Una situazione estremamente complessa, e le soluzioni non sembrano a portata di mano. Il pool di lavoro composto da Nas, Comune, Provincia, Arpa e Asp nelle aziende sequestrate perchè non in regola con le norme ambientali hanno dato la dimensione della criticità della situazione. Sono proprio i liquami i maggiori indiziati dell’inquinamento delle sorgenti Oro e Misericordia, che hanno poi contaminato, in quanto non immesse nella rete idrica ma nel torrente, il Ciaramite e infine i pozzi B e B1. Ieri mattina i rappresentanti dei cinque enti, compreso il Commissario straordinario di Palazzo dell’Aquila, Margherita Rizza, hanno visitato le cinque aziende colpite dal provvedimento di sequestro disposto dal Procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, sequestri convalidati dal Gip. Si tratta di aziende che ricadono nella aree di ricarica delle due sorgenti, nelle quali, da oltre due anni, sono chiari i segni dell’inquinamento da ammoniaca, ma anche, in passato, con tracce di salmonella. Ciascun ente dovrà produrre una propria relazione, a seconda delle proprie competenze, sullo stato dei luoghi e sulle possibili soluzioni. In realtà gli spazi per gli interventi, quelli realmente risolutivi, appaiono molto limitati, perchè i costi da affrontare sarebbero elevati. Se il problema sono davvero i liquami, trattandosi in alcuni casi di aziende anche molto grandi, c’è da chiedersi: come si individueranno altre forme di smaltimento, non esistendo, ad esempio, un impianto di biogas? La risposta, ovviamente, dovranno darla i tecnici, mentre spetterà all’autorità giudiziaria approfondire l’eventuale aspetto penale e agli enti pubblici trovare soluzioni in via amministrativa. I pozzi B e B1 continuano, intanto, a rimanere chiusi, stessa cosa per le due sorgenti.
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Modica, giovane in overdose abbandonato per strada
Un ventiseienne, in stato di overdose da eroina, è stato scaraventato giù da un’auto in contrada Beneventano. Il giovane era in stato di incoscienza quando è stato trasportato all’ospedale Maggiore dove i medici hanno praticato le cure necessarie e poi lo hanno dimesso, indirizzandolo al Sert. Dalle prime ricostruzioni, pare che nell’auto insieme a lui ci fossero altre persone. Due di loro, insieme al ragazzo, sono state fatte scendere. Ed è stata proprio una ragazza, scesa dall’auto, a chiamare i soccorsi. La Polizia sta cercando di fare piena luce sull’accaduto.
FURTI NELLE CAMPAGNE, DUE ARRESTI A VITTORIA
Due persone sono finite in manette per il tentato furto di fertilizzati da un’azienda agricola. In manette sono finiti Carmelo Rimmaudo, 46 anni, agricoltore di Vittoria, e Victor Stefan Daraban, 23 anni, bracciante agricolo rumeno. E’ stata una telefonata al 113 ad indirizzare la Volante in contrada Pozzo Bollente. Sul posto gli agenti hanno trovato un agricoltore che ha riferito di avere visto due ladri rubare dalla sua azienda dei sacchi di fertilizzante. I due, però, alla vista dell’agricoltore, erano fuggiti a bordo di un furgone. Il mezzo è stato trovato parcheggiato in un’altra contrada, mentre i due sono stati bloccati poco dopo.
Strada di Malavita, due incidenti nel “tratto pericoloso”
Due incidenti stradali nello stesso punto, a distanza di tre ore. Per fortuna è rimasta ferita solo una persona. I due sinistri si sono registrati mercoledì, il primo alle 13,40 e il secondo alle 16,55, lungo la strada Ragusa – Santa Croce, conosciuta come la strada di Malavita, al chilometro 16+800. Si tratta di incidenti autonomi avvenuti nei pressi di una curva. Il primo ha visto coinvolta una Opel Corsa condotta da un 34enne di Comiso, che è rimasto illeso. Nell’incidente del pomeriggio è rimasto ferito un 78enne di Ragusa alla guida di un autocarro. I due sinistri sono stati rilevati dalla Polizia provinciale. Il comandante Falconieri ricorda che quel tratto è segnalato come sdrucciolevole e, quindi, occorre rispettare i limiti di velocità.
VITTORIA: VIOLA DOMICILIO, ARRESTATO PREGIUDICATO
Nella serata tra mercoledì e giovedì, i carabinieri di Vittoria sono intervenuti in un condominio di via Ricasoli, dove un uomo stava creando il panico. Giunti sul posto, i militari hanno individuato Giovanni Parisi, vittoriese di 44 anni, disoccupato e con precedenti. Dalle indagini è emerso che poco prima l’uomo era andato in escandescenza senza un’apparente motivo. Aveva forzato la porta d’ingresso di un appartamento dove il proprietario lo ospitava a titolo gratuito. Ha sfondato a calci la porta di un’altra stanza che era data in affitto ad un immigrato. Ha preso a schiaffi un ragazzo e seminato il panico anche all’esterno. Alla fine è stato arrestato.
Stalker modicano finisce nuovamente ai domiciliari
Nuova misura cautelare degli arresti domiciliari per l’artigiano modicano di 42 anni, G.R., accusato di stalking ai danni di una donna. Quest’ultima, una libera professionista quarantacinquenne, era costretta a subire continue intrusioni nella vita privata e comunicazioni telefoniche ripetute e indesiderate, al punto da provocare alla malcapitata un forte stato di ansia e paura. In particolare il molestatore era solito effettuare veri e propri “ blitz” nei locali pubblici frequentati dalla ex fidanzata, nonché presso le abitazioni degli amici in comune. Di recente la vita della vittima era diventata particolarmente difficile per timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa fino al punto di trascurare l’attività lavorativa di libero professionista, peraltro espletata in vari centri di questa provincia, temendo seriamente per la propria incolumità personale e la gestione della quotidianità. La condotta posta in essere dal persecutore era finalizzata al tentativo di riconquistare il rapporto sentimentale precedente e successivamente, vista la negativa, per vendicarsi per essere stato “mollato”. In questo caso il provvedimento restrittivo era stato emesso dal Tribunale di Ragusa. Il 28 gennaio, analogo provvedimento, era stato preso dal Tribunale di Modica, essendo stato commesso in quel territorio il reato. Ma l’uomo ha continuato nella sua condotta vessatoria ed è stato necessario un nuovo intervento dei giudici a tutela della malcapitata.
Operazione Boarding Pass, scatta un altro arresto
La Polizia ha tratto in arresto Mohamed Abdalah, somalo di 39 anni, raggiunto da Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania a carico di 48 soggetti tutti facenti parte di una organizzazione criminale transazionale specializzata nell’immigrazione clandestina. Il 39enne è stato individuato in un’abitazione del centro storico di Torino. Era lui ad individuare i “rifugi sicuri” per gli immigrati coinvolti nella “tratta”.
Ruba l’identità ad un’altra giovane su facebook, la Procura chiede rinvio a giudizio
Una trentenne di Scicli rischia un processo per sostituzione di persona e trattamento illecito di dati personali. La giovane è accusata di avere creato falsi profili su facebook assegnandosi le identità inesistenti di Benedetta Rizzoli e di Silvia Biasiotti, utilizzandoli e pubblicandovi foto prelevate dal profilo personale di un’altra ragazza, sostituendo illegittimamente la propria persona alla persona di Benedetta Rizzoli e di Silvia Biasiotti, a cui attribuiva in entrambi i casi le foto della malcapitata giovane. Si era sostituita a lei danneggiandole la reputazione e l’immagine. Per la trentenne, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.
Senza lavoro da mesi rubano gasolio, arrestati genero e suocero a Ragusa
Due comisani sono stati arrestati la scorsa notte per aver rubato quasi due ettolitri di gasolio nella zona industriale di Ragusa. Era da poco passata l’una di notte quando un’autopattuglia del nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Ragusa che stava controllando la zona industriale I Fase, proprio al fine di prevenire e reprimere ogni eventuale episodio delittuoso nei confronti delle molte aziende presenti, ha notato un’utilitaria che usciva a lenta andatura da una strada secondaria. Il conducente dell’auto, alla vista dei militari, ha cercato di fuggire, ma è stato bloccato. Nel portabagagli c’erano 4 taniche piene di gasolio. Immediatamente i due uomini, A.C. e G.S., suocero e genero comisani, incensurati, hanno ammesso le loro responsabilità. Il gasolio, che forse era destinato ad essere rivenduto tra amici e conoscenti per alleviare la situazione familiare difficile dei due arrestati, rimasti da mesi senza lavoro, è stato restituito al proprietario dei camion.
VITTORIA: AGENZIA INFORTUNISTICA TRUFFA ASSICURAZIONI E CLIENTI PER 300.000 EURO
La Guardia di Finanza ha sgominato un’organizzazione dedita alla truffa nei confronti di assicurazioni e assicurati con la direzione della Procura della Repubblica di Ragusa. Nel corso di una verifica fiscale nei confronti di una nota agenzia di infortunistica vittoriese, i finanzieri si sono insospettiti anche sulla gestione dei sinistri stradali per conto dei clienti patrocinati e hanno scoperto una truffa da 300.000 euro oltre ad una sostanziale evasione fiscale. Infatti, durante la visione degli atti, emergeva un modus operandi illegale molto ben congegnato. L’assicurato, reduce dal sinistro, sottoscriveva un mandato con il quale delegava l’agenzia a rappresentarlo nella definizione del risarcimento danni con la compagnia di assicurazione. Oltre alla riparazione del veicolo, era prevista anche l’assistenza medica legale, nonchè tre visite mediche specialistiche, effettuate però da “determinati” e sempre gli stessi professionisti. In realtà veniva invece svolta normalmente una sola visita. Non appena poi l’assicurato riceveva il denaro del risarcimento dall’assicurazione, il titolare di fatto dell’agenzia accompagnava l’assistito in banca dove veniva versato l’assegno sul conto dell’agenzia per poi contestualmente emetterne un altro intestato al cliente, trattenendo le spese dell’agenzia. L’assicurato in ultimo riceveva un importo più basso di diverse centinaio di euro visto che il titolare dell’agenzia tratteneva, oltre all’onorario del proprio patrocinio, il costo delle visite mediche specialistiche in realtà mai sostenute e il costo dell’assistenza medica di parte che in realtà non si è praticamente mai verificata. All’assicurato veniva pertanto spiegato che quelle cifre trattenute dall’agenzia sarebbero state devolute ai medici in qualità di onorario per le prestazioni rese, ma che in realtà venivano incassate dall’agenzia e poi in parte restituite ai medici compiacenti. Tale aspetto sarà approfondito anche fiscalmente nel prosieguo delle indagini. I finanzieri della Tenenza di Vittoria hanno convocato i clienti dell’agenzia che hanno confermato in atti le fasi investigative. Le testimonianze dirette hanno smontato lo schema operativo costruito dai titolari dell’agenzia e dei medici, soprattutto in ragione dell’aver documentato tre visite mediche fisiatriche per poi averne eseguita solo una, truffando così sia l’assicurazione, alla quale venivano richieste somme fittiziamente gonfiate, che l’assicurato, al quale veniva corrisposto un importo inferiore al dovuto. Tra l’altro i clienti venivano di proposito scarsamente documentati sul costo delle visite mediche, poiché ad essi non veniva rilasciata copia delle fatture. I soggetti, oltre ad essere vittime di sinistri stradali, sono stati così attori protagonisti ed ignari di una truffa che ha fruttato circa 300.000 euro. I cinque soggetti indagati, tre comisani e due ragusani, dovranno rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, per aver raggirato società assicuratrici e clienti, al fine di ottenere ingenti risarcimenti e di ottenere il rimborso di spese mediche mai sostenute. I tre medici specialisti coinvolti dovranno inoltre rispondere di falsità ideologica per aver rilasciato false certificazioni senza aver sottoposto i pazienti a visita medica. Le attività fiscali innescati anche dal visibile e alto tenore di vita dei titolari di diritto e di fatto dell’agenzia attestato anche da macchine di pregio si sono concluse con la constatazione di un’evasione fiscale per 500 mila euro. Le Fiamme Gialle sono state coadiuvate dalla Polizia stradale e dalla Polizia municipale di Vittoria.
OPERAZIONE TOUAREG 2, SEQUESTRATI BENI A MARIO LA TERRA
Beni per 1,2 milioni di euro sono stati sequestrati dalla squadra mobile di Ragusa a un ex funzionario della motorizzazione civile, Mario La Terra, 59 anni, indagato per corruzione e concussione, e a tre suoi presunti “prestanome”. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale su proposta del procuratore capo Carmelo Petralia. Sigilli sono stati posti a due appartamenti, locali commerciali e negozi, tre villette a Caucana a Santa Croce Camerina, contanti, titoli bancari e polizze assicurative, per circa 250.000 euro. La Terra era stato coinvolto in un giro di “patenti facili”. In quell’operazione allora vennero coinvolti anche Filadelfio Magnano, all’epoca direttore della Motorizzazione, Salvatore Sorrentino e Francesco Viola, subito scarcerato dal Tribunale della libertà dopo il ricorso presentato dagli avvocati Carmelo Scarso e Giuseppe Pellegrino.
Modica: Controlli di polizia municipale
Nell’ambito dei servizi per il controllo del territorio, predisposti dal comandante Angelo Carpanzano, il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale ha individuato tre veicoli lasciati ai margini della carreggiata, apparentemente abbandonati in Contrada San Filippo. Si trattava di un motociclo e di due ciclomotori. E’ emerso che si trattava di mezzi appartenenti a cittadini rumeni che, successivamente, sono stati trovati all’interno di un esercizio. Il motociclo è risultato scoperto di polizza assicurativa mentre uno dei due scooter era senza targa e con il numero di telaio risultato illeggibile. I due mezzi sono stati sottoposti a sequestro. Nel corso dello stesso servizio sono state effettuate otto rimozioni forzate, ed elevate numerose infrazioni al codice della strada.
RITROVATE DUE CARCASSE DI MAIALE A RAGUSA
Due carcasse di maiale sono state ritrovate dai volontari dell’Associazione Europea Operatori di Polizia di Ragusa. Le carcasse, rinvenute in un terreno attiguo a via Donato Rondinone, nella circoscrizione ovest della città, prima di essere rimosse e incenerite, sono state esaminate dai medici veterinari dell’Asp per risalire al proprietario dell’allevamento. Si tratta, probabilmente, di capi di un allevamento del rinomato maialino nero dei nebrodi, la cui carne assai prelibata viene utilizzata anche in provincia di Ragusa dai macellai per confezionare salumi e insaccati.
RAPINATA IN UNA PARAFARMACIA DI COMISO
Arrestato vittoriese per violazione obblighi assistenza familiare
Nella serata di giovedì i Carabinieri della Stazione di Vittoria hanno tratto in arresto un vittoriese cl. 67, ivi residente, celibe, artigiano, in ottemperanza alla revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo emesso dalla Procura della Repubblica – Ufficio Esecuzioni Penali di Monza per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare commesso nella città di Giussano (MB) dal gennaio 2008 a marzo 2009. Dovrà scontare la pena residua di sei mesi di reclusione. Una volta rintracciato e condotto presso la caserma di Via Garibaldi, il vittoriese è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa di Contrada Pendente a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
Comiso: spaccio di eroina, arrestato giovane tunisino
Semi Awa, tunisino di 23 anni, è stato arrestato dai carabinieri nel corso di un servizio finalizzato al contrasto della spaccio di sostanze dai carabinieri. Il giovane, nel corso di una perquisizione personale, è stato trovato in possesso di quattro involucri di cellophane contenenti cinque grammi di eroina.
Attentato contro un negozio di Vittoria
Un rudimentale ordigno è stato fatto esplodere, nella notte tra giovedì e venerdì, in via Generale Cascino, a Vittoria, contro un negozio di autoricambi di due fratelli comisani. Un boato che ha svegliato il quartiere. Erano le tre del mattino circa quando si è innescata l’esplosione che ha danneggiato le saracinesche di due locali commerciali. Sul posto gli agenti del locale Commissariato di Polizia e della Scientifica, che hanno ritrovato le tracce della bomba che avrebbe avuto una potenza considerevole. Sono, infatti, state trovate schegge fino a 50 metri di distanza dalla saracinesca contro cui era stata lanciata. Chi ha colpito, dunque, voleva fare sul serio. Al lavoro gli inquirenti, che ovviamente partiranno, per le indagini, dalle dichiarazioni dei titolari dell’azienda presa di mira.
EMERGENZA IDRICA, RISCHIO SPECULAZIONI SUL COSTO DELLE FORNITURE DAI PRIVATI
L’emergenza idrica è destinata purtroppo a continuare. Fumata nera per la riapertura dei pozzi B e B1. Giovedì mattina vertice in prefettura nel corso del quale non si è arrivato all’ok, in quanto l’Asp vuole attendere qualche altro giorno prima di prendere una decisione. Sulla questione dell’emergenza idrica, interviene il coordinatore del Pid, Francesco Barone, per il quale è necessario che si intervenga quanto prima anche su un controllo dei prezzi che vengono applicati dai privati. “E’ necessario un controllo – afferma Barone – perché vengano equiparati i prezzi dei privati. I rifornimenti d’acqua vanno da 50 a 100 euro senza che spesso ci sia un nesso logico. Inoltre si deve pensare in fretta a rimborsare nella prossima bolletta i soldi che i cittadini hanno pagato ingiustamente fino a questo momento”. Barone, poi, va oltre. “Mi fa strano – conclude – leggere una determina in cui viene assunta un consulente, che certamente stimo sia sul piano umano che professionale, e che prima aveva operato in maniera gratuita, ma che ora costerà circa 4000 euro in due mesi. Questi soldi si sarebbero potuti investire per fornire più autobotti o per altre spese per la conduttura”.
Scoglitti, pregiudicato viola le “regole”: denunciato
I Carabinieri della Stazione di Scoglitti hanno sorpreso un pluripregiudicato della frazione rivierasca, sottoposto alla detenzione domiciliare per scontare un cumulo di pene per vari reati in particolar nel campo delle sostanze stupefacenti. Tenuto conto che si tratta di un beneficio concessogli dal Tribunale di Sorveglianza di Catania, tra i cui obblighi c’è quello di non frequentare persone esterne al proprio nucleo familiare, i miliari di Scoglitti lo hanno invece sorpreso a parlare con un soggetto estraneo a quelli autorizzati. Per l’uomo è scattata la denuncia.
Prende a calci distributore di benzina: denunciato
Al termine di una serie di indagini ed accertamenti i Carabinieri della Stazione di Scoglitti hanno denunciato in stato di libertà un pregiudicato di Santa Croce Camerinadi 43 anni per il reato di danneggiamento aggravato. E’ stato infatti individuato quale autore del danneggiamento del distributore di benzina sito all’ingresso della frazione rivierasca vittoriese avvenuto lo scorso 26 dicembre. L’uomo aveva colpito ripetutamente con violenti calci e pugni la colonnina del carburante, staccando infine la pompa di erogazione dal tubo in gomma che trasporta la benzina. A seguito di tale atto, l’erogatore era stato reso inservibile, per un danno di 500 euro circa, motivo per il quale la proprietaria aveva denunciato il tutto ai Carabinieri della Stazione. Il movente del fatto è da ricondurre, secondo il racconto fatto dal denunciato che ha ammesso l’accaduto, ad uno scatto d’ira dovuto al fatto di aver introdotto una banconota da 5 euro senza la corrispettiva erogazione di benzina.