R.S., comisano di 21 anni, è rimasto ferito (la prognosi è di 15 giorni) per le conseguenze di un incidente accaduto domenica mattina alle ore 10.30, quando, a bordo di una Kawasaki, è entrato in collisione con un’auto Peugeot, che marciava nella sua stessa direzione, al chilometro 301+150 della strada statale 115, tra Vittoria e Comiso.
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Quattro nipoti rubano una Tv all’anziana zia
Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa hanno individuato e denunciato i comisani, C.G. di 46 anni, C.M. di 41 anni, C.A. di 54 anni e C.S. di 17 anni per furto nell’abitazione della zia di 90 anni. Giovedì scorso la donna aveva ricevuto la visita di tre nipoti e del figlio di uno di questi. I quattro parenti, una volta entrati in casa, distraevano l’anziana zia e le sottraevano una TV a schermo piatto 36”. La donna nonostante l’età, dopo aver riposato, si è accorta del furto, sospettando dei nipoti e decideva di chiamare un taxi e recarsi a Comiso dove vivono i nipoti per chiedere indietro quanto di sua proprietà, ma non ricordando l’esatta ubicazione della casa dei parenti, decideva di segnalare il tutto al 113. Dopo circa due ore di ricerche gli agenti riuscivano ad individuare l’abitazione dei familiari della vittima dove rinvenivano la TV. I 4 nipoti della vittima sono stati denunciati in stato di libertà ed alla loro zia è stata riconsegnata la TV.
SANTA CROCE CAMERINA Furto allo stadio comunale
La Nuova Kamarinense, la società di calcio che disputa il campionato di prima categoria, si lecca le ferite dopo il furto di soldi ed effetti personali all’interno dello spogliatoio dello stadio comunale. Un furto studiato nei dettagli, effettuato mentre i giocatori, causa maltempo, si allenavano a cinquecento metri di distanza all’interno della tensostruttura. La porta dello spogliatoio dello stadio “Kennedy”, rimasto incostudito per 2 ore, è stata forzata. “E’ un danno all’immagine della nostra comunità; – spiega Giansalvo Allù, dirigente della Kamarinense – ci sono tanti ragazzi che provengono dai comuni limitrofi per praticare attività sportiva a titolo gratuito. Siamo amareggiati e preoccupati perché la situazione della sicurezza in città è fuori controllo. Dopo i furti nelle aziende agricole e in paese, adesso hanno preso di mira anche gli impianti sportivi”. Allù chiede all’amminitrazione comunale di accelerare l’iter per il progetto di videosorveglianza in città. “Serve intensificare i controlli del territorio urbano – aggiunge – e nelle aree immediatamente limitrofe. I cittadini non possono continuare a subire furti e quant’altro”. Il presidente della Nuova kamarinense, Giovanni di Bari, parla di episodi inquietanti. “Siamo in balia di gente senza scrupoli – spiega il massimo dirigente della Kamarinense – che ha approfittato del maltempo per rovistare all’interno dello spogliatoio dei ragazzi. Stiamo valutando il da farsi e non è da escludere la sospensione delle attività sportive in segno di protesta. Un gesto forte ma doveroso nei confronti dei nostri ragazzi – aggiunge Giovanni Di Bari – che con grande spirito di servizio e di attaccamento alla nostra società vengono ad allenarsi in condizioni meteo proibitive. Ci sentiamo moralmente responsabili di quello che è successo l’altra sera”.
Catturato l’evaso dal carcere di Modica Gianluca Zafarana si era rifugiato per tre giorni a Cava D’Aliga
E’ durata poco l’evasione del pluripregiudicato sciclitano Gianluca Zafarana che, lunedì scorso, era evaso dal carcere di Piano Gesù a Modica Alta. I carabinieri di Modica e gli agenti della Polizia penitenziaria lo hanno individuato e arrestato a Cava D’Aliga, grazie ad una soffiata sulla presenza di un uomo all’interno di una villetta della frazione balneare. L’evaso ha tentato ancora una volta la fuga, ma le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarlo. Adesso si indaga sull’identità di chi lo ha aiutato, sia nell’evasione, probabilmente facendolo nascondere all’interno del bagagliaio di una auto, che mettendo a disposizione la villetta di Cava D’Aliga. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Modica.
GRAN LAVORO PER I VIGILI DEL FUOCO
Poco prima di mezzanotte di giovedì la squadra operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è intervenuta in viale delle Americhe a Ragusa, dove era stato segnalato un incendio auto. La squadra ha preso atto che una Fiat Panda parcheggiata nel cortile antistante un panificio, era in fiamme, e che all’interno dell’auto vi erano bombole di G.P.L. che hanno provocato una esplosione, con conseguente proiezione dei frammenti delle bombole fino all’altro lato di viale della Americhe. I pompieri hanno operato fino alle 2.30; sul posto si è recato anche personale della Polstato di Ragusa. Da venerdì mattina tutte le squadre dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale hanno operato per rimuovere lamiere tegole rami di alberi che, a causa del vento, ingombravano sedi stradali, determinando un pericolo per la pubblica incolumità. Fino alle ore 15.00 di oggi ci sono stati 15 interventi di soccorso, per i quali è stato necessario il supporto dell’autoscala, per raggiungere le cime di alberi e di cartelloni pubblicitari, e dell’autogru’ per imbracare le parti divelte dal vento, e quindi rimuoverle definitivamente.
Comiso e Pedalino a setaccio: perquisizioni e controlli “Compro oro”
I Carabinieri hanno effettuato giovedì sei posti di controlli su tutti gli ingressi della città kasmenea nel corso dei quali sono state identificate 70 persone, effettuate 3 perquisizioni veicolari e 6 domiciliari. Sono stati deferiti in stato di libertà B.A., comisano di 19 anni, studente, incensurato, poiché trovato in possesso 7 grammi circa di marijuana e di una piantina cannabis indica, B.M., comisano di 21 anni, incensurato, poiché trovato in possesso di 22 grammi circa di marijuana, C.F., comisano di 26 anni, incensurato, poiché trovato in possesso di 9 grammidi marijuana. Inoltre sono state sottoposte a controllo due sale giochi e tre compro oro al fine di verificare i nominativi di coloro che conferiscono più spesso gioielli. Nel corso della notte, a Pedalino, i militari hanno tratto in arresto per il reato di ricettazione e furto aggravato in concorso Giovanni Bocchieri di 19 anni, con precedenti di polizia per reati specifici, poiché veniva sorpreso, in quel Viale della Riscossa, unitamente ad un 17enne di Vittoria, anch’egli già conosciuto alla forze dell’ordine, ad asportare, previa forzatura della portiera anteriore sinistra e la manomissione del nottolino di accensione, un’autovettura Fiat Uno di proprietà di un residente. Alla vista dei militari i due rei tentavano la fuga a bordo di un motociclo marca Yamaha, oggetto di furto denunciato il 12 marzo 2012 da un vittoriese e venivano bloccati, al termine di un breve inseguimento, poco distante dal luogo del furto. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, e’ stato prima sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione per essere successivamente rimesso in libertà su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il minorenne e’ stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica dei minorenni di Catania per i provvedimenti che la stessa riterrà di adottare. I veicoli, motociclo ed autovettura, sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Contestualmente i Carabinieri della Stazione di Comiso hanno avviato la procedura per l’adozione per il provvedimento del divieto di ritorno nel Comune di Comiso e frazioni, al fine di evitare che gli stessi possano per i prossimi tre anni far ingresso nel comune casmeneo senza la preventiva autorizzazione delle autorità.
VENDEVANO SU INTERNET UNA MOUNTAINBIKE RUBATA
Due ragazzi vittoriesi di 19 e 20 anni, incensurati sono stati denunciati dalla Polizia di Vittoria li ha denunciati per il reato di ricettazione in concorso. Su due siti internet avevano pubblicato l’annuncio di vendita di una bicicletta mountain bike di altissima qualità con un costo allettante: 850 euro. La bicicletta, del valore di 6500 euro, era stata asportata dall’interno di un garage a Vittoria, la notte tra il 10 e l’11 marzo. Il proprietario, che aveva sporto denuncia, si è messo a navigare su internet alla ricerca di un’altra bici da acquistare e, con grande sorpresa, ha trovato l’annuncio di vendita di una bicicletta identica alla sua, disponibile a Ragusa. E’ rimasto molto incuriosito ed ha controllato meglio, notando dalle foto dell’oggetto offerto, dei particolari che senza dubbio gli facevano riconoscere come la propria, la bicicletta messa in vendita. Gli uomini del Commissariato di Polizia hanno avviato le indagini e, fingendosi potenziali acquirenti interessati all’oggetto, hanno contattato il venditore col quale hanno intavolato una trattativa. Hanno “tirato” sul prezzo, hanno chiesto particolari ed hanno stabilito un appuntamento. L’incontro è stato fissato nell’area di parcheggio di un grosso ipermercato a Ragusa. I venditori avevano molto fretta di concludere l’affare. Sul luogo stabilito si sono presentati gli agenti che, dopo avere preventivamente verificato che all’appuntamento i venditori fossero giunti con la bicicletta al seguito, si sono qualificati. I due giovani alla richiesta di come fossero in possesso di quella bicicletta hanno avanzato delle risibili scuse. Dopo essere tornati a Vittoria, ed eseguite le perquisizioni locali presso le abitazioni dei due soggetti alla ricerca di eventuale altra refurtiva, i due sono stati denunciati all’autorità giudiziaria in stato di libertà per il reato di ricettazione in concorso. La bicicletta è stata riconsegnata al proprietario.
Comiso, denunciato per omissione di soccorso
La Polizia municipale ha segnalato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per omissione di soccorso e fuga un giovane che ha causato un incidente automobilistico nel pomeriggio di domenica scorsa all’incrocio tra le vie San Biagio e Gandhi. Si tratta di un gelese di 22 anni che era alla guida di una Citroen C3 entrata in collisione con una Nissan Micra al cui interno vi erano quattro comisani: il conducente, anch’egli di 22 anni rimasto illeso, la madre, il fratello maggiore e la sorella minore, quest’ultimi hanno riportato leggere ferite giudicate guaribili tra i sei e i sette giorni. Dopo l’urto, il giovane gelese si è allontanato ma alcuni passanti hanno annotato il numero di targa dell’autovettura che è stato riferito agli agenti della polizia municipale nel frattempo sopraggiunti sul posto. Avviate le indagini, i vigili di Comiso, grazie alla collaborazione dei colleghi di Gela e della Polizia di Stato della stessa città, hanno individuato il giovane investitore che è stato poi identificato da una pattuglia recatasi appositamente a Gela. Al ragazzo sono stati contestati l’infrazione della mancata precedenza e i reati di omesso soccorso e fuga.
ARRESTATO ROSARIO SARACENO
Un noto pregiudicato per detenzione e spaccio di droga, il 39enne Rosario Saraceno, è stato arrestato mercoledì ad Acate nel corso di una operazione antidroga eseguita dalla Squadra Mobile di Ragusa, dagli agenti del Commissariato Ps di Comiso e dell’Unità Cinofila di Catania. L’uomo è stato fermato all’interno di un esercizio pubblico che gestisce (nella vicinanza della sua casa). Alla vista degli agenti Saraceno ha tentato di disfarsi della sostanza stupefacente, provando a tirare lo scarico del bagno. Ma, nonostante il suo movimento fulmineo, un poliziotto è riuscito a rinvenire parte della droga. Nel corso della perquisizione della sua abitazione sono stati trovati circa 17 grammi di hashish suddivisi in tre stecchette, nascoste in maniera separata in tre diversi punti della casa, e un pezzo già pronto per la vendita. Il servizio di controllo del territorio di Comiso e delle zone limitrofe ha visto impegnati anche due cani antidroga addestrati per la ricerca di sostanze stupefacenti.
EVASIONE DAL CARCERE DI MODICA Fuga ben riuscita del pluripregiudicato sciclitano Gianluca Zafarana
Il pluripregiudicato Gianluca Zafarana è evaso mercoledì dal carcere di Piano Gesù a Modica alta. Il trentenne è riuscito ad eludere il controllo dei sorveglianti, durante l’ora d’aria, forzando la recinzione metallica del luogo di detenzione e scavalcando un muro di cinta tramite una fune. Il trentenne sciclitano con precedenti per droga, rapina, furto e armi è poi saltato sul tetto di una casa vicina al carcere e, infine, calandosi dalla grondaia, ha fatto completamente perdere le tracce. Secondo gli inquirenti l’uomo pianificava da tempo la fuga e, grazie alla sua rapidità d’azione, è riuscito ad eludere i posti di blocco e i controlli a tappeto che sono stati immediatamente attivati non appena i sorveglianti si sono resi conto dell’evasione del detenuto. Si ipotizza che abbia avuto il sostegno di un complice, pianificando tale aiuto, durante i colloqui settimanali. Zafarana era stato arrestato nell’aprile del 2012 a Modica, sorpreso dagli agenti di Polizia in flagranza di violazione degli obblighi previsti dalla sorveglianza speciale.
CONTROLLI CARABINIERI NEL TERRITORIO DI ACATE
I carabinieri della compagnia di Vittoria, con la partecipazione delle pattuglie delle stazioni di Comiso e Acate, hanno predisposto nella serata di martedì otto posti di controllo su tutti gli ingressi del centro biscaro. Nel corso dell’operazione sono state identificate 35 persone, eseguite 4 perquisizioni veicolari ed elevate 7 contravvenzioni con la decurtazione di oltre 20 punti patente. Inoltre, i militari hanno controllato 5 locali pubblici (sale giochi e bar) maggiormente frequentati da soggetti pregiudicati e di interesse operativo per le forze dell’ordine.
Acate, i carabinieri arrestano il pregiudicato Devis D’Angelo
I carabinieri della stazione di Acate hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa nei confronti di Devis D’Angelo, vittoriese di 29 anni, residente ad Acate, pregiudicato per reati contro il patrimonio. L’uomo deve scontare una pena residua di 2 anni, 9 mesi e 29 giorni di reclusione (e 700 euro di multa) per i reati di furto aggravato commessi a Vittoria l’11 marzo del 2010 e il 22 maggio del 2012. In entrambe le circostanze i militari lo hanno arrestato e, in particolare nell’ultima occasione, venne sorpreso in flagranza di reato mentre, insieme ad altri due complici, sradicava l’impianto in ferro di un’azienda serricola situata in contrada Bonincontro a Vittoria.
LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 5.000 LITRI DI GASOLIO E 3 CAMION
I finanzieri di Vittoria hanno individuato e posto sotto sequestro oltre 5000 litri di gasolio agricolo e 3 mezzi pesanti. La nafta era impropriamente detenuta presso un’azienda vittoriese operante nel settore dei trasporti di merci su strada. Il reale possessore del prodotto, D.L. di origini gelesi, non è riuscito a giustificare la presenza di ben 4 cisterne colme di gasolio agricolo agevolato presso la ditta da lui gestita, sostenendo infatti di detenerlo per fare una cortesia ad un amico. Dati i forti sospetti destati dal suo atteggiamento e dalle sue dichiarazioni, i finanzieri hanno proceduto a controllare i mezzi pesanti in uso alla sua azienda, scoprendo all’interno dei serbatoi gasolio agricolo quindi con accisa agevolata. Pertanto è scattato il sequestro dei tre mezzi nonché dei quattro fusti di gasolio agricolo rinvenuti e non giustificati. Tre in tutto i soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria. L’intervento della Guardia di Finanza è teso ad evidenziare che l’utilizzo di gasolio ad accisa agevolata è destinato soltanto all’agricoltura. Il gasolio agricolo per essere riconosciuto e distinto viene denaturato assumendo un colorito verdognolo. Questo prodotto è acquistato ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello del prodotto normale, ma solo da aziende agricole nell’ambito della loro attività di impresa. Il suo prezzo varia da 0,80 a 1,00 euro al litro e la sua destinazione d’uso è solo per determinati macchinari, quali stufe per riscaldamento serre e trattori, attrezzature indispensabili all’interno di ogni azienda agricola. L’utilizzo in altri settori o per altre finalità del gasolio è indebito e punito dalla legge. Sono in corso indagini per evidenziare il percorso del gasolio agevolato e le eventuali ed ulteriori responsabilità.
Santa Croce, apre un bar abusivo in pieno centro storico Pioggia di multe sui gestori
Forse i titolari, cittadini stranieri, di un bar appena aperto nel centro storico di Santa Croce Camerina, non avevano studiato bene la normativa del settore. Fatto sta che il locale era privo di qualunque autorizzazione, anche le più elementari. Fra l’altro la barista che lavorava dietro il bancone non era stata nemmeno assunta, dunque era “in nero”. Al primo controllo dei carabinieri tutte le irregolarità sono state accertate. Inevitabile la pioggia di verbali di contestazione e di violazioni amministrative e sanitarie (fra cui anche quella che non rispetta la norma sulla somministrazione di alimenti e bevande) costatate dai militari.
Sottrae profilo facebook ad una parente: denunciata una donna di Comiso
Una donna di 36 anni, R.D. di Comiso, è stata denunciata dalla Polizia per accesso abusivo ad un sistema informatico-telematico, in quanto aveva sottratto l’account di Facebook ad una sua parente. La donna riuscendo ad accedere alla pagina personale della congiunta ne aveva cambiato la password ed aveva utilizzato il suo profilo come se fosse la titolare della pagina. R.D. ha iniziato a colloquiare tra l’altro con prostitute e transessuali, contattabili sul social network, screditando la figura della reale titolare del profilo. Le tracce lasciate sul pc hanno condotto gli agenti del commissariato di Comiso all’autrice del reato che, tra l’altro, aveva avuto accesso ad internet in alcune date ben precise che corrispondevano alle modifiche del profilo della parente.
ARRESTATA SIRACUSANA CHE AMMALIAVA GLI ANZIANI E POI LI DERUBAVA
La Polizia di Modica ed i Carabinieri di Ispica hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Modica a carico della quarantaduenne siracusana Loredana Nillo, con precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio. Nel novembre del 2012 la Nillo, a passeggio per le vie di Modica con un figlio nel passeggino, era riuscita ad attirare l’attenzione di un anziano modicano, vedovo da alcuni anni e con problemi di salute, promettendogli di sposarlo. Lusingato dalla promessa della donna, l’uomo l’aveva portata a casa sua a Modica Alta, e qui era stato derubato del bancomat e del pin. La Nillo aveva effettuato immediatamente alcuni prelievi lasciando il bimbo in custodia al vecchio. Tornata nell’abitazione la ladra aveva promesso all’anziano che si sarebbe fatta sentire. Solo in serata, al rientro, l’anziano si accorgeva di essere stato derubato e denunciava i fatti. Sempre nello stesso mese di novembre, stavolta a Pozzallo, la donna aveva agganciato un altro anziano, anch’egli vedovo, riuscendo a farsi portare a casa sua. Qui, chiedendo di andare in bagno, si era impossessata di una collana d’oro che l’uomo aveva lasciato poco prima facendo la doccia. La Nillo a questo punto si era congedata in tutta fretta. Accortosi poco dopo del furto, l’anziano la contattava più volte alla utenza fornitagli chiedendo indietro la collana; la Nillo non negava di avere preso il gioiello però aveva garantito a breve la restituzione. Passavano i giorni e la restituzione non avveniva e così anche questo anziano inoltra la denuncia. La donna è stata identificata e rintracciata e il giudice ha disposto i domiciliari a Siracusa. Le indagini hanno rivelato altri colpi della signora. Ad Ispica, infatti, la Nillo aveva circuito un altro anziano riuscendo a sottrargli alcune migliaia di euro dal suo libretto di deposito, oltre a farsi cedere gratuitamente una autovettura ed anche a farsi stipulare un atto di vendita di un garage ubicato in paese.
CONTROLLI SU ALCOOL E VELOCITA’
Nello scorso fine settimana sono stati intensificati i controlli per prevenire “le stragi del sabato sera” nel territorio provinciale. La Polizia Stradale di Ragusa e Vittoria ha trovato sette persone positive all’alcoltest, sanzionato nove conducenti per eccesso di velocità e sette per mancanza di assicurazione. Due le patenti ritirate in quanto la velocità superava di oltre 60 km il limite.
VITTORIA, ARRESTATI TRE RAPINATORI
Hanno un volto i tre rapinatori che hanno derubato e ferito un romeno, sabato sera, in via Di Vittorio a Vittoria. Gli autori dell’aggressione e rapina sono tre connazionali della vittima Costel Filiche di 42 anni, Nicolae Alin Paunescu di 22 anni e il 44enne Emil Paunescu (padre di Nicolae). I tre incensurati si trovano nel carcere di Ragusa. La sera del 9 marzo, alla vista dei poliziotti, intervenuti a seguito di una segnalazione sulla presenza di un ferito col volto sanguinante, i tre romeni sono fuggiti. Gli agenti, però, sono riusciti a bloccarli: uno di loro aveva in mano una spranga di ferro. All’aggressione ha assistito un testimone, anche lui romeno. Fra i quattro protagonisti della vicenda sarebbe nato un alterco. La vittima si era recato in una casa diroccata, insieme al testimone, nella quale entrambi avevano vissuto per qualche tempo, per riprendere alcuni effetti personali. Anche a causa dello stato di ebbrezza alcolica nel quale tutti versavano è scoppiata la lite. La vittima è stata aggredita, ma poi è riuscita a scappare. Infine, raggiunta dai Painescu, è stato ferito con la spranga di ferro e derubato di 30 euro.
SEQUESTRATO QUASI UN QUINTALE DI MARIJUANA DEL VALORE DI OLTRE 1 MILIONE DI EURO
Lo stupefacente destinato anche alla provincia di Ragusa: arrestati due corrieri della droga di origine albanese. Una soffiata sull’imminente arrivo di consistenti quantitativi di droga nelle province di Ragusa e Siracusa (lo stupefacente era diretto anche all’hinterland di Como e Milano) ha consentito alla Squadra Mobile di Ragusa e alla Guardia di Finanza di Catania e Como di sequestrare 900 chilogrammi di marijuana, del valore commerciale di oltre un milione di euro, e arrestare due corrieri di origine albanese, il 30enne Hoxa Hysni (con precedenti penali per traffico di droga e armi) e l’incensurato Kasai Ermal di 26 anni. Le forze di polizia, nella notte fra domenica e lunedì, a Belpasso, in provincia di Catania, hanno individuato un furgone sospetto in procinto di entrare in un garage. L’autista, e chi era accanto al guidatore, al fermo della polizia, ha subito mostrato chiari segni di nervosismo. Gli agenti hanno eseguito l’ispezione del mezzo, rinvenendo decine di borsoni contenenti panetti di marijuana. All’interno del garage sono stati trovati altri borsoni con 2 pistole, un kalashnikov e diverso munizionamento. La minuta vendita sulla piazza di spaccio nazionale sarebbe stata effettuata con un ricarico di almeno il 20% sul valore commerciale. I due albanesi sono stati trasferiti nel carcere di piazza Lanza a Catania. Dovranno rispondere del reato di detenzione di armi e traffico di sostanze stupefacenti.
Emergenza acqua a Ragusa A soffrire di più gli anziani e i disabili
Il disagio prolungato per la chiusura di due pozzi nel capoluogo sta penalizzando centinaia di famiglie. Ma a farne le spese, più degli altri, sono soprattutto quei nuclei familiari dove sono presenti anziani impossibilitati a muoversi e disabili con difficoltà di deambulazione. Le rispettive famiglie oltre a vivere il quotidiano disagio dell’assistenza nei confronti dei loro congiunti, devono pure trasportare ogni giorno bidoni di acqua per poter lavare i loro cari: l’ultima autobotte comunale è arrivata il 10 febbraio e non riusciamo a trovare fornitura idrica nemmeno a pagamento”. Intanto lunedì’ mattina un residente della palazzina in questione ha telefonato alla protezione civile di Ragusa. “Mi è stato risposto che tutte le autobotti comunali sono in revisione – racconta – è una vergogna e mi chiedo come sia possibile che non si programmi in maniera razionale l’utilizzo di questi mezzi, impedendo di mandarli in revisione tutti contemporaneamente”. E difatti lo stop dei mezzi durerà tutta la settimana con ulteriori disagi per chi da giorni è completamente a secco.