccolo pozzallo

I forestali iblei sul piede di guerra

L’annuncio del governatore Crocetta sulla riduzione delle giornate lavorative per i forestali siciliani desta grande preoccupazione fra gli operatori del settore. Nel territorio ibleo vivono circa 2000 forestali. Non appena si è diffusa la notizia, la categoria si è mobilitata per avviare un confronto con il presidente della Regione. Il sindacato Sifus ha chiesto un incontro al prefetto Annunziato Vardè, nella speranza che il rappresentante del Governo nazionale riesca ad ottenere un colloquio con Crocetta, obiettivo che, sinora – denunciano i forestali – non è stato ottenuto nemmeno dal sindacato regionale. “L’ulteriore taglio delle giornate lavorative – dice il segretario provinciale del Sifus, Gianni Paino – è un atto di macelleria sociale che arriva, per giunta, proprio da chi aveva detto che di tagli al sociale non ne avrebbe operati. Siamo una categoria regolarmente bistrattata, da vent’anni a questa parte, ma questa decisione potrebbe essere l’inizio del declino per il nostro settore”. Il Sifus ibleo attacca anche la triplice sindacale. “Vorremmo sapere che cosa ne pensano Cgil, Cisl e Uil dell’annuncio fatto dal governatore siciliano” – aggiunge Paino -. Nel settembre del 2012 i forestali ragusani furono protagonisti di un sit-in, in via Ducezio a Ragusa, davanti alla sede dell’Ispettorato delle Foreste che durò 12 giorni. Non solo a Ragusa, ma contemporaneamente anche in altre province siciliane, gli operatori della forestazione organizzarono dei presidi per contestare le scelte del Governo regionale sui tagli al settore. Il risultato di quella manifestazione di protesta a livello siciliano fu l’aumento delle giornate lavorative. Nel 2012 i centunisti fecero 122 giornate rispetto alle 101 previste inizialmente. Con la nuova finanziaria regionale i centunisti diventerebbero lavoratori per sole 78 giornate annuali, mentre i centocinquantunisti diventerebbero, di fatto, centunisti, cioè svolgerebbero ben 50 giornate in meno di lavoro. In provincia di Ragusa circa il 50 per cento dei lavoratori fa parte della categoria “centunisti”: costoro perderebbero 23 giornate lavorative.

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Arrestati per spaccio di stupefacenti

La Polizia, sulla statale 115 vicino ad Ispica, ha fermato una Panda proveniente da Rosolini con a bordo Alessandro Fratantonio, modicano di 25 anni, Arcangelo Capriello siracusano di 26 anni ed un tunisino. Invitati a scendere dal veicolo, lo straniero fuggiva lanciandosi in un fossato e poi dileguandosi. Sotto il sedile dell’auto gli agenti hanno trovato 9 dosi di eroina, 4 flaconi di metadone, un bastone, e un coltello. Vicino al luogo del fermo la Polizia ha individuato un’auto in sosta con a bordo due modicani che attendevano la Panda per acquistare la droga. Accertato quindi che gli stupefacenti erano destinati alla vendita, è scattato l’arresto per Capriello e Fratantonio. Per il conducente dell’auto che attendeva gli spacciatori, risultato positivo al test per l’uso di droghe, è arrivata la denuncia per guida dopo aver fatto uso di stupefacenti con il ritiro della patente. Il tunisino è tuttora ricercato.

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SCOPERTA EVASIONE FISCALE DA 1,9 MILIONI DI EURO IN AZIENDA DI FOTOVOLTAICO

 

Nel corso di una verifica fiscale è stata constatata un’evasione milionaria nei confronti di una società con sede in Germania e in Italia, che produce energia elettrica generata da un mega impianto fotovoltaico posizionato a Ragusa. L’attività è stata svolta attraverso una serie di controlli incrociati in società estere che hanno fornito servizi alla società estera con sede in Germania e in Italia oggetto della verifica. La complessa attività d’indagine è stata possibile grazie all’istituto della mutua assistenza amministrativa operante in forza delle convenzioni internazionali contro la doppia imposizione fiscale. Infatti i finanziari della Compagnia di Ragusa si insospettivano al fatto che le due società, una croata e l’altra tedesco italiana, avevano lo stesso amministratore. In particolare, nel caso in oggetto, sono stati richiesti accertamenti all’Organo collaterale della Croazia, al fine di rilevare l’effettività delle fatturazioni, per circa due milioni di euro. Gli agenti del fisco croato hanno accertato la falsità delle fatture emesse dalla società croata e utilizzate come costo della società tedesco – italiana. Al termine delle indagini, si è scoperta quindi un’evasione sostanziale di € 1.900.000,00 di imponibile sia ai fini delle imposte sui redditi che ai fini dell’IRAP ed inoltre un’evasione di IVA per € 380.000,00. Il meccanismo illecito era stato posto in essere attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse sia al fine di evadere le imposte sui redditi che l’imposta sul valore aggiunto sia al fine di permettere ad altri l’evasione delle stesse imposte. Tale pratica fraudolenta, che rappresenta una delle piaghe dell’IVA, era stata artatamente costruita tra le due società. Al termine della verifica sono stati denunciati, alle autorità giudiziarie di Modica e Ragusa due soggetti di nazionalità tedesca che saranno sottoposti a sequestro per più di 400.000,00 euro per la garanzia del credito erariale vantato a seguito dell’evasione fiscale. Tenuto conto del notevole sviluppo delle energie rinnovabili e degli ingenti investimenti che soprattutto soggetti esteri impiegano nella capitalizzazione delle imprese operanti nel settore, le indagini e gli accertamenti di polizia tributaria saranno intensificate, con ogni attenzione, a sviscerare i delicati aspetti connessi alla realizzazione e alla conduzione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili presenti nella provincia iblea.

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Denunciati coniugi acatesi per abusivismo edilizio

Due coniugi acatesi sono ritenuti responsabili di aver violato il testo unico sull’edilizia e questo sono stati denunciati dai Carabinieri della stazione locale. I coniugi hanno costruito, in un’area di loro proprietà in contrada Fossati, un manufatto abusivo composto da 11 pilastri in cemento armato e un muro divisorio difforme rispetto a quanto autorizzato dal Comune. La coppia non avrebbe denunciato l’inizio dei lavori alle autorità competenti e l’opera è stata avviata senza la prescritta autorizzazione dell’Ufficio tecnico della Regione Sicilia e non rispetta le norme di prevenzione antisismica. L’immobile, che è in fase di realizzazione, è stato sottoposto a sequestro preventivo.

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