Cinque persone denunciate in stato di libertà è il bilancio dell’attività degli uomini della Squadra Volante della Questura di Ragusa, nel corso dell’ultimo fine settimana. Due ragusani sono stati segnalati alla Procura per guida in stato di ebbrezza, si tratta di un 21enne e di un 32 enne. In entrambi i casi, i fatti sono stati accertati a seguito di incidente stradale. Per quanto riguarda il primo incidente stradale, si è verificato nella notte tra sabato e domenica in via Pio La Torre e sono rimaste coinvolte la Bmw 1 guidata da P.D., il denunciato, ed una Fiat Panda. L’altro sinistro stradale si è verificato anch’esso in piena notte. Mentre O.E. si trovava alla guida della propria Bmw 118, giunto in via Ettore Fieramosca, ha perso il controllo del veicolo andando a sbattere contro due auto in sosta, causando gravi danni ai veicoli. Gli agenti, in entrambi i casi, hanno subito capito che il conducente aveva alzato troppo il gomito. Le altre due denunce riguardano madre e e figlio, 53 e 26 anni. La madre è stata denunciata per rifiuto di fornire le proprie generalità e per violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale, il figlio solo per rifiuto di fornire le proprie generalità. I fatti sono avvenuti venerdì. Gli agenti dovevano effettuare una notifica ed hanno chiesto le generalità al giovane. Nel frattempo è intervenuta la madre che ha minacciato gli agenti. L’ultima denuncia, infine, riguarda un 51enne di Ragusa, S.M., a seguito di una lite in famiglia. In tarda serata, gli agenti sono intervenuti in via Archimede dov’era stata segnalata una lita. I poliziotti, arrivati sul posto, hanno subito constatato che l’uomo era in evidente stato di ebbrezza alcolica. L’uomo aveva aggredito la convivente ed il figlio.
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ACATE, DEPOSITO DI BOMBOLE DI GAS NEL GIARDINO
La Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro oltre 5.700 chili di Gpl contenuti in bombole e 380 recipienti tra vuoti e pieni. Il responsabile, un acatese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa. L’intero quantitativo detenuto illegalmente è stato sequestrato secondo le direttive del Sostituto Procuratore Federica Messina. Nel corso di controlli finalizzati al rispetto della normativa in materia di accise nella città di Acate, i finanzieri hanno eseguito un controllo presso un negozio di elettrodomestici che svolge, tra l’altro, anche commercio di bombole di gas. La tecnica del titolare è stata il miglior richiamo per i finanzieri: i militari hanno infatti notato una decina di bombole esposte sul marciapiede antistante il negozio. Ai Finanzieri, l’uomo ha detto di essere in regola, ma la sua autorizzazione era per non più di mille chili di Gpl. Oltre alle poche bombole che si trovavano fuori, altre 85 erano collocate alla rinfusa in un giardinetto nelle immediate vicinanze del negozio, sempre di pertinenza del titolare del punto vendita. Questa piccola area, non contemplata nell’autorizzazione esposta dal rivenditore, era stata adibita abusivamente a deposito a cielo aperto in pieno centro cittadino. Successivamente il titolare ha poi mostrato il deposito autorizzato, ovvero l’unico luogo in cui egli stesso poteva stoccare le bombole. Il sito si trovava in effetti a qualche centinaia di metri dal negozio. Si trattava di un cortile recintato, su una superficie di 100 metri circa, dove era stato costruito un gabbiotto di cemento. Questa piccola costruzione era l’unico luogo dove il negoziante avrebbe potuto custodire delle bombole. Al contrario lì dentro ne custodiva appena 19 e fuori, nel cortile, altre 242.
Notte di fuoco a Pozzallo, incendio coinvolge sei auto
Sei auto sono state incendiate nella notte tra domenica e lunedì a Pozzallo. I mezzi erano parcheggiati in piazza Zenion quando è divampato il rogo che ha anche annerito i portoncini d’ingresso ed i prospetti di due abitazioni. L’intervento dei pompieri è scattato intorno alle quattro. Con l’ausilio dei mezzi a disposizione, i Vigili del Fuoco hanno impiegato un paio d’ore per domare il rogo sulle cui cause stanno indagando i carabinieri di Pozzallo.
Rubano gasolio dall’azienda per cui lavoravano, arrestati due rumeni
Due braccianti agricoli sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina mentre stavano portando via quasi cinquecento litri di gasolio. I militari dell’Arma del presidio camarinense, nel corso di un servizio di controllo del territorio in orario notturno, verso le cinque del mattino, dalle parti di contrada Passo Marinaro, in territorio di Ragusa, hanno notato un’auto uscire dal cancello di un’azienda agricola. Immediatamente è stato intimato l’alt. A bordo del mezzo c’erano due giovani rumeni. Nel portabagagli una ventina di taniche piene di gasolio. I due non hanno saputo spiegare perchè avessero quel carburante. Lo hanno appurato i carabinieri, in quanto mancava dall’azienda agricola nella quale i due erano appena stati. Uno dei due lavorava per quell’azienda, l’altro ci lavorava qualche tempo fa. I due giovani rumeni, Nicu Stirbu, di trent’anni, e Vasile Apetri, ventitreenne, entrambi incensurati, sono stati quindi arrestati per l’ipotesi di reato di furto aggravato in concorso.
Droga, due arresti a Ibla e Santa Croce
I militari della Stazione di Ragusa Ibla hanno organizzato un servizio antidroga, avendo sentore che nel quartiere barocco ci fosse un giro di spaccio. Sospetti confermati: i carabinieri hanno sorpreso un polacco a cedere droga ad un assuntore abituale. I due sono stati bloccati subito. Immediato l’arresto del polacco, Kurek Pawel Krzysztof, 47enne domiciliato a Ibla, una vecchia conoscenza dell’Arma. L’acquirente sarà ovviamente segnalato al Prefetto quale assuntore di stupefacenti per i provvedimenti sanzionatori connessi. Anche a Santa Croce è stato arrestato un cittadino straniero, l’albanese Andi Ustameta, 26 anni. Deve scontare una condanna per spaccio di droga.
Acate, muratore rapinato dopo avere prelevato al bancomat
Si era recato a prelevare al bancomat. Dopo avere ricevuto dalla cassa automatica le 400 euro richieste sarebbe stato avvicinato da due persone che, dopo averlo spintonato, gli avrebbero sottratto il portafogli, rubando le banconote. E’ stato un giovane muratore a denunciare l’accaduto ai carabinieri. L’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio di venerdì, in via XX Settembre, ad Acate. Ad agire sarebbero stati in due, col volto in parte coperto.
Da un anno vessava una giovane invalida, arrestato sessantuenne a Ragusa
E’ stata la vittima a chiamare il 113. Ha riferito che il suo compagno la voleva uccidere: l’aveva già picchiata selvaggiamente e che per questo era stata costretta a chiudersi in bagno. Dal coraggio di denunciare, la Squadra Volanti della Questura di Ragusa ha scoperto una storia di violenze domestiche e soprusi che andava avanti da più di un anno. Per lui, un 61enne originario di Chieti, è scattato l’arresto. Si tratta di Paolo Rapposelli. L’uomo si era introdotto a casa della giovane donna 30enne approfittando della sua invalidità – certificata al 75% – nonostante i continui rifiuti di lei. Quando gli agenti, venerdì pomeriggio, sono arrivati nell’abitazione nel storico di Ragusa, hanno trovato la donna che chiedeva aiuto, in quanto non riusciva a respirare bene per un forte dolore al petto, motivo per cui l’hanno affidata alle cure del Pronto Soccorso. I medici hanno accertato che, a causa delle lesioni, ha lo sterno e una costola fratturati. Gli agenti sono riusciti a farsi raccontare la storia della convivenza con l’uomo che l’aveva malmenata e che, a quanto pare, si comportava come “padrone” della giovane trattandola male ogni giorno, con continue umiliazioni: la vittima aveva confidato tutto al padre, che aveva invitato l’uomo a non infastidirla ed a lasciare l’immobile che lui stesso le aveva comprato per farla stare tranquilla in quanto la sua volontà era quella di vivere da sola nonostante i problemi di salute mentale. Ma le minacce e le aggressioni sono continuate. Le minacce che quotidianamente subiva erano rafforzate dal fatto che l’uomo possedesse delle armi presso una falegnameria in cui lavorava, con lo specifico scopo di farla vivere nella paura: gli agenti, a seguito delle perquisizioni, hanno rinvenuto nella falegnameria un arco, pugnali, stiletti e balestre, immediatamente sequestrati. L’ultima lite è scoppiata perchè la donna aveva mangiato del cibo che l’uomo non voleva prendesse.
MUORE LA MADRE, MA PER TRE MESI PRENDE LA SUA PENSIONE: DENUNCIATO
Ha continuato a prendere la pensione della madre morta da tre mesi, non comunicando a chi di dovere, come le Poste, l’avvenuto decesso. Un cittadino di Chiaramonte è stato denunciato per appropriazione indebita e truffa ai danni dell’Inps. L’uomo aveva riscosso circa 5.000 euro per tre mesi di pensione, somme erroneamente versati dall’Inps fino al febbraio 2006. La somma veniva prelevata dal libretto postale che l’uomo aveva cointestato con la madre.
DROGA, ARRESTATI TRE SCICLITANI
I Carabinieri della Tenenza di Scicli (hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di tre persone dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le indagini, avviate dai militari nel gennaio del 2011, hanno permesso di accertare l’esistenza di una rete di spacciatori operante sul territorio di Scicli e Modica. Dalle indagini è emerso che Rosario Timperanza, Gianni Dimartino e Giuseppe Mansueto, tutti e tre di Scicli, acquistavano droga (hascisc e cocaina) da cittadini immigrati per poi smerciarla sul territorio ibleo a diversi acquirenti tossicodipendenti.
Scoglitti, rappresentante di commercio malmenato e rapinato
Un rappresentante di commercio di Vittoria, che lavora per conto di una ditta di distribuzione di bevande, ha denunciato ai carabinieri di Acate martedì, intorno alle 14, si trovava a Scoglitti, in un gazebo che vendeva frutta e verdura per riscuotere una fattura. Ad un certo punto due sconosciuti col volto coperto e con mazze da baseball lo hanno colpito alle gambe e alle spalle rubandogli la borsa contente depliant, listini e fatture, ma non denaro. Il malcapitato è stato al Pronto soccorso: per lui dieci giorni di prognosi.
Furti nei negozi del centro di Ragusa, denunciata una donna
Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, hanno individuato e riconosciuto, R.M 35 anni, nata a Torino ma domiciliata a Ragusa, come l’autrice di alcuni furti commessi ai danni di vari negozi del centro storico di Ragusa. Da qualche mese era ricercata dagli operatori di Polizia in quanto le immagini degli impianti di videosorveglianza l’avevano ripresa mentre commetteva dei furti impossessandosi di vari tipi di merce. Mercoledì, gli agenti della Squadra Volanti l’hanno fermata in corso Italia. La donna addosso aveva merce rubata, che è stata già riconsegnata al legittimo proprietario. Nella borsa teneva una tronchesina per tagliare le placche anti taccheggio. La donna è stata denunciata.
Furto e ricettazione di materiale per carpenteria, scattano due denunce a Santa Croce
Gli uomini della Squadra Volante, della Questura di Ragusa hanno effettuato servizi straordinari di controllo del territorio denunciando due uomini. Nel pomeriggio di martedì, sono stati controllati 182 veicoli e relativi occupanti. A seguito dei controlli, C.G., cinquantenne ragusano è stato denunciato in stato di libertà per furto e A.M., cittadino rumeno residente a Ragusa, di 36 anni, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione e smaltimento abusivo di rifiuti.
Vittoria, denunciati due giovani
La Polizia di Vittoria ha effettuato controlli volti a verificare il rispetto degli obblighi di custodia ricadenti sui proprietari di veicoli già sequestrati. Si tratta di quelle situazioni in cui un soggetto che ha subito il sequestro del suo veicolo per infrazioni al codice della strada, quale ad esempio l’avere circolato senza l’assicurazione obbligatoria, è stato nominato egli stesso custode giudiziario del veicolo con l’obbligo di tenerlo a disposizione dell’autorità amministrativa ai fini di una eventuale, successiva confisca. Nei giorni scorsi, dopo i primi accertamenti, è già stato verificato che in due casi i veicoli in sequestro non c’erano più, ed i proprietari, che all’epoca del sequestro erano stati nominati custodi giudiziali, hanno riferito che probabilmente a causa della loro disattenzione, erano stati rubati senza che se ne rendessero conto e soprattutto che procedessero a segnalare il fatto. Per tali motivi, un giovane di 25 anni ed una ragazza di 23 anni sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria per il reato di violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro. I controlli della Polizia continueranno nei prossimi giorni, considerato il danno che da tali condotte deriva all’erario dello Stato che, sparito il bene, non può procedere alla confisca e rivendita del bene per recuperare le spese dovute dal trasgressore.
FURTO IN GIOIELLERIA A SCICLI, PORTATI VIA OROLOGI E ARGENTERIA PER VENTIMILA EURO
Colpo da ventimila euro in orologi ed argenteria ai danni della gioielleria Innovation di corso Mazzini a Scicli. I ladri si sono mossi con rapidità, sollevando la saracinesca elettrica del negozio. Hanno ripulito le vetrine e sono fuggiti via. Il furto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Lunedì mattina l’amara scoperta per il titolare, un uomo di 71 anni. “Per l’ennesima volta ci troviamo a commentare, con amarezza, un furto ai danni di una gioielleria. Una situazione che, anche nell’area iblea, sta diventando molto pesante”. E’ quanto dichiara il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, dopo l’azione criminosa che ha preso di mira la gioielleria a Scicli. “Oltre alla sentita solidarietà ai titolari da parte del sistema Confcommercio – aggiunge Magro – non possiamo che prendere atto della grave condizione con cui gli operatori commerciali in genere, a maggior ragione quanti hanno a che fare con i preziosi, si trovano costretti a lavorare. Lanciamo l’ennesimo appello alle forze dell’ordine affinché, consapevoli dell’abnegazione con cui quotidianamente portano avanti la propria azione, possano fare piena luce anche su questo episodio”. Ad esprimere preoccupazione e perplessità per l’ennesimo furto che prende di mira una gioielleria sul territorio sciclitano il presidente della locale sezione Ascom, Daniele Russino.
MODICA, CITTADINO TUNISINO ARRESTATO PER TENTATO FURTO
La Polizia ha arrestato il tunisino Slaheddine Talbi, 45 anni, residente a Modica, ma già noto agli uomini del Commissariato, per i reati di furto, lesioni personali, violazioni delle norme in materia di immigrazione e, da ultimo, arrestato per violenza sessuale. Martedì, l’uomo è stato sorpreso mentre tentava di portare a compimento un furto ai danni di un ignaro cittadino modicano che, al termine di una giornata di lavoro, dopo aver lasciato in sosta il proprio veicolo con all’interno varie attrezzature, mentre effettuava una consegna, si accorgeva che all’interno del veicolo si era introdotto furtivamente un uomo, intento a rovistare al suo interno. La Polizia lo ha fermato.
Vittoria, usano assegno rubato: denunciati quattro niscemesi
I militari della Stazione Carabinieri di Comiso, al termine di un’attività d’indagine, a seguito di una querela sporta dal legale rappresentante di una ditta per la vendita di fitofarmaci, hanno denunciato per reati di truffa in concorso e ricettazione, 4 coltivatori agricoli niscemesi, tutti con precedenti di polizia. I quattro, il 2 febbraio scorso. avevano negoziato un assegno di 4.400 euro presso l’azienda di fitofarmaci di Vittoria. L’assegno faceva parte di un carnet rubati il 10 dicembre scorso.
Susino esprime solidarietà alla vittima dell’ultimo attentato incendiario
ARRESTATO E CONDANNATO SORVEGLIATO SPECIALE
MODICA, ARRESTATO TOPO D’APPARTAMENTO Di nuovo in manette il catanese Angelo Buda
Più volte in carcere per furto e rapina, Angelo Buda, è stato di nuovo assicurato alla giustizia. Il pregiudicato è stato incastrato dalla solerte presenza di spirito di alcune donne, residenti in una palazzina di via del Serbatoio, a Modica, nella quale, giovedì 7 febbraio, il catanese stava cercando di mettere a segno l’ennesimo reato. Scarcerato il mese scorso, Buda, pur avendo un obbligo di soggiorno nel Comune di Catania, essendo sottoposto ad una misura di sorveglianza speciale, aveva scelto il territorio di Modica per delinquere e in particolare, la scelta del giovedì, non era casuale, dal momento che è il giorno del mercato quindicinale e quindi buona parte delle casalinghe sono fuori casa a fare la spesa. E’ bastato che Buda, in compagnia di un complice non ancora identificato, tentasse di scassinare il portone di ingresso della palazzina di via del Serbatoio per mettere in allarme alcune residenti che, dopo aver sentito dei rumori, si sono affacciate dai balconi mettendo in fuga i malviventi. Nello stesso tempo le donne sono riuscite a rilevare e a segnalare alla Polizia il tipo Di macchina e il numero della targa della vettura sulla quale sono scappati i due soggetti. Tramite questa segnalazione gli agenti del Commissario di Modica sono riusciti a risalire all’arrestato, cliente abituale della ditta di noleggio auto presso la quale si era servito anche il 7 febbraio. Il Gip del tribunale di Modica, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il pregiudicato catanese, che si trova nella casa circondariale di piazza Lanza.
VITTORIA: SCOPRE LADRO DI CETRIOLI IN AZIENDA E GLI SPARA ARRESTATO BRACCIANTE AGRICOLO INCENSURATO
Ha scoperto in flagranza di reato un ladro che tentava di rubare cetrioli nella sua azienda. Così gli ha sparato con un fucile da caccia automatico, ferendolo al torace e al cranio. Con l’accusa di tentato omicidio, un bracciante agricolo vittoriese di 31 anni, incensurato, è finito in carcere. L’episodio è avvenuto dopo le 17 di domenica, in un’azienda serricola di contrada Cava Albanello, nel territorio di Vittoria. La vittima, un quindicenne gelese, è stata trasportata all’ospedale Guzzardi di Vittoria dal padre, bracciante agricolo pregiudicato che si trovava in compagnia del figlio, a rubare cetrioli, quando entrambi sono stati scoperti dall’arrestato. Ed è stato sempre il padre del ragazzo a chiamare i Carabinieri (questi ha anche riferito ai militari che chi aveva sparato contro aveva intimato di non chiamare le forze dell’ordine). I carabinieri hanno successivamente recuperato l’arma del delitto e individuato l’autore del tentato omicidio. Il minorenne è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di dieci giorni per “ferite da arma da fuoco al torace e al cranio”.